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Prosegue fino al 9 novembre il livello bianco con le sole limitazioni strutturali

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte, da martedì 8 novembre 2022 e fino a mercoledì 9 novembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo), rimane in vigore il livello 0 (bianco) con le sole limitazioni strutturali previste del semaforo antismog.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/

 

Nitto ATP Finals, è iniziato il conto alla rovescia

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere la seconda edizione delle Nitto ATP Finals che si svolgerà al Pala Alpitour, la più grande arena sportiva al coperto in Italia, dal 13 al 20 novembre prossimo, organizzata dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e dalla ATP (Associazione Tennisti Professionisti).

Si tratta di uno dei più importanti tornei di tennis maschile, che vede ogni anno partecipare gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio che si battono per l’ultimo titolo della stagione. Torino è la quindicesima città a ospitare l’evento che dal 2009 al 2020 si è svolto a Londra e dallo scorso autunno è approdato nel capoluogo piemontese per rimanerci fino al 2025.

Atleti, appassionati di tennis, giornalisti, artisti e turisti provenienti da ogni parte del mondo raggiungeranno il territorio cittadino. La competizione sportiva sarà quindi anche l’occasione per accendere i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche e turistico-culturali di Torino e dell’intero Piemonte: dal ricco patrimonio di arte, storia e cultura alla gastronomia di altissima qualità e tradizione vinicola, passando dai paesaggi straordinari che regalano una grande offerta di outdoor, sport e attività per il tempo libero e il relax. Per ricevere al meglio tutto il pubblico in arrivo Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, Visit Piemonte e Fondazione per la Cultura Torino hanno lavorato insieme a un ricchissimo programma di appuntamenti diffusi gratuiti: talk, interviste, spettacoli, degustazioni, eventi musicali e tanto altro. 

I sei enti cureranno insieme anche la Casa Tennis, allestita a Palazzo Madama, in piazza Castello nel cuore della città, dal 12 al 20 novembre. Sperimentato con successo per Eurovision 2022, il Museo Civico di piazza Castello, in occasione delle Nitto ATP Finals, oltre ai giornalisti aprirà le porte della corte medievale e della caffetteria anche a turisti e cittadini. Sarà infatti accessibile al pubblico che potrà gratuitamente (previa prenotazione attraverso l’APP ‘DICE’) assistere agli incontri in calendario e partecipare alle degustazioni enogastronomiche.
Oltre a Casa Tennis, gli eventi organizzati durante le Nitto ATP Finals – giorni in cui Torino sarà la capitale mondiale del tennisavranno luogo anche nelle vie e piazze del centro città (via Roma, piazze Castello e San Carlo) e al Fan Village (piazzale Grande Torino e piazza d’Armi) allestito di fronte al Pala Alpitour, sede degli incontri sportivi.

Ospitare le Nitto ATP Finals significa per Torino diventare capitale mondiale del grande tennis – afferma Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino –. Quest’anno la manifestazione prende forza grazie anche alla collaborazione tra tutti gli enti, gli operatori turistici e le associazioni di categoria. Un investimento che ci auguriamo possa permettere alla nostra città di affermarsi sempre di più a livello internazionale. I grandi eventi, infatti, hanno impatto positivo sull’economia del territorio e sono un’opportunità per la città e i suoi residenti. Per coinvolgere cittadini e visitatori, abbiamo quindi organizzato un ricco programma di appuntamenti culturali e di intrattenimento a cui tutti potranno partecipare. 

Grandi eventi come le Nitto ATP Finals sono uno dei modi migliori non solo per promuovere la cultura sportiva, ricordo che quest’anno il Piemonte è “Regione europea dello sport”, ma anche per valorizzare l’eccellenza di un territorio ricco di bellezza, storia, arte ed enogastronomia come il nostro sottolinea Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte  -. Non possiamo che essere felici, quindi, di dare il benvenuto agli atleti e al pubblico di questa seconda edizione ospitata a Torino, che ancora una volta accenderà sul Piemonte i riflettori internazionali.

