CRONACA- Pagina 37

Torino e il suo patrimonio verde: tra ricchezza e sfide di gestione

Torino è una delle città italiane con la maggiore estensione di aree verdi: sul territorio comunale se ne contano circa 47 chilometri quadrati, dei quali quasi venti rientrano direttamente nella gestione pubblica. Le alberate stradali percorrono oltre 300 chilometri e il censimento comunale indica la presenza di circa 147 mila alberi, patrimonio che contribuisce in modo decisivo alla qualità ambientale e paesaggistica della città. I parchi sono numerosi e diffusi nei diversi quartieri: tra i più noti spiccano il Parco della Pellerina, con i suoi oltre ottanta ettari che lo rendono il polmone verde più ampio della città, il Parco del Valentino lungo il Po, il Colletta, il Ruffini e il Colonnetti, senza dimenticare la cornice collinare che arricchisce ulteriormente la dotazione naturale.Platano Tesoriera Alberi Monumentali

Questo patrimonio, però, comporta anche sfide significative. Una parte non trascurabile delle alberate è costituita da esemplari maturi o molto anziani, che richiedono cure costanti e monitoraggi regolari per ridurre i rischi legati alla stabilità. I tecnici del settore verde della Città effettuano sopralluoghi visivi e, quando serve, indagini più approfondite con strumenti come resistografi e tomografi, al fine di individuare eventuali criticità. In alcuni casi si procede con potature di contenimento, consolidamenti o abbattimenti mirati, sempre seguiti da nuove piantumazioni. Le interferenze con la rete stradale, i sottoservizi o l’illuminazione pubblica rappresentano un ulteriore fronte di gestione, così come la necessità di affrontare gli effetti di eventi meteorologici estremi, che negli ultimi anni si sono fatti più frequenti e intensi. In queste situazioni il Comune non di rado dispone la chiusura preventiva di giardini e parchi o interdizioni temporanee di alcune aree per garantire la sicurezza dei cittadini.

La regolamentazione delle attività di cura e manutenzione fa capo al Regolamento comunale del verde, che stabilisce principi e procedure di intervento sia per il patrimonio pubblico sia per il verde privato. Nel confronto con le altre grandi città italiane, Torino si colloca su valori medi di dotazione di verde pubblico pro capite, attorno ai venti-ventiquattro metri quadrati per abitante. Non raggiunge dunque i livelli di quei comuni che inglobano vaste aree naturali entro i propri confini, ma mantiene comunque un’offerta significativa e ben distribuita, che rappresenta un punto di forza in termini di vivibilità.

Torino possiede una rete di parchi e giardini capace di qualificare il paesaggio urbano e di offrire spazi di svago e socialità diffusi in tutta la città. La vera sfida per il futuro è rendere questo patrimonio più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici, rinnovando gradualmente le alberate più vetuste, migliorando la connessione ecologica tra le diverse aree e ampliando la quota di verde fruibile a distanza ravvicinata dalle abitazioni, così da rafforzare la funzione ambientale e sociale del verde urbano.

A Prarostino si commemorano le vittime dell’eccidio nazista del Bric

Uno dei tanti, tragici episodi accaduti nel pinerolese durante la seconda guerra mondiale è rappresentato dell’eccidio del Bric, a Prarostino, dove il 17 novembre del 1944 novembre civili furono barbaramente uccisi da una squadra nazista giunta il giorno pretendete e insediatasi in un’abitazione isolata, non lontana da San Bartolomeo. L’episodio viene ricordato ogni anno dall’amministrazione comunale con una commovente cerimonia che culmina con la posa di un mazzo di fiori al Cippo dei Martiri del Bric, situato nel luogo in cui avvenne la tragedia. Domenica 16 novembre prossimo la celebrazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, avrà inizio alle ore 10, con partenza del corteo dal piazzale del Municipio verso il Cippo dei Martiri del Bric. Sono previsti saluti istituzionali del Sindaco di Prarostino, Luciano Nocera, del Presidente dell’Unione Montana Pinerolese Mauro Vignola e di Riccardo Vercelli, in rappresentanza della sezione di Pinerolo dell’ANPI. L’orazione ufficiale sarà tenuta da Leonardo Crosetti, Vicesindaco di Cavour, e la cerimonia sarà accompagnata dalle musiche del Quartetto di Clarinetti dell’Istituto Civico Musicale Corelli di Pinerolo.

