Riaprono le porte al pubblico dopo quasi tre anni gli spazi della biblioteca civica Alberto Geisser di corso Casale, all’interno del parco Michelotti. Un momento che la Città di Torino ha deciso di celebrare ospitando, negli spazi completamente rinnovati della biblioteca, una mostra fotografica, che farà parte degli appuntamenti di Exposed.Torino Foto Festival, una videoinstallazione nell’ambito dei progetti speciali di Artissima ed una installazione della ventiseiesima edizione di Luci d’artista, il cui programma è stato svelato nel corso della serata.
Tre grandi iniziative che danno simbolicamente il via a quello che a Torino sarà, come ogni anno, il mese dell’arte contemporanea.
Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “Lo scorso anno abbiamo riaperto la biblioteca Carluccio, oggi restituiamo alla città gli spazi della Geisser, arricchiti di un’offerta culturale di alto profilo che ne farà nelle prossime settimane una delle tappe immancabili per gli appassionati di arte contemporanea. Con i fondi europei abbiamo scelto di investire sulla cultura, a partire dai luoghi. Le biblioteche sono infatti il cuore del Piano Integrato Urbano della Città di Torino e sono 18 quelle che beneficeranno di interventi di rigenerazione urbana, per favorire la piena accessibilità alla cultura e migliorare la qualità dello spazio pubblico e dei luoghi della socialità e dell’inclusione”.
Immersa nel verde del parco Michelotti, la biblioteca intitolata al banchiere, imprenditore e filantropo Alberto Geisser aveva visto gli ultimi ingressi a gennaio del 2020. L’edificio, risalente agli anni cinquanta, necessitava infatti di importanti lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione energetica, che sono stati realizzati grazie ai fondi PON Metro per un totale di circa due milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato l’installazione di nuovi infissi, il rifacimento degli impianti, la coibentazione delle pareti per un maggiore comfort energetico e hanno permesso di ricavare nuovi spazi dalla ristrutturazione dei locali al piano interrato che saranno destinati ai laboratori.
“Questa è sicuramente la bella conclusione di un momento tanto atteso- dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia-. La biblioteca civica Alberto Geisser riapre alla cittadinanza e accoglierà, oltre agli spazi per la lettura e lo studio, anche un’area bambini, una sala incontri e due aule per laboratori, completamente immersi nel verde. Per questo – aggiunge – abbiamo voluto festeggiare questo momento con tre grandi progetti di altrettante realtà di primissimo piano del mondo dell’arte e della cultura torinese, che ringrazio. Tutte le esposizioni saranno fruibili gratuitamente, cogliendo così l’occasione per conoscere anche questo luogo, che ben rappresenta il modello di biblioteca che abbiamo in mente, aperta al territorio e ai bisogni dei cittadini”.
I progetti artistici
Quando si parla di Torino, novembre e arte contemporanea il pensiero va subito alle Luci d’artista, che dal 27 ottobre al 14 gennaio illumineranno le vie e le piazze della città. Di fronte alla biblioteca, all’interno del Parco Michelotti, sarà ospitata per la prima volta quest’anno l’installazione “L’amore non fa rumore” di Luca Pannoli.
La sua accensione in anteprima è stata anche l’occasione di presentare il programma dell’edizione 2023 della manifestazione, affidata dalla Città di Torino a Fondazione Torino Musei per la sua realizzazione, che si arricchirà con una nuova opera luminosa dal titolo Orizzonti, del grande maestro Giovanni Anselmo, con cui l’artista mette in relazione un luogo di Torino, piazza Carlo Alberto, con uno spazio più ampio, globale e infine cosmico. Altre grandi novità sono la curatela di Antonio Grulli, il sito ufficiale di Luci d’Artista, che raccoglierà materiali inediti su questo immancabile appuntamento torinese, e il public program Accademia della Luce, che porterà le Luci fuori dal loro contesto invernale e natalizio, con un importante appuntamento la prossima estate.
