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Un bando per rilanciare il Mercato ittico di Porta Palazzo

Ammonterà a due milioni e 600mila euro la base d’asta per aggiudicarsi i diritti di superficie del mercato ittico coperto di Porta Palazzo per 99 anni. A dare il via libera alla procedura di evidenza pubblica per l’aggiudicazione è una delibera approvata questa mattina dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, che consente la pubblicazione del bando entro i prossimi giorni e l’aggiudicazione entro novembre.

L’edificio del mercato coperto ovest, o mercato ittico, si trova nel quadrante sud ovest di piazza della Repubblica, tra i civici 27 e 31 e per il suo valore storico e documentale è sottoposto alla tutela della Soprintendenza. Il piano interrato e quello terreno erano sin dall’origine destinati al mercato che, dopo la crisi vissuta nel periodo della pandemia, nel 2021 era stato costretto alla chiusura da parte dell’Asl condizionando la riapertura a necessari lavori di ristrutturazione. Al primo piano sono invece collocati gli uffici della polizia locale di Porta Palazzo.

Un ulteriore tassello – spiega l’assessore Chiavarino – nell’attività di riqualificazione e rilancio dei mercati cittadini che abbiamo avviato, con la riqualificazione di molti di essi attraverso i fondi europei e il lancio di una app dedicata, che informa torinesi e turisti sugli orari e le peculiarità di ciascun mercato cittadino. Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore – non è solo quello di rivitalizzare un immobile di proprietà pubblica, ma di riaprire e rilanciare un distretto mercatale importantissimo per Porta Palazzo, che ha alle spalle una lunga tradizione nella storia di questa città”.

L’edificio fu infatti costruito nel 1836 quando, dopo l’epidemia di colera che colpì Torino l’anno precedente, aumentarono i controlli igienici sui mercati cittadini, dando così l’idea della costruzione di strutture in muratura più adatte ad ospitare merci facilmente deperibili. Bombardato più volte durante la seconda guerra mondiale, nel dopoguerra il mercato del pesce fu ricostruito e tornò rapidamente in attività. L’ultima grande ristrutturazione risale al periodo tra il 1986 e il 1991.

Nel 2020 l’Amministrazione comunale aveva stipulato una convenzione affidando la concessione al Consorzio “Centro Ittico Porta Palazzo Città di Torino”, che avrebbe dovuto avviare opere di ristrutturazione. Opere che, con l’arrivo della pandemia, non sono riuscite ad avviarsi e hanno portato, nel giugno scorso, alla decadenza della concessione.

La procedura di evidenza pubblica avrà dunque il compito di individuare proposte imprenditoriali innovative per la gestione dell’immobile e il ricorso a capitali privati per il suo recupero e valorizzazione. Chi se l’aggiudicherà si impegna a mantenere la destinazione d’uso a mercato ittico e a concederà alla Città l’utilizzo ad uso esclusivo e gratuito degli spazi del primo piano, destinati al Comando della Polizia Locale che costituisce anche un importante presidio di sicurezza sul territorio.

Piazza Montale, parte il primo cantiere con fondi Pinqua- Pnrr a Torino

Prende il via in piazza Montale il primo cantiere finanziato con fondi PinQua-Pnrr a Torino, per un importo complessivo di 5,8 milioni di euro (di cui 500 mila euro come co-finanziamento Atc). Il progetto si inserisce nel Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare delle Vallette ed è frutto di un accordo di partenariato tra la Città di Torino, “soggetto proponente” e l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, “soggetto attuatore”.

L’intervento prevede la bonifica, demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio di proprietà Atc di piazza Montale 8, con la creazione di nuovi spazi polifunzionali aperti alla cittadinanza. Costruito negli anni ’70 su due piani, con un ampio portico affacciato sulla piazza, il fabbricato ospita al piano terra i locali dell’ufficio postale, che per tutta la durata del cantiere vengono temporaneamente trasferiti in una struttura prefabbricata in piazza Don Pollarolo. Il piano primo dell’edificio è invece attualmente vuoto e si trova in precarie condizioni. Di qui la scelta di procedere a un intervento di completa demolizione, seguito dalla costruzione di un nuovo edificio, privo di barriere architettoniche e dalle elevate prestazioni energetiche.  

