Coronavirus- Pagina 53

Covid, cure a domicilio: la Regione chiede confronto

«Non si tratta di iscriversi al partito del Plaquenil, però credo sia importante rilevare come i protocolli di cura a domicilio con l’uso della idrossiclorochina, sperimentati in Piemonte nel trattamento precoce del Covid-19, abbiano dato risultati molto incoraggianti.

Dopo il ritiro da parte della rivista scientifica Lancet dello studio che aveva portato alla decisione dell’Oms di bloccare le sperimentazioni con l’idrossiclorochina, sarebbe opportuno al più presto un confronto con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per fare chiarezza. Se non va bene l’idrossiclorochina, ci dicano cosa si può utilizzare in alternativa, altrimenti viene meno il perno su cui ruota gran parte della strategia di cura domiciliare dei pazienti covid e si rischia di tornare ad affollare gli ospedali mettendone in crisi l’operatività».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Luigi Genesio Icardi, che mercoledi 3 giugno ha condiviso con i colleghi assessori delle altre Regioni il modello di presa in carico precoce dei pazienti affetti da sospetta infezione Covid-19 sperimentato nell’Asl di Alessandria, facendosi promotore, a nome della stessa Commissione nazionale, di una richiesta di audizione all’Aifa per chiedere l’attivazione di un “registro 648” (procedura per consentire l’erogazione di un farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale) per la somministrazione domiciliare di idrossiclorochina.

Dal 18 marzo al 30 aprile, il Distretto Acqui Ovada dell’Asl di Alessandria ha preso in carico e seguito a casa, precocemente, 340 pazienti, con una drastica riduzione dei ricoveri, in controtendenza con i dati della stessa provincia, tra le più colpite del Piemonte. Su 340 pazienti, infatti, si sono avuti 22 ricoveri e 9 decessi, numeri dolorosi, ma nettamente inferiori agli attesi in base ai dati epidemiologici.

«Il messaggio emerso dal progetto coordinato dai dottori Paola Varese  e Claudio Sasso denominato “Covi a casa” è forte e chiaro – osserva l’assessore Icardi -: più precocemente si avviano le cure, maggiori sono le probabilità di guarigione. E’ il territorio il vero campo di battaglia contro il virus. I medici di medicina generale hanno dimostrato di essere strategici e forza proattiva nell’intercettazione precoce dei malati, a prescindere dall’esecuzione dei tamponi. Clinica, esami ematici domiciliari e elettrocardiogramma sono stati sufficienti per identificare i malati, selezionarli per profili di rischio e avviare precocemente un trattamento farmacologico articolato che ha avuto successo».

L’assessore rileva che “Covi a casa”, così come l’altro analogo protocollo farmacologico di cura domiciliare dei professori Di Perri-Bonora-Venesia, non sono stati un ripiego perché gli ospedali erano pieni, ma una precisa scelta strategica organizzativa”.

«Territorio e Ospedale – conclude Icardi -, supportati dal volontariato, malgrado la tragica esperienza escono comunque rafforzati nelle motivazioni etiche che li accomunano e da cui auspichiamo la nascita di un nuovo modello di sanità e di presa in carico delle persone in base ai  bisogni di salute».

Coronavirus, 17 vittime e 49 contagi. In calo i ricoveri in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

19.872 PAZIENTI GUARITI E 2639 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.872 (+370 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.111 (+ 44) Alessandria, 1062 (+19) Asti, 773 (+16) Biella, 1978 (+46) Cuneo, 1739  (+17) Novara, 10.333 (+212) Torino, 840 (+9) Vercelli, 899 (+6) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 137  (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 2.639 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.927

Sono 17 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). 9 sono aggiornamenti di decessi avvenuti nel mese di maggio.

Il totale è ora di   3.927 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:  649 Alessandria,  236 Asti, 205 Biella, 387 Cuneo, 336 Novara,  1.733 Torino, 214 Vercelli,  127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.807 (+49 rispetto a ieri: di cui 22 asintomatici; 11 in RSA; 7 a seguito di test sierologici) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.962 Alessandria, 1.852 Asti, 1039 Biella, 2.793 Cuneo, 2720 Novara, 15.674 Torino,  1.308 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 259 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 89 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

  • I ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-3 rispetto a ieri).
  • I ricoverati non in terapia intensiva sono 743 (-65 rispetto a ieri).
  • Le persone in isolamento domiciliare sono 3.586.
  • I tamponi diagnostici finora processati sono 335.814 , di cui 186.036 risultati negativi.

