Il provvedimento, che prevede l’istituzione di un servizio di orientamento sportivo per consentire ai ragazzi di età compresa tra 8 e 14 anni d’individuare l’attività sportiva più adeguata alle proprie attitudini e capacità individuali, è stato definito da entrambi “un’iniziativa legislativa importante perché si propone di creare un servizio utile per le famiglie individuando le inclinazioni sportive dei suoi componenti più giovani”.
“Il Coni – ha evidenziato Mossino – è un ente pubblico che non si occupa solo di eccellenze agonistiche ma della promozione dell’intera pratica sportiva sul territorio regionale, ben conoscendone i benefici a livello individuale e collettivo. Obiettivo importante, se il provvedimento verrà approvato, è la creazione di un protocollo che possa orientare i ragazzi in direzione di un’area di pratiche sportive idonee alle loro caratteristiche fisiche, caratteriali e psicologiche”.
“Si tratterebbe in particolare – ha aggiunto Ganzit – di una visita medico sportiva approfondita che consenta di ‘scattare’ una sorta di immagine attuale e in divenire del ragazzo, integrata con l’anamnesi sul suo sviluppo, le caratteristiche familiari, la valutazione dei parametri di forza, coordinamento ed equilibrio, oltre alle peculiarità e alle passioni e inclinazioni”.
A Zappalà – intervenuto per Fdi con Marina Bordese – Mossino ha risposto che “l’età presa in considerazione nel provvedimento è quella giusta, dal momento che abbassarla renderebbe la valutazione assai più incerta per diverse discipline sportive”.
A Domenico Ravetti – intervenuto per il Pd con Verzella – Ganzit ha fatto osservare che “per l’applicazione del protocollo si è pensato sia al privato sia al pubblico, anche se appare assai più probabile che il privato sia più disponibile a recepire tutte le indicazioni in esso previste”.
Intanto le consultazioni on line sul provvedimento, che è stato anche inviato all’attenzione del Cal, sono aperte fino al 31 ottobre.
La Juventus ha annunciato ufficialmente l’esonero di Igor Tudor dal ruolo di allenatore della Prima Squadra maschile. Insieme al tecnico croato lasciano anche i suoi collaboratori Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci.
La società bianconera ha comunicato che la guida tecnica sarà affidata momentaneamente a Massimo Brambilla, attuale allenatore della formazione Under 23, che siederà in panchina già mercoledì sera nella sfida contro l’Udinese.
Nel comunicato ufficiale, il club ha ringraziato Tudor e il suo staff per “la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi”, augurando loro il meglio per il futuro.
La decisione arriva in un momento delicato della stagione, con la Juventus alla ricerca di nuova stabilità e di un rilancio immediato in campionato.
Enzo Grassano
Cuore Reale, rimonta da -22 e batte Milano
Torino, venerdì 24 ottobre 2025 – La reazione d’orgoglio che ci voleva dopo la sonora sconfitta ad Avellino. Così la Reale Mutua Basket Torino ritrova il successo davanti al proprio pubblico, una vittoria che fa benissimo al morale dell’ambiente gialloblù, maturata dopo un’altra grande rimonta, simile a quella dell’esordio stagionale contro Cividale. Infatti, dopo un inizio preoccupante, con un atteggiamento timoroso e sfiduciato che si era visto anche ad Avellino, capitan Schina e compagni hanno cambiato faccia nella seconda metà di gara, con una progressiva rimonta da -22 che ha portato poi al primo sorpasso a soli 28 secondi dalla sirena finale. Una vittoria al fotofinish per 70-67 che ha fatto esplodere di gioia il Pala Gianni Asti. Decisivi gli adattamenti difensivi schierati da coach Moretti, con una zona per contenere Alessandro Gentile, dominante per tre quarti (34 punti alla fine), e la grande energia di Robert Allen (27 punti e 13 rimbalzi).