Il nuovo fabbricato ospiterà, oltre all’ufficio postale al piano terra, locali adibiti a “community hub” al primo piano, spazi cioè al servizio del quartiere, destinati ad esempio ad ospitare coworking, attività culturali, ricreative o formative e un locale destinato a ristorante/pizzeria tra il piano terra e il secondo piano. Sul tetto dell’edificio sarà inoltre realizzato un giardino pensile coperto da una pergola fotovoltaica, pensato come spazio di aggregazione per gli abitanti del quartiere. La nuova struttura avrà un involucro con facciate ventilate su tre lati e rivestimento esterno in doghe di alluminio marrone scuro, garantendo così adeguata coibentazione termica e resistenza. Il lato est e il rivestimento esterno al secondo piano saranno invece costituiti da pannelli di cartongesso. 

Il progetto prevede inoltre la sistemazione degli spazi esterni, con la creazione di parcheggi per le bici, la realizzazione di un’isola ecologica dedicata e l’individuazione di un’area verde di collegamento tra piazza Pollarolo e via delle Verbene. 

Il cantiere, a cui è stato dato simbolicamente avvio oggi dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, insieme al Presidente della Regione Piemonte Albero Cirio e al Presidente di Atc Piemonte Centrale Emilio Bolla, si divide in due lotti: il primo, aggiudicato dall’impresa Smeda Srl, comprende le operazioni di bonifica e demolizione dell’attuale edificio, la cui conclusione è prevista per il mese di febbraio 2024. Il secondo lotto, aggiudicato dall’impresa Devi Impianti Srl, prevede la realizzazione entro fine 2025, del nuovo edificio.

«Nei prossimi anni – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – oltre 300 interventi cambieranno il volto della città, migliorando la vita di chi studia, lavora e abita a Torino. Oggi prende il via uno tra i primi e siamo particolarmente orgogliosi perché lo fa nel quartiere di Vallette, dove metterà a disposizione spazi rinnovati e inclusivi e servizi per le cittadine e i cittadini. Grazie ai progetti PinQua, destinati a migliorare la qualità dell’abitare, sono in programma altri lavori in corso Racconigi e nell’area di Porta Palazzo, dove verranno riqualificati due dei più importanti mercati cittadini e alcuni edifici di case popolari. Questo intervento rappresenta anche un esempio di uso temporaneo di immobili e aree private, un provvedimento voluto dall’amministrazione comunale che consente di derogare temporaneamente alla destinazione urbanistica di un luogo, grazie al quale è stato possibile trasferire temporaneamente l’ufficio postale, dall’edificio che verrà demolito e ricostruito, in una struttura prefabbricata, consentendo a chi vive in questo quartiere di poter continuare ad usufruire di un importante servizio di prossimità».

«Interventi come quello che prende il via oggi sono particolarmente importanti perché rispondono a quel bisogno di comunità che talvolta nelle nostre città resta insoddisfatto – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio –. Creare spazi per la cittadinanza in cui ospitare attività e servizi significa innestare vita nei quartieri e offrire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno. Per questo la Regione è particolarmente orgogliosa di questo intervento finanziato anche attraverso fondi Atc. Il fatto che questo avvenga attraverso la riqualificazione di edifici vetusti in questa zona della città rappresenta poi una risposta alle richieste dei cittadini e dà forza a un disegno che vede nella cura, nella manutenzione e nel rifacimento degli edifici Atc il nostro impegno concreto per la riqualificazione urbanistica di Torino e delle altre città del Piemonte».

«Con questo intervento – aggiunge il Presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Emilio Bolla – vogliamo anche favorire l’aggregazione degli abitanti del territorio. Abbiamo investito nel progetto perché siamo convinti che possa rivelarsi utile per Vallette e per tutta Torino, per assicurare servizi importanti ai cittadini e creare opportunità d’incontro per giovani e anziani. Il cantiere di Piazza Montale si inserisce inoltre in un programma di complessiva riqualificazione del quartiere previsto dal PinQua Vallette, che attribuisce all’edilizia sociale un ruolo di primo piano. Gli interventi che la nostra Agenzia realizzerà, per un valore di più 11 milioni di euro, riguardano il recupero di alloggi popolari attualmente sfitti, la riqualificazione del complesso di edilizia residenziale pubblica di viale dei Mughetti 20 (di proprietà della Città, in gestione ad Atc), la creazione di 3 locali casa/bottega per artisti e artigiani in via delle Primule e la riqualificazione dell’area verde di via delle Verbene».