Cogliamo l’opportunità offerta dalla presenza in città delle Nitto ATP Finals per allestire una vetrina di richiamo nazionale e internazionale e presentare le eccellenze del nostro territorio. A Palazzo Madama sfileranno infatti i nostri Maestri del Gusto, insieme ai vini Torino DOC e ai formaggi Torino Cheese in un ricco palinsesto di degustazioni guidate aperte a tutti, organizzato con la collaborazione delle Associazioni di categoria e delle Camere di commercio del Piemonte spiega Dario Gallina, Presidente dell’ente camerale torinese –. Parleremo poi anche di imprese della filiera dello sport, quasi 4mila sedi in Piemonte, con più di 13 mila addetti complessivi, in crescita del 25% negli ultimi 10 anni. Per loro in programma talk specifici su temi come il fare impresa nel mondo dello sport, contrattualistica, sponsorizzazioni e servizi per l’export e la digitalizzazione.

Quando tre anni fa abbiamo iniziato il cammino che ci ha portato ad organizzare le Nitto ATP Finals a Torino, abbiamo cercato di definire un modello organizzativo che vedesse protagonisti insieme a noi le istituzioni, sia a livello nazionale, Governo e Sport e Salute, sia soprattutto a livello locale, con il Comune e la Regione – dichiara Angelo Binaghi, Presidente FIT – Federazione Italiana Tennis –. È un modello che sta dimostrando di funzionare bene, qui come in altre realtà italiane, e può servire da esempio anche per altri sport. Lo è ancor di più qui a Torino, dove abbiamo trovato dei partner ideali per fare in modo che le Nitto ATP Finals siano non soltanto un evento di successo ma mettano radici profonde nella vita della città.



Tutte le informazioni sugli eventi e gli appuntamenti in programma durante le Nitto ATP Finals, le attività al Fan Village, il palinsesto delle esperienze a Casa Tennis saranno disponibili e aggiornate in una speciale sezione dedicata sul sito www.turismotorino.org.

Nella stessa sezione, dall’11 al 20 novembre, sarà possibile scaricare gratuitamente TORINO POCKET BY, la guida Lonely Planet strutturata per quartieri, che consentirà di avere un rapido colpo d’occhio sulla città senza perdere però le offerte nelle vicinanze come la Reggia di Venaria Reale, il Parco La Mandria e il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea. 

Per realizzare un racconto corale della città i canali social di Turismo Torino e Provincia (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok) inviteranno i visitatori a ricondividere le esperienze con l’hashtag #torinotheplacetobe e il tag @turismotorino  

 

Al Pav Tierra, la personale dell’artista guatemalteca Regina Josè Galindo

‘Tierra’, la personale dell’artista guatemalteca Regina Josè Galindo, sarà inaugurata venerdì 4 novembre – nella cornice di Artissima – al PAV (Parco Arte Vivente) in via Giordano Bruno 31 e terminerà il 26 febbraio 2023.

L’artista da più di vent’anni indaga il tema della giustizia sociale attraverso pratiche performative il cui baricentro espressivo si situa nella relazione tra il corpo e l’ambiente e, la performance Tierra (2013), testimonia il trauma che innerva la memoria del suo popolo.

La mostra, a cura di Marco Scotini, ripercorre la ventennale carriera di Galindo (vincitrice del Leone d’Oro alla 51° Biennale di Venezia come miglior giovane artista) focalizzandosi sui modi in cui ogni suo contatto con gli elementi naturali vada letto in chiave intersezionale e militante.

Si tratta di un percorso che espone i risultati di un approccio evolutosi nel corso degli anni dal focus iniziale verso problematiche politico-sociali guatemalteche all’attenzione (site-specific) verso i contesti e le comunità con cui l’artista si trova ad interagire. Inoltre, in occasione dell’opening, una performance inedita basata sulla materia fossile connette il percorso espositivo all’attuale crisi umanitaria ed energetica.

