Resterà in vigore fino a venerdì 22 dicembre 2023 compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.
I dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
Nell’ottica di preservare e valorizzare il patrimonio di edifici a destinazione culturale di proprietà della Città, la Giunta comunale ha approvato nell’ultima seduta i progetti di restauro e manutenzione straordinaria della sede della Biblioteca Civica Calvino di lungo Dora Agrigento 94 e i magazzini dell’ex Fabbrica Superga, situati in via Orvieto 57, destinati a diventare un deposito bibliotecario.
La delibera – presentata dalla Vicesindaca con delega al Patrimonio, Michela Favaro – dà il via libera agli interventi, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei due immobili e di salvaguardarne la conservazione, attraverso il ripristino delle funzionalità degli elementi architettonici e decorativi, il riutilizzo degli spazi, l’ottimizzazione della gestione degli impianti esistenti e la loro riqualificazione.
Una volta completati i lavori di manutenzione edilizia e di adeguamento impiantistico, i magazzini dell’ex Fabbrica Superga ospiteranno parte dei documenti attualmente conservati presso la “torre libraria” della Biblioteca Civica Centrale, migliorando così la rete di conservazione del patrimonio librario della Città.
Gli interventi, dal costo complessivo di 1 milione e 167 mila euro, saranno finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si inseriscono nelle azioni previste dal Piano Integrato Urbano – PIÙ della Città. Il Piano rafforza il ruolo delle Biblioteche Civiche torinesi come centri di prossimità e riferimento per i cittadini, nonché fulcro di una serie diffusa di interventi di riqualificazione e rigenerazione delle aree circostanti.
I lavori prenderanno il via nella primavera del 2024 e avranno una durata di 15 mesi.
Una nuova tessera si aggiunge al grande mosaico delle iniziative del Teatro Regio per celebrare i 50 anni dalla sua riapertura. Da oggi, sotto i portici antistanti l’ingresso, un nuovo scenografico allestimento racconta la storia del teatro.
Immagini, foto e testi per un racconto storico-fotografico che permetterà ai passanti di scoprire e approfondire i momenti fondamentali della storia del Regio. Il 1740, quando nacque il teatro settecentesco, riconosciuto all’epoca come “il più grandioso e compìto d’Europa”. Il 1973, anno della riapertura del nuovo teatro, dopo il devastante incendio del 1936, ricostruito su progetto dell’architetto Carlo Mollino e dell’ingegnere Marcello Zavelani Rossi. Proprio in omaggio a Mollino, la scritta “Teatro Regio Torino”, realizzata in neon e ricavata dalla grafia dell’architetto torinese, è stata posizionata sulla grande vetrata di ingresso del Teatro.
“Il 2023 è stato caratterizzato da un intenso lavoro di consolidamento economico-finanziario e organizzativo e di programmazione per il prossimo futuro” – commenta il Sindaco Stefano Lo Russo -. “Il Teatro Regio è un patrimonio importante che intendiamo rilanciare sia grazie alla prima stagione programmata dal sovrintendente Mathieu Jouvin, che coniuga innovazione e tradizione, grandi nomi internazionali e artisti emergenti, sia con iniziative come quella di oggi, che ne sottolinea il valore architettonico, che può essere fruito anche fuori dalla programmazione artistica. Il 2023 è stato l’anno dei record per Torino: abbiamo raggiunto il record di presenze negli alberghi, di biglietti staccati nei musei e di passeggeri transitati dall’aeroporto di Caselle. Un rilancio turistico e culturale in cui anche il Teatro Regio ha la sua parte. Il migliore auspicio per il 2024 è che nuovi stakeholder economici decidano di partecipare in maniera costante a questa nuova vita del Teatro Regio. Nel frattempo lavoreremo affinché il teatro abbia la miglior configurazione possibile dal punto di vista delle risorse umane e per sviluppare nuove iniziative, a partire da quelle estive.”
Il nuovo allestimento delle arcate si inserisce nell’ampio programma di festeggiamenti per “Regio 50”, iniziato il 10 aprile scorso con la proiezione sulla Mole Antonelliana del logo appositamente creato per l’anniversario, e successivamente con due giornate di porte aperte gratuite, per proseguire a luglio con il concerto di gala “I Vespri siciliani” di Giuseppe Verdi, per ricordare la riapertura del Teatro, l’inaugurazione della mostra sotto le arcate di via Po che fa rivivere le emozioni degli spettacoli messi in scena negli ultimi 50 anni e la mostra Carlo Mollino: Atlante, che approfondisce la straordinaria complessità dell’artefice del Nuovo Regio.