A questi interventi si aggiungono inoltre quelli attuati direttamente dalla Città di Torino nell’ambito del programma PinQua Vallette per un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro e che prevedono: interventi di riduzione dell’inquinamento acustico in viale dei Mughetti e nella viabilità secondaria; rifacimento e completamento dei percorsi pedonali e delle piste ciclabili in corso Cincinnato, via Pianezza e via delle Primule, tra corso Ferrara e corso Grosseto con riqualificazione delle aree verdi connesse; valorizzazione dell’accesso al parco delle Vallette da corso Molise, con nuova area giochi e percorso fitness.

Europei di volley, i numeri di un successo

Un momento di confronto, uno scambio di opinioni tra esperti su come una grande manifestazione come i Campionati Europei di pallavolo possano essere di impatto su Torino. Questo pomeriggio all’Urban Lab la Federazione Italiana Pallavolo ha organizzato un workshop in cui sono stati sviscerati dei numeri di un evento che il 22 e il 23 agosto vedrà scendere in campo al Pala Gianni la squadra azzurra femminile allenata da Davide Mazzanti contro la Bosnia ed Erzegovina e Croazia.

Per quanto riguarda gli Europei maschili saranno coinvolte 5 città (Bologna, Perugia, Ancona, Bari e Roma dove si giocheranno le fasi), mentre 4 quelle che accoglieranno le giocatrici (Verona, Monza, Torino e Firenze per gli ottavi e i quarti). Saranno 115 le televisioni collegate in tutto mondo con 400 milioni di persone potenzialmente collegate. Altri dati interessanti sono emersi dalla ricerca dell’Ires Piemonte che ha evidenziato come nel 2022 siano state oltre 200mila le persone che hanno fatto turismo sportivo a Torino, su un totale di 5,5 milioni di arrivi e quasi 15 di pernottamenti. Per le tre tappe del Giro d’Italia sono entrati nelle casse della città 38 milioni e 200 per le Nitto ATP Finals.

“In molti si sono chiesti se Torino fosse in grado di organizzare una manifestazione così importante come gli Europei di pallavolo nel mese di agosto. Posso dire con tranquillità – ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta – che ci è riuscita benissimo e nello stesso mese ci sarà anche il festival Todays con un ricco programma musicale. Per riempire al meglio il calendario sportivo-culturale abbiamo puntato su degli appuntamenti che potessero essere attrattivi come a febbraio con la Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro, le finali della CEV Champions League di pallavolo maschili e femminili a maggio, e naturalmente le Nitto ATP Finals a novembre. Sono sicuro che avremo il palazzetto pieno a tifare per le azzurre e per godere di un grande spettacolo”.

Marco Aceto



Edilizia privata: attivato un tavolo di collaborazione tra la Città di Torino, gli ordini professionali e i rappresentanti di categoria

La continua evoluzione delle norme edilizie, anche legate ai recenti incentivi statali, hanno accresciuto in modo importante il numero di richieste che i professionisti del settore presentano agli sportelli degli uffici comunali della Direzione Urbanistica.

A seguito delle segnalazioni degli addetti ai lavori sui tempi d’attesa e su alcuni disservizi verificatisi in merito alle procedure digitali di presentazione delle pratiche, la Città di Torino ha avviato un dialogo con gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, con il Collegio dei Geometri e con i rappresentanti delle associazioni di categoria Collegio Costruttori Edili ANCE, API, ConfCooperative e LegaCoop, per individuare azioni concrete e rendere più agevoli i rapporti tra l’amministrazione e i professionisti.

È nato così un tavolo di lavoro congiunto, che prevede incontri a cadenza regolare ed è finalizzato all’analisi dei temi di confronto più ricorrenti come l’applicazione delle normative edilizie e la definizione degli indirizzi interpretativi delle norme locali e nazionali, all’individuazione di percorsi formativi mirati e alla segnalazione di eventuali criticità.

Torino Città 30, al via il percorso

Con la presentazione dei tre studi di fattibilità sulle aree Nord Ovest e Sud del territorio cittadino, affidati dalla Città alle società Sertec, Citec e Decisio, ha preso il via il percorso verso la Città 30.

