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Progressivo ritorno alla normalità per l’isolato di piazza Carlo Felice

A due mesi dall’incendio che ha interessato l’intero piano mansarde dei condomini “Casa Lagrange” e “Piazza Lagrange 2”, il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato un’ordinanza di parziale revoca di inagibilità dell’isolato per consentire l’apertura di alcune attività commerciali, che segue quella avvenuta in precedenza lo scorso ottobre.

I sopralluoghi effettuati dai tecnici degli uffici competenti della Città hanno accertato le condizioni per la riapertura di alcune scale dei condomini di piazza Lagrange, con la revoca dell’inagibilità per quelle unità immobiliari che non hanno avuto conseguenze dall’incendio.

L’assessore con delega al Pronto intervento, Francesco Tresso, spiega che “per le restanti parti ancora inagibili si presume che la situazione si stabilizzerà nei prossimi mesi, con il progressivo rientro di altre unità immobiliari, completate le verifiche strutturali e i lavori per la riattivazione degli impianti andati distrutti, una volta valutate le condizioni generali di sicurezza”.

Un’oasi urbana al Parco Stura grazie a Nova Coop

 

È Parco Stura l’area scelta a Torino da Nova Coop per realizzare una delle dieci “Oasi Urbane” che Coop si è impegnata a creare entro fine anno in altrettante città italiane per ribadire il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto “Oasi Urbane” prevede la piantumazione di 10 mila alberi e arbusti per restituire un po’ di verde alle città italiane e allo stesso tempo riqualificare aree degradate, con l’obiettivo di riportare la biodiversità e l’equilibrio naturale in ecosistemi danneggiati e contribuire alla salvaguardia del paesaggio e al miglioramento della qualità di vita degli abitanti.

A Torino, Nova Coop ha scelto di realizzare l’intervento di piantumazione nel Parco Stura Sud per supportare il percorso di bonifica, riqualificazione e restituzione alla città di cui è stata oggetto questa zona negli ultimi anni.

Martedì 9 novembre alcuni Soci Coop, volontari e giovani under 30, dopo aver svolto un workshop formativo sulle tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici, sono stati protagonisti dell’ultima fase di messa a dimora di 800 piante nei 3 ettari a disposizione, imbracciando pala e vanga, con il supporto tecnico dei partner del progetto AzzeroCo2, Silverback e Legambiente.

Per realizzare la nuova area boscata popolando lo spazio verde che affaccia su via Bollengo (nella porzione del parco compresa tra corso Giulio Cesare e corso Vercelli) è stato scelto un variegato mix di specie arboree e arbustive comprendente esclusivamente varietà autoctone tipiche del quadro vegetazionale della zona: frassini maggiori, salici bianchi, olmi, prugnolo selvatico, frangola e biancospino. Le piantumazioni verranno monitorate per i prossimi due anni attraverso una sorveglianza attiva per verificare il corretto attecchimento e intervenire in caso di danni da siccità, malattie o altre possibili cause. Un’apposita cartellonistica illustrerà ai frequentatori del bosco in divenire le caratteristiche delle specie che si è scelto di piantare e coltivare.

“Oasi urbane” è stato finanziato con la campagna “Green Weeks Coop” (partita a fine agosto fino all’8 settembre), che ha promosso nelle scorse settimane lo “sconto sostenibile” del 25% sui prodotti Coop e grandi marche, destinando il 5% del ricavato a queste attività di sostegno all’ambiente.

Dopo la prima tappa milanese, che ha riunito giovani da tutta Italia in concomitanza con lo svolgimento della Pre-Cop26, e l’appuntamento nella zona nord di Torino, ulteriori iniziative verranno realizzate a Genova, Piacenza, Ancona, Perugia, Firenze, Livorno, Roma e Bari.

Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop, commenta: “Con questa azione di imboschimento di Parco Stura, Nova Coop continua il suo impegno in sostegno alla riqualificazione urbana del quadrante nord della città, iniziato con l’apertura del Superstore e Piazza commerciale Botticelli. Abbiamo fortemente voluto localizzare in quest’area della città il contributo che potevamo offrire con la nostra “Oasi Urbana” alla crescita del patrimonio del verde pubblico di Torino, coinvolgendo Soci Coop, giovani e stakeholder, per sostenere il processo di riqualificazione che sta restituendo alla comunità le sponde della Stura per usarle come nuovo spazio pubblico cittadino. Grazie alle Green Weeks Soci e consumatori hanno avuto modo di partecipare a un progetto concreto di rigenerazione urbana e tra poche settimane potranno venire in un luogo preciso a verificare il risultato della loro scelta”.