Coronavirus, aumentano i guariti. Altri 12 morti e 24 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

19.502 PAZIENTI GUARITI E 2.790 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.502(+335 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.067 (+37) Alessandria, 1.043 (+51) Asti, 757 (+8) Biella, 1.932 (+32) Cuneo, 1.722 (+87) Novara, 10.121 (+114) Torino, 831 (+4) Vercelli, 893 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 136 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 2.790 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.910

Sono 12i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.910 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 236 Asti, 205 Biella, 384 Cuneo, 335 Novara, 1.721 Torino, 214 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39, residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.758 (+24 rispetto a ieri, di cui 8 positività riscontrate in Rsa e 6 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.945 Alessandria, 1.850 Asti, 1.037 Biella, 2.787 Cuneo, 2.710 Novara, 15.662 Torino, 1.307 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 43 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 808 (– 33 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.705

I tamponi diagnostici finora processati sono 331.241, di cui 183.611 risultati negativi.

Mattarella sceglie tra i Cavalieri al Merito gli “eroi normali” dell’emergenza virus

Nuovi torinesi e piemontesi Cavalieri al Merito della Repubblica sono un avvocato distintosi per beneficenza, un rider che ha regalato mille mascherine, un gruppo di giovani volontari di Grugliasco, il padre di famiglia malato di  Sla che voleva regalare alle terapie intensive il suo respiratore di riserva.

Si sono tutti distinti durante l’emergenza sanitaria sono distinte durante l’emergenza e il presidente Sergio Mattarella ha voluto insignirli dell’onorificenza di Cavaliere al merito.

“Non ho fatto nulla in più degli altri volontari, – dice all’Ansa Daniele, 26 anni, uno degli insigniti – la nostra forza è stata essere tutti insieme”. Lui fa parte del gruppo di volontari che ha portato generi di prima necessità a casa degli anziani durante il lockdown

Verso i 19 mila pazienti guariti, 8 nuove vittime e 57 contagiati

Il bollettino della Regione di martedì 2 giugno

18.969 PAZIENTI GUARITI E 3.034 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.969 (+242 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.021 (+33) Alessandria, 979 (+30) Asti, 729 (+5) Biella, 1.879 (+7) Cuneo, 1.633 (+13) Novara, 9.876 (+135) Torino, 826 (+10) Vercelli, 892 (+5) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 (+4) provenienti da altre regioni.

Altri 3.034 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.884

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessunoal momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.884 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 383 Cuneo, 333 Novara, 1.705 Torino, 214 Vercelli, 126 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.715 (+57 rispetto a ieri, di cui 17 nelle Rsa e 12 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.944 Alessandria, 1.840 Asti, 1034 Biella, 2.783 Cuneo, 2.707 Novara, 15.644 Torino, 1.305 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 46 (8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 849 (55rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.933.

I tamponi diagnostici finora processati sono 325.097, di cui 180.283 risultati negativi.

Il governatore Cirio: “Il Piemonte è in salute e pronto a riaprire i confini”

Il sistema del tracciamento interverrà per isolare eventuali focolai in modo immediato, nuovo laboratorio mobile in arrivo per i tamponi. BonusPiemonte: in una settimana già fatti 30.000 bonifici per 64.7 milioni di euro

“Il Piemonte è in salute e riapre al resto dell’Italia. La Festa della Repubblica assume quindi un duplice significato: festeggiamo i valori della democrazia e della libertà, quest’ultima compressa negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”: è quanto ha affermato il presidente della Regione Alberto Cirio in apertura di una video conferenza stampa diffusa questo pomeriggio dalla Sala della Giunta regionale e alla quale hanno partecipato il vicepresidente Fabio Carosso, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi, alla Ricerca Covid Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi, insieme al presidente della Task Force Fase2 Sanità Ferruccio Fazio, al supervisore del monitoraggio epidemiologico in Piemonte Paolo Vineis, al commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo, al presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi Roberto Testi, alla responsabile del Seremi (Servizio regionale controllo malattie infettive) Chiara Pasqualini e al coordinatore del Piano di prevenzione regionale Bartolomeo Griglio.

“I parametri del monitoraggio di oggi sono estremamente buoni, confermano la fase discendente e sono la fotografia di un Piemonte in salute in grado di riaffrontare senza timori la riapertura dei confini regionali da mercoledì prossimo – ha evidenziato il presidente Cirio – Inoltre, testimoniano il grande lavoro svolto: oggi in tre giorni siamo in grado di isolare la persona dopo la manifestazione dei primi sintomi di infezione, l’indicatore Rt è a 0.5 quando la soglia è 1, i posti occupati in terapia intensiva sono il 12% quando il massimo è 30%, i contagiati sono il 23% quando non si deve superare il 40%. Anche sulla presenza di focolai siamo in discesa”.

