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Dagli studenti del Gioberti un museo virtuale per le vittime del terrorismo

Una mappatura interattiva dei fatti di violenza avvenuti sul territorio torinese durante gli anni di piombo. Si chiama MuVITER, acronimo per Museo virtuale per le vittime del terrorismo, il sito web realizzato dagli studenti del Liceo Gioberti e nato con la collaborazione di Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell’eversione contro l’ordinamento costituzionale dello Stato) e di Istoreto (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”).

Il progetto, iniziato nel 2020, nasce con lo scopo di raccogliere e mettere a disposizione online una fonte informativa che punti l’attenzione su una particolare stagione della nostra storia, quella che, a partire dall’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura del 15 dicembre 1969, lungo gli anni settanta e fino ai primi anni ottanta, ha visto sigle terroristiche e gruppi eversivi attentare alle Istituzioni con stragi, uccisioni e violenze.

Alla presentazione del sito nella Sala Colonne di Palazzo Civico ha preso parte il Sindaco Stefano Lo Russo. “Per alimentare la coscienza serve la conoscenza – ha detto alle studentesse e agli studenti- e per questo vi ringrazio per questo lavoro che va nella direzione di un rafforzamento dei valori civili e democratici che sono il fondamento della vita della nostra comunità. Nessuno potrà mai ripagare una famiglia della perdita di una persona cara ma quello che possiamo fare per le vittime del terrorismo è commemorarle, riflettere e usare questa riflessione per agire, in un’ottica di partecipazione attiva”.

L’impegno e la mole di lavoro che studentesse e studenti del Liceo hanno messo in campo balza all’occhio dalla quantità di informazioni classificate e facilmente reperibili sul sito. La mappatura permette di accedere direttamente a circa 50 schede di approfondimento, una sorta di pietre d’inciampo virtuali, che raccontano le storie delle vittime attraverso informazioni, materiale d’archivio dell’epoca, foto e articoli di quotidiani.

Torino Bike Days, i numeri di un successo

Grande successo per i Torino Bike Days. Il ricco calendario di eventi che nella prima parte del mese di maggio ha visto protagoniste le due ruote si è chiuso ieri con la “Bimbimbici”, pedalata dedicata ai più piccoli che ha fatto registrare oltre 200 partecipazioni.

120 cicloamatori hanno invece preso parte giovedì 4 maggio alla “Invincibili” pedalata cicloturistica in direzione della Basilica di Superga organizzata per rendere omaggio al Grande Torino. Partecipazione nutrita anche per la prima edizione di Bike Up – Electric Bicycle Power Festival, fiera internazionale dedicata alle e-bike, al cicloturismo e alla mobilità elettrica leggera ospitata dal Parco del Valentino tra il 5 e il 7 maggio. Nell’arco dei tre giorni sono stati raggiunti 2mila ingressi e oltre 400 bambini si sono divertiti all’interno dell’area loro dedicata. I test ride sono stati 3.400 e oltre 600 gli iscritti agli e-bike tour.

350 i ragazzi e le ragazze che al Motovelodromo “Fausto Coppi” hanno partecipato alla Bike week, la settimana della bicicletta e dello sport. Particolare apprezzamento, oltre alle varie attività su due ruote proposte, lo ha riscosso anche il laboratorio di grafica sulla bicicletta “senza rotelle”. Sempre al Motovelodromo 150 persone sono scese in pista sabato 6 e domenica 7 per provare il pump truck e il laboratorio di ciclo meccanica e per partecipare ad uno dei giri cicloturistici in programma.

Sempre il Motovelodromo ha ospitato domenica 7 maggio la partenza della Granfondo Internazionale Briko di Torino che ha visto salire in sella 1000 ciclisti per un percorso lungo oltre 100 chilometri con arrivo a Superga.