Negli spazi interni della Geisser, dove presto arriveranno i nuovi arredi, è allestita una mostra fotografica prodotta da EXPOSED.Torino Foto Festival in collaborazione con Artissima. All These Fleeting Perfections (Tutte queste fugaci perfezioni) è una mostra collettiva, a cura di Domenico Quaranta, che attraverso fotografie, video, installazioni e dipinti, ma anche nuove forme grafiche prodotte con l’intelligenza artificiale e la computer grafica, riflette su come la fotografia abbia irrimediabilmente condizionato il nostro modo di affrontare il rapporto tra rappresentazione e realtà, tra verità e simulazione, tra archivio e ricordo, tra memoria e oblio.
All’esterno, in prossimità di quella che era la Casa delle giraffe e degli elefanti dell’ex Giardino zoologico del parco Michelotti, si trova invece la videoinstallazione Nó na garganta | Knot in the throat dell’artista brasiliano Jonathas de Andrade. L’opera è posta in dialogo con la memoria del luogo e innesca una riflessione sul significato storico e sociale dell’ex zoo di Torino e sul rapporto tra uomo e natura. Tra i progetti speciali di Artissima 2023, la videoinstallazione sarà fruibile dal 27 ottobre al 5 novembre con orario 10-22.
Questa mattina la sala del cinema Massimo ha ospitato la seduta plenaria che ha inaugurato il Social Festival Comunità Educative ‘Corpi in movimento, menti in evoluzione’, la tre giorni di lezioni, dibattiti, workshop, atelier diffusi a Torino, Grugliasco, Nichelino, Rivoli, e Settimo Torinese dedicati ai mondi della scuola e dell’educare. Una manifestazione nazionale di ampio respiro che conta 185 relatori, oltre 2.500 iscritti tra operatori sociali, insegnanti, pedagogisti e genitori, oltre 700 studenti coinvolti, 2 plenarie, 17 workshop, 10 atelier, 9 conversazioni, 2 dialoghi sulle
politiche educative, 2 proiezioni di film, 1 serata di ‘pizzica’.
Al centro delle riflessioni i percorsi di crescita di giovani e giovanissimi in un’epoca complicata e la responsabilità degli adulti che li accompagnano. In particolare sono tre le domande a cui tenteranno di dare una risposta i professionisti di diverse discipline: come promuovere una migliore gestione delle emozioni e la rottura dello schema dell’aula, come rendere le ore di lezione momenti capaci di innescare la partecipazione e il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi e come rimodulare gli spazi didattici ed educativi.
La seduta si è aperta con i saluti istituzionali. Erano presenti Carlotta Salerno, assessora comunale alle Politiche educative, Caterina Greco, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana, Lorenza Patriarca, presidente V Commissione comunale Istruzione, Stefano Suraniti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e di Francesco d’Angella, direzione della rivista Animazione Sociale.
Nel suo intervento Salerno ha voluto spiegare come si è arrivati al nome della manifestazione “Abbiamo scelto un nome così complesso perché abbiamo pensato a un momento di comunità sociale, di confronto diretto dopo la pandemia, c’era il bisogno di ricelebrare la comunità educativa, non solo quella torinese. Festival perché è anche un momento di festa, di celebrazione dell’educazione, della pedagogia e delle comunità educative, anziché educanti perché nessuno educa nessuno, ci educhiamo reciprocamente in uno scambio continuo e costante”. “Il titolo di questa edizione – ha continuato l’assessora – parte dal concetto che siamo un tutt’uno testa, corpo e cuore e il percorso educativo e formativo passa da questa complessità. Dobbiamo interrogarci sul movimento, sulla fisicità, sulla percezione di sé che cambia nel tempo e che può diventare anche negli anni difficile e, a volte, drammatica come per i nostri adolescenti e che si esprime con disturbi alimentari, con la fatica dell’accettazione, con i problemi legati all’immagine alla prestazione, al dover essere tutti perfetti”.
Sul palco si sono alternate figure importanti del mondo accademico e artistico che si sono confrontati, davanti a un pubblico numeroso, sul tema della mattinata: ‘come fare degli anni della scuola una grande avventura educativa’.
Ugo Morelli, psicologo dell’Università Federico II di Napoli ha spiegato che si va a scuola con la mente e con corpo “È il sistema motorio del nostro cervello che consente di conoscere il mondo”, mentre la collega Silvia Luraschi, pedagogista di Milano- Bicocca, nel suo intervento ha sottolineato che “Cresciamo con l’idea che la sede dell’apprendimento sia la mente e non ci accorgiamo che siamo corpi pensanti e menti incorporate. Assumere questo sguardo cambia le pratiche di apprendimento e di formazione”.