In corso Casale 246 due nuovi autovelox fissi
Due nuovi autovelox entreranno in funzione in corso Casale, in prossimità del numero civico 246.
I due dissuasori di velocità ‘ TruBOX’ a cabina idonei a contenere al proprio interno i misuratori ‘ Telelaser TruCAM HD’ in dotazione al Corpo di Polizia municipale della Città di Torino’ sono stati posizionati questa mattina lungo entrambi i sensi di marcia a poca distanza dall’attraversamento pedonale.
L’installazione è stata curata da 5T, su indicazione degli uffici della Mobilità e della Polizia municipale.
Nei prossimi giorni è prevista la posa della segnaletica stradale dedicata che indica la
presenza dei due dispositivi e, una volta completata, si potrà procedere alla loro attivazione.
Intanto i lavori di riqualificazione proseguono sull’interno 53 di corso Grosseto e sulle aree verdi di circa 12mila metri quadrati, dove troveranno sistemazione un centinaio di nuove piante, tra alberi e arbusti.
E’ stata approvata questa mattina dalla Giunta Comunale, su proposta di Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità, l’istituzione di due tavoli che avranno un ruolo cruciale nella lotta contro le discriminazioni: il Tavolo strategico sulle politiche cittadine legate alla disabilità e il Tavolo interdipartimentale ‘Diritti e Antidiscriminazione’.
Il Tavolo strategico sulle ‘politiche cittadine legate alla disabilità’ sarà la sede in cui si identificheranno i bisogni dei cittadini con disabilità e le loro priorità e si individueranno le possibili soluzioni. Affidato al coordinamento dell’Assessorato per le Politiche sociali, Diritti e pari opportunità, sarà aperto alle federazioni e ai coordinamenti più rappresentativi delle associazioni di tutela di queste persone: Fish Piemonte, Fand Piemonte e Consulta per le persone con disabilità (CPD). In funzione degli argomenti di volta in volta affrontati, al Tavolo saranno invitati le Assessore e/o gli Assessori competenti negli ambiti di intervento che hanno riflessi sulle politiche per la disabilità e i delegati di Dipartimenti/Divisioni/Servizi. Vedrà inoltre la partecipazione del Disability Manager della Città di Torino e del Dirigente del Servizio Pari opportunità.
Il Tavolo interdipartimentale ‘Diritti e Antidiscriminazione’ mira a progettare in modo coordinato, armonico e trasversale le politiche e le azioni in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni a partire da una sistematizzazione degli interventi già messi in atto. Sarà promosso e coordinato dalla Direttrice Generale o da un suo delegato e sarà costituito dalle Direttrici e dai Direttori di ogni Dipartimento. Vi parteciperanno anche il Disability Manager, la Gender City Manager e il Dirigente del Servizio Pari opportunità.
L’Amministrazione Comunale da anni è impegnata per favorire la parità di genere, a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e ogni forma di discriminazione verso le persone LGBT+, sia all’interno dell’ente che nel territorio cittadino. A tal fine ha istituito la figura del Disability manager, incarico ora ricoperto dal Vice Direttore Generale dell’ente, e della Gender City Manager, attualmente in capo al Cirsde (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell’Università di Torino).
In particolare, nell’ambito del Tavolo ‘Diritti e Antidiscriminazione’ sarà elaborato il Gender Equality Plan (GEP) e saranno sviluppate le ‘Linee Guida cittadine per l’uguaglianza e l’equità di genere’. In merito all’identità di genere e orientamento sessuale, la Città intende migliorare il benessere e l’inclusione delle persone di tutte le età, favorendo l’affermazione di genere nell’accesso ai servizi, promuovendo iniziative culturali per informare e sensibilizzare la cittadinanza e inserendo le tematiche LGBT nella formazione del personale dipendente, in particolare per le persone neo-assunte.
Inoltre la Città intende dare attuazione alle misure previste nel ‘Piano di azione locale antirazzista’ approvato a marzo 2023, inserendo il tema tra le proposte di attività formative per il personale dipendente, migliorando la raccolta e analisi dei dati che permetta di approfondire dinamiche complesse di discriminazioni sistemiche o intersezionali. Per quanto riguarda infine la disabilità, l’Amministrazione Comunale promuoverà il diritto e l’opportunità di accesso fisico e/o digitale e di fruizione dei suoi servizi per queste persone e saranno incrementate le azioni rivolte al personale con disabilità all’interno del Piano di azioni positive 2023-25.
