SPORT- Pagina 30

La Valanga Azzurra, il docufilm per celebrare quei lontani miti dello sci

Presentato al cinema Romano di Torino il docufilm del regista Giovanni Veronesi sulla mitica “Valanga Azzurra”, un gruppo fantastico di sciatori che, negli anni Settanta, portarono gloria e lustro all’Italia con le loro innumerevoli e spettacolari vittorie nel cosiddetto “circo bianco”: verrà trasmesso il 30 dicembre in prima serata su Rai 3. Presenti in sala molti dei protagonisti di ieri, dal mitico Gustav Thoeni a Piero Gros e a Paolo De Chiesa, oggi commentatore tecnico per la Rai, e di oggi, come Sofia Goggia e Federica Brignone.

Cinquant’anni fa nasceva il mito della “Valanga Azzurra”, una felice ed eloquente espressione di origine giornalistica usata per la prima volta nel 1974 da La Gazzetta dello Sport, dal giornalista Massimo di Marco, a commento della gara di slalom gigante di Berchtesgaden, in Germania, del 7 gennaio, la quale per ben un decennio fu la squadra di sci alpino più forte della storia. Un gruppo straordinario di atleti e sciatori che, ispirato dai grandi del passato, uno su tutti Zeno Colò, creò le premesse per un movimento sciistico di massa (negli anni Settanta, con il boom economico italiano, prese piede anche il turismo montano e quindi le attività sportive a esso collegate; inoltre gli sci di legno con attacchi rudimentali furono sostituiti da materiali moderni), che avrebbe poi portato alla nascita di altri super campioni come, per esempio e per citare il più fantastico e indiscusso, Alberto Tomba, detto la “Bomba” (che fu allenato da Gustav Thoeni).

Probabilmente la volontà di produrre questo docufilm è nata anche dalla precedente idea filmica di Domenico Procacci (Una squadra) di rendere omaggio a un altro mito sportivo nostrano del passato, l’altrettanto celeberrimo team nazionale di tennis, composto da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli e capitanato da Nicola Pietrangeli, il quale, sempre negli anni Settanta (1976), alzò sotto il cielo di Santiago del Cile la famosa Coppa Davis. Questo evidente e ulteriore stimolo, unito a una passione vera e profonda per lo sci di Giovanni Veronesi, che da bambino fantasticava nei suoi sogni di emulare quei grandi campioni, senza poi riuscirci, deve aver dunque indotto il regista-sceneggiatore di personaggi quali Carlo Verdone, Francesco Nuti e Leonardo Pieraccioni ad abbracciare questa nuova e particolare avventura professionale, questa nuova sfida.

Nel docufilm, già presentato al Festival del Cinema di Roma, viene narrato tutto il leggendario percorso della nazionale italiana di sci alpino degli anni Settanta, guidata dall’altrettanto leggendario capitano Mario Cotelli, attraverso i suoi innumerevoli e prestigiosi successi in Coppa del Mondo, ai Mondiali e alle Olimpiadi: in pochi anni la Valanga Azzurra vinse infatti cinque Coppe del Mondo e numerose medaglie tra Olimpiadi invernali e Mondiali di sci alpino. Il docufilm, che ha richiesto un lavoro lungo, minuzioso e approfondito, naturalmente non racconta solo i fasti e le vittorie, ma analizza anche e soprattutto il gruppo e i singoli, gli antagonismi e i protagonismi, le sane e ovvie rivalità, le amicizie e le discussioni, le litigate, lo spirito di squadra, la capacità di stimolarsi e sostenersi a vicenda nei momenti migliori e in quelli più difficili, sempre memore del fatto che erano certamente campioni sugli sci, ma ancor più e in primis uomini nella vita quotidiana, con i loro pregi e difetti, vizi e virtù.

Solitamente, tra questi veri e propri eroi del “circo bianco”, che fecero sognare ed esaltare milioni di italiani di ogni latitudine ed età, si tende a ricordare i nomi più blasonati e vincenti come Gustav Thoeni o Piero Gros, ma di non minore importanza furono, proprio per la costruzione del mito della Valanga Azzurra, personaggi come Paolo De Chiesa, Herbert Planck, Franco Bieler, Helmut Schmalzl, Tino Pietrogiovanna, Stefano Anzi, Giuliano Besson e Fausto Radici. Tutti, chi più e chi meno, diedero il loro prezioso e originale contributo per la creazione di un mito che resiste ancora dopo cinquant’anni e che sembra intramontabile, eterno e bello come una favola.

