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Il fiume rosa di JUST THE WOMAN I AM si colora con l’arcobaleno della pace

Si è svolta  presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino la seconda conferenza stampa della nona edizione di JUST THE WOMAN I AM, in programma domenica 6 marzo 2022.

Il momento storico tragico e la vicinanza al popolo ucraino hanno dato il via alla conferenza con questa nota stampa condivisa da entrambi gli Atenei e dagli organizzatori stessi: “Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, insieme a Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche, condividono la grande preoccupazione in merito al drammatico conflitto in Ucraina. I quattro Atenei sono parte del Network delle Università per la Pace ed esprimono la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra. Gli Atenei si associano all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio 2022 sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sulla necessità di stabilire il cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato. Le Università piemontesi guardano a tutte le persone e le istituzioni colpite in modo drammatico in queste ore e ne condividono profondamente il dolore. Ci auguriamo che questo conflitto possa concludersi al più presto e ci stiamo adoperando per trasformare la nostra preoccupazione in azioni concrete. Ci stiamo attivando per offrire accoglienza a colleghi e colleghe colpiti dal conflitto e per consentire loro di lavorare in un ambiente sicuro e ci stiamo impegnando per sostenere allo stesso modo studenti e studentesse vittime della guerra. In questo contesto, la nostra partecipazione a Just the woman I am quest’anno diventa anche il simbolo della vicinanza del mondo accademico torinese alle popolazioni vittime del conflitto: cammineremo e correremo per ricordare che l’Università è lo spazio del dialogo, del pensiero e della ragione, che sostiene la pace come unica condizione alla quale tutti i popoli hanno il diritto di aspirare e rifugge dalla guerra e dalla violenza in tutte le sue forme”.

L’orrore e la drammaticità di questi giorni hanno fatto sì che il sistema universitario abbia deciso di non far partire da piazza San Carlo la corsa/camminata di 5km non competitiva a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Sarà comunque possibile percorrere il proprio percorso in modalità Virtual a Torino e ovunque, scegliendo in autonomia, dalle ore 7.00 alle ore 20.00, il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km.

Sarà comunque in piazza il “Villaggio della Prevenzione e del Benessere”.

JTWIA infatti non è solo una 5 km da correre e camminare insieme, è un Villaggio della Prevenzione e del Benessere per offrire ai cittadini visite di prevenzione gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi. È uno spazio fisico e digitale di promozione gratuita per le associazione no profit, è un’occasione di incontro, dialogo e di festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria, i cittadini e le scuole. Nelle tre giornate di venerdì 4sabato 5 e domenica 6 marzo la piazza sarà attiva dalle ore dalle 9.30 alle ore 18.30. Tutte le novità e gli aggiornamenti saranno consultabili tramite N-SŌ, l’app ufficiale della JTWIA 2022, programma e prenotazioni sul sito della manifestazione al seguente link: https://jtwia.org/programma-2022/.

Ad oggi sono comunque oltre 16mila le persone che hanno scelto di non mancare. Inoltre 230 Team iscritti da tutta Italia e non solo, oltre 17 Centri Universitari Sportivi coinvolti, oltre 90 gli stand ospitati gratuitamente in piazza per promuovere la prevenzione, più di 20 comuni italiani che hanno aderito alla Rete di JTWIAonTheRoad realizzando quindi percorsi permanenti e temporanei dedicati alla JTWIA all’interno dei Comuni per metterli a disposizione di cittadini e cittadine e rendere quotidiana e partecipata la promozione di valori così importanti.

Come ormai da tradizione, la Mole si vestirà di rosa; un momento solenne a cui il sistema universitario non ha voluto rinunciare, questo grazie alla collaborazione tra Gruppo IREN, Città di Torino, gli Atenei ed il Centro Universitario Sportivo torinese.

