SPORT- Pagina 24

“The Best of Cycling 2023”

Al valdostano Forte di Bard le più belle e suggestive immagini di un’annata di ciclismo

Fino al 13 ottobre

Bard (Aosta)

A suo modo vuole omaggiare ed essere protagonista della grande “Festa in Rosa” che, dopo la partenza dalla Venaria Reale il prossimo sabato 4 maggio (26 le tappe per un totale di oltre 3.300 chilometri con arrivo a Roma, domenica 26 maggio) vedrà il 107^ “Giro d’Italia” raggiungere il vicino Biellese domenica 5 maggio, con la tappa San Francesco al Campo – Santuario di Oropa. Rassegna che coniuga tecnica, creatività e passione infinita per uno sport che da sempre riesce ad emozionare milioni di aficionados in ogni parte del mondo, la nuova edizione della mostra “The Best of  Cycling”, inaugurata sabato 27 aprile, vedrà esposte, alle “Scuderie” del “Forte di Bard” (Aosta), fino a domenica 13 ottobre, una settantina di fotografie fra quelle partecipanti all’annuale ed omonimo “Concorso” organizzato da Roberto Bettini, decano dei fotografi di ciclismo, con la curatela del giornalista Federico Bona.

Ormai giunto alla sua settima edizione, per decretare il vincitore dell’annata 2023, la Giuria ha valutato ben 260 immagini proposte da 88 fotografi di tutto il mondo “che hanno saputo cogliere istanti di gioia, di sfida, di dramma sportivo e di passione popolare”. Immagine guida della rassegna, lo scatto di Maurizio Barzaghi, capace di fissare in un millesimo (quello giusto) di click tutta la fatica e l’impeccabile compostezza del danese Magnus Cort Nielsen, vincitore della decima tappa (Scandiano – Viareggio) del “Giro” 2023.

Una donna, la vincitrice del Concorso: Pauline Ballet, fotografa francese che segue quasi tutte le prove organizzate da “ASO” (l’ente che organizza il “Tour de France”) anche in altri sport (dalle Olimpiadi al “Roland Garros” di tennis) e il cui lavoro è stato esposto al Festival “Les Femmes s’exposent” a Deauville nel giugno 2021. Nello scatto premiato, la Ballet riprende la calda accoglienza dei Paesi Baschi a Vittoria Gasteiz in occasione della partenza della seconda tappa del “Tour de France”.

Secondo posto per il lecchese Simone Panzeri, con lo scatto di una giovanissima atleta (in una gara organizzata a Olgiate Malgora) che “vola a terra”, e terzo per lo scatto del belga Gregory Van Gansen che a Glasgow inquadra il solitario Mathieu Van Der Poel vincitore dei “Mondiali”.

La mostra omaggia anche la figura di Alfonsina Strada a cent’anni di distanza dalla sua impresa entrata nella storia. Correva l’anno 1924: il 10 maggio, prendeva il via la dodicesima edizione del “Giro d’Italia” e quel giorno, a Milano, pronta a lanciarsi nell’avventura, con il numero 72 sulla schiena, c’era lei, l’unica donna ad aver corso il “Giro d’Italia” sfidando “i pregiudizi, i dubbi, lo scetticismo e il maschilismo imperante nell’Italia fascista” e concludendo la competizione fuori classifica per aver superato il tempo massimo al termine dell’ottava tappa. Ma le fu ugualmente consentito di proseguire, per compiere tutti i 3.613 chilometri previsti. Esempio di grande coraggio, tenacia e passione senza limiti.

Il “Forte di Bard” curerà anche un’edizione speciale della mostra esponendo il meglio delle ultime tre edizioni, in uno “speciale” allestimento in Piazza Duomo a Bielladal 3 al 5 maggio, in occasione del passaggio del “Giro 2024”.