La meraviglia e lo stupore è stato il tema dell’artista Antonio Catalano, attore, scrittore, poeta. Si occupa della pedagogia della meraviglia per ripensare i processi di apprendimento. A lui è stato affidato il compito di creare il manifesto del Social Festival: “In questo scarabocchio ho disegnato un corpo che si sbrindella e il cuore va altrove, verso di noi con un colpo di vento. La condizione per rimettere il cuore al suo posto è un altro colpo di vento”. E poi parlando dell’apprendimento dei bambini ha messo in evidenza come “sia la mano a collegare il cuore, prima del cervello, e questo collegamento è una zona irrazionale, un luogo misterioso dei bambi, che solo loro conoscono”.
Secondo Ivana Paganotto, esperta di processi di apprendimento “Capire o essere capiti è altamente e-motivante: chi non impara a ‘capire’ è più esposto a esclusione ed emarginazione sociale e/o a disinformazione e manipolazione propagandistica politica e commerciale. Gli insegnanti e gli educatori non possono permettersi il lusso di dividere in parti i propri studenti, ma devono affrontare contemporaneamente livelli di analisi comportamentali, fisiologici, cognitivi per capire la situazione”.
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L’approssimarsi delle festività dei primi giorni di novembre mette in moto i ricordi di una vita ancora pieni di immagini e parole delle persone a noi care che nel tempo ci hanno lasciati. L’inizio di novembre è, per tradizione, l’occasione per ricongiungerci a loro e ritrovare, almeno per un giorno, quella intimità e vicinanza che è venuta a mancare.
Per questo la Città di Torino tiene molto a far sì che la visita ai cimiteri durante i prossimi giorni sia confortevole per i cittadini e le cittadine, attraverso una serie di servizi ed eventi che ne accompagneranno l’afflusso, più intenso che nel resto dell’anno.
Oggi l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta e Andrea Arnaldi, presidente di Afc, l’azienda che ha in gestione i cimiteri comunali, insieme alla consigliera Beatrice Rinaudo e all’amministratore delegato Carlo Tango – hanno presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Civico servizi e proposte per i giorni dedicati alla commemorazione dei defunti nei sei cimiteri cittadini.
“I giorni del ricordo e gli appuntamenti che Torino gli dedica ci aiutano a coltivare una memoria affettuosa dei nostri cari defunti che meritano di essere vissuti tutti i giorni”, ha detto l’assessora Foglietta aprendo l’incontro coi giornalisti. Un invito ripreso da presidente Andrea Araldi che ha parlato del rapporto costante fra “la città dei vivi e chi non c’è più, che rappresenta un arricchimento”.
Fino a venerdì 3 novembre i campi resteranno aperti dalle ore 8.30 alle ore17.30. Da sabato 4 novembre chiusura anticipata, per l’avvio dell’orario invernale, di un’ora (fino alle 16,30). Fino al 2 novembre all’interno dei cimiteri Monumentale e Parco verrà garantito il servizio di trasporto gratuito con navette, mentre non sarà consentito l’accesso con auto e verranno autorizzati a entrare, negli orari consentiti, solo i veicoli muniti di contrassegno azzurro per persone disabili. Ad accompagnare le giornate nei vari camposanti, la rassegna musicale ‘Appuntamento con il ricordo’. Anche quest’anno ad aiutare i visitatori saranno i volontari, Smat sarà presente con distributori d’acqua e Gtt potenzierà le linee per i cimiteri.
