CRONACA- Pagina 37

Ferrovie: sempre meno le “linee sospese”

“Nel 2019 c’erano 500 chilometri di linee ferroviarie sospese che oggi sono scesi a 372, cerchiamo di migliorare il servizio ai viaggiatori pur essendoci ancora molto da lavorare”, con la riapertura quindi di 128 chilometri.

Con queste parole l’assessore Marco Gabusi sintetizza l’informativa illustrata nella seconda Commissione dela Regione , presieduta da Mauro Fava, in merito alle linee ferroviarie sospese o soppresse.

Nei prossimi anni per riuscire a riaprire tutte le linee attualmente sospese ci vorranno quattrocento milioni di euro di investimenti, oltre a quarantacinque milioni all’anno aggiuntivi per i costi dell’esercizio.

Intanto alcune linee sono state riaperte, tipo la Casale-Mortara e la Asti-Alba che completano l’anello di collegamento tra i territori delle Province di Cuneo, Asti, Alessandria e la Lombardia.

Nel corso della seduta sono intervenuti per richiedere precisazioni e chiarimenti Monica CanalisNadia ConticelliAlberto AvettaDomenico Ravetti (Pd), Alice Ravinale (Avs), Alberto Unia (M5s) e Roberto Ravello (Fdi).

Sollecitato dagli interventi dei commissari, l’assessore ha concordato sull’importanza del biglietto unico integrato che si cercherà di adottare ed estendere con le riaperture e i nuovi contratti.

Gabusi ha anche svolto l’informativa in merito alla fermata di Bardonecchia sulla linea ferroviaria ad alta velocità, rilevando che non avere due fermate tra Oulx e Bardonecchia e quale delle due mantenere è una valutazione del gestore.

Panchine smart nel centro di Chieri

Sei panchine “Smart” sono state installate in diversi punti del centro storico di Chieri: lo annunciano l’assessore al Commercio e all’Artigianato Biagio Fabrizio CARILLO e l’assessore all’Innovazione, Smart City e Tecnologie Flavio GAGLIARDI: «Si tratta di uno degli interventi relativi all’arredo urbano finanziati dal DUC-Distretto Urbano del Commercio attraverso un apposito bando della Regione Piemonte. Dopo la filodiffusione, ecco un’altra azione concreta volta a rendere Chieri più attrattiva e più innovativa, valorizzando l’area lungo via Vittorio Emanuele ricompresa tra la Biblioteca Civica e la chiesa di San Domenico, ovvero i due punti di ingresso al nostro centro storico. Queste isole digitali vogliono essere al contempo un luogo di socialità e un modo per offrire ai cittadini servizi di carattere “smart”. Ad esempio, si potrà navigare tramite wifi gratuito e ricaricare cellulari e altri dispositivi e micro elettrodomestici portatili (attivando la presa elettrica attraverso un apposito QR Code da inquadrare e una app da scaricare). Le panchine sono tutte abbellite da fioriere e le due più grandi sono vere e proprie “vetrine digitali”, grazie ad un display attraverso il quale saranno date comunicazioni e informazioni di varia natura, dal meteo agli eventi. Sono anche dotate di porta biciclette con possibilità di ricaricare quelle elettriche. Oltre a servire ciclisti e pedoni, vogliamo rendere più facile la vita di chi ha difficoltà motorie, offrendo una soluzione concreta per la ricarica delle carrozzine elettriche in mobilità».

Questo arredo urbano smart è parte di un ecosistema denominato “Igate”, progettato per semplificare l’accesso a informazioni e servizi attraverso un’app intuitiva e rendere le città più connesse e accessibili. Grazie alla geolocalizzazione, gli utenti possono facilmente scoprire cosa offre il Comune in cui si trovano e anche accedere a informazioni sui Comuni limitrofi.

Le due panchine “Smart” più grandi sono collocate in piazza Cavour (lato chiesa di San Antonio) e nell’ultimo tratto di via Vittorio Emanuele (lato chiesa San Domenico). Le altre quattro panchine di dimensioni più piccole si trovano in piazza Mazzini, piazza Umberto ed in via Vittorio Emanuele (altezza civico 36 e davanti alla Biblioteca Civica).