Gianni Milani

“The Best of Cycling”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it  

Fino al 13 ottobre

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19

 

Nelle foto:

–       Maurizio Barzaghi: Magnus Cort Nielsen al “Giro d’Italia 2023”

–       Pauline Ballet: “Tour de France”, folla per Vittoria Gasteiz

–       Simone Panzeri: la caduta di una giovanissima atleta

–       Gregory van Gansen: “Mondiali di Glasgow”, Mathieu Van Der Poel “in solitaria”

Volpiano, Giro d’Italia: incontro con Franco Bocca e Aldo Settia


Si parla di campioni e storie di pedale. Marco Gios espone una bici dedicata al Grande Torino

Volpiano martedì 30 aprile, in occasione del passaggio del Giro d’Italia (previsto il 4 maggio), alle 21 nella Sala «Maria Foglia» (via Trieste 1) è in programma un incontro con il giornalista sportivo Franco Bocca che presenta il suo libro «La Torino del “Cit”. Campioni  e gregari nella provincia più rosa d’Italia» (Hever), con lo storico Aldo Settia che dialoga con il pubblico a partire dal suo libro «Bici e baci. Storie d’amore e di pedale» (Marsilio) e con Marco Gios che espone un modello della bicicletta in edizione limitata «Grande Torino».

Inter-Torino 2-0

Nel giorno di festa a Milano per lo scudetto dell’Inter la squadra di Inzaghi a San Siro, al cospetto di 70mila tifosi ha battuto 2-0 il Torino. Merito della doppietta di Calhanoglu all’11 della ripresa e  su rigore al 14′. I Granata hanno giocato in dieci dopo l’espulsione di Tameze per gioco falloso. I nerazzurri si godono la sfilata in città con i bus scoperti.

Tredici i campioni nella Medio Fondo CSI

Trecento al via sui 96 km della classica di Primavera nella cittadina campana. Al traguardo per molti è stato un 25 aprile tricolore

Sul traguardo di Ariano Irpino volano le due ruote della Puglia (5 titoli) e della Campania (4). Marche protagoniste fra le donne. Anche Lazio e Molise portano a casa una maglia a testa

Ariano Irpino, 26 aprile 2024 – Mattinata fredda, ma soleggiata per i trecento iscritti alla MedioFondo Primavera di Ariano Irpino, prova unica per l’assegnazione del campionato nazionale CSI nella specialità della strada. A tratti anche un po’ di nevischio e vento hanno caratterizzato un 25 aprile tricolore, aperto sulla linea di partenza dal saluto del sindaco della cittadina irpina, Enrico Franza. Nei 96 km del percorso caratterizzato da un dislivello di 1.630 mt, sulle strade fra i monti dell’Irpinia e della Daunia, si sono dati battaglia per conquistare la maglia scudettata arancioblu e cerchiata di tricolore, oltre un centinaio di ciclisti del Centro Sportivo Italiano.
Nella Mediofondo irpina, manifestazione organizzata in modo impeccabile dalla Asd Speedarrow, lo M1 pugliese Marco Larossa (Larossa Team) ha conquistato il successo assoluto, media gara di 33,345, precedendo al traguardo il sannita Felice Giangregorio (Dama Project) ed il suo compagno di squadra, Giuseppe Navedoro, finiti entrambi comunque sul gradino più alto del podio con il successo fra gli M2 e tra gli M4.

Oltre alla coppia del comitati ciessino di BAT (Barletta Andria Trani) il tacco d’Italia festeggia tre campioni del comitato foggiano (oro a Putignano, Manfredonia e Foggia). La Campania, regione di casa, vince altri tre titoli, due con Avellino e uno con Napoli. La Marche vestono due maglie tricolori grazie alle donne. Alla solita collezionista fermana, Cinzia Zacconi, si è aggiunto un altro titolo Master Woman, quello di Emanuela Sampaolesi. Anche il CSI Lazio e il CSI Molise tornano a casa con un successo a testa.

