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Incontri nelle Circoscrizioni per scegliere il proprio percorso di studi, torna il ‘Presalone dell’Orientamento’

Liceo Gioberti – foto©Museo Torino

Si terrà dal 16 al 20 ottobre il PreSalone dell’Orientamento che anticipa di una settimana il Salone dell’Orientamento 2023, rivolto alle ragazze e ai ragazzi che devono scegliere il percorso di studi dopo la terza media.

L’iniziativa è organizzata dalla Città di Torino in collaborazione con Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale – Ambito territoriale di Torino e con il supporto della cooperativa Organizzazione per la Ricreazione Sociale (O.R.So.).

Il PreSalone propone un ciclo di incontri in presenza nelle otto Circoscrizioni della Città, durante i quali alle famiglie, alle studentesse, agli studenti e alla comunità educante saranno presentati il sistema scolastico e formativo, i contenuti del sito del Salone e come accedere alle singole iniziative in programma. Gli appuntamenti saranno condotti da orientatori esperti della cooperativa O.R.So. in rete con il Sistema Regionale di Orientamento.

La settimana si chiude venerdì 20 ottobre con un webinar dal titolo ‘Troppe pagine meno tempo? Cosa cambia nel metodo di studio tra “medie” e superiori’. Come prepararsi al meglio e trovare il proprio metodo’, in programma dalle 17.00 alle 18.30.

Per ogni appuntamento nelle sedi circoscrizionali è richiesta la prenotazione al link indicato in corrispondenza della data e della Circoscrizione scelta secondo il programma disponibile sul sito .

Durante il PreSalone, inoltre, alle classi della scuola secondaria di primo grado sarà proposto il nuovo formato del gioco educativo Learning game: le classi che hanno aderito all’iniziativa metteranno alla prova la loro creatività attraverso attività basate sulle diverse aree di formazione.

Saranno invece online e in presenza gli appuntamenti del Salone dell’Orientamento che si terrà, la settimana successiva, dal 23 al 27 ottobre. La manifestazione dedicata alle studentesse, agli studenti e alle famiglie offre l’opportunità di conoscere l’offerta formativa e le risorse presenti sul territorio per scegliere il percorso di studi dopo la terza media.

Disegna ‘La Grande Pagina Bianca’ sabato in piazza Castello. Arriva ‘SessantiAmo’ per i bambini e chi è dalla loro parte, da 60 anni

foto © Sos Villaggi dei Bambini.

Torino sarà la nuova tappa dell’anniversario itinerante dei 60 anni di SOS Villaggi dei Bambini, l’organizzazione che da anni si impegna affinché i bambini e i ragazzi che si trovano a vivere in condizioni di vulnerabilità crescano in una situazione di parità con i propri coetanei.

Dopo Trento, Mantova, Ostuni, Saronno e Vicenza, l’iniziativa approda in piazza Castello, sabato 14 ottobre alle ore 14.00, con La Grande Pagina Bianca, opera ideata dal poeta e artista internazionale Ivan Tresoldi, in arte Ivan, un happening di arte partecipata aperto alla cittadinanza e sostenibile culturalmente per festeggiare e lasciare un segno permanente che ricordi l’importanza della tutela dell’infanzia.  Tutti i presenti ‘armati’ di pennelli e vernici saranno coinvolti sul grande telo bianco di centinaia di metri quadrati per lasciare una testimonianza disegnando un fiore, una casa, un cuore o scrivendo una poesia a favore dell’infanzia e, in particolar modo, dell’infanzia più vulnerabile.

Proprio nel capoluogo piemontese SOS Villaggi dei Bambini ha dato vita nel 2017 al programma di affido familiare interculturale Come a casa, in collaborazione con i Servizi sociali e Casa dell’Affidamento del Comune di Torino, per promuovere e sostenere l’affidamento familiare di nuclei mamma con bambino e minorenni sole in situazioni di grave difficoltà sociale. Negli anni il programma ha aiutato, grazie alle famiglie affidatarie, oltre 84 mamme bambini che hanno trovato un ambiente sicuro in cui poter superare le difficoltà e iniziare un percorso verso la propria autonomia come nucleo.