Regina Josè Galindo, nata nel 1974 a Guatemala city, è presente in numerose collezioni pubbliche tra cui Centre Pompidou di Parigi; Fondazione galleria civica di Trento; Castello di Rivoli; Daros Foundation di Zurigo e altre.

Nel periodo di apertura della mostra, su prenotazione, la AEF Attività Educative e Formative del PAV propongono alle scuole e ai gruppi l’attività laboratoriale ‘Patchwalking-Creazione di nuovi territori OMGFree’, dove il bene comune – inteso come totalità planetaria da preservare – sottende un codice collettivo che è proprio di tutte le specie viventi.

La mostra è realizzata con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Città di Torino.ù

Info: Prenotazioni 011.3182235 lab@parcoartevivente.it

di Antonella Gilpi

Torino, Bologna e Reggio Emilia unite nell’impegno antirazzista

Il 27 e 28 ottobre si è tenuto a Bologna, nell’Auditorium Enzo Biagi in sala Borsa, l’High Level Meeting, l’evento giunto nelle fasi finali del progetto SUPER, SUPporting Everyday fight against Racism.

Il progetto, partito nel marzo 2021,  ha consentito un intenso dialogo con la società civile, gli attori di settore e le forze dell’ordine per arginare il fenomeno delle discriminazioni, dei crimini e dei discorsi d’odio, la cui emersione è fortemente ostacolata da fattori di ordine socioeconomico e politico, consentendo anche la messa a punto di nuove e migliori misure di prevenzione e protezione.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei ministeri italiani, della Commissione Europea, di reti internazionali e nazionali e organizzazioni non governative. A loro è stato presentato l’impegno profuso nell’ultimo anno e mezzo dalle città di Bologna, Torino e Reggio Emilia per promuovere comunità socialmente sostenibili, accoglienti e rispettose delle diversità e costruire e implementare Piani d’azione locali di contrasto al razzismo e ai crimini d’odio da esso innescati.

L’evento è stato occasione di incontro per lo scambio di conoscenze e metodologie di lavoro e per presentare le azioni realizzate dalle tre città, che porterà a inizio 2023 all’adozione di tre Piani di azione locale. A partire da queste tre esperienze, verrà redatta una Proposta di Piano nazionale contro il razzismo per gli Enti locali italiani che ponga le basi per una società più inclusiva, più sicura e più ricca culturalmente, in linea con gli obiettivi del Piano per l’uguaglianza della Commissione Europea. Il progetto infatti risponde anche all’invito che la stessa Commissione ha rivolto agli Stati membri nell’adottare, entro la fine del 2022, Piani d’azione nazionali contro il razzismo coinvolgendo i rappresentanti della società civile e gli organismi per la parità nella loro elaborazione, attuazione e valutazione. L’azione antirazzista in Italia è prioritaria per una cultura dei diritti umani, la strada da fare per incontrare i bisogni delle persone razzializzate è però ancora lunga.

Mattia Peradotto, direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha ricordato come “Rimuovere il vulnus che porta alle discriminazioni significa creare cultura nelle comunità quindi rimuovere quelle condizioni che le generano. La caratteristica specifica della richiesta della Commissione Europea di adottare Piani nazionali è dare risalto al tema di costruzione di azioni multistakeholder e multilivello con attenzione alle reti: un efficace contrasto deve coinvolgere le reti locali. Unar è il punto di contatto con la UE ed ente incaricato di fare da coordinamento: stimoleremo le reti regionali e comunali per un impegno fattivo. Torino, Bologna e Reggio Emilia potranno essere volani anche per il piano nazionale con il loro esempio”. Sull’impegno di Unar, Peradotto ha poi ricordato che “l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali è impegnato nell’antirazzismo su vari fronti, dal controllo delle discriminazioni istituzionali nei bandi pubblici alla formazione dei funzionari pubblici, dalla gestione e lettura dei dati alla costruzione coerente dei fondi e alla costruzione di una narrativa positiva sul tema, per cui faremo un protocollo di intesa con il Consiglio Nazionale Giornalisti e con l’associazione Carta di Roma”.