Alla manifestazione ed alle premiazioni erano presenti Enrico Pellino, presidente del CSI Campania e Biagio Nicola Saccoccio, responsabile della Commissione Tecnica Nazionale Ciclismo CSI, i quali hanno sottolineato l’importanza di questa manifestazione all’interno di un percorso di attività sportiva CSI sul territorio: dalle fasi territoriali, fino a quelle regionali e nazionali.
Il logo dei campionati nazionali 2024, del resto, lo evidenzia chiaramente: il messaggio “Solo insieme si vince!” coinvolge tutti i protagonisti del mondo sportivo, chiamati a costruire nelle società sportive un percorso associativo di educazione attraverso lo sport.

I neo campioni nazionali Mediofondo CSI 2024

Junior Sport: Francesco Macchione (Brasciwood) AVELLINO
Elite Sport: Domenico Prencipe (Cicli Spano Spontino) FOGGIA
Master 1: Marco Larossa (Team Larossa) BAT
Master 2: Felice Giangregorio (Dama Project) BENEVENTO
Master 3: Antonio Giannuzzi (Tekno Bike Putignano) FOGGIA
Master 4: Giuseppe Navedoro (Team Larossa) BAT
Master 5: Mario Pastore (Murolo Vincenzo Elefante SL2) FROSINONE
Master 6: Alfonso Monaco (Team Falco) NAPOLI
Master 7: Fabrizio Catapano (New Daunia Cycling) FOGGIA
Master 8: Carlo Bartolomeo Ritota (Molise Ricambi) CAMPOBASSO
Master Woman 1: Annalisa Albanese (Eco Evolution Bike) AVELLINO
Master Woman 2: Cinzia Zacconi (New Mario Pupilli) FERMO
Master Woman 3: Emanuela Sampaolesi (Team Go Fast) FERMO

 

Giro d’Italia Amatori, attesa per la nuova edizione

Sale l’attesa per la dodicesima edizione del Giro d’Italia Amatori, la gara a tappe in programma quest’anno tra le località di Campli, Teramo, Civitella e Notaresco.

La cittadina di Campli In provincia di Teramo teatro della prima tappa.
Alla consolle dell’evento, ancora una volta, Fabio Zappacenere e Marina Campi che, per questa dodicesima edizione, hanno siglato una partnership con il Giro dei Borghi organizzato da Domenico Lignini (presidente dell’associazione Lu Callarò) in collaborazione con Andrea Di Giuseppe (Team Go Fast), Natalia Tommasiello (Team Eventi Ciclismo), Daniele Capone (Team Go Fast Event) e Raffaele Di Giovanni (Acsi Teramo). E proprio la sinergia con il Giro dei Borghi garantirà all’evento un tocco di “internazionalità” visto alla rassegna abruzzese parteciperanno anche numerosi ciclisti provenienti dai Piccoli Stati continentali.
Fino al 24 maggio la quota di adesione é di 100 euro, novanta per gli abbonati a my.raceresult.
La corsa ciclistica, che si corre sotto l’egida dell’Acsi grazie al desiderio del presidente Emiliano Borgna, sarà articolata in quattro tappe. Si parte giovedì 30 maggio con la cronometro individuale sulla distanza di 10 chilometri da Campli a Civitella del Tronto. Il giorno seguente, a Campli, la prima tappa denominata 3° Memorial Diego Barbieri. Il primo giugno seconda tappa con partenza e arrivo a Notaresco, la chiusura domenica 2 giugno a Nepezzano (Teramo) con il prestigioso Gran Premio Villa Marini.

“Il Giro dei Borghi della provincia di Teramo nasce, in primis, per promuovere lo straordinario patrimonio di questa regione – sottolinea Fabio Zappacenere – il Giro d’Italia Amatori, inoltre, vuole promuovere l’attività giovanile attraverso quella Master. Infatti domenica 2 giugno, Andrea Di Giuseppe presidente del Team Go Fast, società molto attiva anche nella promozione del ciclismo giovanile, organizzerà una gara riservata alle categorie giovanili che si terrà a Villa Marini. Inoltre ogni sera il comitato organizzatore della manifestazione organizzerà alcune iniziative per intrattenere i ciclisti e gli abitanti delle località coinvolte, in particolare il comune di Campli. In questo evento, infatti, l’aspetto agonistico non é prioritario.

