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Covid, il bollettino di giovedì 8 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 42 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui dopo test antigenico), pari allo 0,3 % di 15.028 tamponi eseguiti, di cui 9.987 antigenici. Dei 42 nuovi casi, gli asintomatici sono 26 (61,9%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 21 contatti di caso, 9 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 37 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.198 così suddivisi su base provinciale: 29.619 Alessandria, 17.503 Asti, 11.537 Biella, 52.974 Cuneo, 28.294 Novara, 196.526 Torino, 13.752 Vercelli, 12.993 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 6(-rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 633.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.549.662(+15.028 rispetto a ieri), di cui 1.804.032 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.697

E’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno verificatosi oggi.

Il totale rimane quindi di 11.69deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.800 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.800 (39 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.994 Alessandria, 16.777 Asti, 11.049 Biella, 51.460 Cuneo, 27.307 Novara, 190.570 Torino, 13.191 Vercelli, 12.603 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.412 in fase di definizione.

Covid, il bollettino di mercoledì 7 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 31 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3 dopo test antigenico), pari allo 0,3 % di 11.819 tamponi eseguiti, di cui 7.037 antigenici. Dei 31nuovi casi, gli asintomatici sono 17 (54,8%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 15 contatti di caso, 5 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 29 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.156 così suddivisi su base provinciale: 29.615 Alessandria, 17.501 Asti, 11.536 Biella, 52.970 Cuneo, 28.293 Novara, 196.501 Torino, 13.751 Vercelli, 12.989 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 69 (-15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 624.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.534.634 (+11.819 rispetto a ieri), di cui 1.801.543 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Per il nono giorno consecutivo nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.761 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.761 (+ 47 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.988 Alessandria, 16.770 Asti, 11.048 Biella, 51.453 Cuneo, 27.306 Novara, 190.552 Torino, 13.190 Vercelli, 12.603 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Covid, ok all’uso dei tamponi salivari

Il test è stato messo a punto dai ricercatori del Centro di Biotecnologie Molecolare dell’Università di Torino.

La nuova metodica verrà utilizzata inizialmente per lo screening nelle strutture residenziali e semi-residenziali per disabili.

In Piemonte inizia l’utilizzo dei tamponi salivari per lo screening finalizzato a individuare la presenza del Covid-19. Il test è stato messo a punto dai ricercatori del Centro di Biotecnologie Molecolare dell’Università di Torino, in linea con la sperimentazione in questo ambito dello scorso anno. Sarà dunque possibile disporre di un nuovo test affidabile per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2.

In una prima fase, l’uso di questa metodica verrà riservata alle persone con disabilità, ospiti di strutture residenziali o semirendenziali (418, con circa 6.000 ospiti in tutta la regione), dove, secondo una circolare del ministero della Salute dell’8 maggio scorso, il controllo sulla diffusione del virus deve essere effettuato almeno una volta al mese.

Nel protocollo che l’Unità di crisi ha inviato ai gestori di queste strutture e agli Enti gestori delle Politiche sociali si legge come come i test salivari presentino, a fronte di una sensibilità media non molto inferiore in termini di precisione a quella dei tamponi naso-faringei, una serie di indubbi vantaggi, dalla minor invasività alla facilità di esecuzione. Il sistema rappresenta dunque una valida alternativa per le persone che, come appunto i disabili, possono presentare una minor tollerabilità ai tamponi naso-faringei, tanto che a volte è molto difficile il prelievo.

I test salivari non danno tuttavia un risultato immediato, ma devono essere processati presso un laboratorio, come quelli molecolari.

Il protocollo prevede che le Asl provvedano al ritiro e alla consegna dei campioni presso il centro abilitato che è stato per ciascuna di esse individuato: l’Amedeo di Savoia per l’Asl Città di Torino; il laboratorio della To3, per l’omonima Asl; l’Istituto Zooprofilattico per la To4; Candiolo per la To5; il Centro Antidoping e l’Arpa per le Asl Cn1 e C2; l’Università del Piemonte Orientale per le Asl di Asti e Alessandria; il Maggiore della Carità di Novara per le Asl di Novara, Vercelli, Biella e Vco.

«Già la prossima settimana – dichiara l’assessore alla ricerca applicata Covid, Matteo Marnatisaremo pronti a partire con questo importante strumento di tracciamento del virus, che ha la caratteristica di essere molto meno invasivo dei tamponi naso-faringei. Ci permetterà quindi di proseguire con maggior facilità con l’attività di screening nei disabili, con la possibilità di valutare una eventuale sua estensione anche ai minori a settembre, per la riapertura delle scuole. Ne abbiamo già acquisiti 60.000 pezzi, ma siamo pronti ad ulteriori approvvigionamenti».

