CRONACA- Pagina 39

Treno Torino – Caselle: stop dal 16 giugno al 6 settembre

A partire da lunedì 16 giugno e fino a sabato 6 settembre 2025, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) eseguirà una serie di interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico sulla linea Torino Rebaudengo–Ciriè–Germagnano. Nel periodo saranno pertanto disperi i collegamenti tra Torino e Caselle.

Treni, modifiche sulla linea SFM 2 Pinerolo-Torino-Chivasso

Al fine di garantire la continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio, Regionale ha riprogrammato l’offerta con servizio bus nella tratta tra Torino Lingotto e Pinerolo per i treni della linea SFM 2 con fermate intermedie in tutte le stazioni previste dalla linea. L’orario del bus può variare in funzione delle condizioni del traffico stradale, con possibile aumento dei tempi di percorrenza. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non sono ammessi animali di grossa taglia eccetto i cani da assistenza.

È possibile consultare la sezione “Infomobilità” su sito e app Trenitalia, chiamare il call center gratuito 800 89 20 21 e rivolgersi al personale di stazione, presente quest’estate con un presidio più numeroso. I viaggiatori saranno anche informati tramite sms, e-mail e notifiche su app.

I clienti del Regionale possono ricevere sms ed e-mail grazie al biglietto digitale acquistabile anche in tutte le biglietterie di stazione. Inoltre, è possibile attivare, tramite App Trenitalia, le notifiche Smart Caring.

Torino Pride 2025, “Senza esclusione di coRpi”

Previste modifiche viabili

 

Sabato 7 giugno avrà luogo la manifestazione con corteo dal titolo “Senza Esclusione di Corpi” organizzata dal Coordinamento Torino Pride LGBT con il patrocinio della Città di Torino, della Città Metropolitana, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti, del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

«Alla violenza senza esclusione di colpi, opponiamo la nostra resistenza senza esclusione di corpi!»
Il 7 giugno torna la marcia per l’orgoglio, le rivendicazioni e i diritti delle persone LGBTQIA+: una marcia colorata, battagliera, arrabbiata e festosa per affermare la nostra esistenza, la nostra rabbia, la nostra autodeterminazione: siamo qui, siamo ovunque, con i nostri corpi multiformi scegliamo di resistere a chi ci vorrebbe silenziosə e invisibili!”, dicono i promotori.

La manifestazione prenderà il via alle 16.30 da corso Principe Eugenio alla volta di piazza Vittorio Veneto, dove è previsto l’arrivo intorno alle 21, transitando lungo il seguente percorso:

  • partenza in c.so Principe Eugenio, tratto Regina Margherita – Beccaria;
  • corso Beccaria, tratto Principe Eugenio – Statuto;
  • piazza Statuto;
  • corso San Martino, tratto Statuto – XVIII Dicembre;
  • piazza XVIII Dicembre;
  • via Cernaia;
  • via Pietro Micca;
  • piazza Castello;
  • via Po, tutta;
  • piazza Vittorio Veneto.

Il corteo partirà intorno alle 16.30 da corso Principe Eugenio, nel tratto compreso tra i corsi Regina Margherita e Beccaria, dove già dalle 14.30 è previsto l’afflusso di partecipanti.

Il percorso sarà chiuso al transito veicolare, compresi velocipedi e monopattini, e veicoli riconducibili alla mobilità sostenibile, su tutto il percorso dalle 13.30 sino a cessate esigenze e non sarà in alcun modo consentito l’attraversamento veicolare, per il tempo necessario a garantire il passaggio in sicurezza del corteo.

A causa delle numerose variabili non prevedibili, tra cui numero di partecipanti, che si prevede in crescita rispetto alle scorse edizioni, e il ritmo di percorrenza del tragitto, non è possibile stabilire in anticipo gli orari e la durata delle chiusure.

È consigliabile pertanto l’utilizzo di viabilità alternativa: saranno aperti tutti gli assi viabili che circondano il centro città.

Saranno quindi aperti e transitabili: corso Regina Margherita e sottopasso Repubblica, corso San Maurizio, corso Inghilterra, corso Francia, piazza Statuto lato ovest e sottopasso Statuto, corso Principe Oddone, corso Matteotti, corso Vittorio Emanuele II. Oltre a questi assi stradali, saranno aperti anche il ponte Umberto I e corso Moncalieri.