“L’intuizione di riunire sotto l’insegna di Torino Bike Days i tanti eventi sportivi, di sensibilizzazione ambientale e di scoperta delle bellezze torinesi in bicicletta in programma nella prima metà di maggio –spiega l’assessore allo Sport Domenico Carrettasi è rivelata una scelta vincente. Qualche evento, purtroppo, è stato cancellato a causa del maltempo ma nel complesso siamo molto soddisfatti della partecipazione e di come il programma proposto abbia coinvolto non soltanto gli appassionati ma anche coloro che hanno voluto cogliere l’opportunità di una pedalata per stare in compagnia o ammirare le bellezze della Città e dei dintorni da un punto di vista diverso”

“La grande partecipazione e l’apprezzamento che ha accompagnato, fin da questa prima edizione, un’iniziativa come i Torino Bike Days- spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta –  non può che essere di stimolo per continuare a lavorare in questa direzione. La bicicletta rappresenta una grande opportunità per le città perché consente di muoversi in maniera sostenibile, riducendo l’inquinamento e migliorando la qualità dello spazio pubblico. È il mezzo di trasporto più sostenibile ma anche il più economico e green a nostra disposizione. Per questo, come amministrazione, continueremo a lavorare per promuovere la cultura della mobilità ciclistica, migliorando e incrementando la rete ciclabile cittadina e favorendo un cambiamento delle abitudini di spostamento delle cittadine e dei cittadini, con questa ed altre iniziative di sensibilizzazione”.

Approvate le linee guida del piano per il governo della notte

La Città vara un piano per il governo della notte. Le linee guida sono state approvate oggi nel corso di una seduta straordinaria della Giunta comunale e si propongono di intervenire nelle zone della movida per ridurre il rumore, garantire la tutela della salute dei cittadini residenti e, insieme, la sicurezza dei frequentatori dei locali notturni senza dimenticare la garanzia economica degli operatori del divertimento e la distribuzione più adatta dei servizi.

Le delibera,  in un’ottica di compartecipazione, traccia un piano di azioni che vedranno sin da subito il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: già domani, infatti, è in programma un primo confronto con le associazioni di categoria dei commercianti sulle misure da attuare. Il documento porterà a provvedimenti puntuali (ordinanze e modifiche di regolamenti esistenti) ed è frutto di un lavoro di sei mesi che ha coinvolto più assessorati della Città, in collaborazione con altre istituzioni, in attività di analisi e sperimentazione: l’assessorato al Decentramento insieme al Politecnico ha lavorato sul progetto Mover la Movida, l’assessorato all’Innovazione con Anci per ToNite, mentre quello alla Sicurezza si è concentrato su un piano regolatore della notte vero e proprio nell’ambito del Forum Italiano della sicurezza urbana.

Il principale obiettivo è quello di ridurre il rumore della movida, oggetto di una sentenza del Tribunale di Torino (poi parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e attualmente al vaglio della Corte di Cassazione) che chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare “le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità”.

Un fenomeno, quello dell’inquinamento acustico, così complesso e variabile da far sì che l’individuazione degli interventi da attuare non possa prescindere da un’ ampia partecipazione di tutti i soggetti coinvolti dal momento che le azioni presuppongono anche la modifica di regolamenti comunali, come, ad esempio, il 329 “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici”,  il 388 per la “Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione” e il 318 ovvero il “Regolamento comunale per la tutela dall’inquinamento acustico”.

L’Amministrazione ritiene inoltre necessario implementare il coordinamento tra le politiche cittadine, le azioni dei soggetti economici del territorio e le esigenze dei residenti. Le linee guida saranno perciò incentrate sull’accrescere la sensibilità sul tema dell’inquinamento acustico e la consapevolezza della responsabilità di ognuno, compresi i clienti della movida, per contribuire a ridurlo e ad individuare nuovi modelli di business per i soggetti economici delle aree interessate, che valorizzino, come azione di responsabilità sociale delle imprese, il contributo al miglioramento della qualità acustica attraverso l’adozione di comportamenti più consapevoli.

In programma non ci sono soltanto modifiche normative ma anche la sperimentazione di strumenti innovativi per  rendere più efficaci le azioni di riduzione del rumore e del disturbo, come ad esempio totem fonometrici che consentano agli esercenti di monitorare la soglia di decibel superiore ad un livello di normale tollerabilità, insegne luminose che avvisino i clienti dell’imminente chiusura del locale, variazioni del cromatismo dell’illuminazione pubblica anche in risposta all’andamento nel tempo dei livelli di rumorosità ambientale, utilizzo di elementi mutuati dai giochi e di grafiche accattivanti per diffondere messaggi positivi e stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi.

“Siamo alla fine di un periodo di incontri e approfondimenti, ma pronti per avviare la fase operativa nel modo più condiviso possibile – spiega l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero-. Oggi ci troviamo a varare un atto di indirizzo che è stato condiviso qualche settimana fa con il Ministro Piantedosi e che, nella sua complessità, affronta il tema della riduzione del rumore e punta a nuove risorse per videosorveglianza e potenziamento dell’illuminazione. Dobbiamo pensare a una sorta di piano regolatore del tempo notturno, che scriveremo grazie al contributo e alla partecipazione di tutti i soggetti interessati”.