I relatori della conferenza stampa sono stati:

Giulia Carluccio (Prorettrice Università di Torino), Laura Montanaro (Prorettrice Politecnico di Torino), Riccardo D’Elicio (Presidente Centro Universitario Sportivo torinese), Alberto Rainoldi (Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino), Claudia De Giorgi (Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino), Patrizia Lombardi (Presidente rete R.U.S.), Andrea Tronzano (Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte), Michela Favaro (Vicesindaca della Città di Torino), Carlo Picco (Direttore Generale dell’ASL Città di Torino), Generale Mauro D’Ubaldi (Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell’Esercito Generale). La moderatrice della conferenza stampa è stata la giornalista Tatiana Zarik.

DICHIARAZIONI RELATORI

In seguito alla lettura del messaggio di vicinanza al popolo ucraino il saluto iniziale è stato fatto dalla Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino Giulia Carluccio“Mi sembra necessario e doveroso da parte dell’Università prendere posizione rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni e credo sia giusto che questa manifestazione, oltre ai valori che rappresenta dal 2014, trasmetta quelli della pace. Il nostro sostegno alla pace e al popolo ucraino è totale e siamo certi che lo sport possa lanciare anche questa volta un messaggio importante di unità”.

La parola è passata a Laura Montanaro, Prorettrice Politecnico di Torino: “Anche il Politecnico di Torino esprime la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra e si schiera in favore della pace in Ucraina. Lo sport è una parte fondamentale della formazione dei nostri giovani che saranno i cittadini di domani e può essere anche in questo caso un tramite importante per lanciare un messaggio di pace. La JTWIA 2022 acquista un significato in più oltre a quelli che porta avanti da anni”.

E’ stata la volta di Alberto Rainoldi, Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino: “In questi giorni mi torna in mente un motto caratteristico della nostra generazione: se vuoi la pace prepara la guerra. Molti di noi hanno combattuto negli anni questa visione ma oggi ci rendiamo conto di quanto fosse vero. Questo motto può essere accomunato alla Just The Woman I Am con un altro motto simile: se vuoi la salute devi preparare la prevenzione. E questo è l’obiettivo principale della manifestazione: organizzare la prevenzione grazie a molte iniziative. L’Università di Torino ha organizzato molte prove nel villaggio della prevenzione con oltre dieci test diversi per capire la propria salute sotto molti punti di vista ed aumentare la consapevolezza del fatto che noi possiamo essere un po’ attori della nostra salute. Anche quest’anno parte dei fondi sarà investito in quattro assegni di ricerca e, per quanto riguarda i due che avrò a disposizione, come Università abbiamo deciso di destinarli uno alla ricerca di base legata al tumore e l’altro alla ricerca sociale riguardo alla figura del paziente oncologico fuori dal contesto clinico“.

La parola è passata a Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino: “La costruzione della pace con mezzi pacifici è la vocazione dell’Università. Investire in ricerca è un modo per contribuire a una società che vive nella pace. Il Politecnico di Torino ha deciso di investire i propri due assegni di ricerca, uno alla ricerca di base, ovvero allo sviluppo tramite biofabbricazione di nuovi modelli in vitro per supportare terapie del paziente oncologico, evitando sperimentazione su animali. L’altro assegno sarà invece dedicato ad un aspetto sociologico per indagare le questioni di genere nel campo dell’ingegneria e indirizzare più ragazze verso gli studi STEM Biotech”.

Ha preso quindi la parola Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino: “Sono stati due anni molto complessi . L’Asl ha svolto la più grande campagna di prevenzione di tutti tempi con più di due milioni di vaccini a Torino in poco tempo. La Regione Piemonte è prima per terze dosi. Siamo stati veloci anche grazie alla collaborazione degli enti privati e il primo è stato proprio il CUS Torino. Abbiamo imparato molto confrontandoci e abbiamo capito di dover partecipare a molte iniziative sul territorio per avvicinare la gente alla prevenzione. JTWIA è una delle più importanti e abbiamo investito molto, allestendo una dozzina di punti di attenzione per l’erogazione delle prestazioni”.

