Sanzionato un 63enne per esercizio abusivo di noleggio con conducente

Proseguono i controlli della Polizia Locale di Torino nel settore del trasporto persone. Tra i fermati, lo scorso giovedì 18 dicembre, un sessantatreenne di origine peruviana che è stato sanzionato per esercizio abusivo di noleggio con conducente. La Polizia Locale lo ha fermato in via IV Marzo, in pieno centro città, mentre trasportava senza titolo turisti provenienti da Milano.

Erano all’incirca le 11 del mattino quando una pattuglia del Reparto sicurezza stradale integrata, nel corso di un servizio dedicato a queste verifiche, ha fermato per un controllo un van che trasportava diverse persone. Alla guida si trovava un sessantatreenne di nazionalità peruviana residente in Lombardia. Durante le verifiche, gli agenti hanno accertato che per l’autista si configurava l’esercizio abusivo di attività di noleggio con conducente: l’uomo stava trasportando dietro compenso una famiglia di suoi connazionali, composta da sei persone.

Per l’esercizio abusivo dell’attività di noleggio con conducente (art. 85, comma 4 Cds) è scattata una sanzione da 1.812 a 7.249 euro (che sarà disposta tramite apposita ordinanza d’ingiunzione dalla prefettura), con la sanzione accessoria del sequestro finalizzato alla confisca del veicolo e la sospensione della patente da 4 a 12 mesi.

Verbale anche ai sensi dell’art. 116 Cds, di 408 euro, perché l’uomo era sprovvisto del certificato di abilitazione professionale (Cap) per il trasporto persone, per il quale è prevista la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Il van è stato posto sotto sequestro ed affidato in custodia al conducente, cui sono state ritirate anche la carta di circolazione e la patente.

Emessa anche un’altra sanzione di 397 euro in base all’art. 116 Cds, per l’incauto affidamento da parte del proprietario del veicolo al conducente, che ha effettuato un trasporto persone pur essendo sprovvisto del certificato di abilitazione professionale.

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Serie A, bilancio prima di Natale, Napoli vincitore della Supercoppa Italiana

 

La squadra di Conte batte il Bologna di Italiano per 2-0 con doppietta del brasiliano Neres.
La Serie A arriva a Natale senza una dominatrice. La classifica è corta e la corsa ai vertici resta apertissima: le big alternano buone prestazioni a passi falsi, segno di un campionato equilibrato e competitivo.
La Juventus ha cambiato passo nelle ultime settimane, ritrovando solidità e risultati dopo un avvio incerto. Non brilla sempre, ma cresce in concretezza e si rimette in scia per gli obiettivi alti. Il Torino, invece, conferma da un paio di settimane un’identità chiara: squadra organizzata e intensa, difficile da affrontare, ma ancora poco cinica negli ultimi metri.
In basso la lotta salvezza è già serrata, mentre il vero spartiacque della stagione arriverà dopo la pausa natalizia.

Enzo Grassano

Servizi e orari Gtt: ecco cosa cambia durante le Feste

Metropolitana

Dal martedì al giovedì, la domenica e nei festivi (escluso Natale) orario di servizio prolungato, con ultime corse dai capolinea di Fermi e Bengasi alle ore 24.00.
Nelle giornate di giovedì 25 e mercoledì 31 dicembre la metropolitana sarà in servizio con orari speciali. Per la vigilia di Capodanno ultime corse dai capolinea alle ore 2.30 del 1° gennaio.
Da mercoledì 7 gennaio la metropolitana sarà in servizio con i consueti orari.

   Inizio
servizio
 Ultima partenza
da Fermi
 Ultima partenza
da Bengasi
Bus sostitutivo
(linea M1S)
Lunedì  5.30 21.30 21.30 22.00 – 00.30*
Dal martedì al giovedì 5.30 24.00 24.00
Venerdì e sabato 5.30 1.00 1.00
Domenica e festivi  7.00 24.00 24.00 5.30 – 7.00
Giovedì 25 dicembre 7.00 21.00 21.00
Mercoledì 31 dicembre  7.00 2.30 2.30 5.30 – 7.00
* Ultime partenze dei bus della linea M1S dai capolinea Fermi e Bengasi alle ore 00.00.

