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Arrivano i cassonetti smart con tessera elettronica

Parte in questi giorni la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione di un nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite “Ecoisole Smart” nella porzione di territorio denominata “Le Spine”, che comprende parte della Circoscrizione IV, V, e VI 

Questa nuova attivazione interesserà circa 17.000 mila torinesi residenti nell’area compresa tra piazza Baldissera, corso Venezia, via Fossata, via Cigna e corso Vigevano per la Circoscrizione VI, corso Principe Oddone, corso Umbria e corso Mortara per la circoscrizione IV e la zona compresa tra piazza Baldissera, corso Mortara, via Nole, corso Potenza, corso Toscana, via Verolengo, via Orvieto e via Stradella per la circoscrizione V.

Il nuovo servizio costituisce il proseguimento del progetto sperimentale avviato a maggio 2019 in zona Lingotto Filadelfia e prevede, nello specifico, la sostituzione delle attuali attrezzature stradali con nuovi cassonetti “smart” utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Si tratta di un altro tassello per incrementare sul territorio cittadino l’estensione della raccolta domiciliare con lo scopo di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata della Città.

I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiscono le cosiddette ecoisole, ognuna composta da 5 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico, della carta e del residuo non recuperabile. In tutta l’area interessata verranno installate oltre 60 nuove ecoisole.

Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato.

A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni famiglia lo starter kit per la raccolta domiciliare composto da una biopattumiera, sacchi per la raccolta del rifiuto organico, un dépliant informativo e 2 tessere elettroniche (Ecocard) per ogni appartamento.

Per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, nella fase di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire senza l’uso della tessera.

Dall’11 maggio, si procederà con la chiusura dei contenitori e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria Ecocard.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio porta a porta di ritirare tessere e starter kit, dal 19 marzo al 6 giugno verrà attivato anche un punto info distributivo presso la sede Amiat di piazza del Ghirlandaio 42.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

Usura, confiscati due milioni di euro a imprenditore

La Corte di Appello di Torino ha confermato la confisca dei beni riconducibili ad un noto commerciante di autoveicoli pinerolese, disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino la scorsa estate.

Il provvedimento, eseguito dal Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha interessato beni e valori per oltre 2 milioni di euro, tutti riconducibili all’imprenditore di Pinerolo; si tratta di un’abitazione di lusso nel centro cittadino di Pinerolo, diversi locali commerciali anch’essi in pieno centro, 3 conti correnti di cui uno all’estero, quote societarie e capitale sociale di 2 società di cui una all’estero, una cassetta di sicurezza, 54 autovetture di grossa cilindrata e 3 orologi Rolex.

Gli investigatori avevano dimostrato una stridente sproporzione tra i modesti redditi dichiarati ed il suo alto tenore di vita, sproporzione che non poteva che essere giustificata da cospicui introiti di provenienza illecita, in considerazione che su di lui pendevano una sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta e vari procedimenti penali per reati tributari e fallimentari in relazione a ben tre aziende, susseguitesi nel tempo nella gestione di un salone di auto di lusso.

Nel frattempo il novero dei reati attribuiti al commerciante d’auto si è ulteriormente allargato. Di recente infatti ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per i reati di auto-riciclaggio, usura e sfruttamento della prostituzione.

Le attività investigative dei Finanzieri, coordinate dal Procuratore Aggiunto Cesare Parodi, hanno dimostrato che i proventi illeciti generati dall’evasione fiscale e dalle bancarotte fraudolente, venivano sistematicamente reimpiegati in nuove attività economiche e finanziarie, anche all’estero, per “lavare” il denaro illecitamente accumulato.

Sono anche emersi elementi che provano la concessione di prestiti a strozzo ad un professionista, ad un imprenditore edile e a un piccolo commerciante di autoveicoli, che versavano in precarie condizioni economico-finanziarie; i tassi praticati oscillavano dal 130% al 430% mensili.

Nei suoi confronti è anche spuntato il favoreggiamento della prostituzione; infatti l’ecclettico imprenditore avrebbe dato in affitto una camera di un noto albergo pinerolese come casa d’appuntamenti, adoperandosi a fornire asciugamani e lenzuola destinati allo svolgimento dell’attività.

La particolare dedizione del commerciante a reiterare nel tempo condotte criminose, ha determinato la Corte di Appello torinese a rigettare il ricorso degli avvocati, non solo avverso alla confisca dei beni, ma anche alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, che rimane anch’essa pienamente in vigore; l’Alta Corte ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

I patrimoni confiscati saranno ora gestiti dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati che ne curerà la destinazione e il riutilizzo a fini sociali.