Confermate inoltre le principali manifestazioni religiose e civili l ‘1 e il 2 novembre, rispettivamente al cimitero Parco e al Monumentale dove l’arcivescovo di Torino monsignor Roberto Repole celebrerà la messa alle 15.30, mentre la cerimonia istituzionale della Città è in calendario la mattina del 2 novembre al cimitero di corso Novara.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per l’annuncio del conseguimento da parte dei cimiteri torinesi, primi in Italia e seconda azienda pubblica, della certificazione per la parità di genere. “Non è solo il conseguimento di un certificato – ha sottolineato l’ad della partecipata, Carlo Tango -, ma il frutto di un percorso, di un anno di lavoro da parte di tutti, di confronto interno. E speriamo che altri ci seguano”. Il riconoscimento, aggiunge la consigliera di Afc Beatrice Rinaudo, “è un primo passaggio significativo dell’attenzione che l’azienda pone su queste tematiche, così come lo sono le panchine rosse contro la violenza sulle donne installate nei 6 cimiteri cittadini e che inaugureremo il 25 novembre”.
Afc, che aderisce anche alle iniziative del ‘Manifesto per la comunicazione non ostile’ e alla carta d’intenti ‘Io parlo e non discrimino’, ha ottenuto la certificazione attraverso attività di sensibilizzazione del personale e la modifica di tutta la documentazione, modulistica e normativa dell’azienda con un linguaggio rispettoso della parità di genere. Durante l’anno è stato anche creato un Comitato per la parità di genere e si è tenuto un corso di formazione per l’abbattimento dei pregiudizi legati ai ruoli, di cui anche il linguaggio è espressione.
Questa mattina le sale auliche di Palazzo Civico hanno ospitato una delegazione vietnamita proveniente da Ho Chi Minh City. Ad accogliere e portare il saluto della Città di Torino la vicesindaca Michela Favaro.
Il percorso di scambio e cooperazione internazionale tra le due città è stato avviato ufficialmente nel 2015, con la firma di un Patto di collaborazione tra le parti, accordo che, per la città vietnamita in particolare, ha rappresentato il primo atto ufficiale di collaborazione con una città italiana. Un documento che a sua volta è stato non a caso siglato in concomitanza con il primo anniversario dall’apertura del Consolato Generale d’Italia nella città vietnamita. A questo, negli anni successivi, sono seguiti diversi incontri che hanno di volta in volta toccato tematiche specifiche nel confronto tra le due amministrazioni: economia, istruzione, cultura, turismo, e-government, pianificazione urbana e ambiente. Nell’ultimo, del luglio 2022, è stato approfondito il tema del mantenimento dell’ordine pubblico durante gli eventi, in particolare quelli politici e sportivi, fare da leit motiv nello scambio di competenze ed esperienze tra le due città e i rispettivi corpi di polizia locale.
L’incontro di oggi, che ha visto la città vietnamita rappresentata dal vicepresidente del Comitato Popolare Vo Van Hoan, oltre che da diversi funzionari dei settori finanza, commercio e giustizia, è stata così occasione per fare il punto su una cooperazione che, benchè relativamente recente, è stata finora utile e molto apprezzata da entrambe le realtà urbane, ma anche e soprattutto per gettare le basi di quella che sarà quella futura, con la promessa per entrambe di cercare nuove occasioni e modalità che portino un continuo crescendo dell’amicizia e della collaborazione tra la Città di Torino e Ho Chi Minh City.
Christian Ruggeri
Sarà Torino ad ospitare, nel 2024, la prossima assemblea annuale dell’ANCI, l’assemblea nazionale dei comuni italiani.
Lo ha annunciato oggi nel suo intervento il presidente dell’ANCI Antonio Decaro, al termine della 40esima assemblea dei comuni italiani che si è svolta in questi ultimi tre giorni a Genova e cui ha preso parte anche il sindaco Stefano Lo Russo.
“Siamo orgogliosissimi di questa opportunità e siamo grati all’Anci di aver selezionato la nostra candidatura- commenta il Sindaco -. Il prossimo anno Torino sarà la casa di tutti i comuni italiani; accoglieremo amministratrici e amministratori locali, rappresentanti di quei territori che possono davvero essere i grandi protagonisti della vita del nostro Paese e della sua stagione di rilancio. Sarà un momento importante in cui intendiamo coinvolgere tutta la città”.
Si chiude così, con l’annuncio di Torino come prossima città ad ospitare l’evento, l’edizione 2023 che aveva come tema “Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia” e ha visto nella giornata inaugurale la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel suo intervento ha definito i Comuni come “l’articolazione capillare dei territori e delle istituzioni democratiche”.