Nel giardino Lamarmora due nuove querce dedicate all’avvocata Bianca Guidetti Serra

Venerdì 12 maggio, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora sono state dedicate due querce all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio.

La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile. E’ stata l’occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito all’avvocata in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’assessore alla cura della città  Francesco Tresso, di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.

Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.

“Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese”, ha dichiarato l’assessore Tresso.

Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.”

Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti Buitoni, Maria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.

Torino capitale delle città per i diritti

Più di 500 partecipanti di cui oltre 300 tra Sindaci e amministratori locali da 122 città d’Italia hanno risposto all’appello della Città di Torino e si sono riuniti questa mattina al Teatro Carignano per chiedere maggiori diritti per le famiglie omogenitoriali.

A far partire la mobilitazione lo stop, arrivato per Torino nel giugno scorso e per Milano nel marzo di quest’anno, a iscrizioni e trascrizioni anagrafiche delle figlie e dei figli delle coppie dello stesso sesso. Un divieto che ha spinto sette Sindaci di altrettante città italiane (Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari) a scrivere al Governo chiedendo di intervenire per modificare l’assetto normativo del Paese annullando la disparità di trattamento in tema di diritti civili e adeguandosi agli altri paesi dell’Unione Europea.

“L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali- spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – dimostra che esistono domande di tutela cui oggi non si riesce a dare risposta a causa dell’arretratezza del quadro legislativo. Battaglie come questa, più di altre, hanno un impatto diretto nella vita delle persone e per tale ragione Sindaci e amministratori rappresentano l’esigenza di adeguare la legge nell’esclusivo interesse dei minori e delle loro famiglie”.

“Al Parlamento – aggiunge l’assessore ai diritti Jacopo Rosatelli- chiediamo fondamentalmente due cose: una norma o la modifica di quelle esistenti per il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali e l’introduzione del matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni, così come previsto per le coppie eterosessuali. I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare verso questi passi che appaiono ormai non più rinviabili alla luce dell’evoluzione della nostra società e del contesto europeo”.

Sul palco il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri che, insieme ai colleghi Matteo Lepore (Bologna), Antonio De Caro (Bari), Gaetano Manfredi (Napoli), Beppe Sala (Milano) e Dario Nardella (Firenze), erano stati firmatari di un appello al Governo per il riconoscimento dei diritti dei figli delle famiglie omogenitoriali.

A rappresentare le associazioni del mondo Lgbtq+ gli interventi di Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, Anna Polieri, presidente rete Genitori Rainbow, Vincenzo Miri, presidente rete Lenford avvocatura per i diritti Lgbt+, Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay e Marco Alessandro Giusta, coordinatore del Torino Pride.

Numerose anche le testimonianze a sostegno della causa da parte di personaggi noti: Vladimir Luxuria, attivista e direttrice artistica del Festival Lovers, Francesca Vecchioni, scrittrice e presidente Fondazione Diversity, Luciana Littizzetto, Paola Turci, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Domenico Calopresti, Nicola Lagioia, Davide Ferrario, Marco Ponti, Mario Tozzi, Sara Malnerich.


Dal 22 al 28 maggio la prima edizione del Festival del Verde

È stata presentata oggi a Palazzo Reale la prima edizione del Festival del Verde, che si svolgerà da lunedì 22 a domenica 28 maggio.

Il festival sarà un’occasione importante per riscoprire e, soprattutto, per godersi l’inestimabile patrimonio naturalistico di una delle aree metropolitane più ricche di verde urbano in Italia e in Europa.

Saranno oltre 30 i giardini, i parchi e gli orti urbani coinvolti, alcuni dei quali aperti straordinariamente per l’occasione; più di 50 le iniziative e gli eventi diffusi (la maggior parte a titolo gratuito); tre i castelli con i loro parchi aperti e visitabili per la manifestazione. Sarà una manifestazione a carattere diffuso, con sette comuni coinvolti: oltre a Torino anche Chieri, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese e Santena.