In collegamento è intervenuta Patrizia Lombardi, Presidente del Comitato di Coordinamento R.U.S.: “Da due anni come Rete RUS supportiamo questa evento, condividendo con 81 atenei i valori che rappresenta. E’ importante ci si unisca nella diffusione dei valori alti. Le nostre comunità sono vicine a chi sta soffrendo e vogliono portare solidarietà al popolo ucraino. JTWIA deve aumentare ancora di più la sua diffusione perchè i valori che ha alla base sono quelli su cui si fonda il concetto di pace: l’inclusione, la vicinanza. Lo sport avvicina i popoli. All’Expo abbiamo pensato di supportare la camminata di 35 nostri studenti che sono lì per portare il nostro contributo di vicinanza e pace nel mondo. Sono felice che parta da questa manifestazione l’opportunità di dare questo segnale”.

E’ stata la volta di Andrea Tronzano Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte: “Siamo in un momento drammatico ed a una svolta per L’Unione Europea. Lo sport, l’università e lo scambio di conoscenze tra studenti rappresentano un sistema di pace importante. Lo sport è diplomazia, è salute. Il Presidente D’Elicio è stato illuminato a volere le Universiadi a Torino e a credere in Torino come città universitaria. La Regione lo ha affiancato perchè pensiamo possano nascere collaborazioni importanti. L’Edisu ne beneficerà perchè investiremo anche in residenze universitarie. La prevenzione è importante ma dietro c’è la ricerca che deve essere sostenuta. Noi la sosterremo sempre anche dando una svolta digitale al sistema pubblico grazie ai fondi europei. Lo sport ha consentito a molti di superare l’isolamento da pandemia. Fare sport con grande attenzione è salute e libertà”.

Ha preso quindi la parola Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino: “Bisogna ringraziare Università, Politecnico e CUS Torino se questa manifestazione è molto sentita e penso che, per il rilievo che ha, possa ribadire il messaggio di pace. Questa è una città universitaria e va sottolineata l’importanza della ricerca e della divulgazione di ciò che fa la ricerca. Spiegare che la ricerca possa aiutare concretamente loro vita. Lavoriamo per eliminare le disuguaglianze, che spesso sono anche nello stato della salute. Con uno stile diverso di vita, con lo sport, la giusta alimentazione si possono ridurre le disuguaglianze. Per quanto riguarda le disuguaglianze non dimentichiamo quelle che riguardano le donne. Noi cerchiamo di eliminarlo avendo la maggioranza di assessori donne in giunta. E’ importante che il messaggio passi alle giovani generazioni: le ragazze hanno l’obbligo di guardare al futuro senza problemi culturali”.

La parola è passata al Generale Mauro D’Ubaldi, Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell’Esercito Generale: “La nostra istituzione sente il peso della responsabilità di dare ulteriore forza a questa manifestazione. Utilizzo anch’io un motto che si usa nel nostro campo: “Alere flammam”, ovvero “Alimenta la fiamma”. Alimentare la fiamma è la chiave di tutto”.

Ha chiuso gli interventi Riccardo D’Elicio, Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese: “In questo momento si sente la tensione perchè per tutti la priorità è un altro problema nel mondo. Lo sport però insegna giornalmente che la pace è un valore assoluto, irrinunciabile. Vorrei che quest’anno l’evento si trasformasse per aggiungere ai valori di cui già è promotore, anche quello della pace. Per questo se abbiamo sempre parlato di un fiume rosa nella città di Torino nel giorno dell’evento, quest’anno vorrei che il rosa si trasformasse in arcobaleno: esponiamo le nostre bandiere della pace. Io oggi sono qui con la bandiera della pace e una sciarpa dell’Ucraina che mi ha dato la nostra allenatrice di hockey su prato che ha i genitori e tutta la famiglia ancora lì. Sulla maglietta bianca, scriviamo “No alla guerra” perchè se lo facciamo tutti può essere un grande segnale, sperando che il prossimo anno ci si riveda tutti uniti perchè questi messaggi siano il filo conduttore per la nostra vita e felicità”.

