Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità il disegno di legge che recepisce la normativa nazionale andando a definire le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi
Elemento di novità l’introduzione del divieto di abbruciamento diffuso del materiale vegetale, fissato per tutto il periodo che va dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno. Gli oneri previsti ammontano a 3 milioni di euro all’anno per il triennio 2018/2020. Per il provvedimento sono intervenuti, in qualità di relatori Antonio Ferrentino (Pd) per la maggioranza e Federico Valetti (M5s) per l’opposizione. Ferrentino ha illustrato le principali novità della normativa, partendo dall’organizzazione del sistema antincendi boschivi del Piemonte, che vede nei Volontari del Corpo AIB Piemonte la colonna portante a cui la Regione affida compiti in materia di prevenzione ed estinzione incendi boschivi con il riconoscimento di un ruolo di coordinamento sul teatro delle operazioni di spegnimento. Valetti ha evidenziato come il Movimento abbia attivamente collaborato per la stesura definitiva della normativa al fine di fornire risposte adeguate e necessarie al grave e preoccupante fenomeno degli incendi boschivi. Nel corso della discussione sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) e Angelo Bona (Fi) che hanno evidenziato rispettivamente il “nodo delle risorse e della revisione delle convenzioni” e “la mancanza di un coordinamento tra Regione e Comuni”. L’intervento normativo, composto da 15 articoli, si è reso necessario, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia, in seguito all’entrata in vigore del decreto legislativo numero 177/2016 e alla soppressione del Corpo forestale dello Stato.
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