“Questi tavoli sono l’espressione della strategia della Città di Torino per la promozione dei diritti di tutte le persone e il contrasto di ogni forma di discriminazione. Hanno l’obiettivo da un lato di rendere più efficaci e trasversali le politiche e le azioni definite e intraprese, e dall’altro di riconoscere uno spazio permanente di confronto per dare maggiore efficacia agli interventi” ha spiegato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.
La vita di Giovanni Anselmo, artista di fama internazionale e tra i più importanti esponenti dell’Arte povera, si è conclusa ieri a Torino, la città in cui ebbe inizio la sua carriera. Tra le sue ultime opere, la nuova Luce d’Artista Orizzonti. Aveva 89 anni.
L’esordio nel 1967 alla Galleria Gian Enzo Sperone, poi le mostre con gli artisti dell’Arte povera, guidati da Germano Celant, il critico d’arte che diede il nome al movimento. Nel corso della sua carriera partecipò tre volte alla Biennale di Venezia e vinse il Leone d’oro per la Pittura nel 1990.
“Apprendo con grande dolore della scomparsa di Giovanni Anselmo” – ha dichiarato l’assessora alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia -. “Un grande Maestro, di rilievo internazionale, tra i protagonisti dell’Arte Povera, che proprio quest’anno ha offerto alla nostra città la sua creatività per regalarci una nuova Luce d’Artista, Orizzonti. Ho avuto l’onore e il piacere di ascoltare dalle sue parole il racconto di quest’opera, capace di estendere il nostro orizzonte oltre i confini di una piazza, in una giornata piena di luce che inondava la sua stanza. Ci consola e ci riempie di orgoglio sapere questa splendida opera, forse la sua ultima, continuerà ad illuminare la nostra città.”
Nelle sue opere Anselmo ha rappresentato le energie del cosmo e della vita, riflettendo su concetti come la gravità, l’equilibrio e le forze della natura. Con l’opera Orizzonti, che da quest’anno arricchisce il progetto delle Luci d’Artista di Torino, l’artista ha voluto mettere in relazione un luogo di Torino, piazza Carlo Alberto, dove l’installazione luminosa è allestita, con uno spazio più ampio, globale, geografico e infine cosmico, superando gli orizzonti stessi della città. Un intervento che nelle intenzioni dell’artista permetterà allo spettatore, così come al passante casuale, di andare “oltre” il mero dato spaziale in cui si trova a vivere in quel momento. L’installazione si compone di 4 luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Est, Sud e Ovest, i 4 punti cardinali. Le luci sono visibili contemporaneamente dal centro della piazza, così da permettere a chiunque passi di orientarsi, cercando la propria direzione nello spazio.
Facilitare l’accesso alle attività e agli eventi culturali da parte di tutti rimuovendo qualsiasi barriera di accesso – socio-culturale, geografica, economica, tecnologica – e ripensarne la mobilità così da rendere più sostenibili, in occasione di concerti, festival e mostre, sia la movimentazione di attrezzature e opere d’arte sia gli spostamenti degli artisti e, soprattutto del pubblico.
Sono le azioni che Torino, con la firma questa mattina della ‘Carta di Lille’ da parte della Vicesindaca Michela Favaro e delle assessore alla Cultura Rosanna Purchia e alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta, si è impegnata a incrementare nello sviluppo di politiche culturali sostenibili e inclusive, secondo quanto proposto nell’invito all’azione promosso dalla città francese.
“Torino partecipa alle ambizioni di una cultura condivisa e sostenibile a cui hanno aderito 250 attori culturali e funzionari di 55 città europee –commenta la Vicesindaca Michela Favaro-. La nostra città ha una grande esperienza nell’ospitare grandi eventi culturali e vuole incoraggiare le politiche di sostenibilità, inclusa l’economia circolare e la garanzia di condizioni di lavoro eque”.
“Consideriamo l’accessibilità culturale un fattore fondante le politiche della Città, essenziale alla crescita personale e al consolidamento del senso di appartenenza a una comunità urbana ampia ed eterogenea-sottolinea l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia -.L’impatto della crisi climatica e ambientale sul presente e sul futuro del nostro Pianeta è evidente e il settore culturale può e deve avere un ruolo nella promozione di uno sviluppo sostenibile L’arte e la cultura sono forze influenti che possono generare cambiamenti positivi”.