Patrizio Brusasco

Quattro successi TDN al trofeo Città di Monza

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 piega al tie-break anche Perugia

Torino, 28/10/2024

Un’altra vittoria al tie-break, la seconda consecutiva e la terza in cinque partite: la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 aggiunge altri 2 punti alla classifica vincendo 2-3 al PalaBarton contro la Bartoccini-Mc Restauri Perugia.
Senza Zakchaiou coach Bregoli lancia titolare la coppia centrale Alberti-Gray confermando la diagonale Van Aalen-Gicquel, le bande Skinner e Omoruyi e Spirito libero.
Il primo set, ben giocato e sempre in controllo, vede le chieresi dominare a muro e nel contrattacco (18-25). Nella seconda frazione Perugia sale di tono in attacco e dopo aver condotto di un’incollatura per buona parte del set la spunta 25-22. Senza storia la terza frazione che Chieri fa sua con un eloquente 14-25. Nella quarta frazione sul parziale di 14-19 i giochi sembrano fatti ma le umbre reagiscono e chiudono 32-30 dopo 43 minuti al sesto set-point dopo aver annullato due match-point a Chieri. Nel tie-break le chieresi tornano padrone del campo e fanno scendere i titoli di coda sul 9-15 dopo 2 ore e 37 minuti di gioco.
Pur con un po’ di amarezza per aver mancato il colpo del k.o. nel quarto set, per la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 il bilancio è più che in attivo: riuscire a reagire alle difficoltà restando sempre in partita è una base importantissima su cui costruire la stagione.
Miglior realizzatrice del match è Skinner che mette a segno 31 punti meritandosi un altro premio di MVP, il terzo stagionale. In evidenza nel tabellino anche Gicquel con 25 punti.

Bartoccini-Mc Restauri PerugiaReale Mutua Fenera Chieri ’76 2-3 (18-25; 25-22; 14-25; 32-30; 9-15)
BARTOCCINI-MC RESTAURI PERUGIA: Ricci 3, Nemeth 26, Gryka, Cekulaev 7, Gardini 13, Ungureanu 2; Sirressi (L); Traballi 12, Bartolini 3, Pecorari, Cogliandro. N. e. Orlandi, Rastelli, Recchia (2L). All. Giovi; 2° Marangi.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Van Aalen 7, Gicquel 25, Gray 7, Alberti 6, Skinner 31, Omoruyi 15; Spirito (L); Guiducci, Rolando, Anthouli, Carletti. N. e. Lyashko, Bujis, Lavagnino (2L). All. Bregoli; 2° Rostagno.
ARBITRI: Jacobacci di Bergamo e Cappello di Siracusa.
NOTE: presenti 1100 spettatori. Durata set: 27′, 31′, 26′, 43′, 16′. Errori in battuta: 8-14. Ace: 5-6. Ricezione positiva: 43%-54%. Ricezione perfetta: 26%-44%. Positività in attacco: 35%-45%. Errori in attacco: 10-13. Muri vincenti: 9-14. MVP: Skinner.

COMUNICATO STAMPA

La cronaca
Primo set – L’incontro si apre con un muro di Gicquel su Gardini. Proprio il muro è per buona parte del set il leitmotiv chierese, a cui Perugia risponde inizialmente con l’efficacia del servizio. Sul 7-6 l’attacco vincente di Skinner manda sulla linea dei 9 metri Van Aalen. Il turno di battuta della palleggiatrice frutta un parziale di 6 punti che porta le biancoblù sul 7-13. Giovi inserisce Traballi e Bartolini ma l’inerzia resta favorevole a Chieri che da lì in avanti controlla bene il vantaggio e chiude 18-25 al secondo set-point grazie all’errore in attacco di Ungureanu.

Secondo set – Sul 4-3 Perugia allunga a 7-4 (Nemeth). Chieri resta a contatto ma dopo l’11-10 di Skinner due colpi di Nemeth e un muro di Ungureanu fruttano un nuovo allungo alle umbre (14-10). Nella seconda parte del set le padrone di casa difendono con i denti i vantaggio. Le biancoblù sfiorano ancora la parità sul 18-17 con un muro di Gray. Entra Traballi che con due importantissimi attacchi porta Perugia sul 24-20. Chieri annulla due set-point, poi Gray serve lungo e la frazione si chiude 25-22.

Terzo set – Sul 2-2 Chieri compie un primo strappo salendo a 2-6 con Skinner. Il vantaggio delle chieresi cresce rapidamente raggiungendo gli 8 punti sul 5-13 (ancora Skinner), quindi tocca il distacco massimo di 11 punti quando Gicquel mette a terra il pallone del 12-23. Sul 13-24 Gicquel sfrutta al meglio la seconda palla set e porta al cambio di campo sul 13-25.