Un quadro di partenza di quelli che saranno gli interventi che verranno realizzati introdotto dall’intervento dell’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, alla presenza di presidenti e coordinatori alla viabilità delle Circoscrizioni, della Città Metropolitana di Torino, della Consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico di Torino, della Consulta per l’Ambiente e il Verde e dei tecnici comunali, da mesi al lavoro insieme a Urban Lab.

A settembre l’evento di presentazione pubblica, cui seguiranno altri incontri sia con le Circoscrizioni che con la cittadinanza stessa, nell’ottica di portare avanti questa grande trasformazione verso un futuro più sostenibile e a misura di persona.

Christian Ruggeri

A gennaio l’apertura del collegamento ferroviario diretto tra Torino e l’aeroporto di Caselle

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha incontrato  a Roma il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, per fare il punto sugli investimenti e sui lavori in corso sulla rete ferroviaria italiana.

L’incontro, promosso dall’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi, si è svolto in un clima cordiale e di massima collaborazione. Per Rfi erano presenti anche Lucio Menta, Direttore Investimenti, e Christian Colaneri, Direttore Commerciale.

È stata confermata a gennaio 2024 l’apertura del collegamento diretto tra Torino e l’aeroporto di Caselle, che la Regione considera strategico per la mobilità sia dei pendolari sia dei viaggiatori che, sempre di più, scelgono di volare da e per Torino.

Si va avanti anche con il master plan per lo scalo merci di Alessandria, come previsto dagli accordi sottoscritti in primavera che prevedono la preparazione di uno studio di fattibilità per l’area di smistamento legata ai retroporti liguri e al Terzo Valico.

Per quanto riguarda le linee regionali, è stata confermata l’apertura l’11 settembre delle due linee Asti-Alba e Casale-Mortara, chiuse da dodici anni, con l’obiettivo, condiviso, di promuovere il trasporto pubblico ferroviario per migliorare la qualità dell’aria e decongestionare il traffico stradale.

Si è concordato di lavorare a un piano regionale di soppressione dei passaggi a livello presenti su molte linee ferroviarie piemontesi per stilare un elenco di priorità da affrontare per successive tranches di finanziamento e anche con il coinvolgimento enti locali e di soggetti privati interessati a soluzioni viabilistiche strategiche.

«La collaborazione con Rfi è costante – hanno dichiarato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – con l’obiettivo di proseguire al miglioramento della rete ferroviaria piemontese. Ci sono importanti investimenti in corso, pensiamo al collegamento per Caselle, altri in fase di progettazione, come la tratta italiana della Tav, ma anche tanti progetti che possono essere considerati minori, ma che in realtà vanno a migliorare la vita di migliaia di pendolari e lo scambio di merci. Raddoppio selettivo tra Ivrea e Chivasso, elettrificazione della Biella-Novara e adeguamento al traffico merci della Torino-Savona sono solo alcuni esempi del lavoro che stiamo pianificando. Inoltre, l’accordo a cui lavoreremo sui passaggi a livello va proprio in questa direzione: avere una lista di priorità e vedere, caso per caso, quali possono essere le soluzioni viabilistiche e le forme di finanziamento, coinvolgendo anche i privati».

Presentato il Masterplan 2023 delle Nitto ATP Finals

Mancano 109 giorni e l’amore di Torino nei confronti delle Nitto ATP Finals cresce di giorno in giorno, tanto che il presidente della FITP Angelo Binaghi ha detto che vuole – insieme al Comune di Torino, alla Regione Piemonte e agli altri partner della kermesse – organizzare un’edizione 2023 da record. In effetti qualche primato è già stato battuto: ad oggi sono stati venduti già 78mila biglietti (+19% rispetto allo scorso anno), con un incremento dell’80% di acquiesti dall’estero, con la Svizzera che guida la classifica delle vendite.

Oggi è stato presentato il Masterplan 2023, che come novità presenta l’estensione dell’area fuori al Pala Alpitour di 120mila mq, con nuovi servizi per il pubblico, attività di intrattenimento che animeranno senza interruzioni tutte la giornate delle Finals, che si svolgeranno dal 12 al 19 novembre. I video mapping valorizzeranno l’architettura della Torre Maratona, rendendo gli spazi esterni ancora più coinvolgenti. Al Fan Village verrà aggiunto un terzo padiglione esclusivamente dedicato alle discipline della racchetta, totalmente ecosostenibile con all’interno anche dei campi da pickleball, il tennis in dimensione ridotte. Forte impegno anche sul fronte della sostenibilità, con obiettivi che riguarderannno cinque categorie: materiali, trasporto, cibo e bevande, rifiuti ed energia.