Il festival sarà un vero e proprio itinerario immersivo nel cuore verde del torinese, attraverso eventi, spettacoli, laboratori, open garden, talk, presentazioni di libri, serate benefiche, visite guidate, passeggiate botaniche, azioni di buone pratiche green.

“Il verde gioca un ruolo fondamentale nella cura delle città – ha sottolineato l’assessore al verde pubblico, Francesco Tresso, durante la presentazione – ed eventi come questo hanno il grande merito di richiamare all’attenzione quello che è un patrimonio enorme della nostra città e della sua area metropolitana, a volte poco conosciuto anche dai suoi cittadini. Un patrimonio pervasivo e diffuso, come dimostra la ricchezza di luoghi protagonisti del programma del festival”.

Tra gli eventi in programma segnaliamo due appuntamenti che coinvolgeranno in prima linea i “custodi” del Verde della Città:

Martedì 23 maggio, ore 16,30 – 18,00
A spasso con i custodi degli alberi
Passeggiata per famiglie e bambini ai Giardini Cavour con i tecnici e giardinieri del Verde pubblico della Città di Torino per conoscere gli alberi e i loro segreti.

Mercoledì 24 maggio, ore 16,30 – 18,00
All’opera con i Custodi del bello
Scuola Primaria “Giuseppe Allievo” – Via Michele Antonio Vibò 62
Attività ricreativa per famiglie e bambini con i giardinieri del verde pubblico della Città di Torino. Piantiamo i fiori di fronte a scuola e impariamo a prendercene cura nel tempo.

Da venerdì 26 a domenica 28 maggio poi, in concomitanza e ideale conclusione della settimana del Festival del Verde, torna negli spazi aperti dei Musei Reali la mostra mercato florovivaistica di FLOR Primavera 2023 che per il secondo anno consecutivo animerà i Giardini Reali di Torino a cui si aggiunge quest’anno la Cavallerizza Reale con oltre 150 tra florovivaisti provenienti da ogni angolo d’Italia, artigiani, ceramisti e produttori agricoli.

Il Festival del Verde di Torino e FLOR Primavera 2023 sono state ideate e organizzate da Associazione Società Orticola del Piemonte.

La Settimana dei Musei Scolastici a Torino

Dal 15 al 19 maggio, per la Settimana dei Musei Scolastici 2023, gli spazi espositivi dedicati all’istruzione apriranno le porte per far conoscere il proprio patrimonio culturale alle famiglie, agli ex studenti e a chiunque interessato organizzando visite guidate, laboratori e incontri. Per l’occasione si inaugurerà anche la nuova sezione del Museo della Scuola primaria Lessona, in corso Regio Parco 19.

Il programma della ‘Settimana’ è organizzato dagli assessorati alla Cultura (Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche) e all’Istruzione della Città di Torino in collaborazione con ICOM – Coordinamento regionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, INDIRE – Nucleo Territoriale NORD, Polo del ‘900, UNICEF – Comitato provinciale di Torino e Rete dei Musei Scolastici.

Fa parte del cartellone anche la mostra fotografica ‘Il gioco e la lavagna’ di Carla e Giorgio Milone, patrocinata da UNICEF e ospitata alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (inaugurazione 11 maggio, ore 11.30 e aperta fino al 30 giugno).

Il 18 maggio – Giornata Internazionale dei Musei (IDM) ICOM 2023 dedicata al tema ‘Musei, Sostenibilità e benessere’ – al Polo del ‘900 si terrà il convegno aperto al pubblico ‘Musei scolastici e Musei del territorio per un progetto partecipato di educazione al patrimonio culturale’. La partecipazione è libera su prenotazione fino a esaurimento posti. L’adesione della Città di Torino all’IDM (International Museum Day) ICOM 2023 sarà un momento di rilancio delle attività e delle riflessioni intorno al potenziale dei musei scolastici come strumento di educazione al patrimonio culturale.

Tutti gli appuntamenti sono visibili su www.comune.torino.it/museiscuola/news/la-settimana-dei-musei-scolastici-torinesi-2023.shtml

MITO SettembreMusica, presentata l’edizione 2023

È “Città” il tema dell’edizione 2023 del Festival MITO SettembreMusica, in programma dal 7 al 22 settembre a Milano e a Torino: un viaggio musicale che si apre al mondo grazie alla grande musica e a interpreti d’eccellenza, coinvolgendo il pubblico in una fruizione sempre più condivisa e con uno spirito di aggregazione ancora più ampio.

