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MaaS, selezionati i primi 6 operatori. Dal 2024 servizi personalizzati e on demand per i cittadini torinesi

Primo successo per il progetto “MaaS ToMove” del programma MaaS4italy del Comune di Torino con la conclusione dell’avviso per la selezione di MaaS Operator. Ancora aperto il secondo avviso, MaaS Corporate, rivolto a dieci imprese dell’area metropolitana.

Sei operatori del mercato MaaS (Mobility as a Service) hanno partecipato con entusiasmo alla manifestazione d’interesse pubblicata dalla società partecipata 5T che coordina il progetto per conto della Città di Torino. Gli operatori selezionati sono:

ACI Infomobility SpA
myCicero S.r.l.
Servizi in Rete 2001 S.r.l.
UNIPOLTECH S.P.A.
URBANNext SA/URBI IT
WeTechnology S.r.l

 

I MaaS Operator interessati sono stati qualificati per fare parte del progetto ToMove e, a partire da aprile 2024, potranno offrire servizi MaaS personalizzati e on demand ai cittadini dell’area torinese (“Consumer MaaS”).

Questo consentirà ai cittadini di accedere a nuovi servizi digitali per ogni esigenza di spostamento, adottando scelte di mobilità integrate, più consapevoli, multimodali e sostenibili. Infatti, attraverso l’utilizzo di un’app dedicata, i cittadini potranno esplorare una vasta gamma di opzioni di mobilità: dai mezzi pubblici ai monopattini, dai taxi alle biciclette; tutto a portata di mano, grazie al concetto rivoluzionario di Mobility as a Service (MaaS).

Quattro dei sei operatori hanno manifestato l’interesse a promuovere servizi MaaS dedicati alle imprese e ai loro dipendenti, con l’obiettivo di favorire spostamenti ecosostenibili. Questa componente rappresenta un elemento distintivo del progetto di Torino, che mira a facilitare lo sviluppo di servizi MaaS anche per le aziende.

A tal fine 5T selezionerà anche 10 aziende del territorio interessate a sperimentare il “Corporate MaaS” per i propri dipendenti. Ciò consentirà loro di beneficiare di servizi sperimentali MaaS per gli spostamenti casa-lavoro, lavoro-lavoro e tempo libero. L’avviso per la selezione è ancora aperto e le imprese interessate possono partecipare presentando la propria candidatura fino al 18 dicembre.

 Torino conferma la sua fiducia nel concetto di MaaS, focalizzandosi sia sulle esigenze dei cittadini che sulle necessità delle aziende locali. Un impegno a 360° che testimonia la volontà di promuovere una mobilità sempre più intelligente, digitale e sostenibile.

Come dichiarato dall’assessora alla mobilità Chiara Foglietta“Quello del MaaS è un progetto che ci vede profondamente impegnati per sperimentare una nuova idea di mobilità che ha al centro il cittadino. La semplificazione dell’accesso ai servizi di trasporto esistenti, incrementandone l’interoperabilità e integrando trasporto pubblico e privato, ci consentirà di migliorarne la qualità e l’attrattiva, facendoci fare un passo in avanti davvero importante verso una mobilità moderna e sostenibile.”

Giuseppe Pezzetto, presidente di 5T, aggiunge che “Come 5T siamo orgogliosi di essere il motore trainante di questa iniziativa sostenendo la città di Torino in qualità di coordinatore del progetto. Con MaaS ToMove non ci limitiamo a sperimentare, ma vogliamo attuare la nostra visione della mobilità del futuro, nella quale gli operatori MaaS coinvolti possano essere parte integrante di un ecosistema in grado di produrre benefici per i cittadini e per l’ambiente.”

Nazionale Calcio Spettacolo a Caselle per una domenica di sport e solidarietà

Domenica 17 dicembre alle ore 17,30 allo Stadio di Caselle Torinese arriva la Nazionale Calcio Spettacolo per una partita benefica il cui incasso sarà interamente devoluto all’associazione Sollievo di Leinì. Avversaria degli ‘azzurri” sarà la Smile Team, una squadra formata da genitori, autorità locali e sostenitori dell’Associazione stessa. Saranno presenti volti noti della musica, della Tv, dello Sport e dello Spettacolo capitanati da VINCENZO TORELLI autore e compositore di sigle Tv Mediaset e films per bambini. Tra gli artisti sicuramente presenti MARCO CARENA (Festival di Sanremo, Maurizio Costanzo Show è tanto altro), il cantante FRIO che ha partecipato a Deejay On Stage, al Festival di San Marino ed ha aperto i concerti di artisti come Junior Cally, Boro Boro, e dei The Kolors, il rapper LOLLO PUSH, il giovanissimo cantante HOSHI già vincitore di festival nazionali, CLAUDIO STERPONE interprete di molti film e GINO STRIPPOLI giornalista e scrittore nonché condirettore editoriale di Toronews. E’ prevista, ma non ancora confermata, la presenza, tra gli altri, di ex calciatori granata e FRANCESCA BERGESIO, l’attuale Miss Italia.

