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“Quartiere pulito” replica in Agosto

Riceviamo e pubblichiamo / Si è conclusa con un tuffo nel torrente ed una grigliata, la giornata dedicata a “Quartiere Pulito” una iniziativa promossa dall’associazione  volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. che domenica scorsa è tornata a fare tappa a Groscavallo, piccolo comune della Valle di Lanzo. 

 

“E’ stato un momento per ritrovarci e stare assieme, ma anche per proseguire quanto iniziato qualche anno fa in questa bellissima località – ha detto Beppe Tesio, presidente PRO.CIVI.CO.S. – Abbiamo raccolto principalmente cartacce, qualche bottiglia di plastica, qualche lattina e tanti mozziconi di sigaretta, ma la situazione sta migliorando molto rispetto a qualche anno fa.”

 

Anche il Sindaco Giuseppe Giacomelli ha espresso soddisfazione per una tendenza positiva con una visibile riduzione dei rifiuti abbandonati “segno che – continua Tesio – l’impegno di questo virtuoso Comune nel partecipare sostenendo attivamente iniziative come questa sta dando i suoi frutti.”

 

Il progetto ispirato alla guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, La Via della Felicità,  intende sensibilizzare i cittadini ad un maggiore impegno nei confronti della protezione e miglioramento dell’ambiente.

 

“Torneremo ad agosto. Questa località lo merita e merita assolutamente di essere visitata da chiunque apprezzi i bellissimi paesaggi, scorci, passeggiate, panorami e natura che può offrire, sempre con grande rispetto delle sue bellezze e del suo delicato e meraviglioso ecosistema.”

Bici e monopattini, una pioggia di multe

Lunedi sera, tra le 21.00 e le 24.00 nella zona centro, il Reparto Radiomobile della Polizia Municipale ha svolto un servizio di polizia stradale finalizzato al controllo della circolazione dei velocipedi e nello specifico di biciclette e monopattini.

In sole tre ore di controllo sono state contestate ben 46 violazioni.

L’infrazione più ricorrente riguarda l’errata posizione su carreggiata occupata dai velocipedi durante la circolazione. Sono stati ben 17 i mezzi sanzionati ai sensi dell’art. 143 del Codice della Strada.

Così come per gli automobilisti, anche per i mezzi a propulsione muscolare viene fatta registrare la cattiva abitudine di attraversare gli incroci con semaforo rosso. Addirittura 13 i trasgressori sanzionati in sole tre ore.

Le restanti 11 sanzioni riguardano l’equipaggiamento dei velocipedi e la violazione dei più generici obblighi e divieti.

Il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, ritiene questi dati molto significativi e sufficienti per sostenere che “ci sono ancora troppe persone improvvisate che si approcciano e si cimentano nell’utilizzo di mezzi a propulsione muscolare ignorando le regole di base della circolazione. La conferma di quanto sostenuto è contenuta nelle 17 sanzioni in sole tre ore per occupazione errata della carreggiata. Alcune persone non sanno nemmeno che i velocipedi sono a tutti gli effetti dei veicoli e come tali devono rispettare le regole del Codice della Strada. Alcune delle persone fermate ieri sera non sapevano neanche che sui monopattini non si può andare in due, mentre altri fermati sul marciapiede ritenevano di essere nel giusto. Ciò significa che chi si mette alla guida di questi mezzi non ne è assolutamente informato sull’utilizzo. In quest’epoca digitale, un’idea potrebbe essere quella di creare dei semplici tutorial illustrativi e formativi che spieghino le regole di base dell’utilizzo in sicurezza dei velocipedi. Immagino dei semplici e brevi video della durata di un minuto che possano arrivare direttamente sul telefonino ed essere di facile consultazione”.

 

Badante lascia solo anziano per andare a bere

Nella tarda mattinata di sabato un anziano chiama il 112 NUE. E’ solo in casa e bisognoso d’aiuto. La persona che si prende cura di lui, un cittadino romeno di 42 anni, l’ha abbandonato per l’ennesima volta. Il badante è solito uscire per fare delle “commissioni”.

Giunti presso l’abitazione dell’anziano, i poliziotti allertano il 118. Nel frattempo rincasa il quarantaduenne.

