Ieri chiusura di campagna elettorale nelle periferie per i due sfidanti al ballottaggio di domenica
Piero Fassino ha tenuto il suo ultimo comizio alla scuola Holden, nel quartiere di Borgo Dora. “Guardiamo in modo diverso allo sviluppo della nostra città, noi – ha detto facendo un raffronto con i 5 stelle – vogliamo una Torino che sia più grande, loro i una più piccola”. A sostenere il primo cittadino, anche il sindaco di Milano Pisapia, il presidente della Regione Chiamparino, Cesare Damiano. “Il nostro modello coniuga modernità e coesione sociale. nessuna delle tante persone che ho incontrato mi ha parlato del reddito di cittadinanza: tutti, invece, mi hanno chiesto il lavoro. E il lavoro – ha detto Fassino – si crea solo con lo sviluppo, poiché povertà si contrasta creando ricchezza. Solo una politica di sviluppo combatte la povertà”.
Chiara Appendino ha scelto di chiudere la campagna in zona Vallette, in piazza Montale. Al suo comizio, con parlamentari e consiglieri pentastellati, anche il deputato Di Battista. la candidata ha attaccato il “sistema Torino” e i poteri forti: “Le nostre idee sono state distorte da chi non ci considerava e ci prendeva in giro. Ma ora ci temono. Noi vogliamo tagliare i costi della politica e usare i soldi recuperati per i giovani che hanno bisogno di lavoro. Questa città non si è sentita ascoltata e rappresentata in cinque anni di amministrazione Fassino e in 23 anni di governo del centrosinistra. Ci chiamano il partito del no ma noi abbiamo detto chiaramente tutti i nostri si, al metrò come alla Città della Salute”.