L’evento è realizzato sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Comune di Torino e della Città Metropolitana di Torino.

 “L’affido è una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale. Salutiamo, dunque, con piacere l’iniziativa di oggi importante perché promuove la cultura dell’accoglienza e dell’affidamento in ambito familiare e sensibilizza nuove famiglie o singole persone a offrire a una bambina o un bambino la possibilità di crescere in un ambiente che risponda ai suoi bisogni – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino -. Il progetto ‘Come a casa’, nato nel 2017 dalla collaborazione tra SOS Villaggi dei Bambini e Servizi sociali e Casa dell’Affidamento della Città di Torino, promuove e sostiene l’affidamento familiare di nuclei mamma con bambino e minorenni sole in situazioni di grave difficoltà sociale. Un impegno quello dei Servizi sociali del Comune di Torino, che da decenni rappresentano un modello positivo per l’affermazione e la tutela dell’interesse superiore dei e delle minori”.

“L’interculturalità e la comprensione tra ‘diversi’ mondi è da sempre uno dei principi cardine del lavoro che quotidianamente svolgiamo con i nuclei e le famiglie affidatarie inserite nel programma ‘Come a casa’ – afferma Precious Ugiagbe, referente del Programma di affido familiare interculturale di Torino. “È la condivisione di questi valori che ha reso possibile la creazione di un sodalizio, ormai più che decennale, con il Comune di Torino. È un onore che SessantiAMO, si svolga qui, a Torino, città che non solo ci accoglie, ma collabora attivamente perché l’affido familiare omoculturale sia una risposta concreta per tanti genitori e bambini in situazione di bisogno”.

Alla manifestazione parteciperanno Jacopo Rosatelliassessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino; Maria Grazia Lanzani, presidente di SOS Villaggi dei Bambini Italia; Precious Ugiagbe, referente Programma Affido Torino e Roberta Beta, giornalista radiofonica e testimonial di SOS Villaggi dei Bambini.

 “Il nostro è, da sempre, un impegno di lungo termine e orientato a garantire un futuro a bambine, bambini, ragazze, ragazzi, alle loro famiglie e alle comunità del territorio in cui vivono” spiega Maria Grazia Lanzani, presidente di SOS Villaggi dei Bambini. “Noi siamo i bambini e i ragazzi che abbiamo incontrato in questi 60 anni. Siamo quegli educatori e quei professionisti che sono con loro ogni giorno. Ma siamo anche quei volontari, sostenitori, aziende e istituzioni che donano il loro tempo e le loro risorse affinché il presente e il futuro di bambini e ragazzi possa essere migliore, e insieme a loro possa essere migliore il futuro di tutti”.

Le celebrazioni del SessantiAMO partite a maggio da Trento, si snoderanno per tutto il Paese, in 10 regioni tra programmi, Villaggi SOS e gruppi locali e si concluderanno nella città di Milano.

Per rimanere aggiornati su tutte le iniziative è disponibile il sito www.sositalia.it/60-anni-insieme

 

 

 

 

Dal 2026 i nuovi battelli sul Po

Grazie ai fondi del Pnrr dal 2026 a Torino tornerà la navigazione turistica sul Po.
Non si tratterà semplicemente di riportare sul fiume i battelli tanto cari a torinesi e turisti, ma del lancio di una vera e propria esperienza sul fiume, con imbarcazioni sostenibili e altamente tecnologiche per spostarsi e ammirare la città dall’acqua e nuovi spazi a terra pensati per raccontare e valorizzare l’intero “sistema fiume”.

11 milioni e 500mila euro l’investimento totale dell’intervento, che è parte del progetto complessivo di riqualificazione del Parco del Valentino (“Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro”) finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si propone di rilanciare il Parco, la struttura di Torino Esposizioni, il Borgo Medievale e gli accessi al fiume per trasformare quell’area, ad altissima potenzialità, in un volano sociale, turistico e culturale.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “La scommessa, nella più ampia cornice di riqualificazione dell’area del Valentino che rappresenta il principale investimento dell’Amministrazione con i finanziamenti del Pnrr, è quella di rafforzare il rapporto tra la città e il fiume, che connetterà, e non solo idealmente, i luoghi che sono il cuore dell’offerta turistica e culturale della città. Nel 2026 restituiremo dunque ai torinesi e ai turisti la possibilità di navigare e vivere il fiume, facendolo diventare un fondamentale asse di sviluppo sportivo, ricreativo e di collegamento tra parchi, musei e residenze reali”.

