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1° febbraio, Giornata Nazionale delle vittime civili dei conflitti nel mondo

Oggi si celebra la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo per conservare la memoria delle guerre del passato e per attirare l’attenzione sul dramma che vivono i civili di tutto il mondo coinvolti in guerre e conflitti armati.

Questa mattina in piazza Piemonte si è svolta la cerimonia istituzionale con l’alzabandiera e la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense che ha suonato l’Inno Nazionale in onore delle vittime civili di tutte le guerre.

“E’ importante ricordare tutte le vittime civili delle guerre –ha sottolineato nel suo intervento la vicesindaca Michela Favaro – e lavoriamo nel quotidiano per lanciare messaggi di pace e per fermare i conflitti armati. A Torino abbiamo esempi come il Co.Co.Pa, Coordinamento Comuni per la Pace di cui la Città fa parte e che raggruppa Comuni piemontesi impegnati nella promozione della cultura di pace e della cooperazione territoriale e il Sermig che, con Ernesto Olivero, ha trasformato un arsenale di guerra, una fabbrica di armi, in un luogo di pace”.

Manon, Manon, Manon. Tre compositori e una protagonista per il nuovo progetto artistico del Teatro Regio

Dal 1° al 29 ottobre 2024, il Teatro Regio presenta Manon Manon Manon: un viaggio affascinante che per la prima volta in Italia darà vita a una lunga “soggettiva” dedicata a Manon Lescaut: la giovane protagonista del romanzo dell’Abate Prévost che, a partire dal successo riscosso alla metà del Settecento, ha ispirato ben tre compositori: Daniel Auber che ha dato vita a Manon Lescaut nel 1856, Jules Massenet che compo­se la sua Manon nel 1884, e Giacomo Puccini che raggiunse il suo primo grande trionfo con Manon Lescaut nel 1893. Tre opere autonome ma complementari, tre direttori d’orchestra, tre interpreti per una protagonista unica, tre diversi cast per un inedito “trittico”: ventuno recite in un mese, una vera sfida artistica e produttiva capace di mettere in luce la forza del Regio.

Centro di questo progetto è Giacomo Puccini di cui nel 2024 si celebra il centenario della morte. Dedichiamo dunque all’inizio della Stagione 2024-2025 uno spazio speciale alla sua Manon Lescaut – che presentò in prima assoluta il 1° febbraio 1893 proprio al Regio – continuando così l’omaggio iniziato nella Stagione in corso nella quale presentiamo ben 7 titoli del compositore lucchese.

 Per Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio, si tratta di “un progetto che ribadisce ancora una volta, anche simbolicamente, come il Regio continui a puntare su una cultura plurale, pronta a raccontare punti di vista diversi e complementari, approfondendoli. Una proposta aperta a tutte e tutti, che offre la possibilità di avvicinarsi a prodotti culturali di altissimo livello da sentieri diversi, resa possibile dal grande lavoro degli artisti, dei tecnici e di tutto il personale del Teatro”.

 Mathieu Jouvin, Sovrintendente, dichiara: “Abbiamo voluto programmare le tre opere in modo da permettere al pubblico di assistere ogni sera a un titolo diverso, oltre alla possibilità di seguire il “trittico Manon” anche nell’arco di un unico weekend, lo spazio ideale per chi visita Torino e vuole aggiungere una preziosa offerta al già ricco carnet culturale della città. Abbiamo reso ancor più accessibile l’offerta attraverso una politica di prezzi che rende estremamente conveniente l’abbonamento ai tre titoli in modo da assaporare lo spettacolo in tre serate così come il regista l’ha concepito. Vi invito a non perdere questa occasione unica e affascinante che, per me, ha il sapore speciale di una “degustazione di vini”: così come ogni annata, ogni terreno, ogni vigneto mettono in luce le diverse caratteristiche di uno stesso vitigno, così ogni allestimento saprà esaltare le differenze di un’unica protagonista: a volte frivo­la, a volte torturata, a volte ribelle. Un’esperienza sensoriale che saprà sorprendere e far innamorare”.

