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Giardini Reali inferiori: inaugurata la nuova area giochi inclusiva e sostenibile

Uno spazio più fruibile, con nuove attrezzature ludiche sensoriali, inclusive, e con un’attenzione alla sostenibilità ambientale a alla vocazione storica del luogo: sono queste le caratteristiche della nuova area giochi dei Giardini Reali Inferiori, inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo e dall’assessore Francesco Tresso.

I lavori sono stati finanziati con fondi REACT-EU nell’ambito di una delle misure del PON Metro, per complessivi 6,5 milioni di euro. Questa è solo la prima inaugurazione: entro il 2023, infatti, la città avrà ulteriori otto aree verdi completamente riqualificate (una per circoscrizione) con modalità innovative e con soluzioni ambientali che tengono conto delle linee guida indicate nel Piano Strategico dell’Infrastruttura Verde e nel Piano di Resilienza Climatica, con cui l’amministrazione ha elaborato le proprie strategie per contrastare le vulnerabilità climatiche.

L’area giochi dei Giardini Reali Inferiori è collocata nel tratto sottostante il giardino del Duca e il Bastion Verde dei Giardini Reali. Si tratta di uno spazio di aggregazione molto frequentato, a ridosso del centro storico, che viene restituito ai torinesi in una veste profondamente rinnovata.

“Siamo contenti di inaugurare questa area giochi in uno dei punti più belli e suggestivi della città – ha detto, dopo il taglio del nastro, il Sindaco Stefano Lo Russo-. Ovviamente nei nostri programmi sono molte le aree in via di riqualificazione e stiamo completando, man mano, i lavori per poter restituire parti di città rinnovate e migliorate ai cittadini, in particolar modo, come in questo caso, a quelli più piccoli”.

“L’area giochi dei Giardini Reali Inferiori, dalla grande valenza storica e paesaggistica, viene restituita ai suoi piccoli frequentatori in una veste completamente rinnovata – ha aggiunto l’assessore Francesco Tresso -. Il progetto, nel suo complesso, è ambizioso e riguarda la riqualificazione con metodi innovativi di un’area verde per ciascuna circoscrizione, con giochi inclusivi, con caratteristiche didattiche e educative, e con soluzioni improntate alla mitigazione climatica”.

I lavori di riqualificazione hanno riguardato la sostituzione delle attrezzature obsolete con 16 nuove attrezzi ludici sensoriali – con giochi di abilità, sonori e di illusione ottica – destinati in prevalenza alle fasce d’età prescolare e scolare e adatti a supportare l’attività didattico-scientifica all’aperto dei vicini istituti scolastici.

Grande attenzione è stata posta al dialogo con la memoria storica, che viene ripresa a partire dall’ambientazione tematica dei giochi che richiamano il passato del luogo, che prima di diventare parco pubblico è stato terreno di battaglia, campo per il gioco del pallone al bracciale, luogo di giostra medievale e, infine, Giardino Zoologico Reale.

La configurazione movimentata del terreno, ai lati del giardino, è stata valorizzata con l’inserimento di scivoli da pendio, che costituiranno una sicura fonte di attrazione per i bambini. Per garantire la loro sicurezza, nell’area giochi è stata posata una nuova pavimentazione antitrauma.

In ottica di resilienza ambientale, nelle aree libere si è posato un nuovo fondo permeabile in stabilizzato, per migliorare il filtraggio delle acque meteoriche e per ridurre, di conseguenza, il carico della rete di smaltimento.

La siepe in Ligustrum che delimita il giardino è stata ampliata, ed è stato inoltre rinnovato il cancello che chiude l’area giochi. Sono stati infine riposizionati nuovi elementi di arredo urbano e installati due nuovi pannelli informativi.

Entro settembre verranno inaugurate ulteriori aree giochi completamente rinnovate grazie ai fondi React: il giardino Peppino Impastato (circoscrizione 6), il giardino Don Gnocchi (circoscrizione 5), il giardino Nuova Delhi (circoscrizione 2), l’area giochi nel parco della Pellerina (circoscrizione 4).

Rotatoria di piazza Rivoli, da lunedì via ai lavori per la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili

Al via lunedì 10 luglio il cantiere per la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili nella rotatoria di piazza Rivoli. Nodo di particolare importanza per la viabilità cittadina e assai trafficato, la rotonda viene percorsa ogni giorno da un numero elevato di veicoli che la attraversano reimmettendosi poi sulle diverse strade collegate, spesso a una velocità che può rappresentare un pericolo per chi si sposta nella piazza in sella a una bicicletta o a piedi.
Verranno realizzati passaggi pedonali rialzati sui corsi Vittorio Emanuele e Francia (sia ad Est che ad Ovest della rotatoria) e costruite banchine sagomate all’ingresso dei suddetti corsi per rallentare la velocità dei veicoli in entrata: tali banchine, realizzate con elementi rimovibili, sono già presenti da mesi al fine di verificarne la funzionalità.

Per consentire lo svolgimento dei lavori e assicurare le necessarie condizioni di sicurezza sarà necessario procedere a modifiche della viabilità che potranno prevedere, in base all’organizzazione e all’evoluzione del cantiere, la temporanea parzializzazione del traffico su una sola corsia e l’istituzione del doppio senso di marcia sulla carreggiata. Inoltre in due fasi dell’intervento e per il tempo più breve possibile i veicoli verranno deviati sul controviale.