Il percorso fluviale si snoderà su cinque chilometri e mezzo, collegando i Murazzi alla zona di Italia 61, dove verrà realizzata la nuova darsena. Un tragitto che, in particolari occasioni, potrà allungarsi di ulteriori due chilometri, per raggiungere Borgo Navile a Moncalieri. Il nuovo servizio sarà innovativo a partire dalle imbarcazioni utilizzate, ad alimentazione elettrica, più leggere e compatte rispetto a quelle del passato, con una capienza di 60 persone. E anche più sostenibili: la navigazione sarà infatti ad impronta ecologica neutra. I battelli saranno alimentati dall’energia prodotta dallo stesso fiume ed Iren provvederà a rifornire le colonnine di ricarica mediante energia elettrica proveniente da centrali idroelettriche. In futuro è allo studio l’ipotesi di realizzare una nuova centralina che sfrutti il salto della traversa Michelotti, sulla sponda destra del fiume a valle del ponte della Gran Madre. Le imbarcazioni saranno dotate di attrezzature smart, che durante la navigazione raccoglieranno dati e informazioni sulla qualità dell’acqua e sull’ambiente fluviale, consentendo ai passeggeri di vivere una vera e propria esperienza immersiva sul fiume, sia turistica che scientifica.

Torino, “città del fiumi” avrà anche una nuova vetrina in cui raccontarsi: nelle ultime sette arcate a monte dei Murazzi, uno dei luoghi più iconici della città posti lungo il Po, verrà infatti realizzato un River Center. Sarà un hub di informazione, condivisione, esperienze da vivere a stretto contatto con il fiume, attrezzato per lo svolgimento di eventi, attività innovative, nonché di valorizzazione e promozione turistica della Città e dei suoi eventi.

Saranno cinque (Murazzi, Borgo Medievale, Italia 61, Vallere e Borgo Navile) gli attracchi completamente ricostruiti e riprogettati, pensati come nodi di interscambio e di connessione con tutti gli elementi naturali, paesaggistici e culturali che si affacciano sul Po – le residenze reali, i musei, il sistema dei parchi fluviali, i sentieri della collina e la rete ciclopedonale – che costituiscono un patrimonio della città, anche valorizzato dal riconoscimento MaB UNESCO Riserva CollinaPo.

La nuova darsena, realizzata a monte della passerella Turin Marathon, consentirà il ricovero notturno delle imbarcazioni, in condizioni di sicurezza in caso di eventi di piena. Nella progettazione dello spazio si è voluto recuperare e valorizzare la naturalità della sponda destra del fiume, migliorandone la fruizione turistica e sportiva. Per garantire la navigabilità lungo il percorso verrà inoltre rimodellato l’alveo del fiume.

Il “sistema fiume” costituito da River Center, dagli attracchi, dalla darsena e dai nuovi battelli rappresenterà quindi un vero e proprio Living Lab lungo il fiume: luogo ideale di sperimentazione e innovazione sulle tematiche legate ai cambiamenti climatici, alla transizione ecologica e alle risorse idriche nel loro complesso. Un sistema che verrà messo a disposizione di enti di ricerca, atenei, associazioni e realtà private per sperimentare tecnologie e applicazioni legate alla sostenibilità dell’ecosistema fluviale.

“Il fiume Po – aggiunge l’assessore al Verde, ai Parchi e alle Sponde fluviali Francesco Tresso – è un importante collettore delle varie anime della città. La attraversa da sud a nord, in un dialogo continuo e intimo con i parchi e la collina che mi piace definire ‘corridoio verde-blu’. Torino è una città dei fiumi. Oltre al Po, il Sangone, la Dora, la Stura: poche città al mondo posseggono tutto questo verde intorno ai fiumi. Sono convinto che le connessioni urbane del futuro saranno i fiumi: occorre quindi celebrarli, partendo dai torinesi per arrivare ai turisti. Il primo passo sarà proprio il ritorno della navigazione sul Po, a lungo atteso, che dal 2026 sarà finalmente realtà grazie a questo progetto”.