Manon Manon Manon sarà al centro dell’interesse europeo perché – come annunciato il Sovraintendente nel corso della presentazione- il Teatro Regio ospiterà dal 24 al 26 ottobre la Conferenza d’Autunno di Opera Europa, la principale organizzazione europea che riunisce teatri e festival lirici, e che attualmente conta oltre 233 membri provenienti da 44 paesi

La grande scherma ritorna a Torino

Il classico appuntamento con la grande scherma mondiale torna a Torino con il Grand Prix FIE di fioretto maschile e femminile che si terrà all’Inalpi Arena dal 9 all’11 febbraio. Sulle pedane dell’impianto di corso Sebastopoli saliranno i migliori atleti e atlete della specialità, a partire dalla formazione azzurra femminile campionessa del mondo in carica composta da Alice Volpi, Arianna Errigo, Francesca Palumbo e Martina Favaretto. Tra gli uomini saranno presenti all’appuntamento Tommaso Marini, Daniele Garozzo, Alessio Foconi e Guillaume Bianchi.

Quella di Torino sarà l’unica tappa europea del circuito di Coppa del Mondo FIE, nonché la prima della stagione 2024. Dalla nostra città il circuito si sposterà a Washington negli Stati Uniti.

Quest’anno i partecipanti potranno anche conquistare dei punti pesanti per la qualificazione individuale ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi.

Come sempre l’organizzazione è stata affida all’Accademia Schema Marchesa del presidente Michele Torella che permette a tutti gli appassionati da quasi quindici anni di poter godere di uno spettacolo sportivo di altissimo livello.

Si inizia venerdì 10 febbraio a partire dalle 10.30 con le prove di qualificazione femminile (ingresso libero) e sabato 11 con quelle maschili. Domenica, dalle 9, il via alle finali (solo per questa giornata è necessario acquistare il biglietto d’ingresso intero 15 euro, ridotto a 10).

Come negli anni scorsi – ha ricordato l’assessore allo Sport e Grandi Eventi Domenico Carretta – il FIE Grand Prix di fioretto offrirà ad appassionati e non l’opportunità di ammirare sulle pedane torinesi alcuni tra i migliori atleti al mondo che si sfideranno per conquistare l’ambito trofeo e ottenere i punti necessari per partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Ringrazio come sempre l’Accademia Scherma Marchesa e il suo presidente Michele Torella per il lavoro svolto e l’International Fencing Federation per aver riconfermato la nostra città quale sede di questa tappa internazionale e confido nei torinesi certo che assisteranno numerosi agli assalti pronti a sostenere a gran voce i nostri azzurri in gara”.

Marco Aceto

Piazza Bengasi, entro il 2026 parcheggio sotterraneo e mercato

Ora c’è la data. Entro il 2026 i banchi del mercato torneranno in piazza Bengasi. A dare nuova linfa a un percorso che l’amministrazione torinese non aveva mai interrotto – lo scorso aprile la Giunta Comunale aveva approvato il progetto definitivo in linea tecnica per la realizzazione del parcheggio di interscambio con la linea 1 della metropolitana – l’accoglimento da parte del Governo della richiesta della Città di recuperare 13 milioni mancanti per far fronte al rincaro dei materiali.

“Abbiamo avuto la notizia che aspettavamo – spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta: con un decreto il Ministero ha concesso la proroga per i lavori sul parcheggio di piazza Bengasi al 31 dicembre 2024. Ha inoltre accolto la mia richiesta di recupero dei 13 milioni di euro mancanti per l’opera, secondo i calcoli aggiornati con i rincari materiali, dagli interventi ritenuti non più necessari con la riorganizzazione del piano trasporti che abbiamo avviato nei passati mesi”.

Risposte, quindi, più che positive che permetteranno finalmente di realizzare l’opera i cui costi di realizzazione, a causa degli importanti aumenti di molti prezzi di materiali intervenuti dal 2021 a oltre 33 milioni, con un maggior di quasi 13 milioni e 208mila.

