ANTICHE TRADIZIONI

“Traversado”, la cultura occitana

bandiera piemonteTraversado è un termine che sta a significare “Marcia dell’Amicizia”, l’amicizia che lega le genti dell’Occitania. Generazioni di piemontesi camminarono nei secoli sulle strade di Provenza, come generazioni di provenzali furono in Piemonte dopo aver “attraversato” le Alpi. Così gli Comboscuro, in Provincia di Cuneo, da sempre centro della cultura occitana, ha proposto all’associazione La Valaddo, che opera nelle valli di cultura occitana del torinese, una “Traversado” dalle valli di Susa e del Pinerolese. La “Feto de la Valaddo” si tiene domenica 28 agosto a partire dalle ore 9.30 con in ritrovo a Sancto Lucio, al bivio Levata a monte di Monterosso Grana. Ci sarà alle 10.30 la funzione ecumenica con la partecipazione del parroco don Bruno Meinero e del predicatore valdese Claudio Tron seguita, alle 12.30 dal pranzo, e dalle 15 da uno spettacolo di danze, canti e musica del Piemonte e della Provenza.

Massimo Iaretti

——————————————————————————————————————————-

amazonINFORMAZIONE COMMERCIALE

Nella vetrina di AMAZON i migliori prodotti in vendita sul web

Clicca qui, e buona scelta! IL MEGLIO DELL’ELETTRONICA

TUTTO PER LO SPORT E IL TEMPO LIBERO

 

Le campane, anima dei nostri paesi

CAMPANE MOMBARUZZOLe campane sono una costante della vita di un paese rurale, da sempre. Segnano le ore, le nascite, i matrimoni, le dipartite, i momenti di gioia e di pericolo. E sono una costante nella traduzione italiana, anche se – talvolta – qualche nuovo residente, proveniente da città metropolitane (soprattutto Milano) diventa promotore di petizioni o, comunque, di iniziative finalizzate a silenziarleEbbe una certa eco in Monferrato negli anni Novanta l’iniziativa del discografico Ricordi, che aveva acquistato una casa a Sala Monferrato e cercò di “zittire” le campane perché lo disturbavano ma vi fu in loco una levata di scudi. Ed altrettanto è avvenuto in tempi più recenti in un comune del Monferrato astigiano dove il vice sindaco, appena eletto, e proveniente da una grande città propose di silenziare le campane, ma dovette fare una retromarcia di fronte ad un’opposizione di tutto il paese. E quanto contino le campane nella società piemontese lo si è visto bene sabato e domenica a Mombaruzzo, centro del Basso Piemonte astigiano, ma in Diocesi di Alessandria e nella circoscrizione del giudice di pace di Acqui Terme, famoso per i suoi pregiati amaretti e per il buon vino delle colline del Basso Piemonte. Qui nel fine settimana si è tenuto il raduno nazionale dei suonatori di campane che ha portato campanari da tutta la Penisola. Ad organizzarlo, d’intesa con la Federazione nazionale suonatori di campane, presieduta dalla veneta Eles Bentofontali, è stata l’Associazione campanari del Monferrato, guidata dal 25enne pasticcere di Mombaruzzo, con la passione per il suono delle campane, Emilio Gallina. Sabato e domenica artisti, perché tali sono, provenienti da Friuli, Bologna, Liguria, Milano, Veneto, Sardegna, Marche hanno offerto, nei vari angoli del paese, concerti che hanno creato a Mombaruzzo un’atmosfera suggestiva, allietata, nella giornata di domenica dalla presenza degli sbandieratori di Astesana. Il tutto all’insegna della cordialità, come ha sottolineato il sindaco Domenico Giovanni Spandonaro.

Massimo Iaretti

San Giovanni, in 100 mila per i fuochi nella notte lungo il Po

fuochi stella

fuoco 2015fuochi22fuochi65Pienone di spettatori ai Murazzi e in piazza Vittorio

 

Come vuole la tradizione sono tornati anche quest’anno  i  festeggiamenti per San Giovanni, santo patrono di Torino. Dopo la sfilata dei gruppi storici con Gianduja e Giacometta in testa e il rogo del farò (beneaugurante, visto che è caduto verso Porta Nuova) è stata la volta dell’ appuntamento con lo show pirotecnico ai Murazzi e sul fiume Po, alle 22,30. Migliaia di persone in piazza Vittorio, lungo i Murazzi e nelle vie limitrofe, per assistere ad uno spettacolo sempre suggestivo.

 

(Foto: Essepiesse / il Torinese)