SPORT- Pagina 410

Allegri: “Come al cenone un po’ in difficoltà alla fine”

Massimiliano Allegri  su Twitter commenta la sofferta vittoria sulla Roma: “Come al cenone di Natale, siamo andati un po’ in difficoltà alla fine…ma abbiamo festeggiato con la nostra famiglia. A proposito: auguri a tutti”.  Il tecnico bianconero alla vigilia della partita aveva chiesto a Babbo Natale di ricevere i regali  un giorno d’anticipo.

NUOTO: il 2017 di gare si chiude con la Coppa Brema

L’anno solare 2017 volge al termine, ma prima della sua conclusione il Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta organizzerà un ultimo importante evento agonistico. È la fase regionale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema, in programma sabato 23 dicembre al Palazzo del Nuoto di Torino. La manifestazione deve il suo nome al tragico incidente aereo avvenuto nel 1966 nei cieli di Brema, nel quale persero la vita – tra gli altri – 7 giovani nuotatori della nazionale italiana (Sergio De Gregorio, Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Luciana Massenzi, Dino Rora, Carmen Longo, Daniela Samuele), il tecnico federale Paolo Costoli e il giornalista Rai Nico Sapio.

Secondo regolamento si nuota in vasca da 25 metri, con il seguente programma:
– 1° turno (mattina a partire dalle 10): 200 misti F / 400 stile libero M / 200 stile libero F / 100 farfalla M / 100 rana F / 200 rana M / 100 dorso F / 200 dorso M / 200 farfalla F / 100 stile libero M / 50 stile libero F / 400 misti M / 800 stile libero F / 4×100 mista M / 4×100 stile libero F.
– 2° turno (pomeriggio a partire dalle 16): 200 misti M / 400 stile libero F / 200 stile libero M / 100 farfalla F / 100 rana M / 200 rana F / 100 dorso M / 200 dorso F / 200 farfalla M / 100 stile libero F / 50 stile libero M / 400 misti F / 1500 stile libero M / 4×100 mista F / 4×100 stile libero M.

Nelle fasi regionali della Coppa Brema organizzate in ogni Comitato, per ogni gara gli atleti ricevono un punteggio in base alla prestazione nuotata, secondo tabelle federali. Il punteggio totale di ogni società è quindi dato dalla somma dei punteggi conquistati da ogni suo atleta e dalle proprie staffette. Ne conseguono una classifica nazionale femminile e una maschile. Le prime otto società del settore femminile e le prime otto del settore maschile si qualificano alla finale nazionale di serie A1, mentre le società classificate dal 9° al 16° posto si qualificano alla finale nazionale di serie A2.

Le finali del Campionato Nazionale a Squadre di serie A1 e A2 sono in programma il 15 aprile 2018, all’indomani del Campionato Italiano Assoluto Primaverile. Le società che al termine della fase regionale sono classificate dal 17esimo al 40esimo posto determinano direttamente la graduatoria della Serie B. Nella passata stagione la finale di serie A1 ha visto la Rari Nantes Torino femminile al sesto posto e il Centro Nuoto Torino maschile al settimo. La finale di A2 ha invece visto il Centro Nuoto Torino femminile al quarto posto e la Rari Nantes Torino maschile al sesto.

Alla fase regionale della Coppa Brema parteciperanno 17 squadre femminili e 16 maschili. Schierano una squadra in entrambi i settori Rari Nantes Torino, Centro Nuoto Torino, Sisport, Dynamic Sport, Aquatica Torino, CSR Granda, Sa-Fa 2000 Torino, UISP River Borgaro, UISP Vivisport Fossano, Swimming Club Alessandria, Blu Sport Orbassano, Libertas Nuoto Chivasso, UISP Pinerolo Nuoto, GS Vigili del Fuoco Torino e Libertas Nuoto Novara. Nuotatori Canavesani e Aosta Nuoto saranno impegnati soltanto nel settore femminile, Asti Nuoto soltanto al maschile.