“Con l’Assessore Chiavarino – prosegue Foglietta – ho condiviso le novità che stavamo aspettando, rendendomi disponibile, come sempre, a incontrare presto gli operatori del mercato per una opportuna condivisione del cronoprogramma dei lavori”. L’iter di realizzazione dell’opera ora prevede l’approvazione del quadro economico e dello schema di convenzione che regolerà gli accordi tra Città di Torino e Città di Moncalieri sia in fase di costruzione che in fase di esercizio del parcheggio, l’indizione della gara e, entro il 31 dicembre di quest’anno, l’aggiudicazione dei lavori.

Nel parcheggio sotterraneo, di due piani interrati, saranno ricavati 639 posti auto, in parte da destinare agli abbonati alla metropolitana, in parte alla sosta a rotazione. Due ingressi e due uscite veicolari permetteranno di servire gli utenti in arrivo da tutte le direzioni, in particolare da sud ed est. Sono previsti tre blocchi scala per gli accessi pedonali, dotati di ascensore, e due collegamenti pedonali che consentiranno, a chi avrà parcheggiato il proprio veicolo all’interno della struttura, di accedere direttamente al mezzanino della fermata della metropolitana dal secondo piano interrato.

Al di sopra del parcheggio la piazza sarà interamente riqualificata: per la pavimentazione saranno utilizzati materiali lapidei, gli impianti elettrici ed idrici ad uso del mercato saranno collocati in appositi pozzetti a pavimento. L’intervento prevede inoltre la riorganizzazione della viabilità confermando la ridefinizione di via Nizza lungo il perimetro Ovest.

“Ci sono finalmente tutti i presupposti per vedere di nuovo al suo posto il mercato, che ospiterà 173 stalli per gli ambulanti con un nuovo layout, che consentirà a tutti gli operatori di posteggiare i loro mezzi dietro ai banchi di vendita – commenta l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino -. “Sarà uno spazio di vendita moderno il cui assetto è stato totalmente condiviso con gli ambulanti che potranno così garantire un servizio importante per questa parte di città e per tutta la prima cintura”. Oltre che nella parte centrale di piazza Bengasi, 26 operatori troveranno posto nell’ultimo l’ultimo tratto di via Onorato Vigliani che si immette nella piazza.

“Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”. Alle Gallerie d’Italia l’esposizione curata da Aldo Grasso

Il Festival di Sanremo, la più celebre manifestazione della canzone italiana, vista attraverso 85 scatti. Immagini che immortalano momenti importanti che hanno segnato la storia della musica e della televisione, accompagnando al tempo stesso la trasformazione sociale del Paese per oltre 7 decenni.

Si intitola “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” la mostra che sarà visitabile a partire da domani alle Gallerie d’Italia di Torino. In esposizione una selezione di fotografie, provenienti dall’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo che, in alcuni casi, si soffermano sulle esibizioni degli artisti sul palco dell’Ariston, ma per la maggiore danno spazio ai “fuori scena”, dalle prove dei cantanti a situazioni e ambienti normalmente preclusi al pubblico come la sala trucco e la sala stampa, mostrando tutto quanto ruota da 70 anni attorno alla manifestazione canora.

Il Festival di Sanremo nasce infatti nel 1951, organizzato su tre serate e trasmesso in diretta radiofonica. Il passaggio alla tv avviene nel 1955 e, da quel momento, la storia del Festival procede al pari di quella della tv e della cultura popolare del Paese.

L’esposizione, patrocinata dalla Città di Torino, è curata da Aldo Grasso e arricchita con contributi video e sonori portati dalla collaborazione con Rai Techete.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: http://www.gallerieditalia.com

A Torino l’European Cybersecurity Challenge, il campionato europeo di cybersicurezza 

Dal 7 all’11 ottobre si svolgerà a Torino la nona edizione dell’European Cybersecurity Challenge (ECSC), il campionato europeo di cybersicurezza promosso da Enisa e organizzato dall’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (ACN), insieme a Cybersecurity National Lab del CINI, con il supporto del Comune di Torino.

