Senza Categoria- Pagina 59

Economia circolare. Progetto Horizon Eu Climaborough, pochi giorni alla chiusura della gara di innovazione

Ridurre la quantità di apparecchiature elettriche e indumenti, tessuti e borse rifiuti non differenziati e non raccolti e insieme valorizzare e connettere iniziative e opportunità di scambio e riutilizzo circolari presenti sul territorio per supportare la transizione verso un’economia circolare con il fine ultimo di ridurre le emissioni climalteranti.

E’ la sfida che attende Torino, tra le otto città – le altre sono le greche Atene e Ioannina, la lussemburghese Differdange, la francese Grenoble, la bulgara  Sofia, la portoghese Cascais e la slovena Maribor – coinvolte in Climaborough, uno dei tre progetti scelti dalla Commissione Ue per sviluppare soluzioni innovative a basso costo nella gestione dei rifiuti, l’energia verde e la mobilità sostenibile.

Un obiettivo che la città conta di raggiungere anche con il contributo delle imprese interessate –  la partecipazione è aperta a qualsiasi operatore economico – che entro giovedì prossimo 30 novembre sono chiamate a presentare le proprie proposte di candidatura al bando pubblicato sul sito di Anci Toscana, coordinatore del progetto, e nelle quali devono prevedere l’utilizzo di dati e tecnologie, il coinvolgimento attivo dei cittadini e la replicabilità su larga scala e in altri contesti urbani.

Per raggiungere tale scopo è stata avviata una procedura di appalto pubblico innovativo federato per l’individuazione di un set di servizi climatici in grado di rispondere alle esigenze territoriali delle otto città coinvolte al termine della quale saranno selezionati 16 fornitori di servizi – due per ogni città – sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, secondo le regole europee degli appalti. Le basi d’asta saranno dell’ordine di circa 287.500 euro per ogni città coinvolta, suddivisi tra i due fornitori selezionati.

Torino è interessata a diversi tipi di soluzioni che, tra le altre, incentivino lo scambio di beni prima che diventino rifiuti e altre pratiche di riuso, contribuiscano al corretto conferimento dei RAEE e tessili da parte dei cittadini e delle cittadine e promuovano la creazione di set di dati sulla raccolta dei rifiuti e il comportamento dei cittadini e delle cittadine.

Finanziato dal programma di ricerca Horizon Europe (bando Horizon-Miss-2021) con un contributo di circa 11 milioni di euro il progetto vede la partecipazione di 28 partner –  per l’Italia ci sono anche la Fondazione Links-Leading innovation & Knowledge for society e Urban Lab, entrambi con sede a Torino, e il Politecnico di Milano –  di 15 Paesi europei.

Le imprese interessate possono inviare la propria candidatura fino al 30 novembre 2023 seguendo le istruzioni riportate sul sito di progetto: https://climaborough.eu/public-procurement/tender/.

Per maggiori informazioni, le imprese possono consultare le FAQ disponibili sul sito o scrivere all’indirizzo e-mail climab@climaborough.eu.

Sottopasso Donat Cattin, dal 27 novembre al 1 dicembre chiusura alternata per lavori

Per consentire lo svolgimento delle periodiche verifiche agli impianti di sicurezza la prossima settimana è prevista la chiusura alternata del sottopasso Donat Cattin.

Da lunedì 27 a mercoledì 29 novembre, dalle ore 9.30 alle ore 16.30, verrà chiusa al traffico veicolare la semicarreggiata Nord (direzione da via Orvieto verso corso Potenza). Nelle giornate di giovedì 30 novembre e di venerdì 1 dicembre la chiusura riguarderà, con i medesimi orari, la semicarreggiata Sud (direzione da corso Potenza verso via Orvieto).

Piano inverno, al via oggi l’accoglienza umanitaria per persone in condizione di grave marginalità

Anche quest’anno la Città di Torino ha predisposto il Piano invernale di accoglienza rivolto alla popolazione homeless, ad ulteriore potenziamento della rete dei servizi attivi tutto l’anno dedicati alle persone in condizione di grave marginalità.