Prima delle Finals, i torinesi avere il piacere di assistere ad alcune iniziative che saranno un vero e proprio antipasto dell’evento di novembre. Ritornerà il Trophy Tour, con cittadini e turisti che potranno ammirare la coppa che verrà esposta in varie location cittadine. I volti degli otto giocatori qualificati verranno proiettati sulla Mole, come è recentemente successo con quello di Carlos Alcaraz che ha ottenuto il lasciapassare per Torino dopo la vittoria a Wimbledon. Un’altra novità è quella del rifacimento del manto dei campi di allenamento del Circolo della Stampa – Sporting. E’ stato inoltre riconfermato il ricco programma di incontri e talk a tema sportivo che l’anno scorso ha riscosso grande successo, che potrà contare su una nuova location che sarà allestita in piazza Castello con 200 posti a disposizione, e la manifestazione “Tennis in Città” che toccherà le piazze San Carlo, d’Armi e Arbarello, ma anche i parchi Dora, Confluenza e Ruffini. Ai ragazzi delle scuole saranno dedicate “Racchette in Classe” in cui sono attesi 4mila bambini, il Master nazionale “Junior Next Gen” per gli under 10, 12 e 14 e il Master nazionale “Road to Torino” per gli under 11 e 13.

“Le Nitto ATP Finals sono un’esperienza fatta non solo di campioni, ma anche di valori, di ricadute sul territorio e di sinergie che coinvolgono tanti soggetti e che ogni anno ci hanno permesso di migliorarci sempre di più – ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta. Siamo voluti partire in anticipo per organizzare al meglio l’edizione 2023 e abbiamo voluto pensare in grande. Il risultato è un programma di iniziative che durerà dieci giorni e offrirà ai cittadini dei momenti che saranno indimenticabili. Grazie alla collaborazione con Film Commission ci saranno inoltre attori e attrici a dare volto e parole a Torino. Vogliamo che il percorso con le Nitto ATP Finals non si interrompa nel 2025 e metteremo in campo tutte le nostre capacità per farlo proseguire ancora per qualche anno”.

Marco Aceto






Riserve MAB UNESCO dell’asta del Po: un’intesa per obiettivi comuni

L’assessore al Verde e alle Sponde fluviali Francesco Tresso ha partecipato ieri, in qualità di presidente della Riserva MaB Collina Po, a un incontro con le altre Riserve MAB UNESCO che insistono lungo l’asta del fiume Po. L’incontro ha avuto come risultato concreto la condivisione di un accordo importante tra le quattro Riserve della Biosfera, per individuare temi comuni e soprattutto le possibili modalità operative di lavoro comune per valorizzare lo sviluppo sostenibile delle aree rivierasche.

E’ con questo obiettivo strategico che le Riserve della Biosfera Monviso, Collina Po, Po Grande e Delta Po si sono riunite a Parma, presso la sede dell’Autorità di bacino Distrettuale del fiume Po, per approfondire e completare il protocollo d’intesa finalizzato a creare, per la prima volta, un cluster unico tra i riconoscimenti UNESCO nell’asta principale del Po che promuovono un rapporto equilibrato tra l’uomo e l’ambiente.

L’intesa vuole individuare tra le quattro aree MAB del Po obiettivi comuni sull’uso sostenibile della risorsa idrica, sulla tutela degli ecosistemi e paesaggi ad essa associati e sulla valorizzazione dei territori rivieraschi; una progettualità che sarà arricchita nelle singole Riserve della Biosfera, contribuendo così anche alla ricerca di eventuali finanziamenti necessari, a partire dalle rispettive strategie e con particolare riferimento all’ambito territoriale compreso dal reticolo idrografico del fiume Po.

L’accordo favorirà la diffusione e la conoscenza del Network Mondiale delle Riserve di Biosfera e il relativo scambio delle buone pratiche, promuovendo traguardi comuni prefissati e condividendoli, al contempo, anche nei territori interclusi tra i riconoscimenti MAB lungo l’asta del fiume Po attraverso incontri, convegni, modelli virtuosi replicabili. Particolare attenzione sarà infine rivolta al tema dell’educazione, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni quale elemento chiave dello sviluppo sostenibile, in linea con il SDG 4 dell’Agenda ONU 2030, uno dei principali riferimenti del Programma MAB dell’UNESCO.