Le panchine, realizzate e installate da Tecno World Group, sono in acciaio inox verniciate a polvere e con telaio in doghe di materiale ecocompatibile. Chieri è il primo Comune del torinese a installare questa tipologia di isole digitali, che svolgono un ruolo non solo di stazioni di ricarica ma anche di punti di aggregazione sociale. Progetti analoghi sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione in importanti parchi archeologici italiani, nel borgo antico La Pigna a Sanremo e lungo la ciclabile dei fiori tra Santo Stefano al mare e Ospedaletti, a Catania e nel Distretto Urbano del Commercio di Cuneo.

Riaperto al pubblico l’Ufficio postale di Ceres

Disponibili nella sede i certificati previdenziali (cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”)

 

Sono terminati nella sede  i lavori di ristrutturazione e ammodernamento finalizzati ad accogliere tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso gli uffici postali sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).

L’ufficio postale sarà a disposizione dei cittadini con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45 e il sabato fino alle 12.45

Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.

Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in oltre 3390 Uffici Postali in tutta Italia ed entro la fine del 2026 saranno complessivamente 7000 i nuovi uffici Polis.

Schianto sulla provinciale: muore 32enne, due feriti

A Virle Piemonte nel Torinese un uomo di 32 anni è morto in un incidente stradale alla guida della sua auto. I due passeggeri  di 30 e 24 anni a bordo con lui  sono rimasti feriti e sono ricoverati al Cto. Stavano viaggiando sulla strada provinciale quando, per cause da verificare, avrebbero avuto un incidente autonomo che non ha coinvolto altri mezzi.

Alle Molinette: fuori dal tunnel della droga dona un rene alla compagna

/
Le storie a lieto fine non capitano solo nei film e anche di questi tempi possono esistere anche nella realtà.
Lei ha 34 anni ed affronta fin da piccola una malattia renale, la Granulomatosi di Wegener, che l’ha portata nel 2015 al trapianto di rene grazie alla donazione di sua mamma. Per anni le ha dato respiro dalla malattia, ma di recente il rene aveva esaurito la sua funzione e lei era rientrata in dialisi.
Anche a lui, 46 anni, la vita non ha fatto sconti. Sa cosa vuol dire la sofferenza ed il tunnel della tossicodipendenza, ma grazie agli anni di recupero a San Patrignano ne è uscito. Purtroppo la droga gli ha lasciato un segno indelebile perché gli ha portato via il figlio che non si è salvato da questa “malattia”. Sa cosa vuol dire perdere le persone a cui si vuole bene, sa cosa sia assistere alla loro sofferenza. Tre anni fa conosce lei e la sua vita svolta. Nel momento in cui si affaccia una nuova sfida lui conosce il significato della generosità di chi aiuta quando uno non ce la fa. Adesso lei affrontava la dialisi dopo un lungo periodo di trapianto di rene ed il primo istinto di lui è stato di proporsi per donarle un rene per amore e, per suo tramite, la salute ritrovata.
Dopo un attento periodo di analisi ed esami sia sul ricevente sia sulla donatrice, giunge finalmente l’approvazione per il trapianto. La procedura avviene presso la Nefrologia Dialisi Trapianti (diretta dal professor Luigi Biancone – responsabile del Programma di Trapianto Rene). A questo punto si è immediatamente proceduto all’intervento chirurgico. Questo è stato eseguito  dal dottor Aldo Verri (Direttore della Chirurgia Vascolare ospedaliera) e dal dottor Andrea Agostinucci e dal professor Paolo Gontero (Direttore della Clinica Urologica universitaria) e dal dottor Andrea Bosio con l’assistenza anestesiologica della dottoressa Chiara Melchiorri (Anestesia e Rianimanzione 2 – diretta dal dottor Maurizio Berardino). Successivamente la coppia è stata ricoverata presso l’Unità semintensiva della Nefrologia, gestita dall’équipe nefrologica del professor Biancone.
Cinque giorni dopo il trapianto lui era già a casa e lei fuori dalla dialisi con una funzione renale ottima. La forza della generosità ha ribaltato la prospettiva rispetto a qualche giorno prima, adesso volano verso un nuovo futuro, anzi convolano…. «Quella del donatore è una doppia vittoria: contro la malattia di lei e per una nuova vita insieme» spiega il professor Luigi Biancone.
Il Centro di Trapianti renali della Città della Salute e della Scienza di Torino (ospedale Molinette), intitolato al fondatore della Nefrologia piemontese Antonio Vercellone, rinnova e rinforza nel 2025 il suo primato in Italia per numero e complessità dei trapianti di rene. Il numero globale dal 1981 è di circa 4700. Tutto questo sempre grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie.
“Questa storia a lieto fine è l’ennesima conferma del fatto che la Città della Salute e della Scienza di Torino sia un DEA di terzo livello. Ci confermiamo nel cam,po dei trapianti al top in Italia e in Europa” dichiara Thomas Schael (Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino).
“Ancora una volta un plauso ai professionisti della Città della Salute e della Scienza per questo intervento multidisciplinare. Alla coppia una grande complimento per questo enorme gesto di amore e un in bocca al lupo per il prosieguo di una vita insieme all’insegna della salute e della felicità” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Thomas Schael e Stefano Geuna sul futuro Parco della Salute di Torino