Al progetto di ripristino della navigazione fluviale sul Po, coordinato dall’assessorato alla Cura della città, al Verde pubblico, ai Parchi e alle Vie d’acqua insieme al servizio Ponti, Vie d’acqua ed Infrastrutture della Città, collaborano la società Hydrodata (progettazione opere idrauliche), gli studi di architettura Carlo Ratti Associati (concept e aspetti architettonici) e Marco Venz (sicurezza e coordinamento cantieri), lo Studio di ingegneria Pasquale Matarazzo (progettazione impiantistica) e Meccano Engineering (imbarcazioni).



Corso Regina Margherita 162, sgomberato il ‘palazzo dello spaccio’. I numeri dell’operazione

Il Sindaco Stefano Lo Russo insieme all’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero, al Comandante della Polizia Municipale Roberto Mangiardi e alla direttrice della divisione Servizi Sociali della Città Monica Lo Cascio ha illustrato in un punto stampa i risultati dell’operazione di controllo interforze di questa mattina.

Lo stabile era oggetto di attività investigativa da parte della Polizia Locale da circa due anni a seguito di numerose segnalazioni pervenute da cittadini.  Il controllo è stato effettuato da 45 uomini della Polizia Municipale, accompagnati da unità cinofile.
Alcuni numeri
Stabile di 3 piani, costituito da circa 120 appartamenti; per 8 di questi era presente querela da parte dei proprietari per occupazione abusiva. Erano presenti anche l’amministratore dello stabile e alcuni querelanti per provvedere alla chiusura degli appartamenti.
Alloggi controllati: 96
Persone accompagnate per identificazione presso Questura di Torino 12, di queste 1 arrestata per provvedimenti a carico.
Ritrovate sostanze stupefacenti in un appartamento.
Ireti ha riscontrato 15 allacci abusivi e 1 allaccio alla rete condominiale. I soggetti denunciati per occupazione abusiva e furto di energia elettrica sono stati 22.
Ritrovate anche 18 bombole di gas che venivano sottratte dalla disponibilità dei proprietari
Italgas ha staccato 11 utenze per morosità e 2 su richiesta dell’ASL per motivi di sicurezza.
10 appartamenti sono stati dichiarati inagibili per condizioni igieniche o per pericolosità (controsoffitti pericolanti, impianti insicuri, ecc.). Una delle inagibilità riguardava una parte comune dello stabile, per cui 3 appartamenti sono stati conseguentemente resi inagibili perché irraggiungibili. In ragione di questo provvedimento, 6 persone (di 5 differenti nuclei familiari) hanno trovato alloggio da parenti o amici, mentre altre 5 persone hanno trovato ospitalità nella struttura dei servizi sociali di via Ravenna 18.

Palazzo civico apre le sue sale auliche ai visitatori per le giornate d’autunno del FAI

Per il 360° anniversario di Palazzo Civico, il 14 e 15 ottobre saranno aperte al pubblico le sale auliche, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno.

Le visite, della durata di circa un’ora, si svolgeranno ad accesso libero dalle ore 10 alle ore 17. Il percorso comprende il Cortile d’onore, lo scalone monumentale, la neoclassica sala Marmi, la sala delle Congregazioni, la prestigiosa sala Rossa cuore della vita amministrativa torinese, l’ex sala Matrimoni oggi sala Musy e l’ufficio della presidente del Consiglio Comunale.

Sarà anche l’occasione per conoscere Palazzo Civico attraverso i set di film e serie tv girati al suo interno, come ‘Il Gattopardo’, “Il Conte di Montecristo’ e ‘La Legge di Lidia Poet’.