 

Tram e bus

Mercoledì 24 e mercoledì 31 dicembre, vigilie di Natale e Capodanno, il servizio sarà normale, come nelle giornate feriali, per tutte le linee fino alle ore 20.00.

Dopo le ore 20.00, la maggioranza delle linee saranno gestite sempre con orari e percorsi feriali, mentre alcune linee non saranno in servizio.

Linee gestite con orario feriale anche dopo le ore 20.00:

  • 2 – 3 –  4 –  4N – 5 – 8 –  9 – 10 – 10N – 11 – 13 – 14 – 15 – 16CS – 16CD – 17 – 18 – 26 – 27 – 30 – 32 – 33 – 34 – 35 – 35N – 36 – 36N – 42 – 43 – 44 – 45 – 46 – 48 – 49 – 51 – 55 – 56 – 58/ – 59 – 61 – 62 – 63/ – 67 – 68 – 69 – 71 – 72 – 74 – 79/ – 81 – 83 – 84 – 132 – CP1 – STAR 1.

Linee non gestite dopo le ore 20.00: 

  • 6 – 12 – 20 – 29 – 38 – 39 – 40 – 41 – 47 – 50 – 52 – 58 – 60 – 63 – 64 – 65 – 66 – 70 – 75 – 76 – 77 – SE1 – VE1.

Giovedì 25 dicembre (Natale) il servizio sarà gestito:

  • al mattino, dalle ore 7.00 alle ore 13.30, con ultima partenza dai capilinea centrali alle ore 12.45 circa;
  • al pomeriggio, dalle ore 14.45 alle ore 20.30, con ultima partenza dai capilinea centrali alle ore 19.45 circa.

Saranno in servizio sui percorsi festivi le linee:

  • 2 – 3 – 4 – 4N – 5 (con transito solo al mattino dal Cimitero Parco) – 8 – 9 – 10 – 10N – 11 – 12 –  13 – 14 – 15 – 16CS – 16CD – 17 – 18 – 19 – 27 – 30 – 32 – 33 – 35 – 36 – 41 – 42 – 43 – 45 – 46 – 49 – 50 – 55 – 56 – 58/ – 59 – 61 – 62 – 63/ – 67 – 68 – 69 – 70 – 71 – 72 – 74 (con transito solo al mattino dal Cimitero Parco) – 76 – 102 (solo al mattino) – Tranvia Sassi-Superga.

Sempre il 25 dicembre non saranno in servizio le linee:

  • 6 – 7 – 19N – 20 – 26 – 29 – 35N – 36N – 38 – 39 – 44 – 47 – 48 – 54 – 60 – 63 – 64 – 65 –73 – 75 – 79/ – 1 di Chieri – 1 di Nichelino – CP1 – M1S – SE1 – STAR 1 – STAR 2 –  VE1.

Martedì 31 dicembre, per il concerto di Capodanno all’Inalpi Arena, le linee 4 e 10 saranno potenziate dalle ore 19.30 alle ore 3.00 con gli steward nei punti di partenza: corso Agnelli, corso Galileo Ferraris e corso Sebastopoli. 

 

Servizi turistici

  • Tranvia Sassi-Superga
    Dal 20 dicembre al 6 gennaio la Tranvia sarà in servizio tutti i giorni (anche i mercoledì, normalmente giorno di chiusura settimanale), dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Corse ogni ora dalla stazione Sassi e ultima corsa da Superga alle 18.30.
    Scarica l’orario della Tranvia dal 20 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 (pdf).
    Per tutte le altre informazioni sulla Tranvia a dentiera Sassi-Superga, visita la pagina dedicata.
  • Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana
    Nelle giornate di vigilia del 24 e 31 dicembre l’Ascensore chiuderà alle ore 18.00.
    Il 25 dicembre (Natale) e il 1° gennaio (Capodanno) sarà in servizio dalle 14.00 alle 19.00.
    Apertura straordinaria martedì 30 dicembre 
    con orario 9.00 – 19.00.
    In tutte le altre giornate, compreso il 6 gennaio (Epifania) sarà aperto con il consueto orario, dalle 9.00 alle 19.00.
    Come sempre, la cassa chiude 1 ora prima della chiusura. Per tutte le altre informazioni sull’Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana, visita la pagina dedicata.
  • Venaria Express
    Il servizio bus Venaria Express collega Torino (autostazione di via Fiochetto) con il Borgo Antico di Venaria, la Reggia di Venaria e il Parco della Mandria.
    Scarica gli orari in vigore nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dal 22 dicembre 2025 e dal 5 gennaio 2025 (pdf)
    Scarica gli orari in vigore il sabato, la domenica e nei festivi (pdf) – Il 1° gennaio 2026 non saranno effettuate le corse previste con partenza da TORINO autostaz. Fiochetto alle ore 8.30 e con partenza da VENARIA Parco alle ore 9.25.