 

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Uomo tenta di buttarsi nella Dora Salvato dalla polizia municipale

Nel fine settimana, transitando  in Lungo Dora Savona , all’altezza dell’intersezione con Corso XI Febbraio, una pattuglia del Reparto di Prossimità della Polizia Municipale, composta da due agenti, donna ha notato un uomo riverso a terra in mezzo al prato costeggiante il fiume Dora.

Le due agenti si sono avvicinate per sincerarsi delle condizioni dell’uomo e, constatando l’immobilità e il tremore del soggetto, hanno richiesto alla Centrale Operativa l’invio di un’ambulanza.

All’improvviso l’uomo si è rialzato da terra ed è salito sul parapetto del ponte, manifestando l’intenzione di lanciarsi nel fiume per porre fine alla propria esistenza.

Fortunatamente, una delle due agenti ha capito le intenzioni del quarantacinquenne senegalese e con un rapido movimento è riuscita a bloccarlo e a trattenerlo sul parapetto fino all’arrivo delle pattuglie giunte in ausilio.

L’uomo è stato trasportato in autoambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco e,  fino a quando non è stato sedato dal personale medico, si è dimenato con l’intenzione di fare del male a se stesso.

Il Comandante Vicario, Alessandro Parigini, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto dagli agenti del Reparto di Prossimità: “Sono orgoglioso dell’operato delle due agenti che sono intervenute in maniera tempestiva. In certe situazioni la tempestività è fondamentale e i cittadini in questo possono davvero fare la differenza telefonando e segnalando alle Autorità preposte situazioni di difficoltà o pericolo”.

Nosiglia: in preghiera per la pace

L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia invita a pregare per la pace.

L’amministratore apostolico delle diocesi di Torino e Susa rilancia l’appello di Papa Francesco a dedicare mercoledì 2 marzo una giornata speciale di preghiera e di digiuno per la pace in Ucraina. Monsignor Nosiglia invita tutti i santuari mariani della Diocesi, insieme alle comunità che lo desiderano, a dedicare uno speciale momento di preghiera alla Vergine Maria, Regina della Pace alle ore 16 del 2 marzo.

Iniziate le vaccinazioni con Novavax

INIZIATE OGGI LE VACCINAZIONI CON NOVAVAX

Sono 72.700 le dosi di Novavax arrivate nelle ultime ore in Piemonte. Le preadesioni attualmente sono circa 1.760. I vaccinati di oggi sono 224.

DOSE BOOSTER PER GLI IMMUNODEPRESSI

In linea con quanto previsto dalla struttura Commissariale, da oggi , 1° marzo. in Piemonte si procederà alla somministrazione della dose booster per i soggetti immunodepressi. La platea è di oltre 55.000 persone e 31.500 hanno già maturato i 120 giorni necessari dal completamento del ciclo primario con la dose addizionale.

Saranno le strutture che li hanno in cura a contattare direttamente i soggetti immunodepressi, che potranno essere vaccinati o presso gli ospedali o negli hub vaccinali individuati dalle Asl.

Croce Verde Bricherasio cerca volontari

La Croce Verde Bricherasio, associazione aderente ad Anpas, lunedì 7 marzo presenterà il nuovo corso per volontari soccorritori. L’incontro si terrà alle ore 21 presso la sede di via XXV Aprile, 9 a Bricherasio.

Il corso, al quale è ancora possibile iscriversi, è completamente gratuito ed è aperto a tutti i cittadini maggiorenni interessati ad apprendere le tecniche di primo soccorso e a svolgere servizio di volontariato presso la Pubblica Assistenza di Bricherasio.