«Siamo di fronte ad un altro passo avanti importante – sottolineano l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi,ealle Politiche sociali,Chiara Caucino – per garantire la sicurezza delle nostre strutture con uno sguardo attento alle specifiche esigenze di chi, in una condizione di maggiore fragilità, può avere più difficoltà a sottoporsi spesso a un tampone nasale».

Il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, aggiunge: «Una nuova iniziativa frutto dalla relazione virtuosa tra Università, Regione Piemonte e soggetti impegnati sul territorio a combattere il Covid-19. Ancora una volta, UniTo ha messo a disposizione le sue competenze scientifiche, i laboratori e gli strumenti per la predisposizione di un nuovo test, efficace nell’identificare la presenza del Coronavirus. La possibilità di rendere disponibili nuovi test salivari per la popolazione più fragile, che in alcuni casi presenta una minor tollerabilità ai tamponi naso-faringei, presenta una serie di indubbi vantaggi che promuove il benessere personale. Come Ateneo, siamo profondamente orgogliosi di continuare a dare un contributo importante alla lotta contro la pandemia».

Covid, il bollettino di lunedì 5 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 15 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui dopo test antigenico), pari allo 0,1 % di 11.341 tamponi eseguiti, di cui 8.443 antigenici. Dei 15 nuovi casi, gli asintomatici sono 7 (46,7%).

I casi sono così ripartiti: 5 screening, 8 contatti di caso, 2 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 0 scolastico, 15 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.087 così suddivisi su base provinciale: 29.607 Alessandria, 17.500 Asti, 11.535 Biella, 52.959 Cuneo, 28.279 Novara, 196.470 Torino, 13.749 Vercelli, 12.986 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.499 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 83 (-11 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 657.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5. 506.886 (+11.341rispetto a ieri), di cui 1.793.999 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Per il settimo giorno consecutivo nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.643 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.643 (+44 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.977 Alessandria, 16.764 Asti, 11.043 Biella, 51.446 Cuneo, 27.292 Novara, 190.481 Torino, 13.185 Vercelli, 12.600 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.418 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di domenica 4 luglio: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 40 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 11.421 tamponi eseguiti, di cui 7.964 antigenici. Dei 40 nuovi casi, gli asintomatici sono 17 (42,5%).

I casi sono così ripartiti: 5 screening, 22 contatti di caso, 13 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 37 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.072 così suddivisi su base provinciale: 29.604 Alessandria, 17.499 Asti, 11.533 Biella, 52.956 Cuneo, 28.278 Novara, 196.465 Torino, 13.749 Vercelli, 12.985 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.500 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 10 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 9(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 673.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.495.545 (+11.421 rispetto a ieri), di cui 1.791.703 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Per il sesto giorno consecutivo nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.599 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.599 (+17 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.974 Alessandria, 16.764 Asti, 11.040 Biella, 51.441 Cuneo, 27.287 Novara, 190.455 Torino, 13.184 Vercelli, 12.598 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di sabato 3 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 35nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 24.818 tamponi eseguiti, di cui 20.420 antigenici. Dei 35nuovi casi, gli asintomatici sono 14 (40%).

I casi sono così ripartiti: 9 screening, 20 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 scolastico, 34 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.032 così suddivisi su base provinciale: 29.603 Alessandria, 17.497 Asti, 11.533 Biella, 52.952 Cuneo, 28.274 Novara, 196.437 Torino, 13.749 Vercelli, 12.985 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.499 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9  (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 97( -42 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 648.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.484.124 (+ 24.818 rispetto a ieri), di cui 1.787.580 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.582 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.582 (+ 45 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.973 Alessandria, 16.764 Asti, 11.040 Biella, 51.434 Cuneo, 27.285 Novara, 190.449 Torino, 13.184 Vercelli, 12.597 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di venerdì 2 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 25nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 20.961 tamponi eseguiti, di cui 15.316 antigenici. Dei 25 nuovi casi, gli asintomatici sono 9 (36%).

I casi sono così ripartiti: 5 screening, 17 contatti di caso, 3 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 scolastico, 23 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.997 così suddivisi su base provinciale: 29.600 Alessandria, 17.496 Asti, 11.533 Biella, 52.949 Cuneo, 28.271 Novara, 196.416 Torino, 13.748 Vercelli, 12.984 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11(invariatirispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 139( – 6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 614.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.459.306 (+ 20.961 rispetto a ieri), di cui 1.780.051 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.537 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.537(+ 49 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.968 Alessandria, 16.760 Asti, 11.040 Biella, 51.432 Cuneo, 27.279 Novara, 190.429 Torino, 13.179 Vercelli, 12.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Covid, il bollettino di giovedì 1 luglio

Torino, 1° luglio  2021

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 20 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 13.411 tamponi eseguiti, di cui  9.803  antigenici. Dei 20 nuovi casi, gli asintomatici sono 12 (60%).

