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Osservatorio sul clima al via: studio sui cambiamenti e nuovi strumenti per il territorio

La Giunta regionale ha approvato la composizione, l’organizzazione e il funzionamento dell’Osservatorio sui Cambiamenti Climatici del Piemonte, dotando così la Regione di uno strumento strategico. Si tratta di un passo concreto e atteso, che segna l’avvio operativo di una struttura permanente, multidisciplinare e interistituzionale, nata per monitorare l’evoluzione del clima, supportare le politiche pubbliche e guidare l’adattamento del territorio alle sfide ambientali.

Con il provvedimento adottato dalla Giunta regionale, l’Osservatorio – che dispone di un finanziamento di 850mila euro di fondi europei FESR 2021–2027  entra ora nella sua fase esecutiva, diventando il fulcro delle politiche regionali sul cambiamento climatico.

L’Osservatorio è lo strumento di accompagnamento della Strategia Regionale per i cambiamenti climatici – il cui primo stralcio è stato approvato nel 2022, si pone come un organismo strategico, per diventare un punto di riferimento tecnico-scientifico a livello regionale, facilitando il dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni, imprese e cittadini, e contribuendo all’attuazione delle strategie di mitigazione e adattamento previste a scala locale, nazionale ed europea.

Oltre a essere un filo diretto tra Regione Piemonte e Arpa, fanno parte Università degli Studi di TorinoPolitecnico di Torino Università del Piemonte OrientaleARPAIRES, IPLA e CNR, con il coordinamento della Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione. Nel corso dei lavori dell’Osservatorio potranno essere coinvolti altri soggetti, pubblici o privati.

«Con l’Osservatorio sul cambiamento climatico il Piemonte si dota di uno strumento operativo e scientifico capace di dare risposte concrete a un’emergenza che riguarda la sicurezza dei nostri territori, la vita quotidiana dei cittadini e la competitività delle nostre imprese – sottolinea l’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna e alla Biodiversità, Marco Gallo –. La governance che abbiamo definito oggi in Giunta garantisce un lavoro strutturato, condiviso e continuativo, capace di trasformare i dati in azioni: dalla prevenzione dei rischi a un’urbanistica più resiliente, dalla tutela delle risorse naturali al supporto delle comunità locali. Il valore dell’Osservatorio risiede proprio nella sua rete di competenze e nella capacità di mettere insieme istituzioni, mondo della ricerca e territori. Il Piemonte, che già paga un prezzo alto agli eventi estremi, deve diventare un laboratorio di buone pratiche climatiche, in grado non solo di proteggere montagne ed ecosistemi, ma anche di generare nuove opportunità di sviluppo sostenibile e lavoro».

«La creazione dell’Osservatorio cambiamenti climatici é stata fortemente voluta dagli Assessorati all’Ambiente e alla Montagna – commenta l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati –. Non avrà solo lo scopo di monitoraggio, ma sarà utile per svolgere numerose analisi e supporto alle decisioni in diversi ambiti, in particolare, attraverso i dati raccolti, potremo elaborare modelli per prevedere scenari meteorologici futuri e fornire strumenti per la pianificazione territoriale e urbana e soprattutto supporto alle politiche ambientali. Con questo nuovo strumento la Regione Piemonte sarà ancora più incisiva e operativa nel trovare nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico».

L’Osservatorio è composto dal Comitato di Indirizzo, con il compito di definire le strategie e le linee guida per il raggiungimento degli obiettivi pluriennali, dal gruppo Tecnico-Scientifico, ovvero esperti responsabili dell’elaborazione dei contenuti e della validazione scientifica dei risultati, e infine dal Segretariato tecnico, con il compito di facilitare l’attuazione operativa del piano di lavoro fungendo da raccordo tra i diversi soggetti coinvolti.