Le lezioni tratteranno gli argomenti del soccorso in maniera semplice e comprensibile. La formazione, riconosciuta e certificata dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale, consente di ottenere la qualifica di volontario soccorritore e quindi di operare sulle ambulanze e sugli automezzi dell’associazione, sia per i trasporti di tipo ordinario sia in emergenza sanitaria.

Il corso teorico pratico di 54 ore tratterà diverse tematiche tra cui i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la gestione dell’emergenza, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Inoltre all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero. Al termine del percorso formativo gli aspiranti volontari soccorritori saranno ammessi al tirocinio pratico protetto di 100 ore in Croce Verde in affiancamento a personale esperto.

Per maggiori informazioni e adesioni contattare la Croce Verde Bricherasio al numero 0121 598090.

La Croce Verde Bricherasio può contare sull’impegno di 118volontari e di 10 dipendenti. Sono oltre 6mila i servizi svolti nell’ultimo anno, si tratta di prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, servizi d’istituto, servizi di emergenza 118 con una percorrenza di 262mila chilometri.

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

Antismog, attive solo le misure permanenti

In base ai dati previsionali di PM10 nell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello bianco del semaforo antismog.

Fino a mercoledì 2 marzo compreso, prossimo giorno di controllo, rimangono pertanto in vigore le sole misure permanenti di limitazione del traffico.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina emergenza ambientale

La casa a Torino? Di proprietà anche per i giovani

 L’immobiliare si conferma un settore di investimento centrale per gli italiani. Anche a Torino.

 

E se da un lato la proprietà batte l’affitto 88% a 13% nel mindset generale, dall’altro per un abitante della città su quattro (25%) è importante che anche i giovani che lasciano l’abitazione di famiglia per rendersi autonomi provino a investire, fin da subito, nell’acquisto della casa, considerandolo il loro obiettivo prioritario.

 

Un dato – quello dell’Osservatorio Sara Assicurazioni – che sembra evidenziare, tra le altre cose, come la rinnovata centralità della casa, con la diffusa presenza dell’home working, si stia sempre più affermando anche nell’orizzonte delle nuove generazioni.

 

Numeri alla mano, il 55% dei torinesi – giovani e meno – sentirebbe più sua l’abitazione con l’acquisto, trattandosi anche di un investimento duraturo (45%). Questa potrebbe un giorno essere rivenduta (18%) e, sul lungo periodo, diventare magari un lascito per i figli (37%).

 

La minoranza di coloro che, invece, guarda all’affitto, dichiara di prediligere questa formula soprattutto perché implica un minor carico di responsabilità (57%), ad esempio in caso di guasti e spese per imprevisti. Insieme a questo, conta il fatto che non occorra un capitale iniziale elevato (43%).

 

La passione per il mattone resta alta nonostante qualche preoccupazione legata ai mutui (36%) e all’indebitamento sul lungo periodo e ai prezzi del mattone (30%).

 

Quindi, la casa non viene considerata solo come un acquisto, ma anche come un bene da curare e su cui investire ulteriormente: attraverso una manutenzione costante (70%), investimenti in sicurezza (14%) ma anche una polizza assicurativa (27%).

 

In questo caso, le due garanzie cui si pensa di più, nell’ottica di proteggere il proprio bene, sono le coperture per danni e incidenti domestici (63%) e quelle contro furto e rapina (54%). Considerati gli effetti di eventi naturali e cambiamenti climatici, c’è anche un 25% che dichiara che si sentirebbe più sicuro con delle tutele contro fenomeni come alluvioni e terremoti.

 

“Come evidenzia il nostro Osservatorio, la casa si conferma anche oggi un bene di primaria importanza, fonte di sicurezza e stabilità: un bene da tutelare e manutenere con attenzione – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara AssicurazioniPer rispondere a queste esigenze di protezione, noi di Sara Assicurazioni offriamo soluzioni mirate e all’avanguardia, che recentemente abbiamo integrato con una innovativa garanzia per tutelare da possibili controversie burocratiche chi decide di ristrutturare casa avvalendosi delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus”.