Anche se i lavori verranno eseguiti senza mai interrompere completamente la circolazione, fino alla metà del mese di ottobre – la durata prevista del cantiere è di 90 giorni – è possibile che si verifichino rallentamenti e disagi per il traffico che si cercherà di mitigare con la posa di segnaletica di cantiere dedicata e cercando di terminare gli interventi più impattanti su corso Francia entro la fine del mese di luglio . A questi seguiranno i lavori sulla pista ciclabile di attraversamento di corso Trapani, che si prevede avranno minori ripercussioni sulla viabilità.

La spesa per gli interventi, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta Comunale nello scorso novembre, è di 187mila euro finanziati con oneri di urbanizzazione.

Cuore Segreto, questa sera all’Ambrosio in anteprima il primo corto di Aido

Sarà presentato questa sera alle 20.30 in anteprima al Cinema Ambrosio di corso Vittorio Emanuele II 52  il cortometraggio “Cuore segreto”, tratto dal libro dello scrittore Luca Vargiu. Un progetto nato nel 2021 grazie all’impegno di Aido (Associazione italiana donatori organi) Piemonte e delle Sezioni Provinciali di Asti, Cuneo e Torino, finanziato dai fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese.

L’amore, l’amicizia, il dolore, la gioia, le lacrime, i sorrisi, la vita e la morte si incrociano in questa storia toccante ed incisiva che – spiegano i vertici regionali di Aido Piemonte – “potrà dare un nuovo impulso nella divulgazione della cultura della donazione che ha bisogno di mezzi sempre nuovi per raggiungere più persone possibili orientandole ad una scelta consapevole verso il Si alla donazione”.

Dopo la proiezione un talk dove i protagonisti di questa avventura si racconteranno e risponderanno alle domande dei presenti e, inoltre, saranno presenti i volontari di AIDO Piemonte per illustrare l’importanza del cortometraggio nella mission di promozione della cultura della donazione di organi tessuti e cellule.

Per monitorare le iniziative collaterali all’uscita del cortometraggio è disponibile la pagina Facebook Cuore Segreto – The Short Film, Instagram cuoresegreto.film con il trailer del cortometraggio, informazioni in tempo reale sulla distribuzione del filmato, oltre che una presentazione dei protagonisti.

Pnrr, Torino in linea coi tempi. Al via i lavori su Torino Esposizioni. Il punto del Sindaco Lo Russo al convegno dell’Anci

La cultura come motore di rigenerazione urbana è stato il tema al centro dell’intervento del Sindaco Stefano Lo Russo oggi a Roma per “Missione Italia” la due giorni organizzata dall’Anci nazionale per parlare del Pnrr nei Comuni e nelle città e per fare il punto sullo stato degli investimenti e sulle riforme che li accompagnano. Nell’intervento che ha concluso la seconda giornata dei lavori Lo Russo ha spiegato come Torino abbia ad oggi rispettato tutte le scadenze per utilizzare i fondi del Pnrr e di uno dei progetti più importanti sui quali l’amministrazione intenda investirli, ovvero il rilancio dell’area del Parco del Valentino e di Torino Esposizioni.

Una zona con grandi potenzialità che grazie ai fondi europei potrà trasformarsi ancora di più in polo turistico e culturale. L’investimento si attesta intorno a 160 milioni con l’obiettivo di dotare la città di una nuova Biblioteca centrale, che troverà sede negli spazi del Padiglione Nervi di Torino Esposizioni, oggi dismessi. Il progetto prevede inoltre il recupero e il ripristino delle funzioni originarie del Teatro Nuovo, il restauro e la valorizzazione dell’offerta ricettiva e turistica del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione sul fiume Po e la completa risistemazione del parco.

La nuova Biblioteca Civica e il recupero della funzione di connessione del Po costituiscono gli interventi “fulcro” per completare il sistema culturale di Torino, candidando il sito a nuovo polo di attrazione accanto al Museo Egizio, generando impatti socio-economici, culturali e ambientali positivi. Il polo rafforza così la sua importante vocazione locale, di servizio alla comunità, ma genera anche nuova attenzione da parte di un turismo culturale e sostenibile in costante crescita.

Gli interventi più ingenti si vedranno il prossimo anno ma il cantiere, con le prime opere preparatorie di bonifica su Torino Esposizioni, partirà già entro la fine di questo mese. In dirittura d’arrivo i progetti esecutivi che permetteranno di avviare la riqualificazione entro marzo 2024.

Nel suo intervento, il Sindaco ha sottolineato come i finanziamenti del Pnrr, nel complesso, contribuiranno a cambiare il Paese. “Pensiamo – ha detto – al tema della riqualificazione energetica degli edifici che avrà importanti benefici dal punto di vista ambientale, dell’occupazione e sul risparmio delle bollette energetiche, anche per gli stessi Comuni. A Torino stiamo lavorando per quantificare quale sarà l’impatto di questi investimenti straordinari in termini di risparmio energetico, per capire di quanto riusciremo a ridurre l’emissione di Co2 con ciascun intervento. Questo naturalmente ridurrà moltissimo anche i costi di gestione, con effetti virtuosi sul nostro bilancio. Per queste ragioni – ha concluso-  ritengo che il Pnrr sia la più grande opportunità che questo Paese ha ricevuto negli ultimi vent’anni e credo davvero che se il Governo darà fiducia ai Sindaci a ai Comuni sugli investimenti avremo un’Italia migliore per tutte e tutti”

ToNite, presentati al Campus Einaudi i risultati di 4 anni del progetto europeo di innovazione urbana

ToNite è un progetto di inclusione urbana gestito dalla Città di Torino e cofinanziato dal programma europeo di innovazione urbana UIA – Urban Innovative Actions nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che, dal 2019 ha lavorato al cambiamento e alla trasformazione nella vivibilità dei quartieri lungo la Dora.