“Ayrton Senna forever”, la mostra al Mauto

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Dal 24 aprile al 13 ottobre 2024 la più grande e completa esposizione di vetture, memorabilia e libri, scatti fotografici mai realizzata. Nella ricorrenza dei trent’anni della scomparsa di Ayrton Senna, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile dedica al pilota brasiliano una grande mostra che, della sua vita, intende approfondire due aspetti: la storia sportiva del campione e quella privata di un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo.

Dalle esperienze sui kart fino alle monoposto di Formula 1, la mostra AYRTON SENNA FOREVER – in programma al MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile da mercoledì 24 aprile a domenica 13 ottobre 2024 – raccoglie le auto più significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima Formula Ford all’ultima Williams. Le vetture saranno corredate da documenti, pubblicazioni e memorabilia: tra questi, la più completa raccolta delle tute da corsa e dei caschi del pilota e un’ampia selezione di tutte le pubblicazioni uscite, nel mondo, su Ayrton Senna. Il filo rosso della carriera sportiva del pilota si arricchisce di elementi intimi e personali, restituiti al pubblico attraverso l’ampia documentazione riunita negli spazi del Museo dell’Automobile. Tra filmati in Super8 e installazioni audiovisive, spiccano le centinaia di fotografie scattate dai più grandi autori dell’epoca che contribuiscono a costruire un ritratto a tutto tondo di Ayrton Senna: dall’amico e fotografo Angelo Orsi a Keith Sutton, da Ercole Colombo a Bernard Asset, da Steven Tee a Rainer Schlegelmilch.

 

E sono già passati trent’anni. Ma il mito di Ayrton Senna è sempre più vivo. Lo riportiamo tra noi con una rilettura monografica di ampia visione curata da Carlo Cavicchi: la mostra, il testo, i talk. AYRTON SENNA FOREVER è un palinsesto narrativo appassionante e rigoroso, che proietta sul MAUTO la storia e le vicende di Ayrton Senna, grande brasiliano, straordinaria e inarrivabile figura, pilota eccezionale e fenomeno mediatico e popolare, divenuto intramontabile soprattutto dopo la sua tragica fine, che lo ha trasfigurato nell’epica icona di sé stesso, proiettandolo nel firmamento delle grandi star della nostra epoca”.

Benedetto Camerana, Presidente Museo Nazionale dell’Automobile

 

È molto emozionante vedere come il popolo italiano ricordi il pilota brasiliano con grande affetto e, oltretutto, gli renda un bell’omaggio come questo“.

Hadil da Rocha-Vianna, Console Generale del Brasile

 

Sono stati otto intensi mesi di lavoro ma il risultato finale credo che possa regalare ai visitatori della mostra un ricordo del grande asso brasiliano davvero esaustivo e coinvolgente. Lui, sempre esigente e pignolo, lo avrebbe voluto così, ed è stato il traguardo che abbiamo cercato sin dall’inizio”.

Carlo Cavicchi, curatore della mostra

 

“Ci auguriamo che questa mostra inedita, colma di oggetti personali, attrezzature e auto preservi la storia e tramandi l’eredità di Ayrton che fino a oggi è stato un’ispirazione sia per gli appassionati che lo hanno visto correre sia le nuove generazioni. Portare una mostra di queste dimensioni ai fan in Italia e nel mondo è una gioia per la nostra famiglia, che ha radici in Italia”.

Bianca Senna, CEO di Senna Brands e nipote del pilota

 

Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo sottolinea come la mostra “Ayrton Senna Forever”, ospitata dal Museo Nazionale dell’Automobile, sia un’occasione preziosa per torinesi e turisti di ripercorrere la storia di un campione che non ha mai abbandonato, anche dopo la sua tragica scomparsa, il cuore di tantissime appassionate e tantissimi appassionati. Il Sindaco ha inoltre ribadito come la mostra si inserisca pienamente nella grande storia di legami profondi tra la città e gli sport motoristici, aggiungendo un tassello ulteriore alla ricca programmazione culturale del Museo Nazionale dell’Automobile e dell’intero territorio.