 

Profughi ucraini in Piemonte, iniziative in corso

Il presidente della Regione Alberto Cirio: “Solidarietà con i fatti verso chi vive una guerra ingiustificata e ingiustificabile che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia”

Sono diverse le iniziative che la Regione Piemonte attuerà in tempi brevi per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina.

Nel corso di una riunione operativa che il presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto convocare questo pomeriggio con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk, collegato in videoconferenza, e con il console onorario dell’Ucraina in Piemonte Dario Arrigotti, alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, presenti anche i dirigenti dell’Assessorato alla Sanità, dell’Assessorato alle Politiche sociali e del Dirmei, si sono affrontati i seguenti temi:

– la Regione emanerà entro pochi giorni una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra;

– il Coordinamento ha raccolto la disponibilità della Fondazione Specchio dei Tempi a fare da punto di riferimento e collettore per le donazioni in denaro destinate a sostenere le famiglie ucraine in arrivo in Piemonte;

– verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini;

– sarà messo a disposizione del Dipartimento della Protezione civile l’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra;

– sarà chiesta all’ospedale Regina Margherita di Torino la disponibilità ad ospitare i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non possono ricevere le cure adeguate;

– verrà realizzato un apposito progetto per assistere i bambini ucraini vittime della guerra, coordinato dall’assessore Chiara Caucino che, in qualità di assessore con la delega ai bambini, ha dichiarato di voler coinvolgere anche “l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali, al fine di lavorare in sinergia con essa”.

Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà anche contenuto in ordine del giorno che mercoledì verrà proposto all’approvazione del Consiglio regionale.

“Siamo convinti – ha sostenuto il presidente Cirio rivolgendosi all’ambasciatore Melnyk – che alla solidarietà espressa con le parole debba seguire quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare il Piemonte di fronte ad una situazione che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia e che il Governo italiano ha definito ingiustificata e ingiustificabile”.
“Ringrazio il Piemonte che, prima tra tutte le Regioni italiane, ha lanciato azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina – ha dichiarato l’ambasciatore Melnyk – e offriamo la massima disponibilità a sostenere ogni iniziativa che possa rafforzare i nostri rapporti”.

Il console Arrigotti ha annunciato che sono già 500 le famiglie che lo hanno contattato per ospitare profughi e si è detto “sicuro che sarà raggiunto il migliore risultato nei tempi più brevi”.

Ucraina, primi profughi in Piemonte

Nel comune di Borgosesia (Vercelli) sono giunti  questa mattina i primi profughi  dall’Ucraina. Ad accoglierli il sindaco Paolo Tiramani.  Si tratta di  due mamme con i loro bimbi di 11 e 15 anni, e un altro  ragazzino di 11 anni Le due donne si sono ricongiunte alla madre, che vive a Borgosesia con il marito.

Covid, il bollettino di lunedì 28 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.342 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 5,1% di 26.402 tamponi eseguiti, di cui 23.475 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 981.944, così suddivisi su base provinciale: 81.031 Alessandria, 45.071 Asti, 38.101 Biella, 131.387 Cuneo, 74.410 Novara, 522.017 Torino, 34.861 Vercelli, 35.104 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.811 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.151 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 40 (+2rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 949(-13 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 44.537

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.634.809 (+26.402 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.030

Sono 4nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.030 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.744 Alessandria, 780 Asti, 498 Biella, 1.593 Cuneo, 1.046 Novara, 6.212 Torino, 601 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

923.388 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 923.388 (+2.586 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 76.142 Alessandria, 42.818 Asti, 36.176 Biella, 124.796 Cuneo, 71.454 Novara, 493.987 Torino, 32.782 Vercelli, 33.019 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.664 extraregione e 8.550 in fase di definizione.