Il progetto ha avuto come obiettivo il miglioramento della qualità della vita e della percezione di sicurezza nelle aree attigue al fiume Dora (il quartiere Aurora e la porzione del quartiere Vanchiglietta in prossimità del Campus Luigi Einaudi) specialmente nelle ore serali.

Oggi giovedì 6 luglio, durante l’evento finale, la Città di Torino ha presentato alla cittadinanza e agli stakeholder locali i risultati e gli impatti conseguiti dal progetto, oltre alle prospettive di sviluppo e alle future opportunità per il territorio.
L’incontro ha visto la partecipazione dell’Assessora all’Innovazione e alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, della Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino Giulia Carluccio
e del Presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, oltre ai partner di progetto e ai rappresentanti dei progetti locali.

ToNite ha affrontato il tema della vivibilità degli spazi pubblici e della percezione di sicurezza in un’ottica di innovazione sociale e rigenerazione urbana, con un approccio che ha posto al centro
le potenzialità del territorio e le comunità locali, le quali hanno promosso l’insediamento sul territorio di presidi sociali, artistici e culturali.
Sono oltre 50 gli enti e gli attori del territorio – selezionati tramite avviso pubblico e beneficiari del finanziamento europeo – che, organizzati in 19 progettualità locali, hanno promosso
l’attivazione di nuovi servizi e progetti di prossimità, permettendo di avviare un cambiamento nella frequentazione, nelle modalità di fruizione e nella narrazione degli spazi lungo la Dora.
L’animazione sociale e culturale, lo sport e l’educativa di strada negli spazi urbani, azioni itineranti di assistenza e orientamento sociale per le persone più fragili, la rigenerazione e co-gestione di spazi pubblici precedentemente abbandonati, sono solo alcuni degli ambiti di azione di cui la comunità locale si è fatta protagonista.

“ToNite – ha detto l’Assessora all’Innovazione e alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta – è stato nei fatti uno spazio di sperimentazione che ha permesso di intervenire sul Lungo
Dora torinese sia con lavori sullo spazio pubblico sia con nuovi servizi per la cittadinanza. E’ stato pensato per rendere più vivibile i quartieri in orario serale, migliorando i servizi pubblici e offrendo nuove opportunità a imprese creative. Quello che ci ha mosso è stata l’idea di realizzare una città più bella, sostenibile e inclusiva. Col bando contributi la Città si è posta come obiettivo quello di lavorare su un’infrastruttura diffusa di prossimità, attraverso la partecipazione delle comunità locali e la valorizzazione delle potenzialità del territorio. L’esperienza maturata con il progetto Urban Innovative Actions ci ha portato a disegnare una misura del PN metro, da poco approvata in Giunta, pensata proprio per sostenere i presìdi di comunità, che riteniamo fondamentali per lo sviluppo dei territori, con l’inserimento di 2 milioni e 400 mila euro da dedicare al territorio torinese, nata dal confronto con le realtà del terzo settore”.

La partecipazione – una delle tre aree di impatto del progetto – intesa come maggior predisposizione verso la creazione di collaborazioni e reti di sistema, partecipazione alla vita pubblica e all’applicazione di approcci di co-gestione è stata rilevante. In quest’ottica, il coinvolgimento delle comunità e degli stakeholder locali è stato un aspetto cruciale: in particolare il progetto ha saputo attivare l’impegno anche di attori fortemente strategici, come ad esempio le scuole (sono 7 le strutture coinvolte tra istituti scolastici e Università), le comunità straniere (la comunità islamica e la comunità cinese) e le piccole associazioni.

Per dare una misura della capacità di attivazione della comunità locale, sono stati oltre 2200 gli eventi organizzati dai progetti locali aperti alla cittadinanza e svolti nell’area target di ToNite.
30 mila i cittadini che complessivamente hanno preso parte alle attività proposte e oltre 6 mila i metri quadri di spazi pubblici e privati rigenerati dalla comunità. Inoltre sono stati stipulati 4 Patti
di collaborazione, il negozio civico tra Associazioni e/o gruppi informali di cittadini e la Città di Torino, per la co-gestione e la cura di un bene comune, per la riqualificazione di spazi pubblici in
funzione di presidi sociali. Dal Giardino Pellegrino di Borgo Dora, in cui la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo ha co-progettato con un gruppo di cittadini eventi culturali e aggregativi
alla Portineria di Comunità dei Giardini sulla Dora, un’aula studio a cielo aperto e una piccola arena per dibattiti e spettacoli. Dal Salotto di Miranda, un presidio urbano in via Buscalioni, luogo
di incontro e aggregazione, e un’area dedicata al gioco della petanque al progetto Yalla Aurora, che ha in cura un’aiuola presso il Giardino Alimonda.

