Il calcio è uno sport mondiale e nazionale, che avvolge di passione e si tramanda per intere generazione:
il tifo per una determinata squadra, infatti, è un qualcosa che, solitamente, si passa in religiosa testimonianza di padre in figlio e che si conserva per sempre. Secondo un celebre detto popolare italiano, si può cambiare tutto nella vita tranne la propria squadra del cuore.
Capire la cultura e la storia italiana significa, dunque, anche capire l’importanza che questo sport ha, soprattutto, a livello sociale, economico, mediatico e culturale. Il nostro viaggio sulle colonne del Torinese ci porterà a conoscere le curiosità che caratterizzano il mondo del pallone che riguardano la Nazionale Italiana ed i club che hanno scritto le pagine più importanti del campionato italiano.
La squadra nazionale di calcio italiana viene denominata “Azzurri” per via del colore blu delle sue divise. Forse pochi sanno che questo colore deriva direttamente da quello della bandiera reale della dinastia dei Savoia che aveva proprio lo sfondo di colore azzurro.
L’associazione di riferimento è la FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) che venne istituita nel 1898 a Torino.Quindi la città sabauda è stata non solo la prima capitale d’Italia ma anche la prima capitale del calcio.
Alla prossima ed ancora tanti cari auguri colmi di tanta serenità.
Enzo Grassano

Quarta piazza per il due volte campione italiano Piero Longhi in gara con una Skoda Fabia R5 oltre che con la Subaru Impreza STI condivisa con Alex Pregnolato (Eurospeed): la partecipazione con la vettura preparata dalla P.A. Racing lo ha visto primeggiare in Classe 4. Quinta posizione per Roberto Nale (Skoda Fabia R5/Meteco Corse) primo di Classe 6, sesta per il rientrante Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) che ha vinto in Classe 3, settima per uno straordinario Massimiliano Zanatta (Skoda Fabia R5/New Driver’s Team), ottava per Werner Gurschler (Skoda Fabia Proto), nona per Natale Casalboni (Mitsubishi Lancer Proto/Tenjob), decima per Emanuele Lagrotteria (Equivoque Jeep) che ha primeggiato in Classe 7.
Poi, pur essendo andati all’intervallo sotto 52 – 42, Torino rientra con un minimo più di intensità ma a fasi alterne; recupera fino a meno 4 ma in poco tempo torna sotto di 12… .
Saremo anche meglio dell’80 per cento delle altre squadre di A2 (anche se ho sinceri dubbi) come dice il presidente, ma non basterebbe comunque per le esigenze di Torino “Tifoseria”.
Autore è Gianluigi De Marchi, non nuovo a libri umoristici (ha pubblicato con successo ABC delle Olimpiadi di Tokyo, Il peggio di Nonnoscemo, Nake news, C’era una volta, per citare i più recenti, già segnalati su queste colonne.)