Piena collaborazione istituzionale agli Enti locali è stata confermata anche da Francesca Romana Capaldo, direttrice della Segreteria dell’Oscad, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, organismo del Dipartimento della Pubblica sicurezza al Ministero dell’Interno, che opera quando le discriminazioni sfociano in reati: “Per Oscad la sensibilizzazione e la formazione del personale di Polizia è tassello fondamentale per una cultura del rispetto dei diritti umani. È di fondamentale importanza anche il lavoro di squadra, il creare e rafforzare le reti; le istituzioni locali sono essenziali perché conoscono i territori, hanno una conoscenza approfondita dei problemi. Il loro rapporto col territorio ha una grande rilevanza per Oscad, non possiamo prescindere da sinergie territoriali per raggiungere i nostri obiettivi istituzionali. Il progetto Super è per noi occasione di crescita, soprattutto degli Oscad Territoriali, le nostre antenne decentralizzate negli uffici di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri“.

Numerose proposte sono giunte dall’assessore al Welfare, Diritti e pari opportunità del Comune di TorinoJacopo Rosatelli: “È importante assicurarsi che i progetti locali, finanziati dal Pnrr, includano il tema trasversale della non discriminazione razziale, oltre al genere, già presente. È necessario un coordinamento all’interno dei Comuni, anche attraverso strutture permanenti, stabili rispetto al cambio della politica. Queste strutture devono essere incardinate nei regolamenti in modo da non poter essere rimosse o dimenticate, e in modo da poter richiamare al dovere una Giunta che intenda ostacolarne l’azione”. L’assessore vede inoltre un campo specifico di azione nella sanità: “Nella lotta al razzismo in ambito sanitario, le Città possono avere un ruolo, nonostante la sanità sia di competenza regionale. I sindaci sono in ogni caso interlocutori delle Regioni, possono dare impulsi alle politiche regionali; l’antirazzismo non può essere appannaggio solo degli Assessori alle Pari Opportunità, serve un’azione integrata”.

L’impegno profuso è tanto ma i bisogni ancora molti. Nicola Triaassessore a Legalità e coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, ricorda come “Uno dei problemi principali del razzismo in Italia sia il sommerso, il difficilmente misurabile, percepito da tutti ma difficilmente tracciabile. Dobbiamo stanare fenomeni che sappiamo esserci ma non vengono raccontati o non vengono fuori”.

I tanti problemi su cui occorre lavorare sono condivisi anche da membri della società civile; Kim Smouter Umans, direttore di Enar (Rete Europea Contro il Razzismo) segnala che “La nostra lotta contro il razzismo rischia di essere persa: i partiti di estrema destra vincono le elezioni quasi ovunque in Europa. I nostri progetti di lotta contro il razzismo hanno una portata troppo piccola e si sviluppano troppo lentamente. Dobbiamo fare di più, intensificare la lotta per le persone che soffrono. Le persone nate nell’UE, presenti da generazioni, vengono ancora chiamate “migrantiinvece di essere considerate “europee” a tutti gli effetti. Il razzismo ha luogo prima di tutto nelle città, quindi può essere combattuto meglio a questo livello. Dobbiamo fare in modo che tutte le persone sappiano che esiste un Piano d’azione locale e nazionale lanciato e destinato a loro”.