Su Twitter la gioia bianconera per la vittoria

La soddisfazione di Massimiliano Allegri si materializza nel suo tradizionale tweet dopo-partita,al termine della prova della Juventus, che ieri sera ha sconfitto 2-0 il Genoa: “Continuiamo il nostro percorso in una #CoppaItalia a cui teniamo molto. Ora tuffiamoci in queste feste sul campo: una novità a cui dobbiamo farci trovare pronti!  Sempre via social, il titolare di ieri, commenta: “Sappiamo cosa vogliamo e non smettiamo di lottare per realizzarlo. Il vostro calore è il miglior antidoto contro il freddo: avanti così!”.

Bologna – Fiat Torino: una sconfitta che fa male…

Sintomatica alla fine di una partita è l’emozione che questa lascia: tanto amaro in bocca, soprattutto per chi e come abbia sconfitto la squadra della FIAT TORINO.

Una partita che si poteva vincere, non diciamo agevolmente, ma, tutto sommato, si vedeva che a parte il finale, sembrava che gli altri giocatori fossero anche disposti a perdere se gli fosse data l’occasione giusta. Purtroppo, le trasferte di Bologna risultano ancora indigeste per i colori di Torino, che, dopo un inizio di buonissimo livello, si sono persi in una ricerca di strani individualismi .

Vero è che fino a pochissimo dalla fine la partita era sicuramente ancora “vincibile”, ma poi il panico ha assalito i giocatori in campo mentre le riserve della Virtus Bologna (vedi Stefano Gentile e Lawson) uscivano alla grande.

Torino ha individualità abilissime a trovare la via del canestro ma quando questo si trasforma in un muro di plastica entro il quale la palla non entrerà mai, bisognerebbe tranquillizzare tutti e cercare come squadra di sopperire alle mancanze dei singoli. Neanche 40 punti subiti da Milano in 35’ e poi 82 presi da Bologna testimoniano la mancanza della stessa intensità durante la partita al Paladozza.

Talvolta si potrebbe osare di consigliare al nostro Coach il “time out preventivo”, cioè quando tutto va bene fermare la partita un attimo e dire ai ragazzi che va tutto bene, di continuare così, e di non usare il time out solo quando siamo disperati. Un po’ come dare la pacca ad un amico e dirgli “Bravo!”, come a rinforzargli il coraggio di andare avanti e, invece di dover urlare, spronare tutti a dare il meglio.

I singoli … “direi che la giornata nera di Vujacic non faccia testo e il no comment è l’unico pensiero che possiamo inviargli sperando non accada più”, commento di Adriano dalla visione in tv.

“Patterson e Garrett hanno sì sbagliato qualcosa, ma se non ci fossero stati loro chi provava ad inventare qualcosa in una partita come questa? E poi fino a quasi tre minuti dalla fine eravamo lì e senza le uscite per falli di Mbakwe e Patterson forse non sarebbe finita così…” ci dice Giovanni che anche lui ha visto la partita in TV.

La presenza “fischiata” in campo di Valerio Mazzola è stata importante e a lui va il nostro incoraggiamento e il ringraziamento per la grande capacità di saper reagire elegantemente a chi disprezza le persone solo per il colore delle maglie che indossa. Il “pubblico” è bestia feroce che difende il proprio branco e annienta chi non è con lui, ma le persone sempre dovrebbero apprezzare le altre persone e, solo perché hanno fatto scelte di vita impegnative e differenti, non dovrebbero dimenticare il passato di chi ha collaborato con loro, ma si sa, lo scellerato è colui che dissipa non solo beni materiali, ma anche colui che dimentica i valori umani.

E Mazzola, già intervistato su questa testata, è una persona talmente di nobile animo a cui speriamo di saper ridare il giusto calore del suo vero pubblico fin dalla prossima partita.

A tal proposito speriamo in una bella accoglienza per Chris Wright sabato a Torino che tanto ha dato alla nostra squadra e con i problemi di salute che ha dovremmo essere tutti felici di incontrarlo in un campo da basket sia come avversario che come amico.