L’uomo, in preda ai fumi dell’alcool, si rivolge alla vittima con fare aggressivo, nonostante la presenza degli agenti, minacciando di far saltare in aria l’abitazione con il gas. Lo straniero viene allora prelevato dagli agenti per essere accompagnato in Questura. Dopo aver ricevuto assistenza, la vittima racconta di vivere in un profondo stato di ansia dovuto alle frequenti violenze di cui è vittima da un paio di anni. Svariati gli episodi in cui il romeno ha alzato le mani su di lui, arrivando a tappargli la bocca con le mani per soffocare le sue grida d’aiuto. Spesso usciva di casa senza somministrare all’anziano le medicine di cui aveva bisogno, privandolo anche del suo cellulare al fine di impedirgli di compiere quella telefonata che la scorsa settimana ne ha permesso l’arresto per maltrattamenti in famiglia.

“Pacco bomba” con calabroni davanti alla sede di Aliud

Riceviamo e pubblichiamo / Serata movimentata a Borgo San Paolo, in via Sestriere 9, a causa di un allarme bomba seguito al rinvenimento di un pacco sospetto davanti all’ingresso della sede di Aliud Torino, organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia, composta dagli aderenti al Fuan – Azione Universitaria e ad Azione Studentesca.

Il pacco è stato posizionato nella prima serata del 7 luglio, proprio in seguito al lancio della conferenza di Aliud, prevista per il 18 luglio, in ricordo di Sergio Ramelli, studente del Fronte della Gioventù assassinato da un commando di Avanguardia Operaia.  Le immagini delle telecamere di zona hanno ripreso un individuo che, alle 20:40, giunto sul posto a bordo di un furgone, posizionava il pacco davanti alla serranda chiusa della sede e si allontanava velocemente.
Un clima politico arroventato circonda i giovani di destra negli ultimi mesi: il 30 maggio un banchetto di Aliud in pieno centro a Torino è stato circondato dagli aderenti dei centri sociali; il 25 febbraio scorso, invece, un volantino anonimo affisso di notte minacciava di “bruciare vivi con le proprie famiglie” gli aderenti ad Aliud; ancora lo scorso 12 novembre due aderenti di Aliud sono stati raggiunti da un agguato sotto casa da alcuni appartenenti ai centri sociali.
Fortunatamente, in seguito all’intervento del Reparto Artificieri della Polizia di Stato, il pacco è risultato contenere un nido di calabroni. Non è chiaro se l’intento fosse quello di intimidire, causando un allarme bomba, o di colpire il malcapitato che avesse aperto il pacco.
“E’ evidente che a Torino qualcuno stia cercando di alzare la tensione ed innescare uno scontro ideologico. – dichiara Enrico Forzese, Fratelli d’Italia – Se pensano di intimidirci o fermare le nostre azioni nei quartieri si sbagliano di grosso: con le loro azioni vigliacche non fanno altro che spronarci ad andare avanti.”
“Non è la prima volta che siamo oggetto di minacce, aggressioni e intimidazioni – continua Forzese – tutte seguite dal silenzio colpevole della giunta comunale, troppo impegnata a disegnare nuove ciclabili per porre un freno alla deriva terroristica dei centri sociali a Torino. E’ ora che l’Appendino e tutti i partiti prendano pubblicamente posizione: non possiamo aspettare che dalle parole si passi ai fatti e che le minacce si concretizzino.”
“Giorno per giorno, in ogni scuola, università, piazza e mercato continueremo a difendere il nostro diritto ad esistere, a proporre un’alternativa al Sistema Torino, tanto caro ai centri sociali, che protegge e tutela. – conclude Forzese – Evidentemente qualcuno si è sentito toccato dal grande successo delle nostre ultime iniziative nei mercati e nel quartiere, ma non deve temere: continueremo ad andare avanti e ad essere presenti in tutta la Città!”
Aliud Torino

Arrestato il trasfertista della truffa dello specchietto

È una delle truffe più note ma al tempo stesso più efficaci perché non fa leva sulla furbizia ma è quasi una rapina che spesso avviene ai danni di giovanissimi al volante, magari per le prime volte, o donne.

Stiamo parlando della truffa dello specchietto. Il meccanismo è facile. A bordo di un’auto, un uomo finge una collisione, lampeggia e tartassa con clacson ed epiteti l’ignaro automobilista al volante, lo costringe a fermarsi e si fa dare soldi per la riparazione dell’auto e per evitare una lettera all’assicurazione. Spesso le vittime credono che sia un favore per evitare l’aumento del premio polizza.