 

L’ALLESTIMENTO E I MATERIALI ESPOSTI

Uno straordinario allestimento – progettato dall’architetto Francesco Librizzi – si sviluppa su una superficie di 1500 metri estendendosi anche alla Piazza del Museo nella quale campeggia una suggestiva installazione: la pelle vetrata diventa la bandiera del Brasile che sventola tra le mani di Senna dopo ogni vittoria. Il tema visivo che ha ispirato l’allestimento dello spazio dedicato alla mostra è invece quello della griglia di partenza. Le macchine schierate come un esercito di terracotta: possiamo immaginare – intorno a loro – i meccanici, le ombrelline, gli ospiti vip, le pubblicità. L’illuminazione è impattante, predominano fasci di luce bianchi e neri per accentuare la sensazione di partecipare a una gara, con riflessi sulle vetture studiati per farle apparire quasi in movimento come durante una corsa.

 

In esposizione tutte le vetture guidate da Senna: due kart degli esordi nel mondo delle corse (1978-1982); nove monoposto, dalla prima Van Diemen RF82-Ford del 1982 all’ultima Williams FW16-Renault del 1994; la strepitosa Mercedes 190 numero 11 con cui Senna nel 1984 vinse la Race of Champions davanti a Lauda; due showcar, perfette riproduzioni delle originali McLaren MP4/4-Honda e McLaren MP4/6-Honda posizionate fuori dall’ingresso della mostra. Tutte le tute, tutti i caschi, i sottocaschi, i cappellini e i guanti da lui indossati nelle gare di karting, F3 e F1; accessori e parti meccaniche delle sue auto, come pneumatici, flaps, motori, il volante Nardi della McLaren MP4/6 del 1991 e il piantone della Williams Renault del 1994; la moto a lui dedicata dalla Ducati e la bicicletta “Senna” della Carraro. Tra i moltissimi oggetti personali e altre curiosità anche il contratto tra Ayrton Senna e la squadra DAP nel 1978, lettere personali e di auguri, le bottiglie Magnum Moët & Chandon autografate, orologi, coppe, medaglie, il computer per la telemetria e il monitor Williams FW16.

 

L’esposizione prosegue con 114 fotografie, selezionate da Carlo Cavicchi e dal Direttore Lorenza Bravetta tra oltre 12 mila scattate dai più grandi fotografi dell’epoca: Angelo Orsi, Bernard Asset, Ercole Colombo, Martyn Elford, Rainer Schlegelmilch, Steven Tee, Keith & Mark Sutton, a cui si aggiungono quelle degli archivi di Autosprint, Motorsport Images e LAT Images.

 

E poi tutti i libri usciti nel mondo su Senna, in tutte le lingue e ancora 20 corner posizionati in ordine sparso all’interno degli spazi che rappresentano e raccontano episodi meno noti e importanti della vita di Senna, mai inseriti nelle sue biografie e per questo più curiosi, per fornire al visitatore anche un punto di vista sull’uomo e non solo sul campione sportivo.

 

Infine, ad accompagnare la mostra, un importante apparato visivo con 6 grandi pannelli che si articolano lungo tutto il percorso in cui vengono proiettati immagini spettacolari, di cui molte inedite, filmati in Super8, installazioni audiovisive e una multi-proiezione su grande schermo.

 

Una mostra che segna l’inizio di un nuovo corso, nel quale il Museo Nazionale dell’Automobile – che ha celebrato l’anno scorso 90 anni di attività, superando i 300.000 visitatori – intende consolidare il proprio ruolo a livello internazionale quale custode di una memoria storica della cultura automobilistica e istituzione all’avanguardia sui temi della ricerca e della contemporaneità. La mostra che presentiamo oggi, frutto di una lunga e accurata attività di progettazione e produzione, coniuga questi due intenti: rende omaggio a una figura mitica del motorismo sportivo, Ayrton Senna, e lo fa attingendo a una mole impressionante di contenuti e materiali e avvalendosi di un registro espositivo proprio di altri linguaggi, primo tra tutti quello dell’arte contemporanea. la sfida che abbiamo voluto mettere in campo è stata questa: parlare di un’icona pop restituendole, attraverso la curatela e l’allestimento, un’aura di magia e immortalità. Forever”.