Torniamo ai pochi commenti ricevuti dalla partita, ma si sa, la tristezza non è amica del tempo da dedicare a scrivere, e speriamo che sia sempre un momento sparuto in mezzo a periodi di “felicità sportiva”.

“Dispiace perdere con giocatori avversari così indisponenti ma la nostra prestazione sarebbe anche bastata se gli arbitri avessero gestito meglio gli ultimi minuti”, ci scrive Andrea. Non saprei cosa dire se non utilizzare frasi fatte che dicono che se sei sopra di 10 nell’ultimo minuto è difficile che gli arbitri possano interferire granché… e Torino aveva la possibilità di trovarsi in queste condizioni vista la difficoltà della forte della squadra affrontata.

In conclusione, si potrebbe dire che è stata una partita giocata a sprazzi con elementi di spettacolarità unica, vedi la conclusione al volo di Patterson su passaggio esageratamente bello di Washington alla fine del terzo quarto (potremmo inserirlo quasi sicuramente sul podio delle più belle azioni di Torino da quando è tornata nella massima serie), unita a troppe ingenuità e tentativi di chiudere tutti da soli… .

La speranza è che Torino sia quella vista contro Milano, unita e “asservita” agli ordini di un coach che, se lasciato lavorare, probabilmente stupirà tutti con la costruzione di un qualcosa di bello che ora è solo in germinazione e che ogni tanto lascia intravvedere lampi di genio e tattica che altre squadre faticano solo ad immaginare.

Paolo Michieletto

 

Allegri: “Col Genoa attenti a non cadere”

Dybala,  Bernardeschi , Rugani, Marchisio, il pressochè sicuro ritorno di Chiellini, e  Lichtsteiner in campo per la Juve contro il Genoa in Coppa Italia “La partita – ha dichiarato all’Ansa  Massimiliano Allegri – è fondamentale per il percorso che porta alla finale di Coppa Italia. E’ una gara pericolosa: se la prendi alla leggera, rischi di cadere. E non deve succedere, altrimenti usciremmo da una competizione che dobbiamo giocare per vincere. Di Francesco? Non ha bisogno dei miei complimenti, è stato bravo a dare equilibrio alla Roma, ha  fatto bene a Sassuolo e ora si sta ripetendo a Roma. E’ una piazza complicata e difficile che lui conosce perché ci ha giocato”.

 

(Foto: Claudio Benedetto: www.fotoegrafico.net)

Un migliaio al parco Dora di corsa per l’UGI

Il clima gelido non ha intimorito i partecipanti della 6^ edizione della IX Miglia di Natale. Un migliaio tra podisti e camminatori si sono presentati alla partenza nell’area strippaggio del parco Dora questa mattina. Tutti accomunati dalla voglia di gareggiare prima  di Natale per una buona causa. 

L’organizzazione curata da Giannone Sport, devolverà 2000 euro all’UGI (Unione Genitori Italiani),  associazione che cerca di migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da tumore. L’urban trekking si è articolato su tre distanze. I più piccoli accompagnati da tanti Babbo Natale si sono cimentati sulla distanza di 1000 metri. Due le distanze per gli adulti, un traguardo intermedio di 8,4 km, il più gettonato e 14,5 km la vera “IX Miglia” su due giri.  Sul percorso più breve ha partecipato anche il presidente della circoscrizione 4, Claudio Cerrato, che ha sottolineato come questo tipo di eventi, siano importanti per rivitalizzare l’area.   “E’ stato un bel percorso, pulito, senza pericolo di cadere” ha sottolineato Diego Naronte (Reale Mutua) il primo al traguardo in 50’06”. Una vittoria decisa soltanto al secondo giro, dopo aver fatto un testa a testa con Fabrizio Garetto (Vigonechecorre), seguito da Antonio Palumbo (Giannonerunning). Chiudono il podio Matteo Russo e Giuseppe Boasso. Competizione più combattuta in campo femminile. Laura Rao (Doratletica) è partita in sordina “ho pochi chilometri nelle gambe”, dietro a Elisabetta Ferrero(Alpini Trofarello). La vincitrice ha preso il comando al 10 km. e ha concluso in 58’42”, seguita da Elisabetta Ferrero e Michela Razza (Interforze), allenata da Bruno Santachiara. Per il quarto e quinto posto Claudia Guidotti e Maria Angioni. Un ricco ristoro natalizio ha accolto tutti i partecipanti. 