Chiusure stradali previste

Saranno invece chiuse le seguenti vie, del percorso e limitrofe:

  • corso Principe Eugenio;
  • corso Palestro;
  • corso Beccaria, piazza Statuto est e corso San Martino;
  • piazza XVIII Dicembre;
  • via Cernaia;
  • corso Vinzaglio, tratto Matteotti – Cernaia;
  • corso Galileo Ferraris, tratto Matteotti – Cernaia;
  • corso Siccardi;
  • piazza Solferino e corso Re Umberto tratto Matteotti – Cernaia;
  • via San Francesco d’Assisi;
  • via Pietro Micca e via XX Settembre tratto Bertola – Regina Margherita;
  • piazza Castello, viale Primo Maggio e viale Partigiani;
  • via Po;
  • via Vanchiglia (da corso Regina Margherita);
  • piazza Vittorio Veneto.

Anche il Ponte Vittorio Emanuele I (ponte della Gran Madre) sarà CHIUSO.

Divieti di sosta, parcheggi, aree taxi

Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli, compresi velocipedi e monopattini, dalle ore 8 di sabato 7 giugno e fino a cessate esigenze.

In corso Principe Eugenio, il divieto riguarderà la carreggiata centrale, tratto Regina Margherita – Beccaria; in corso Beccaria, divieto di sosta sulla carreggiata ovest, tratto Principe Eugenio – San Martino; in corso San Martino, divieto di sosta sulla carreggiata ovest, tratto Beccaria – XVIII Dicembre.

Gli ingressi dei parcheggi sotterranei di piazza Vittorio Veneto e Roma/San Carlo (ingresso piazza Castello) saranno chiusi dalle 12, mentre l’uscita degli utenti ancora presenti sarà possibile sino alle 16.

Dalle 12 è previsto la sospensione temporanea fino a cessate esigenze dei posteggi TAXI di piazza XVIII Dicembre, via Cernaia / Mastio Cittadella, piazza Castello / via Pietro Micca, piazza Castello / via Po.

Varchi

Saranno disattivati nella fascia oraria 13.30 – 20 i varchi elettronici per il controllo da remoto degli accessi alle vie riservate al mezzo pubblico:

  • Accademia Albertina/Mazzini ovest, dir. corso Vittorio Emanuele II;
  • piazza Statuto (strade/corsie centrali di bypass tra lato est e lato ovest);
  • Arsenale/San Quintino.

Divieti bevande e alimenti in contenitori idonei all’offesa

Previsto il divieto vendita per asporto, consumo e detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine o altra tipologia comunque idonea all’offesa della persona, sabato 7 giugno dalle 13 alle 21, e comunque sino a quando sarà rilevata presenza di pubblico, all’interno dell’area cittadina delimitata dalle vie parallele di entrambi i lati del percorso della manifestazione, comprese l’intera estensione delle piazze percorse e di piazza Vittorio Veneto.

Mezzi di trasporto pubblico

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno variazioni.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT alla pagina https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/12003-torino-pride-2025-variazioni-linee-sabato-7-giugno

TORINO CLICK

Al Grattacielo Piemonte la copia in resina del Giganotosaurus alto 14 metri

Il Grattacielo Piemonte apre le sue porte a un ospite d’eccezione, una fedele copia in resina dello scheletro di un Giganotosaurus carolinii, il gigantesco dinosauro carnivoro che cento milioni di anni fa dominava le terre della Patagonia.

Il progetto “Un dinosauro a Palazzo”, che si sviluppa dal 6 giugno al 30 novembre prossimo, trasforma una parte del piano terra dell’edificio regionale in uno spazio espositivo aperto al pubblico dove, dal lunedì al venerdì in orario 9-18, cittadini e visitatori potranno ammirare da vicino la ricostruzione di uno dei predatori più importanti mai esistiti sulla Terra.

La storia inizia nel 1993 quando Ruben Carolini, appassionato ricercatore di fossili, durante un’escursione a Villa El Chocón nella provincia argentina di Nequén, scopre una lunga tibia che si rivelerà appartenere a una nuova specie di dinosauro teropode. Nasce così  la definizione di Giganotosaurus carolinii, in onore del suo scopritore.

La copia in resina esposta al Grattacielo Piemonte, realizzata in Argentina sui resti d’un individuo completo al 70%, permette di osservare nei dettagli anatomici questo straordinario predatore del Cretaceo superiore. Con i suoi 14 metri di lunghezza, 8 tonnellate di peso e un cranio lungo circa 2 metri, il Giganotosaurus rappresenta uno dei carnivori terrestri più grandi mai esistiti.