Nella mattinata odierna si è svolto un  incontro  tra il Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael ed il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna. Per la prima volta è stato affrontato il discorso relativo al piano strategico ed operativo per il futuro Parco della Salute, della Scienza, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. Si sono messe le basi su cosa inserire nel nuovo Parco: quelle che saranno le eccellenze che dovranno contraddistinguere quello che sarà davvero un DEA di terzo livello in Europa. Inoltre ci sarà da riconfigurare tutto ciò che non entrerà nel Parco per stabilire dove verrà ricollocato (una parte nell’ospedale Cto ed una parte nelle attuali Molinette).
Proprio relativamente alle Molinette ci sarà da stabilire quale sarà il futuro della struttura: che cosa conservare e quali parti cedere, alla luce del fatto che proprio l’Università di Torino è proprietaria di gran parte di esse.
Si è toccato anche l’argomento fondamentale relativo alla viabilità ed ai parcheggi, argomento che il Commissario affronterà al più presto con il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo. Thomas Schael, da ingegnere qual è, ha presentato le sue idee di un ospedale ipertecnologico, che punterà su droni ad idrogeno per il trasporto di farmaci e devices. Si darà avvio a questo percorso, da effettuare come un gioco di squadra con tutti gli stakeholoders interni ed esterni all’Azienda e con il Commissario ad acta Marco Corsini, con il quale Thomas Schael ed il Direttore Amministrativo Giampaolo Grippa hanno già avuto un costruttivo colloquio telefonico, già nel primo Collegio di Direzione, che si terrà il prossimo 11 aprile alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi ed allo stesso Stefano Geuna. Il Magnifico Rettore al termine dell’incontro di oggi ha manifestato il proprio pieno sostegno al piano del Commissario con una frase molto significativa: “E’ arrivato il momento di essere concreti”.
cs

Come ridurre i disagi dei cantieri in autostrada? Tavolo di monitoraggio in Regione

Prima riunione, nel Grattacielo Piemonte, del tavolo di monitoraggio tecnico sui cantieri autostradali promosso dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione Generale per le Autostrade e la vigilanza sui contratti.

Erano presenti tutte le società autostradali operanti sul territorio piemontese, insieme agli enti locali, con l’obiettivo di affrontare e pianificare tempestivamente la gestione del traffico in vista dell’aumento degli spostamenti estivi.

“Abbiamo voluto creare un coordinamento stabile tra Regione, Ministero, enti locali e concessionarie autostradali per monitorare l’andamento dei cantieri e pianificare al meglio eventuali disagi. L’obiettivo è garantire ai cittadini un’informazione tempestiva e ridurre il più possibile le criticità sulla viabilità, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico”, ha dichiarato l’assessore Gabusi.