Per i primi cittadini e per i rappresentanti delle istituzioni intervenuti è stata l’occasione per confrontarsi su numerosi temi, come il Pnrr, le infrastrutture, il turismo, la transizione digitale ed ecologica.
“In un momento molto complesso della vita italiana e per quanto riguarda l’implementazione del Pnrr nei Comuni, l’assemblea di Genova- ha aggiunto il Sindaco- è stata un’occasione di incontro e confronto tra gli amministratori locali con le massime istituzioni del nostro Paese. E’ fondamentale incontrarsi, confrontare le buone pratiche, verificare i problemi e ipotizzare le soluzioni”.
Stop al cantiere di via Po nel periodo delle feste natalizie. Lo ha comunicato oggi ai rappresentanti delle associazioni dei commercianti l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta. Ireti e Smat chiuderanno entro il 10 dicembre i lavori attualmente in corso lungo l’asse viario, che verrà completamente liberato, per poi riprendere l’attività dopo Natale.
Una sospensione temporanea che consentirà di ridurre i disagi per i commercianti per i quali il periodo natalizio rappresenta, con lo shopping per i regali e il grande afflusso di torinesi e turisti nel centro cittadino, una importante opportunità.
Col nuovo anno partiranno i lavori per il rinnovo dei binari tranviari. Proprio domani, giovedì 26 ottobre, Infra.To bandirà una nuova gara per aggiudicare i lavori.
L’aumento significativo dei prezzi da parte delle imprese specializzate in armamento tranviario e l’incidenza dei costi legati alla particolare conformazione del cantiere aveva in precedenza determinato la mancata presentazione di offerte economiche da parte degli operatori. Infra.To ha pertanto rivisto il progetto esecutivo e aggiornato il valore d’appalto da porre a base di gara, oggi pari a 5milioni e 200mila euro, la cui copertura sarà garantita rimodulando altri interventi tranviari previsti nel piano di investimento della società.
La ricalendarizzazione degli interventi prevede dunque un nuovo cronoprogramma che permetterà la chiusura del cantiere entro i primi mesi del 2025. Per rimanere in linea con i tempi previsti il ripristino della pavimentazione in lose, inizialmente in programma alla conclusione dei lavori, avverrà invece contestualmente alle opere.
Sono poco meno di 75mila i cani nella città di Torino registrati all’anagrafe canina regionale. Ai loro proprietari – ma anche a tutti coloro che intendono diventarlo e ai cittadini amanti degli amici a quattro zampe – si rivolgono gli incontri formativi organizzati dall’ufficio tutela animali della Città di Torino, presentati oggi nel corso di una conferenza stampa al Canile Rifugio Città di Torino.
Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 15 novembre, dalle ore 18 alle 19.30, presso il Canile Rifugio Città di Torino in strada Cuorgnè 139. Nei mesi successivi seguiranno ulteriori date, in tutte le circoscrizioni, che saranno comunicate sul sito www.comune.torino.it/tutelaanimali. La partecipazione è gratuita previa prenotazione alla mail ufficiotutelaanimali@comune.torino.it.
Gli incontri forniranno un quadro completo su tutto quello che c’è da sapere per favorire il benessere animale e per facilitare una corretta convivenza del cane nell’ambiente cittadino. Per i partecipanti sarà quindi un’utile occasione per ricevere informazioni qualificate, complete e corrette da parte degli esperti che interverranno sulle diverse tematiche, affinché possa realizzarsi un rapporto sereno e soddisfacente con i propri cani.
Durante gli incontri verranno toccati diversi argomenti, partendo dalle questioni legate agli obblighi di legge, dalla registrazione dell’animale all’anagrafe canina, al microchip, fino ai documenti necessari per il passaggio di proprietà. Spazio anche alle tematiche relative al benessere e alla salute dell’animale, con argomenti come le zoonosi – ovvero le infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra animale e uomo – e la sterilizzazione. Verranno approfonditi gli aspetti legati alla gestione quotidiana del cane, ai suoi bisogni e alle sue risorse, con un affondo sulle potenziali problematiche da prevenire e correggere. Focus infine anche sugli aspetti legati alla cura dell’ambiente cittadino, ovvero al rispetto delle regole di convivenza e di pubblica sicurezza.