A partire da questa sera, venerdì 24 novembre riapre in via Traves il sito umanitario della Città di Torino, gestito dalla Croce Rossa Italiana, che ha una disponibilità di 70 posti letto con accesso diretto dalle ore 18.

Inoltre l’offerta di posti letto si arricchisce di un nuovo punto della palazzina C dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita, che avrà una capacità di ospitalità temporanea fino a un massimo di 80 posti per adulti singoli, nuclei familiari e minori non accompagnati. L’immobile, di proprietà comunale, sarà disponibile a inizio dicembre al termine dei lavori di sistemazione dello stabile.

A questi siti si aggiungono: in piazzale Croce Rossa Italiana la struttura messa a disposizione dall’associazione Mamre che ha una capacità fino a 30 posti letto; via Spalato 15, dedicato a minori non accompagnati con una capacità di ospitalità fino a 24 posti letto.

Già potenziati i servizi di intervento in strada e di prossimità attivi tutti i giorni dell’anno dalle orae 18 alle ore 2 di notte, con tre equipaggi mobili, uno in più rispetto

allo scorso anno, che operano sul territorio cittadino per prestare aiuto alle persone in

difficoltà e indirizzarle verso i servizi.

 Sarà inoltre operativo, potenziato da ulteriori figure professionali, il Servizio homeless Torino, punto unico di accesso e orientamento ai servizi in via Sacchi 47, aperto da lunedì al sabato in orario 9,30 – 13 ; 14-16 dal lunedì al sabato compreso. Durante il periodo invernale l’ambulatorio socio sanitario Roberto Gamba, in via Sacchi 49, sempre in collaborazione con l’ASL Città di Torino e il Terzo settore, sarà aperto tutti i giorni compreso i festivi fino al 30 aprile 2024 con orario 15,30 – 18,30.

A rafforzare la rete di primo contatto, il progetto ‘Torino Street care 3.0’, un ambulatorio medico mobile – realizzato dalle associazioni Raimbow for Africa – Medical Development ODV, Danish Refugee Council Italia onlus, Camminare insieme ODV, in collaborazione con la Città di Torino e in sinergia con l’Ordine dei medici e degli infermieri – operativo nella zona di Porta Palazzo una sera a settimana e che farà tappa in altri luoghi della Città.

“Occorre rafforzare gli interventi sociosanitari in strada e nei servizi di accoglienza: la collaborazione di medici specialisti reperiti dal volontariato e dalle cooperative sociali. Sono progetti destinati a interfacciarsi con le azioni che l’azienda sanitaria attuerà, come stabilito dal protocollo di maggio, al fine di favorire l’efficacia degli interventi messi in atto. Per questo auspico una pronta convocazione del tavolo previsto dal protocollo sottoscritto da Città, Asl Città di Torino e Regione Piemonte per incrementare la presenza minima di operatori sanitari” ha sottolineato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare della Città di Torino.

Oltre agli interventi previsti dal Piano Inverno, il ventaglio delle possibilità di accoglienza e accompagnamento sostenuto per 365 giorni all’anno dal Comune comprende servizi di outreach di strada e di prossimità, oltre 20 Case di ospitalità, alloggi e servizi residenziali di autonomia, percorsi abitativi in housing first, interventi educativi, attività occupazionali e culturali realizzate attraverso i progetti del Piano di Inclusione Sociale. Complessivamente durante l’inverno 2023-24 saranno disponibili oltre 900 posti di accoglienza. A tali risorse si aggiungono le risorse attive tutto l’anno rivolte a nuclei familiari in condizioni di grave disagio abitativo e a cittadini titolari di protezione e minori stranieri non accompagnati.

Al teatro Gobetti di scena “Tipi umani seduti al chiuso…”

La  pièce di Lucia Calamaro dal titolo “Tipi umani seduti al chiuso. Partitura sentimentale per biblioteche”

Al teatro Gobetti andrà in scena dal 28 novembre al 3 dicembre prossimo una pièce di Lucia Calamaro, dal titolo “Tipi umani seduti al chiuso. Partitura sentimentale per biblioteche “, in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, teatro Nazionale e l’Università degli Studi di Padova.