A ospitarlo saranno le OGR, Officine Grandi Riparazioni dove le squadre, composte da 10 giocatori dai 14 ai 24 anni (provenienti da Paesi europei ed extraeuropei), si sfideranno in una due giorni di gare. 

La competizione prevede lungo tutto il corso di quest’anno una serie di eventi preparatori, finalizzati a promuovere l’allenamento in vista della gara finale delle nazioni partecipanti e a selezionare i membri delle squadre nazionali. 

Tra le squadre concorrenti anche la nazionale italiana, il TeamItaly, selezionato tra più di 10mila studenti e studentesse tramite i programmi Cyberchallenge.IT, Olicyber.IT Cybertrials iniziative organizzate dal Cybersecurity National Lab.

La formazione della squadra prevede un evento di preselezione nel mese di giugno, una fase intermedia di formazione online finalizzata a individuare i 20 membri e un bootcamp fisico di “allenamento” nel mese di settembre per scegliere i 10 componenti ufficiali che prenderanno parte all’europeo.

Come Città di Torino ci siamo messi a disposizione per ospitare questo importante evento, che richiederà la collaborazione di imprese, associazioni e istituzioni territoriali per organizzare nel migliore dei modi l’accoglienza”, ha affermato Giovanna Pentenero, assessora del Comune di Torino con delega alla cybersicurezza.

 “Abbiamo bisogno, come Nazione, di lavorare sulla consapevolezza in tema di cybersicurezza, coinvolgendo ragazzi e ragazze e, in generale, tutti i cittadini. L’European Cybersecurity Challenge rappresenta, per i nostri giovani, per le nostre imprese, un importante momento di incontro e confronto sulle nuove sfide della sicurezza informatica con gli altri Paesi europei”, ha dichiarato Luca Nicoletti di ACN.

Avremo a Torino a ottobre oltre mille persone che arriveranno dai 45 Paesi che parteciperanno al Campionato. La gara vedrà la partecipazione dei migliori talenti cyber europei e di altri Paesi, che si sfideranno nell’attacco e difesa di sistemi che simulano situazioni molto realistiche”, ha spiegato Paolo Prinetto, direttore del Cybersecurity National Lab.

ECSC è una occasione unica per l’Italia, che si aggiunge alle attività che ACN sta attuando nell’ambito della Strategia Nazionale di Cybersicurezza, il documento di indirizzo strategico che pianifica, coordina e attua ben 82 misure per rendere il Paese più sicuro e resiliente.

Il 3 marzo ritorna Just the woman I am

Il 3 marzo torna Just the woman I am, la corsa – camminata aperta a tutti organizzata dal Centro Universitario Sportivo in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e Politecnico. Partecipando si contribuirà a raccogliere fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, con i quali finanziare borse e premi di ricerca, cicli di convegni scientifici e percorsi di formazione.

Novità dell’edizione 2024 è quella della partenza che sarà in piazza Vittorio Veneto con arrivo in piazza San Carlo dove nelle giornate dell’1, 2, 3 marzo. verrà allestito il Villaggio della Prevenzione e del Benessere. Composto da vari stand dedicati alle visite preventive gratuite, alle associazioni no profit rappresenta
un’occasione di incontro, dialogo e festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria italiana, i cittadini e le scuole.

Sarà possibile partecipare all’evento sia in presenza con partenza alle 16.30 oppure in maniera virtuale scegliendo in autonomia il luogo e il percorso e condividendo l’esperienza sui social. Anche quest’anno si potranno formare dei gruppi o delle squadre aziendali per correre assieme fino al traguardo e personalizzare il retro della maglietta con un logo a scelta senza costi aggiuntivi. I gruppi o le squadre dovranno essere composte da un minimo di venti partecipanti.

Le iscrizioni si possono effettuare sul sito https://jtwia.org/iscrizioni/. Ai partecipanti è riservata una welcome bag che si potrà ricevere direttamente a casa al costo di 3 euro supplementari o acquistare nei punti di ritiro diffusi sul territorio torinese. Ad oggi si sono iscritti circa 240 gruppi e sono già stati venduti oltre 10mila pettorali.