L’Osservatorio opererà seguendo obiettivi pluriennali, definiti dal Piano di Azione approvato dalla Giunta Regionale, e opererà attraverso sei funzioni chiave:

  1. Conoscenza e monitoraggio. L’Osservatorio ha il compito di acquisire, produrre, organizzare e rendere accessibili dati e informazioni riguardanti i fenomeni climatici regionali e locali.
  2. Supporto alle politiche pubbliche. L’Osservatorio rappresenta una piattaforma tecnico-scientifica a servizio della programmazione regionale e locale, fornendo gli strumenti di analisi, valutazione e pianificazione coerenti con gli obiettivi di adattamento e mitigazione.
  3. Comunicazione e sensibilizzazione per accrescere la consapevole pubblica rispetto ai cambiamenti climatici, coinvolgendo attivamente i cittadini, le imprese, le istituzioni e i media.
  4. Ricerca per l’individuazione di soluzioni innovative per l’adattamento e la mitigazione, favorendo la diffusione dei risultati della ricerca applicata e lo sviluppo di tecnologie, pratiche, e strumenti innovati.
  5. Supporto al progetto Urban Forestry fornendo assistenza specifica per il mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici, inclusa la promozione di un registro blockchain per la tracciabilità dei crediti.
  6. Monitoraggio, valutazione e reportistica. L’Osservatorio, infine, produrrà un sistema integrato e continuativo di monitoraggio degli indicatori climatici, ambientali e socio-economici per valutare l’efficacia delle politiche implementate e fornire basi per il miglioramento continuo delle strategie.

Team Idrogeno, Piemonte alla guida

PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’ARIA. MARNATI: «PIEMONTE CREDIBILE IN EUROPA»

Tredici regioni europee hanno scelto il Piemonte per guidare il team europeo che studia l’idrogeno come combustibile a impatto zero nel campo del trasporto su treno. Alcune regioni di Francia, Scozia, Norvegia e Spagna hanno deciso di affidare alla Regione Piemonte il ruolo di «capofila» della piattaforma tematica europea che studia i campi di applicazione di questo nuovo combustibile per il treno. La notizia è stata comunicata questa mattina in Giunta dall’Assessore all’Ambiente e Innovazione, Matteo Marnati: «Un grande riconoscimento a coronamento di un lavoro iniziato tre mesi fa. Il Piemonte si è dimostrato autorevole e credibile per la rete di rapporti che ha saputo creare con Bruxelles. Poche Regioni hanno il nostro know-how su questo fronte, tant’è vero che siamo il primo produttore europeo di motori a idrogeno che vengono prodotti dalla Alstom di Savigliano e che sono venduti alla Germania dove soltanto da pochi mesi circolano i primi treni per il trasporto commerciale, e ultimamente anche per le persone».

La Regione Piemonte è dunque «working group coordinator» delle cosiddette «Valli dell’idrogeno» per il trasporto su treno. Il team di ricercatori dell’Universita degli studi di Torino, del Politecnico e del Polo d’innovazione Clever, ha l’obiettivo – fissato dall’Ue – di sfruttare l’idrogeno non solo come carburante per la mobilità, ma di creare una vera e propria economia «neutrale» dal punto di vista climatico, entro il 2050.

A pesare sulla scelta delle regioni è stato fondamentale il parere della Regione Auvergne-Rhône-Alpes con la quale sarà sviluppato il progetto sul versante italo-francese. Il presidente Laurent Wauquiez in visita a Torino lo scorso 24 settembre, si era infatti detto favorevole al gemellaggio col Piemonte per studiare i campi di applicazione di questo carburante verde. In quella circostanza era stato siglato anche un patto fra le due Regioni per ridurre il riscaldamento globale sulle Alpi puntando a progetti di mobilità ed energia pulita.

Tra gli scienziati che fanno parte del gruppo di lavoro piemontese c’è il chimico Marcello Baricco, professore ordinario dell’Università di Torino che fa parte della commissione europea «Joint Undertaking Initiative Fuel Cells Hydrogen». Nella squadra piemontese anche Massimo Santarelli, professore di ingegneria energetica del Politecnico di Torino.

Oltre alla regione Rhône Alpes Region (Fr) e alla Regione Emilia Romagna (It) hanno espresso parere favorevole a favore del Piemonte la Grand Est Region (Fr), Aragon Region (Sp), Normandie Region (Fr), Bourgogne Franche-Comté Region (Fr), Occitanie Region (Fr), Ciudad Real (Sp), Région Nouvelle-Aquitaine (Fr), Région Bretagne (Fr), Vestland County Council (Norvegia), Scotland Europa (Scozia), Région Centre Val de Loire (Fr).