I bianconeri battono per 3-2 il Paris Saint-Germain all’Hard Rock Stadium di Miami. Higuain e Marchisio, autore di una doppietta, hanno segnato le reti nell’International Champions Cup (Icc). L’attaccante argentino ha segnato al 45′ del primo tempo, poi pareggio dei francesi al 9′ della ripresa con Guedes e Marchisio che raddoppia al 17′. Infine al 35′ Pastore riconquista il pareggio, fino al gol della vittoria con il rigore trasformato da Marchisio al 44′. “Gli scontri diretti sono tutti alla fine e mai come quest’anno il campionato si chiuderà all’ultima partita. Cercheremo di vincere il settimo scudetto e la differenza la faranno le motivazioni”. Così all’Ansa Massimiliano Allegri da Miami sul sorteggio dei calendari. “Dobbiamo alzare l’asticella e provare ad arrivare di nuovo in finale di Champions e magari questa volta vincerla”.
foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

Le esperienze scritte dagli stessi partecipanti:

I tre atleti del nostro Comitato Regionale si sono presentati tutti insieme nella finale della staffetta 4×50 ostacoli, con Jacopo in prima frazione, Sasha in seconda e Federico a chiudere; in terza frazione il già citato Daniele Sanna. Il quartetto azzurro ha chiuso al sesto posto in 1’39”33. Nella stessa gara si è fermata a 42 centesimi dal podio la formazione femminile italiana con le piemontesi Cristina Leanza (Aquatica Torino) e Laura Pranzo (Centro Nuoto Nichelino), con Silvia Meschiari e Serena Nigris; 1’52”41 il tempo delle azzurre, alle spalle di Francia, Australia e Cina.
L’ultimo appuntamento nel calendario agonistico 2016/2017 del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta è il Campionato Regionale Assoluto Open in vasca lunga,





“La Juve? è una grande squadra e mi è sempre piaciuto vederla giocare. Quando è arrivata l’opportunità, l’ho colta al volo.
Il mondo dello sport è in continua evoluzione, anche se sembra però che a questa evidenza molti non sappiano farsene una ragione. Parlo dell’acquisizione sul campo dei diritti per svolgere un campionato di qualsiasi categoria vincendo un campionato di categoria inferiore oppure del suo contrario, perdere la categoria e discendere negli abissi della retrocessione.
umane…) che si troveranno in difficoltà. Un’impresa sportiva, intesa come azienda, non ha solo gli atleti, anzi! Ha gli impianti da gestire con personale adeguato, ha le segreterie da mettere in funzione, uffici stampa, addetti agli atleti, magazzinieri, staff medici e persone addette alle biglietterie, addetti allo stadio o ai palazzetti e molteplici altre figure in funzione dell’ambiente e del livello raggiunto.
sofferenza, entusiasmo e agonismo, ma deve essere anche spettacolo, altrimenti il pubblico non si muoverà per vederlo. E se è solo tecnica piacerà a pochi. Quando uno sport non ha pubblico, il perché c’è sempre, che lo si voglia o meno. Ma se è la paura di perdere a non permettere lo spettacolo o l’ingresso di volti nuovi magari dal mondo dei vivai sportivi, è evidente come non sarà lungi il tempo in cui a tale “non-spettacolo” si recheranno solo gli appassionati tifosi, che in ogni tempo e luogo sono sempre un sottoinsieme degli appassionati dello sport in sé.
mettono “in campo” la loro opera quotidiana e di cui nessuno mai parla, il vero progetto è: per tutti lo sport, ma per quello professionistico, in quanto tale, solo ai professionisti. Il mondo dello sport non può fare a meno di una piazza sportiva come quella della nostra città. Si possono dire tante cose su altre città con passati più “storici”, ma nel panorama delle diverse discipline sportive, con più vittorie ad alto livello in ogni ambito sportivo Torino non invidia nessuno. Gli spazi per praticare “la qualità” sportiva sono addirittura in surplus rispetto alla necessità. L’antidiluviana concezione dello sport come diritto sportivo è ormai in pieno contrasto con le necessità economiche e fiscali con le quali il mondo dello sport odierno deve fare i conti! Un progetto sano dovrebbe prevedere aziende in grado di garantire posti di lavoro “agli oscuri” per più tempo. Altrimenti la precarietà di cui tutti lamentano nella quotidianità del lavoro “normale” dovrebbe (e in realtà è!) diventare la condizione unica non di chi gioca sul prato verde o sul parquet ma di tutti coloro che vendono anche le bibite allo stadio (se ci sarà la partita) o i parcheggi intorno allo stadio (se si giocherà una partita) o anche solo delle magliette souvenir (se ci sarà ancora quella squadra…).
I Campionati Italiani di Categoria di nuoto per salvamento si sono conclusi ieri sera allo Stadio del Nuoto di Roma al termine di quattro intensi giorni di gare. I nuotatori piemontesi tornano a casa con 21 titoli nazionali, 17 medaglie d’argento, 16 di bronzo e 6 record italiani di categoria.
Comitato Regionale. Questi ultimi rappresentano l’eccellenza di un movimento che nei giorni scorsi a Roma ha dimostrato una volta di più il suo ottimo “stato di forma”, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Tanti nuotatori di tutte le categorie sono saliti sul podio a livello individuale e di staffetta, conquistando allo stesso tempo punti preziosi per le classifiche di società. Classifiche che hanno visto nelle rispettive top 10 molte squadre piemontesi. Terminati i Campionati Italiani è quindi tempo di pensare ai World Games, in programma dal 20 al 30 luglio a Breslavia, in Polonia. La manifestazione venne organizzata per la prima volta nel 1981 a Santa Clara, negli Stati Uniti, e si svolge ogni quattro anni; è destinata principalmente alle discipline che non fanno parte del programma olimpico. Tra queste c’è il nuoto per salvamento, le cui gare sono in calendario il 21 e 22 luglio. La squadra azzurra sarà in collegiale dal 17 luglio a Milano e mercoledì 19 partirà alla volta di Breslavia.
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