Francesco Tresso, assessore alla cura della città e alla manutenzione del Verde della Città di Torino, dichiara: “Ringrazio Nova Coop per questo importante intervento di piantumazione a Parco Stura, in un’area oggetto di un intervento di bonifica e di riqualificazione per restituire ai cittadini un parco sempre più fruibile e attrattivo. Torino è tra le città più verdi d’Italia, ma è fondamentale continuare a investire in questi interventi di forestazione urbana per garantire un futuro più sostenibile alla nostra città, con contributi concreti volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e alla valorizzazione degli spazi pubblici urbani”.

Carmela Favarulo di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) commenta: “È un progetto che mette assieme in maniera concreta l’attenzione e la cura dell’ambiente che ci circonda e in cui viviamo, la collaborazione di centinaia di giovani e l’impegno diretto dei Soci Coop. Si tratta di una campagna in cui abbiamo investito e in cui crediamo e che in questi giorni dopo Torino toccherà altre città e altre cooperative. L’attenzione verso gli obiettivi 2030 delle Nazioni Unite tocca tutte le attività delle cooperative di consumo, dagli aspetti commerciali alle campagne sociali, come la recente iniziativa sui Seabin per la pulizia di laghi e mari o Close the Gap, per promuovere la parità di genere”.

“Le città rivestono un ruolo cruciale nella crisi climatica, essendo responsabili di almeno il 70% delle emissioni climalteranti. Peraltro, è proprio nelle aree urbane che si pagheranno i conti più salati in termini di conseguenze del riscaldamento globale – ha spiegato Annalisa Corrado Responsabile Progetti innovativi di AzzeroCO2 –. Con il progetto Oasi Urbane di Coop si è voluto intervenire in questi contesti mettendo a dimora alberi che rappresentano le “tecnologie” più potenti che abbiamo per assorbire i diversi inquinanti ma anche per contrastare gli effetti delle piogge torrenziale e le ondate di calore. Gli 800 alberi piantati a Torino serviranno a questo scopo, un intervento dal rilevante valore ambientale che siamo orgogliosi rientri nella Campagna Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente con l’obiettivo di ripristinare l’ecosistema dei territori e dare il nostro contributo al contrasto alla crisi climatica. È questa secondo noi la strada giusta da percorrere se vogliamo parlare di futuro possibile”.

Torino diventa protagonista e teatro dell’innovazione tecnologica nel settore artistico-culturale e degli audiovisivi

Nell’ambito del progetto 5G-TOURS finanziato dall’Unione Europea, è stato presentato al pubblico un evento dimostrativo che, grazie alla rete 5G di TIM con tecnologia Ericsson, ha consentito a musicisti e performers di interagire da punti diversi della città torinese dando vita ad una spettacolare esibizione artistica, ripresa da Rai con il supporto di LiveU.

La copertura 5G all’interno di Palazzo Madama è stata realizzata attraverso una progettazione personalizzata e con apparati non invasivi, coprendo tutta l’area museale senza alcun impatto estetico.

Si è svolto oggi, all’interno del Gran Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama a Torino, ‘The Garden of Forking Paths’, l’ultimo lavoro del compositore e direttore d’orchestra torinese Andrea Molino; uno spettacolo musicale per quattro voci e quattro saxofoni itineranti per le strade del centro città ed ensemble strumentale presente in sala che hanno suonato all’unisono in diretta audiovisiva grazie alla rete 5G di TIM.

L’evento, che nasce dalla collaborazione tra la Città di TorinoEricssonFondazione Torino MuseiLiveU, Rai e TIM, rappresenta un’iniziativa innovativa per il sistema della produzione televisiva remota, sviluppata all’interno del progetto 5G-TOURS – ‘5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS’  finanziato dalla Commissione Europea.

Musicisti e performers in movimento su diverse strade della città hanno potuto collegarsi in diretta, con una regia centrale creando così una serie di interazioni musicali e teatrali coinvolgenti come se fossero tutti nello stesso luogo di fronte al direttore d’orchestra.