Altre scritte naziste sul campanello

Altre scritte neonaziste sono comparse sulla targa di un campanello, quello  dell’appartamento della figlia di un partigiano in zona  Vanchiglia a Torino

Questa volta si tratta di  due mini adesivi con la scritta “Onore Hitler” con  una svastica e  una croce celtica.

Il  30 gennaio, sul campanello della stessa casa erano apparsi due piccoli adesivi con la dicitura  “Sieg Heil” oltre a una svastica. La donna ha presentato  denuncia alla Digos. Gli episodi sono avvenuti dopo la comparsa di scritte antisemite  sui muri di Torino, Mondovì, Brescia e Giaveno.

Carabinieri Forestali, il bilancio dell’attività

Anche nel corso dell’anno 2019 l’impegno dei Carabinieri forestali nella difesa degli ecosistemi naturali, del territorio e del paesaggio della Regione Piemonte è stato elevato. In generale si rileva un aumento dell’attività operativa dei Reparti della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri in tutti i settori di competenza; attività condotta in piena sinergia con i Reparti dell’Organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri

 

L’attività ha riguardato numerosi settori tra i quali la tutela del territorio, la tutela flora e della fauna, l’attività investigativa sugli incendi boschivi e i controlli alla gestione dei rifiuti. La tutela del territorio ha riguardato gli illeciti edilizi, urbanistici e paesaggistici commessi ai danni di aree vincolate; in questo settore sono stati effettuati circa 16.000 controlli che hanno portato alla denuncia di circa 200 persone

I controlli nell’ambito della tutela della flora e della fauna sono stati circa 4.400 con attività di contrasto al bracconaggio che ha portato alla denuncia di 71 persone Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi, ha riguardato sia gli aspetti relativi alla gestione illecita di rilevanza penali, che l’abbandono incontrollato degli stessi, dal punto di vista amministrativo nel corso dell’anno sono state effettuati 4.166 controlli che hanno portato alla denuncia di 308 persone. Nel settore degli incendi boschivi è stata svolta sia attività di prevenzione che di contrasto con attività di polizia giudiziaria finalizzata all’individuazione dei responsabili degli incendi, nonché effettuazione dei rilievi delle aree percorse dal fuoco e loro georeferenziazione (159 perimetrazioni di incendi boschivi). In totale sono stati effettuati circa 1.100 controlli e sono state elevate 275 sanzioni per accensione fuochi per un totale di 75.114 euro oltre alla denuncia di 32 persone per incendi boschivi dolosi e colposi.Tra le numerose attività previste in Convenzione si evidenzia l’attività di controllo svolta in campo forestale. In particolare le Stazioni CC Forestale hanno effettuato nel corso dell’anno 76 controlli sulle trasformazione di uso del bosco, 450 controlli a cantieri di utilizzazione forestale, 158 controlli su vivai forestali ed hanno certificato 3.700.000 pioppelle ed emesso 113 certificati di esportazione all’estero di pioppelle. Oltre ai controlli in campo forestale è stata svolta attività di prevenzione e vigilanza nelle aree protette regionali e nei territori della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria, Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale). Un ulteriore servizio svolto dalle Stazioni CC Forestali montane è il servizio Meteomont Carabinieri effettuato da unità Forestali specializzate che ha come obiettivo la prevenzione e la previsione del pericolo valanghe attraverso l’emissione giornaliera di un bollettino di pericolo, riguardante l’intero territorio regionale. Nel 2019 sono stati effettuati circa 1.200 rilievi di primo livello, 215 rilievi itineranti e sono stati emessi 164 bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Al riguardo, si segnala ai fruitori della montagna innevata il sito meteomont.gov.it, oppure di scaricare sul proprio smartphone l’applicazione “Meteomont” per consultare i bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Tra le principali operazioni svolte nel corso dell’anno si annoverano l’operazione “replay”, condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cuneo sotto la direzione della Procura di Ivrea riguardante il reato di traffico illecito cuccioli di cane dall’est europeo che ha portato alla denuncia di 14 persone nelle province di Cuneo, Torino, Bari e Chieti ed al sequestro di 44 cuccioli di cane. Il sequestro a Marano Ticino (NO) di un’area di 6 ettari di discarica con 100.000 mc di rifiuti terrosi ubicata all’interno di un’azienda di trattamento rifiuti e, nell’ambito dei controlli sugli scarichi illeciti, il sequestro di due aziende di pulitura metalli a Paruzzaro (NO) per violazioni alla gestione dei rifiuti ed alle emissioni gassose in atmosfera.