La dinamica del tragico episodio si basa essenzialmente su fonti orali, secondo le quali pare che alcuni militari tedeschi, forse con qualche fascista, si fossero già appostati alla prime luci del giorno presso la cascina della famiglia Porcero al Bric, in quanto ritenuta rifugio dei partigiani. Sempre nella mattinata del 16, si sarebbero recati al Bric i civili Ernesto Paschetto, Giuseppe Barotto, Cesare Simondetto e Michele Magnano, per aiutare la famiglia Porcero nella raccolta delle mele. I quattro vennero presi in ostaggio per il giorno e la notte successiva. Il giorno seguente, Remo Paschetto, figlio di Ernesto, si recò al Bric insieme a Costantino Arnaud per capire i motivi del mancato ritorno del padre. Anche i due nuovi arrivati vennero catturati. I sei ostaggi vennero fucilati il pomeriggio del 17 novembre, dopo che i tedeschi ebbero liberato la famiglia Porcero. La scia di vittime, tuttavia, non si fermò: mentre scendevano a valle, in borgata Ramate, i nazisti si imbatterono in Aldo Nadasio, Cesare Paget e Alberto Coisson, che vennero uccisi sul posto.

Mara Martellotta

Piano Neve del Comune di Monteu da Po

Il Comune di Monteu da Po informa la cittadinanza che, dal 15 novembre 2025 al 15 aprile 2026, è attivo il Piano Neve Comunale 2025-2026, pubblicato sul sito istituzionale del Comune.

“Il Piano Neve è l’insieme delle procedure e delle attività necessarie per fronteggiare i possibili disagi e rischi in caso di precipitazioni nevose – spiegano il Sindaco Elisa Ghion e l’Assessore alla Manutenzione e Protezione Civile Giuseppe Deluca -. Per garantirne il buon funzionamento è fondamentale la collaborazione responsabile di ogni cittadino, accanto al lavoro degli operatori comunali”.

Il dispositivo di intervento prevede l’azione coordinata dell’Ufficio Tecnico, della Polizia Municipale, del Servizio Tecnico-Manutentivo e del Gruppo Comunale di Protezione Civile, pronti a intervenire tempestivamente in caso di neve o formazione di ghiaccio. Al superamento dei 5 cm di accumulo nevoso, verrà attivato il servizio di sgombero mediante l’utilizzo del mezzo comunale attrezzato.

Il punto operativo del Piano è situato presso il magazzino comunale in Piazza F.lli Bandiera, dove sono custoditi i mezzi, le attrezzature e le scorte di sale antigelo. Il punto di coordinamento è collocato nella sede municipale di Via Municipio 3.

Per garantire un intervento efficace, l’Amministrazione ha provveduto all’approvvigionamento del sale da disgelo e ha definito le priorità operative, con l’obiettivo di salvaguardare l’incolumità delle persone e degli animali d’affezione e di mantenere accessibili le principali vie di collegamento verso ambulatorio medico, uffici pubblici, scuole e attività commerciali.

Priorità di intervento in caso di nevicate

Gli interventi seguiranno il seguente ordine di urgenza:

  1. Viabilità principale comunale e strade di accesso ad ambulatorio medico, ufficio postale, ufficio comunale e scuola.
  2. Strade collinari comunali.
  3. Viabilità comunale secondaria.

Qualora se ne verifichi la necessità, sarà attivato un punto di distribuzione del sale antigelo e di pale da neve in Piazza Bava, previa comunicazione alla popolazione.

Comportamento richiesto ai cittadini

Per un’efficace gestione delle nevicate, si ricorda ai residenti che:

  • proprietari di abitazioni o esercizi pubblici devono provvedere allo sgombero della neve dai marciapiedi antistanti le proprie proprietà, garantendone la libera e sicura fruibilità.
  • I proprietari di edifici, cortili o aree verdi confinanti con strade pubbliche devono rimuovere la neve lungo tutto il fronte della loro proprietà, per una fascia adeguata.
  • In caso di nevicata o di presenza di neve sul manto stradale è obbligatorio avere catene da neve a bordo o utilizzare pneumatici invernali, come previsto dal 15/11/2025 al 15/04/2026.
  • Per agevolare il passaggio dei mezzi spazzaneve, è importante rimuovere le auto in sosta lungo le strade comunali e provinciali, soprattutto quelle più strette. Ove possibile, i veicoli devono essere parcheggiati in garage, cortili o aree private.

Per necessità, richieste di informazioni o segnalazioni di emergenza è possibile contattare il Comune al numero 011 9187813.