“L’inserimento di Palazzo Civico nel patrimonio culturale del FAI è un grande onore per la Città di Torino –  ha sottolineato la vicesindaca Michela Favaro, che ha ricordato come” le istituzioni non devono essere viste come luoghi chiusi, ma luoghi che tutti devono sentire come la propria casa. Palazzo di Città  – ha proseguito – oltre ad essere il luogo istituzionale per eccellenza è anche la casa di tutti i cittadini e le cittadine.  Con questa iniziativa si possono così aprire le porte alla città, facendo conoscere a tutti, torinesi e turisti, il patrimonio architettonico di un palazzo seicentesco: il cortile d’Onore di impianto tipicamente barocco, lo Scalone Monumentale, la neoclassica Sala dei Marmi e il suo loggiato, la Sala delle Congregazioni e la prestigiosa sala Rossa cuore della vita amministrativa torinese”

 

Primo dell’anno in musica col concerto di Capodanno in piazza Castello

Anche Torino, come altre importanti città europee, avrà il suo concerto di Capodanno.

A salutare l’inizio del nuovo anno in piazza Castello, all’aperto, sarà la musica classica, interpretata dall’Orchestra Filarmonica di Torino, con un grande concerto circondato da installazioni video che apriranno simbolicamente i festeggiamenti di quello che sarà uno degli eventi culturali di punta del 2024, ovvero il bicentenario del Museo Egizio. L’Orchestra Filarmonica di Torino, diretta da Giampaolo Pretto, eseguirà composizioni di Mozart e Verdi. L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva su Sky Classica HD, diretto da Paolo Marenghi, e sarà presentato da Paolo Gavazzeni, direttore artistico del canale, insieme alla conduttrice torinese Alba Parietti.

A introdurre questo nuovo appuntamento culturale dedicato ai torinesi che resteranno in città a festeggiare il nuovo anno, ai turisti e a tutti gli appassionati di musica, è stata una delibera approvata ieri mattina dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Grandi Eventi e al Turismo Domenico Carretta, che amplia le linee guida del programma per il periodo natalizio, già approvate lo scorso 19 settembre. Il centro città si animerà per accogliere l’arrivo del 2024 già nella serata del 31 dicembre, con uno spettacolo di musica dal vivo per celebrare la vocazione universitaria della città, creando una tappa di avvicinamento alle Universiadi 2025. Il primo di gennaio, invece, l’appuntamento sarà con le musiche di due grandi compositori.

“Dopo aver riportato i torinesi in piazza San Carlo con il concerto di MITO SettembreMusica del maestro Bollani, cominceremo il nuovo anno ancora all’insegna della grande musica classica, eccezionalmente all’aperto, in piazza Castello, nel cuore della città, con i musicisti dell’Orchestra Filarmonica di Torino, cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti per aver accolto questa proposta con entusiasmo” è il commento dell’assessora alla Cultura, Rosanna Purchia.

“Proprio quando la Camera di commercio nomina il direttore Christian Greco ‘torinese dell’anno’ – aggiunge l’assessore ai Grandi Eventi e al Turismo Domenico Carretta – siamo contenti di annunciare questo appuntamento che sarà anche la prima occasione di celebrare il bicentenario del Museo Egizio, che nel 2024 sarà ancora più protagonista della scena culturale della città”.

I costi artistici del concerto saranno interamente coperti da sponsorizzazioni. In considerazione della realizzazione di questo secondo concerto, l’amministrazione ha ritenuto opportuno incrementare lo stanziamento di spesa previsto per la realizzazione dell’intero programma del capodanno 2024 dell’importo di circa 82mila.

Inaugurato ieri l’Anno Sportivo del CONI piemontese

L’inaugurazione dell’ ‘Anno Sportivo’ ieri pomeriggio alla Nuvola Lavazza è stata l’occasione per il Coni piemontese  e per i tanti ospiti illustri presenti di poter parlare delle attività svolte, ma anche dei prossimi appuntamenti, su tutti i giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026. Tema che ha visto  l’assessore allo Sport Domenico Carretta ribadire al presidente nazionale Giovanni Malagò la disponibilità di Torino e del Piemonte ad ospitare, in caso di necessità, una competizione, rendendo la la città della Mole e la nostra regione di nuovo protagoniste della manifestazione a cinque cerchi e vent’anni dai Giochi del 2006.

