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Metropolitana, nuovi varchi di accesso più alti alla stazione Bengasi

Nuovi varchi di accesso automatici nella stazione Bengasi della Metropolitana. Le nuove barriere, alte un metro e ottanta, sono state installate da Gtt in sostituzione di quelle precedenti, alte un metro e venti, per migliorare la sicurezza e la funzionalità della stazione.

Prevenendo il salto dei varchi, impediscono il passaggio di persone non autorizzate che tentano di accedere alla stazione senza pagare il biglietto. Questo comportamento ha ripetutamente danneggiato gli impianti con i derivanti costi per la manutenzione.

L’intervento è stato realizzato per garantire un elevato livello di sicurezza con un più efficace controllo degli accessi alla stazione e un’importante misura di equità per i passeggeri e le famiglie che pagano regolari abbonamenti. L’evasione tariffaria è un problema che va affrontato con fermezza e i nuovi varchi sono un passo importante in questa direzione.

Le nuove barriere, finanziate da Infra.To, sono realizzate in un materiale trasparente che preserva l’estetica della stazione e sono dello stesso modello installato nella stazione Porta Susa.

GTT valuterà l’efficacia del provvedimento nei prossimi mesi, prima di decidere se implementarlo anche in altre stazioni e in particolare in quelle attualmente in costruzione.

‘Corpi in movimento, menti in evoluzione’, aperta la tre giorni del Social Festival Comunità Educative

Questa mattina la sala del cinema Massimo ha ospitato la seduta plenaria che ha inaugurato il Social Festival Comunità Educative ‘Corpi in movimento, menti in evoluzione’, la tre giorni di lezioni, dibattiti, workshop, atelier diffusi a Torino,
Grugliasco, Nichelino, Rivoli, e Settimo Torinese dedicati ai mondi della scuola e dell’educare. Una manifestazione nazionale di ampio respiro che conta 185 relatori, oltre 2.500 iscritti tra operatori sociali, insegnanti, pedagogisti e genitori, oltre 700 studenti coinvolti, 2 plenarie, 17 workshop, 10 atelier, 9 conversazioni, 2 dialoghi sulle politiche educative, 2 proiezioni di film, 1 serata di ‘pizzica’.

Al centro delle riflessioni i percorsi di crescita di giovani e giovanissimi in un’epoca complicata e la responsabilità degli adulti che li accompagnano. In particolare sono tre le domande a cui tenteranno di dare una risposta i professionisti di diverse discipline: come promuovere una migliore gestione delle emozioni e la rottura dello schema dell’aula, come rendere le ore di lezione momenti capaci di innescare la partecipazione e il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi e come rimodulare gli spazi didattici ed educativi.

La seduta si è aperta con i saluti istituzionali. Erano presenti Carlotta Salerno, assessora comunale alle Politiche educative, Caterina Greco, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana, Lorenza Patriarca, presidente V Commissione comunale Istruzione, Stefano Suraniti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e di Francesco d’Angella, direzione della rivista Animazione Sociale.

Nel suo intervento Salerno ha voluto spiegare come si è arrivati al nome della manifestazione “Abbiamo scelto un nome così complesso perché abbiamo pensato a un momento di comunità sociale, di confronto diretto dopo la pandemia, c’era il bisogno di ricelebrare la comunità educativa, non solo quella torinese. Festival perché è anche un momento di festa, di celebrazione dell’educazione, della pedagogia e delle comunità educative, anziché educanti perché nessuno educa nessuno, ci educhiamo
reciprocamente in uno scambio continuo e costante”. “Il titolo di questa edizione – ha continuato l’assessora – parte dal concetto che siamo un tutt’uno testa, corpo e cuore e il percorso educativo e formativo passa da questa complessità. Dobbiamo interrogarci sul movimento, sulla fisicità, sulla percezione di sé che cambia nel tempo e che può diventare anche negli anni difficile e, a volte, drammatica come per i nostri adolescenti e che si esprime con disturbi alimentari, con la fatica dell’accettazione, con i problemi legati all’immagine alla prestazione, al dover essere tutti perfetti”.

