Domanda online, sul sito del Comune di Volpiano, entro lunedì 31 maggio
L’Unione NET, della quale il Comune di Volpiano fa parte, promuove l’erogazione di contributi per i nuclei familiari in difficoltà economica a seguito della crisi Covid-19, con l’obiettivo di intercettare nuove necessità e bisogni, ulteriori rispetto ai tessuti sociali più vulnerabili e alle situazioni di maggiore fragilità; di conseguenza la misura, denominata «Sostegno al bilancio familiare», prevede che possano usufruirne coloro che non sono già in carico ai servizi sociali per forme di assistenza economica o che non percepiscono il Reddito di cittadinanza, la Pensione di cittadinanza o la Naspi; inoltre, è necessario avere una disponibilità patrimoniale (saldo del conto corrente bancario o postale, o altri titoli di deposito), non superiore a 2mila euro per componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 8mila euro complessivi (da documentare allegando estratto conto).
Il contributo, eventualmente ripetibile, varia da 150 a 500 euro in base ai componenti del nucleo familiare e viene erogato sotto forma di buoni spesa per la fornitura di prodotti alimentari (con esclusione bevande alcoliche), prodotti per igiene personale e pulizia della casa, prodotti igienici ed alimenti per bambini e neonati, prodotti parafarmaceutici e farmaci da banco, articoli di cancelleria e cartoleria a garanzia del diritto allo studio.
Per accedere al contributo è necessario autocertificare di trovarsi in difficoltà economica per interruzione o riduzione dell’attività lavorativa in seguito alla crisi Covid-19 (indicando la tipologia di attività svolta, l’importo e la percentuale di riduzione del reddito), presentando domanda online (dall’avviso presente sul sito del Comune di Volpiano) entro lunedì 31 maggio.
Fu avvolto dalle fiamme e morì bruciato vivo. La notizia trovò spazio anche nei Tg nazionali e commosse l’Italia intera. L’allora presidente della Repubblica Scalfaro conferì a Bertrand la medaglia d’oro al valor civile alla memoria. L’incendio divorò in pochi giorni la vegetazione del versante sud del Monte San Giorgio. Il forte vento e la presenza di centinaia di pini, ricchi di resina, favorirono l’estensione delle fiamme e dopo tre giorni di fuoco il panorama mutò radicalmente.
cammino fino alla vetta non è dei più semplici e bisogna fare attenzione ai cartelli dei sentieri e alle tacche di vernice su pietre e alberi. Il tratto è lungo una decina di chilometri ed è possibile fare delle pause approfittando di piacevoli aree di sosta con tavoli e panchine per un pic nic ma non ci sono fontanelle. Portare una riserva d’acqua è quindi più che raccomandabile. C’è comunque una salita alternativa, meno faticosa e alla portata di tutti. Dalla chiesa di San Vito si imbocca via Monte Grappa fino a raggiungere una vecchia caserma. A quel punto la strada diventa sterrata, si sale dolcemente e si arriva in vetta passando per il Colle della Serva. In cima al monte, oltre a una chiesa romanica del X secolo, si trova un’alta croce e quasi sempre staziona un gruppo di appassionati di volo con parapendio e deltaplano. Monte San Giorgio è frequentato anche d’inverno: numerosi sono infatti i ciaspolatori che si avventurano da queste parti nei mesi freddi. Per gli appassionati di mountain bike si percorre invece lo sterrato che passa accanto alla chiesetta di San Valeriano e raggiunto il colle della Serva a 728 metri si sale alla cima con vari tornanti lungo il versante nord. Al giovane Bertrand è stato intitolato un sentiero che parte da Roletto, il paese di David, attraversa il parco del Monte Tre Denti-Freidour, la montagna di Cumiana, e giunge alla località Casa Martignona nel parco Monte San Giorgio dove il ragazzo perse la vita.
Sono anni che i cittadini devono convivere con un’area totalmente degradata.