CRONACA- Pagina 1554

Dalla bicicletta prende di mira i cellulari di due donne

Arrestato dagli Agenti del Comm.to Barriera Milano

 

Nei giorni scorsi, dopo aver avvicinato alle spalle una donna che transitava in questa Via Bogino ed essersi impossessato del suo I-Phone, si è dato alla fuga in direzione  via Verdi a bordo della sua bicicletta.

Giunto in Via Pisa, angolo Via Bologna, dopo neanche mezz’ora ha messo a segno un secondo furto con strappo, ai danni di una giovane donna, impossessandosi del suo telefonino e  dandosi a precipitosa fuga anche questa volta.

Intercettato dagli Agenti del Commissariato di Barriera Milano in via Alessandria, l’uomo, irregolare sul territorio nazionale, con numerosi precedenti specifici,  è stato raggiunto e arrestato

dopo aver opposto strenua resistenza e aver tentato di disfarsi di una delle schede SIM. Entrambi i cellulari sono stati recuperati.

Più controlli nel weekend e vigilantes davanti ai negozi per evitare assembramenti

La folla della scorsa domenica, primo giorno di “libera uscita” in zona arancione a Torino e in Piemonte ha convinto il comitato per la sicurezza ad adottare nuove misure
Il prossimo weekend aumenteranno le pattuglie della polizia municipale e saranno probabilmente anche effettuati controlli con vigilantes davanti ai negozi in collaborazione con le associazioni dei commercianti.
In queste ore si deciderà se e come gli esercenti dovranno avvalersi di personale all’ingresso dei negozi per garantire il distanziamento.
Ai principali ingressi della città verranno disposti controlli a campione per il rispetto delle limitazioni alla mobilità nella “zona arancione”, che non consentono di spostarsi al di fuori del proprio Comune.

Rubano materiale elettronico destinato alla Dad

Arrestati per furto aggravato

 

Intorno alle 3 della scorsa notte, una Volante nota transitare una vettura a forte velocità in corso Vigevano. Il veicolo ed i suoi occupanti vengono controllati. Il conducente è un cittadino italiano di 25 anni mentre il passeggero un ventiseienne di origine marocchina. Sul sedile posteriore gli agenti scoprono diversi articoli di elettronica: 2 lettori cd, una tastiera ed un mouse per pc ed una cassa. All’interno del bracciolo del sedile viene rinvenuta una pinza mentre sul poggiapiedi del passeggero i poliziotti trovano una sacca contenente merendine, cioccolatini sfusi, una scatola di metallo con caramelle varie, alcune monete e due cacciaviti. Inoltre, nel portabagagli era stato nascosto un video proiettore. L’oggettistica era conservata negli imballaggi originali, su alcuni di questi era presente un’etichetta con riferimento della scuola di provenienza. A questo punto gli operatori intuiscono che si tratta di materiale trafugato da una scuola in zona Vanchiglietta. Una pattuglia della Squadra Volanti si porta presso il complesso scolastico. Da una prima verifica effettuata all’esterno dell’edificio gli operatori notano una sbarra di ferro della recinzione divelta ed una finestra aperta al pian terreno. Con l’ausilio di una collaboratrice scolastica, il personale di Polizia accede all’interno dell’istituto. Uffici ed aule erano state precedentemente messe a soqquadro, diverse porte risultano danneggiate, presentando segni di effrazioni e pedate.

I due soggetti, uno dei quali già indagato nei giorni scorsi per furto, sono stati arrestati per furto aggravato ed il materiale riconsegnato al Dirigente Scolastico.

Fa scorte di un farmaco dagli effetti oppiacei e tenta di rivenderlo

A Porta Palazzo, arrestato dal Commissariato Dora Vanchiglia

Mercoledì mattina, un cittadino italiano di 53 anni sta confabulando con una persona in Piazza della Repubblica. La scena non sfugge a una pattuglia del Comm.to di zona, che lo nota a un certo punto tirar fuori dalle tasche dei blister contenenti medicinali e cederli all’altro. Scatta subito una perquisizione: si tratta di un farmaco utilizzato nella cura dalla dipendenza di oppiacei la cui vendita è subordinata alla prescrizione con ricetta medica. Il cedente la sostanza risulta infatti in possesso della prevista prescrizione, peccato però che non ne faccia uso personale ma rivenda gli oppioidi a terzi per guadagnarci. L’uomo in auto aveva altri blister del farmaco, per un totale complessivo di 82 pastiglie sottoposte a sequestro. E’ stato arrestato  per detenzione e spaccio di sostanze stupefacente e sanzionato, insieme all’acquirente, per aver contravvenuto alle disposizioni anti-contagio da Covid-19.

Gioielli e pietre preziose in cambio di appalti “facili”: l’indagine porta a 15 arresti nelle Asl

Sono 15 gli arresti eseguiti  dalla guardia di finanza di Torino tra dipendenti pubblici, commissari di gara, agenti e rappresentanti di alcune imprese

Sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e frode nell’ambito delle forniture di servizi sanitari. Le indagini sono  coordinate dal Procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dirette dal pm Giovanni Caspani della Procura torinese.