Progetti europei Tips4ped, Envelope e 5G4lives: a Torino 1 milione e 500mila euro di fondi dall’UE per la sperimentazione

Gestione e prevenzione delle emergenze, mobilità automatizzata e connessa e pianificazione urbana: sono i temi al centro di tre progetti europei – 5G4LIVES, ENVELOPE e TIPS4PED – che vedranno la Città di Torino protagonista nella ricerca di soluzioni e nella sperimentazione di modelli replicabili per raggiungere gli obiettivi della Unione Europea per il 2030 in materia di ambiente, energia e clima.

“Si tratta di progetti che rappresentano un passo significativo verso l’evoluzione delle reti e dei servizi intelligenti che attestano il ruolo di primo piano assunto da Torino quale hub di sperimentazione e innovazione

in ambito climatico, esempio virtuoso per tutte le altre città europee anche nell’utilizzo delle nuove tecnologie nel percorso di transizione ecologica e digitale”, spiegano le assessore Foglietta e Pentenero che con gli uffici hanno seguito l’iter di partecipazione della Città ai tre progetti che prevedono l’assegnazione di 1 milione e 500mila euro di fondi europei.

TIPS4PED progetterà, svilupperà e testerà l’efficacia e la fattibilità tecnico-economica di una piattaforma basata sulla creazione di un modello gemello digitale (Digital Twin), per supportare i comuni nell’implementazione di distretti a energia positiva (PED). Il progetto adotterà un approccio incentrato sulle persone, coinvolgendo, formando e responsabilizzando i cittadini e i potenziali stakeholder. I Positive Energy District richiedono infatti integrazione tra edifici, utenti e rete di energia, mobilità e sistemi IT. Un distretto energetico urbano a energia positiva – che è un ambiente urbano autosufficiente dal punto di vista energetico e di emissioni di C02 – unisce ambiente costruito, mobilità, produzione e consumo sostenibili per aumentare l’efficienza energetica e diminuire le emissioni di gas serra e per creare valore aggiunto per i cittadini. I Positive Energy District richiedono inoltre integrazione tra edifici, utenti e rete di energia, mobilità e sistemi IT. Le soluzioni TIPS4PED saranno sperimentate a Torino, scelta come città faro (Light House), mentre studi di replicabilità saranno condotti in tre città follower (Cork, Kozani e Budapest). La fase di sperimentazione e replicabilità porterà alla creazione di 4 città gemelle digitali e di mappe di decarbonizzazione.

Il progetto ENVELOPE mira a far avanzare il 5/6G in applicazioni legate alla mobilità connessa e automatizzata, studiando scenari di traffico “misto” in contesti urbani, sfruttando le comunicazioni tra il traffico autonomo (quello delle auto con tecnologia evoluta) e quello non autonomo, utilizzando infrastrutture esistenti e implementandone di nuove. A Torino si procederà, attraverso test sul campo, a utilizzare le nuove tecnologie per la gestione efficace di incidenti che coinvolgano veicoli autonomi. Il progetto aiuterà a convalidare la tecnologia e a sperimentarla in settori commerciali e industriali che sono prioritari per l’Europa.

Obiettivo di 5G4LIVES è anzitutto portare la copertura 5G in aree dove non è presente, al fine di dimostrare le potenzialità di tale protocollo di connettività, per abilitare la sperimentazione di un servizio per la prevenzione e la gestione di emergenze legate a fenomeni naturali. A Torino la sperimentazione riguarderà l’uso di droni abilitati da 5G per il monitoraggio di frane, inondazioni e altri disastri naturali.  Un impiego, a supporto della Protezione Civile, che rappresenta una vera e propria innovazione nella gestione delle emergenze e che, associata ad altre tecnologie come l’Internet delle cose e la sensoristica, permette di avere uno scambio real-time di informazioni tra il territorio o le aree monitorate e una centrale operativa pronta a coordinare gli interventi in caso di necessità. Il patrimonio informativo raccolto potrà migliorare e completare la conoscenza del contesto e delle sue criticità, consentendo di incrementare il livello di sicurezza e resilienza di città, territori e infrastrutture.

 

 

Lavoro, imprese e competenze a Torino. Primo rapporto 2023

Il lavoro cresce grazie alle donne e alle alte qualificazioni: sono questi alcuni elementi positivi che emergono dal primo rapporto annuale ‘Lavoro, imprese e competenze a Torino 2023’ predisposto dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro del Comune di Torino e presentato questa mattina nella sala Colonne di Palazzo Civico.

Dopo l’anticipazione del luglio scorso, il primo rapporto dell’Osservatorio sul mercato del lavoro ha ampliato lo sguardo nello spazio e nel tempo grazie a serie storiche più lunghe e all’apporto delle nuove fonti informative messe a disposizione dai partner del progetto. Ai dati sulla popolazione, l’offerta di lavoro e la domanda di lavoro dipendente si sono aggiunti quelli sull’istruzione, sulla dinamica delle imprese, sulla disoccupazione amministrativa nei Centri per l’impiego e sugli infortuni sul lavoro, oltre a un’appendice dedicata all’esperienza delle clausole sociali per l’inserimento lavorativo della Città di Torino.