E’ accaduto  anche a Pinerolo.  Ha simulato di aver subito la rottura dello specchietto retrovisore della propria macchina, ma la prima volta gli è andata male ed è scappato ma ha tentato una seconda volta e gli è andata bene, anzi male perché è stato fermato e arrestato dai carabinieri.  E’ successo lunedì  alle 13 a Pinerolo in Via Piorino. Un arrotino italiano, residente a Noto, in provincia di Siracusa, di origini sinti, è stato arrestato per truffa dai carabinieri della Compagnia di Pinerolo. Dopo aver tentato alle 13:0, in via Des Geneys, di farsi consegnare ingiustamente una somma di denaro da un’automobilista, dopo averle fatto credere di aver subito il danneggiamento dello specchietto retrovisore della propria auto, l’uomo è scappato nel momento in cui la donna ha chiamato il 112 . Una pattuglia della sezione radiomobile è arrivata poco dopo e grazie alla descrizione della vittima, i militari dell’Arma sono riusciti a rintracciare il truffatore in via Poirino, mentre intascava 50 euro da un’altra donna. Nella rete dei carabinieri è finito anche un topo d’appartamento. È entrato in casa, ma c’era la proprietaria che ha urlato e l’ha costretto a fuggire a piedi. Un vicino di casa ha sentito le urla e ha visto il ladro scavalcare il balcone e fuggire a piedi e lo ha inseguito. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri della Stazione di None e la polizia locale, avvisati dalla vittima al 112, che hanno fermato il ladro. Si tratta di un italiano di 52 anni

Oltre 2700 identificati nei controlli settimanali della Polfer

8 persone indagate e 2.723 identificati, di cui 772stranieri, 182 minori e 643 con precedenti di Polizia, 69veicoli controllati:

questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 284 pattuglie in stazione e  11 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori, 37 i servizi lungo linea e 20di Ordine Pubblico.

In particolare, ad Alessandria, un cittadino cinese, residente a Prato, è stato denunciato dagli agenti della Polfer per tentato furto. Lo straniero è stato sorpreso mentre cercava di rubare una bicicletta posteggiata nella rastrelliera del piazzale esterno della stazione. L’uomo è stato anche denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità.

Gli Agenti del Posto Polfer di Vercelli hanno denunciato un ventiseienne marocchino per detenzione di sostanza stupefacente. L’uomo che viaggiava a bordo del treno internazionale in arrivo da Parigi e diretto a Milano Centrale, è stato notato dal capo treno per il suo fare sospetto. Controllato dagli agenti è stato trovato in possesso di un sacchetto contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana.

In volo con la Guardia costiera per salvare una bimba

Dalla Liguria / Rianimatori del Gaslini volano nella notte a Trieste con un elicottero della Guardia Costiera per trasferire al pediatrico genovese una bambina colpita da emorragia cerebrale.

 

La piccola di 5 anni è ora ricoverata in condizioni stabili presso l’UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini, dove verrà sottoposta a tutti i trattamenti necessari.

 

Genova. Il team di Trasporto Paziente Critico – Ecmo dell’Istituto Giannina Gaslini, composta dal Direttore UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica Andrea Moscatelli e dall’infermiera pediatrica Ilaria Reale, è partito durante la notte scorsa da Genova per Trieste, per trasferire all’ospedale Gaslini una bambina di 5 anni colpita da emorragia cerebrale e ricoverata all’Ospedale pediatrico Burlo Garofalo di Trieste.

 

L’equipe ha da poco concluso il delicato trasposto trasferendo con successo la piccola paziente, che si trova adesso ricoverata presso l’UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’ospedale genovese, in condizioni critiche ma stabili. La bambina verrà immediatamente sottoposta a tutti gli accertamenti necessari per pianificare i futuri trattamenti.

 

Si tratta del primo trasporto pediatrico effettuato in collaborazione tra l’Istituto Gaslini e la Guardia Costiera, effettuato in volo notturno con elicottero Nemo11-16.

 

“L’Istituto Gaslini – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – si conferma anche in questo caso un punto di riferimento a livello nazionale di cui siamo orgogliosi. Questo intervento, così delicato e complesso, testimonia la capacità di collaborazione con gli altri ospedali pediatrici del Paese, che lavorano in rete per garantire le migliori cure possibili ai piccoli pazienti, con il supporto e l’aiuto anche di altre Istituzioni come la Guardia Costiera, che ringrazio per aver messo a disposizione il proprio elicottero. Il mio pensiero è rivolto alla bambina appena arrivata a Genova e alla sua famiglia: la piccola ora è nelle mani di grandi professionisti in grado non solo di curare ma anche di prendersi cura dei pazienti e dei loro genitori”, conclude l’assessore Viale.