In corso da circa un anno  hanno preso il via dall’accertamento di un buco da 300 mila euro nei conti della Città della Salute, che sarebbe legato all’acquisto di un costoso prodotto farmaceutico, facilitato dalla condotta illegale di una incaricata di un’impresa torinese che si serviva  della collaborazione di un dipendente infedele. Questi  avrebbe infatti falsificato la documentazione in cambio di generose tangenti e gioielli. Il collaboratore amministrativo avrebbe modificato le richieste degli ordini del Cto con firme false. Il prodotto medico  non veniva poi utilizzato nelle sale operatorie e neppure risultava stoccato nel magazzino: infatti  il dipendente, dopo aver ricevuto il farmaco, lo riconsegnava alla rappresentante. Sarebbero stati forniti in cambio dei “favori”  per gli appalti gioielli e pietre preziose in un giro complessivo di denaro per 3 milioni e mezzo di euro.

Nel mirino della Procura della Repubblica e dei militari della Guardia di Finanza sono finite, in particolare, tre gare bandite:

–          dalla “Città di Torino” – ASL TO4, per la fornitura di camici chirurgici sterili monouso, in cui è stato accertato che alcuni membri della commissione della gara d’appalto hanno favorito un’impresa modificando il capitolato di gara ed attribuendole punteggi elevati, in cambio di oggetti preziosi;

–          dalla A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, per la fornitura di distributori di “divise e giacche in TNT”, per la quale è stato acclarato che alcuni incaricati ed agenti di un’impresa veneta hanno sistematicamente fornito puntuali istruzioni ad un dipendente pubblico della predetta struttura, al fine di sospendere la gara d’appalto e di redigere un nuovo capitolato conformemente alle “richieste” ricevute;

–          dalle ASL di Asti e di Alessandria, nonché dall’Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, per la fornitura di prodotti ed apparecchiature chemioterapiche, per la quale è emerso che diversi agenti ed incaricati di un’impresa modenese hanno consegnato, ad un membro della commissione della gara d’appalto, a seguito dell’aggiudicazione di un lotto per la fornitura di beni del valore di quasi un milione di euro, orecchini in oro rosa e topazi azzurri.

Il valore complessivo delle gare d’appalto oggetto di turbativa ammonta a circa 3.5 milioni di euro.

Nel corso dell’operazione i Finanzieri hanno sequestrato, altresì, disponibilità finanziarie e beni per quasi 300.000 euro, riconducibili al profitto degli illeciti penali commessi

Arsenio Lupin 2.0 si complimenta con i poliziotti per il lavoro svolto

Lui è un professionista del settore che vanta una carriera decennale alle sue spalle. Loro lavorano per contrastare l’operato di figure criminose.

Questa non è la prefazione del solito racconto a tinte noir, ma la cronaca di un intervento effettuato dagli agenti della Squadra Volante domenica sera.

Sono circa le 22 ed il custode di una struttura ricettiva in via San Domenico scorge un individuo aggirarsi all’interno del residence. E’ vestito di scuro, cela la propria figura nel buio della notte. Il custode lo segue attraverso l’impianto di videosorveglianza. Pochi secondi, e il soggetto forza la porta della reception per poi accedere al suo interno. L’occhio che lo seguiva da lontano allerta il 112 NUE. Una manciata di minuti e la pattuglia è sul posto. Raccolte le prime informazioni utili, gli agenti si avvicinano alla porta, ormai scardinata, della reception. L’attività del reo produce un suono inconfondibile: una cassetta metallica violata nel suo contenuto. Intuito quanto stesse accadendo, i poliziotti accedono all’interno del locale e trovano un uomo, cittadino italiano di 48 anni, intento a nascondere nella propria giacca diversi fogli di banconote, per un totale di oltre 500 euro, ed un telefono aziendale. Alla vista degli operatori, il quarantottenne non si scompone ma, sorpreso dall’operato dei colleghi, si congratula personalmente con loro.

L’uomo è stato arrestato per furto e sanzionato perché fuori dal proprio domicilio senza valido motivo.

Mangiano e bevono davanti al locale, attività sospesa

Il gestore è risultato essere irregolare sul territorio nazionale

 

Nella serata di venerdì gli agenti della divisione PAS della Questura, coadiuvati da personale del commissariato Dora Vanchiglia, hanno controllato un esercizio commerciale in corso Giulio Cesare. I poliziotti avevano visto poco prima diverse persone assembrate davanti alla porta d’ingresso, intente a consumare alimenti e bevande.

Al momento del controllo il locale era gestito da un uomo risultato essere sprovvisto di permesso di soggiorno, in quanto revocato dal Questore di Crotone nel giugno del 2017.

Il titolare dell’attività è stato denunciato per lavoro subordinato a tempo determinato ed indeterminato e sanzionato per le violazioni relative all’inosservanza delle disposizioni previste dal DPCM in vigore con contestuale sospensione immediata dell’attività per 5 giorni. Per le stesse violazioni, l’esercizio era già stato chiuso per 5 giorni ad inizio novembre. Elevate sanzioni amministrative anche ai clienti del locale.