Durante la cerimonia sono stati assegnati riconoscimenti alle personalità  – atleti, dirigenti, tecnici, giornalisti, amministratori, esponenti politici e  della società civile –  che nella passata stagione si sono particolarmente distinte in ambito nazionale ed internazionale, valorizzando così il nostro territorio. Ai ventisette meritevoli sono state assegnate le medaglie, le stelle e le palme d’oro.  In sala erano presenti oltre al presidente del CONI piemontese Stefano Mossino anche la vice presidente del CIP Tiziana Nasi, la presidente dell’Accademia Albertina Paola Gribaudo, i del Politecnico di Torino professori Alberto Macili e Davide Porporato e il numero uno del Comitato organizzatore delle Universiadi invernali 2025 Alessandro Ciro Sciretti. 

Marco Aceto

Manutenzione straordinaria per cinque impianti sportivi cittadini, approvati i progetti

Inizieranno tra la fine del 2023 e i primi mesi del prossimo anno i lavori di manutenzione straordinaria diffusa degli impianti sportivi dello ‘Stadio del Baseball’ di via Passo Buole, della palestra Cecchi, della piscina Colletta e dei campi da calcio Ruffini e Colletta. Il piano degli interventi è stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale, con una delibera proposta dall’assessore allo Sport Domenico Carretta. Il costo complessivo dei lavori sarà di circa 2 milioni di euro iva compresa finanziati con i fondi del Piano Integrato Urbano, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Per quanto riguarda lo ‘Stadio del Baseball’ verranno rifatti gli spogliatoi e i nuclei anti bagni, i bagni e le docce, compresa l’impiantistica idraulica. Inoltre saranno sostituiti i serramenti interni, la rete idrica di scarico e una nuova recinzione verrà posizionata lungo le vie Pio VII e Bossoli nel tratto adiacente al Parco di Vittorio.

I lavori alla palestra Cecchi riguarderanno gli spogliatoi, i nuclei anti bagni, i bagni e docce, compresi gli impianti idraulici. Nuove saranno sia la pavimentazione che la tracciatura. Saranno rifatti anche la guaina di impermeabilizzazione del terrazzo sul corridoio dei lucernai e dell’ingresso sottostante, tutti i serramenti e la pavimentazione esterna. Gli stessi interventi saranno effettuati alla piscina Colletta con l’aggiunta della riqualificazione completa dei rivestimenti e del fondo della vasca esterna e parte della spiaggia della piscina e dei componenti dell’impiantistica tecnologica di trattamento delle acque. Sarà anche realizzata una nuova vasca di compenso.

I campi da calcio Ruffini saranno  dotati di  un nuovo manto di gioco e quelli a 5 saranno ricoperti da un tappeto in erba sintetica di 27 millimetri di altezza, mentre quelli della Colletta avranno un nuovo fondo in sintetico.

Cibo ed economia circolare, cardini del primo Green Deal torinese

Prosegue il percorso per la stesura del Climate City Contract, il documento che guiderà Torino verso la neutralità climatica nel 2030. La Sala Colonne di Palazzo Civico ha ospitato oggi la firma del primo Local Green Deal che ha come obiettivo la realizzazione in città di un sistema del cibo sostenibile e circolare. Nell’occasione è stato anche presentato l’Action Plan costruito per accompagnare le realtà del Terzo Settore verso un processo di transizione ‘green’ e fornire loro gli strumenti per agire nella direzione di questo  cambiamento. Tra i progetti anche la nascita di una comunità di pratica sull’economia circolare che adotti principi e criteri per la riduzione degli sprechi, dei rifiuti, dell’inquinamento e dello sfruttamento delle materie prime.

A siglare l’accordo l’assessora comunale alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta, il presidente di Environment Park Giacomo Portas, il dirigente della Camera di Commercio di Torino Guido Cerrato su delega del  presidente Dario Gallina e i rappresentanti di piccole e medie imprese e start up che hanno contribuito, nell’ambito dell’ attività dei progetti gemelli SME4GREEN e RESPONDET del bando europeo COSME, alla stesura dei due atti che insieme ad altre progettualità e strumenti – con i loro impegni strategici, le azioni e gli investimenti previsti – faranno parte del Climate City Contract.