Sul palco si sono alternate figure importanti del mondo accademico e artistico che si sono confrontati, davanti a un pubblico numeroso, sul tema della mattinata: ‘come fare degli anni della scuola una grande avventura educativa’. Ugo Morelli, psicologo dell’Università Federico II di Napoli ha spiegato che si va a scuola con la mente e con corpo “È il sistema motorio del nostro cervello che consente di conoscere il mondo”, mentre la collega Silvia Luraschi, pedagogista di Milano-Bicocca, nel suo intervento ha sottolineato che “Cresciamo con l’idea che la sede dell’apprendimento sia la mente e non ci accorgiamo che siamo corpi pensanti e menti incorporate. Assumere questo sguardo cambia le pratiche di apprendimento e di formazione”.

La meraviglia e lo stupore è stato il tema dell’artista Antonio Catalano, attore, scrittore, poeta. Si occupa della pedagogia della meraviglia per ripensare i processi di apprendimento. A lui è stato affidato il compito di creare il manifesto del Social Festival: “In questo scarabocchio ho disegnato un corpo che si sbrindella e il cuore va altrove, verso di noi con un colpo di vento. La condizione per rimettere il cuore al suo posto è un altro colpo di vento”. E poi parlando dell’apprendimento dei bambini ha messo in evidenza come “sia la mano a collegare il cuore, prima del cervello, e questo collegamento è una zona irrazionale, un luogo misterioso dei bambi, che solo loro conoscono”.

Secondo Ivana Paganotto, esperta di processi di apprendimento “Capire o essere capiti è altamente e-motivante: chi non impara a ‘capire’ è più esposto a esclusione ed emarginazione sociale e/o a disinformazione e manipolazione propagandistica politica e commerciale. Gli insegnanti e gli educatori non possono permettersi il lusso di dividere in parti i propri studenti, ma devono affrontare contemporaneamente livelli di analisi comportamentali, fisiologici, cognitivi per capire la situazione”.

Future4Cities, Torino protagonista. ‘Homes4All’ primo nella categoria ‘Innovazione’, menzioni per ‘ChangeTO’ e ‘Buoni Mobilità’

Torino protagonista a Future4Cities, il festival delle città che cambiano che a Milano per due giorni ha indagato le città come luoghi del cambiamento, tra workshop, talk, dibattiti, podcast, proiezioni, momenti musicali, dj set.  La manifestazione, alla sua prima edizione, si è chiusa con l’assegnazione dei premi omonimi che vogliono celebrare le innovazioni urbane più significative.