Si ricorda infine che la rimozione della neve sulle S.P. 590 e S.P. 105 è di competenza del Servizio Tecnico-Manutentivo della Città Metropolitana di Torino e non rientra nei servizi gestiti dal Comune di Monteu da Po.

Protocollo multi-agenzia contro la tratta di esseri umani

 

Donne e bambini, migranti, sono soprattutto loro al centro del nuovo Protocollo di Intesa sottoscritto questa mattina in Prefettura, contenente «procedure operative per la protezione e l’assistenza delle vittime di tratta e di sfruttamento e per la prevenzione e il contrasto della tratta di esseri umani», che si richiama al Meccanismo Nazionale di Referral adottato dal dipartimento Pari Opportunità per le persone trafficate in Italia.

«La tratta di esseri umani – ha spiegato il Prefetto di Torino Donato Cafagna – è un fenomeno connesso al flusso irregolare di migranti e si pone come uno degli aspetti più critici in quanto ne sono spesso vittime donne, bambini, persone fragili. Prevenirlo e contrastarlo è l’obiettivo di un Protocollo che rilancia e rafforza la rete torinese anti-tratta, armonizzando ulteriormente la cooperazione tra tutti i soggetti – istituzionali e del privato sociale – che hanno a che fare in base alle proprie competenze con le possibili vittime. Si vuole consolidare così un approccio sempre più concreto e proattivo che favorisce l’identificazione e l’assistenza delle potenziali vittime di tratta, anche attraverso lo scambio di informazioni e la promozione della formazione congiunta degli operatori del settore».

Tra i firmatari la Prefettura di Torino, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, la Regione Piemonte, la Questura di Torino, la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino, l’Ispettorato nazionale del lavoro – Ispettorato d’Area metropolitana Torino – Aosta, l’IRES Piemonte, l’ANCI Piemonte, la Città di Torino, la Città Metropolitana di Torino, il Comando della Legione Piemonte e Valle D’Osta dell’Arma dei Carabinieri, il Comando Regionale della Guardia di Finanza del Piemonte-Valle D’Aosta, la Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle D’Aosta, il Tribunale di Torino, il Tribunale per i minorenni di Torino; con la partecipazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

Una partnership importante che testimonia l’approccio multi-agenzia voluto proprio per trarre dal coordinamento operativo la maggior efficacia possibile sia sul fronte investigativo, per il contrasto del fenomeno, che su quello, centrale dell’assistenza e della tutela alle vittime.

«La protezione delle vittime – ha continuato il Prefetto Donato Cafagna – è uno dei punti-cardine del protocollo che punta a unire la forte attività di repressione dei traffici criminali con le competenze e la capacità di empatia e umanità nei confronti di persone fragili per un approccio interdisciplinare, con l’obiettivo della tutela della persona umana».

«La tutela delle persone più fragili e il contrasto alla criminalità organizzata che sfrutta esseri umani richiedono responsabilità, metodo e cooperazione – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e Immigrazione, Enrico Bussalino. Con questo Protocollo il Piemonte rafforza una rete istituzionale che lavora insieme, con regole condivise e con obiettivi chiari: proteggere le vittime, prevenire gli abusi e colpire con decisione chi trae profitto dalla tratta e dallo sfruttamento.

La Regione continuerà a impegnarsi affinché accoglienza, legalità e sicurezza procedano insieme, nella certezza che la coesione tra istituzioni sia l’unica strada efficace per garantire dignità e diritti a tutte le persone coinvolte».

Anche per Il Procuratore della Repubblica di Torino Giovanni Bombardieri «L’importanza di questo Protocollo, finalizzato alla emersione ed al contrasto delle situazioni di tratta e di sfruttamento a fini sessuali o lavorativi di soggetti deboli, è data dalle tante Istituzioni ed Enti   pubblici e privati che vi concorrono. Uno dei suoi aspetti fondamentali è proprio la formazione di quegli operatori che sono deputati ad “intercettare” le situazioni di disagio che nascondono veri e propri casi di sfruttamento: la professionalità e la capacità di relazionarsi alle vittime sin dai primi momenti risulta fondamentale per il successivo contrasto giudiziario dei vari fenomeni. Mettere insieme tutti i protagonisti di tali vicende è un risultato molto importante per il quale ringrazio il Prefetto di Torino».