Lorenza Bravetta, Direttore Museo Nazionale dell’Automobile

 

IL PUBLIC PROGRAM

Completa l’esposizione il ciclo di cinque appuntamenti di incontro e dibattito che coinvolge piloti, giornalisti, progettisti e amici, gli affetti e i rivali di sempre nella ricostruzione corale della vicenda sportiva e personale del campione.

 

Tra questi, lo speciale evento di mercoledì 1° maggio 2024 con un collegamento live streaming con l’Autodromo di Imola per partecipare alle celebrazioni commemorative sulla curva del Tamburello. Il racconto in diretta da Imola sarà intervallato nel corso dell’intera giornata da approfondimenti di giornalisti, tecnici, e piloti presenti al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile.

 

Seguiranno i talk del 30 maggio, 20 giugno, 19 settembre e 10 ottobre. Quattro occasioni per ascoltare la storia di Ayrton Senna raccontata dalle voci più autorevoli del giornalismo sportivo, dai piloti che lo hanno conosciuto, dai dirigenti sportivi che lo hanno seguito oppure corteggiato: gli affetti e i rivali di sempre contribuiranno a disegnare un ritratto quanto più completo dell’indimenticato campione. Tante testimonianze di chi lo ha conosciuto e – a vario titolo – ha influito sulla sua strepitosa carriera: tra questi, Riccardo Patrese, Piero Martini, Paolo Barilla, Jean Alesi, Erik Comas, Emanuele Pirro e Andrea De Adamich, oltre a ex manager e ingegneri dei team di Formula 1 come Jo Ramirez, Daniele Audetto, Giancarlo Minardi, Giorgio Ascanelli e Antonio Ghini.

 

Al programma di talks – moderati da Carlo Cavicchi – si aggiungerà un ricco calendario di presentazioni editoriali, speciali visite guidate e le proiezioni su maxischermo delle date europee delle gare di Formula1.

 

Accompagnano la mostra un podcast in tre episodi realizzato da Chora Media e il catalogo Skira Arte con i contributi di Carlo Cavicchi, Emiliano Tozzi, Angelo Orsi e Paolo d’Alessio: un’ampia varietà di materiali e documenti storici e le immagini dei fotografi che l’hanno seguito lungo tutta la sua carriera.

“One night boxe” al PalaCollegno

ONE NIGHT BOXE 10 MAGGIO 2024 PalaCollegno  Stefano ABATANGELO racconta la sua preparazione

 

Mancano tre settimane esatte al grande evento di pugilato “One night boxe” che si terrà al PalaCollegno e vedrà impegnati due atleti della Boxing de Rua.

Stefano Abatangelo “The Hammer” andrà all’assalto del titolo europeo IBF dei mediomassimi contro Aleksander Ramo e Andrea Fontana “The Doctor” tenterà la scalata al Mediterraneo IBF categoria welter contro Riccardo Joshua.

Sarà un grande evento di pugilato, come non se ne vedevano da tempo e The Hammer chiuderà la carriera professionistica con un titolo prestigioso e soprattutto ambizioso.

Come procede la preparazione? L’adrenalina è molto alta per i due atleti della Boxing de Rua, che hanno dapprima iniziato a lavorare sul peso e in seguito con la preparazione atletica.

Abatangelo e Fontana durante gli allenamenti si sono sfidati come maestro e allievo, ma anche da avversari.

Per il primo è stato importante, soprattutto per tenere alto il valore della prestazione, fare sparring con un atleta molto più giovane e veloce seppur con pesi diversi, mentre per Fontana è stato al contrario apprendere dinamiche da un professionista esperto e forte mentalmente.