«MITO SettembreMusica, Festival che da diciassette anni unisce Milano e Torino – dicono i Sindaci delle due città Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo – quest’anno si muove raggiungendo idealmente molte altre città del mondo con un programma creato con fantasia e spirito di sfida, capace di costruire percorsi, visioni, curve pericolose o gentili che portano a paesaggi la cui bellezza è da godere dal vivo, partecipi, coinvolti, emozionati, nel segno dell’eccellenza, della qualità e dell’immaginazione». Continua a leggere

Lingotto: da oggi un sottopasso collega stazione dei treni e via Nizza

Sarà più facile da oggi spostarsi tra la stazione del Lingotto e via Nizza, grazie a un sottopassaggio ciclopedonale, inaugurato questa mattina, che permetterà un collegamento semplice e rapido e renderà più attrattivi gli spostamenti con i mezzi pubblici per i cittadini che vivono e lavorano in quest’area della Città.

“Questo collegamento permetterà a tutte le cittadine e ai cittadini di fruire dell’interconnessione tra i treni e la metropolitana” ha dichiarato il Sindaco della Città Stefano Lo Russo. “Un primo passo verso il più ampio disegno di riorganizzazione del trasporto pubblico della Città, che collegherà in un’unica grande rete le stazioni ferroviarie, le linee di autobus e metro e le linee della metropolitana. È nostro obiettivo – ha aggiunto – che il trasporto pubblico diventi la modalità ordinaria e più agevole per muoversi in città, influendo così in maniera positiva anche sul traffico e sull’inquinamento urbano.”

I primi a fruirne saranno le 2000 persone che entro fine anno lavoreranno nella nuova sede della Regione Piemonte, ma tra qualche anno nel quartiere Lingotto sorgerà anche il Parco della Salute. Si procede così a passo sicuro verso il progetto di creazione di un nuovo distretto urbano, in cui fondamentale sarà il ruolo del trasporto pubblico.

La passeggiata sarà sempre aperta e tutta la cittadinanza potrà usufruire ogni giorno del passaggio e del nuovo parco urbano che la circonda. L’ingresso in ferrovia sarà invece legato agli orari di apertura della stazione, tra le 5 del mattino e mezzanotte. Il costo dell’intervento è stato di 2,5 milioni di euro, in parte realizzato con fondi Fesr.

Inaugurato uno studentato nelle palazzine dell’ex Moi

Un complesso residenziale di social housing, dedicato principalmente alla residenzialità temporanea a tariffe convenzionate per studenti e giovani lavoratori e per studenti meritevoli provenienti dalle graduatorie del Diritto allo studio, è stato inaugurato questa mattina all’interno delle sette palazzine dell’ex Villaggio Olimpico Moi di Torino.

La riqualificazione urbana e sociale attuata con l’intervento mette a disposizione dei futuri residenti una dotazione di circa 400 posti letto, attraverso un‘offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona e in linea con una città universitaria come Torino che continua a vivere una fase di grande progettualità ed espansione.

L’evento di oggi avviene a seguito della conclusione del “Progetto Moi – Migranti un’Opportunità di Inclusione”, promosso da Comune di Torino, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Diocesi di Torino, Città Metropolitana di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha offerto opportunità di autonomia abitativa e lavorativa a oltre 800 persone che precedentemente occupavano quegli spazi, consentendo l’avvio del processo di riqualificazione.

Al taglio del nastro erano presenti Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, Paolo Mazzoleni, Assessore all’urbanistica di Torino, Giancarlo Scotti, Amministratore delegato di CDP Real Asset Sgr e Direttore Immobiliare di CDP Spa, Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di Investire SGR, e Maurizio Carvelli, Ceo e Founder di Camplus.

Dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo: “Un’importante eredità delle olimpiadi del 2006 viene oggi restituita alla città con una funzione importante che è quella della residenza per studenti, un grandissimo segnale da parte di Torino e della sua competitività in un momento in cui in tutta Italia è esploso il problema del caro affitti. Il quartiere beneficerà di una rivitalizzazione nell’ottica di una strategia urbana più ampia che, proprio oggi, ha visto anche l’apertura della passerella che collega la stazione Lingotto con via Nizza e la metropolitana, un quartiere su cui contiamo, con l’arrivo del parco della salute e il riutilizzo delle arcate del Moi con la rifunzionalizzazione del palazzo del lavoro, di veder ripartire trasformato in un’ottica di sviluppo.”.