QUINTETTI
Torino: Schina, Teague, Tortù, Allen, Bruttini
Milano: Sabatini Taylor Cavallero Gentile D’Almeida
Un inizio complicato per la Reale Mutua che subisce la partenza agguerrita da parte di Gentile e del grande ex Kevion Taylor. I gialloblù fanno anche fatica a trovare concretezza in attacco, dopo cinque minuti di gioco coach Moretti chiama timeout sul 4-13. Un accenno di reazione torinese con l’ingresso in campo di Massone viene subito interrotto dagli Wildcats che continuano a controllare e incrementano il gap portandolo in doppia cifra. Il primo quarto si chiude sul 10-23.
Torino continua ad accusare i colpi del duo Gentile-Taylor, mentre dall’altra parte prosegue la produzione offensiva insufficiente degli uomini di coach Moretti. L’enorme fatica in costruzione di gioco è evidente e i gialloblù affondano sul -22 dopo la tripla di Cavallero (16-38). Gentile è impossibile da contenere e sale a quota 20 punti ancora prima della pausa lunga. Si va negli spogliatoi sul 29-44.
La Reale Mutua rientra in campo con il piglio giusto, affidandosi ad Allen e a un finalmente sbloccato Teague per provare ad accorciare le distanze, ma l’Urania risponde con l’energia di Cavallero e soprattutto un immarcabile Gentile. Torino però sembra più intraprendente e inizia a prendere fiducia: ancora Allen e Severini portano i torinesi sul -10 alla chiusura del terzo periodo: 50-60.
Cambia la musica in apertura di ultimo quarto: Torino rientra definitivamente in partita, con la difesa sempre più attenta, schierata a zona da coach Moretti, oltre la precisione di Severini e la solita energia nel pitturato di Allen. Di colpo, la Reale Mutua si ritrova a un solo possesso di distanza dalla Wegreenit (61-64), con il pubblico del Pala Gianni Asti che inizia a scaldarsi. L’attacco milanese si inceppa e arriva il primo sorpasso torinese proprio a 30 secondi dalla fine, con un tap-in vincente di Allen per il 68-67. La difesa gialloblù regge, Teague è glaciale in lunetta e arriva così la vittoria al fotofinish. Finisce 70-67.
Coach Moretti in sala stampa: “Nel primo tempo sembravamo la squadra scesa in campo ad Avellino. Sono molto contento di questa reazione d’orgoglio che poi si è riversata anche sul piano tecnico. Abbiamo cambiato marcia dal punto di vista dell’intensità, abbiamo controllato i rimbalzi. Non è una cosa banale aver rimesso in piedi una partita del genere, ci siamo riusciti come con Cividale, sono davvero soddisfatto di questa vittoria.”
Reale Mutua Torino – Wegreenit Urania Milano 70-67 (10-23, 19-21, 21-16, 20-7)
Reale Mutua Torino: Robert Allen 27 (11/14, 0/4), Macio Teague 14 (2/6, 2/6), Federico Massone 11 (4/7, 0/5), Giovanni Severini 6 (0/1, 2/3), Marco Cusin 4 (2/4, 0/0), Lorenzo Tortu’ 3 (0/0, 1/5), Davide Bruttini 2 (1/4, 0/0), Umberto Stazzonelli 2 (1/2, 0/0), Matteo Schina 1 (0/2, 0/1), Dario Zucca 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 13 / 15 – Rimbalzi: 30 9 + 21 (Robert Allen 13) – Assist: 17 (Robert Allen 5).
Wegreenit Urania Milano: Alessandro Gentile 34 (15/21, 0/0), Ion Lupusor 9 (4/6, 0/4), Kevion Taylor 7 (3/7, 0/3), Matteo Cavallero 7 (2/3, 1/2), Gherardo Sabatini 5 (1/2, 1/8), Karl Gamble 3 (1/2, 0/1), Ursulo D’almeida 2 (1/4, 0/0), Morgan Rashed 0 (0/0, 0/0), Lionel Abega 0 (0/0, 0/1), Luca Rossi 0 (0/0, 0/0), Giovanni Lo martire 0 (0/0, 0/0), Stefano Bracale 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 7 / 11 – Rimbalzi: 35 10 + 25 (Alessandro Gentile 9) – Assist: 9 (Alessandro Gentile 6).