L’Ensemble Fiarì, diretto da Marilena Solavagione, ha interagito dal Gran Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama in real time e con sincronizzazione di precisione musicale (quindi con un margine di errore inferiore ai 3 centesimi di secondo) con i quattro saxofonisti del ‘SaXemble’ di Zurigo e quattro giovani attori appena diplomati dalla Scuola di Teatro del Teatro Stabile, che, seguiti ciascuno da una videocamera mobile 5G live di Rai, si sono mossi liberamente negli spazi di Piazza Castello, per poi riunirsi di fronte all’ingresso del Palazzo e, ciascuno seguendo un percorso diverso, entrare in modo da raggiungere il Gran Salone e terminare così l’esecuzione insieme agli altri, evidenziando così non solo la precisione della coordinazione a distanza ma anche la compatibilità artistica e tecnologica tra le due situazioni.

‘Grazie a questo esperimento – spiega Andrea Molino – è stato possibile mettere in risalto come l’utilizzo delle più avanzate tecnologie della comunicazione vadano incontro a una nuova idea di spettacolo dal vivo. In questo caso la tecnologia 5G infatti non è solo ‘al servizio’ dell’idea spettacolare, ma contribuisce in modo attivo e integrato alla definizione di un vero e proprio nuovo linguaggio artistico, rendendo di fatto possibile un modo nuovo di concepire un evento dal vivo.’

La configurazione tecnologica sviluppata in questo progetto infatti non solo ha consentito la risoluzione di problemi tecnici fondamentali, come appunto la sincronizzazione in diretta di performers che si trovano in luoghi anche molto distanti l’uno dall’altro e la necessità di una comunicazione estremamente precisa tra di essi e la regia centrale, ma, di conseguenza, ha messo a disposizione situazioni e possibilità fino ad oggi di fatto mai utilizzabili e capaci per di più di aprire al pensiero artistico un mondo nuovo e inesplorato.

Il sistema di produzione televisiva remota, messo a punto dal Centro Ricerche Rai con la collaborazione del Centro di Produzione di Torino e il supporto di LiveU, ha permesso di ricevere i flussi provenienti dalle camere mobili e la gestione dei segnali necessari a garantire la sincronizzazione dei musicisti e degli attori in movimento. Tutti i flussi dati sono stati processati in tempo reale nella Control Room al fine di ricostruire per il pubblico in sala la presenza virtuale degli artisti in movimento, ottenendo un’esecuzione complessiva perfettamente sincronizzata. Il risultato finale, oltre che apprezzato dal pubblico in sala è stato anche trasmesso in modalità 5G broadcast dal trasmettitore di Torino Eremo e visibile su alcuni smartphone dimostrativi in uno spazio allestito all’esterno di Palazzo Madama.

La soluzione di rete 5G, realizzata a Palazzo Madama da TIM con tecnologia Ericsson e in collaborazione con Fondazione Torino Musei, ha garantito in modo costante alte velocità e bassissime latenze, al fine di assicurare una trasmissione contemporanea di diversi flussi video in alta definizione dalle videocamere alla regia centrale.

Questa soluzione, conforme allo standard 3GPP, è estremamente flessibile sia in termini di utilizzo (abilitando nuovi servizi innovativi in ambito museale) sia in termini di realizzazione. Per Palazzo Madama, patrimonio UNESCO, sono state infatti progettate installazioni ad-hoc utilizzando apparati e soluzioni che si sono integrate alla perfezione all’interno dell’area museale garantendo allo stesso tempo elevatissime prestazioni di banda e latenza

Torino si conferma terreno fertile per l’innovazione urbana: nell’ambito del progetto, il Comune di Torino insieme a Fondazione Torino Musei ha assunto il ruolo di abilitatore, rappresentando i bisogni dell’utilizzatore finale – c.d. vertical – e contribuendo allo sviluppo delle soluzioni più adatte.

Grazie a tale progetto, Palazzo Madama, rappresenta  oggi un unicum tecnologico a livello italiano e un raro esempio a livello europeo di edificio museale completamente coperto dal 5G (indoor e outdoor) dove sarà possibile realizzare nei prossimi mesi ulteriori sperimentazioni di servizi innovativi di realtà aumentata e virtuale, telepresenza, robotica e produzione e distribuzione di video ad alta definizione.

‘La transizione digitale è una delle chiavi per migliorare la qualità delle vita dei cittadini e delle cittadine per offrire nuove opportunità di sviluppo per il territorio – commenta l’assessora Chiara Foglietta -. Le tecnologie abilitate dal 5G nel settore culturale, come dimostrato oggi, sono un possibile volano per promuovere un’offerta nuova, per il turismo e non solo, arricchita, accessibile e sostenibile. Le attività di co-sviluppo e sperimentazione, nell’ambito della progettazione europea, rappresentano un modus operandi che il Comune di Torino intende perseguire per essere protagonista dell’Innovazione urbana e guardare al futuro in tutti i settori della vita’




L’OPERA ‘THE GARDEN OF FORKING PATHS’

Uno spettacolo dal vivo dove musica, recitazione e tecnologia 5G creano una simbiosi per un nuovo linguaggio spettacolare.