Infine sono stati rigenerati e messi a disposizione della collettività 2 spazi in disuso: il centro giovanile di Yalla Aurora in via Chivasso 10C, un centro educativo, aggregativo e di servizi gestito
dai giovani, e il Campus Leone Ginzburg in via Cigna 37, un campus universitario popolare.
In termini di acquisizione di conoscenza – seconda area di impatto del progetto – ToNite, da un lato ha fornito alla Città nuovi strumenti di lettura e analisi delle dinamiche territoriali e dall’altro ha contribuito alla costruzione di una nuova narrazione dei quartieri lungo la Dora a partire dalla storia dei luoghi e dalle storie di chi abita il quartiere (gli strumenti principali sono stati l’app
Tellingstones per l’individuazione dei punti di interesse di prossimità e la raccolta di storie attraverso l’iniziativa “Il fiume delle biografie” evoluta poi nel docu-film “Le mille notti” del regista Di Polito).

Il miglioramento della vivibilità degli spazi urbani – terza area di impatto del progetto – riguarda il cambiamento che ToNite ha voluto generare nell’utilizzo e nella fruizione di alcuni spazi pubblici nelle aree target, allo scopo di portare bellezza, punti luce, supporti alla socialità nelle aree con potenziale serale e notturno ancora inespresso o percepite come pericolose di sera.
In particolare, sono 3 gli interventi di rigenerazione urbana realizzati o in fase di realizzazione.

Il primo intervento ha riqualificato lo spazio urbano di Viale Ottavio Mai, trasformandolo in un viale accessibile, pedonale e ciclabile e rendendolo un luogo sicuro e piacevole da frequentare
soprattutto nelle ore serali e notturne. Inoltre l’Università degli Studi di Torino ha esteso l’ orario di apertura delle aule studio che affacciano sul viale fino alle ore 23, garantendo così la fruizione in sicurezza dello spazio e valorizzando ulteriormente le potenzialità dell’area.

Il secondo intervento ha riguardato il Giardino Pellegrino, in Borgo Dora con l’intervento di rifacimento della pavimentazione, l'installazione di nuovi elementi di arredo urbano e di nuove
attrezzature gioco nell’area bimbi.

Il terzo intervento invece si focalizza sullo spazio pubblico lungo le sponde del fiume Dora, nell’area compresa tra Corso Principe Oddone e il Campus Luigi Einaudi, dove, per una lunghezza
di circa 2,5 Km, verranno installati elementi di arredo urbano multifunzionali, un landmark per il lungo Dora, che combinano la seduta, l’illuminazione e la segnaletica di luoghi significativi e
percorsi del territorio.

L’eredità del progetto ToNite è molto più ampia dei risultati diretti dell’azione svolta dai suoi partner e da tutti gli attori della comunità locale coinvolta. I quartieri attigui al fiume Dora, infatti,
sono oggi al centro di un lavoro integrato su più livelli e finalizzato a portare avanti e migliorare ulteriormente gli obiettivi di vivibilità su cui il progetto UIA ha acceso i riflettori.
Nell’ambito di ToNite, all’interno dell’amministrazione comunale è stato istituito un tavolo intersettoriale composto da 6 dipartimenti e divisioni della Città di Torino, al fine di coordinare le
fasi di progettazione e realizzazione dei prossimi investimenti pubblici in programma e delle future opportunità di sviluppo.

Nell’area di progetto interverranno 3 diversi programmi di investimento (React EU, PinQua – Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, PIU – Piano Integrato Urbano), articolati in 9 progettualità strategiche già approvate e in gran parte già avviate, per un valore di circa 10 milioni di euro di interventi pubblici per il 2023, e ulteriori 20 milioni di euro dal 2024 in
avanti.
I principali interventi riguarderanno la qualità dell’abitare, contribuendo a riqualificare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale sociale. Riqualificheranno lo spazio pubblico attraverso nuovi percorsi pedonali e ciclabili con azioni di moderazione del traffico e inserimento di nuovo verde e incideranno sulla vivibilità e sulla sicurezza lavorando sull’inclusione, sulle relazioni sociali e sulla riduzione delle disuguaglianze. Sono inoltre previsti interventi sulle sedi delle biblioteche di quartiere e sul tessuto urbano che le ospita.

La Città di Torino è capofila del progetto insieme ai partner Anci, Efus, Engineeging, Espereal, Experientia, Fondazione Piemonte Innova, SocialFare. ToNite è un progetto europeo cofinanziato
dal programma UIA – Urban Innovative Actions nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.



CTE NEXT compie due anni con sperimentazioni sul campo che proiettano le città verso il futuro

A due anni dalla fondazione, CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un luogo aperto e accessibile dove imprese e start-up sviluppano tecnologie per la vita di tutti i giorni. Negli spazi di CSI Next ne è stato oggi simbolicamente festeggiato il compleanno: un appuntamento all’insegna della sperimentazione e della condivisione che ha visto nel momento dedicato a “Innovation Experience” cinque progetti alla prova diretta del pubblico.

Sperimentazione, attenzione all’ambiente e tecnologie etiche: sono queste le parole chiave di CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, nata due anni fa dalla volontà del Comune di Torino, che, seguito da una aggregazione di 12 partner pubblici e privati, il 5 luglio 2021 si aggiudicava il bando del Ministero delle imprese e del Made in Italy con una dotazione di 13 milioni di euro per realizzare un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G in settori strategici per il territorio.

CTE Next oggi è una community di pratica viva, visibile e riconoscibile nei suoi hub diffusi e sempre aperta dove aspiranti imprenditori e imprese (per lo più start up e PMI) co-sviluppano, insieme alla PA e agli attori della ricerca, soluzioni tecnologiche innovative per migliorare la vita quotidiana nelle città del futuro.