A vincere nella categoria Innovazione  “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova” il progetto di finanza di impatto avviato a febbraio 2020 – si è distinto per l’innovativo ecosistema pubblico-privato capace di intervenire in maniera efficace sul bisogno abitativo del capoluogo piemontese, attraverso un inedito meccanismo di Pay by Result. Il progetto vede come capofila la Città di Torino in partenariato con Homes4All S.r.l. Società Benefit, Brainscapital S.r.l. Società Benefit, Homers S.r.l. Società Benefit, Associazione ACMOS e Camera di Commercio di Torino: una solida rete di partner dalle competenze diversificate con cui costruire una proposta di social housing capace di contrastare l’emergenza abitativa e favorire la rigenerazione urbana.
Rigenerazione urbana, innovazione sociale e inclusione costituiscono sfide importanti per le città del futuro, ambiti di lavoro per i quali la cooperazione tra pubblico e privato, le relazioni sociali e la mobilitazione collettiva possono fare la differenza – spiega l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta -. Anche per questo siamo felici del lavoro svolto finora e di come il nostro impegno sia stato premiato come una delle innovazioni capaci di cambiare il volto delle città in Italia . Homes4All non vuole e non può trovare la risposta definitiva al tema dell’emergenza abitativa, ma lancia un messaggio di speranza. Si tratta di un progetto che cerca di dare risposte in un tempo più breve rispetto a quanto la burocrazia delle istituzioni possa fare. Inoltre, è stato in grado di mettere insieme persone dalle sensibilità sociali, economiche, finanziarie e giuridiche diverse facendole parlare un linguaggio comune”.
Tra gli oltre 370 progetti innovativi presentati da tutta Italia, impegnati a migliorare le nostre città su diversi fronti – ambiente, mobilità, comunità, sviluppo economico locale, innovazione, rigenerazione urbana – menzioni per la Città di Torino anche  per  ‘ChangeTO’  finito nella short list del premio ‘Ambiente’ e per il progetto ‘Buoni Mobilità’ di 5T  tra quelli segnalati nella categoria ‘Mobilità’.  Con la campagna di comunicazione dell’assessorato alla Transizione Ecologica accompagnata dal claim ‘Cambia il clima, cambia la città’ della la Città di Torino racconta le trasformazioni della città in risposta ai cambiamenti climatici, informando degli interventi in atto la cittadinanza, mentre la sperimentazione dei buoni mobilità ha consentito di quantificare i benefici ambientali che si possono generare dalla diffusione dei nuovi servizi MaaS, per i quali con la recente pubblicazione dell’avviso del progetto ‘maas4italy si  punta a fare crescere il numero e la qualità dei servizi a disposizione dei nostri cittadini per offrire sempre più alternative verso una mobilità più digitale multimediale e sostenibile.

La biblioteca Geisser riapre al pubblico tra arte contemporanea e fotografia

Riaprono le porte al pubblico dopo quasi tre anni gli spazi della biblioteca civica Alberto Geisser di corso Casale, all’interno del parco Michelotti. Un momento che la Città di Torino ha deciso di celebrare ospitando, negli spazi completamente rinnovati della biblioteca, una mostra fotografica, che farà parte degli appuntamenti di Exposed.Torino Foto Festival, una videoinstallazione nell’ambito dei progetti speciali di Artissima ed una installazione della ventiseiesima edizione di Luci d’artista, il cui programma è stato svelato nel corso della serata.

Tre grandi iniziative che danno simbolicamente il via a quello che a Torino sarà, come ogni anno, il mese dell’arte contemporanea.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “Lo scorso anno abbiamo riaperto la biblioteca Carluccio, oggi restituiamo alla città gli spazi della Geisser, arricchiti di un’offerta culturale di alto profilo che ne farà nelle prossime settimane una delle tappe immancabili per gli appassionati di arte contemporanea. Con i fondi europei abbiamo scelto di investire sulla cultura, a partire dai luoghi. Le biblioteche sono infatti il cuore del Piano Integrato Urbano della Città di Torino e sono 18 quelle che beneficeranno di interventi di rigenerazione urbana, per favorire la piena accessibilità alla cultura e migliorare la qualità dello spazio pubblico e dei luoghi della socialità e dell’inclusione”.

Immersa nel verde del parco Michelotti, la biblioteca intitolata al banchiere, imprenditore e filantropo Alberto Geisser aveva visto gli ultimi ingressi a gennaio del 2020. L’edificio, risalente agli anni cinquanta, necessitava infatti di importanti lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione energetica, che sono stati realizzati grazie ai fondi PON Metro per un totale di circa due milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato l’installazione di nuovi infissi, il rifacimento degli impianti, la coibentazione delle pareti per un maggiore comfort energetico e hanno permesso di ricavare nuovi spazi dalla ristrutturazione dei locali al piano interrato che saranno destinati ai laboratori.