L’assessore con delega alla Tutela animali e alla Cura della città, Francesco Tresso, spiega: “E’ importante, quando si decide di avere un cane, sapere che deve essere una scelta consapevole e soprattutto responsabile, proprio perché un corretto rapporto uomo-animale favorisca una convivenza pacifica nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda. Questi incontri offriranno ai proprietari alcune linee guida capaci di migliorare l’intesa nell’accudimento dei propri cani, una lezione di educazione reciproca che va a beneficio di tutta la cittadinanza”.
Presentata oggi a Parigi l’edizione 2024 del Tour de France con le Grand Depart dall’Italia e l’arrivo in Piemonte il 1 luglio. Il percorso piemontese toccherà le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, per arrivare nel capoluogo il 1 luglio e ripartire da Pinerolo il giorno successivo direzione Francia. Alla presentazione ufficiale del Tour hanno partecipato a Parigi il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Il Tour de France è la principale competizione ciclistica al mondo e la terza competizione sportiva per interesse e ricavi dopo le Olimpiadi estive e i Mondiali di calcio. Un’occasione straordinaria di visibilità per la Regione Piemonte – ogni tappa del Tour viene seguita mediamente da 12 milioni di telespettatori sintonizzati da 200 Paesi – e, stando ai dati elaborati dal Ministero dello Sport Francese e dagli analisti del TdF, anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio.
«Il Tour de France partirà per la prima volta dall’Italia e sarà proprio la nostra città ad accogliere l’arrivo della terza tappa – ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo-. Un evento storico di cui andiamo molto orgogliosi e che avrà ricadute importanti su tutto il nostro territorio. Il Tour è uno degli appuntamenti sportivi più grandi e seguiti in assoluto in tutto il mondo e rappresenta una grande occasione per Torino, che sarà al centro dell’attenzione del mondo sportivo e non solo».
«Il Tour de France è un’occasione straordinaria di visibilità per la Regione Piemonte e anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Per la prima volta il Tour de France parte dall’Italia per poi arrivare in Piemonte ed è la prova di quanto questa amministrazione creda nei grandi eventi internazionali e di quanto questa terra sia attrattiva. Abbiamo scelto di puntare sull’eccellenza, e la determinazione messa in campo per la tappa del Tour de France lo dimostra, perché siamo convinti che se si ospitano eventi di eccellenza ne arriveranno altri e noi sapremo dare a questo territorio la visibilità e lo sviluppo che merita».
L’impatto sull’economia locale, partendo dall’analisi dei dati relativi alle Grandi Partenze organizzate in precedenza, è quantificabile con un moltiplicatore di 3 punti per ogni euro investito dalle istituzioni ospitanti (dato del Ministero Francese) e di un moltiplicatore di 9 punti se si guardano complessivamente gli investimenti messi in campo per l’evento (dato del Tdf). Questo, in Piemonte, si traduce con una ricaduta compresa tra i 5,1 milioni di euro e i 15 milioni. Parte di questo macro dato è dovuto all’impatto che il TdF ha sul compatto ricettivo locale: la carovana che segue il Tour, infatti, è composta da 4.500 persone (1.800 di essi solo appartenenti alle squadre in gara, il resto di addetti alla logistica e giornalisti). Questa importante mole di addetti ai lavori, da sola, nei giorni di gara andrà a occupare 1/3 della disponibilità delle camere d’albergo di Torino e cintura, per un valore stimato di circa 650mila euro. A questi andranno aggiunti turisti e appassionati che in quei giorni sceglieranno il Piemonte per le loro vacanze approfittando dell’arrivo della tappa del Tdf.