‘Il progetto ‘The Garden of Forking Paths’ nasce – sia per quanto riguarda la concezione drammaturgica sia nel coinvolgimento della parte tecnologica – da un’intuizione fondamentale: che il luogo di un evento faccia parte integrante del contenuto dell’evento stesso.

Il titolo del progetto è tratto da un celebre racconto di Jorge Luis Borges e intende rappresentare sia la mappa dei percorsi che i musicisti hanno compiuto fisicamente durante l’esecuzione sia la rete di connessioni e interazioni, ideali ed effettive, che hanno portato alla sua realizzazione.

Il contributo narrativo di un luogo a un evento performativo si può articolare su diversi livelli: per esempio, architettonico, urbanistico, sociale, culturale. In questo caso è stato il centro storico di Torino, il cuore della città, a raccontare questa storia.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla collaborazione di un gruppo mirato di istituzioni, organizzazioni e imprese, come il Comune di Torino, la Fondazione Torino Musei, la Rai, TIM ed Ericsson; questo tipo di sinergia operativa, inedita in campo artistico si è rivelata funzionale per il raggiungimento degli obiettivi.

I protagonisti:

SaXemble (Zurigo):
Raphael Camenisch
Patrick Stadler
Amit Dubester
Sebastian Pottmeier

Voci recitanti:
Lucia Corna
Daniel Santantonio
Gabriele Valchera
Enrica Rebaudo

Fiarì Ensemble (Torino):
Alessandra Masoero, flauto
Gianluca Calonghi, clarinetto
Paolo Volta, violino
Dagmar Bathmann, violoncello (in collaborazione con l’Ensemble degli Intrigati di Montepulciano)
Gianfranco Montalto, pianoforte
Riccardo Balbinutti, percussioni
Marilena Solavagione, direttore
Maria Baratta, regia
Luca Vignaroli, produttore esecutivo

Centro di Produzione RAI di Torino
Direttore di produzione: Massimiliano Madeddu
Direttore della Fotografia: Roberto Pini
Tecnici Audio: Alessandro Piras, Dario Tamburro
Tecnico Video: Simone Martinelli
Operatori di Ripresa Francesco Filippo, Lorenzo Gaviglio, Antonello Castelli, Antonio De Cristofaro, Alessio Sabatini, Domenico Schiano
Capo operaio: Andrea Bocco
Specializzati di Ripresa: Giuseppe Cuccia, Dario Balducci

 

Sorpreso a rubare in un negozio di abbigliamento. Inseguito e arrestato dalla Polizia municipale

Nel primo pomeriggio di ieri i commessi di un negozio di abbigliamento di piazza Carducci, essendosi accorti del furto di alcuni vestiti, hanno fermato una pattuglia del Comando Territoriale IX della Polizia Municipale in transito in quel momento fuori dall’esercizio commerciale e gli hanno indicato l’uomo in fuga.

Il ladro, quando si è reso conto di essere inseguito, ha abbandonato la refurtiva sul marciapiede di via Nizza (all’altezza di via Chisola). Gli agenti hanno recuperato la merce e, successivamente, hanno ripreso l’inseguimento.

Il fuggitivo è stato bloccato in via Pagliani angolo via Gavello e, essendo privo di documenti d’identità, è stato accompagnato al Comando di via Bologna per l’identificazione.

La denuncia di furto presentata dal responsabile dell’esercizio commerciale è stata confermata dai filmati visionati nello stesso punto vendita. Il video, che è stato poi acquisito dagli agenti come prova documentale del furto, evidenzia come il ladro abbia infilato alcuni capi di abbigliamento, del valore commerciale di 410 euro, dentro una borsa.

L’uomo è stato identificato e, successivamente, su disposizione del Magistrato di turno che ha confermato l’arresto, è stato condotto nelle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo per il processo per direttissima.

Si tratta di un cinquantacinquenne nato a Casablanca, senza fissa dimora.

Tutela del consumatore. In un mimarket sequestrati 33 chilogrammi di alimenti mal conservati

Nel fine settimana, durante un controllo ordinario sugli esercizi commerciali a tutela del consumatore, gli agenti del Comando Territoriale VI della Polizia Municipale hanno accertato alcune irregolarità in un minimarket ubicato in via Martorelli, peraltro già oggetto di alcune segnalazioni da parte dei cittadini.