Crescente l’attenzione e la partecipazione, anche dall’estero: 20.000 le visite da utenti unici sul sito, 2.800 i partecipanti agli oltre 80 eventi organizzati, 500 le imprese attive, 200 le persone formate e 100 i servizi erogati, con un forte focus sulla richiesta di supporto al testing di soluzioni 5G. 20 infine gli stakeholder (Corporate e non solo) che accompagnano e aumentano le opportunità di CTE NEXT, dando vita a collaborazioni B2B e sperimentazioni congiunte.
La cifra che caratterizza la Casa delle Tecnologie torinese, e la distingue a livello nazionale, è infatti il cosiddetto ‘Urban Testing’, vale a dire il programma di supporto a sperimentazioni su campo in situazioni cittadine reali di tecnologie emergenti abilitate dal 5G nei più svariati settori, dalla mobilità terrestre e aerea all’industria 4.0 passando per l’ampio ventaglio di servizi urbani.

 

“Sono davvero felice di festeggiare insieme a tutto il sistema dell’innovazione torinese i due anni della nostra “Casa” – sottolinea l’assessora all’Innovazione del Comune di Torino Chiara Foglietta. Come Assessorato all’Innovazione, in questi anni abbiamo dato un accento importante al progetto CTE Next verso il cambiamento climatico e l’etica delle tecnologie. In particolare, nell’ultima Call4Testing sono diventati centrali le sperimentazioni ambientali, legate alla mobilità e all’efficientamento energetico. Contestualmente abbiamo lanciato, proprio in questi giorni, una Call2Action rivolta alle imprese locali per l’avvio della community “100 Città climaticamente neutre al 2030” perché le aziende e le startup contribuiscano, insieme alla Città e a CTE NEXT, al raggiungimento dell’obiettivo “zero C02” entro il 2030, così come voluto dalla Missione “NetZeroCities” della Commissione Europea che vede Torino protagonista del cambiamento verso un’Europa più sostenibile”.

 

In questi due anni sono state ben 30 le sperimentazioni realizzate in ambiente reale con soluzioni in grado di traguardare il mercato. 5 i Proof of concepts ovvero gli ambiti di ricerca applicata sui quali i partner di CTE hanno fatto convergere aspettative, skills, interessi e proprie attività di sviluppo in campo, in aree che variano dall’abilitazione di corridoi urbani per i droni allo sviluppo ed integrazione di funzionalità nuove nell’infrastruttura per la smart road, sino alla prototipazione di futuristici ambienti virtuali di apprendimento in metaverso legati ai Musei Cittadini e in grado di creare ponti tra il virtuale ed il reale per gli studenti torinesi. Il tutto sfidando la Città e i partner anche sul fronte dell’innovazione amministrativa e portando all’apertura del dialogo con Autorità nazionali competenti, prefigurando ambienti tipo “Sandbox” ovvero ambiti di test selezionati e controllati, ove derogare o alleggerire la normativa vigente, con l’obiettivo di rendere più fluida e veloce la generazione di soluzioni innovative in nuovi scenari di utilizzo.

Altre 7 sono le imprese vincitrici dell’ultima Call4Testing Future City appena conclusa, con una dotazione finanziaria complessiva di circa 490 mila euro e un contributo a fondo perduto di circa 70 mila euro per ciascuna, per accelerare lo sviluppo e il testing di altrettante nuove soluzioni urbane, alcune, peraltro e per la prima volta, anche in risposta a sfide lanciate dagli stakeholder Corporate di CTE Next.
Fra queste soluzioni, che saranno testate a breve a Torino troviamo: QuestIT, PMI innovativa che propone lo sviluppo di un avatar in grado di dialogare con i cittadini con disabilità uditive nel contesto del servizio di emergenza in tempo reale 112, sfida lanciata da Azienda31-Regione Piemonte; Synesthesia, che propone un’alternativa innovativa e sostenibile per la gestione della logistica e delle consegne nelle aree urbane attraverso l’uso di robot autonomi; Sma-RTY, che vuole sperimentare e validare un sistema innovativo, basato su tecnologie 5G ed Intelligenza Artificiale, per l’assistenza ed il supporto alla guida dei veicoli; Lifetouch, che propone il testing in condizioni reali di MOVEO, veicolo a guida autonoma per la logistica di ultimo miglio; Midori, startup torinese che propone un progetto di sperimentazione per dimostrare l’impiego di tecnologie IoT e Intelligenza Artificiale per promuovere la riduzione dell’impatto energetico attraverso l’accrescimento della consapevolezza sui consumi e l’ottimizzazione nell’utilizzo di fonti rinnovabili, sfida condivisa con lo stakeholder Planet Smart City; STENDHAPP, startup innovativa a vocazione sociale che propone di testare a Torino un’applicazione in grado di suggerire eventi e luoghi della cultura nelle vicinanze, basati sul comportamento dell’utente in tempo reale e sul riconoscimento immagini grazie al machine learning (ML); Darts Engineering, propone la sperimentazione in ambiente urbano di un servizio inedito per la previsione e l’informazione dei pericoli causati da condizioni avverse sulla sicurezza delle persone in spostamento e dei veicoli in transito nelle smart road urbane grazie all’uso combinato di tecnologie IoT, 5G e Cooperative ITS. Un patrimonio di conoscenza e competenza unico, che ha condotto CTE Next ad un’importante riflessione sugli sviluppi futuri.

