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Humanitas Gradenigo e BasicNet aprono il primo centro vaccinale tra aziende private

A  Torino  nasce il primo centro vaccinale tra aziende private per iniziativa dell’ospedale Humanitas Gradenigo e di  BasicNet

L’obiettivo è vaccinare a partire dal 27 aprile fino a 800 persone al giorno presso il BasicVillage di corso Regio Parco 39, sede dell’azienda di  Marco Boglione, patron di Robe di Kappa, Superga e K-Way.

L’area di 700 metri quadrati ospiterà l’attuale Centro vaccinale di Humanitas Gradenigo,  inaugurato all’interno dell’ospedale il 18 marzo, che  in un mese  ha vaccinato 8mila persone, in prevalenza ultra 80enni e pazienti fragili, con  Pfizer BioNTech.

Il nuovo  Centro avrà  percorsi autonomi di entrata e uscita e darà la possibilità di passare ogni giorno dalle attuali 500 a  800 persone, in parte  dei locali dello storico spaccio  aziendale.

Il Centro resterà  aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 con otto box separati.

 

Foto BasicNet

L’Odissea dei lavoratori dell’ex Embraco in cerca di una soluzione

“A noi mancano pochi mesi al 21 luglio, data di scadere della cassa integrazione. Se entro quella data non si troverà una soluzione saremo tutti disoccupati.

E c’è già chi sta prendendo i pacchi della Caritas, chi dorme negli scantinati, chi con ottocento euro di cassa non ce la fa a tirare avanti e a pagare l’affitto o le bollette”. A parlare è Roberto Brognano, lavoratore dell’ex Embraco e componente della segreteria dell’Ugl torinese. Giovedì era con molti colleghi a Torino in piazza Castello, davanti al palazzo della Regione Piemonte, per sollecitare delle risposte da Roma per sciogliere il nodo della società Italcoomp – con stabilimenti a Riva presso Chieri dell’ex Embraco e della ex Acc di Mel in Provincia di Belluno – che una volta operativa sarebbe la soluzione dei problemi che si trascinano ormai da tre anni e sono stati acuiti dal fallimento della Ventures, dichiarato da una sentenza del Tribunale di Torino del 21 luglio. In piazza Castello con gli operai dell’azienda del chierese c’erano il segretario provinciale Uglm Metalmeccanici Ciro Marino, il segretario regionale Uglm  Giovanni Antonio Spera, il segretario generale regionale Ugl Armando Murella ed il consigliere comunale di Chieri, Luigi Furgiuele che da sempre segue da vicino la vicenda, vista la ricaduta occupazionale che ha sulla sua città. Martedì 20 aprile, poi, una delegazione sindacale e dei lavoratori (tra cui il segretario Uglm di Torino Marino e lo stesso Brognano) sarà a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo economico, autoconvocata con l’auspicio di essere ricevuta dal ministro Giorgetti o da uno dei viceministri.