All’interno di un congelatore, gli agenti hanno rinvenuto 48 pezzi di pesce (sgombro), pari a circa 31 chilogrammi, e 2 confezioni di salsiccia del peso di circa 2 chilogrammi in cattivo stato di conservazione, per un totale di 33 chilogrammi di alimenti mal conservati.

Il titolare, un cittadino del Bangladesh di 39 anni, è stato denunciato in stato di libertà per la violazione L.283/62 art.5 lett.B e la merce sottoposta a sequestro penale.

Gli stessi agenti, coadiuvati dall’unità cinofila del Reparto Operativo Speciale, hanno poi effettuato un controllo nei giardinetti di via Anglesio dove, talvolta, si sono verificate situazioni di spaccio e imbrattamento, oltre che atti di bullismo. Si tratta di uno dei tanti controlli che la Polizia Municipale effettua con cadenza periodica all’interno dell’area verde per prevenire attività illecite.

Clienti senza Green Pass e inottemperanze norme anti Covid. Circolo privato chiuso per 5 giorni

Nelle prime ore di domenica mattina gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale, hanno effettuato un controllo ispettivo presso un circolo privato in via Monte Cengio che nei giorni scorsi era stato oggetto di segnalazione di cittadini per la presunta organizzazione di serate in inosservanza della normativa sul contenimento della pandemia da Covid-19.

Al termine dei controlli gli agenti hanno sanzionato due avventori sprovvisti di green pass. Il gestore, invece, è stato sanzionato per non aver verificato il requisito dei certificati verdi oltre che per inottemperanza alle linee guida sulle misure preventive per il contenimento della pandemia; nello specifico, le inadempienze riguardano la mancanza dell’elenco dei nominativi degli avventori relativi agli ultimi 14 giorni e la mancanza dei cartelli indicanti il numero di persone massimo e le distanze di sicurezza. Il totale delle sanzioni ammonta a circa 1.600 euro.

Il circolo è stato chiuso per 5 giorni.

Circolava con una bicicletta trasformata in ciclomotire. Fermato e sanzionato

Nel fine settimana gli agenti del Comando Territoriale IV “San Donato – Campidoglio – Parella” della Polizia Municipale sulla carreggiata laterale nord di corso Regina Margherita all’altezza del civico 286 hanno fermato un 33enne di nazionalità italiana sorpreso alla guida di un velocipede trasformato in ciclomotore.

L’uomo aveva modificato bicicletta montando un motorino elettrico azionato da un acceleratore a mano che trasmette il movimento alla catena, trasformandolo di fatto in un ciclomotore elettrico.

Il conducente è stato sanzionato ai sensi dell’art. 93 del Codice della Strada perché “circolava senza che fosse stato rilasciato il documento di circolazione”, ai sensi dell’art. 193 perché “il veicolo circolava senza la copertura assicurativa”, ai sensi dell’art. 171 perché “circolava senza indossare il casco protettivo”,  ai sensi dell’art. 126 perché “circolava con patente scaduta”, – ai sensi dell’art. 180 perché “circolava senza portare con sé la patente di guida”.

L’importo totale delle sanzioni pecuniarie è pari a 1.149 euro.

Il veicolo è stato sottoposto a sequestro e fermo amministrativo.

Il Vice Comandante Vicario della Polizia Municipale, Alessandro Parigini, si dice preoccupato della crescita di velocipedi irregolari su strada, in parte acquistati su internet e in parte modificati dagli stessi proprietari. “E’ un fenomeno in crescita che mette a rischio la sicurezza e l’incolumità di chi utilizza questi ‘mezzi’, ma rappresentano un pericolo anche per gli altri utenti delle strade. E’ un fenomeno contro il quale abbiamo già intensificato i controlli e ancor di più lo faremo in futuro, proprio per salvaguardare la sicurezza stradale”.

Ztl centrale, sospensione prorogata fino al 28 gennaio 2022

Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato l’ordinanza che proroga la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL: fino al 28 gennaio 2022 si potrà quindi continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo e senza limitazioni di orario.

Il provvedimento assunto tiene conto del perdurare della situazione emergenziale consentendo a chi deve raggiungere le attività e i servizi nella zona centrale della Città di muoversi più agevolmente con il mezzo privato.

Dall’ordinanza restano escluse le ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”.