Un argomento a cui è stata data particolare rilevanza durante la due giorni è quello dell’intersezionalità. La vicesindaca del Comune di Bologna, Emily Marion Clancy, ha presentato uno sviluppo interno al Comune che condurrà alla creazione di una squadra di Diversity manager come azione propositiva contro le discriminazioni: “L’Amministrazione comunale di Bologna introduce da questo mandato il Diversity team, una squadra di cinque Diversity manager selezionati tramite avviso pubblico, per agire in ottica intersezionale sulle diversità legate all’origine, alla disabilità, all’orientamento sessuale e all’identità di genere, al genere e all’età. I/le Diversity manager affiancheranno l’ufficio Diritti e Città Plurale nel progetto di ampliamento dello Spad, lo Sportello antidiscriminazione, e accompagneranno l’Amministrazione comunale a sviluppare la buona gestione di tutte le dimensioni della diversità, da un lato migliorando l’accessibilità dei servizi, dall’altro adottando provvedimenti che aumentino la presenza di minoranze sottorappresentate nel personale pubblico”.

Il progetto SUPER consolida il pluriennale impegno antirazzista delle tre città coinvolte e dà continuità ai programmi di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e di promozione di una cultura del rispetto delle differenze che da sempre le contraddistingue. Bologna, che ha ospitato l’evento, è sempre stata membro attivo del Comitato direttivo e dal 2015 è presidente della Coalizione delle Città Europee Contro il Razzismo, a cui le città europee possono accedere su base volontaria per condurre progetti specifici per prevenire e contrastare razzismo e discriminazioni. Tra le altre iniziative, la recente istituzione dello Sportello Antidiscriminazioni presso il Centro Interculturale Zonarelli, co-progettato e co-gestito con 32 associazioni

La Città di Torino ha approvato nel 2019 il Piano d’azione locale contro i crimini d’odio razzisti e dal 2020 si è dotata di un Ufficio Diritti che partecipa al Patto di Collaborazione per Torino antirazzista, composto da oltre 60 associazioni e ETS. Torino è parte della Rete Italiana Città del Dialogo (programma ICC) e della Coalizione delle Città Europee Contro il Razzismo.

Il Comune di Reggio Emilia è dal 2021 tra le dieci città selezionate per far parte del gruppo di lavoro sull’integrazione interculturale del Consiglio d’Europa per il contrasto delle discriminazioni e la promozione delle diversità; questo riconoscimento si affianca alle diverse progettualità – attivate negli anni anche con il supporto della Fondazione MondInsieme – come lo sportello Antidiscriminazione e le azioni politiche come le firme di specifici protocolli e il coordinamento di tavoli interistituzionali per contrastare ogni tipo di discriminazione.

Le tre Città sono ora pronte a rappresentare un modello in Italia e in Europa per altri Comuni desiderosi di agire contro le discriminazioni in tutte le loro forme.

 

Con l’ uso temporaneo l’arte rigenera l’immobile di corso Giovanni Lanza 75

La Giunta comunale nella seduta odierna, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato l’autorizzazione, dal punto di vista urbanistico ed edilizio, all’ uso temporaneo del complesso immobiliare di corso Giovanni Lanza 75, di proprietà del Fondo Investimenti per la Valorizzazione gestito da CDP Immobiliare Sgr Spa.

 Si tratta della prima attuazione delle nuove disposizioni sugli usi temporanei degli edifici con destinazione urbanistica diversa da quella vigente.

L’Associazione Flashback ha predisposto un progetto culturale con l’obiettivo di offrire un “caleidoscopio” di iniziative  ad alto livello qualitativo.

In particolare nell’immobile saranno ospitate mostre, fiere d’arte e e residenze per artisti e creativi, dedicando altresì ampio spazio ad attività ludiche e aggregative che coinvolgeranno in modo attivo i cittadini con performance, concerti, eventi teatrali, presentazioni letterarie, seminari, conferenze. Saranno inoltre messi a disposizione spazi di uso comune come sala prove e registrazione, palestra, teatro, sala proiezioni e sala conferenze.

Dichiara l’assessore Paolo Mazzoleni: “Siamo contenti di accogliere il primo uso temporaneo a Torino: la concessione all’Associazione Flashback è di grande interesse per la Città e le attività culturali proposte consentiranno di rigenerare una porzione importante di un fabbricato oggi inutilizzato, offrendo uno spazio culturale in più alla cittadinanza e al quartiere.