“Questa è sicuramente la bella conclusione di un momento tanto atteso- dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia-. La biblioteca civica Alberto Geisser riapre alla cittadinanza e accoglierà, oltre agli spazi per la lettura e lo studio, anche un’area bambini, una sala incontri e due aule per laboratori, completamente immersi nel verde. Per questo – aggiunge – abbiamo voluto festeggiare questo momento con tre grandi progetti di altrettante realtà di primissimo piano del mondo dell’arte e della cultura torinese, che ringrazio. Tutte le esposizioni saranno fruibili gratuitamente, cogliendo così l’occasione per conoscere anche questo luogo, che ben rappresenta il modello di biblioteca che abbiamo in mente, aperta al territorio e ai bisogni dei cittadini”.

I progetti artistici

Quando si parla di Torino, novembre e arte contemporanea il pensiero va subito alle Luci d’artista, che dal 27 ottobre al 14 gennaio illumineranno le vie e le piazze della città. Di fronte alla biblioteca, all’interno del Parco Michelotti, sarà ospitata per la prima volta quest’anno l’installazione “L’amore non fa rumore” di Luca Pannoli.
La sua accensione in anteprima è stata anche l’occasione di presentare il programma dell’edizione 2023 della manifestazione, affidata dalla Città di Torino a Fondazione Torino Musei per la sua realizzazione, che si arricchirà con una nuova opera luminosa dal titolo Orizzonti, del grande maestro Giovanni Anselmo, con cui l’artista mette in relazione un luogo di Torino, piazza Carlo Alberto, con uno spazio più ampio, globale e infine cosmico. Altre grandi novità sono la curatela di Antonio Grulli, il sito ufficiale di Luci d’Artista, che raccoglierà materiali inediti su questo immancabile appuntamento torinese, e il public program Accademia della Luce, che porterà le Luci fuori dal loro contesto invernale e natalizio, con un importante appuntamento la prossima estate.

Negli spazi interni della Geisser, dove presto arriveranno i nuovi arredi, è allestita una mostra fotografica prodotta da EXPOSED.Torino Foto Festival in collaborazione con Artissima. All These Fleeting Perfections (Tutte queste fugaci perfezioni) è una mostra collettiva, a cura di Domenico Quaranta, che attraverso fotografie, video, installazioni e dipinti, ma anche nuove forme grafiche prodotte con l’intelligenza artificiale e la computer grafica, riflette su come la fotografia abbia irrimediabilmente condizionato il nostro modo di affrontare il rapporto tra rappresentazione e realtà, tra verità e simulazione, tra archivio e ricordo, tra memoria e oblio.

All’esterno, in prossimità di quella che era la Casa delle giraffe e degli elefanti dell’ex Giardino zoologico del parco Michelotti, si trova invece la videoinstallazione Nó na garganta | Knot in the throat dell’artista brasiliano Jonathas de Andrade. L’opera è posta in dialogo con la memoria del luogo e innesca una riflessione sul significato storico e sociale dell’ex zoo di Torino e sul rapporto tra uomo e natura. Tra i progetti speciali di Artissima 2023, la videoinstallazione sarà fruibile dal 27 ottobre al 5 novembre con orario 10-22.

‘Corpi in movimento, menti in evoluzione’, al via la tre giorni del Social Festival Comunità Educative

Questa mattina la sala del cinema Massimo ha ospitato la seduta plenaria che ha inaugurato il Social Festival Comunità Educative ‘Corpi in movimento, menti in evoluzione’, la tre giorni di lezioni, dibattiti, workshop, atelier diffusi a Torino, Grugliasco, Nichelino, Rivoli, e Settimo Torinese dedicati ai mondi della scuola e dell’educare. Una manifestazione nazionale di ampio respiro che conta 185 relatori, oltre 2.500 iscritti tra operatori sociali, insegnanti, pedagogisti e genitori, oltre 700 studenti coinvolti, 2 plenarie, 17 workshop, 10 atelier, 9 conversazioni, 2 dialoghi sulle
politiche educative, 2 proiezioni di film, 1 serata di ‘pizzica’.