Prolifica, dissacrante e romantica, Lucia Calamaro ha indagato l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. I tipi umani seduti al chiuso sono sette persone di una biblioteca, dove libri e tavoli diventano un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e di violenza, espressione di un’umanità varia e disgraziata, problematica ma anche felice, dove fa capolino anche l’autore del libro che si sta consultando (Joyce, Santa Teresa, Pirandello, Molière, Plath). Una commedia variegata, felice, spiazzata, dolente, china su pagine di carta che girano e girano e penne che scrivono e graffiano i fogli fino a diventarne una partitura musicale.

“Questo lavoro – spiega la regista Lucia Calamaro – cerca di tratteggiare attraverso la metafora della circolazione, circolazione delle parole, dei libri, del sangue, degli affetti, attraverso il costante flusso dei movimenti che compongono l’andirivieni di un’esistenza, due luoghi particolarmente lontani, ma allo stesso tempo fondanti dell’umanità, l’intelligenza e l’animalità. Luoghi che, ci sembra, quando raggiungono i loro rispettivi apici, si trasformano in poesia o in scienza da una parte, e in rabbia e violenza dall’altra. La sensazione del tutto personale è che questo presente, il nostro presente, si muova tra questi due poli, tra questi due estremi ormai da un po’ [.]

E in tutta questa complessità devastante, ecco la nostra biblioteca. Oggetto semplice e circoscritto, affetto da sospettosa nostalgia del Novecento, lento, poco abitato, dove il corpo si piega alla téchne della sedia. L’animale umano si china su di un libro e la bestia tace. Impossibile leggere o fare altro. La lettura è un’attività esclusiva. Qui troviamo una donna, Simona, che di mestiere scrive, ma non riesce a farlo a casa sua. Il suo immaginario si riattiva solo e unicamente in biblioteche piccole e poco frequentate, come la nostra, biblioteche universitarie o di quartiere. Nella mente di Simona appaiono piccole figure minori, tre bibliotecari, Riccardo, suo nipote Cristiano e Lorenzo, ognuno con una biografia distinta. Riccardo, sentimentale e buono senza scampo, ha un figlio in rivolta con il mondo; il giovane Cristiano, nome ricorrente in famiglia, appare sofferto e sfiduciato, c’è l’ ha su con tutto, anche con sé stesso. La moglie di Riccardo è via, si è presa una vacanza da casa e non si sa se tornerà.

Il nipote Cristiano è un nostalgico dell’Ottocento, non trova pace e conforto alcuno nella contemporaneità perché è fuori tempo. Lorenzo è contento di essere lì e essere bibliotecario. L’unico un po’ vitale e classicamente innamorato di Susanna, una ragazza in lotta con la vita e con il sistema, che proprio non vuole e che suona note tristi.

Simona fa arrivare in questa biblioteca, luogo di umori e stati d’animo mesti, lo straniero, che cerca lavoro, Filippo, tipo strano, curatore d’arte di improbabili artisti, colto ma inaffidabile.

I soliti temi bussano alla sua solita vita. I personaggi vanno e vengono, i toni a volte si alzano, certe note assemblate sgocciolano malinconia. Simona vorrebbe dire altro, ma in un’intera esistenza si hanno solo tre o quattro idee sul mondo che si ripetono in forme diverse e che, in lei, stanno perdendo senso.

C’è il sentimento ( i libri), l’abbandono ( i libri) l’impossibile ( i libri) le righe ( i libri), l’inadeguatezza, il Santi e il tempo fermi (i libri), il Teatro Anatomico, il sangue e il suo polso ( i libri), e la rabbia.

C-Roads Italy 2, strada e veicolo connessi per migliorare la gestione del traffico. Presentati i dati della sperimentazione torinese

Potremo adeguare la velocità della nostra auto, o la stessa lo farà autonomamente, per raggiungere il semaforo nel momento in cui scatta il verde, così come potremo essere avvertiti prima di violare il rosso, o addirittura quando un altro veicolo è a rischio di farlo coinvolgendoci in un incidente.