Un occhio di riguardo viene posto alle tematiche legate al “cambiamento climatico”. In particolare, le sperimentazioni realizzate con CTE Next si configurano come un vero e proprio strumento attuativo dell’impegno per la neutralità climatica torinese da raggiungere entro il
2030, dimostrando l’apporto trasformativo delle tecnologie emergenti e stimolando azioni congiunte con partner e stakeholder in questa direzione.

Si rafforza inoltre il filone definito “Etica & Inclusion”, ovvero l’attenzione ad un uso responsabile delle tecnologie, dotandosi di strumenti di analisi e confronto volti ad indagare i profili etici delle soluzioni proposte (a partire da quelle che utilizzano l’intelligenza artificiale) prevedendo e mitigando gli effetti negativi sulla vita di cittadini e utenti; nonché alla capacità dei progetti delle imprese supportate di generare impatto positivo in termini di diversità, inclusione e accessibilità.

Si intende inoltre supportare, in raccordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo sviluppo di processi di internazionalizzazione di CTE, nell’ottica di promuovere le imprese della community su scala internazionale e di favorire l’esportazione all’estero del modello “Torino” di “comunità intelligente” – condiviso fra gli stakeholder Corporate – favorendo anche l’attrazione di talenti e aziende dall’estero, per rendere il territorio torinese sempre più generativo di idee, relazioni, opportunità per tutti.

Infine, forti delle competenze e risultati generati, il terzo anno di operatività della CTE sarà l’occasione per lanciare un programma di education aperto ai più giovani (dalle elementari alle scuole superiori) grazie ad un’offerta formativa integrata da parte di partner e stakeholder in grado di coniugare competenze trasversali per l’imprenditorialità, l’alfabetizzazione tecnologica legata alle emerging tech sino a comprenderne l’utilizzo e i benefici per il vivere urbano, grazie anche a visite a luoghi simbolo e al dialogo con le imprese della community.

Il compleanno di CTE Next ha visto la moderazione di Fabio De Ponte, giornalista RAI, e la partecipazione del Direttore generale del CSI Piemonte, partner di CTE Next, Pietro Pacini, seguito dall’Assessora della Città di Torino alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti, Chiara Foglietta, e Marco Landi, Presidente di QuestIT e di Atlantis Venture, che ha realizzato un keynote speech sul futuro dell’Intelligenza Artificiale nell’ecosistema europeo.

Poi due tavole rotonde: la prima dedicata a “Due Anni di CTE NEXT: Risultati, impatti e prospettive sull’innovazione urbana e il 5G” con Elena Deambrogio, Responsabile del progetto CTE Next, Laura Morgagni, CEO di Fondazione Piemonte Innova e Gabriele Elia, Head of
Technology Communication & Standardization di TIM, dove si sono delineati i due anni trascorsi aprendo alle prospettive future della Casa. La seconda tavola rotonda ha affrontato il tema delle “Sfide e opportunità delle tecnologie emergenti: esperti a confronto” con Francesco Meneghetti, CEO e Co-founder di Fabbrica Digitale, Marina Geymonat, Head, Enterprise Data AI and Analytics di Capgemini INVENT, Alessandro Goia, Global Head of Innovation di Planet Smart City ed Eugenia Forte, Manager dell’Acceleratore aerospaziale TakeOff, dove si sono analizzate nuove tendenze innovative, come l’AI per le CER (Comunità Energetiche) urbane e i passi per l’internazionalizzazione di una startup.

Fra gli spunti emersi, si è colta la volontà e il convergere di energie positive per pensare ad un futuro della “Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino” come un hub duraturo, aperto all’internazionalizzazione e in grado di agire sempre più come “Acceleratore di Acceleratori” e
“Casa” dell’ecosistema locale dell’innovazione.

Nella seconda parte dell’evento si è tenuta l’Innovation Experience: sono stati presentate cinque imprese che hanno collaborato con la “Casa”, che hanno fatto sperimentare ai presenti le loro tecnologie/prototipi. Si tratta di ABZero, con il drone dotato di Smart Capsule per il trasporto di sangue e organi; Kineton e la Kinecar, innovativa minicar punto di congiunzione fra media e automative; Impersive e la tecnologia per la produzione di experience stereoscopiche immersive a 360° in soggettiva dinamica, unica nel panorama internazionale; Open Stage e i palchi itineranti in città dove gli artisti possono prenotarsi tramite app; infine, UTwin che ha realizzato un gemello digitale della scuola pubblica Pestalozzi di Torino.

 

Descrizione Imprese della Innovation Experience e del progetto CTE Next

Con ABZero (https://www.abzero.it/), startup innovativa che si occupa di delivery con i droni, si è entrati nella Air Mobility Urban Experience; potendo visionare da vicino il suo drone dotato di Smart Capsule: un contenitore in poliuretano, brevettato e dotato di intelligenza artificiale che, grazie ad innovativi sensori IoT a bordo, è in grado di monitorare attivamente temperatura e umidità del bene trasportato – in particolare sangue, medicinali e anche organi – oltre ad emolisi dei globuli rossi, garantendo condizioni ottimali per i
beni durante il trasporto. Sono stati inoltre presentati alcuni video delle sperimentazioni realizzate nella Città di Torino.