L’Amministrazione crede molto nell’uso temporaneo, legando alla rigenerazione di parti di città anche un progetto culturale di attività in grado di riverberarsi sull’area urbana circostante, innestando usi nuovi e diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico vigente. 

Ci auguriamo che questo sia il primo di una lunga serie: a Torino esiste una larga fascia di soggetti interessati ad avviare attività che oggi sono frenate dalle destinazioni urbanistiche. L’uso temporaneo dà invece a privati cittadini, e alle associazioni impegnate sul territorio, la possibilità di attivare luoghi che oggi percepiamo come fermi o abbandonati e che invece sono una risorsa per ospitare pratiche emergenti, incubare nuove idee, promuovere nuove economie urbane.”

Al via il cantiere di potatura dell’alberata di corso Regina Margherita

È partito ieri il cantiere di potatura dell’alberata di corso Regina Margherita, nel tratto compreso tra corso Principe Oddone a Rondò Rivella (circoscrizione 1) su un totale di circa 350 alberi. I lavori si protrarranno fino al 30 novembre.

Dal punto di vista logistico si tratta di un cantiere piuttosto complesso perché in una zona ad alto traffico, con la presenza di linee tranviarie e di due sottopassi veicolari. Per cercare di ridurre la durata dei lavori, e quindi i disagi per la mobilità, le ditte appaltatrici impiegheranno diverse squadre operative che lavoreranno in contemporanea su più tratti del corso.

Per effettuare gli interventi in sicurezza sarà necessaria una chiusura parziale al traffico del sottopasso Repubblica nelle giornate di domenica 13 novembre (chiusura semicarreggiata direzione sud) e di domenica 20 novembre (chiusura semicarreggiata direzione nord). In caso di imprevisti legati al maltempo, che potrebbero causare ritardi nello svolgimento dei lavori, potrà rendersi necessaria un’ulteriore chiusura del sottopasso domenica 27 novembre.

Il cantiere si è reso necessario per poter effettuare una potatura di contenimento delle chiome degli alberi, considerato che il precedente intervento in quel tratto di corso risale a nove anni fa e il turno medio teorico di intervento è di sette anni. I lavori saranno realizzati in maniera rispettosa della salute degli alberi, coniugando la salvaguardia delle piante dal punto di vista fisiologico e biomeccanico con la tutela della sicurezza degli utenti.



Dalla Città 135mia euro per le attività sportive e di tempo libero rivolte prevalentemente a soggetti disabili e over 60. Per le domande c’è tempo fino al 10 novembre

È stato recentemente approvato l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi economici in favore di Associazioni, Comitati e Organismi no profit che realizzano attività di promozione sportiva che vedano prevalentemente il coinvolgimento di soggetti disabili e/o over 60. Le domande dovranno pervenire entro il 10 novembre 2022.

“Al riguardo – dichiara l’assessore Carretta – la Città ha deciso di raddoppiare lo stanziamento degli anni passati per andare incontro a quanti più soggetti possibili, in un momento di grande difficoltà economica e tenuta sociale. Questo intervento ha infatti l’importante finalità di promuovere e incentivare l’attività fisica, sani stili di vita e a combattere la sedentarietà dando maggior rilievo agli aspetti aggregativi, di inclusione e di socializzazione rispetto a quelli puramente sportivi”.

Gli interventi per i quali è possibile chiedere il contributo devono essersi svolti o si svolgeranno nel periodo compreso fra il 1° settembre e il 31 dicembre 2022. I soggetti interessati devono presentare domanda entro e non oltre le ore 10:00 del 10 novembre 2022, utilizzando l’apposita modulistica  che si può scaricare dal sito: http://www.comune.torino.it/sportetempolibero/bandi-avvisi/avviso-per-la-presentazione-di-domande-di-contribu-2.shtml

Agenda 2030, da 110 Paesi al Campus Onu di Torino per il National Evaluation Capacities Nec 2022

Oltre 300 funzionari, in rappresentanza dei governi e della società civile di 110 Paesi, si sono riuniti nei giorni scorsi a Torino per la settima conferenza sulle capacità di valutazione nazionale (National Evaluation Capacities, NEC 2022).