“’Un dinosauro a Palazzo’ interpreta in modo esemplare il significato che attribuiamo al patrimonio pubblico – dichiara l’assessore al Patrimonio, Gianluca Vignale – Vogliamo che gli edifici della  Regione   non siano soltanto sedi amministrative, ma luoghi aperti, accoglienti e vivi, capaci di stimolare curiosità, conoscenza e stupore. Con l’esposizione del dinosauro, il Grattacielo Piemonte diventa il simbolo concreto di questa visione: uno spazio istituzionale che si apre alla cittadinanza, trasformandosi in un punto di incontro tra scienza e meraviglia, tra passato remoto e presente. Trovare un dinosauro nel cuore di Torino è un’esperienza sorprendente, che affascina e incuriosisce, soprattutto, i più giovani. È esattamente questo l’obiettivo, rendere il patrimonio pubblico accessibile e coinvolgente, capace di generare cultura, emozione e partecipazione per tutti”.

“Il Giganotosaurus che accogliamo oggi al Grattacielo Piemonte è  molto di più  di una straordinaria ricostruzione scientifica, è un ponte tra il nostro patrimonio museale e la collettività- sottolinea l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli . Come Regione vogliamo avvicinare i cittadini al patrimonio custodito dal Museo regionale di Scienze Naturali.

Da quando abbiamo reso nuovamente disponibile questo spazio, ormai chiuso da dieci anni, sono stati accolti quasi 250 mila visitatori. Questo museo va oltre la semplice divulgazione, offrendo anche aule didattiche per le scuole e spazi per la ricerca scientifica. Un gioiello che continueremo a sostenere e valorizzare”.

Le ricerche paleontologiche hanno rivelato caratteristiche affascinanti di questo gigante preistorico. La conformazione del cranio suggerisce che fosse dotato di un olfatto molto sviluppato, probabilmente utilizzato per un’attività di caccia  principalmente notturna. La lunga coda, tenuta in posizione eretta, contribuisce a mantenere l’equilibrio durante il movimento sulle zampe posteriori, sia in fase di camminata, sia in fase di corsa.

Nonostante la somiglianza con il più noto Tyrannosaurus  rex vissuto oltre 30 milioni di anni più tardi negli attuali Stati Uniti occidentali, i due giganti non sono imparentati: le analogie sono dovute ad adattamenti e modalità di vita simili,un esempio di evoluzione convergente. Il Giganotosaurus viveva in un ambiente ricco di biodiversità.

Il progetto “Un dinosauro a Palazzo” trasforma il Grattacielo Piemonte in uno spazio pubblico di divulgazione scientifica. L’iniziativa si inserisce nella volontà della Regione Piemonte di promuovere la cultura scientifica e paleontologica offrendo la possibilità di organizzare visite guidate rivolte  a scuole e associazioni con il supporto di esperti del Museo Regionale di Scienze Naturali.

Informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle18.

Ingresso gratuito

Grattacielo Piemonte. Piazza Piemonte 1, piano terra

Mara Martellotta

Missione in Ucraina, Cirio e Lo Russo a Kiev

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino e vicepresidente nazionale di Anci con delega alle Politiche comunitarie e internazionali Stefano Lo Russo oggi sono a Kiev, su invito del governo ucraino, per partecipare alla seconda giornata di lavori del Terzo Summit internazionale delle città europee e delle regioni, intitolato “Uniti per la pace e la sicurezza”. La presenza nella capitale ucraina è anche l’occasione per una serie di incontri volti a sottolineare la disponibilità delle due istituzioni alla cooperazione internazionale e alla solidarietà alla comunità ucraina colpita dalla guerra.
«Per parlare di ricostruzione è necessario che prima ci sia la pace e il fatto di aver vissuto una notte come quella che abbiamo vissuto, ci fa capire che la strada è ancora lunga. E come il Piemonte è protagonista nell’aiuto e nell’accoglienza, anche per la ricostruzione siamo a disposizione, noi, le nostre imprese, le nostre università, per la grande opera di ricostruzione dell’Ucraina» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«Essere qui oggi, come sindaco e come vicepresidente Anci – spiega Stefano Lo Russo – è l’opportunità per ribadire che le città hanno un ruolo fondamentale nella ricostruzione: cooperare significa ridare speranza e dignità alle comunità e alla persone colpite dalla guerra. Sono tante le necessità che questo territorio devastato dal conflitto tocca con mano ma altrettante le opportunità per i Comuni italiani per offrire solidarietà alla comunità ucraina colpita dalla guerra. Come Anci, stiamo collaborando con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale all’organizzazione della conferenza sulla ricostruzione che si terrà a luglio a Roma e contribuiremo a coordinare le operazioni di aiuto delle città italiane alle città ucraine e alle loro popolazioni».