Marco Aceto

Permesso di costruire in deroga: integrazioni e criteri applicativi

La Giunta Comunale ha approvato su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni una delibera con la quale propone al Consiglio comunale una serie di integrazioni agli indirizzi e ai criteri applicativi in tema di permesso di costruire in deroga. 

“L’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente lo strumento urbanistico della deroga, agevolando e promuovendo una riqualificazione urbana di qualità e anticipando così quelle che saranno le linee guida del Nuovo Piano Regolatore Generale, su cui siamo al lavoro”, spiega l’Assessore Mazzoleni.

Si tratta di un istituto che consente al Consiglio Comunale, “limitatamente alle finalità di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale e urbano” di autorizzare comunque un intervento edilizio che abbia maggiore aderenza alla visione di sviluppo della città e dell’interesse collettivo.

Disciplinato dell’articolo 5, commi 9-14, del decreto Legge n. 70/2011, convertito in legge n.106/2011 del c.d. “Decreto Sviluppo” il permesso di costruire in deroga è regolato anche dall’articolo 3 della Legge Regionale n. 16/2018 come sostituito dall’articolo 5 della Legge Regionale 7/2022.

Con la deliberazione approvata questa mattina la Giunta prende atto delle modifiche normative intervenute nel frattempo e intende consolidare, attraverso nuove prescrizioni, le linee di lavoro attuate in questi primi due anni dall’Amministrazione e dal Consiglio.

Tutto ciò permetterà di lavorare sulla qualità delle proposte progettuali elevandone il livello generale e renderà più virtuosi gli interventi, residenziali, commerciali, misti, mentre l’utilizzo dei criteri ambientali minimi e di altri protocolli promuoverà un altissimo grado di sostenibilità e consentirà al Consiglio Comunale e alle Commissioni Edilizia e Paesaggio della Città di avere più elementi per valutarli.”

Approvate le linee di indirizzo per il programma culturale estivo per gli anni 2024 e 2025

Ampliare la programmazione estiva della città, favorire occasioni di aggregazione e intrattenimento con un’offerta multidisciplinare e promuovere la riappropriazione degli spazi urbani in situazioni di socialità e cultura attraverso la selezione e il sostegno di proposte caratterizzate dalla presenza di partnership forti e strutturate. Queste le linee di indirizzo per la realizzazione del programma culturale estivo a cura della Fondazione per la Cultura approvate questa mattina dalla Giunta su proposta dell’assessora Rosanna Purchia.

In particolare, per aumentare l’offerta nel mese di agosto e garantire una maggiore diffusione degli appuntamenti sul territorio saranno due le linee d’azione da perseguire: mantenere e consolidare la proposta delle manifestazioni estive esistenti, amplificandone il carattere di presidio socio-culturale, attraverso progetti biennali per le estati 2024 e 2025 ed allargare e includere il festival musicale Todays, dedicato in particolar modo a un pubblico giovane, con l’obiettivo di valorizzare la zona nord della città.

 “Il nostro obiettivo – spiega l’assessora Purchia – è quello di rendere ancora più ricca l’offerta culturale del periodo estivo, per i torinesi e i turisti, con un’attenzione particolare al mese di agosto e alla zona nord che ha bisogno di presenza e di eventi di qualità. In questa cornice si inserisce il rafforzamento del Festival Todays. A giorni uscirà il bando per la nuova edizione, con una programmazione di rock alternativo e non solo. Sarà un’edizione più lunga, ricca, accessibile e volta a mettere insieme nomi noti del panorama musicale con nuovi giovani talenti”.