L’evento è stato organizzato dall’Ufficio di valutazione indipendente del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP/IEO) in collaborazione con l’iniziativa globale per la valutazione (Global Evaluation Initiative).

I partecipanti si sono riuniti per esaminare a che punto sono i sistemi nazionali di monitoraggio e valutazione dopo la pandemia e come i valutatori possano intervenire per rafforzare i sistemi di governance democratica che garantiscono responsabilità e apprendimento in un mondo sempre più in crisi.

Hanno partecipato ministri provenienti da dieci Paesi, Marco Giungi, capo dell’Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo, e Michaela Favaro, Vicesindaca di Torino.

La valutazione ha un ruolo importante nel sostenere il buon governo e le discussioni alla conferenza NEC 2022 coprono molteplici aspetti del ruolo della valutazione nel sostenere l’accountability: dai modi in cui la valutazione aiuta i Paesi a riprendersi dalla pandemia, anche attraverso l’innovazione digitale, alla preparazione per gli shock futuri, alla prevenzione della fragilità e alla promozione di valori democratici come l’equità, la giustizia sociale e la rappresentanza. Oscar A. Garcia, direttore dell’Ufficio di valutazione indipendente dell’UNDP e co-organizzatore della conferenza, ha sottolineato l’importanza della conferenza. “Ogni sistema è progettato per produrre risultati. Il modello di sviluppo, così come lo conosciamo, non funziona per tutti, ha dichiarato Garcia. Il cambiamento incrementale non è sufficiente; abbiamo bisogno di un cambiamento trasformativo. La valutazione può valutare i progressi compiuti e fornire raccomandazioni per migliorare. La valutazione assicura che i sistemi siano abbastanza resistenti da cambiare rapidamente rotta in risposta alle sfide del nostro tempo, ha continuato Garcia. Eventi come la conferenza NEC sono una parte importante della costruzione della resilienza. Le discussioni che si svolgeranno qui a Torino nei prossimi tre giorni fanno progredire la pratica della valutazione, che a sua volta aiuta a rendere responsabile l’azione pubblica.”

La Vicesindaca di Torino, Michela Favaro  ha sottolineato che “appuntamenti come la Conferenza di questi giorni all’ILO hanno come obiettivo quello di guardare con fiducia alla ripartenza e all’internazionalizzazione. – Sono un orgoglio per la nostra Torino. Essere l’unica città al mondo che grazie all’Ilo, alle Nazioni Unite, offre un ciclo di conferenze di questo livello: le prime in presenza dopo il periodo pandemico. 350 funzionari delle Nazioni Unite e molti esperti che discutono della valutazione applicata a progetti di sviluppo, in questa quattro giorni, che conosceranno la città di Torino, si confronteranno nella nostra città e porteranno nel cuore il ricordo delle bellezze culturali, artistiche e gastronomiche del nostro territorio.”

La conferenza NEC 2022 si è tenuta presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Il tema della conferenza era legato ai “Sistemi nazionali di valutazione resilienti per lo sviluppo sostenibile”, dopo gli sconvolgimenti e le incertezze della pandemia globale. Le varie sessioni sono state guidate da esperti del settore con  l’obiettivo  di fornire le prove necessarie nei prossimi anni critici per la comunità globale per rimettersi in carreggiata e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030.

Il programma può essere consultato sul sito web della NEC 2022 https://nec.undp.org/conference/nec2022

Da martedì 1 novembre torna il livello bianco e le sole limitazioni strutturali

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte da martedì 1 novembre 2022 e fino a mercoledì 2 novembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo) tornerà in vigore il livello 0 (bianco), e rimarranno in vigore le sole misure strutturali di limitazione del traffico, previste del semaforo antismog.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/