 

La giornata è iniziata nella sede dell’ambasciata italiana dove Cirio e Lo Russo hanno incontrato il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov. Kharkiv, che si trova a 40 chilometri dal confine russo, ha visto una importante percentuale delle abitazioni cittadine andare distrutte nel conflitto e oggi si trova nella difficoltà non solo di dover accogliere le molte persone rimaste senza casa ma anche i moltissimi profughi provenienti dalle regioni più ad est. Il sindaco Lo Russo gli ha comunicato l’immediata disponibilità di una decina di autobus Iveco 491, messi a disposizione di Gtt, cui potranno aggiungersene fino ad altri 60 entro la prima metà del 2026, corredati di ricambi per la necessaria manutenzione. I bus potranno dunque contribuire a riattivare una rete di trasporto pubblico sul territorio, a beneficio della popolazione rimasta in città.
Successivamente, presidente e sindaco hanno visitato l’ospedale pediatrico Okhmatdyt dove sono attivi i progetti della Fondazione Soleterre, che si occupa dei bambini malati oncologici e dal 2022 di quelli feriti e amputati dalla guerra e della loro riabilitazione fisica e psicologica. Okhmatdyt è l’ospedale pediatrico più grande dell’Ucraina e accoglie, ogni anno, oltre 20mila bambini e bambine. Nel luglio 2024 è stato colpito da un attacco dei missili russi riportando ingenti danni che hanno costretto a spostare parte dei 700 bambini ricoverati in altre zone. Bambini come quelli accolti in questi anni di guerra all’ospedale Regina Margherita di Torino, per dare loro le cure necessarie e assistenza e supporto alle loro famiglie. In campo sul nostro territorio c’è anche un progetto che coinvolge ospedali e il Politecnico di Torino per quanto riguarda lo studio e la realizzazione di protesi, pediatriche e per adulti, per la popolazione che ha subito e subisce ferite e amputazioni durante gli attacchi.
Durante la giornata, il presidente Cirio ha incontrato Irina Karabut e Maria Cernenko, rispettivamente sindache di Krasnokutsk e di Rohan, due comuni della zona di Kharkiv, che gli hanno consegnato la cittadinanza onoraria per riconoscenza per l’aiuto che in questi anni è arrivato dal Piemonte, anche grazie all’attività dell’associazione Memoria Viva.
Nel pomeriggio, dopo l’apertura dei lavori del Summit delle città europee e delle regioni, Cirio e Lo Russo hanno incontrato il sindaco di Kiev, Vitaly Klitchko. A seguire, il sindaco Lo Russo ha incontrato il vice primo ministro per la Ricostruzione del governo ucraino Oleksii Kuleba.
Dopo una visita al Muro della Memoria dei caduti per l’Ucraina di piazza Maidan, presidente e sindaco sono tornati al Summit per prendere parte al panel “Economic development of the Regions” insieme alla vice primo ministro e ministro all’Economia Julija Anatoliïvna Svyrydenko, l’ambasciatrice dell’Unione Europea in Ucraina Katarína Mathernová, l’ambasciatore della Repubblica Tedesca in Ucraina Martin Jager, il rappresentante dell’United Nations Development Programme Jaco Cilliers, la responsabile dei progetti infrastrutturali per l’est Europa della European Investment Bank Kristina Mikulova, il direttore esecutivo della Ukrainian Cluster Alliance per l’industria Oleksandr Yurchak e il Ceo di Bila Tserkva Industrial Park Andrij Ropitskyi.
cs

Mauriziano, la storia che cura

Sabato 7 giugno, ore 9.30-13

Il primo ospedale della città apre le porte per visite guidate gratuite agli uffici del Gran Magistero, all’archivio storico e al padiglione Mimo Carle, nell’anniversario della sua fondazione

 

 

Nel 1575 nasce il primo ospedale di Torino delle milizie dei Santi Maurizio e Lazzaro (poi diventate Ordine Mauriziano) e nel 1885 Re Umberto I inaugura la sede attuale in corso Turati.Nell’anno del doppio anniversario, l’Ospedale Mauriziano Umberto I apre le porte alla città, sabato 7 giugno dalle ore 9.30 alle 13, rendendo visitabili tutti i tesori storici che lo rendono unico.