Reale Mutua Basket Torino
Juve sempre più giù: terza sconfitta in una settimana
Ottava giornata amara per la Juventus, battuta all’Olimpico da una Lazio concreta e determinata. Finisce 1-0 per i biancocelesti, che con una prestazione ordinata e intensa conquistano tre punti meritati davanti al proprio pubblico.
Per i bianconeri è la terza sconfitta consecutiva in soli sette giorni: prima il ko shock contro il Como in campionato, poi la delusione europea contro il Real Madrid, e ora la caduta a Roma. La squadra di Tudor appare spenta, senza idee e senza reazione.
La crisi è ormai evidente e il tecnico croato è sempre più a rischio esonero. Dall’altra parte, Sarri può sorridere: la sua Lazio ritrova compattezza e cinismo, risalendo la classifica e accendendo di nuovo l’entusiasmo dei tifosi.
La Juve, invece, sprofonda. Crisi nera in casa juventina.
Enzo Grassano
Il Monferrato sportivo degli anni ’70, oltre alle discipline tradizionali che continuano ancora oggi ad essere protagoniste, vide la nascita di antiche pratiche agonistiche meno popolari. Tra queste nuove realtà figura il Karate, percorso sportivo educativo che richiede costante allenamento, molto coraggio e grande determinazione. I fratelli Edoardo e Francesco Dainotti, affermati campioni di valore nazionale e internazionale, sono i protagonisti di questa affascinante e vertiginosa ascesa sportiva.




Il Torino di Baroni firma una vittoria dal sapore speciale contro il Genoa: sotto di un gol, i granata reagiscono con orgoglio e ribaltano la partita imponendosi 2-1. A segno per il Grifone Thorsby, ma il Toro non si arrende e pareggia grazie a una sfortunata autorete di Sabelli. Poi, a completare la rimonta, arriva il gran gol del difensore Maripán, che da vero attaccante finalizza l’azione del sorpasso.
Nel finale, Paleari si erge a protagonista assoluto: due parate straordinarie nei tre minuti di recupero mantengono il risultato e consegnano ai granata tre punti pesantissimi.
Con questa vittoria il Torino vola in classifica e può iniziare a sognare traguardi più ambiziosi. Male invece il Genoa di Vieira, che resta ultimo e dovrà cambiare marcia per uscire dalla crisi.
Cuore, grinta e spirito di squadra: il Toro di Baroni convince e infiamma i suoi tifosi.
Enzo Grassano
Il contesto
Per il Mondiale 2026, il torneo si svolgerà con 48 nazionali finaliste, un ampliamento rispetto alle edizioni precedenti.
Ciò implica che ogni confederazione continentale ha una propria ripartizione di posti diretti + posti riservati ai play‐off.
Il format dei play-off
I play-off si dividono in due grandi tipologie, a seconda della zona geografica:
I play-off all’interno della confederazione (soprattutto per l’Europa)
Si qualificano direttamente 12 nazioni, ovvero i vincitori dei 12 gruppi della fase di qualificazione europea.
I play-off europei vedono 16 squadre: i 12 secondi posti dei gruppi + le 4 migliori squadre della UEFA Nations League (o più precisamente i migliori «non qualificati» tramite il gruppo) che non sono già tra i primi due.
Il formato sarà: quattro “percorsi” indipendenti, ciascuno con 4 squadre. Ogni percorso prevede una semifinale in gara unica e una finale in gara unica, e il vincitore di ogni percorso ottiene il posto mondiale.
Le partite sono programmate nel marzo 2026.
Enzo Grassano
Dal 24 al 26 ottobre 2025 – orario 9 – 18
Una mattinata all’insegna dello sport, della partecipazione e dell’entusiasmo in piazza Piemonte, ieri, di fronte al Grattacielo della Regione, dove si è tenuta l’inaugurazione della tre giorni di “Tennis in Città 2025”.