I casi sono così ripartiti:10 screening, 9 contatti di caso, 1 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 0 scolastico, 19 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.972 così suddivisi su base provinciale: 29.597 Alessandria, 17.496 Asti, 11.532 Biella, 52.948 Cuneo, 28.267 Novara, 196.406 Torino, 13.744 Vercelli, 12.983 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 ( -3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 145 ( -7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 629.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.438.345 (+ 13.411 rispetto a ieri), di cui 1.774.196 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.422 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.491 (+ 69 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.960 Alessandria, 16.760 Asti, 11.038 Biella, 51.425 Cuneo, 27.275 Novara, 190.405 Torino, 13.179 Vercelli, 12.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

La crisi dei cinema torinesi: 48 ore per ritrovarci tutti in sala, guardando al futuro

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Solitamente è guerra, più o meno accanita, più o meno bonaria, ad accaparrarsi un titolo, a scommettere su una tenitura, a ospitare in casa propria questo o quell’attore che abbia voglia, e interesse, a salire a Torino.

L’altro giorno, nella lunga sala del Centrale, seduti alla rinfusa nelle rosse poltrone dove da troppo tempo si accomodano in pochi, succedeva una cosa più o meno strana, anzi strana davvero, un gruppo di esercenti cinematografici torinesi a ritrovarsi (sorrisi alla mano, dopo più o meno un mesetto di preparativi) a discutere di un problema che suona come la loro idea di sopravvivenza.

Idea generale in Italia – quella della sopravvivenza -, ma idea – quella della riunione – unica in Italia tanto che già in più parti del mondo dorato del cinema che più tanto dorato non è si parla di “caso Torino”. Approcci, telefonate, incontri, riunioni per trovare un punto d’equilibrio comune, un’area su cui confrontarsi una volta deposte le armi e riunirsi a coorte per tamponare le falle, anzi per tentare di dare una solenne spallata al nemico comune. Le piattaforme e i colossi della vecchia celluloide. Ma che è successo, insomma?

È successo che, liberatici un tantinello della pandemia, il 26 aprile scorso i cinema – non tutti, per carità – hanno riaperto i battenti ma le risse per entrare non si sono viste (benché il numero degli spettatori abbia superato la media precedente al covid: oggi ci aggiriamo amaramente attorno alla ventina di spettatori a spettacolo) e la riapertura non ha coinciso con una corroborante affluenza. È in bilico la cultura – sempre che in alto qualcuno abbia compreso che il cinema, un certo cinema, è cultura e come tale voglia trattarlo, è in bilico un’economia, i posti di lavoro che sempre qualcuno sbandiera a gran voce, la voglia di ritrovarsi al di là della schiavitù della poltrona di casa e delle piattaforme. Ecco il vero nemico. Che si è visto fin da subito, dal momento che alla riapertura si giocava con il riciclo delle stesse, proponendo in parte titoli che già s’erano visti sullo schermo di casa – per altri è mancato persino il coraggio di un riciclo, vedi il caso Verdone -, si combatteva contro il vizio di scaricare pellicole, certo alimentato dal lungo periodo di solitudini che abbiamo attraversato, dall’uso dei telefonini formato bonsai. Non siamo certo ad un punto di non ritorno,  ma qualcuno si chiedeva nella chiacchierata di un paio di giorni fa sino a quando sopravviverà la “comune” sala cinematografica, antica, confortevole, accogliente. Gaetano Renda del Centrale elencava tra l’altro, in un rincorrersi di toni ora battaglieri ora con una percepibile buona dose di disperazione, le ammodernature che negli anni sono state fatte ma che a poco sono servite.

