cronaca torino

Dalla mancata compravendita all’aggressione. Denunciato 

Tutto ha avuto origine da un accordo di vendita di un furgone non rispettato. Lunedì mattina due persone sono nei pressi di un’agenzia di pratiche auto per una voltura

Di lì a poco arriva con un furgone un cittadino marocchino quarantaduenne che prima lamenta di dover fare lui la voltura e poi, armato di una chiave da 7 a forma di giravite, aggredisce una delle due persone che dovevano stipulare l’atto di cessione del veicolo.

All’arrivo degli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette, l’aggressore spiega come avesse preso accordi in precedenza per la vendita del suo furgone ma, transitando in zona, aveva visto l’acquirente nei pressi dell’agenzia in procinto di stipulare l’atto con un’altra persona.

Il quarantaduenne è stato denunciato dalla Polizia per minacce aggravate e per il possesso di un coltello trovato nel vano porta oggetti del furgone; ritrovata sul tappetino del mezzo e sottoposta a sequestro anche la chiave a forma di giravite, della lunghezza di 18 cm, utilizzata per l’aggressione.

Arrestato anarchico: fabbricava bombe carta

La DIGOS della Questura di Torino, ha  arrestato un militante della locale area anarchicaper il delitto di porto illegale di esplosivi in luogo pubblico ai sensi degli art. 10 – 12 della L. 497/1974 (arresto poi convalidato dal GIP di Torino).

Il predetto era stato inizialmente notato nel gruppo dei circa 50 “liberati” riunitisi in presidio all’esterno del locale Centro di Permanenza e Rimpatri di Corso Brunelleschi per protestare contro la politica immigratoria dello Stato ed, in particolare, contro i rimpatri degli stranieri.

Nella circostanza, il militante era stato individuato mentre accendeva una “bomba” ed altri petardi, motivo per il quale è stato poi bloccato, al termine della manifestazione, da personale della Digos di Torino, in via Monginevro, dove, pochi istanti prima, era stata udita altra forte deflagrazione.

A seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti, all’interno di uno zainetto, tre “bombe carta” artigianali, un artifizio esplodente privo di etichettatura, un coltello a serramanico ed un accendino (quello precedentemente utilizzato).

Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione sita nel Comune di Monastero di Lanzo sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 4 artifici esplodenti di fabbricazione artigianale.