Al centro delle riflessioni i percorsi di crescita di giovani e giovanissimi in un’epoca complicata e la responsabilità degli adulti che li accompagnano. In particolare sono tre le domande a cui tenteranno di dare una risposta i professionisti di diverse discipline: come promuovere una migliore gestione delle emozioni e la rottura dello schema dell’aula, come rendere le ore di lezione momenti capaci di innescare la partecipazione e il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi e come rimodulare gli spazi didattici ed educativi.

La seduta si è aperta con i saluti istituzionali. Erano presenti Carlotta Salerno, assessora comunale alle Politiche educative, Caterina Greco, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana, Lorenza Patriarca, presidente V Commissione comunale Istruzione, Stefano Suraniti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e di Francesco d’Angella, direzione della rivista Animazione Sociale.

Nel suo intervento Salerno ha voluto spiegare come si è arrivati al nome della manifestazione “Abbiamo scelto un nome così complesso perché abbiamo pensato a un momento di comunità sociale, di confronto diretto dopo la pandemia, c’era il bisogno di ricelebrare la comunità educativa, non solo quella torinese. Festival perché è anche un momento di festa, di celebrazione dell’educazione, della pedagogia e delle comunità educative, anziché educanti perché nessuno educa nessuno, ci educhiamo reciprocamente in uno scambio continuo e costante”. “Il titolo di questa edizione – ha continuato l’assessora – parte dal concetto che siamo un tutt’uno testa, corpo e cuore e il percorso educativo e formativo passa da questa complessità. Dobbiamo interrogarci sul movimento, sulla fisicità, sulla percezione di sé che cambia nel tempo e che può diventare anche negli anni difficile e, a volte, drammatica come per i nostri adolescenti e che si esprime con disturbi alimentari, con la fatica dell’accettazione, con i problemi legati all’immagine alla prestazione, al dover essere tutti perfetti”.

Sul palco si sono alternate figure importanti del mondo accademico e artistico che si sono confrontati, davanti a un pubblico numeroso, sul tema della mattinata: ‘come fare degli anni della scuola una grande avventura educativa’.

Ugo Morelli, psicologo dell’Università Federico II di Napoli ha spiegato che si va a scuola con la mente e con corpo “È il sistema motorio del nostro cervello che consente di conoscere il mondo”, mentre la collega Silvia Luraschi, pedagogista di Milano- Bicocca, nel suo intervento ha sottolineato che “Cresciamo con l’idea che la sede dell’apprendimento sia la mente e non ci accorgiamo che siamo corpi pensanti e menti incorporate. Assumere questo sguardo cambia le pratiche di apprendimento e di formazione”.

La meraviglia e lo stupore è stato il tema dell’artista Antonio Catalano, attore, scrittore, poeta. Si occupa della pedagogia della meraviglia per ripensare i processi di apprendimento. A lui è stato affidato il compito di creare il manifesto del Social Festival: “In questo scarabocchio ho disegnato un corpo che si sbrindella e il cuore va altrove, verso di noi con un colpo di vento. La condizione per rimettere il cuore al suo posto è un altro colpo di vento”. E poi parlando dell’apprendimento dei bambini ha messo in evidenza come “sia la mano a collegare il cuore, prima del cervello, e questo collegamento è una zona irrazionale, un luogo misterioso dei bambi, che solo loro conoscono”.

Secondo Ivana Paganotto, esperta di processi di apprendimento “Capire o essere capiti è altamente e-motivante: chi non impara a ‘capire’ è più esposto a esclusione ed emarginazione sociale e/o a disinformazione e manipolazione propagandistica politica e commerciale. Gli insegnanti e gli educatori non possono permettersi il lusso di dividere in parti i propri studenti, ma devono affrontare contemporaneamente livelli di analisi comportamentali, fisiologici, cognitivi per capire la situazione”.

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L’approssimarsi delle festività dei primi giorni di novembre mette in moto i ricordi di una vita ancora pieni di immagini e parole delle persone a noi care che nel tempo ci hanno lasciati. L’inizio di novembre è, per tradizione, l’occasione per ricongiungerci a loro e ritrovare, almeno per un giorno, quella intimità e vicinanza che è venuta a mancare.