L’ingresso storico, la lapide della posa della prima pietra dell’Umberto I, gli uffici del Gran Magistero, la Sala Consiglio e l’archivio storico dell’Ordine Mauriziano, le effigi di Re Umberto I e della Regina Margherita, il padiglione Mimo Carle, busti e lapidi commemorative, il più recente Giardino Parlante: tutto questo, assieme ad altri piccoli grandi tesori storici, sarà illustrato dal personale della Fondazione Ordine Mauriziano e dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano con la collaborazione degli studenti del liceo classico Alfieri e del liceo scientifico Agnelli di Torino.

Inoltre, una mostra fotografica, allestita lungo il Corridoio Turati, ripercorrerà i 140 anni di vita dell’Umberto I per mostrare come l’ospedale si sia trasformato nel corso dei decenni con ampliamenti e ristrutturazioni che gli hanno consentito di rimanere al passo con i tempi della medicina, senza mai rinunciare all’identità che lo ha contraddistinto fin dalla nascita.

 

Le iniziative sono organizzate dal Comitato aziendale per la promozione della salute dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, su mandato della direzione aziendale. Le visite guidate sono gratuite e aperte a tutti, fino ad esaurimento posti.

La prenotazione è obbligatoria al link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-mauriziano-la-storia-che-cura-1375814621569?aff=oddtdtcreator&utm_campaign=post_publish&utm_medium=email&utm_source=eventbrite&utm_content=shortLinkNewEmail

I sindaci di Chiusa dalla Liberazione ad oggi

A Chiusa di San Michele (TO), Comune valsusino ai piedi della Sacra di San Michele (monumento simbolo del Piemonte) all’interno dell’80° anniversario della Liberazione e della festa della Repubblica, si è celebrata una cerimonia per ricordare eonorare i Sindaci che si sono succeduti dalla Liberazione ad oggi.

Ai Sindaci o ai loro familiari: Riccardo Cantore (1945-1946), Aurelio Sestero (1946-1961), Alfredo Perotto (1961-1963), Giuseppe Taddei (1963-1964), Armando Borello (1964-1970), Riccardo Cantore (1970-1982), Alberto Pipino (1982-1995), Ferruccio Sbodio (1995-2004), Domenico Usseglio (2004-2014), Fabrizio Borgesa (2014-2024), definiti “le sentinelle della democrazia” è stata consegnata una targa di ringraziamento per aver garantito con il proprio impegno la Democrazia.

Il Sindaco Riccardo Cantore, dopo aver portato il saluto del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Domenico Ravetti, nel suo intervento ha concluso ricordando un importante frase di Sandro Pertini, Partigiano, Socialista e Presidente della Repubblica: “dietro ogni articolo della Costituzione ci sono centinaia di giovani morti nella Resistenza. La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare”.

La prima “sentinella” è stata Riccardo Cantore primo Sindaco della Liberazione, nominato dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) nel 1945 fino al 1946 e poi Sindaco dal 1970 al 1982. Riccardo Cantore ha premiato suo nonno Riccardo Cantore consegnando una targa a suo papà Daniele Cantore.

Ricorrendo in questi giorni il 5 Giugno,
la festa dell’Arma dei Carabinieri ed essendo presente alla cerimonia il Comandante della Stazione di Condove Massimo Quaranta, Daniele Cantore ha chiesto un applauso per i Carabinieri e tutte le Forze dell’Ordine per l’impegno e la dedizione che offrono ai cittadini e allo Stato ogni giorno.

Sindaco è stata una giornata sicuramente particolare ma anche ricca di molti sentimenti, come l’ha vissuta?
Io intanto sono molto contento di aver organizzato insieme alla Regione Piemonte questa occasione per ricordare i Sindaci che hanno guidato questo Comune prima di me. Ho provato una doppia emozione e commozione premiando mio nonno e consegnando il premio a mio papà.