Kineton, (https://www.kineton.it/) impresa che fornisce servizi di ingegneria all’avanguardia creando e sviluppando soluzioni innovative nei principali settori tecnologici, ha presentato la “KineCar Experience”, la sua innovativa minicar. Punto di congiunzione fra media e automotive, la KineCar offre una user experience analoga a quella di uno smartphone garantendo massima sicurezza ed innovazione tecnologica. KineCar è il primo veicolo della sua categoria dotato di un potente sistema di infotainment e delle più recenti tecnologie di streaming che portano a bordo le tue app preferite e i loro contenuti. Per un adolescente è come salire su un luna park, per un adulto è uno spazio in cui continuare le sue attività, leggere le e-mail, partecipare ad una riunione e vedere contenuti in streaming. Funzioni di intrattenimento, sistemi avanzati di assistenza alla guida, connettività e molto altro sono stati sperimentati a bordo della KineCar.

Con Impersive (https://impersive.com/), azienda che ha sviluppato una tecnologia per la produzione di experience stereoscopiche immersive a 360° in soggettiva dinamica, unica nel panorama internazionale, si ha avuto accesso alla VR360 Experience dove attraverso dei visori le persone sono catapultate in un viaggio da protagonisti a 360° alla scoperta di alcuni musei torinesi, in selezionati luoghi storici e innovativi della città e a colloquio con alcuni personaggi famosi del nostro territorio: da Chiambretti a Chiabotto passando per Arturo Brachetti. Oltre al contenuto su Torino, l’azienda milanese ha portato una selezione di ulteriori experience immersive prodotte in diversi ambiti.

Open Stage (https://theopenstage.it/) è una startup innovativa a impatto sociale che si basa su un’App al servizio dei creativi e dei Comuni che vogliono innovare l’intrattenimento urbano. Una piattaforma che permette di prenotare il proprio spazio nelle città (piazze, parchi, metropolitane e qualsiasi altro spazio pubblico) in cui esibirsi in regola. Un’esperienza di “Stage Sharing” che ha permesso ad un giovane artista e a una band torinese di esibirsi utilizzando il totem di Open Stage, ovvero una colonnina dotata di collegamento alla rete 5G, di diffusori audio, mixer e luci led, prenotabile e sbloccabile proprio tramite l’app di Open Stage. Un palcoscenico condiviso, all’aperto, inclusivo e di qualità. I partecipanti all’evento hanno ascoltato questa innovazione tecnologica oltre a toccarla con mano.

Con UTwin (https://www.utwin.it), azienda di proptech che si occupa dei dati di edifici e infrastrutture attraverso i gemelli digitali, si è entrati nella “Digital Twin Experience” dove si è sperimentato in prima persona la navigazione nel gemello digitale realizzato della scuola pubblica Pestalozzi del Comune di Torino, visualizzando live i dati provenienti dai sensori e dalle telecamere dell’infrastruttura CiscoMeraki
direttamente nel gemello digitale. Il progetto è stato realizzato nel contesto di CTE Next che ha fatto fare rete e coordinato la collaborazione fra una startup innovativa come UTwin, una corporate tecnologica come CISCO e la PMI Bizmate, in ottica di open innovation e co-innovazione tra diversi attori dell’ecosistema.

A Torino nasceranno due nuovi centri per l’impiego. La Giunta dà in concessione gratuita gli immobili all’Agenzia Piemonte Lavoro

Gli immobili di proprietà della Città di Torino situati nelle vie Cavour 27B e Guido Reni 102 verranno dati in concessione gratuita all’Agenzia Piemonte Lavoro che coordina i Centri per l’Impiego. Questa mattina il provvedimento è stato licenziato dalla Giunta Comunale su proposta della Vicesindaca Michela Favaro.

Attualmente i Centri per l’Impiego nel Comune di Torino sono due (via Bologna 153 per la zona Nord e via Castelgomberto 75 per la zona Sud) entrambi collocati in immobili di proprietà comunale. A questi se ne aggiungeranno altri due: uno in via Cavour angolo via Accademia Albertina e uno nella Cascina Giajone in via Guido Reni 102.

Per la Vicesindaca Michela Favaro si tratta di “una importante occasione di valorizzazione del patrimonio. Auspichiamo – aggiunge – che, in futuro, il servizio possa essere il più capillare possibile e diffuso sul territorio, coinvolgendo anche altri immobili”.

In seguito a un’attenta analisi del mercato del lavoro cittadino, l’Amministrazione comunale e l’Agenzia Piemonte Lavoro hanno condiviso la necessità di assicurare lo sviluppo di una rete di servizi pubblici per il lavoro in grado di affrontare le sfide poste da un mercato occupazionale in evoluzione e sempre più digitalizzato. Di qui l’esigenza di creare una rete tra imprese e territorio per rappresentare un punto di riferimento nell’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro per cittadini e imprese e, l’atto di questa mattina, rappresenta il primo tassello in questa direzione.

Obiettivo degli assessorati al Patrimonio e al Lavoro del Comune di Torino è infatti quello di aumentare le sedi attuali dei Centri per l’Impiego torinesi per facilitare l’intercettazione delle persone e in particolar modo di quelle prive di occupazione.

Con il potenziamento degli sportelli e la loro collocazione negli altri quadranti della città, l’Amministrazione intende ribadire la sua attenzione nei confronti del lavoro– spiega l’Assessora al Lavoro Gianna Pentenero -. L’occupazione come volano per lo sviluppo è un punto fermo del nostro agire amministrativo e da oltre un anno stiamo lavorando per ricostruire la rete dei servizi cittadini e far incontrare domanda e offerta. Un obiettivo che può essere raggiunto solo col coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, a partire dall’Agenzia Piemonte Lavoro. Solo con un’azione coordinata e plurale possiamo trovare delle ricadute positive per un ‘buon’ lavoro che rispetti i diritti e garantisca un futuro anche in settori a forte espansione”.