Infine secondo Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino «Con la firma di questo protocollo, la Città conferma il proprio impegno pluriennale al fianco delle persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale e lavorativo, che beneficiano di interventi di prima assistenza, accoglienza residenziale e inclusione sociale. Il protocollo rafforza la cooperazione interistituzionale per la protezione delle persone e il contrasto del fenomeno, anche attraverso la formazione e l’aggiornamento degli operatori. Per la Città, sono coinvolti quelli sia del Dipartimento servizi sociali, sia della Polizia locale, e desidero per questo ringraziare l’Assessore Porcedda che ha condiviso con me il percorso di questo protocollo».

Al Protocollo hanno manifestato l’intenzione di aderire anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo e organismi internazionali quali l’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA), dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

TORINO CLICK

Spaccate e furti di auto: sei arresti nella notte

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La Polizia di Stato ha arrestato a Torino nella notte sei persone, quattro di loro per  “spaccate” di vetrine ai danni di un ristorante e negozi. Due invece per furto di auto.

Le manette sono scattate in meno di un’ora nelle zone diBarriera di Milano, Madonna di Campagna, Rebaudengo e Cenisia.

Una Serra per Mirafiori

Inaugurazione a Torino della prima “serra aeroponica” urbana al servizio della ristorazione sociale

Mercoledì 19 novembre, ore 15

“Serra aeroponica”Mercoledì 19 novembre, presso lo “Spazio WOW” (“Spazio di Quartiere” all’interno di un complesso dismesso di proprietà del “Comune”, in via Onorato Vigliani, 102) verrà inaugurata, alle 15, la prima realizzata a Torino e destinata alla “ristorazione sociale”. Ma, attenzione!, prima di recarci in loco, per chi vorrà, cerchiamo di capire ben bene di che si tratta. Sicuramente, diciamo subito trattarsi di un progetto innovativo di “agricoltura sostenibile e inclusiva” che unisce ambiente, comunità e lavoro nel cuore del quartiere periferico di “Mirafiori Sud”. Poche parole. Ma tanto bastano per renderci una prima idea dell’importanza del progetto realizzato dalla “Cooperativa Sociale Mirafiori” grazie al sostegno della “Compagnia di San Paolo” e del “Programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021 – 2027”. Per essere più chiari e per usare un linguaggio il più possibile consono e scientifico, chiariamo: dicesi “tecnologia aeroponica” un sistema di coltivazione fuori suolo basato sulla nebulizzazione dosata e diretta di acqua e sostanze nutritive sulle radici delle piante, “metodo che garantisce un’idratazione, una nutrizione ed un’ossigenazione ottimali, favorendo lo sviluppo delle colture in modo efficiente e sostenibile”.

Nello specifico. La “serra aeroponica” di Mirafiori sarà realizzata dall’Azienda piemontese “Agricooltur” su un’area di 100 mq, permettendo di recuperare uno spazio urbano precedentemente impermeabilizzato e, in tal modo, restituendolo alla produzione agricola. La tecnologia utilizzata consentirà un risparmio idrico del 98% rispetto alla coltivazione tradizionale in campo aperto, equivalente a 277mila litri d’acqua all’anno, un risparmio del 90% dei fertilizzanti utilizzati e nessun pesticida, permettendo di avere un prodotto a “residuo zero” di altissima qualità.

Con una capacità produttiva di circa 25mila cespi l’anno, la “serra” rifornirà inoltre “La Locanda nel Parco”, il ristorante sociale gestito dalla Cooperativa e situato a soli 500 metri di distanza, oltre che i numerosi “servizi socio-assistenziali” gestiti, come i pasti diretti alle mense dei dormitori “Caritas”. Il trasporto dalla serra al ristorante avverrà tramite “bici cargo”, azzerando completamente le emissioni di “CO2”.

La “serra” rappresenterà, dunque, un esemplare modello di “sostenibilità ambientale”. Ma non solo. Il Progetto, infatti, nasce anche come concreta iniziativa di “inclusione sociale” e come “strumento educativo” per scuole, giovani e famiglie del quartiere. In previsione ci sono infatti l’assunzione di due giovani provenienti dai servizi educativi e socio-riabilitativi della stessa “Cooperativa Mirafiori”, nonché “percorsi formativi” gratuiti dedicati alla “sostenibilità alimentare e ambientale”.

Sottolineano a ragione i responsabili: “Il progetto si inserisce nel quadro del patto di collaborazione per i beni comuni stipulato tra il ‘Comune di Torino’, la ‘Cooperativa Mirafiori’ ed altri attori sociali per la gestione dello ‘Spazio WOW’. Questa collaborazione dimostra come la sinergia tra istituzioni pubbliche, terzo settore e comunità locale possa generare innovazione e valore sociale, riqualificando spazi urbani dismessi e trasformandoli in luoghi di produzione sostenibile e coesione sociale”.