Ma le ricadute non si fermano solo ai giorni della competizione: da mettere in conto ci sono anche quelle a lungo termine, figlie di un turismo generato dalla grande visibilità internazionale che tocca tutte le location abbracciate dal Tour. In questo caso può essere d’aiuto osservare cosa è successo nelle città che hanno ospitato le Grand Depart in precedenza: secondo il report ufficiale del Tour de France sulle tre tappe iniziali in Danimarca del Tour 2022 l’impatto economico complessivo è stato di ben 102 milioni di euro (70 milioni dal turismo interno e 32 da quello estero); nelle cinque città interessate dal passaggio della corsa la spesa turistica è stata superiore alla media del periodo di ben 45 milioni; gli spettatori totali delle tre tappe danesi sono stati 1,7 milioni ancora in crescita rispetto ai 778 mila delle due tappe della Grand Depart da Bruxelles nel 2019. Notevoli sono state anche le interazioni media, sia tradizionali che digitali, con più di 80 mila articoli (il 60 per cento su giornali non danesi) che hanno rilanciato nel mondo il nome e l’immagine delle località attraversate. La visibilità principale è data dalla trasmissione televisiva: le tre tappe danesi hanno generato una visualizzazione totale di 203 milioni di ore nel mondo; le due in Belgio 180 milioni e un’audience media del 70%. Dal report danese si evince anche che le tre tappe sono state accompagnate da una grande serie di eventi collegati alla Grande Partenza organizzati in tutto il paese nel corso di un anno contribuendo ad aumentare l’impatto complessivo.
Oltre 4 milioni di euro per finanziare progetti culturali sul territorio cittadino per il prossimo triennio. Questo in sintesi l’obiettivo dell’iniziativa “Torino, che cultura! – Sostegno all’economia urbana nel settore della cultura” approvata questa mattina dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.
Il finanziamento si inserisce nel piano delle attività programmate dalla Città con i fondi “PON METRO plus e città medie Sud 2021-2027”. Tra le priorità indicate dall’amministrazione nel Piano Operativo c’è infatti quella dedicata alla rigenerazione urbana che individua, come prima linea direttrice di sviluppo, la promozione di interventi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio e dei servizi culturali.
L’avviso sarà pubblicato nei prossimi giorni nella sezione ‘bandi’ del sito della Città insieme alle coordinate per un incontro di presentazione aperto a tutte le realtà interessate a partecipare che servirà ad illustrare le linee di indirizzo, fornire indicazioni tecniche per la domanda e illustrare il percorso di accompagnamento alla progettazione con cui la Città intende supportare tutti gli enti e le associazioni culturali che parteciperanno. Per presentare la candidatura ci saranno tre mesi di tempo. Le proposte dovranno prevedere interventi su base triennale, 2024- 2026, co-progettati tra più enti che abbiano come obiettivo lo sviluppo di uno specifico settore culturale o di uno specifico territorio cittadino. Le proposte potranno essere articolate, in base alla sezione di candidatura, su uno o più ambiti di intervento tra arti performative (teatro, arte di strada, danza, circo contemporaneo, musica), arti visive, grafica, multimedia e design, cinema e audiovisivo, patrimonio culturale, promozione del libro e della lettura (compresi archivi, biblioteche e musei, patrimoni fotografici e audiovisivi), attività di promozione del dialogo interculturale.
Tra i criteri di valutazione, oltre alla qualità artistica della proposta progettuale, saranno tenuti in considerazione il coinvolgimento del territorio e la valorizzazione del percorso di co-progettazione, l’impatto sociale della proposta, con particolare riguardo all’inclusività, all’accessibilità e all’attivazione di percorsi di crescita nei confronti di giovani, giovanissimi e fasce deboli e all’attivazione e valorizzazione di presidi culturali.
“In questi mesi – spiega l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia– abbiamo lavorato con le Circoscrizioni e con il territorio per individuare i bisogni e capire come costruire progettualità culturali di più ampio respiro dei singoli eventi, cui questo bando di durata triennale darà concretezza. L’offerta culturale di questa Città deve la sua varietà, ricchezza e qualità anche all’attività di una moltitudine di enti e associazioni che, promuovendo la cultura in ogni sua manifestazione e senza finalità di lucro, restituiscono ai cittadini i risultati di una creazione artistica connotata da un’alta professionalità e una scrupolosa attenzione ai loro bisogni. È a loro che ci rivolgiamo con questo bando, impegnandoci sin d’ora a supportarli in una progettazione partecipata nell’interesse comune di promuovere la cultura, elemento irrinunciabile di crescita della comunità oltre che strumento di aggregazione, inclusione sociale, contrasto alla solitudine, su tutto il territorio cittadino”.