Per questo la Città di Torino tiene molto a far sì che la visita ai cimiteri durante i prossimi giorni sia confortevole per i cittadini e le cittadine, attraverso una serie di servizi ed eventi che ne accompagneranno l’afflusso, più intenso che nel resto dell’anno.

Oggi l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta e Andrea Arnaldi, presidente di Afc, l’azienda che ha in gestione i cimiteri comunali, insieme alla consigliera Beatrice Rinaudo e all’amministratore delegato Carlo Tango – hanno presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Civico servizi e proposte per i giorni dedicati alla commemorazione dei defunti nei sei cimiteri cittadini.

“I giorni del ricordo e gli appuntamenti che Torino gli dedica ci aiutano a coltivare una memoria affettuosa dei nostri cari defunti che meritano di essere vissuti tutti i giorni”, ha detto l’assessora Foglietta aprendo l’incontro coi giornalisti. Un invito ripreso da presidente Andrea Araldi che ha parlato del rapporto costante fra “la città dei vivi e chi non c’è più, che rappresenta un arricchimento”.

Fino a venerdì 3 novembre i campi resteranno aperti dalle ore 8.30 alle ore17.30. Da sabato 4 novembre chiusura anticipata, per l’avvio dell’orario invernale, di un’ora (fino alle 16,30). Fino al 2 novembre all’interno dei cimiteri Monumentale e Parco verrà garantito il servizio di trasporto gratuito con navette, mentre non sarà consentito l’accesso con auto e verranno autorizzati a entrare, negli orari consentiti, solo i veicoli muniti di contrassegno azzurro per persone disabili. Ad accompagnare le giornate nei vari camposanti, la rassegna musicale ‘Appuntamento con il ricordo’. Anche quest’anno ad aiutare i visitatori saranno i volontari, Smat sarà presente con distributori d’acqua e Gtt potenzierà le linee per i cimiteri.

Confermate inoltre le principali manifestazioni religiose e civili l ‘1 e il 2 novembre, rispettivamente al cimitero Parco e al Monumentale dove l’arcivescovo di Torino monsignor Roberto Repole celebrerà la messa alle 15.30, mentre la cerimonia istituzionale della Città è in calendario la mattina del 2 novembre al cimitero di corso Novara.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per l’annuncio del conseguimento da parte dei cimiteri torinesi, primi in Italia e seconda azienda pubblica, della certificazione per la parità di genere. “Non è solo il conseguimento di un certificato – ha sottolineato l’ad della partecipata, Carlo Tango -, ma il frutto di un percorso, di un anno di lavoro da parte di tutti, di confronto interno. E speriamo che altri ci seguano”. Il riconoscimento, aggiunge la consigliera di Afc Beatrice Rinaudo, “è un primo passaggio significativo dell’attenzione che l’azienda pone su queste tematiche, così come lo sono le panchine rosse contro la violenza sulle donne installate nei 6 cimiteri cittadini e che inaugureremo il 25 novembre”.

Afc, che aderisce anche alle iniziative del ‘Manifesto per la comunicazione non ostile’ e alla carta d’intenti ‘Io parlo e non discrimino’, ha ottenuto la certificazione attraverso attività di sensibilizzazione del personale e la modifica di tutta la documentazione, modulistica e normativa dell’azienda con un linguaggio rispettoso della parità di genere. Durante l’anno è stato anche creato un Comitato per la parità di genere e si è tenuto un corso di formazione per l’abbattimento dei pregiudizi legati ai ruoli, di cui anche il linguaggio è espressione.

Prosegue il percorso di cooperazione tra Torino e Ho Chi Minh City 

Questa mattina le sale auliche di Palazzo Civico hanno ospitato una delegazione vietnamita proveniente da Ho Chi Minh City. Ad accogliere e portare il saluto della Città di Torino la vicesindaca Michela Favaro. 
 