L’area antistante il palazzo regionale si è trasformata in un vero campo di gioco a cielo aperto, accogliendo studenti e appassionati che hanno preso parte all’evento, cimentandosi sui campi allestiti per l’occasione.
A dare il via alla manifestazione sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Paolo Bongioanni, insieme ai rappresentanti della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e della Federazione Italiana Tennistavolo, che hanno salutato i tanti giovani presenti e sottolineato l’importanza di iniziative capaci di avvicinare lo sport alle persone.
L’iniziativa, promossa dalla FITP in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale, porta gli sport da racchetta nel cuore urbano del territorio, trasformando le piazze e i parchi in spazi di socialità, movimento e inclusione. L’obiettivo è favorire la diffusione della pratica sportiva, in particolare tra bambini e ragazzi, offrendo loro un’occasione per scoprire il tennis e il tennistavolo in un contesto informale e accessibile.
Nel percorso di avvicinamento alle Nitto ATP Finals di Torino, “Tennis in Città” rappresenta ormai una tradizione consolidata: un progetto che unisce promozione sportiva, educazione e coinvolgimento del territorio.
In questa tappa conclusiva del 2025, piazza Piemonte ospiteràper tre giorni 1 campo da tennis e 4 aree dedicate al tennistavolo, aperte a tutti e animate da maestri e tecnici federali.
Tutti i cittadini potranno cimentarsi gratuitamente con racchetta e pallina venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 ottobre, dalle ore 9 alle 18, grazie alla presenza costante di maestri professionistipronti a guidare i partecipanti di ogni età, dai principianti ai più esperti. Un’occasione per provare il tennis e il tennistavolo in modo divertente e sicuro, immersi nell’atmosfera delle grandi competizioni.
La giornata inaugurale è stata impreziosita dall’arrivo al Grattacielo Piemonte della coppa delle Nitto ATP Finals, simbolo del grande tennis mondiale. Il prestigioso riconoscimento rimarrà esposto nell’atrio del Palazzo della Regione Piemontenelle giornate dal 24 al 26 ottobre, dalle 9 alle 18, offrendo a cittadini e visitatori la possibilità di ammirare da vicino l’ambito trofeo che verrà assegnato ai migliori tennisti del mondo nel torneo di fine stagione.
“Con ‘Tennis in Città’ abbiamo voluto portare lo sport fuori dai palazzetti e dentro la vita quotidiana delle persone – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio –. Piazza Piemonte e il Grattacielo rappresentano la casa di tutti i piemontesi, e oggi diventano anche la casa del tennis. È emozionante vedere tanti giovani avvicinarsi a questa disciplina: significa seminare cultura sportiva e investire sul futuro. Lo sport è crescita, educazione e inclusione, e continueremo a sostenerlo con convinzione.”
L’assessore Paolo Bongioanni ha aggiunto: “Il successo di questa edizione conferma la forza del movimento sportivo piemontese. Tennis in Città entusiasma e coinvolge, facendo scoprire lo sport a nuovi appassionati, soprattutto tra i ragazzi. I campioni che vedremo alle Finals ispirano, ma sono giornate come questa a trasformare l’ispirazione in passione vera. Portare il tennis tra la gente significa costruire una comunità più sana, più unita e più consapevole.”
Addio a Giuliano Besson, campione e uomo vero
E’ trascorso meno di un anno da questa foto, dal momento felice della presentazione del libro sulla vita straordinaria di Giuliano Besson, il discesista della Valanga Azzurra, l’eterno ribelle che si era erto paladino dell’intera squadra, insieme a Stefano Anzi, e con Anzi era stato radiato per aver osato mettere in dubbio lo strapotere della Federazione.
Leggi l’articolo:
Addio a Giuliano Besson. Campione della Valanga Azzurra, imprenditore e uomo vero