Alla riunione ha partecipato da remoto anche il nuovo direttore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione generale per le autostrade e la vigilanza dei contratti di concessione autostradali Sergio Moschetti, che ha mostrato grande disponibilità e collaborazione e che ha evidenziato come questa iniziativa sia in linea con la stretta sinergia già esistente tra Piemonte e Liguria in ambito infrastrutturale, un dialogo ormai indissolubile che rende questo tavolo di confronto non solo necessario, ma anche strategico. In presenza, invece, il dirigente autostradale per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Massimo Lanfranco, a testimonianza dell’attenzione rivolta alla gestione della viabilità in tutto il Nord-Ovest.

Tutte le società concessionarie hanno dichiarato di guardare nella stessa direzione, con lo scopo di ridurre al minimo i cantieri nei periodi di maggior afflusso, come quello delle prossime festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, senza creare disagi. In particolare, è stata sottolineata l’attenzione verso i flussi turistici diretti in Liguria e nelle zone dei laghi, fondamentali per il turismo e l’economia del territorio.

Si è infine concordato che il tavolo si riunirà con cadenza bimestrale, con il chiaro obiettivo di individuare soluzioni operative per minimizzare l’impatto dei cantieri sul traffico e migliorare la sicurezza della rete autostradale piemontese.

La situazione delle varie autostrade

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi aspetti legati alle singole tratte autostradali. Questi gli elementi maggiormente significativi:

A6 Torino-Savona / Autostrada dei Fiori spa Nei giorni festivi l’autostrada sarà interessata da 3,6 km di cantieri con riduzione significativa di oltre 12 km rispetto ai giorni feriali. La cantierizzazione passa da un 30% di gennaio al 10% di aprile.

A26 Genova-Gravellona Toce/Autostrade per l’Italia Nei fine settimana non saranno presenti cantieri in modo da favorire il flusso turistico in direzione laghi. Prima delle vacanze pasquali verrà rimosso il cantiere tra Masone e l’area di servizio Stura, liberando di fatto totalmente il collegamento tra l’Alessandrino e la Liguria.

A32 Torino-Bardonecchia / Sitaf Su questo tratto la situazione è molto meno invasiva degli anni precedenti. Rimane attivo il cantiere dell’autoporto di San Didero ,dove sostanzialmente si garantiscono sempre due corsie di traffico; è presente uno scambio di carreggiata all’altezza della galleria di Mompantero, e per il resto l’autostrada non presenta cantieri.

A21 Ivrea-Torino-Piacenza (Tangenziale Torino e raccordi) ITP Non si evidenziano particolari cantierizzazioni, unica nota importante e positiva è l’apertura del viadotto Camolesa con bypass (Ivrea – Santhià) in entrambi le direzioni- che consente da due settimane l’accesso a mezzi pesanti e bus turistici. La società ha in corso l’aggiornamento del progetto esecutivo dei lavori di adeguamento del viadotto.

A7 Milano-Serravalle / Milano Serravalle spa Questa autostrada attraversa il Piemonte solo per 26 km. Verrà avviato un solo cantiere, definito non impattante, dal 5 maggio al 30 giugno in zona Tortona in direzione Milano, che prevede la chiusura di una corsia di marcia per 500 m.

A5 Torino-Aosta / SAV L’unico cantiere che insiste sulla tratta, non removibile, è quello di Quincinetto, dove si stanno effettuando le istallazioni di barriere di sicurezza integrate antirumore. La conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio.

Todays festival 2025: nessuna proposta idonea

L’unica proposta progettuale pervenuta in risposta all’avviso pubblico relativo all’organizzazione del Festival Todays 2025 è stata ritenuta non idonea. Lo ha deciso la commissione artistica incaricata, dopo il via libera per l’ammissibilità del progetto da parte della commissione tecnica, di valutare le proposte sotto il profilo artistico e musicale.

La commissione, presieduta dalla direttrice comunale Daniela Maria Vitrotti e composta dal giornalista di Rolling Stone Firenze Davide Agazzi, dal giornalista di Rumore e Torinosette Francesco Vignani, dal giornalista de Il Mattino di Napoli Federico Vacalebre e dal consulente di spettacolo dal vivo e direttore del 24FRAME Future Film Fest Bologna Andrea Minetto ha ritenuto che l’unico progetto pervenuto non fosse idoneo a rappresentare pienamente le necessità espresse nel bando, sia in termini di coerenza con gli obiettivi culturali prefissati, sia in relazione all’impegno economico previsto per la sua realizzazione.