Il percorso di scambio e cooperazione internazionale tra le due città è stato avviato ufficialmente nel 2015, con la firma di un Patto di collaborazione tra le parti, accordo che, per la città vietnamita in particolare, ha rappresentato il primo atto ufficiale di collaborazione con una città italiana. Un documento che a sua volta è stato non a caso siglato in concomitanza con il primo anniversario dall’apertura del Consolato Generale d’Italia nella città vietnamita. A questo, negli anni successivi, sono seguiti diversi incontri che hanno di volta in volta toccato tematiche specifiche nel confronto tra le due amministrazioni: economia, istruzione, cultura, turismo, e-government, pianificazione urbana e ambiente. Nell’ultimo, del luglio 2022, è stato approfondito il tema del mantenimento dell’ordine pubblico durante gli eventi, in particolare quelli politici e sportivi, fare da leit motiv nello scambio di competenze ed esperienze tra le due città e i rispettivi corpi di polizia locale.

L’incontro di oggi, che ha visto la città vietnamita rappresentata dal vicepresidente del Comitato Popolare Vo Van Hoan, oltre che da diversi funzionari dei settori  finanza, commercio e giustizia, è stata così occasione per fare il punto su una cooperazione che, benchè relativamente recente, è stata finora utile e molto apprezzata da entrambe le realtà urbane, ma anche e soprattutto per gettare le basi di quella che sarà quella futura, con la promessa per entrambe di cercare nuove occasioni e modalità che portino un continuo crescendo dell’amicizia e della collaborazione tra la Città di Torino e Ho Chi Minh City.

 
 
Christian Ruggeri
 








L’Anci sceglie Torino per la prossima assemblea annuale

Sarà Torino ad ospitare, nel 2024, la prossima assemblea annuale dell’ANCI, l’assemblea nazionale dei comuni italiani.

Lo ha annunciato oggi nel suo intervento il presidente dell’ANCI Antonio Decaro, al termine della 40esima assemblea dei comuni italiani che si è svolta in questi ultimi tre giorni a Genova e cui ha preso parte anche il sindaco Stefano Lo Russo.

“Siamo orgogliosissimi di questa opportunità e siamo grati all’Anci di aver selezionato la nostra candidatura- commenta il Sindaco -. Il prossimo anno Torino sarà la casa di tutti i comuni italiani; accoglieremo amministratrici e amministratori locali, rappresentanti di quei territori che possono davvero essere i grandi protagonisti della vita del nostro Paese e della sua stagione di rilancio. Sarà un momento importante in cui intendiamo coinvolgere tutta la città”.

Si chiude così, con l’annuncio di Torino come prossima città ad ospitare l’evento, l’edizione 2023 che aveva come tema “Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia” e ha visto nella giornata inaugurale la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel suo intervento ha definito i Comuni come “l’articolazione capillare dei territori e delle istituzioni democratiche”.

Per i primi cittadini e per i rappresentanti delle istituzioni intervenuti è stata l’occasione per confrontarsi su numerosi temi, come il Pnrr, le infrastrutture, il turismo, la transizione digitale ed ecologica.

“In un momento molto complesso della vita italiana e per quanto riguarda l’implementazione del Pnrr nei Comuni, l’assemblea di Genova- ha aggiunto il Sindaco- è stata un’occasione di incontro e confronto tra gli amministratori locali con le massime istituzioni del nostro Paese. E’ fondamentale incontrarsi, confrontare le buone pratiche, verificare i problemi e ipotizzare le soluzioni”.

Cantiere di via Po, stop dal 10 al 26 dicembre

Stop al cantiere di via Po nel periodo delle feste natalizie. Lo ha comunicato oggi ai rappresentanti delle associazioni dei commercianti l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta. Ireti e Smat chiuderanno entro il 10 dicembre i lavori attualmente in corso lungo l’asse viario, che verrà completamente liberato, per poi riprendere l’attività dopo Natale.