Un training complementare e che ha arricchito entrambi.

“Penso solo a vincere – sottolinea The Hammer – e quando si vuole alzare la qualità e affinare la tecnica, pensando di dover affrontare un avversario più giovane e ci si allena più del dovuto, si è molto stanchi e provati, ma si trova anche il momento di scaricare la tensione (le foto sono la prova).  Ma sono molto soddisfatto a livello organizzativo per l’evento, grazie all’impegno di Giuseppe Riga e Antonio Pasqualino, oltre al mio ovviamente. La più grande soddisfazione sarà che tutta la manifestazione sarà ripresa da Rai Sport in chiaro, un grande traguardo!”

Nonostante il momento sia delicato e le forze siano tutte rivolte al 10 maggio, Abatangelo ha deciso di organizzare un evento dilettantistico il 28 aprile presso la bocciofila Rossini e ci sarà un nuovo traguardo per il determinato pugile, conseguirà il brevetto di istruttore di primo grado.

Torino – Frosinone 0-0

Termina 0-0 Torino – Frosinone allo Stadio Olimpico Grande Torino. Punto importante per i laziali in ottica salvezza. Poche le palle gol, Zapata ha perso una opportunità importante nel primo tempo per i Granata. Poi Cheddira ha mancato un’altra occasione nella ripresa.  Il Frosinone raggiunge l’Udinese a 28 punti, mentre il Torino arriva a 46 ma lontano dall’Europa.

Basket, Don Bosco Crocetta: la squadra di tutti

Caro direttore,

spesso le squadre si ricordano per la presenza di qualche allenatore o di qualche giocatore importante.

Non sarà così per la Don Bosco Crocetta 2023-2024.
Questa non è la squadra di qualcuno in particolare, questa è la squadra di TUTTI e quando dico TUTTI intendo PROPRIO TUTTI, nessuno escluso !
La gara di ieri sera contro Biella ne è la dimostrazione lampante.
In una serata nella quale le nostre “stelle” lottano ma faticano, risplendono e illuminano il Pala Ballin i lampi di Riccardo, di Giulio, di Elia e di Francesco.
E cosa dire dei nostri ragazzi che dalla tribuna hanno sostenuto la rimonta, anche quando sembrava che la situazione fosse definitivamente compromessa ?
Questa è la squadra di TUTTI coloro che a inizio anno si sono presi un impegno (ognuno per la propria mansione specifica) e lo stanno onorando fino in fondo, nonostante la durezza del cammino, ed è anche la squadra di TUTTI coloro che dalle tribune hanno deciso di accompagnare lo sforzo dei ragazzi.
Il cammino è ancora lungo e sempre più ripido, ma sono sicuro che TUTTI insieme lo potremo percorrere fino in fondo con coraggio e con fiducia.
PER SEMPRE FORZA CROCETTA !!!

 

Roberto Romagnoli

Presidente Don Bosco Crocetta Pallacanestro

Il Trofeo senza fine del Giro arriva a Venaria

Il Trofeo senza fine del Giro d’Italia arriva a Venaria Reale. Si potrà ammirare sabato 20 aprile dalle 12 alle 14 alla stazione ferroviaria di Venaria Reale – Reggia, dove sarà esposto.

Ad accompagnarlo un personaggio d’eccezione la cui identità non è stata svelata, che scenderà dallo speciale treno Pop rosa, dedicato proprio al Giro.

Il pubblico potrà assistere all’arrivo dalla terrazza di viale Roma (di fronte alla stazione).

L’iniziativa rientra nel programma di avvicinamento alla grande partenza della 107° edizione del Giro d’Italia 2024 il prossimo 4 maggio che avverrà proprio da Venaria Reale.

Si tratta della terza volta per la Venaria, che nel 2025 sarà anche Capitale europea dello sport.

Il calendario degli appuntamenti di avvicinamento è scaricabile nell’area dedicata al Giro d’Italia  sul sito https://www.comune.venariareale.to.it/