Con lui, con la parola d’ordine “Riproviamoci!”, i responsabili dell’Ambrosio, del Massaua, del Massimo e del Romano (il Classico e il Greenwich si sono fatti vivi?). Il mesetto di preparativi ha partorito le “Notti bianche del Cinema”, appuntamento dal 2 al 4 luglio, ovvero 48 ore (ricordate? anche loro si sono dati dei tempi precisi, come Nick Nolte a riportare in cella Eddie Murphy) di film non-stop (o quasi), nell’intento di creare per un fine settimana – ma non è detto che l’iniziativa non sia ripetuta -, a mo’ di un ombrello riparatore, un ideale, auspicabile schermo che riconduca nelle sale lo spettatore svogliato o disattento. Interessati i papaveri cittadini? La politica, locale e no, difetta, è latente, non aiuta in maniera tangibile (come quella d’oltralpe, ad esempio, viene ripetuto più di una volta); se si pensa che il progetto “è realizzato in collaborazione con” l’Aiace di Torino, ANEC, Museo del Cinema, Film Commission e Glocal Film Festival, Seeyousound Internazional Music Film Festival e TOHorror Fantastic Film Fest e UECI-Piemonte rientrando nella grande iniziativa nazionale organizzata da “Alice nelle Città”, mi pare che la partecipazione e la sostenibilità non siano poi così profondi. Aggiunge Renda: “Ognuno di noi si paga i propri film, il costo della sala e dei dipendenti”. Chi fa per sé. Gli altri stanno più o meno a guardare. Ma anche all’interno di questi carbonari del nuovo millennio non mi sembra di poter cogliere un’anima strenuamente compatta pronta a svenarsi per raggiungere lo scopo. Se guardo al programma, la carretta la tirano Ambrosio, Massimo e Centrale, il Romano (lungi dallo scomodare i confratelli Eliseo e Nazionale) programma sabato 3 luglio alle ore 21 unicamente “Manuale di storie del cinema” di D’Antuono e Ugioli, 97’ di documentario in collaborazione con Piemonte Movie, mentre il Massaua, ancora sabato, con partenza alle 20,45 (“School of mafia”, presenza in sala del regista Alessandro Pondi, a seguire in anteprima nazionale “Penguin Bloom”, paralisi e resurrezione postdepressiva da parte di Naomi Watts, diretto da Glendyn Ivin, ingressi euro 8,00 ridotti Aiace euro 4,00) e scavalcando di parecchio la mezzanotte, ingressi euro 2,00, allinea un paio di titoli del vecchio buon Dario Argento alle origini, con le paure di sempre, e altri titoli già in programmazione nelle sue sale da un paio di settimane.

Un’occasione per rivedere all’Ambrosio “La notte” di Antonioni (1961) e “Le notti bianche” di Visconti (1957), “La notte dei morti viventi” di George Romero (1968) e un omaggio con tre titoli a Susanna Nichiarelli (fresca di tre David di Donatello per il non trascinante “Miss Marx”, uno dei quali per il miglior compositore a Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo: il gruppo presenterà il film domenica 4 luglio alle 21,00). Il Centrale nella tre giorni passa da “Edoné – La sindrome di Eva” a “”Un colpo all’italiana” di Collinson, da “Torino violenta” di Carlo Ausino a “Quadrophenia” di Roddam, da “Frankenstein junior” capolavoro di Mel Brooks al “Processo ai Chicago 7” firmato da Aaron Sorkin. Mentre il Massimo si affida tra gli altri a “Disco Ruin – 40 anni di club culture italiana” di Lisa Bozi e Francesca Zerbetto, alla “Casa rosa” di Francesco Catarinolo e ad un omaggio al sottovalutato Lucio Fulci. “È necessario rivedere le nostre scelte, ci vogliono nuove regole” suona l’augurio o l’imperativo di Ambra Troiano dell’Ambrosio: ma se poi continua “abbiamo ricevuti aiuti da parte dello Stato e molte sale hanno potuto riaprire”, Renda ha qualche dubbio e tentenna la testa, in attesa del futuro. Intanto lui stesso tiene sbarrate le sale dei Fratelli Marx e dei Due Giardini, il Reposi ha le serrande giù come l’Ideal dove Luigi Boggio preferisce scommettere in positivo ricavando una settima sala.

 

Elio Rabbione

 

Tra i titoli proposti nella maratona di “48 ore”, nelle immagini, “La notte”, “Frankenstein junior” , “Miss Marx” e “La notte dei morti viventi”

Il bollettino Covid di mercoledì 30 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2 dopo test antigenico), pari allo 0,2% di 13.319 tamponi eseguiti, di cui 7.861 antigenici. Dei 30 nuovi casi, gli asintomatici sono 16 (53,3%).

I casi sono così ripartiti: 10 screening, 14 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 27 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.952 così suddivisi su base provinciale: 29.594 Alessandria, 17.495 Asti, 11.532 Biella, 52.947 Cuneo, 28.266 Novara, 196.399 Torino, 13.742 Vercelli, 12.981 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.494 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14 (invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 152 (10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 668

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.424.934(+ 13.319 rispetto a ieri), di cui 1.769.837 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, 0 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.422 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.422(+96 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.951 Alessandria, 16.755 Asti, 11.038 Biella, 51.420 Cuneo, 27.270 Novara, 190.365 Torino, 13.175 Vercelli, 12.593 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.419 in fase di definizione.