Soluzioni rese possibili dall’utilizzo di tecnologie e applicazioni – come già succede per la priorità riservata ad ambulanze, mezzi della polizia e di soccorso o quando riceviamo in tempo reale su parcheggi, traffico e indicazioni sul percorso migliore – che consentono uno scambio di dati efficace tra veicoli e veicoli o tra veicoli e infrastrutture, attraverso l’utilizzo di sistemi intelligenti di trasporto.

Alcuni di questi servizi sono stati implementati nell’ambito del progetto C-Roads Italy 2, grazie a test pilota svoltisi anche a Torino e i cui risultati, al pari di quelli del gemello C-Roads Italy 3, sono stati presentati oggi a Verona nel corso dell’evento conclusivo : “I sistemi C-ITS applicati alla mobilità urbana e autostradale”.

La nostra città, insieme a Verona e Trento, era stata individuata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) come partner nel progetto e sede dove integrare le soluzioni tecnologiche, grazie alla consolidata esperienza nella gestione di servizi e sistemi intelligenti di trasporto per la mobilità urbana.

Grazie a “C-Roads Italy 2”, la Città di Torino ha potuto estendere la propria infrastruttura con i “sistemi cooperativi ITS” (Cooperative ITS) e sperimentare servizi altamente innovativi, che facilitano la condivisione di informazioni in tempo reale tra la Centrale della Mobilità e i veicoli connessi su strada, a beneficio di una maggiore sicurezza stradale di tutti coloro che si muovono in città.

Il progetto, il cui coordinamento tecnico e operativo era in capo a 5T, società in-house della Città di Torino che gestisce la Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità cittadina, ha permesso, tra l’altro, l’implementazione del servizio GLOSA (Green Light Optimal Speed Advisory) con il posizionamento di nuove antenne agli incroci di alcuni assi viari e di valutarne le perfomance e gli impatti sui flussi di traffico e di sperimentare servizi altamente innovativi, che faciliteranno la condivisione di informazioni in tempo reale con i veicoli connessi su strada indirizzandoli su assi alternativi in occasione di eventi che possano perturbare la viabilità e a beneficio di una maggiore sicurezza stradale di tutti coloro che si muovono in città.

I progetti C-Roads Italy 2 e C-Roads Italy 3, coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto di North Italy Communications quale project management, sono co-finanziati dalla Commissione Europea attraverso il programma Connecting Europe Facility (CEF), e hanno l’obiettivo di studiare, implementare e testare, in condizioni reali di traffico autostradale e urbano, i sistemi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems).

I sistemi C-ITS permettono uno scambio di dati, attraverso tecnologie wireless, tra elementi e attori del sistema di trasporto, ovvero tra veicoli (V2V) e tra veicoli e infrastruttura (V2I), consentendo un miglioramento significativo della sicurezza stradale, dell’efficienza del traffico e del comfort di guida, aiutando il conducente a prendere le decisioni ottimali e adattarsi alle situazioni di traffico reali, attraverso una serie di messaggi (casi d’uso), facenti parte dei servizi “Day1” e “Day1.5”, definiti dalla Commissione europea, che arrivano direttamente a bordo veicolo.

I progetti C-Roads Italy 2 e C-Roads Italy 3, sono inquadrati nell’ambito della Piattaforma europea “C-Roads” al cui interno sono presenti 16 Stati membri (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Olanda, Grecia e Italia) e due Paesi non UE, Regno Unito e Norvegia. L’obiettivo principale della “C-Roads Platform” consiste nella definizione e armonizzazione dei requisiti funzionali, tecnici e organizzativi volti a garantire l’interoperabilità dei servizi C-ITS nel settore stradale tra i vari progetti pilota nazionali in tutta Europa a essa collegati.

Il dibattito odierno ha evidenziato e validato i progressi raggiunti, oltre ad anticipare le prossime sfide legate alla mobilità interconnessa e ai vantaggi raggiungibili in termini di migliore sicurezza stradale, maggiori efficienze dei trasporti, ridotti consumi energetici e minori effetti negativi sull’ambiente.