Quadro riepilogativo

⦁ Controlli effettuati: 48.414
⦁ Illeciti amministrativi contestati: 2.302 pari ad € 10.150.610
⦁ Sequestri amministravi: 63
⦁ Illeciti penali: 833
⦁ Persone denunciate: 909
⦁ Sequestri penali: 181
⦁ Arresti: 5
⦁ Certificazione CITES: 3.922
⦁ Rilievi Meteomont: 1.200
⦁ Rilievi valanghe itineranti: 215
⦁ Bollettini giornalieri pericolo valanghe: 164

Scanderebech: “Tempi di attesa infiniti alle fermate Gtt”

E’ stata discussa  l’interpellanza, presentata dalla Consigliera Scanderebech, sui tempi di attesa infiniti alle fermate GTT

Dichiara la Consigliera Scanderebech: “Moovit è l’app per la mobilità urbana, che raccoglie quotidianamente i dati sugli spostamenti.
Torino, al pari di Asti, ha come tempo medio per raggiungere la propria destinazione con i mezzi pubblici ben 41 minuti. Città più virtuose sono: Venezia, Firenze, Palermo, Bologna, Genova e Savona. E’ evidente che se alcune di queste città grandi siano ben più virtuose, ne consegue che ci siano un vero problema a Torino, anche a seguito del dimezzamento delle fermate”. Continua Scanderebech: “Apprendo di dover aspettare una conferenza stampa per leggere sui giornali il piano per la riorganizzazione GTT, prima di un passaggio diretto con il Consiglio Comunale”. Incalza la consigliera: “Fazioso è annunciare che su alcune linee a dicembre ci siano stati miglioramenti (linee 4 minuti 2, 9 min.2, 10 min.3, 13 min.2, 15 min.1 e 16 min.1), tutte le altre linee, invece, hanno avuto solo peggioramenti e questo lo ritengo preoccupante”. Conclude Scanderebech: “Del tutto inopportuno dichiarare superfluo il ripristino della linea 18 tramviaria, che fino alla fine dei lavori della metropolitana, sarebbe del tutto utile e indispensabili la sua riattivazione”.

Fucili rubati e 350 cartucce in cantina

Arrestato quarantacinquenne dagli agenti del commissariato San Paolo

Un cittadino italiano di 45 anni è stato arrestato nel tardo pomeriggio di martedì scorso dagli agenti del commissariato San Paolo per detenzione illegale di armi comuni da sparo.

All’interno della sua cantina gli agenti hanno rinvenuto tre fucili da caccia pronti all’uso, 353 cartucce calibro 12 e 23 cartucce calibro 20.  Immediati gli accertamenti che hanno rivelato la provenienza delittuosa delle armi: si tratta di un furto commesso ai danni di una ditta nel dicembre 2015. Il quarantacinquenne verrà quindi indagato per ricettazione.

Tolleranza e contrasto all’antisemitismo valori condivisi non etichettabili

Di Pier Franco Quaglieni / Ieri sera in piazza Palazzo di Città le persone scese a protestare contro l’antisemitismo erano circa 400. Poche, pochissime, se si considera il battage pubblicitario fatto da tutti i giornali e se si tiene conto della partecipazione dichiarata  delle sardine