Massimo Iaretti

Il fisico Djalali esce dall’isolamento dopo 140 giorni

Una buona notizia e un’altra meno positiva sulla sorte di Ahmadreza Djalali, il fisico iraniano-svedese, ricercatore all’Università di Novara, condannato a morte nella Repubblica islamica per “spionaggio” a favore di Israele.
L’Iran ha interrotto dopo oltre 4 mesi la detenzione in cella di isolamento di Ahmadreza Djalali: l’isolamento era ritenuto l’ultimo passo prima della temuta esecuzione del ricercatore che si è sempre dichiarato innocente. “Dopo 140 lunghi giorni in isolamento, ha riferito Amnesty International, Ahmadreza è stato finalmente trasferito in una cella con altre persone ma non può ancora contattare i propri familiari e il proprio avvocato”. Djalali, che ha trascorso tre anni all’istituto Crimedim (esperto in medicina dei disastri) e ha collaborato per anni con l’Università del Piemonte orientale a Novara, era stato arrestato nell’aprile 2016 durante una visita nel Paese d’origine. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite lo scienziato sarebbe costretto a subire privazioni del sonno e avrebbe avuto una considerevole perdita di peso per la mancanza di un’alimentazione adeguata. Alla fine dello scorso anno, la sua esecuzione era stata rinviata ma la condanna a morte resta però valida per la giustizia di Teheran. Il suo avvocato, dalla prigione di Evin alle porte di Teheran, dove Djalali è detenuto da quasi cinque anni, ha fatto sapere alla moglie che vive a Stoccolma che la richiesta di perdono avanzata di recente è stata di nuovo respinta e quindi la minaccia di esecuzione resta attuale. Resta sospesa ogni comunicazione con la famiglia in Svezia e con la madre e la sorella che vivono a Teheran. Lo scienziato si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, sostenendo di essere stato punito per essersi rifiutato di compiere attività di spionaggio per la Repubblica islamica in Europa. Amnesty International aveva definito il processo a suo carico “clamorosamente iniquo”. Le sue condizioni di salute fisica e psicologica sono state danneggiate ulteriormente dalla prigionia degli ultimi mesi.                                                 f.r.

Campagna Io per Lei, VéGé al fianco di Fondazione Telethon anche a Torino

 Gruppo VéGé risponde all’appello di Fondazione Telethon e aderisce alla campagna di primavera “Io per lei” a favore delle mamme che affrontano una malattia genetica rara.

In occasione dell’avvicinarsi della Festa della mamma, tutti i clienti dei punti vendita di Gruppo VéGé che aderiranno all’iniziativa, dal 12 aprile al 12 maggio, potranno donare 1 euro e riceveranno in cambio il “Cuoricino di biscotto” Telethon (prodotto e confezionato per Fondazione Telethon). Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla ricerca sulle malattie genetiche rare.

La campagna “Io per lei” è idealmente dedicata, infatti, a ogni mamma «rara» che affronta la malattia genetica di suo figlio, alle ricercatrici che lavorano per trovare una cura, a tutte le donne con una malattia genetica rara.

Le imprese socie di Gruppo VéGé aderenti all’iniziativa, preseti su tutto il territorio, sono: ASTA S.P.A., BENNET S.P.A. – BENNET, CENTRODET, DETERCART LOMBARDO S.R.L., DIMO S.R.L., F.LLI ARENA S.R.L – DECÒ, G.F.E., DISTRIBUZIONE ASSOCIATA S.R.L., GAMBARDELLA, GDA, MARKET INGROSS S.R.L., MULTICEDI S.R.L. , ROSSI S.R.L., SCUDO – TREP, SCUDO – CEDI LOMBARDI, SIDI PICCOLO, TOSANO E SCELGO C&C

“Essere vicini alle comunità dove operiamo, e in particolare aderire ad iniziative importanti come questa lanciata da Fondazione Telethon, è un dovere verso tutti quei cittadini che ogni giorno ci scelgono, ci manifestano fiducia, ci considerano un punto di riferimento indispensabile per i loro acquisti quotidiani. In questo periodo difficilissimo in cui la pandemia ha catalizzato tutte le risorse e le attenzioni, il nostro contributo, come Gruppo VéGé, è amplificare altre situazioni che richiedono il sostegno di tutti. Oggi possiamo fare la nostra parte, scegliendo di sostenere la campagna “Io per lei” con una piccola donazione, per sostenere la ricerca scientifica e aiutare così le mamme e tutte le donne che ogni giorno lottano per trovare soluzioni contro le malattie genetiche rare.” – dichiara Francesca Repossi, Responsabile Marketing di Gruppo VéGé.