Una sfida collegiale che deve passare ora rapidamente dalla fase di sperimentazione a quella di esercizio e che vede gli operatori e le imprese italiane in prima linea a livello continentale per fornire servizi ad alta innovazione a chi viaggia in autostrada, ma anche a chi si muove all’interno dei centri abitati.

Il tutto per garantire agli utenti una maggiore informazione, coordinando ed efficientando le diverse realtà pubbliche e private coinvolte e coinvolgibili, non dimenticando anche i possibili benefici economici che possono derivarne per il mercatointerno e a vantaggio di una maggiore competitività italiana.

Comune di Torino e Hangar Piemonte insieme per il bando “Torino, che cultura!”

Sono aperte dal 27 ottobre le adesioni al bando “Torino, che cultura!” della Città di Torino, che nei prossimi tre anni assegnerà oltre 4 milioni di fondi PN Metro Plus e Città medie sud 2021-2027 – progetto TO7.5.1.1.B – Sostegno all’economia urbana nel settore della cultura. Con gli stessi fondi, a distanza di un mese dalla pubblicazione dell’avviso, la Città mette a disposizione, gratuitamente, un percorso di accompagnamento e formazione per le associazioni che vorranno partecipare.

Consulenze tecniche individuali, supporto per la predisposizione delle candidature, ma anche laboratori di progettazione e workshop teorico-pratici, a cui potranno accedere gratuitamente tutti i soggetti che rispondono ai requisiti di partecipazione al bando. L’iniziativa nasce dalla volontà della Città di Torino di assistere gli operatori culturali nella fase di progettazione delle attività, anche a fronte dell’impegno organizzativo e progettuale richiesto dall’avviso stesso, che prevede che i progetti siano presentati da soggetti organizzati in forme di partenariato e network.

La cultura è un elemento irrinunciabile di una comunità ed è fondamentale sostenerla con risorse finanziarie. Questa volta però il nostro Sindaco Stefano Lo Russo ci ha chiesto di fare un passo in più, con un bando triennale, che stimolasse lo sviluppo, l’innovazione e l’aggregazione tra le diverse realtà del nostro territorio” – spiega Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino. – “Il  bando “Torino, che cultura!” porterà nuova linfa all’offerta culturale della nostra città, mentre il percorso formativo fornirà agli operatori strumenti pratici di progettazione, pianificazione e gestione, la cui utilità andrà ben oltre i prossimi tre anni.”

A partire da fine novembre, uno sportello di consulenza online risponderà alle domande delle associazioni rispetto a requisiti e regole di partecipazione. Si potranno anche richiedere chiarimenti per l’elaborazione di proposte coerenti con gli obiettivi previsti dall’avviso e  richiedere assistenza  per la predisposizione delle candidature. Il servizio sarà disponibile fino a pochi giorni prima della scadenza del bando, prevista per l’8 febbraio 2022.

Da dicembre partiranno invece i workshop e i laboratori teorico-pratici. Due cicli di quattro incontri ciascuno, uno a dicembre e uno a gennaio, così suddivisi:

– un incontro sui temi chiave e sulle urgenze che attraversano il tempo presente, per stimolare la creazione di gruppi di interesse e condividere pratiche e progettualità trasformative;
– due incontri utili a stimolare la capacità degli operatori culturali di costituire partnernariati e network, per mettere in atto processi di trasformazione culturale degli spazi del territorio cittadino e promuovere metodi di co-progettazione efficaci;- un incontro dedicato ai temi della sostenibilità e della rendicontazione, per promuovere metodi e competenze per la valutazione degli impatti, la costruzione di metriche e sistemi per la misurazione dell’impatto sociale, dell’efficacia e dell’efficienza progettuale.

La realizzazione del percorso di accompagnamento e formazione è stata affidata dalla Città di Torino a Hangar Piemonte, progetto nato nel 2014 su impulso dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e diventato nel 2022 agenzia pubblica per le trasformazioni culturali. Per la prima volta la sua esperienza decennale, che ne ha fatto un importante punto di riferimento a livello regionale e nazionale, è messa al servizio di un altro ente territoriale. In sintonia con le proprie traiettorie identitarie, Hangar conduce percorsi di accompagnamento alla trasformazione culturale di luoghi, spazi e presidi civici (H-Point), laboratori di sperimentazione sulla co-progettazione, sulla costruzione di partnership e reti, sul networking (H-Lab), attività di ricerca sulle metodologie e sugli strumenti di misurazione e valutazione, e sugli standard di social accountability per la rendicontazione di sostenibilità (H-Research), contributi sulle urgenze del contemporaneo (H-Think).