Le donne occupate crescono così come gli impieghi dove sono necessari alta formazione e competenze e questi credo siano elementi positivi. Sicuramente ci sono luci e ombre in questo report e, proprio su queste ultime, dobbiamo riflettere per poter dare maggiori opportunità di sviluppo al territorio. Mi riferisco, ad esempio, al tema dell’attrattività delle imprese sul quale questa Città e gli Enti Istituzionali che partecipano all’Osservatorio del mercato del lavoro devono ragionare insieme. Per avere maggiore occupazione occorre portare nuove imprese. E penso a quanto già sta avvenendo nel settore aerospaziale dove pubblico e privato stanno lavorando per garantire la nascita di un’intera filiera. Pertanto dobbiamo investire per dare prospettive a nuovi settori e a quelli già radicati che si trovano davanti alle sfide del futuro. Ovviamente credo sia importante non ragionare mai in termini di cinta daziaria, ma di area metropolitana con il coinvolgimento della Città metropolitana, della Regione e di tutti gli enti territoriali che insistono su questa area“, così l’Assessora al Lavoro Giovanna Pentenero ha commentato il primo Rapporto dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro.

Analizzando il report si evince che Torino ha visto diminuire la popolazione del 6% nell’ultimo decennio (nel 2022 i residenti erano circa 842.000, quasi 53.000 in meno rispetto al 2012), una tendenza analoga a quella che si osserva a Genova, ma opposta a quella registrata a Bologna (+2%), Roma (+1%) e a Milano (+5%). Questa contrazione non è da attribuire soltanto ai trasferimenti verso i comuni dell’hinterland metropolitano, come accadde negli anni ’80, ma a un peggioramento dei saldi anagrafici (la differenza tra entrate le uscite) interno e con l’estero, non più sufficienti a compensare un saldo naturale (la differenza tra nascite e decessi) da tempo negativo e in tendenziale peggioramento.

I dati relativi all’offerta di lavoro dipingono invece un quadro in complessivo miglioramento. Superato lo shock dell’emergenza sanitaria del 2020/21, a Torino nel 2022 l’occupazione è cresciuta del 2% rispetto all’anno precedente, fino a quota 361.000 occupati (+8.000), a parziale recupero dei 23.000 posti di lavoro persi tra il 2019 e il 2020. La ripresa è da attribuire esclusivamente alla componente femminile, mentre si registra un’ulteriore contrazione dell’occupazione maschile. La maggiore difficoltà di impiego dei maschi maturi e a medio-bassa qualificazione non è però un fenomeno recente, ma è un fatto da attribuire anche alla perdita di peso dell’industria nell’ambito dell’economia torinese.

Molto positivi sono i dati sulle persone in cerca di occupazione (elaborati a livello provinciale per garantire l’attendibilità delle stime), in diminuzione del 10,6% rispetto al 2021 e del 14,5% rispetto al 2019. Si tratta di valori incoraggianti anche alla luce della contestuale decrescita degli inattivi in età da lavoro (-6,8% rispetto al 2021), un altro importante segnale di miglioramento in seguito all’aumento dell’inattività causata dalla pandemia. Gli inattivi in età adulta restano numerosi, nel 2022 circa 140.000 a Torino e oltre 400.000 in tutta la provincia, ma costituiscono anche il bacino di offerta potenziale a cui attingere, attraverso adeguate politiche, per compensare gli effetti negativi dell’invecchiamento delle forze di lavoro.

Anche i dati sulla domanda di lavoro dipendente sono confortanti. Nel 2022 i contratti di lavoro sottoscritti nel capoluogo hanno raggiunto quota 206.000, il 18% in più rispetto all’anno precedente, mentre le persone assunte sono arrivate ad essere quasi 133.000 (+15%). Sebbene questi aumenti siano da ricondurre principalmente al crescente turnover, segnalano comunque una maggiore dinamicità del mercato, nel quale più persone possono incontrare più opportunità di impiego che in passato.

La qualità dei contratti di lavoro è in tendenziale miglioramento dal 2018, ma il peso del lavoro a termine resta elevato (circa 8 contratti su 10), così come il ricorso al part-time (circa 1 contratto su 3). Nel complesso, solo 37% dei contratti sottoscritti dura più di 6 mesi o è a tempo indeterminato.