Giada Russo è argento ai Campionati italiani assoluti

Si sono chiusi il 16 dicembre, con i programmi liberi della categoria senior, i Campionati italiani assoluti di pattinaggio artistico che si sono tenuti all’Agorà di Milano.

Giada Russo ha conquistato una splendida medaglia d’argento nel singolo femminile senior, piazzandosi alle spalle soltanto di Carolina Kostner. La pattinatrice torinese, 20 anni, veste i colori dell’Ice Club Torino, è allenata da Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis, e, nelle scorse stagioni, ha vinto titoli sia nella categoria junior che nella senior (2 titoli italiani nel 2015 e 2016).

Giada Russo ha mantenuto il secondo posto sia nel programma corto, pattinato sulle musiche di “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrik, creato per lei dal suo allenatore e coreografo Edoardo De Bernardis, sia in quello lungo, in cui l’atleta ha interpretato la colonna sonora di “Parla con lei” dello spagnolo Pedro Almodovar, coreografato da Andrea Vaturi e Edoardo De Bernardis, totalizzando un punteggio di 166.16.

“E’ stata una gara molto intensa, nella quale ho dovuto affrontare pattinatrici preparate e competitive – ha affermato la Vice campionessa italiana – e ho cercato di dare il massimo in entrambi i segmenti, interpretando al meglio i programmi, che, gara dopo gara, sento sempre più miei. Conquistare la medaglia argento, alle spalle di una grande campionessa come Carolina Kostner, mi ha resa orgogliosa di me stessa e del mio lavoro”.

Dedico questa medaglia ai miei genitori che mi sono sempre stati accanto, ai miei allenatori Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis, che mi hanno sostenuta e supportata fin dall’inizio della mia carriera, anche nei momenti difficili, a tutto l’Ice Club Torino dove ho mosso i primi passi quando avevo 3 anni, sulla pista all’aperto del Tazzoli con Claudia Masoero, e alle persone che hanno sempre creduto in me” ha concluso la Russo.

“E’ stato un campionato ricco di soddisfazioni – hanno dichiarato Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis – Siamo contenti dei risultati ottenuti dai nostri ragazzi. Oggi Giada ci ha regalato un’altra bella medaglia. E’ un’ottima pattinatrice in grado di interpretare al meglio le musiche e di trasmettere emozioni. Il suo impegno e la sua dedizione le hanno fatto conquistare un argento meritato”.

Giada Russo potrebbe ricevere, nei prossimi giorni, la convocazione per le Olimpiadi di Pyeongchang 2018.

Barbara Castellaro

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Campionati italiani: la coppia di artistico Carli/Pauletti è campione d’Italia nella categoria junior

Dopo l’oro di Lucrezia Beccari nel singolo femminile e il bronzo di Paolo Balestri nel singolo maschile, oggi la coppia di artistico formata da Sara Carli e da Marco Pauletti si è laureata campione d’Italia, imponendosi sia nel programma corto che in quello lungo e totalizzando il punteggio di 110.43. I due ragazzi pattinano insieme soltanto dal maggio scorso, quando Marco Pauletti, atleta junior allenato in Trentino, a Baselga di Pinè, da Debora Savaris, dopo una serie di provini alla ricerca di una partner, ha scelto la piemontese Sara Carli, 12 anni, campionessa italiana cadetti elite nel 2017 e atleta della Nazionale italiana, per formare una coppia di artistico e intraprendere con lei questo percorso. In pochi mesi, i due pattinatori hanno raggiunto ottimi risultati, mettendosi in evidenza per l’affiatamento e per l’importante bagaglio tecnico: salti lanciati, sollevamenti di livello 4 e doppi axel in parallelo. Sara Carli e Marco Pauletti, allenati da Cristiana Di Natale e Fabiana Di Natale, ai Campionati italiani, hanno presentato un programma corto pattinato sulle musiche di “Alexander”, coreografato da Matteo Zanni e Edoardo De Bernardis, e un programma lungo nel quale interpretano “Il Mago di Oz”, coreografato da Andrea Vaturi. Claudia Masoero, direttore dell’Ice Club Torino ha affermato, commentando i risultati dei suoi atleti: “Sono soddisfatta del percorso che sta realizzando questa coppia di artistico. In poco tempo Sara e Marco, che sono seguiti da un ottimo team, hanno fatto grandi progressi”.