Al termine della seduta della commissione la Fondazione per la Cultura Torino, incaricata della gestione del bando, ha provveduto alla pubblicazione dell’esito sul sito e lo ha comunicato agli assessori ai Grandi Eventi e alla Cultura Domenico Carretta e Rosanna Purchia, informandoli che, in assenza di un aggiudicatario, la Fondazione non sarà nelle condizioni di organizzare direttamente l’iniziativa, prevista per il mese di agosto 2025, poiché i tempi tecnici non lo consentirebbero.

Il bando, pubblicato dal 7 gennaio al 10 febbraio scorso, prevedeva un contributo di 540mila euro per l’organizzazione di un festival estivo, che prevedesse una durata di quattro giornate consecutive (di cui una ad accesso gratuito) per il palco principale e attività diffuse per sette giornate, con particolare attenzione al territorio della Circoscrizione 6, nel periodo compreso dal 18 agosto al 4 settembre a Parco Dora.

Horeca Expoforum: un successo tra Business, innovazione e solidarietà

Hub commerciale e motore di innovazione, Horeca Expoforum 2025 si chiude con un grande successo di pubblico, confermandosi un appuntamento chiave per il settore. Tra grandi marchi e nuove realtà emergenti, l’evento ha generato concrete opportunità di business. Forte anche l’impegno sociale, con iniziative per l’inclusione e la lotta allo spreco alimentare, consolidano il ruolo della manifestazione come catalizzatore di crescita e cambiamento.
Con circa 12.500 visitatori fino alle ore 12:00 di oggi, si avvicina alla chiusura la seconda edizione di Horeca Expoforum,  organizzata da GL events Italia al Lingotto Fiere di Torino. Un successo di pubblico che sancisce l’importanza della manifestazione  nel mondo della  ristorazione, dell’ospitalità e del food & beverage.
«Siamo soddisfatti dei risultati di Horeca Expoforum 2025. La crescita del numero di espositori e visitatori conferma che il nostro evento è un riferimento per il settore – dichiara Gàbor Ganczer, Amministratore Delegato di GL events Italia –. Horeca Expoforum è un luogo di incontro dove innovazione e qualità si traducono in opportunità concrete di business. Mentre chiudiamo questa tre giorni guardiamo quindi alla prossima edizione, che tornerà dal 15 al 17 marzo 2026, con l’obiettivo di rendere l’esperienza ancora più ricca e stimolante».
Oltre 200 i brand presenti su 14.000 mq di area espositiva. Entusiasmo generale tra gli espositori che a Torino hanno trovato terreno fertile per il loro business. Nomi noti come Barilla for professional sono tornati per la seconda volta con l’obiettivo di presentare qui il pane per burger, una novità che ha subito riscontrato l’apprezzamento del pubblico. Accanto ai colossi del settore anche piccole realtà familiari, come la Grapperia Artigianale Ali, al suo debutto al Salone, ha espresso piena soddisfazione. Unox – azienda leader nella progettazione, produzione e vendita di soluzioni di cottura e conservazione a caldo tecnologicamente avanzate – già nel primo giorno di Horeca Expoforum aveva avuto il 60% dei contatti realizzati lo scorso anno in 3 giorni di fieraCaterline, specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari per pasticceria, panetteria e Horeca, ha gettato le basi per lo sviluppo di nuovo business anche con operatori incontrati a Torino per la prima volta. Soddisfazione per Scrocchiarella, che ha sfornato pizze e focacce in continuazione per la gioia di tutti i palati, e per la veneta Mr Dobelina, che ha portato in Italia la tradizione americana dei potato rolls per hamburger e per cui Horeca Expoforum è stata un’ulteriore importante occasione per farsi conoscere dagli addetti ai lavori. Grande occasione di visibilità per il ligure Pesto di Prà, arrivato ad Horeca Expoforum grazie alla collaborazione con FIC, e per la lombarda Gastronomica Mediterranea, che ha potuto ampliare il proprio giro di contatti tra ristoranti, grossisti, distributori, ma anche istituti alberghieri, intervenuti in Fiera insieme ai propri studenti lunedì 17 marzo. Per la storica società torinese Casa della Tuta, che ha da poco portato a termine un importante restyling aziendale, Horeca Expoforum si è dimostrato un appuntamento strategico per promuovere la propria nuova immagine, sia nei confronti dei clienti storici sia nei confronti dei nuovi contatti raggiunti durante i tre giorni di Fiera.