Quarto set – Grande equilibrio e squadre sempre a contatto fino al 14-14. Qui c’è un primo break favorevole a Chieri che sul turno di battuta della neo entrata Guidicci allunga a 14-19 con i punti di Gicquel e Gray e tre errori consecutivi di Perugia. Le padrone di casa reagiscono e dopo due attacchi di Traballi recuperano a 19-20. Omoruyi fa respirare Chieri (19-21), ma Perugia non molla e pareggia a 21. Alberti con un primo tempo e Omoruyi da posto 4 firmano il 21-23. Rispondono Nemeth da posto 2 e il muro di Bartolini ed è 23-23. Il quarto tocco umbro dà un match-point a Chieri: Nemeth lo annulla, si va ai vantaggi (24-24). Il successivo muro di Bartolini su Skinner frutto un set-point a Perugia. Con due grandi difese su Nemeth e il secondo tocco di Guiducci le chieresi siglano il 25-25. Gardini firma il 26-25. Nello scambio successivo Gardini sembra trovare il tocco del muro ma il videocheck dà ragione a Chieri: è 26-26. Cekulaev mura Skinner (27-26), poi due attacchi di Skinner danno il secondo match-point a Chieri (27-28). Un’invasione e Traballi capovolgono il punteggio in 29-28. Mani-out di Gicquel ed è 29-29. Nemeth mette a terra il 30-29, poi Skinner in pipe sigla il 30-30. Traballi consegna a Perugia il sesto set-point, quello buono: Nemeth realizza il 32-30 portando l’incontro al tie-break.

Quinto set – Gicquel e Skinner svettano in attacco e al cambio di campo Chieri è avanti 2-8. Nella seconda parte del tie-break le biancoblù giocano in scioltezza. Gicquel consegna sette match-point a Chieri (7-14). Nemeth e l’ace di Cekulaev annullano i primi due, infine Cekulaev serve in rete e l’incontro termina 9-15.

COMUNICATO STAMPA

Il commento
Loveth Omoruyi: «
Peccato per il quarto set, loro hanno fatto meglio di noi verso la fine. Spiace per il punto perso che sicuramente sarà importante per la classifica. Il quinto set è sempre difficile da giocare per chiunque, sono felice che con il gioco di squadra siamo riuscite a vincerlo nettamente».

WTA FINALS, il Torneo delle Maestre a Riyadh in Arabia Saudita

Dal prossimo 2 novembre le migliori otto giocatrici singolariste e le migliori otto coppie della stagione si sfideranno nella capitale saudita per la conquista dell’ambito trofeo che chiude tradizionalmente la lunga stagione tennistica. L’Italia, per la prima volta impegnata in entrambe le competizioni, potrà contare sulle presenze di Jasmine Paolini (numero 6 nel ranking mondiale), per il singolare, e della coppia Errani/Paolini (terze in classifica WTA) per il doppio. Gli appassionati potranno seguire l’evento su Supertennis (Canale 64 del digitale terrestre).
Non è mai accaduto nella storia del tennis che l’Italia fosse presente nei quattro principali tornei di fine stagione: WTA Finals, Atp Finals, Billie Jean King Cup e Coppa Davis! Invece quest’anno, nel mese di novembre, molti nostri giocatori parteciperanno ai quattro prestigiosi eventi, grazie a un movimento, tanto maschile quanto femminile, che nel corso delle ultime stagioni è cresciuto a livelli insperati, forse ben oltre ogni aspettativa e speranza. Naturalmente a partire da Jannik Sinner, da 21 settimane numero uno del ranking della classifica Atp maschile, nonché vincitore quest’anno di due slam (Australia Open e US Open), per arrivare alla crescita di molti tennisti, come Musetti, Arnaldi, Cobolli e il redivivo Berrettini, e tenniste, in particolare Jasmine Paolini che, nel suo anno di grazia, è entrata tra le Top Ten in singolare e, in coppia con la sempiterna Sara Errani (Sarita), è ascesa alla terza posizione del ranking mondiale.
Le prime a scendere in campo per questo straordinario e intenso finale di stagione saranno le donne con le WTA Finals di Riyadh, che si svolgono per la prima volta (dal 2 al 9 novembre) in Arabia Saudita (recente teatro peraltro del Six Kings Slam, un’esibizione deluxe e da Mille e una Notte, con alcuni tra i migliori tennisti del mondo e con un premio da capogiro per il vincitore – 6 milioni di dollari! -, che ha visto il trionfo del nostro Jannik Sinner sullo spagnolo Alcaraz).
La prima a qualificarsi (6 agosto c.a.), per quanto riguarda il singolare, è stata la polacca Iga Swiatek (quest’anno vincitrice dell’Open di Francia e bronzo Olimpico a Parigi), seguita poi da Aryna Sabalenka (attuale numero 1 del ranking WTA), dalla statunitense Coco Gauff (recentemente vittoriosa al China Open), dalla nostra Jasmine Paolini (nel 2024 finalista in due Slam: Roland Garros e Wimbledon, nonché vincitrice, in coppia con Sara Errani, della medaglia d’oro Olimpica a Parigi), da Elena Ribakyna, Jessika Pegula, dalla cinese Zheng e infine dalla Krejcikova (vincitrice dell’ultima edizione di Wimbledon, in cui ha battuto la nostra Paolini).
Nel doppio invece saranno presenti le coppie formate da Kichenok/Ostapenko, Hsieh Su-Wei/Mertens, Sara Errani/Jasmine Paolini (con Jasmine impegnata su due fronti), Gabriela Dabrowski/Erin Routliffe, Katerina Siniakova/Taylor Townsend, Desirae Krawczyk/Caroline Dolehide, Chan Hao-Ching/Veronika Kudermetova, Nicole Melichar-Martinez/Ellen Perez.