Per ogni informazione sull’avviso pubblico e sul percorso di accompagnamento è possibile consultare il sito del Comune di Torino alla pagina Appalti e bandi, sezione Contributi e altri benefici economici.

Governo firma il decreto per la nomina del Commissario per la Linea 2 della Metro

L’atteso passo avanti per l’avvio della realizzazione della linea 2 della metropolitana di Torino è arrivato. Ad annunciarlo è il Sindaco Stefano Lo Russo: “Ho appena ricevuto la notizia che il Governo ha firmato il decreto di nomina per il commissario straordinario per la realizzazione dell’infrastruttura”. Commissario che, come noto, sarà Bernardino Chiaia, professore ordinario di scienza delle costruzioni presso il Politecnico di Torino, scelto lo scorso giugno dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti sentito il Ministro per l’Economia e le Finanze e il Sindaco di Torino. Il compito del commissario sarà quello di assumere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la rapida realizzazione degli interventi e la messa in esercizio della nuova linea di metropolitana. Si tratta di un’opera del valore di 1,8 miliardi.

“Desidero ringraziare il Presidente del Consiglio Meloni e il Ministro Matteo Salvini che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta di istituire un commissario straordinario per la realizzazione di una delle opere strategiche che cambieranno il volto della nostra città. La nomina del commissario Chiaia– aggiunge il Sindaco- consentirà infatti di poter accelerare tutte le procedure relative all’indizione delle gare di appalto e di avvio dei cantieri, consentendo quindi di recuperare tempo prezioso. Ringrazio altresì il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e i parlamentari del territorio per aver condiviso con il Comune di Torino il percorso che ha portato alla nomina di oggi”.

“Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”

“Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro” è la nuova esposizione che sarà possibile visitare al Museo Nazionale dell’Automobile fino al 7 aprile 2024.

Presentata questa mattina in conferenza stampa, la mostra propone ai visitatori un percorso multimediale che vuol essere un racconto della società degli ultimi 50 anni, delle sue politiche sulla mobilità e della ricerca tecnologica che ha profondamente trasformato tanto i modi e i mezzi con cui ci si sposta, quanto il contesto urbano in cui lo si fa. Continua a leggere

Nuovi parametri dal 2024 per l’Isee

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Attraverso la Legge di bilancio 2024 sono state introdotte alcune novità relative al calcolo dell’Isee. La più importante, senza dubbio, è costituita dall’esclusione dei Titoli di Stato e di alcuni prodotti finanziari di raccolta risparmio fino ad un tetto massimo di 50.000: l’obiettivo di questa misura è quella di far diventare il calcolo Isee più equo, per non penalizzare le famiglie che hanno investito in questi prodotti.

Cambiano, inoltre, le regole per il calcolo dei titolari di partita Iva che, dal prossimo anno, decideranno di aderire al concordato preventivo. Tra le altre novità che andranno ad impattare direttamente sul calcolo dell’Isee ricordiamo: l’inclusione dei redditi da lavoro dipendente ed autonomo, che non vengono assoggettati alla ritenuta alla fonte; l’aggiornamento dei valori Istat.

Sicuramente una delle novità più importanti che verranno introdotte dal prossimo anno riguarda il concordato preventivo. Questa nuova agevolazione, che riguarderà esclusivamente i contribuenti con partita Iva, avrà un impatto diretto anche sul calcolo dell’Isee.

Per quanti decideranno di aderire al concordato preventivo, non ci sarà un effetto moltiplicatore ai fini del calcolo dell’Isee. I diretti interessati avranno la possibilità di concordare in anticipo con l’Agenzia delle Entrate il reddito dell’anno per pagare le imposte: la stessa agevolazione non verrà applicata sui benefici per i quali risulta essere rilevante l’ammontare dei redditi. In altre parole per i titolari di partita Iva, che potranno aderire al concordato preventivo, dovranno essere scisse le regole relative alla determinazione del reddito per la determinazione delle imposte da quelle relative all’accesso di agevolazioni e benefici.