Dichiara l’assessora alla Transizione Ecologica e all’Innovazione di Torino Chiara Foglietta: “Promuovere un’economia circolare e senza sprechi contribuisce alla riduzione delle emissioni, verso l’ambizioso obiettivo del raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, un obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo. Ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili, promuovendo azioni di sistema, non è solo una contromisura agli effetti del cambiamento climatico, ma può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, green e sostenibile ”.

Dichiara il Presidente di Environment Park Giacomo Portas :”E’ fondamentale procedere attraverso delle soluzioni di collaborazione pubblico-privato per sviluppare e promuovere la sostenibilità ambientale come motore di competitività. Proprio per questo EnviPark vuole essere punto di riferimento per le PMI tramite l’esperienza e le competenze acquisite in oltre vent’anni in campo di sostenibilità in diversi ambiti di innovazione, anche sul fronte agroalimentare che non solo è una risorsa chiave per una Regione come la nostra, è lo strumento per entrare da protagonisti nelle dinamiche del cibo dove la sostenibilità, vista sempre come occasione di crescita, è una reale opportunità di cambiamento”.

Dichiara il Presidente della Camera di Commercio di Torino Dario Gallina: “Come Camera di commercio di Torino insieme agli altri partner abbiamo partecipato alla redazione del Local Green Deal mettendo a disposizione l’esperienza dei nostri progetti legati alla circular economy, tra cui il bando Up to Circ la cui call è aperta proprio in questi giorni, e la comunità di pratica proposta da Torino Social Impact. Siamo coinvolti anche nel Local Action Plan per l’ascolto e la raccolta delle esigenze del territorio sui temi dell’economia circolare e l’avvio di azioni nel medio e lungo periodo”.

 

LOCAL GREEN DEAL e progetto SME4GREEN

Il Local Green Deal, alla cui predisposizione hanno lavorato il Dipartimento Fondi Europei e PNRR della Città ed Environment Park con il supporto tecnico di Mercato Circolare, è stato sottoscritto da più di 20 imprese e associazioni  e raccoglie una serie di azioni per promuovere una produzione sostenibile, incentivare una distribuzione a basso impatto ed espandere la filiera corta, educare a un’alimentazione sana, prevenire e ridurre gli sprechi alimentari e il packaging dei prodotti.

Il documento sottoscritto questa mattina è il risultato di un percorso iniziato a marzo dello scorso anno che mira a creare entro il 2024 le condizioni necessarie per la cooperazione tra le PMI locali del comparto del cibo e le autorità pubbliche e a facilitare l’assunzione di politiche a sostegno dell’adozione di soluzioni verdi e smart.

Sono state coinvolte  imprese, cooperative sociali, start up a vocazione sociale e associazioni che si occupano di produzione, trasformazione, ristorazione e distribuzione ed è stato analizzato l’ecosistema cittadino torinese per individuarne, da un lato, i punti di forza e le opportunità e, dall’altro, i punti di debolezza e le minacce.

A Torino, che riveste un significativo ruolo di polo agroalimentare e ha una  ricchissima tradizione gastronomica, sono numerosi gli esempi di buone pratiche nei settori cibo e dell’economia circolare da cui trarre ispirazione. Da anni l’Atlante del Cibo di Torino si occupa di mappare il sistema locale del cibo e sollecita l’attuazione di una politica locale del cibo per la definizione della quale la Città ha compiuto molti passi, dall’inserimento del diritto al cibo nello Statuto comunale nel 2016 fino alla creazione di un tavolo di coordinamento interassessorile e intersettoriale sulle politiche del cibo.

Da questo impegno e dal dialogo avviato e sviluppatosi tra i partner locali per scrivere il Local Green Deal sono emersi ulteriori possibili campi di azione e di lavoro congiunto per elaborare nuove progettualità e candidarsi ai futuri bandi europei con l’obiettivo di accelerare la transizione verde di Torino. In questa sfida importante il cibo e i comportamenti di cittadini e consumatori giocano un ruolo fondamentale perché la riduzione dello spreco alimentare e degli imballaggi associati al recupero degli scarti e un diverso stile a tavola possono dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni.