Barbara Castellaro

www.iceclubtorino.it

È piemontese la nuova campionessa italiana junior di pattinaggio artistico

Lucrezia Beccari, 13 anni, tesserata per l’Ice Club Torino asd ha vinto, il 14 dicembre, il titolo italiano junior ai Campionati nazionali che si stanno svolgendo all’Agora’ di Milano, totalizzando il punteggio di 165.44. La Beccari, allenata da Edoardo De Bernardis e Claudia Masoero e coreografa dallo stesso De Bernardis, ha vinto sia il programma corto pattinato sulle musiche di “Alien” e “Visitors”, sia il lungo, un toccante omaggio all’Olocausto in cui la pattinatrice piemontese veste i panni di una ragazzina deportata, interpretando le colonne sonore di “Schlinder’s list” e del “Pianista”. “È una bella soddisfazione vedere Lucrezia vincere il suo primo titolo nazionale” ha affermato De Bernardis. “É una ragazzina determinata – ha proseguito l’allenatore della Beccari – che si impegna e che ha ottime doti interpretative. Nei due segmenti di gara ha dimostrato carattere e grinta e ha meritato questo titolo nazionale”. L’Ice Club Torino conquista un’altra medaglia, un bronzo, anche nella gara junior maschile con Paolo Balestri che sale sul podio con il punteggio di 109,49, regalando un altro ottimo risultato al Piemonte. “Questi ragazzi – ha affermato la Presidente dell’ Ice Club Torino – Claudia Masoero – hanno vinto due medaglie importanti. Sono una bella promessa per il futuro del pattinaggio italiano”. Nella serata del 14 dicembre la coppia junior di artistico Ice Club Torino formata da Sara Carli e Marco Pauletti, allenata da Cristiana Di Natale e Fabiana Di Natale, ha ottenuto la prima posizione provvisoria e il 15 dicembre  affronterà il programma libero.
Barbara Castellaro 

FIAT Torino – Armani Milano, una gran bella vittoria

Torino non delude, e quest’anno, a parte qualcuno che forse non segue fino in fondo lo sport, non si può che considerare che il grande basket passerà anche da qui. Vincere sempre è un privilegio di pochi, ma essere secondi dopo dieci giornate dovrebbe far riflettere anche coloro a cui piace sempre solo criticare, forse anche perché, parafrasando un pochino la canzone di Marinella “… son tutti bravi a dar buoni consigli solo perché non possono dare “alcun esempio”… Lo sport giocato domenica tra Torino e Milano è stato ad un livello di intensità probabilmente mai visto dalle nostre parti: qualcuno potrà pensare a tanti errori, ma se ci si rendesse conto della velocità a cui si gioca, si potrebbe comprendere come non sia facile tirare dopo aver corso per liberarsi di montagne umane piene di muscoli che si muovono veloci quasi come un Bolt… o essere subito lucidi dopo aver corso per impedir loro di tirare. Torino dopo tre quarti ha tenuto Milano a soli 35 punti! Comunque, anche se c’è chi, come me, preferisce le partite da 100 punti, questa non è stata una brutta partita, ma forse quella della consacrazione ad alto livello di Torino, sperando solo che possa resistere fisicamente, perché l’alta intensità logora, ma è solo quella che ti permette di vincere. Una domenica come questa non poteva lasciare indifferenti i tifosi della FIAT Torino e quindi per riuscire a dare a tutti uno spazio, sarò costretto in alcuni commenti a fare delle sintesi.