L’analisi della domanda di lavoro dipendente per livello di qualificazione professionale mostra a Torino la costante perdita di peso delle professioni a bassa qualificazione, ormai ridotto al 15% del totale nel 2022, e un consistente aumento della domanda di personale ad alta qualificazione che, sempre nel 2022, ha per la prima volta superato quella di personale intermedio (43% vs. 42,5%). Nel rapporto tra domanda e offerta permangono tuttavia dei problemi di ‘mismatch’, ossia di disallineamento tra i fabbisogni professionali delle organizzazioni e il livello e i contenuti delle competenze detenute dalle persone. L’approfondimento tematico dedicato all’istruzione della popolazione in età da lavoro segnala una tendenza alla polarizzazione, con un positivo aumento delle persone con diplomi ITS e titoli universitari, il cui peso complessivo passa dal 27% del 2018 al 30% del 2021, ma una quota relativamente alta (29%) di adulti che detengono soltanto un titolo primario.Il livello di qualificazione dell’occupazione fatica però a tenere il passo della maggiore scolarizzazione indotta dalle politiche europee e nazionali. Nel 2020, a fronte di una quota di occupati nella Città metropolitana con un titolo di studio terziario pari al 26%, solo il 20% deteneva posto di lavoro classificato ad alta qualificazione. Anche se i dati sul flusso delle assunzioni già presentati segnalano un chiaro miglioramento della qualità delle professioni richieste, nel torinese la maggior parte dell’occupazione (61%) rimane a media qualificazione professionale.

In chiusura, il rapporto presenta alcuni dati sulla sicurezza del lavoro nella Città metropolitana di Torino messi a disposizione dall’INAIL. Sebbene il periodo di osservazione (2018-2022) appaia fortemente condizionato dalla pandemia da Covid 19 e dal combinato delle misure di contenimento della stessa, tra le informazioni non congiunturali spicca l’aumento dell’età media degli infortunati, probabilmente da correlare alla tendenza all’invecchiamento delle forze di lavoro. Questa tendenza è più evidente tra i casi mortali, più della metà dei quali ha riguardato lavoratrici e lavoratori di età superiore ai 55 anni.

Una festa per i volontari civici torinesi

Una grande festa del volontariato quella che ha visto protagonisti oggi pomeriggio nella sala del Teatro Ragazzi e Giovani in corso Galileo Ferraris circa 220 volontari di tutte le età, tra Senior civici e i Giovani per Torino, che ogni anno offrono il loro contributo per tantissime attività organizzate dalla Città di Torino, enti e associazioni.
A salutarli e ringraziarli per l’impegno profuso nella cittadinanza attiva c’erano il Sindaco Stefano Lo Russo e l’Assessora alle Politiche giovanili Carlotta Salerno.

“Vi ringrazio perché, con il vostro impegno, rappresentate Torino– ha detto il Sindaco – una città fatta di donne e uomini, più o meno giovani, che dedicano un po’ del proprio tempo non soltanto a loro stessi ma alla comunità cittadina. Sono convinto che quando si fa attività di volontariato si torna a casa con molto più di quanto si è donato e la vostra presenza così numerosa oggi lo conferma e ne siamo davvero molto contenti”.

Una partecipazione, quella del volontariato civico torinese, in costante crescita, in modo particolare tra i più giovani: sono 7553 le volontarie e i volontari iscritti a Giovani per Torino. Le adesioni, cresciute esponenzialmente dopo la pandemia, hanno contato 1001 nuove iscrizioni soltanto nel corso di quest’anno. E sempre quest’anno oltre un migliaio di questi volontari ha collaborato attivamente ad eventi organizzati dall’amministrazione comunale ed altri enti in molti ambiti, dall’ambiente ai grandi eventi, passando per sport, arte, turismo, informazione.

Medesimo trend anche per i Senior civici che contano 1882 iscritti.
Sono state 204 le nuove adesioni nel 2023. Sempre quest’anno i Senior hanno dato il loro contributo collaborando ad attività in 17 biblioteche civiche, 29 scuole di ogni ordine e grado, 2 progetti di cura “Natura e Ambiente“ e in 10 musei, fondazioni e associazioni.

“La vostra presenza qui oggi testimonia impegno, passione e dedizione – ha aggiunto l’assessora Salerno- e per questo sono davvero molto felice di poter condividere questo momento di festa con voi. Colgo l’occasione per ricordare che tutti possono diventare volontari aderendo ad uno dei progetti del Comune di Torino e la preziosa collaborazione dei volontari è fondamentale in tantissimi progetti e attività dell’amministrazione di cui beneficiano i torinesi e tutto il territorio”.

Premio Quarto Potere 2023, a Palazzo Civico la consegna dei riconoscimenti

Vengono da ambiti professionali profondamente diversi ma li accomuna l’impegno per sostenere e diffondere i principi della libera informazione sul territorio piemontese. Sono i destinatari del premio Quarto Potere edizione 2023, riconoscimento istituito dalla Fondazione omonima su segnalazione della redazione di Torino Cronaca Qui.

A ricevere la targa il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino Ariel Finzi, la Procuratrice Capo del Tribunale di lvrea Gabriella Viglione, il Presidente della Croce Rossa Italiana a Torino Giuseppe Vernero, la Presidente e il Direttore del Museo Egizio di Torino Evelina Christillin e Christian Greco, l’ambasciatrice torinese dell’alta moda nel mondo Simona Clemenza , il capitano del Torino FC Alessandro Buongiorno, Miss Italia 2023 Francesca Bergesio, il fondatore del Movimento d’Opinione “dumsedafe” Piero Gola e il fondatore di ‘Immobiliare.it’ Carlo Giordano, ai quali si aggiungono i premi speciali per Pierpaolo Berra, addetto stampa della Città della Salute e Pancrazio Taurino, Luogotenente e referente per la comunicazione dell’Arma dei Carabinieri.