La call Cibo circolare lanciata nell’ambito del progetto SME4GREEN da  Torino City Lab, il laboratorio a cielo aperto del Comune di Torino per il co-sviluppo e testing di soluzione a sfide urbane, ha nel frattempo individuato 7 imprese che riceveranno un sostegno economico e beneficeranno di un tutoraggio per l’innovazione, la digitalizzazione e  lo sviluppo di soluzioni verdi.

 

ACTION PLAN e progetto RESPONDET

Il progetto Respondet si propone di rafforzare l’economia sociale favorendo il networking del territorio e rendendo la gestione comune delle risorse il principale elemento di sostenibilità sociale nel processo di transizione verde, con particolare attenzione all’economia circolare e alla transizione energetica.

Le iniziative energetiche comunitarie sono uno degli ambiti di interesse del progetto. Già fortemente impegnata col progetto LET’S GOV nel ridurre le emissioni sul territorio urbano, Torino punta a  mettere a sistema le interlocuzioni avviate conaltre istituzioni quali Università, Iren e altri gestori di energia, Regione Piemonte, Camera di Commercio, Fondazioni Bancarie, associazioni e società civile.

L’Action Plan, cui hanno lavorato diversi dipartimenti e settori comunali con il supporto tecnico di Mercato Circolare insieme alla Camera di commercio di Torino nell’ambito delle attività di Torino Social Impact, definisce una serie di azioni nel medio e lungo periodo per il raggiungimento della neutralità climatica.

CLIMATE CITY CONTRACT

Sono infine già state gettate la basi per il Climate City Contract. L’incontro del 20 luglio scorso con il mondo delle imprese e il successivo appuntamento del 20 settembre nel quale la Città, insieme a Torino Social Impact e Camera di commercio, ha coinvolto associazioni e terzo settore hanno dato il via al percorso di partecipazione che porterà alla stesura degli impegni strategici per la neutralità climatica, dotati di un piano di azioni e un piano economico per valutare i costi e mobilitare finanziamenti e investimenti. Dopo la sottoscrizione, il Climate City Contract sarà analizzato dalla Commissione europea per la concessione di un Mission Label che consentirà a Torino di accedere ai fondi dell’Unione dedicati alla transizione energetica ed ecologica.

 

Il 4 maggio arriva il Giro d’Italia

Presentate questa mattina le prime 4 tappe del Giro d’Italia 2024, in programma dal 4 al 26 maggio 2024. La partenza avrà luogo in Piemonte per la quarta volta nella storia della Corsa Rosa e la prima tappa vedrà l’arrivo nella nostra città. Si partirà da Venaria Reale per arrivare a Torino in una data dal forte significato per il capoluogo torinese e la sua storia: il 4 maggio 2024 segnerà infatti il 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino a Superga, colle che non a caso sarà toccato proprio dalla prima tappa 1 di 136 chilometri. La tappa 2 si snoderà invece tra San Francesco al Campo e il Santuario di Oropa (Biella) per 150 chilometri. La tappa 3 sarà la Novara-Fossano di 165 chilometri mentre la 4 partirà da Acqui Terme per poi arrivare in Liguria, chiudendo il tracciato in Piemonte.

Alla presentazione, al grattacielo della Regione, insieme all’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca e al presidente del gruppo Rcs Urbano Cairo ha preso parte anche il Sindaco Stefano Lo Russo. “Che la tappa inaugurale del prossimo Giro d’Italia si concluda a Torino – ha dichiarato- è motivo d’orgoglio per la nostra città e rappresenta, al contempo, una grande occasione perché vedrà tutti gli sguardi del mondo sportivo puntati sul nostro territorio.  La data sarà poi più che mai simbolica. La gara attraverserà Superga proprio nel giorno del 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino, unendo idealmente due tra le discipline sportive più popolari del nostro paese, il ciclismo e il calcio, con la storia di quei campioni indimenticabili per la nostra città. Sarà sicuramente una bellissima giornata per Torino e per i torinesi pronti ad accogliere gli atleti del Giro”.