“In una Torino gelida, più di 5000 persone hanno riscaldato un Pala Ruffini già soldout. La coreografia dei tifosi gialloblù è semplice ma efficace con le bandierine gialle a colorare il palazzetto alla presentazione delle squadre mentre durante la partita il tifo della curva ha trainato più volte tutti i settori, complice anche l’ottima prova della squadra. Poco di più di una ventina gli Ultra di Milano, che però riescono a farsi sentire nonostante la bolgia”, ci scrive Vincenzo, e infatti oltre al tifo oltremodo corretto e caldo di Torino è da segnalare come forse Milano non abbia un appeal come una volta, quando da Milano arrivavano in tanti e un po’, anche se sembra strano dirlo, ci sono mancati: un derby senza tifoseria avversaria al completo è un po’ meno … derby. “Torino finalmente ritrova lo spirito di gruppo; gran difesa, ottime penetrazioni di Lamar e un Andrè Jones in ottima serata! Grande prestazione di Deron (Washington) presenza ovunque: siamo tornati sulla strada giusta! Go Aux”, il commento di Simone dalla curva. “Per chi non se ne fosse accorto, mancava uno striscione che ha toccato migliaia di persone. ASIA VIVE, Purtroppo, questo, che rappresenta l’incarnazione di una piccola bimba scomparsa a soli 11 anni, non si è potuto esporre. Il settore 208 si è limitato a tifare per i nostri colori senza insultare nessuno. Nel mio silenzio glaciale un grazie a tutti coloro che hanno avallato la nostra scelta” ci scrive Mirko che aggiunge e chiede solo di poter inviare ancora un messaggio a sue due più che amici , anzi fratelli “Questo è lo striscione che ho tatuato nel cuore: Ivan e Thomas non mollate!” .

La speranza è che Torino possa divenire esempio del tifo e bisogna dire che tutta la curva è degna corollario di questa squadra, che riconosce al pubblico il valore di sesto uomo, dove Vujacic sembra essere il “capopopolo” e dove la passione per i colori gialloblu dovrebbe essere unica, anche se ognuno a suo modo… . Massimiliano commenta dalla curva blu “Partita durissima non bella a vedersi ma meno male che l’abbiamo vinta”, e che sia stata dura è innegabile. Sabrina commenta: “la partita perfetta, a parte qualche piccola appannatura di Poeta, superiori a tutti Mbakwe (ha caricato anche se non solo lui di falli i “lunghi” di Milano) in fase offensiva, e Washington   su tutto il campo. E finalmente Patterson sembra essere ai suoi livelli”.La squadra intera sembra essere finalmente sugli scudi! E anche se a volte si “oscurano” si rendono utili sotto altre forme, come Garrett, il cui ruolo di direttore di orchestra lo ha gestito veramente bene, basta vedere anche la difesa dove (in collaborazione con gli altri) le guardie di Milano sono state sicuramente molto meno positive “…Torino è determinata questa sera. Sasha (Vujacic) chiede il sostegno a più non posso da parte del pubblico. E il pubblico è tutto in piedi e la squadra risponde giocando alla grande e finalmente si porta a casa questa vittoria tanto voluta e tanto desiderata. E anche la panchina vive un’altra atmosfera: Davide Parente che sostiene i compagni pronto ad un abbraccio o ad una parola che carica, e anche Okeke fa la sua parte! Bella la nostra Torino” il commento di Barbara! Giovanni dal settore Giallo Distinti segnala: “ Torino c’è, anche se sembrava avesse già finito, ma Torino ha un’anima e forse da stasera si può sperare in qualcosa di buono!” Sicuramente la strada per la vittoria finale la può completare solo chi vince, e quindi, aspettiamoci una via difficile da trovare, ma anche essere pronti ad apprezzare lo sport per quello che è: una competizione in cui tutti danno il massimo per vincere, e nel basket, la partita ha sempre un solo vincitore, ma se i contendenti hanno dato il massimo, nulla si può rimproverare a chi perde, anche se noi speriamo sempre che sia l’altra squadra… !

Paolo Michieletto