A consegnare i riconoscimenti, nella Sala Colonne di Palazzo Civico, il direttore del quotidiano Beppe Fossati, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo che ha voluto salutare e ringraziare i premiati: “C’è un filo rosso – ha detto – che lega le varie personalità premiate oggi dalla fondazione Quarto Potere, tutte sono accomunate dal fatto di rappresentare il volto migliore della nostra città, quella parte di Torino che svolge il proprio dovere e il proprio lavoro, quotidianamente, con impegno e applicazione. Una caratteristica propria della nostra città, un luogo in cui le persone spendono i propri talenti e che ha la fortuna di avere una qualità umana davvero elevata. A loro va rivolto un ringraziamento sentito per come sanno, nei loro ambiti differenti, essere ottimi esempi per le nuove generazioni e per la nostra comunità“.

Christian Ruggeri

Un centro socio-educativo-culturale per bambini, giovani e famiglie al Castello di Lucento

La Giunta comunale, nella seduta odierna, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato l’uso temporaneo  del Castello di Lucento, sito in via Pianezza 123 ed ex dimora sabauda, all’impresa Sociale BE AM -in sub concessione dalla Fondazione AIEF- per l’utilizzo dei suoi spazi ai piani terra, primo e dell’intera corte pertinenziale esterna.

L’uso temporaneo del Castello di Lucento costituisce il terzo esempio di utilizzo temporaneo di immobili e aree private, che consente di derogare temporaneamente la destinazione urbanistica del Piano Regolatore vigente, garantendo così il recupero di aree ed edifici inutilizzati o sottoutilizzati. Grazie a questo strumento è stato possibile il riutilizzo del complesso  sito in corso Giovanni Lanza 75, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, dove fino al 2025 l’associazione Flashback ospiterà un vasto programma di iniziative culturali di livello internazionale. E’ inoltre stato possibile approvare il trasferimento dell’ufficio postale di Piazza Montale, di proprietà di Atc in una struttura prefabbricata in piazza Don Pollarolo, consentendo ai cittadini del quartiere di continuare ad usufruire del servizio  e garantendo all’area un presidio attivo.

I locali del Castello verranno utilizzati per lo svolgimento di attività di carattere educativo, riabilitativo, di formazione ed inserimento lavorativo, a supporto dello sviluppo del polo socio aggregativo culturale polivalente.

Il Centro diurno socio riabilitativo, a cui viene riservato l’intero primo piano del Castello si inserisce con progetti individualizzati per gli ospiti. Il Centro si pone le finalità di accogliere minori, compresi nella fascia di età 10-18 anni, portatori di patologie psicologiche e neuropsichiatriche, al fine di intraprendere un percorso terapeutico, psicopedagogico ed educativo che li porti al reinserimento sociale e all’assolvimento dei compiti di sviluppo.

Oltre allo spazio dedicato all’accoglienza il piano terra si propone di ospitare un punto di somministrazione, con relativa cucina, che è innanzitutto strumento di formazione ed inserimento lavorativo nel settore della ristorazione, fondamentale per l’aggregazione e l’incontro tra i fruitori delle varie attività. La valenza di tali spazi, a cui si collega l’area esterna è di carattere aggregativo non solo per gli utenti delle attività ospitate nella struttura, ma anche per le loro famiglie e per la comunità del territorio.

Lavori per 3milioni e 280mila euro sugli edifici storici sedi di biblioteche civiche

Per il loro valore educativo e sociale le biblioteche rappresentano un importante presidio del territorio nel quale sono inserite. Talvolta sono ospitate in edifici storici che mostrano i segni del passare del tempo e necessitano di interventi atti a preservarne le caratteristiche, possibilmente valorizzandole e garantendone conservazione e fruibilità in sicurezza.

Con questi obiettivi la Giunta Comunale su proposta della Vicesindaca Michela Favaro ha approvato il progetto definitivo per il restauro e la manutenzione delle sedi delle biblioteche civiche all’interno di Villa Amoretti, nel parco Rignon, del Mausoleo della Bela Rosin e di Villa Sartirana, nel parco della Tesoriera.

“Si tratta di interventi che hanno lo scopo di mantenere in piena efficienza le strutture e i manufatti di competenza, comprese le relative aree pertinenziali, e di garantirne la fruibilità e la sicurezza, sia degli utenti sia dei gestori, con la finalità principale di rispettare le caratteristiche storiche degli edifici e possibilmente valorizzarli anche sotto l’aspetto sociale e territoriale. Infatti, gli edifici oggetto di intervento, si inseriscono in un contesto urbano fortemente caratterizzato dalla presenza di pubblico e rappresentano punti di ritrovo giornaliero per la comunità di quartiere”, spiega la Vicesindaca.

