STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Piccole cose di questa nostra città. Piccole ed apparentemente insignificanti. Piccole cose con dentro il ridicolo che dà un duro colpo alla storica austerità torinese. Veniamo ai fatti. Sto facendo la mia solita passeggiata per il centro.Torino è proprio bella e resa più bella dal sole, dall’affollamento ai tavolini dei caffè di turisti o torinesi appena rientrati dalle ferie.Via San Massimo angolo via Principe Amedeo. Ciao…ciao. Crocicchio di amici. Patrizio non vedi nulla di strano? No. Allora osserva il simbolo disegnato per terra della pista ciclabile. Ok, ma c’è sempre stato. Vero, ma ora guarda qua. Via San Massimo: per terra lo stesso simbolo. Comincio a focalizzare E cerco aiuto in un vigile presente. Mi domando e gli domando: la pista ciclabile è riservata solo per le bici, chi transita in auto in via San Massimo è multabile? In teoria sì, ma ci hanno detto di soprassedere. Dico: ma è ridicolo. Interviene…dai non fate polemiche capziose. Chiaramente il simbolo della bici in San Massimo è pleonastico. Obbietto..un simbolo di strada inutile? Perché farlo..visto che essendo inutile produce confusione. Sempre la ” punta” alle matite..e li saluto. Posso solo sorridere. Ma un “ridere” amaro senza perché e forse senza un benché minimo valore. Una piccola cosa..ridicola e come tutte le piccole cose ridicole di pessimo gusto.