In 400 al funerale online di Tina, storica testimone di Geova

Circa 400 presenti al funerale in videoconferenza di Tina Sponzilli, figura storica della congregazione dei Testimoni di Geova di Torino.

All’epoca del Battesimo Concetta Sponzilli, 82 anni

 In questi giorni di pandemia, in cui il numero dei contagi e dei decessi si è assestato in modo preoccupante, è rincuorante soffermarsi su persone che ci hanno lasciato con un’eredità positiva.

All’età di ottantadue anni si è spenta Concetta Sponzilli, conosciuta come Tina, figura storica della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova di Torino.

Tina si era battezzata nel giugno del 1960 a soli ventidue anni. Sessant’anni vissuti come Testimone a Torino, a cominciare da quando in città la comunità contava poco più di una cinquantina di membri. Tina l’ha vista centuplicare, fino agli attuali 6mila, quando alcuni giorni fa si è spenta. Temperamento vivace e determinato; appassionata studiosa delle Sacre Scritture, che citava con dimestichezza in animate conversazioni con religiosi, insegnanti e docenti universitari.

“Ci sono persone che si amano per ciò che sono o sono state; altre per ciò che rappresentano o hanno rappresentato. I primi sono coloro con i quali abbiamo avuto un rapporto affettivo o di stretta parentela. I secondi, che abbiamo conosciuto un po’ meno, ma che hanno lasciato intorno a sé un segno che rimarrà indelebile nel tempo”. È il commento di Fabio Meizenq, il cui nonno Piero fu il primo testimone di Geova a stabilire con Tina Sponzilli un contatto, nel 1958.

Alla cerimonia funebre, indetta dalla congregazione di appartenenza, erano collegati in streaming circa 400 persone, fra confratelli e conoscenti.

Testimoni di Geova in videoconferenza

La scelta di organizzare in Internet un funerale così affollato, che altrimenti non sarebbe stato consentito a causa dell’emergenza sanitaria, è stata apprezzata dai figli Marco, Daniele e Paola, i quali hanno della mamma un indimenticabile ricordo risalente al tempo in cui, fin da giovanissimi, li conduceva con sé nell’opera di diffusione del messaggio biblico. Nessun rimpianto, se non quello di avere perso un punto di riferimento; lo stesso per tutti quelli che hanno conosciuto Tina, stimata e, soprattutto, amata.

Negozi riaperti, folla nel centro di Torino

Il passaggio del Piemonte dalla  zona rossa a quella arancione ha favorito l’uscita di migliaia di persone per lo shopping.

Nel centro di Torino si sono verificate lunghe code sui marciapiedi, non sempre nel rispetto del distanziamento. Particolarmente affollate via Roma, via Garibaldi e via Lagrange.

Numerosi anche  i clienti  davanti ai bar per le consumazioni da asporto.

Molti i negozi che  hanno riaperto all’insegna di  sconti e promozioni per un prolungato  Black Friday.

“Speriamo che questa riapertura possa farci recuperare almeno parte dei mancati incassi”, commenta Luisa, titolare di un negozio di abbigliamento del centro storico.

(foto dr)

Rubano auto e si schiantano contro il palo della luce

Torino. Controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, arrestato un corriere di droga e denunciate due persone per rapina

Torino, 29 novembre. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato un corriere di droga e denunciato due persone per rapina.

In particolare a Torino, i militari dell’Arma, durante un controllo alla circolazione stradale in corso Umbria, hanno fermato un marocchino di 36 anni, residente a Torino, censurato. Durante la verifica dei documenti il soggetto ha mostrato evidenti segni di nervosismo, inducendo i carabinieri ad approfondire l’accertamento sull’autovettura in uso, dove hanno rinvenuto un totale di 200 gr. di hashish, suddivisi in due panetti da un etto ciascuno. L’uomo è stato dunque tratto in arresto e sanzionato amministrativamente per avere violato il divieto di mobilità imposto dalle norme anti covid.
A Carmagnola, nell’hinterland torinese, i carabinieri della Compagnia di Moncalieri (TO) hanno denunciato un marocchino e un romeno di 29 e 45 anni, entrambi del luogo e censurati, per rapina, furto, danneggiamento e guida senza patente.

I carabinieri sono intervenuti su un incidente stradale in cui una Lancia Musa si era schiantata contro un palo della luce e il conducente era rimansto incastrato nell’abitacolo. E’ stato accertato che il conducente dell’auto, un marocchino sprovvisto di patente di guida e sotto l’effetto dell’alcol, con un complice rumeno, poco prima aveva avvicinto un operaio che stava acquistando delle sigarette da un distributore self service e dopo averlo minacciato si era fatto consegnare un pacchetto di sigarette. Nel frattempo un amico del rapinato, che attendeva in macchina, è scappato a piedi per lo spavento e ha lasciato la vettura con le chiavi inserite.

I due ladri hanno approfittato della situazione per rubare la macchina, con la quale successivamente si sono schiantati contro il palo della luce. Per i due stranieri oltre la denuncia penale sono scattate anche le sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa anti covid. L’autista della macchna è ricoverato  al CTO.