I lavori in programma sulle tre sedi constano di opere edili e architettoniche – per sanare le situazioni di degrado e di cattiva conservazione attraverso il ripristino della funzionalità degli elementi architettonici e per la messa a norma – e di interventi di restauro – per la conservazione degli apparati decorativi (stucchi, dipinti murali, elementi lignei e lapidei). Previsto altresì l’adeguamento e il potenziamento degli impianti di sicurezza e antincendio.

Il restauro e la manutenzione delle sedi delle biblioteche civiche all’interno di Villa Amoretti, del Mausoleo della Bela Rosin e di Villa Sartiranasono una delle 36 azioni di cui si compone il Piano Integrato Urbano della Città di Torino.

La spesa prevista è di circa 3 milioni e 280mila euro finanziati per 2 milioni e 800mila con risorse del Pnrr “Piano Integrato Urbano – Più” – Misura M5C2 – Investimento 2.2 – Piani Integrati finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU e PNC e per 480mila euro con risorse del “Fondo per l’avvio di opere indifferibili”.

“Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri”: presentato il documento sui risultati del tavolo di lavoro

Nella Giornata mondiale dei diritti umani è stato presentato questa mattina a Palazzo Civico il documento sui risultati di un tavolo di lavoro sulle misure alternative ai Cpr (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) “Sviluppo di strategie alternative alla detenzione amministrativa nei Centri di permanenza per i rimpatri (C.P.R.)”, elaborato da esperti giuristi in diritto dell’immigrazione e in medicina dell’immigrazione e rappresentanti del terzo settore impegnati in progetti con la cittadinanza straniera.

L’iniziativa è stata promossa dalla garante cittadina delle persone private della libertà personale Monica Gallo e dall’assessore al Welfare, diritti e pari opportunità Jacopo Rosatelli, che hanno istituito un Tavolo di lavoro dopo l’approvazione, il 13 marzo 2023, da parte del Consiglio Comunale di un ordine del giorno che auspicava la chiusura definitiva del Centro di Permanenza per i Rimpatri “Brunelleschi” e impegnava  il  Sindaco e la Giunta di chiedere al Governo che le risorse liberate venissero impiegate a favore di politiche inclusive nei confronti della popolazione straniera della Città.

Il documento che identifica misure preventive e alternative al trattenimento in detenzione amministrativa e propone di sperimentare nuove strategie da attuare sul territorio, bilanciando sicurezza dello Stato e garanzia dei diritti fondamentali della persona è stato presentato al Prefetto e al Questore di Torino.

Come dimostrano l’esperienza diretta nel CPR e i numerosi studi e ricerche in questo ambito la detenzione amministrativa in questa struttura  è  inefficace nel perseguire l’obiettivo dei rimpatri e assai costosa. L’esperienza del trattenimento inoltre è  fortemente afflittiva, limitativa del diritto alla comunicazione e deleteria per la salute fisica e psichica degli stranieri.

Per l’assessore Rosatelli “Il lavoro fatto mostra razionalmente che è possibile contemperare le esigenze legittime della sicurezza e del rispetto dei diritti umani attraverso misure più efficaci, meno costose e rispettose della persona. Misure alternative hanno ricadute positive su quello che accade fuori dal Cpr e rendono più facile integrare una persona che non passa attraverso un’esperienza traumatica come questa”.

I numeri presentati questa mattina non lasciano spazio a dubbi. Se si prendono a riferimento gli ultimi anni di attività del CPR “Brunelleschi”, si evince che nel 2022, su un totale di 879 cittadini stranieri trattenuti, di cui 199 provenienti dal carcere e 680 cittadini liberi, solo 240 sono stati rimpatriati “meno della metà della media nazionale – ha spiegato Gallo – con un costo medio annuale per la gestione e per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura pari a 2mln 345mila euro, il che significa un costo medio per ogni persona trattenuta che supera i 19mila euro”. I dati del ’23, fino alla chiusura temporanea, vedono 235 persone transitate nel Centro, di cui 46 rimpatriate, numero di poco più alto dei 36 rimpatri fatti a CPR chiuso. La struttura torinese “è il simbolo del fallimento, a cui si aggiungono i tantissimi suicidi 192 nel 2021 e 201 nel 2022 rispetto ai 32 del 2020” ha sottolineato al garante, che ha aggiunto: “Offriamo alla comunità la possibilità di fare di Torino una città sperimentale che non abbia più al suo interno il CPR, anche se sappiamo che le intenzioni del governo sono altre“.

L’obiettivo del gruppo di lavoro è di prevenire e/o contenere il ricorso alla detenzione amministrativa e di agevolare una ‘soluzione’ del caso, anche in collaborazione con le istituzioni, vale a dire la regolarizzazione del soggiorno in Italia, se ne ricorrono le condizioni, o il rimpatrio volontario.