Arrestata per resistenza una diciannovenne

Il fatto è accaduto in centro città

 

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti martedì pomeriggio in via Milano poiché diversi passanti avevano segnalato la presenza di un soggetto molesto in strada. Il ragazzo, un 19enne del Gambia, stava provocando passanti ed esercenti commerciali senza motivo. Gli operatori nel tentativo di riportare il giovane alla calma sono stati spintonati ed aggrediti dal diciannovenne che ha provato ad allontanarsi eludendo il controllo. Il ragazzo è stato raggiunto dai poliziotti che sono stati colpiti con calci e pugni. Ne è nata una colluttazione a seguito della quale si è riusciti a fermare e mettere in sicurezza il ragazzo. Lo straniero, arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, aveva diversi alias sotto i quali sono emersi precedenti per resistenza, minacce e false attestazioni. Inoltre, è risultato irregolare sul Territorio Nazionale. Gli agenti hanno riportato lesioni guaribili in 2 e 7 giorni.

Rivoli: arrestati dalla Polizia due criminali “mammoni”

Gli agenti del Commissariato di Rivoli hanno eseguito 2 arresti in 4 ore, di due italiani, entrambi gravati da numerosi precedenti e dal rilevante spessore criminale nonostante la giovane età, conviventi rispettivamente uno con la nonna e l’altro con gli anziani genitori.

Nel corso della notte la sala operativa ha diramato una nota di ricerche di un soggetto evaso: un giovane italiano, del torinese,  che era sottoposto agli arresti domiciliari presso la casa della propria nonna, per diversi reati, tra cui furto e spaccio. In quel momento si sapeva solo che il ragazzo era scappato dall’abitazione della nonna probabilmente alla ricerca di droga a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata. Alle tre del mattino la volante Rivoli1, mentre transita su Corso Francia, individua una strana autovettura con a  bordo un giovane: una macchina di tipo mini car, di colore giallo e nero, in pessime condizioni e priva di targa. Gli agenti della volante hanno il sospetto che possa trattarsi  dell’auto corrispondente alla nota di ricerche.  La fermano,  ma quando inizia il controllo il giovane guidatore inizia a scalciare e  dimenarsi, tirando dei pugni all’indirizzo degli operatori, uno dei quali rimane ferito con prognosi di 5 giorni. Riescono a metterlo in sicurezza e si procede all’arresto, tra i reati contestati, oltre l’evasione anche la resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane evaso è stato, altresi’, sanzionato per la violazione della normativa COVID nonché oggetto di diverse contestazioni per violazione del Codice della Strada.

Alle 7.00 della stessa mattina, a seguito di servizi di appostamento che si protraevano dal giorno precedente, la squadra investigativa del Commissariato di Rivoli è riuscita a trarre in arresto un altro giovane italiano, classe 1993, residente in Grugliasco, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione per 4 anni e 6 mesi di reclusione per diversi reati tra cui estorsione e spaccio. Il giovane da tempo viveva presso l’abitazione degli anziani genitori, ove è stato trovato a dormire, non ha opposto resistenza all’arresto.

Consiglio regionale in presenza e tamponi in autonomia

I consiglieri regionali del Piemonte faranno i tamponi in autonomia e da martedì 20 aprile i lavori dell’Aula presieduta da Stefano Allasia riprenderanno in presenza.

Infatti Alessandro Stecco (Lega), Mauro Salizzoni (Pd), entrambi medici e Mario Giaccone (Monviso) farmacista, hanno dato la loro disponibilità a effettuare il test rapido sui colleghi nelle giornate di lunedì 19 e appunto martedì, prima dell’inizio della seduta, per garantire la massima sicurezza nello svolgimento dei lavori. L’analisi sarà eseguita nell’infermeria di Palazzo Lascaris.
Tra un seggio e l’altro dell’emiciclo sono stati installati divisori in plexiglas, per permettere di occupare tutti i posti disponibili in Aula e naturalmente i lavori si terranno indossando le mascherine Fpp2, come richiesto dalle normative nazionali e ricordato dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione, che ha aggiunto: “Ai fini della prevenzione del contagio, si conferma che risultano apprezzabili, con le integrazioni proposte (sorveglianza mediante tamponi su base settimanale e adozione di mascherine Fpp2) le misure previste dal Consiglio Regionale per consentire lo svolgimento delle attività in aula del Consiglio stesso”.
La prossima settimana le sedute saranno tre, martedì, mercoledì e giovedì. Sono previste pause di 15 minuti ogni tre ore o mezz’ora ogni 4 ore per sanificare l’ambiente.