E’ un dato su cui bisogna riflettere. Mi rifiuto di pensare che i Torinesi non siano fortemente antisemiti ed antirazzisti, ma forse l’appello della Sindaca Appendino è stato poco invitante e poco convincente.
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Dario Disegni, presidente della Comunità israelitica torinese, ha parlato da par suo, con equilibrio e con passione. Ma la monopolizzazione dell’evento da parte dell’ANPI ha dato una coloritura politica ben definita in cui molti torinesi non potevano ritrovarsi perché l’antifascismo non è solo quello rosso. Questa incapacità a comprendere la complessità di un mondo che non si identifica più  nelle vecchie ideologie obsolete, finisce di creare problemi. Far parlare qualcuno che non fosse  etichettabile a sinistra, non credo fosse  una cosa così peregrina e strana. Sarebbe stato logico, persino elementare. Ci sono valori condivisi che vanno rispettati e che nessuno ha titolo a rappresentare da solo. Ieri non c’era neppure la scusante del freddo. Era una serata mite, ma la manifestazione purtroppo non è riuscita. Sono il primo a dispiacermi perché Torino doveva comunque rispondere diversamente. Ci sono  doveri civici che rasentano i doveri morali, a cui non ci si deve sottrarre. Ma la lezione di ieri sera dovrebbe far riflettere una sinistra che non è più in grado di mobilitare la piazza, ma non si rassegna a considerarsi unica protagonista egemone, una parola che non può più pronunciare. Il tempo dell’egemonia è finito e non tornerà più. Il flop ha coinvolto anche le sardine o le sardine non ci stanno a delegare all’ANPI  la loro rappresentanza? Le sardine a Torino riuscirono a riempire piazza Castello. L’ ANPI e’ giunta quasi a giustificare di recente le foibe come una reazione antifascista. Alla fine certe affermazioni si pagano perché oggi le persone non sono più disposte ad obbedire ai voleri di certi vertici e di certe vulgate che non vanno confusi con l’antifascismo, anzi con  gli antifascismi di diversa matrice, come la stessa storia della Resistenza, in particolare in Piemonte, ci insegna.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

I torinesi condannano l’antisemitismo

Centinaia di cittadini hanno partecipato alla manifestazione svoltasi davanti al Municipio di Torino in segno di protesta contro i recenti episodi di antisemitismo verificatisi in città. Presenti tutte le forze politiche, esponenti della Comunità ebraica torinese, rappresentanti delle Sardine torinesi e dell’Anpi. C’era la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha promosso il presidio e l’assessore regionale Andrea Tronzano. In piazza lo striscione    “Il fascismo è un crimine. Torino è antifascista”.

Piazza San Carlo, nove rinvii a giudizio

Sono nove i rinvii a giudizio sono stati disposti dal Gup al termine dell’udienza preliminare per il dramma  in Piazza San Carlo nella sera del 3 giugno 2017 nel corso della proiezione della finale di Champions Juventus-Real Madrid

Si procede per disastro e omicidio colposo sulle  presunte lacune nell’organizzazione e nella gestione della manifestazione

Imputati anche  il vice prefetto Roberto Dosio e i dirigenti della questura torinese  Michele Mollo e Alberto Bonzano. Nel troncone del processo celebrato  con il rito abbreviato sono invece  chiamati in causa anche  la sindaca Appendino e il questore di allora,  Sanna. La prima udienza è prevista alla  fine di febbraio.

 

(Foto grande A. Maffeis)

Cirio ha incontrato l’ambasciatore di Israele

Il presidente della Regione lo ha invitato al Salone del Libro. Anche la Regione oggi in piazza a Torino per dire no all’antisemitismo

La condanna delle recenti scritte antisemite e la presenza al prossimo Salone del Libro sono stati al centro di un incontro tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  e l’ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar.

Dopo aver espresso la solidarietà del Piemonte per le scritte antisemite apparse nei giorni scorsi a Mondovì e Torino, il presidente della Regione ha invitato l’ambasciatore di Israele al Salone del Libro per un momento di approfondimento culturale ed educativo.

La Regione ha inoltre aderito alla manifestazione contro l’antisemitismo e la violenza, promossa dal Comune di Torino, e sarà rappresentata questo pomeriggio dall’assessore alle Attività produttive.

Presso la sede della Regione Piemonte a Bruxelles è stato deciso, invece, di diffondere a ciclo continuo l’intervento tenuto dalla senatrice Liliana Segre al Parlamento europeo.

All’ambasciatore Eydar è stata anche consegnata una lettera con la quale il Comune di Mondovì ribadisce la propria condanna per la frase comparsa nelle scorse settimane sulla porta di casa di Lidia Rolfo.

Nel corso dell’incontro tra il presidente della Regione e l’ambasciatore di Israele si è parlato anche della possibilità di creare nuove sinergie con il Piemonte. A questo proposito è stato concordato di organizzare in autunno la visita di una delegazione di aziende e centri di ricerca piemontesi in Israele e di favorire la partecipazione di industrie israeliane all’edizione del VTM (Vehicle and Transportation Technology Innovation Meetings), che vedrà i massimi operatori ed esperti dell’automotive e dell’innovazione nella mobilità incontrarsi a Torino l’1 e 2 aprile prossimi.

In progetto anche una partnership per dare supporto formativo alle aziende agroalimentari piemontesi nel conseguimento della certificazione Kosher (l’insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli ebrei osservanti), in modo da favorire l’export di prodotti piemontesi verso il mercato ebraico.