Sono stati individuati quattro ambiti di intervento: la presa in carico della situazione individuale attraverso il  ‘case management’  che offre  sostegno materiale, fornisce le informazioni sulla condizione giuridica  individuale per valutare le prospettive di regolarizzazione o di rimpatrio volontario; la limitazione dell’uso del trattenimento amministrativo in favore del ricorso alle misure alternative come la possibilità di creare una rete di strutture di accoglienza disponibili a fornire ospitalità quando lo straniero ha un passaporto o un titolo equipollente, ma non possiede un idoneo domicilio; la presa in carico dei cittadini stranieri trattenuti per il tempo del riconoscimento nelle Camere di Sicurezza della Città; il riconoscimento del cittadino straniero detenuto durante il periodo detentivo.

Il Capodanno di Torino raddoppia. Pop, elettronica e classica, la musica protagonista il 31 dicembre e il 1 gennaio

Due grandi eventi in piazza, gratuiti, per tutti i gusti e tutte le età: quest’anno a Torino la festa di Capodanno raddoppia, con uno spettacolo il 31 dicembre, per aspettare la mezzanotte al ritmo di musica pop ed elettronica, e un concerto di musica classica il primo gennaio.

Sarà l’occasione per accogliere l’arrivo del nuovo anno in un’atmosfera di festa e anche per annunciare al pubblico altri due importanti appuntamenti che coinvolgeranno la città: le celebrazioni per il bicentenario del Museo Egizio nel 2024 e il ritorno delle Universiadi invernali a Torino nel 2025.

“Chiuderemo un anno che ha visto la nostra città sempre più protagonista dei grandi eventi e del turismo internazionale, salutando l’arrivo di quello nuovo con ben due appuntamenti gratuiti di piazza, pensati per accontentare tutti i gusti musicali – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -. Sarà davvero molto bello festeggiare insieme e siamo certi che torinesi, studenti e turisti risponderanno positivamente al nostro invito”.

Lo Stato Sociale sul palcoscenico piazza Castello il 31 dicembre con Mace, Teenage Dream Party, Brenda Asnicar e la Corale universitaria di Torino

Dal 13 al 23 gennaio 2025 Torino e il territorio piemontese ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari Invernali, che porteranno migliaia di studenti-atleti da tutto il mondo a sfidarsi in nove diversi sport invernali e nelle nove challenge della mente di BRAINstorm.

Il concerto del 31 dicembre farà partire il conto alla rovescia verso questo grande evento sportivo, dando agli spettatori un assaggio di quell’atmosfera internazionale che si propone di riportare a Torino le emozioni delle Olimpiadi del 2006 e di celebrare la vocazione universitaria della nostra città.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà proprio la Corale Universitaria di Torino, la più antica corale universitaria italiana, che interpreterà il Gaudeamus Igitur, inno ufficiale delle Universiadi, che, fin dalla prima edizione dei giochi, nati proprio a Torino nel 1959, esalta la gioia e la bellezza della gioventù e della vita accademica.

Si entrerà poi nel vivo dell’atmosfera di festa con il Teenage Dream Party. Grandi protagoniste saranno le hit degli anni 2000 di Disney Channel, tanto amate dai Millennials e dalla Generazione Z, cresciute in compagnia dei balletti di High School Musical. Nato dall’idea della ventenne Valentina Savi, in pochi mesi l’evento ha coinvolto migliaia di ragazze e ragazzi in tutta Italia, raggiungendo numeri da capogiro. Con 120 milioni di visualizzazioni su TikTok, più di 125mila follower su Instagram e oltre 300mila biglietti venduti, Teenage Dream Party è senza dubbio la festa più amata dal pubblico universitario, che ha registrato il sold out in ogni tappa del suo tour. Il cast del Teenage Dream si completa con l’attrice e cantante argentina Brenda Asnicar, nota per il ruolo dell’antagonista della serie Il mondo di Patty.

La serata proseguirà con Lo Stato Sociale, il collettivo di Bologna legato in modo speciale a Torino, che nel 2012 gli conferì il Premio Buscaglione. Saranno loro a condurre lo spettacolo verso la mezzanotte. Divertenti, scanzonati e al tempo stesso profondi, questi cinque ragazzi, saliti alla ribalta al Festival di Sanremo del 2018 con la canzone Una vita in vacanza, portano nei loro testi tutte le sfumature della vita, con la capacità naturale di raccontare la realtà con ironia, anche amara, e di spiazzare il pubblico con le loro trovate sul palco. In quattordici anni di attività, a partire dall’esordio con Welfare Pop fino all’ultimo Stupido Sexy Futuro, hanno riempito le piazze, partecipato due volte a Sanremo, scritto due romanzi e una graphic novel e tenuto uno show radiofonico su Radio2, oltre all’attività di commentatori sportivi a Quelli che il Calcio.