Poiché si tratta di iniziative di interesse pubblico, l’Amministrazione prevede per tutte le attività che saranno individuate e ricomprese nel progetto della Fondazione per la Cultura, l’esenzione dall’applicazione del canone di occupazione suolo pubblico relativamente alle aree richieste e interessate dalle attività culturali e ricreative, e una riduzione del 50% del canone dovuto per le aree occupate con strutture utilizzate per attività economiche e di vendita (la superficie di suolo pubblico/privato destinata alle attività commerciali accessorie o altre attività economiche e di vendita non deve superare il 50% della superficie complessiva richiesta/utilizzata per la realizzazione dell’evento).

Al via un percorso di progettazione partecipata per l’immobile di corso Regina

L’ex asilo dell’Opera Pia Reynero di corso Regina Margherita 47, di proprietà della Città di Torino, sarà destinato ad attività destinate alla collettività.

Lo ha stabilito questa mattina la Giunta Comunale con una delibera proposta dalla vicesindaca con delega al Patrimonio Michela Favaro e dell’assessore ai Beni Comuni Jacopo Rosatelli che recepisce la proposta di un gruppo di cittadine e cittadini nell’ambito del Regolamento dei beni comuni urbani a Torino, dando l’avvio ad un percorso di progettazione partecipata e delle necessarie verifiche delle condizioni strutturali dell’immobile.

Dichiara il sindaco Stefano Lo Russo: “La co-progettazione, nell’ambito del Regolamento dei beni comuni, è un processo partecipato e aperto. L’immobile rimarrà in disponibilità della città e verrà gestito in partenariato con i cittadini, attraverso un percorso comune fondato su due condizioni iniziali imprescindibili, ovvero il rilascio da parte delle persone attualmente presenti e le opportune verifiche di sicurezza all’interno della struttura. Auspichiamo che il percorso che prende il via oggi, avviato sulla base di un’istanza di alcuni cittadini, con altri cittadini che se ne fanno garanti, possa risolvere una criticità che la nostra città si trova ad affrontare da trent’anni e avviare, in prospettiva, una diversa modalità di ragionamento rispetto al tema degli immobili occupati. Uno dei nostri compiti, in qualità di amministratori, è quello di supportare le cittadine e i cittadini che vogliono mettere il loro impegno al servizio di attività destinate alla collettività, oltre a impegnarci a lavorare per garantire, a tutte e tutti, uno spazio di discussione libero e democratico, che rientri pienamente nella cornice della legalità, della sicurezza e della non violenza”.

La proposta, improntata “ai valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo, dell’antisessismo e dell’ecologia” era stata indirizzata al Sindaco lo scorso 22 dicembre, accompagnata da una nota firmata da persone provenienti dal mondo accademico, dalla cultura, dallo spettacolo e dalle parti sociali, che supportavano il progetto con la propria disponibilità a collaborarvi. Nello specifico, prevede la gestione condivisa come bene comune degli spazi siti al piano terra e del giardino dell’immobile di corso Regina per realizzare una serie di attività gratuite con la partecipazione degli abitanti del quartiere Vanchiglia e di chiunque vorrà mettersi a disposizione, destinate a tutti i cittadini con un’attenzione particolare per la fascia giovanile. Obiettivo della Città – come viene riportato nel testo della deliberà approvata- è che il progetto sia il punto di partenza “per lo sviluppo di un percorso di co-progettazione particolarmente attento al tema della partecipazione e della non violenza intesa come principio alla base di qualunque relazione sociale inclusiva e ispirata al dialogo”. L’obiettivo è quello di favorire il carattere sociale e aggregativo dell’immobile, in modo inclusivo e nel rispetto di qualsiasi forma di differenza, tutelando la sicurezza di chi lo frequenta e aprendosi alle istanze del quartiere e della città di Torino.

Il via libera del Tavolo Tecnico dei Beni Comuni, che ha esaminato la proposta valutandone la coerenza con i principi del Regolamento 391 è arrivato nella seduta del 23 gennaio 2024. Ora prende il via la fase di co-progettazione, che si realizzerà attraverso la convocazione di riunioni e tavoli di lavoro con i proponenti e sarà coordinata dall’ufficio Beni Comuni, in collaborazione con gli uffici di patrimonio, cultura e politiche giovanili.