 

“L’UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica realizza il trasporto di pazienti critici in tutte le età pediatriche, inclusa quella neonatale, nel caso in cui siano affetti da gravi insufficienze d’organo che richiedano supporto cardio-respiratorio avanzato, monitoraggio neurologico e/o supporto extracorporeo (ECMO) o trattamento avanzato delle vie aeree. La Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini ha oltre 50 anni di esperienza nella terapia intensiva del neonato e del bambino, dal 2009 ad oggi ha eseguito circa 50 trasporti, dei quali 16 in ECMO e 9 che sono stati posti in ECMO dopo l’arrivo al Gaslini” spiega il direttore generale del Gaslini Paolo Petralia.

 

“Siamo orgogliosi di essere stati al servizio di un’eccellenza nazionale qual è l’Istituto Gaslini” ha dichiarato l’Ammiraglio Nicola Carlone, Direttore marittimo della Liguria.

 

Lo staff medico con background di formazione in Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Neonatologia e Cardiochirurgia è composto da 14 unità, con guardia attiva 24 ore/24, 7 giorni/7 di 2 medici.

 

“L’IRCCS Giannina Gaslini mette a disposizione dei piccoli pazienti che necessitano di ricovero urgente il trasporto pediatrico, realizzato dalle sue equipe multidisciplinari, dai centri dove si trovano i bambini alle proprie strutture di terapia intensiva. Il trasporto di pazienti critici si avvale di diversi mezzi e altrettante collaborazioni con Istituzioni ed enti, secondo le esigenze e le tempistiche può avvenire a mezzo ambulanza, elicottero ed aereo su tutto il territorio nazionale e anche a livello internazionale (es.: Europa, America del Nord, Africa). Ringraziamo la Guardia Costiera che, oggi per la prima volta, ci ha supportato per realizzare il trasporto di questa piccola paziente in piena sicurezza, e con la quale continueremo a collaborare”.

L’ospedale covid delle Ogr trasferito entro fine mese

La struttura verrà trasferita in una nuova area

Dopo 100 giorni di piena attività l’ospedale Covid delle Ogr cesserà la sua attività entro il 31 luglio e per affrontare l’eventualità di una nuova emergenza autunnale la struttura verrà trasferita in un’altra area in corso di valutazione.

La decisione è stata assunta alla luce della ricognizione che l’Asl Città di Torino ha condotto nei giorni scorsi su tutto il territorio regionale e che ha riscontrato la non necessità, in questa fase, di posti aggiuntivi per il ricovero di pazienti Covid positivi.

È quanto è stato definito questa sera durante l’incontro in Regione tra il presidente Alberto Cirio, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi e alla Protezione civile Marco Gabusi con Giovanni Quaglia e Massimo Lapucci, presidente e segretario generale di Fondazione Crt, e Fulvio Gianaria presidente di Ogr. Presenti anche il commissario straordinario per l’emergenza Covid in Piemonte Vincenzo Coccolo, il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco e Antonio Rinaudo.

Entro l’estate la struttura verrà trasferita in un’altra sede ed è stata raccolta la disponibilità di Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo a sostenere i costi di questo passaggio, senza oneri quindi per il sistema pubblico.

La soluzione permette di salvaguardare la necessaria cautela per l’emergenza sanitaria, garantendo un polmone di sicurezza per il nostro territorio nel caso si verificasse un’onda di ritorno dei contagi fra qualche mese. E allo stesso tempo di tutelare anche l’interesse occupazionale e i posti di lavoro delle Ogr che torneranno così alla loro destinazione originaria.

Nei prossimi giorni verrà fissato un incontro anche con il sindaco di Torino Chiara Appendino (che ha gia formalmente comunicato la propria condivisione di questa soluzione) e il prefetto Claudio Palomba, per condividere le ipotesi possibili per l’individuazione della nuova sede in cui trasferire l’ospedale Covid.

Schianto fatale: muore motociclista

In un violento scontro tra auto e moto è morto il centauro, un 69enne novarese.

L’incidente ieri pomeriggio sull’ex statale 228 nel tratto tra Bollengo e Ivrea, nel Torinese. Da chiarire dinamica del sinistro  che ha coinvolto i due veicoli, una Fiat 600 e una Suzuki. I soccorsi del 118 sono prontamente intervenuti ma non è stato possibile salvare il motociclista.

 

Anagrafe: personale volontario per smaltire l’arretrato

Da Palazzo Civico / L’assessore Rolando risponde ad un’interpellanza generale

L’assessore Sergio Rolando ha risposto, ieri pomeriggio in Consiglio Comunale, ad una interpellanza generale che vede come prima firmataria Deborah Montalbano (DeMa) in merito alle recenti criticità che si sono verificate presso l’anagrafe cittadina.