Ex Embraco, l’aiuto della Caritas ai lavoratori: 9 giorni ai licenziamenti

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Alcuni momenti della consegna dei pacchi della Caritas ai lavoratori ex Embraco per i quali mancano solo 9 giorni ai licenziamenti.

Presente il cardinale Cesare Nosiglia che in tutta questa lunga vertenza non ha mai fatto mancare il suo appoggio alle 400 famiglie coinvolte da questa vicenda. Il 20 aprile i lavoratori si sono autoconvocati a Roma.

GUARDA IL VIDEO: https://www.facebook.com/watch/?v=310450467334746

Il bollettino Covid di venerdì 16 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.200 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 93 dopo test antigenico), pari al 4,5% dei 26.544 tamponi eseguiti, di cui 15.665 antigenici. Dei 1.200 nuovi casi, gli asintomatici sono 495 (41,3%).

I casi sono così ripartiti: 170 screening, 683 contatti di caso, 347 con indagine in corso; per ambito: 11 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 87 scolastico, 1.102 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 336.200 così suddivisi su base provinciale: 27.067 Alessandria, 16.343 Asti, 10.312 Biella, 48.077 Cuneo, 26.002 Novara, 180.044 Torino, 12.555 Vercelli, 11.947 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.416 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.437 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono292 (19 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.193 (- 119 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.887

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.100.258 (+ 26.544 rispetto a ieri), di cui 1.434.234 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.899

Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.899 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.511 Alessandria, 674 Asti, 406 Biella, 1.331 Cuneo, 896 Novara, 5.152 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

301.929 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 301.929(+ 2.131 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.334 Alessandria, 14.615 Asti, 9.234 Biella, 42.592 Cuneo, 23.497 Novara, 161.694 Torino, 11.354 Vercelli, 11.117 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.302 extraregione e 2.190 in fase di definizione.

Vendevano su Marketplace 25 tonnellate di pellet contraffatto: imprenditori denunciati

La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato, nei giorni scorsi, oltre 25 tonnellate di pellet e denunciato all’Autorità giudiziaria quattro persone per il reato di contraffazione.  

È il bilancio di un’indagine intrapresa a seguito di un’attività di polizia economico-finanziaria, orientata al contrasto degli illeciti perpetrati nella vendita di prodotti contraffatti in danno dei consumatori, condotta dai Finanzieri della Compagnia di Chivasso e coordinata dalle Procure della Repubblica di Ivrea e Biella.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno individuato quattro soggetti, di cui due imprenditori, operanti nella provincia di Torino e Biella, i quali, ingannevolmente, attraverso la piattaforma “Marketplace” di un noto social network, pubblicizzavano e commercializzavano il pellet lasciando intendere che fosse prodotto da una nota azienda internazionale, leader nello specifico settore merceologico, su cui risultava apposto il relativo marchio.

Gli accertamenti dei finanzieri hanno consentito di appurare, altresì, come il prodotto cautelato recasse un contrassegno di qualità falsificato: in sostanza, i militari, a seguito di perquisizioni delegate dall’Autorità giudiziaria, hanno acquisito copiosa documentazione dal cui esame è stato possibile verificare che, in realtà, il pellet proveniva dalla Polonia già confezionato e recava la falsa indicazione della “qualità austriaca”.

In tal modo, è apparso subito chiaro che l’intento fosse quello di indurre gli ignari consumatori a credere che, trattandosi di un prodotto tra i più noti e pregiati, poiché caratterizzato da un alto potere calorifero, fosse corretto acquistarlo al prezzo di mercato richiesto.