Nel frattempo proseguirà il quotidiano monitoraggio della qualità dell’aria e il provvedimento di sospensione,  qualora i dati raccolti lo rendessero necessario,  potrà essere revocato prima del 28 gennaio.

ATP Finals di Torino, su il sipario sul torneo con i migliori tennisti al mondo

Gli otto migliori singolaristi al mondo e altrettante coppie di doppio si sfideranno al Palalpitour dal 14 al 21 novembre nelle ATP Finals. Già certo di rientrare tra i partecipanti l’azzurro Matteo Berrettini che ha conquistato il pass per Torino dopo una stagione straordinaria coronata dalla finale conquistata a Wimbledon dove si è arreso solamente al numero 1 al mondo Novak Djokovic.

Al grattacielo di Intesa San Paolo oggi è stato dato il via ufficiale alla kermesse alla presenza dei presidenti FIT, Angelo Binaghi, e ATP, Andrea Gaudenzi, della sottosegretaria Valentina Vezzali, degli assessori di Comune, Domenico Carretta, e Regione, Fabrizio Ricca.

“Sono stati tre anni molto intensi vissuti a perdifiato, adesso cediamo con piacere il testimone ai giocatori che saranno i veri protagonisti delle ATP Finals – ha detto Angelo Binaghi – . Abbiamo allestito la più grande manifestazione indoor trovando un sistema che ha funzionato e che ci ha condotto alla vittoria finale perseguendo un obiettivo comune a tutti: per questo ringrazio chi in questo periodo ha lavorato duramente per raggiungerlo – ha proseguito -. Sarà un grande spettacolo di cui andremo fieri, ma finite le ATP Finals il giorno dopo ci metteremo a lavorare per la prossima edizione”.

Ringraziamenti a cui si è unito anche l’assessore della Città di Torino, Domenico Carretta: “Ringrazio chi ci ha creduto ed è riuscito a portare  una manifestazione così importante – ha detto il neo assessore –“Siamo orgogliosi perché la nostra città si vestirà dei colori delle ATP Finals”, ha proseguito Carretta che in conclusione del suo intervento ha invitato i cittadini mercoledì in piazza Castello per la presentazione degli eventi legati alle ATP Finals.

Gli atleti già sicuri di giocare sotto la Mole sono Djokovic, Medvedev, Tsitsipas (che si è ritirato al torneo di Parigi e la cui condizione fisica è da valutare), Zverev; Berrettini e Rudd con gli ultimi due posti ancora da assegnare  e nella speranza, seppur lieve, di vedere a Torino anche l’altro azzurro Jannick Sinner.

 








Marco Aceto

Celebrato l’anniversario del gemellaggio tra Torino e Nagoya

Una cerimonia inconsueta, in diretta streaming, quella che ha riunito oggi Torino e Nagoya nel sedicesimo anniversario del gemellaggio tra le due città. Celebrazioni che avrebbero dovuto già svolgersi lo scorso anno, ma che la pandemia aveva costretto al rinvio.

“Dispiaciuto di non poter essere presente fisicamente a causa della pandemia – il sindaco di Nagoya Takashi Kawamura – che ha ricordato nel suo saluto dalla città giapponese  – le tante caratteristiche comuni alle due città, in primo luogo l’industria aerospaziale e dell’auto, la vocazione al design, alla manifattura e alla cultura enogastronomia”.

Ad aprire la cerimonia il sindaco Lo Russo che ha sottolineato nel suo intervento “il valore delle relazioni internazionali e dei gemellaggi tra gli enti locali, oggi ancora importanti, anzi forse mai come ora”.

Nel corso della cerimonia sono stati suonati gli inni nazionali dei due paesi e si sono susseguiti interventi di rappresentanti del mondo istituzionale e culturale delle due città, in particolari delle rispettive Camere di Commercio, del Teatro Regio di Torino e dell’Orchestra Filarmonica di Nagoya. Tutti tesi a promuovere ancora di più gli scambi economici e culturali.

Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino ha sottolineato come tra Italia e Giappone siano attivi scambi per 540 milioni di euro, molto dei quali con base a Torino. Anche l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluca Benedetti, in streaming, e l’ambasciatore del Giappone in Italia Hiroshi Oe, presente a Torino con la moglie, hanno evidenziato l’importanza degli scambi economici e culturali, ma soprattutto l’ ‘amicizia’ tra i due paesi da sviluppare al più presto a fine pandemia con reciproche visite sul posto. Ha chiuso la cerimonia lo scambio di uniformi tra le squadre calcistiche Nahoya Fc, Juventus e Torino.