Tutti i partecipanti hanno concordato, all’unisono, che mai come ora, dalla sorgente alla foce, si renda necessario fare squadra attorno al corridoio ecologico del Po: un sistema ambientale complesso, sul quale incidono sempre più cambiamenti climatici, trasformazioni sociali e mutamenti economici, e sul quale dunque è indispensabile volgere adesso lo sguardo verso quella che potrà essere, in futuro, l’eredità da lasciare alle nuove generazioni.

Torino capitale mondiale dell’Esperanto

Oltre 2mila tra studiosi e letterati provenienti da 67 paesi diversi, dal 29 luglio al 5 agosto, si riuniranno al Politecnico di Torino per il 108° festival della cultura Esperantista.

Da oltre un secolo l’attività del movimento culmina ogni anno con il congresso dell’associazione Esperantista mondiale e quest’anno è stata scelta Torino come sede.

Il tema del congresso è “Immigrazione e confluenza di valori umani: il modello di Torino” argomento di grande attualità e delicatezza soprattutto per un movimento transnazionale che da sempre basa la propria attività sulla neutralità e sull’equidistanza tra ideologie e religioni.

La vicesindaca Michela Favaro, nel portare il saluto e il benvenuto della Città, ha sottolineato come “sia un grande onore l’aver scelto Torino come sede del congresso.  L’esperanto è un messaggio che aiuta le persone alla socialità e al contatto per vincere le solitudini soprattutto dopo la pandemia. E’ un messaggio di speranza e un’opportunità per la nostra città  anche come segnale di ripresa in un periodo così difficile per il comparto turistico e degli eventi”.

Le diversità linguistiche costituiscono barriere tra i popoli che spesso portano ad incomprensioni e scontri che non possono essere superati con l’uso di una lingua nazionale. L’Esperanto è una lingua neutra, semplice da imparare, efficace, con una storia e una vasta letteratura originale: è la lingua della pace.

Tanto più in un momento come questo, in cui il mondo continua ad essere funestato da tanti conflitti armati che insanguinano anche la nostra Europa, è necessario parlare di pace e di fraternità.

Turismo, i media internazionali promuovono Torino

Torino sempre più protagonista del panorama internazionale, anche grazie all’attenzione dei media. A renderlo noto è Turismo Torino e Provincia che registra una sempre maggiore presenza delle mete turistiche torinesi sulle pagine delle riviste e nei servizi di tv di tutto il mondo.

A marzo era stato il celebre quotidiano inglese The Guardian a raccontare la nostra città come una meta imperdibile, partendo dal mercato di Porta Palazzo per poi spingersi a visitare il Museo Egizio, Palazzo Madama e le residenze reali, la Mole Antonelliana, il Teatro Regio, le Ogr e molto altro.

Nei mesi scorsi la città ha poi ospitato le troupe dei programmi “Camper” e “Camper in viaggio” della Rai e, da qui alla fine dell’estate, l’offerta turistica, culturale ed enogastronomica torinese sarà protagonista anche di altri importanti approfondimenti giornalistici.

Da Israele è in visita proprio in questi giorni Metropolis Magazine, la più importante rivista locale, che punterà il focus su storia, cultura, arte e cucina torinesi. Il caporedattore Yadin Roman ha intervistato il Sindaco Stefano Lo Russo, in una chiacchierata che ha spaziato tra le mete da non perdere della città alle sue trasformazioni in atto con le risorse europee, passando per la sua attrattività come città universitaria e nel campo dell’innovazione.

Dalla Spagna nei prossimi giorni arriveranno invece alcune delle più importanti riviste di viaggio, come Qtravel.es, Miradas Viajeros Magazine, Moviestar TV, espirituviajero.com, magazinehorse.com, beandlifemagazine.com e Destinos El Periódico de Cataluña.

Da oltralpe arriverà invece il giornale on line wevamag.com dedicato a turismo, viaggi e tempo libero per dedicare un ampio reportage ai musei e alle tappe culinarie da non perdere sotto la Mole.

 

Christian Ruggeri