“Le politiche pubbliche -spiega l’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta– possono guidare il cambiamento difendendo un’offerta culturale di qualità e accogliente per tutti. La scelta delle soluzioni più sostenibili che si tratti di mobilità o di utilizzo delle risorse piuttosto che di efficienza energetica degli edifici è determinante nel promuovere cambiamenti positivi e un futuro più verde e inclusivo”.
L’ ‘Eurocities Lille Call to Action per una cultura a basse emissioni di carbonio e più inclusiva’ è un’iniziativa, guidata dalla città di Lille e da Eurocities, che invita i sindaci di tutta Europa a impegnarsi nello sviluppo di politiche ed eventi culturali locali che diano priorità alla sostenibilità e all’inclusività”.
L’invito all’azione è strutturato attorno a 16 priorità, classificate in due pilastri: la transizione ecologica delle politiche e degli eventi culturali locali e l’inclusione nella cultura e attraverso la cultura. Firmandolo, le città si impegnano a sviluppare politiche culturali sostenibili e inclusive, implementando almeno un principio per ciascun pilastro e fornendo ogni anno esempi delle loro iniziative.
L’ispirazione per la Call to Action è emersa dall’Eurocities Culture Forum 2022, ospitato dalla città di Lille e dalla metropoli europea di Lille nel settembre 2022. Il forum si è concentrato sul tema “Cultura resiliente e sostenibile: politiche culturali locali a sostegno della transizione ecologica”, generando un’attenzione e un impegno politici significativi. La città di Lille ha inizialmente sviluppato una bozza, che è stata successivamente arricchita.
Hanno firmato l’Eurocities Lille Call to Action: Amsterdam, Arezzo, Birmingham, Bologna,Bourges Braga, Bristol, Regione di Bruxelles Capitale, Chemnitz, Clermont-Ferrand, Cluj-Napoca, Colombes Colonia, Dresda, Espoo, Firenze, Gand, Glasgow, Guimaraes, Kharkiv, Kortrijk, Leeds, Lipsia, Lille, Lubiana, Manchester, Montpellier, Nantes, Odunpazari, Oulu, Reims, Rennes, Rouen, Saint-Denis, Strasburgo, Tallinn, Tampere, Terrassa, Torino, Turku, Varna e Vienna.
Le città firmatarie si impegnano a condividere le pratiche locali sviluppate per attuare le 16 priorità dell’invito all’azione. Queste pratiche saranno condivise in tutta la rete Eurocities e al di fuori della rete e, ogni anno, alle città firmatarie verrà chiesto di fornire esempi di nuove politiche o attività sviluppate a livello locale per sostenere politiche culturali a basse emissioni di carbonio e più inclusive.
18 dicembre 1922, la Città non dimentica
Tra il 18 e il 20 dicembre del 1922 avvenne quella che viene tristemente ricordata nelle pagine della storia come la Strage di Torino.
Era la notte del 18 dicembre quando ebbe luogo una sparatoria in cui rimase ferito mortalmente un giovane fascista. In risposta a questo fatto, le squadre di azione in camicia nera scatenarono una rappresaglia che durò due giorni. Fu un eccidio che vide colpire con particolare ferocia i quartieri operai, dove erano maggiormente concentrati circoli e sindacati, e causò 11 morti, tra cui il consigliere comunale Carlo Berruti, e oltre 30 feriti; furono dati alle fiamme alcuni circoli operai, devastata la sede del giornale “L’ordine Nuovo” e assaltata la Camera del Lavoro.
Questa mattina, nella piazza torinese intitolata a quel giorno, le vittime del 18 dicembre sono state commemorate dinanzi alla targa loro dedicata, alla presenza della vicesindaca Michela Favaro e delle istituzioni militari e civili.
Sempre in occasione del 101esimo Anniversario, lo scorso sabato il Cimitero Monumentale ha ospitato la commemorazione dal titolo “La Città a perpetua memoria di Pietro Ferrero”. Qui, dinanzi al luogo di sepoltura del sindacalista, anch’egli vittima del terribile eccidio, è stato posizionato un leggìo culturale che, tramite la lettura di un QR Code, fornisce informazioni storiche sulle tragiche vicende di quei giorni, affinché non vengano dimenticati.
Christian Ruggeri