Il secondo e il quarto posto, ottenuti rispettivamente da Lucrezia Beccari e Giada Russo dell’Ice Club Torino nella competizione internazionale del Golden Bear di Zagabria, sono velati di tristezza e di dolore per la scomparsa, venerdì scorso, in un incidente stradale in Trentino, delle compagne Ginevra Barra Bajetto e Gioia Casciani. Le due pattinatrici torinesi hanno appreso la notizia quando si trovavano già a Zagabria, dai social network, e hanno affrontato la gara dopo una notte insonne, con il pensiero rivolto alle ragazze scomparse e ai tanti momenti trascorsi insieme. Soltanto lo scorso anno Giada e Ginevra avevano preso parte insieme alla competizione di Zagabria, dividendo la stessa stanza e Lucrezia e Gioia hanno frequentato entrambe la stessa scuola, l’Istituto Salotto e Fiorito di Rivoli. L’Ice Club Torino asd ha ritirato i suoi atleti dalla Coppa dell’Amicizia di Merano per rispetto nei confronti delle due ragazze coinvolte nell’incidente. Giada Russo e Lucrezia Beccari ormai a Zagabria hanno dovuto invece gareggiare lo stesso. La Beccari, in categoria junior, ha raggiunto un secondo posto, vincendo il libero con un programma pattinato
sulle musiche del commovente “Olocausto”, coreografato dal suo allenatore Edoardo De Bernardis ed eseguendo due tripli lutz, un triplo flip, un triplo toeloop, un triplo salcow e due doppi axel e totalizzando un punteggio di 141.99. La due volte campionessa italiana Giada Russo, che lotta quotidianamente in allenamento contro una grave borsite, ha pattinato il secondo libero della giornata, presentando le musiche del film “Parla con lei” di Pedro Aldomovar e ottenendo un ottimo 141.28. Al termine della gara di Giada Russo, le due pattinatrici si sono abbracciate, abbandonandosi ad un pianto per la perdita delle colleghe con le quali hanno condiviso due lunghi anni, due stagioni agonistiche sotto i colori dell’Ice Club Torino. A Ginevra e a Gioia sono dedicati i successi di Zagabria e l’Ice Club Torino si stringe alle famiglie in questo momento terribile.
Barbara Castellaro

La cronaca: stadio strapieno come ai bei tempi, 80 mila spettatori, e Milan che parte subito molto forte, già al 3’ Buffon mette i guantoni per respingere una pericolosa punizione di Rodriguez e poco dopo è Asamoah a mettere una pezza su Kalinic. I bianconeri, però, non si scompongono piano piano cominciano a imporre il gioco, prima azione pericolosa di Dybala poco prima del 20′.

ECCO IL TABELLINO…
Si avvicina l’inizio della nuova stagione agonistica di nuoto. Sabato 28 e domenica 29 ottobre il Palazzo del Nuoto di Torino ospitera’ la prima tappa della Coppa Tokyo Winter Edition


Il ct bianconero Massimiliano Allegri esterna ancora via Twitter: “Se non si vuole cadere dall’altalena, serve equilibrio per 95 minuti: buona vittoria!”.




di Manuela Savini
finale dopo aver sconfitto, prima, l’inedita coppia milanese-romana Maria Maderna/Francesca Zacchini e, poi contro ogni pronostico, in semifinale la forte coppia, fresca di convocazione in nazionale, Giulia Sussarello/Martina Camorani. In finale se la sono giocata contro l’altrettanto inedita coppia torinese-romagnola, Cristina Dolce/Sara D’Ambrogio, quest’ultima fresca campionessa d’Italia nei campionati assoluti estivi di agosto. Dolce e D’Ambrogio, rispettivamente Tc Ciriè e Tc Misano, da parte loro, sono partite come testa di serie n. 5 nel tabellone Open e sono
riuscite a conquistare la vittoria del torneo, dopo aver sconfitto la solida coppia Annalisa Bona (ex giocatrice n. 235 WTA di tennis) e Sabina Da Ponte (64 36 63), per, poi, imporsi in altri tre durissimi set sulla testa di serie n. 1, Valentina Tommasi/Sara Celata, romane ed esperte giocatrici della nazionale femminile.


sono le meno esperte Scimone, Ligotti e Ponteprino giusto per citarne alcune e senza nulla togliere alle buone giocatrice meno giovani. Mentre in ambito maschile i giovanissimi torinesi Marco Cassetta (Tc Cafasse) e Alessandro Ferrero (Monviso Sporting Club) si sono già messi in evidenza al punto di aver conquistato un posto nella nazionale under. La stessa nazionale, che pochi giorni fa, ha esordito sotto la guida di Marcelo Capitani ai Mondiali Juniores di Malaga, ottenendo un buon undicesimo posto.
La quota di iscrizione è di 5 euro e l’intero ricavato sarà devoluto alle Case Rifugio e all’associazione Cerchio degli Uomini
neoazzurro della FIAT Torino. “Washington tornato ai suoi livelli di intensità è un piacere morale per tutti coloro che hanno sempre tifato per Torino e creduto nei suoi livelli di gioco su più piani”, ci dice Silvana rilevando l’assoluta “inefficacia” nei semplici numeri delle statistiche che non possono evidenziare tutto il lavoro “occulto” del nostro grande “spettinato”.
tutta la squadra.. con due grandi chicche… i crossover di Garrett (mamma mia!) e Sasha (Vujacic ndr) che si butta per terra rischiando di sbucciarsi le ginocchia (da un 2 volte campione NBA un grande esempio). Quest’anno ci siamo…eccome”. Questo il commento di Simone che come sempre riesce a vedere anche negli angolini delle partite. “Sono contenta perché Torino ha carattere, e non è mai morta, Torino non crolla mai, almeno fino ad adesso, e grazie al lavoro silenzioso di Deron Washington unito al grande compito svolto da tutti gli altri avremo sicuramente spazio per future soddisfazioni”, commenta Sabrina dalla balaustra. Sicuramente abbiamo tre star quasi consolidate: Patterson, Garrett, Mbakwe che non dovremo mai dare per scontati ma contenti di averli in squadra. Un “animale” da competizione quale pochi altri: Sasha Vujacic. Un campione senza bisogno delle mie parole, con uno sguardo da ragazzo che adora ciò che fa e adora il pubblico che a sua volta lo ricambia. Un vero guerriero, può anche sembrare non al massimo ma quando la gara si fa dura lui esce alla “stragrande”, e sembra proprio vivere per quei momenti! “Una squadra con tante figure eccellenti e tanti campioni “occulti”: Jones e Iannuzzi su tutti!” un commento dalla mail di Giovanni, e direi che non si può che essere d’accordo con lui. Jones è probabilmente molto più solido di quello che la situazione estiva avesse fatto sembrare e direi complimenti a chi l’ha scelto: non sono solo quelli delle altre squadre a guardare lontano, ma si sa, per qualcuno l’erba del vicino… . 