Una sospensione temporanea che consentirà di ridurre i disagi per i commercianti per i quali il periodo natalizio rappresenta, con lo shopping per i regali e il grande afflusso di torinesi e turisti nel centro cittadino, una importante opportunità.

Col nuovo anno partiranno i lavori per il rinnovo dei binari tranviari. Proprio domani, giovedì 26 ottobre, Infra.To bandirà una nuova gara per aggiudicare i lavori.

L’aumento significativo dei prezzi da parte delle imprese specializzate in armamento tranviario e l’incidenza dei costi legati alla particolare conformazione del cantiere aveva in precedenza determinato la mancata presentazione di offerte economiche da parte degli operatori. Infra.To ha pertanto rivisto il progetto esecutivo e aggiornato il valore d’appalto da porre a base di gara, oggi pari a 5milioni e 200mila euro, la cui copertura sarà garantita rimodulando altri interventi tranviari previsti nel piano di investimento della società.

La ricalendarizzazione degli interventi prevede dunque un nuovo cronoprogramma che permetterà la chiusura del cantiere entro i primi mesi del 2025. Per rimanere in linea con i tempi previsti il ripristino della pavimentazione in lose, inizialmente in programma alla conclusione dei lavori, avverrà invece contestualmente alle opere.

Cani in famiglia e in città! Al via gli incontri formativi per proprietari e amanti degli amici a quattro zampe

Sono poco meno di 75mila i cani nella città di Torino registrati all’anagrafe canina regionale. Ai loro proprietari – ma anche a tutti coloro che intendono diventarlo e ai cittadini amanti degli amici a quattro zampe – si rivolgono gli incontri formativi organizzati dall’ufficio tutela animali della Città di Torino, presentati oggi nel corso di una conferenza stampa al Canile Rifugio Città di Torino.

Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 15 novembre, dalle ore 18 alle 19.30, presso il Canile Rifugio Città di Torino in strada Cuorgnè 139. Nei mesi successivi seguiranno ulteriori date, in tutte le circoscrizioni, che saranno comunicate sul sito www.comune.torino.it/tutelaanimali. La partecipazione è gratuita previa prenotazione alla mail ufficiotutelaanimali@comune.torino.it.

Gli incontri forniranno un quadro completo su tutto quello che c’è da sapere per favorire il benessere animale e per facilitare una corretta convivenza del cane nell’ambiente cittadino. Per i partecipanti sarà quindi un’utile occasione per ricevere informazioni qualificate, complete e corrette da parte degli esperti che interverranno sulle diverse tematiche, affinché possa realizzarsi un rapporto sereno e soddisfacente con i propri cani.

Durante gli incontri verranno toccati diversi argomenti, partendo dalle questioni legate agli obblighi di legge, dalla registrazione dell’animale all’anagrafe canina, al microchip, fino ai documenti necessari per il passaggio di proprietà. Spazio anche alle tematiche relative al benessere e alla salute dell’animale, con argomenti come le zoonosi – ovvero le infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra animale e uomo – e la sterilizzazione. Verranno approfonditi gli aspetti legati alla gestione quotidiana del cane, ai suoi bisogni e alle sue risorse, con un affondo sulle potenziali problematiche da prevenire e correggere. Focus infine anche sugli aspetti legati alla cura dell’ambiente cittadino, ovvero al rispetto delle regole di convivenza e di pubblica sicurezza.

L’assessore con delega alla Tutela animali e alla Cura della città, Francesco Tresso, spiega: “E’ importante, quando si decide di avere un cane, sapere che deve essere una scelta consapevole e soprattutto responsabile, proprio perché un corretto rapporto uomo-animale favorisca una convivenza pacifica nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda. Questi incontri offriranno ai proprietari alcune linee guida capaci di migliorare l’intesa nell’accudimento dei propri cani, una lezione di educazione reciproca che va a beneficio di tutta la cittadinanza”.