Per effettuare il calcolo Isee 2024 – le stesse regole varranno anche per il 2025 – è necessario prendere in considerazione il reddito effettivo del contribuente.

Cosa comporterà tutto questo ai fini delle agevolazioni e dei bonus ottenibili dal prossimo anno? Nel caso in cui il reddito, che risulta essere oggetto del concordato preventivo, dovesse risultare inferiore a quello effettivo non si andrà a creare un effetto moltiplicatore dei benefici spettanti. Il contribuente potrà versare lecitamente le imposte per un importo inferiore rispetto a quelle sul reddito effettivo, ma per quanto riguarda agevolazioni e bonus verrà tenuto conto del reddito reale.

Nel caso in cui, però, il reddito determinato con il concordato preventivo dovesse risultare superiore a quello effettivo, calcolando l’Isee seguendo le regole standard, permetterà di tenere conto dei redditi realmente incassati nel corso dell’anno. E quindi sarà possibile beneficiare dei bonus e delle agevolazioni che spettano in base alla reale situazione economica del periodo.

Lo stesso ragionamento vale anche per le detrazioni, le deduzioni e tutte le altre agevolazioni di natura fiscale. In altre parole in concordato preventivo avrà valore formale esclusivamente sul fronte delle imposte che dovranno essere versate. Negli altri casi continueranno ad aver valore le regole ordinarie.

Attraverso la Legge di Bilancio 2024 sono state introdotte alcune agevolazioni per i risparmiatori che hanno investito in Titoli di Stato. Acquistando dei Btp è possibile, infatti, abbassare l’Isee.

Fino ad oggi questo tipo di investimento non andava ad impattare direttamente sul calcolo dell’Isee: i Btp, infatti, sono sempre stati considerati all’interno del patrimonio mobiliare, come qualsiasi altra somma presente all’interno del conto corrente. Nel calcolo Isee 2023 sono state prese in considerazione le giacenze medie di tutti i conti correnti intestati ai singoli membri del nucleo familiare. Nello stesso modo è risultato essere rilevante anche il valore nominale dei titoli acquisti (per il 2023 è stato preso come riferimento il 2021). Ai fini Isee, infatti, devono essere comunicati sia i redditi che il patrimonio.

Dal prossimo anno scatta questa importante novità: i Titoli di Stato, fino ad un valore massimo pari a 50.000 euro non verranno presi in considerazione. Questo significa che per il 2022 verranno presi in considerazione solo e soltanto le somme presenti sul conto corrente nel 2022, a cui si andranno ad aggiungere tutte le altre voci che compongono il patrimonio mobiliare. A questo elenco verranno tolti i Titoli di Stati, fino ad un valore massimo di 50.000 euro.

È bene sottolineare che la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie è aggiornata, per legge, al 31 dicembre di due anni prima. Questo significa che l’impatto dei Btp sull’Isee potrebbe risultare meno immediato di quanto le famiglie possano sperare. Chi volesse, ad esempio, investire in questi prodotti oggi, per nascondere parte del proprio patrimonio dal calcolo Isee, beneficerebbe di questa novità solo e soltanto nel 2025. Per gli investimenti effettuati nel 2024, invece, sarà necessario attendere fino al 2026.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Il Salone dell’Auto torna a Torino nel 2024

Ritorna dal 13 al 15 settembre 2024 il Salone Auto Torino 2024 in una veste completamente rinnovata. Sarà una passeggiata all’aperto, gratuita per il pubblico, che da piazza Carlo Felice porterà i visitatori in piazza Castello, in piazzetta Reale, Giardini Reali e in piazza Vittorio dove gli appassionati potranno conoscere le novità a zero emissioni delle case automobilistiche e provarle nel circuito test drive cittadino, scoprire tutte le motorizzazioni alternative più sostenibili e testarle in un secondo percorso in viabilità ordinaria. Continua a leggere