A dare il via al conto alla rovescia per il nuovo anno sarà invece Mace, tra i più importanti e visionari producer degli ultimi anni. Per il suo album “OBE”, pubblicato nel 2021 e certificato doppio platino, ha collaborato con alcuni  dei più̀ importanti esponenti della scena italiana, tra i quali Salmo, Blanco, Gemitaiz, Venerus, Rkomi, Colapesce, Gue Pequeno, Joan Thiele e Madame. Il singolo che ha lanciato l’album, “La canzone nostra” con Salmo e Blanco (certificato sestuplo platino) è diventato in pochissimo tempo tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e con milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Sarà lui a scandire il tempo, con il suo dj set elettronico,  fino allo scoccare della mezzanotte.

A Daniela Collu, influencer, autrice del famoso blog Stazzitta, conduttrice radiofonica, volto di X Factor e dei suoi derivati Extrafactor e Strafactor con Elio e Mara Maionchi, e Victor Kwality, fuoriclasse torinese del mondo musicale e produttore, il compito di accompagnarci in questa lunga notte.

Dopo i festeggiamenti in piazza la festa proseguirà in alcuni tra i più rappresentativi club della città: Cap10100, Centralino, Hiroshima Mon Amour, Milk, Off Topic e Supermarket, che, con la loro ricca e variegata offerta di intrattenimento, rappresentano le diverse anime musicali di Torino e faranno vivere al pubblico un’esperienza lunga tutta una notte.

Il Capodanno 2024 è un progetto della Città di Torino, realizzato in collaborazione con World University Games Winter e realizzato da Cooperativa Culturale Biancaneve per la direzione artistica di Fabrizio Gargarone, con il contributo di Coop Fiorfood e Red Bull.

Ad arricchire la serata del 31 dicembre sarà anche l’illuminazione della Mole Antonelliana, a cura di Iren. Dalle ore 20, infatti, il monumento sarà illuminato con uno speciale color “bollicine”, che arriverà dopo il rosso dei giorni di Natale – 24, 25 e 26 dicembre – e il blu che ha accompagnato il resto del mese, grazie alle 2.500 lampade stroboscopiche a led disposte su tutta la guglia e sulla cupola del monumento.

Primo dell’anno con le arie di Verdi e l’omaggio al bicentenario del Museo Egizio

Il primo gennaio Torino saluterà il nuovo anno all’insegna della grande musica con uno spettacolo, nel solco della tradizione europea dei grandi concerti di Capodanno, che uscirà dai grandi teatri per proporsi, gratuitamente, in piazza, a tutta la città.

Alle ore 16.30 sul palco di piazza Castello salirà l’Orchestra Filarmonica di Torino, realtà che da oltre trent’anni condivide con il pubblico il piacere e la bellezza della musica classica con la sua stagione concertistica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e con un repertorio che spazia dai grandi capolavori barocchi fino alle musiche più contemporanee.

Dal 2016 a dirigere l’OFT è Giampaolo Pretto che, in questa occasione, guiderà strumentisti e cantanti nell’esecuzione di una scelta di brani studiata per celebrare il bicentenario del Museo Egizio.

Il programma del concerto sarà infatti legato in modo particolare al tema dell’Egitto, spaziando tra l’ouverture, le arie e i duetti più celebri del Flauto Magico di Mozart, ambientato in un Egitto immaginario, e dell’Aida di Verdi, il cui soggetto tanto ha contribuito alla creazione dell’immaginario dell’antico Egitto. Sul palco si alterneranno voci di spicco del panorama nazionale e internazionale: Daniela Cappiello, Marta Torbidoni, Franco Vassallo, Angelo Villari. Una menzione a parte merita poi la presenza del giovane violinista Giovanni Andrea Zanon, che già a quattro anni risultava essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane, e che nel corso della sua carriera si è esibito alla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano e nelle sale più prestigiose di Amburgo, Pechino, Parigi, Praga, Monaco, Barcellona, Baden-Baden, Shanghai e Montreal. Al suo archetto saranno affidate le due pagine estremamente virtuosistiche delle Variazioni di Paganini sul tema della preghiera Dal tuo stellato soglio dal Mosè in Egitto di Rossini e la celeberrima Méditation da Thais di Massenet.

Di assoluto rilievo anche la collaborazione con il collettivo di ballerini spagnoli Kor’sia, che ha ideato e realizzato le coreografie che accompagneranno in video i momenti più intensi del programma musicale, registrate proprio nei suggestivi spazi del Museo Egizio di Torino.

La serata sarà presentata dalla conduttrice torinese Alba Parietti e da Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Classica HD (Sky, canale 136).

Il concerto del primo gennaio è un progetto della Città di Torino, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT e Iren. La direzione artistica è di Piero Maranghi, editore e direttore di Classica HD, e Paolo Gavazzeni. L’evento sarà trasmesso, in orario da definirsi, su Classica HD, il canale televisivo interamente dedicato alla musica classica.

Modalità d’ingresso

Entrambi gli eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Saranno aperti a ogni fascia d’età e prevedono solamente posti in piedi.

Per prendere parte al concerto del 31 dicembre sarà necessario essere muniti di prenotazione. I biglietti saranno disponibili online a partire dal 14 dicembre 2023.

Il primo gennaio l’accesso all’area sarà invece gratuito e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima, di circa ottomila persone.