“Risultati – ha riconosciuto il presidente – ottenuti anche perché il contratto con i medici di base ha consentito di posare la prima pietra della costruzione della medicina di territorio che mancava, e che è così importante, e di migliorare l’operazione di tracciamento dei contagi. Il sistema è ora in grado di monitorare a livello comunale l’evoluzione dell’infezione e ci consente un intervento immediato per contrastare eventuali focolai ed individuare subito le fonti di contagio intervenendo in modo precoce invece di inseguirle. Molto confortanti i primi risultati dei test sierologici effettuati dai privati: la percentuale dei positivi agli anticorpi va dal 3 al 7% e solo lo 0,1% è ancora positivo dopo il tampone”.

“Questo perché – ha sottolineato l’assessore Icardi – abbiamo un sistema di controllo che ci permette una presenza più forte sul territorio e si può affrontare con serenità lo sviluppo della situazione”.

Diversi i temi che sono stati affrontati dai presenti

Tamponi. L’assessore Marnati ha annunciato l’arrivo tra pochi giorni, grazie alla collaborazione con ESA (l’Agenzia Spaziale Europea), di un laboratorio mobile in grado di effettuare 25.000 test sierologici sui volontari che hanno lavorato durante l’emergenza e processare 6000 tamponi, e che il laboratorio Arpa di La Loggia assumerà il livello di sicurezza 3, tra i più alti in Italia, e potrà così analizzare le caratteristiche e l’evoluzione del virus.

Il presidente ha ringraziato l’ESA “per aver scelto il Piemonte per questo progetto, una decisione per noi è significativa e importante”.

Mascherine. Non sarà prorogata l’ordinanza, in vigore fino alla mezzanotte di domani, che obbliga a indossare le mascherine anche all’aperto nei centri abitati e nelle aree commerciali. “Dal 3 giugno – ha spiegato Cirio – torneranno a valere le nome del decreto del presidente Conte, ma siamo pronti però a nuovi interventi se si verificheranno delle storture. Ricordo a tutti che la regola è quella dell’obbligatorietà della mascherina ovunque non sia possibile garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro. La scelta specifica adottata in Piemonte per questo lungo ponte del 2 giugno è stata giusta, i controlli sono stati svolti in maniera intelligente e ci sono state, finora, poche contravvenzioni”.

Situazione socio-economica. Il vicepresidente Carosso ha ricordato i dati del 3° rapporto che Ires Piemonte ha presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase2, dai quali si evince che la produzione economica ha raggiunto il 98% rispetto a quella registrata prima della crisi e che le imprese hanno fatto ampio ricorso al Fondo di garanzia, tanto che la percentuale di richieste inferiori a 25.000 euro si attesta attorno al 90% del totale.

Il presidente Cirio ha sottolineato che oggi sono stati effettuati 6839 bonifici del BonusPiemonte per oltre 11,7 milioni di euro e che in una settimana sono stati erogati 64,7 milioni e disposti 30.000 bonifici.

Riapertura della balneazione nei laghi. L’assessore Marnati ha poi reso noto che il Piemonte anticipa al 3 giugno la riapertura della balneazione di fiumi e laghi , ad oggi sospesa per le misure anti-contagio da Coronavirus e prevista per il 15 giugno. Le analisi di Arpa hanno infatti garantito l’eccellenza della qualità delle acque su 58 spiagge del territorio.

Potenza del virus. Ferruccio Fazio, rispetto a uno studio recentemente realizzato dall’ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato che “stiamo assistendo, grazie al distanziamento personale e all’uso dei dispositivi di protezione individuale, non solo ad una importante riduzione della diffusione e della gravità dei contagi rispetto a un mese fa, ma forse anche a una minore aggressività del virus stesso e questo potrebbe quindi rendere meno probabile, o comunque meno grave, una seconda ondata a ottobre”.

Rsa. L’assessore Icardi ha dichiarato che “tra pochi giorni verrà presentato un documento sulla riammissione degli ospiti in completa sicurezza per tutti” e il professor Fazio ha aggiunto che “si devono identificare percorsi sicuri per fare in modo che gli ospiti possano nuovamente incontrare i parenti, evitando il rischio di introduzione di un virus ora che gli ultimi tamponi dimostrano che è stato debellato”.