PATRIZIO BRUSASCO

Inter – Juventus, 4-4 a San Siro

A San Siro incontro avvincente con una infornata di reti e la Juventus  che rimonta due gol di svantaggio sull’Inter. Già nel primo tempo cinque reti: al 15′ Zielinski su rigore, Vlahovic e Weah cambiano il match in pochi minuti. Poi con Mkhitaryan 2-2 e Zielinski che segna su rigore. Nella  ripresa è la volta di Dumfries mentre Yildiz  segna due reti chiudendo con il risultato incredibile di 4-4.

Short track, prima prova di Coppa Italia

Primo grande evento in terra piemontese nella stagione dello short track che tra sabato 26 e domenica 27 ottobre vivrà la prima prova di Coppa Italia, organizzata anche grazie alla collaborazione della Velocisti Ghiaccio Torino.

Teatro dell’evento sarà il PalaVela di Torino per una competizione che sarà altresì valida come test event in vista del grande appuntamento del 2025, ovvero i Giochi Mondiali Universitari Invernali che si disputeranno proprio in territorio sabaudo.

Il programma prevede una ricca giornata di sabato con gli atleti impegnati sul ghiaccio dalle 9 del mattino sino alle 19 circa, mentre domenica si chiuderà intorno alle 13 per completare le sfide sulle distanze dei 500 m, 1000 m e 1500 m.

I granata tornano a vincere: Torino – Como 1-0

Negli anticipi della nona giornata di serie A i granata vincono dopo tre batoste una dietro l’altra e battono il Como 1-0. La rete della vittoria è di Njie a pochi minuti dal termine dell’incontro. Tra i giocatori della squadra lombarda spicca Paz che colpisce una traversa nella ripresa.

Padel, 10° torneo ValleBelbo Sport: vincono Contardo e Carbone

SPORT PIEMONTE

Andrea Ragonesi, campione del mondo di biliardo, festeggiato in Comune a Volpiano


Il sindaco Panichelli: «Un bellissimo esempio per i nostri giovani»

Giovedì 24 ottobre il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli, insieme alla giunta comunale, ha ricevuto in Comune Andrea Ragonesi, laureatosi il 6 ottobre nella Reggia di Venaria campione del mondo di biliardo nella specialità 5 birilli, per complimentarsi per il risultato raggiunto.

Ragonesi, classe 1997 (è nato il 25 ottobre), è cresciuto a Volpiano e si è avvicinato al biliardo sin da bambino, grazie alla passione del papà per questo sport, partecipando alle gare dall’età di 10 anni e vincendo il suo primo trofeo a 12 anni; tra il 2016 e il 2017 è cresciuto molto agonisticamente, vincendo il campionato juniores sia a livello nazionale che europeo, e il titolo italiano di prima categoria. Il mondiale 2024 lo ha definitivamente consacrato come campione: alla sua prima partecipazione a questa competizione ha vinto tutte le gare (19 su 19), e sconfitto nel cammino verso la finale i precedenti campioni del mondo, prima di trionfare contro Andrea Quarta, detentore del titolo, in una partita molto combattuta, durata due ore e mezza e terminata 4 a 3 per il volpianese, e giudicata dagli addetti ai lavori come una delle più belle degli ultimi anni. «Quando è finita – ha detto Ragonesi – ho fatto fatica a rendermi conto di aver vinto, perché la tensione era davvero tanta; credo che in questa gara i miei punti di forza siano stati l’essere riuscito a mantenere la concentrazione anche nei momenti difficili e il sostegno del pubblico». Ragonesi da anni si allena ogni giorno per migliorare tecnica e preparazione, e nel frattempo ha conseguito la laurea triennale in Architettura e sta completando gli studi della laurea magistrale.

Così il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli: «Per me e per tutta la Giunta Comunale è stato un grande piacere ricevere e festeggiare Andrea in Comune. È un ragazzo sorridente, con gli occhi che brillano e la gioia nel cuore, che a 26 anni diventa campione del mondo ma che resta con i piedi per terra e che continua a studiare per laurearsi. Un bellissimo esempio per tutti i nostri giovani e che certamente è orgoglio per la nostra Volpiano».

Giovani Atleti Crescono: avviato il progetto della Vallebelbo Sport