Che cosa ricorda di suo nonno?
Beh intanto nel 45’ il suo ruolo determinante, nella trattativa, perché le truppe Tedesche passassero in Valle e quindi anche da Chiusa senza spargimento di sangue a fronte di un lasciapassare consentito dai Partigiani. Il suo attaccamento ai valori della Resistenza, della libertà e della democrazia. Il suo essere un convinto socialista liberale e il suo grande attaccamento a Chiusa di San Michele e alla Valle di Susa. L’aver saputo coniugare la sua importante attività imprenditoriale con il suo ruolo di Sindaco.

Quali pensa siano i punti da ricordare nella sua attività amministrativa dal 70’ all’82’?

il ritorno dei terreni che erano stati opzionati dalla FIAT al Comune e lasciati abbandonati e dopo una lunga trattativa restituiti all’agricoltura; l’aver portato la Farmacia a Chiusa di San Michele, Comune nel quale non era mai stata presente e tantissime opere per renderlo agibile, vivibile, a dimensione d’uomo per i Chiusini e attrattivo per le attività economiche e per il turismo. Non ultimo, l’essersi battuto, spesso con pochi altri Sindaci, per la costruzione dell’Autostrada del Frejus la Torino – Bardonecchia.

La targa l’ha consegnata a suo papà, è stato anche lui un amministratore e politico di primo piano?
Sì la targa l’ho consegnata a mio papà e ai mie due fratelli Andrea e Carlo e a Romano Barella Assessore di mio nonno dal 1970 al 1982. Anche mio papà è molto legato a Chiusa e alla Valle di Susa; è sua una delle tre prime firme della legge, approvata all’unanimità, che ha fatto diventare la Sacra di San Michele simbolo del Piemonte. Ha ottenuto da Assessore Regionale al Turismo insieme al Comitato promotore nel 92’ a Budapest i Campionati Mondiali di SciAlpino del 97’ a Sestriere prodromici alle Olimpiadi del 2006.Mio papà è stato Segretario Nazionale dei Giovani Socialisti, membro dell’assemblea Nazionale e della direzione Nazionale del PSI, nell’85 Segretario della federazione del PSI di Torino, nel 1990 Assessore della Regione Piemonte con importanti deleghe. Un socialista riformista, craxiano convinto. Poi dopo il 94’ e il bombardamento del PSI, ha aderito a Forza Italia dove è stato poi due volte Capogruppo alla Città di Torino e due volte Consigliere Regionale del Piemonte.

Ma veniamo a lei Signor Sindaco, intanto che professione svolge e quale è stato il suo percorso politico amministrativo?
Io ho una società di servizi per le aziende e organizzazione di eventi, anche musicali, ormai da diversi anni. In politica ho innanzitutto aiutato mio papà a fondare un’associazione politico-culturale “Italia Riformista” dove mio papà è presidente e l’On. Margerita Boniver presidente onorario, nella quale sonoresponsabile organizzativo. Poi mi sono presentato alle elezioni comunali di Chiusa di San Michele e per quindici hanno sono stato capogruppo di minoranza. L’anno scorso con una lista civica di centro, abbiamo vinto le elezioni e sono diventato Sindaco, dopo 42 anni di amministrazioni nate dall’incontro tra cattolici e comunisti.

Cosa ci può raccontare su questo suo primo anno da Sindaco?

Mi sono concentrato in particolare sulla vicenda del nuovo Ostello, costruito in paese per dare ospitalità ai turisti e a chi percorre la famosa Via Francigena che attraversa il nostro Comune, per riuscire ad arrivare presto a un bando di affidamento.Mi sono impegnato nel far ultimare un’opera iniziata negli anni 2000 e non ancora conclusa, a salvaguardia dell’abitato del Paese da eventi alluvionali. Abbiamo cominciato un lavoro di promozione culturale, turistica e architettonica di tutto il nostro territorio e delle nostre eccellenze. Abbiamo lavorato per tutelare le nostre attività commerciali e attrarne di nuove con il Distretto del Commercio. Insieme all’Unione Montana Valle di Susa abbiamo avviato un tavolo di lavoro per fronteggiare il problema PFAS nelle acque. Insieme ai Comuni limitrofi abbiamo portato avanti la candidatura della Sacra di San Michele a patrimonio UNESCO.

(Per gentile concessione de “Il Graffio.net”)

Nelle foto: stretta di mano tra Daniele e Riccardo Cantore, i sindaci, la sala gremita, la famiglia Cantore.