Il video integrale della conferenza stampa integrale è pubblicato su https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/

Ricoveri in calo nelle terapie intensive. Ancora 9 vittime e 21 contagi

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 15,30 di lunedì 1 giugno

18.727 PAZIENTI GUARITI E 2.993 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.727 (+152 rispetto a ieri): 1.988 (+51) in provincia di Alessandria, 949 (+29) in provincia di Asti, 724 (+0) in provincia di Biella, 1.872 (+13) in provincia di Cuneo, 1.620 (+0) in provincia di Novara, 9.741 (+57) in provincia di Torino, 816 (+2) in provincia di Vercelli, 887 (+0) nel Verbano-Cusio-Ossola, 130 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 2.993 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.876

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 648 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 379 Cuneo, 333 Novara, 1.703 Torino, 214 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.658 (+21 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.927 in provincia di Alessandria, 1.835 in provincia di Asti, 1034 in provincia di Biella, 2.870 in provincia di Cuneo, 2.703 in provincia di Novara, 15.619 in provincia di Torino, 1.304 in provincia di Vercelli, 1.108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 54 ( 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 904 (-69 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.104

I tamponi diagnostici finora processati sono 321.476 , di cui 178.181 risultati negativi.

Coronavirus, crescono i pazienti guariti. Altre nove vittime, in calo i ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 16 di domenica 31 maggio

18.575 PAZIENTI GUARITI E 3.034 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.575(+329 rispetto a ieri): 1.937 (+8) in provincia di Alessandria, 920 (+14) in provincia di Asti, 724 (+7) in provincia di Biella, 1.859 (+62) in provincia di Cuneo, 1620 (+19) in provincia di Novara, 9.684 (+202) in provincia di Torino, 814 (+11) in provincia di Vercelli, 887 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 130 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.034sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.867

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.867 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 646 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 377 Cuneo, 333 Novara, 1.700 Torino, 212 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.637 (+54 rispetto a ieri, di cui 16rilevate nelle Rsa e 18 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.925 in provincia di Alessandria, 1.831 in provincia di Asti, 1.034 in provincia di Biella, 2.779 in provincia di Cuneo, 2.702 in provincia di Novara, 15.607 in provincia di Torino, 1.304 in provincia di Vercelli, 1.108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 58 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 973 (15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.130

I tamponi diagnostici finora processati sono 319.133, di cui 176.904 risultati negativi.

Coronavirus: oltre 18 mila pazienti guariti, vittime in calo

Il bollettino della Regione Piemonte di sabato 30 maggio

18.246 PAZIENTI GUARITI E 3.189 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.246(+652 rispetto a ieri): 1929 (+119) in provincia di Alessandria, 906 (+50) in provincia di Asti, 717 (+7) in provincia di Biella, 1797 (+84) in provincia di Cuneo, 1601 (+62) in provincia di Novara, 9482 (+283) in provincia di Torino, 803 (+29) in provincia di Vercelli, 883 (+17) nel Verbano-Cusio-Ossola, 128 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.189sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.858

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.858 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 643 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 372 Cuneo, 333 Novara, 1699 Torino, 212 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.583 (+82 rispetto a ieri, di cui 25rilevate nelle Rsa, 13 conferme di sierologie positive, 29 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3922 in provincia di Alessandria, 1818 in provincia di Asti, 1033 in provincia di Biella, 2773 in provincia di Cuneo, 2695 in provincia di Novara, 15.587 in provincia di Torino, 1300 in provincia di Vercelli, 1108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 60 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 988 (41 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4242.

I tamponi diagnostici finora processati sono 315.828, di cui 174.352 risultati negativi.

Movida, le norme antivirus prorogate al 6 giugno

Proroga fino al 6 giugno, con l’esclusione di mercoledì 3 giugno, all’ordinanza sulla movida a Torino nei fine settimana e nei giorni festivi e pre festivi.

L’obiettivo è quello di evitare assembramenti nel rispetto delle disposizioni di sicurezza per l’emergenza sanitaria. Nelle zone interessate dalla vita notturna, restano così valide le limitazioni orarie per i locali e le  disposizioni per l’asporto. Confermata anche la chiusura all’una di notte per i locali e il divieto di vendere bevande alcoliche e superalcoliche da asporto dalle ore 19. Naturalmente sono da rispettare  pure tutte le disposizioni di distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione come le  mascherine,  fino a martedì 2 giugno compreso.