E’ stato dedicato al servizio di call center tutto il personale idoneo, principalmente costituito sinora dagli sportellisti delle sedi anagrafiche ancora chiuse al pubblico. Le chiamate alla fine del lock down, sono state tuttavia, come era prevedibile, in numero largamente superiore a qualunque possibilità di gestione efficace con i mezzi a disposizione e con quelli attivabili nel contesto temporale”, ha spiegato Rolando.

“Le prenotazioni, ha aggiunto l’assessore, gestite attraverso il centralino di palazzo civico, hanno dovuto fare i conti con la limitazione delle postazioni operative imposte dalle norme emergenziali sul distanziamento sul luogo di lavoro. Quando poi si sono riaperte le sedi anagrafiche decentrate non è più stato possibile contare sul supporto assicurato degli sportellisti delle sedi precedentemente chiuse”.

“Nell’immediato, ha sottolineato Rolando, non sarà ovviamente possibile, se non in modo marginale, contare sull’inserimento di nuove risorse assunte e sulla loro tempestiva formazione. Tuttavia, le procedure concorsuali non sono più sospese e le prove di selezione, alcune già calendarizzate, riprenderanno progressivamente.

L’intervento straordinario possibile oggi è l’utilizzo di forza lavoro volontaria e fortemente motivata, proveniente in modo preponderante da altre Divisioni della Città.

In attesa delle risorse aggiuntivesono in corso altri interventi: in primis l’autenticazione di firme dei cittadini su dichiarazioni sostitutive di atto notorio in capo all’ufficio Contratti, si sta procedendo alla ristrutturazione del call center; si sta valutando di abilitare personale e postazioni esterne ai servizi civici al rilascio di certificati; si sta cercando di aumentare le tipologie di certificati emessi dalle edicole e di attivare convenzioni per consentire il rilascio ad altre realtà. E’ intenzione dell’Amministrazione aumentare i mediatori culturali e confermare i lavoratori interinali in scadenza, da utilizzare in particolar modo per implementare il personale ai call center. Le sedi anagrafiche decentrate sono state ad oggi riaperte tutte, con l’eccezione delle sedi di via Leoncavallo e di piazza Astengo la cui riapertura non è oggi possibile per assoluta carenza di personale”.

Infine l’assessore si è soffermato sugli arretrati da recuperare per carte d’identità e altri certificati per il periodo di chiusura relativo a fine lockdown e sull’attività delle anagrafi.

Per le CIE, prenotati tramite l’agenda ministeriale, 11.600 recuperi complessivi da effettuare su tutte le anagrafi, ha ricordato l’Assessore. (recuperi in gran parte completati entro fine luglio). Per iscrizioni anagrafiche nelle sedi decentrate: circa 1.500, con previsione di recupero entro fine luglio. Durante il periodo di lock-down, molti cittadini sono stati supportati telefonicamente dal personale delle sedi anagrafiche per l’invio della pratica tramite email, gestita quindi prima dell’effettiva riapertura al pubblico.

Quotidianamente, vengono evasi 50 appuntamenti per certificazioni, dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, autentiche di firma e copia, 50 appuntamenti per CIE urgenti, oltre a 48 appuntamenti CIE prenotati tramite agenda ministeriale; a seconda delle presenze in servizio, 30-40 appuntamenti per iscrizioni anagrafiche e cambi indirizzo.

Inoltre, vengono emesse circa altre 30 CIE a cittadini non prenotati con urgenze documentate e numerosi certificati, ogni volta che l’afflusso di persone al servizio lo consente.

Infine, la sede anagrafica centrale gestisce anche le pratiche di iscrizione anagrafica e cambio indirizzo inviate in modalità telematica (TorinoFacile o email). Quotidianamente vengono gestite circa 30 iscrizioni e 50 cambi indirizzo da personale in smart working. Grazie a questi ritmi, ha concluso Rolando, al momento i tempi di evasione della pratica sono di circa 7-10 giorni per le richieste inviate tramite Torino Facile e 20-25 giorni per quelle inviate tramite email.

Durante il periodo di lock-down, in cui gli sportelli erano inattivi, salvo che per urgenze motivate e indifferibili, le pratiche venivano evase in giornata, se pervenute tramite Torino Facile, ed entro una settimana, se inviate con email.

La sede centrale gestisce anche altre attività anagrafiche che non prevedono attività di sportello.