Nel pomeriggio di mercoledì 19 novembre, dopo l’apertura al pubblico in visita e i saluti istituzionali, è in programma anche lo spettacolo di magia e bolle giganti “Willo Bubbles e Magic Show”, con merenda per i bimbi seguita da un aperitivo a cura di “Locanda nel Parco Catering ed Engim San Luca”.

Per info“Cooperativa Sociale Mirafiori”, Strada del Drosso 33/7, Torino; tel. 340/3051954 www.cooperativamirafiori.com

  1. m.

Nelle foto: immagini di repertorio “SerraMirafiori”

Aperto il Mercato del Corso di Campagna Amica 

È  stato inaugurato venerdì 14 novembre scorso il Mercato del Corso in Corso Vittorio Emanuele II 50. Si tratta del primo mercato contadino coperto di Campagna Amica a Torino, una vera e propria “casa del cibo contadino” dove , oltre allo spazio riservato ai 30 banchi del mercato, sono presenti l’enoteca Divinorum con oltre 400 etichette di vini del Piemonte e della valle d’Aosta, un ristorante di prossima apertura, che cucinerà piatti con i prodotti provenienti dalle aziende agricole, in vendita diretta, sposando la filosofia circolare, una scuola di cucina showcooking, gli spazi didattici ed espositivi ed una sala convegni.

Al taglio del nastro hanno preso parte, insieme alla presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, al delegato confederale Bruno Rivarossa e al presidente e direttore di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici e Carlo Loffreda, il segretario generale Vincenzo Gesmundo, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, la presidente di Campagna Amica, Dominga Cotarella. Presenti anche gli assessori all’Agricoltura Paolo Bongiovanni, alla Sanità,  Federico Riboldi, al Bilancio, Andrea Tronzano, alla Cultura Marina Chiarelli, e, per il Comune di Torino l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino.
Il mercato del Corso di Campagna Amica sorge nei locali dell’ex Cinema del Corso, raffinato gioiello liberty che è stato il più grande cinema d’Italia negli anni Venti e che fu poi colpito da un incendio nel 1980. Oggi rinasce come luogo di cultura alimentare. Qui l’arte e la memoria del passato  si intrecciano con i suoni, i profumi, i sapori del presente contadino, creando un legame naturale  tra la cultura delle arti e quella del cibo, due espressioni del genio  e del lavoro umano che trovano nella terra il loro valore e la loro voce più autentica.
“Grazie al sistema Campagna Amica, ai nostri mercati contadini e all’obbligo di indicare l’origine in etichetta, abbiamo ridato dignità  a migliaia di produttori,  stringendo al contempo un’alleanza forte con i cittadini consumatori sui temi della sana alimentazione,  della sostenibilità e della dieta mediterranea – ha spiegato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – Siamo la quarta rete di distribuzione agroalimentare del Paese, ma anche un fenomeno culturale che rappresenta un baluardo fondamentale rispetto ai rischi legati al dilagare del cibo ultra formulato, che mettono in pericolo  il futuro delle nuove generazioni.
“La vendita diretta nei mercati contadini rappresenta molto più  di una semplice innovazione agricola. Si tratta di una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo la trasparenza, l’origine territoriale,  il prodotto locale, la consapevolezza nel consumo e la lotta agli sprechi – ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Favorisce la sostenibilità,  rafforza i legami di comunità e stimola nuove opportunità economiche per produttori e consumatori”.

Mara Martellotta

Smog, da sabato 15 novembre torna il livello 0

Torna il livello 0 del semaforo antismog. Sulla base dei dati previsionali forniti da Arpa Piemonte, da  sabato 15 novembre, e fino a lunedì 17 novembre 2025 incluso – prossimo giorno di controllo – a Torino saranno in vigore esclusivamente le misure strutturali di limitazione del traffico previste dal protocollo regionale.

Il rientro delle concentrazioni di PM10 sotto le soglie di criticità determina quindi la sospensione del livello arancio lasciando attivo solo il regime base dei provvedimenti antismog.

Come di consueto, eventuali variazioni del livello del semaforo vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, dopo la verifica dei dati previsionali sulla qualità dell’aria, ed entrano in vigore a partire dal giorno successivo.

Per conoscere nel dettaglio le misure attive, le esenzioni e l’elenco dei percorsi stradali non soggetti ai blocchi, è possibile consultare la pagina dedicata del Comune di Torino.