Le concessioni degli immobili avranno una durata trentennale dalla stipula del contratto.

Una nuova Centrale Operativa Territoriale nell’ex “Astanteria Martini”

Il complesso ospedaliero “ex Astanteria Municipale Martini” di via Cigna 74, di proprietà dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino, sarà interessato da un progetto di recupero per la realizzazione di un nuovo volume destinato a ospitare una Centrale Operativa Territoriale (COT) che avrà il compito di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e socioassistenziali. 

L’intervento nasce per soddisfare esigenze funzionali dettate dalla necessità di spazio per ospitare tre Centri Operativi Territoriali, rispettando gli standard previsti sia dal regolamento igienico edilizio della città di Torino che dalle direttive dell’ASLTO e garantendo la qualità ed il contenimento dei costi d’intervento.

Il progetto, scelto tra le diverse possibili opzioni valutate, prevede la costruzione di un piano al di sopra della ex centrale termica seminterrata, adiacente al prospetto interno dell’Astanteria. L’intervento di sopraelevazione ricalca il perimetro del corpo di fabbrica seminterrato con alcuni mirati ampliamenti al fine di ottenere una superficie di pavimento regolare a perimetro rettangolare.

Il nuovo piano, completamente fuori terra, ospiterà le tre COT ed è concepito come un blocco autonomo in quanto l’edificio principale dell’Astanteria Martina è al momento in disuso. Pertanto dovrà essere isolato dal resto dei fabbricati esistenti, compreso il sottostante piano ex Centrale Termica, sia per il contenimento energetico sia per la sicurezza antincendio. Il piano di sopraelevazione si imposterà sulle strutture esistenti in cemento armato formata da pareti e solette piene, con un aumento della superficie lorda di pavimento pari a 322 mq.

Il nuovo corpo di fabbrica assumerà la forma di parallelepipedo a base regolare con tetto piano utilizzabile in futura anche come terrazzo.

Per accedere al piano in sopraelevazione sarà realizzata una rampa adatta anche a persone con difficoltà motorie. Il nuovo piano riservato alle attività delle COT, divise in 3 unità, dovrà essere completamente isolato dall’esistente fabbricato principale fino a quando non saranno completate la ristrutturazione ed il recupero funzionale dell’ex Astanteria Martini.

L’immobile ricade, secondo il P.R.G. vigente, come “edificio di valore storico – ambientale”, trattandosi quindi di intervento di adeguamento di un complesso con funzioni di pubblica utilità, richiede di avvalersi della facoltà ammessa dall’art. 26 comma 22 delle N.U.E.A. del P.R.G., di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d’intervento di cui all’art. 26 e allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., previa approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Nel giardino del Mauriziano la commemorazione delle vittime da Covid

Si è svolta oggi pomeriggio, negli spazi del “Giardino Parlante” dell’Ospedale Mauriziano di Torino, la cerimonia di commemorazione delle vittime da Coronavirus.

Un appuntamento che, a partire dal 2020, si ripropone ogni anno nello spazio verde della struttura sanitaria, con un rito laico, in cui tutti possano ricordare i propri cari scomparsi a causa del virus della recente pandemia.

Presente alla cerimonia l’Assessore al Welfare della Città di Torino Jacopo Rosatelli, che ha voluto  partecipare personalmente al momento di ricordo e riflessione, insieme ai familiari delle vittime e ai sanitari che se ne erano presi cura in quel difficile momento.

 

Christian Ruggeri




 

 

Prosegue il programma di efficientamento energetico sugli immobili della Città. Oltre 7 milioni per 4 edifici

Altri quattro edifici di Torino si aggiungono all’elenco degli immobili che nei prossimi mesi potranno avvantaggiarsi di importanti opere di efficientamento e riqualificazione energetica.

La Giunta comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, i quattro progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions.

Sono in tutto 800 gli immobili di proprietà della Città che entro fine 2029 saranno oggetto di efficientamento e riqualificazione energetica, grazie all’accordo sottoscritto lo scorso anno dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal Presidente di Iren Luca Dal Fabbro con l’obiettivo di rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dei consumi e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Prosegue così l’impegno di Torino, tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, verso una città a impatto climatico zero.

Il finanziamento dei quattro interventi approvati questa mattina ammonta a 7 milioni e 800mila euro e sarà interamente a carico del concessionario Iren, secondo quanto previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

Gli immobili interessati dai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico includono il complesso di corso Corsica 55, dove ha sede la Circoscrizione Otto, il complesso scolastico E/10 in via Romita 19, il complesso edilizio della Scuola Elementare “Leone Sinigaglia” (Centro Lilliput1, Centro Famiglia, Palestra, Piscina Sebastopoli) in corso Sebastopoli 258/260, il complesso sede degli uffici della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente e Verde in via Bologna 74.

Gli interventi dei progetti approvati riguardano prevalentemente opere relative all’involucro edilizio, con isolamento termico delle superfici orizzontali e verticali, riqualificazione degli impianti di climatizzazione (estiva ed invernale), sostituzione dell’illuminazione con utilizzo di tecnologia a Led, sostituzione di serramenti e realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici.