Nel settembre del 2016 il Consiglio Direttivo dell’International Masters Games Association (IMGA), riunito a Vancouver, ha stabilito che fosse Torino ad organizzare, per l’estate del 2019, la sesta edizione degli European Masters Games (EMG2019).
Per ottemperare al meglio alle necessità che questo impegno richiede, la Città ha predisposto la costituzione del Comitato organizzatore degli European Masters Games – Torino 2019, ratificata con una delibera approvata dal Consiglio comunale con 22 voti favorevoli e un astenuto.
La delibera contiene anche l’atto costitutivo e lo Statuto del Comitato organizzatore di cui fanno parte, quali soci fondatori, Città di Torino e Città metropolitana di Torino, mentre potranno acquisire la qualifica di soci sostenitori le persone fisiche, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati che intendono contribuire al perseguimento delle finalità del Comitato.
Al Comitato organizzatore degli EMG2019 sono affidate le iniziative necessarie alla preparazione e alla realizzazione dell’evento e alla sua promozione attraverso l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni in Italia e all’estero.
Il Comitato organizzatore degli EMG2019 potrà, infine, stipulare convenzioni con comuni, federazioni sportive o società sportive per lo svolgimento di attività finalizzate all’organizzazione della manifestazione.
Dopo lo psicodramma delle dimissioni di Luca Banchi e poi di Carlo Recalcati

.Soltanto gare individuali nella seconda giornata, nella quale si sono concluse le prove di Esordienti A e Ragazzi. Proprio quest’ultima categoria ha visto un record italiano, stabilito da Elisa Dibellonia nei 200 super lifesaver. Elisa, classe 2005 tesserata per il Centro Nuoto Nichelino e allenata da Marcello Onadi, ha chiuso in 2’40”10 migliorando il 2’40”59 nuotato da Martina Dallari a Roma il 4 luglio 2015. Alla prima stagione nella categoria Ragazze ha vinto la gara davanti a Gioia Mazzi (Accademia di Salvamento), Eleonora Zampolini (Rane Rosse) e Vittoria Ormezzano, atleta tesserata per la Sa-Fa 2000 giunta a soli 19 centesimi dal podio. Nel pomeriggio la giovane nuotatrice torinese ha poi conquistato in volata l’oro dei 100 manichino pinne e torpedo, in 1’06”85 con un centesimo di margine su Gioia Mazzi; terza Eleonora Zampolini. Ha così concluso il suo ottimo Campionato Italiano con tre titoli individuali, un oro e due argenti a staffetta.
Supérieure de Commerce de Rennes nel 1998, il cui obiettivo è guidare attraverso il deserto del Marocco per portare aiuti ai bambini. Alla competizione possono partecipare solo vetture Renault 4, da cui deriva il nome della manifestazione – le celebri Quatrelle (4L), il modello R4 accessoriato – anche se vengono ammesse tutte le versioni della famosa auto a patto che abbiano telaio e motore originali. L’edizione di quest’anno scatta da Biarritz, cittadina francese sulla costa basca, con destinazione Marrakech dopo un avventuroso viaggio di 10 giorni e circa 6.000 km, percorrendo la penisola iberica, approdando in Africa a Tangeri con un percorso che porta oltre la catena dell’Atlante e attraversando il deserto marocchino fino all’arrivo nella grande metropoli africana.
Questo originale rally-raid percorre in carovane il tragitto in circa due settimane, con bivacchi di gruppo, percorsi avventurosi, obblighi di regolarità ed esercizi di orientamento. Nel 1998, alla prima edizione, hanno partecipato solo tre equipaggi, crescendo di anno in anno fino ai 1.500 della passata edizione. Ogni equipaggio è composto da due studenti universitari, i quali solitamente organizzano raccolte fondi tra sponsor locali e privati per l’iscrizione alla competizione, la preparazione tecnica dell’auto, il materiale benefico, benzina, pedaggi e campeggio. Lo scopo di ogni giornata è vincere la tappa grazie all’utilizzo della sola mappa e della bussola. La classifica viene stilata in base all’abilità di guida nel deserto e del raggiungimento dei checkpoint designati. Ogni giorno viene stilata una classifica generale per ogni tappa, una classifica per gli equipaggi europei non francesi e una classifica dedicata alle ragazze. All’edizione 2018 parteciperà dall’Italia anche il team Norauto,
composto da 3 giovani ragazzi italiani scelti attraverso una selezione tra numerose candidature: Ferdinando De Candia e Alessia Parimbelli alla guida, quest’ultima una delle prime donne meccanico a partecipare alla manifestazione, supportati dal meccanico Dario Cammarata. Tra gli obiettivi raggiunti dalla manifestazione nel corso degli anni la costruzione di aule scolastiche, la fornitura di alimenti non deperibili, materiali didattici e sportivi per i bambini, oltre al sostegno economico ad associazioni no-profit locali impegnate nel sostegno alla popolazione e in particolare ai giovani.


CAMPIONATO REGIONALE INDOOR
essere un segnale di attenzione in previsione della fine dell’anno con tante partite che saranno “tirate” fino all’ultimo. “Sembra quasi di essere tornati ad inizio anno, anche se abbiamo perso un po’ il sorriso generale della squadra”, il commento da Francesco via mail che ha visto la partita dall’alto del Palaruffini, ed è chiaro che non sarà semplice ripristinare l’entusiasmo generale di poco tempo fa. Però dovrebbe essere chiara una cosa per tutti: gli errori sono commessi da chiunque e le colpe è raro che siano da un lato solo, ma rivangare sempre il passato non conduce altro che alla nostalgia e non porta alcun beneficio. Tutti coloro che si ritengono tifosi di questa squadra difficilmente dimenticheranno quanto successo, ma passare oltre è un dovere per continuare a sperare in un grande basket di livello altissimo nella nostra città. “La dirigenza ha fatto sicuramente qualche errore, così come i giocatori e anche gli allenatori, ma bisogna andare oltre: noi siamo qua per la maglia gialloblu, e non molleremo fino alla fine”; queste sono le parole di Giovanni poco prima della partita e i fatti hanno corrisposto agli intenti. E i tifosi di Torino hanno dimostrato un attaccamento alla maglia che poche altre squadre avrebbero incontrato in situazioni simili. E i giocatori sembrano rispondere. Ora, di giocatori, ne arriveranno altri due nuovi (e credo che meriterebbero di essere accolti con fiducia per sentirsi a “casa” e non sotto esame) e cambiamenti ce ne saranno anche in campo, ma è anche il bello della vita dove le novità creano sempre interessanti emozioni. A Torino ne abbiamo già “viste” tante in questi anni, e crediamo che se solo un po’ di buona sorte e una saggia condotta da adesso in avanti di tutto il “campo” e “fuori campo” ci accompagneranno, il finale di questa stagione potrà essere migliore di quanto oggi si pensi.