TorinoClick

Baldissera, al via gli interventi su via Cecchi e via Stradella. Modifiche viabili

 

Proseguono i lavori per la riorganizzazione dell’assetto viario di piazza Baldissera, finalizzati al riordino della circolazione e al ripristino dei binari tranviari. Dal prossimo weekend è previsto l’avvio di alcuni interventi che comporteranno nuove modifiche al transito veicolare.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni, dalle ore 2:00 della notte tra domenica 16 e lunedì 17 novembre il tratto di via Cecchi compreso tra via Cigna e piazza Baldissera sarà interdetto al transito veicolare. La chiusura sarà in vigore per il tempo strettamente necessario alla conclusione degli interventi in programma. Durante tale periodo le linee di trasporto pubblico 11 e N10 subiranno deviazioni di percorso.

I lavori si estenderanno da lunedì 17 novembre 2025 anche a via Stradella, nel tratto tra piazza Baldissera e il civico 26. Qui saranno eseguiti scavi preparatori alla posa dei binari, con cantierizzazione della porzione centrale della carreggiata. Il transito veicolare sarà comunque garantito in entrambe le direzioni, seppur con possibili rallentamenti.

L’invito è sempre a non utilizzare piazza Baldissera come unico snodo di attraversamento delle direttrici nord-sud e ovest-est, ma a prediligere percorsi alternativi, fatta eccezione per chi debba raggiungere destinazioni specificamente limitrofe all’area.

Una volta completato, il riassetto viario,  che trasformerà la rotatoria in un incrocio regolato da sei semafori e ripristinerà l’impianto tranviario, apporterà benefici significativi: non solo assicurerà maggiore sicurezza e fluidità al traffico veicolare, ma trasformerà l’intera area in un polo urbano più vivibile, integrando in modo efficace mobilità pubblica, ciclabilità e spazi di socialità.

TorinoClick

La Giornata della Colletta alimentare anche in Piemonte

Torna sabato 15 novembre, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare ETS per sensibilizzare la cittadinanza sul problema della povertà, in cui sarà possibile acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare regionali. Con l’aumento delle richieste di aiuto, la Colletta Alimentare rappresenta un segno concreto di solidarietà, sempre più atteso da chi vive in situazioni di disagio.

In quasi 12.000 supermercati in tutta Italia, oltre 155.000 volontari di Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina arancione, inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro e sughi pronti, tonno e carne in scatola, alimenti per l’infanzia e riso.

Tutti gli alimenti donati saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare, che accolgono oltre 1.755.000 persone in difficoltà. Nell’edizione 2024, a livello nazionale, sono state raccolte 7.900 tonnellate di alimenti, grazie alla generosità di oltre 5 milioni di italiani che hanno partecipato alla donazione.

LA COLLETTA ALIMENTARE IN PIEMONTE

In Piemonte la Colletta Alimentare 2025 coinvolgerà oltre 1.300 punti vendita, con più di 12.000 volontari presenti (numeri in linea con il 2024). Gli alimenti verranno donati a 575 organizzazioni partner territoriali convenzionate, tra mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, ecc., che sostengono circa 115.000 persone in difficoltà. La Colletta Alimentare di quest’anno, come afferma il Presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino, «sarà fondamentale per riempire i nostri magazzini, in una fase storica in cui diminuiscono le donazioni e aumentano i prezzi per acquistare ciò che manca e per sostenere una macchina organizzativa che coinvolge ogni giorno decine di volontari e dipendenti. E ovviamente per sensibilizzare la cittadinanza rispetto alla povertà che aumenta».

Anche in Piemonte la colletta ha conseguito risultati importanti: sono 671 le tonnellate di alimenti raccolti nel 2024, in aumento rispetto alle 594 del 2023, alle 570 del 2022 e alle 548 del 2021. «L’obiettivo – conclude Collarino – è superare le 700 tonnellate di cibo. Non sarà facile, ma la generosità dei cittadini piemontesi non conosce limiti».

MARCO PIURI, PRESIDENTE DI FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE

La Colletta Alimentare è un gesto che da quasi trent’anni proponiamo come occasione per educarci tutti alla condivisione e alla responsabilità”, afferma Marco Piuri, presidente di Fondazione Banco Alimentare ETS. “Cadere in povertà è un rischio che può riguardare ciascuno di noi: una condizione che può presentarsi nei momenti di fragilità. Per questo siamo tutti chiamati a farcene carico, con gesti semplici ma