Madre e figlio morti: ipotesi omicidio suicidio

In un appartamento di Savigliano sono stati trovati  corpi senza vita di una donna, 72 anni, e del figlio di 40 anni. I vicini di casa avevano chiamato i vigili del fuoco per il  forte odore di gas che arrivava dalla porta dell’alloggio in un condominio della cittadina. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi, anche se gli investigatori sembrano pensare a un caso di omicidio-suicidio.

Trascina ragazza sull’asfalto per rubarle la borsetta

I carabinieri della stazione Pozzo Strada di Torino hanno arrestato un quarantaseienne torinese, accusato di una violenta rapina commessa nel  pomeriggio del 16 agosto 2024 ai danni di una ventenne. Sull’auto, dopo averla affiancata, avrebbe cercato di strappare con forza la borsa che la giovane portava con sé, trascinandola per diversi metri sull’asfalto poiché la giovane non mollava  la presa. Il fatto era accaduto tra corso Mediterraneo e corso Einaudi. L’uomo è stato identificato grazie alle telecamere di sorveglianza.

Ucraina, da Torino bus in arrivo per la Città di Kharkiv

/
Il sindaco di Torino e vicepresidente nazionale di Anci con delega alle Politiche comunitarie e internazionali Stefano Lo Russo, oggi sarà a Kiev, su invito del Governo ucraino, per partecipare alla seconda giornata di lavori del Terzo Summit internazionale delle città europee e delle regioni, intitolato “Uniti per la pace e la sicurezza”.

Proprio nelle ore in cui proseguono gli attacchi e sembra allontanarsi l’auspicio di una rapida ripresa dei negoziati, la presenza della Città di Torino al vertice internazionale sarà l’occasione per testimoniare ancora una volta solidarietà e vicinanza all’Ucraina, nonché l’impegno ad unire gli sforzi, insieme alle altre istituzioni internazionali, regionali e municipali presenti, per la ricostruzione.

Oggi il sindaco Lo Russo incontrerà il sindaco della città di Kharkiv, Ihor Terekhov. Torino gli metterà a disposizione una decina di autobus Iveco 491, subito pronti a partire per l’Ucraina. Si tratta di mezzi resi disponibili da Gtt, appartenenti al parco del trasporto pubblico locale, recentemente dismessi e sostituiti nell’ambito del processo di rinnovo della flotta in corso. A questi, in ottobre, si aggiungerà un’altra decina di autobus Iveco Citelis EEV. Il numero potrebbe crescere fino a rendere disponibili ulteriori 50 mezzi entro il primo semestre del 2026. Tutto il parco mezzi sarà corredato dai pezzi di ricambio già disponibili a magazzino per la manutenzione.

A Kharkiv, che si trova a soli 40 chilometri dal confine russo, gran parte della flotta del trasporto pubblico locale è stata resa inservibile a causa del conflitto e degli attacchi russi. I bus potranno dunque contribuire a riattivare una rete di trasporto pubblico sul territorio, a beneficio della popolazione rimasta in città.

“Nel corso dell’incontro a Torino con il sindaco di Kharkiv, qualche mese fa – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – ci erano stati rappresentati gli effetti devastanti della guerra sulla città ucraina, molto rilevanti in molti settori e in particolare sul trasporto pubblico locale. Ci era stato richiesto un aiuto in tal senso e siamo dunque davvero contenti di poter tendere loro la mano, mettendo a disposizione, grazie all’aiuto di Gtt, un primo sostegno concreto per i trasporti sul territorio cittadino. Sono certo che questo gesto sia solo un primo esempio di collaborazione e che siano molti altri i Comuni, sul territorio nazionale, desiderosi di portare solidarietà alla comunità ucraina colpita dalla guerra. Come Anci, stiamo collaborando con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale all’organizzazione della conferenza sulla ricostruzione che si terrà a luglio a Roma e contribuiremo a coordinare le operazioni di aiuto delle città italiane alle città ucraine e alle loro popolazioni”.

“Come azienda siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo nel processo di ricostruzione di un territorio da troppo tempo colpito da un terribile conflitto – dichiara l’amministratore delegato di Gtt Guido Mulè –. I primi mezzi sono pronti e siamo al lavoro per il disbrigo di tutti i necessari passaggi burocratici e per organizzare le operazioni di trasporto”.

TORINO CLICK