Il proprietario di Jolly Sport in via Nizza, picchiato , pestato fino a rompergli il naso, oltre ad altre dolorose contusioni riportate, davanti al cancello della sua abitazione di Pino Torinese
E il copione si ripete: l’ennesima aggressione commessa da bande di extracomunitari con conseguenze devastanti per la salute, oltre ai danni economici e morali , oramai all’ordine del giorno nel nostro Paese. Questa volta il malcapitato è un negoziante torinese, il signor Domenico Cravero, proprietario di Jolly Sport in via Nizza, picchiato , pestato fino a rompergli il naso, oltre ad altre dolorose contusioni riportate, davanti al cancello della sua abitazione di Pino Torinese. L’hanno chiamato “Jolly” i suoi aguzzini, sono andati a colpo sicuro, sapevano con certezza che il signor Cravero porta d’abitudine l’incasso della giornata a casa dopo aver chiuso le serrande del negozio, si tratterebbe quindi di un agguato premeditato nei minimi dettagli . Ma lui, dopo l’operazione al naso e con le ecchimosi ancora molto evidenti, torna al suo lavoro e attraverso un’intervista comparsa sulla Stampa lancia un drammatico appello alle forze dell’ordine.
Chiede di difendere il quartiere San Salvario dalla malavita che opera praticamente indisturbata sotto gli occhi di chiunque. Sono uomini, ma anche donne, in molti casi nordafricani, rom, extracomunitari che commettono scippi , rapine, aggrediscono e spacciano, qualcuno di loro viene arrestato si, ma poi rilasciato come niente fosse e come niente fosse ricomincia a delinquere forse peggio di prima, certo che nulla lo possa fermare, nemmeno la legge. Sono persone senza scrupoli, senza morale e voglia di integrarsi civilmente e denigrando peraltro , la società in cui hanno scelto di inserirsi. Allora perché i cittadini italiani e in questo caso i torinesi, dovrebbero continuare a mostrarsi tolleranti in tutto e con tutti? Perché chi decide di vivere nel nostro Paese pretende di imporre un modus vivendi che in tutta probabilità a casa loro sarebbe condannato? La verità è’ che l’aspetto più agghiacciante di questo fenomeno è’ che ci siano istituzioni che tutelano e supportano molto più gli extracomunitari che i cittadini e i contribuenti italiani. Ci uniamo all’appello del commerciante Domenico Cravero esprimendogli solidarietà e un augurio di pronta guarigione.
Clelia Ventimiglia