L’Associazione Panificatori di Torino e Provincia, che nel 2024 ha visitato il Salone, quest’anno ha scelto di essere presente con uno stand e ammette «abbiamo fatto strike», per il numero di incontri che ha avuto. A Horeca Expoforum l’Associazione ha anche raccontato il suo nuovo progetto Pane e Sport, che la vedrà protagonista a Cortina 2026, con le sue proposte di pane integrale e olio come alimentazione ideale per gli sportivi.
Ampio spazio anche alla solidarietà, con il cibo che diventa potente strumento di inclusione sociale. Il progetto Arca – che offre assistenza, sostegno alimentare e accoglienza abitativa a migliaia di persone povere – al Lingotto Fiere ha ampliato il bacino di sostenitori. Grazie a questa visibilità, potrà garantire un maggior numero di pasti nelle mense solidali e lungo le strade con le Cucine Mobili, oltre a favorire l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà nel settore Horeca.
Panatè GliEvitati, una storia piemontese di riscatto che vede un gruppo di detenuti lavorare alla produzione di lievitati, simbolo di speranza e reinserimento, è entusiasta della sua presenza al Salone, dove ha incontrato numerosi distributori e condiviso in suo progetto di espansione in tutta Italia.
In ottica di politiche antispreco, GL events Italia per questa edizione ha stretto un accordo con il Banco Alimentare del Piemonte, allestendo uno spazio dedicato alla raccolta di prodotti non utilizzati dagli espositori. Questi ogni sera vengono raccolti e il giorno dopo distribuiti alle persone in difficoltà attraverso le Organizzazioni Partner Territoriali.
Ricco il programma di eventi, showcooking e competizioni, in collaborazione con le più importanti associazioni di settore a partire da  FIC (Federazione Italiana Cuochi), oltre a IFSE (Accademia di Alta Cucina di Piobesi Torinese), Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani), SCA Italy (Specialty Coffee Association Italiana).
Tra gli eventi più attesi il concorso per la squadra che conquisterà l’opportunità di partecipare al Bocuse d’Or, la più prestigiosa competizione di arti gastronomiche a livello mondiale, che si terrà come consuetudine al Sirha Lyon dal 21 al 25 gennaio 2027. In gara oggi a Torino:
  • Alberto Assiè (Rivoli – TO), che lavora a Il Cambio di Torino
  • Simone Vesuviano (Genova), che lavora a Quelli dell’acciughetta e Trattoria dell’acciughetta di Genova
  • Matteo Terranova (Varese), che lavora a La Stua de Michil (Corvara in Badia – BZ).

La Città ricorda le vittime del Bardo nel decimo anniversario

“Le note de Il Silenzio” hanno accompagnato ieri di fronte a Palazzo Civico, la commemorazione per le vittime della strage del Museo del Bardo, nel decimo anniversario.

Insieme ad alcuni familiari delle vittime erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, la vicesindaca Michela Favaro, la Procuratrice Generale di Torino Lucia Musti, alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale e una delegazione di dipendenti dell’amministrazione.

“Siamo qui per l’importante anniversario di una tragedia. – ha commentato il primo cittadino – Abbiamo commemorato le vittime di un attentato terroristico. Il pensiero oggi va a loro e alle famiglie che hanno subito questa grave perdita, un trauma per la città”.

Era il 18 marzo del 2015 quando un gruppo di terroristi fece irruzione nel museo di Tunisi, causando la morte di 23 persone, oltre a numerosi feriti. Tra gli scomparsi i torinesi Antonella Sesino, dipendente comunale e Orazio Conte, marito di Carolina Bottari, anche lei dipendente della Città, che rimase ferita insieme alla collega Anna Abbagnale.

TORINO CLICK