    Per tutte le altre informazioni sulla Venaria Express, visita la pagina dedicata.

 

Centri di Servizi al Cliente

I Centri di Servizi al Cliente ricevono solo su appuntamento. Per prenotare clicca qui oppure scarica sul tuo smartphone l’app ufirst. 

I Centri di Servizi al Cliente osserveranno le seguenti variazioni rispetto ai consueti orari e aperture:

  • Stazione ferrioviaria Porta Nuova: chiuso nelle giornate festive del 25 – 26 dicembre 2025 e 1° gennaio 2026. Sarà aperto il 6 gennaio.
  • Corso Francia 6: chiuso nelle giornate festive del 25 – 26 dicembre 2025, 1° e 6 gennaio 2026.
  • Piazzale Caio Mario: chiuso dal 22 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026.

La biglietteria presso il Movicentro di Ivrea e la biglietteria di Rivarolo osserveranno i consueti orari di apertura.

Parcheggi

La sosta a pagamento nelle strisce blu sarà in vigore, in tutte le sottozone A, anche domenica 21 dicembre.

 

Cimiteri: orari di apertura  durante le festività

 

Durante il periodo delle festività natalizie, molti cittadini scelgono di recarsi nei cimiteri per rendere omaggio ai propri cari. Per garantire visite ordinate e agevoli nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania, sono stati definiti specifici orari di apertura dei cimiteri e, al Monumentale e al Parco, le modalità di accesso per le auto autorizzate e le aperture degli uffici cimiteriali.

I cimiteri saranno aperti al pubblico dalle ore 8.30 alle ore 12.30 durante tutte le giornate di festività. L’accesso con autovettura sarà consentito ai soggetti autorizzati, in particolare agli ultrasettantenni e alle persone con gravi patologie o difficoltà motorie, per tutta la durata dell’orario di apertura, con uscita entro le ore 12.30. Nella giornata di venerdì 26 dicembre, per lo svolgimento dei funerali, l’accesso alle auto autorizzate non sarà consentito, salvo per i veicoli al seguito dei carri funebri.

Gli uffici dei cimiteri Monumentale e Parco resteranno chiusi al pubblico nelle giornate di 25 dicembre, 1° gennaio e 6 gennaio. Nella giornata di venerdì 26 dicembre saranno aperti esclusivamente per la ricezione dei funerali, dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Nelle giornate di vigilia, 24 e 31 dicembre, gli uffici chiuderanno alle ore 13.00.

Nelle stesse giornate, 24 e 31 dicembre, i cimiteri resteranno aperti fino alle ore 16.30, mentre nei giorni di Natale, Capodanno ed Epifania l’apertura sarà invece limitata alla fascia mattutina, con accesso consentito alle auto autorizzate.

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Piccola politica di pessimo gusto

Sempre più imbronciata Giorgina Meloni. Dai, diciamocelo che un po’ di tenerezza ci fa. Il popolo vota sempre di meno ma Lei, magari in fondo rischia ancora di farcela. Ed alla fine che altro si può. Cucciola, stretta tra Trump e Zelensky che altro vorrebbe? Sulla finanziaria direi le solite cose.
L’opposizione ne “approfitta”? Assolutamente no. Il caso di Askatasuna ne è emblematico. Piantedosi batte 3 a 0 il sindaco Lo Russo. Sgombero immediato dello stabile inagibile di corso Regina. Con la domanda : ma al sindaco chi glielo ha fatto fare di infognarsi in questa vicenda. Inclusione sociale? Encomiabile ma totalmente inutile. E giù con la destra inebriata che soffia sul fuoco. Ed eccoli gli antagonisti che gongolano sulla repressione del dissenso. Mi pare, forse sbaglierò, che più che repressione del dissenso sia solo la volontà di non avere regole da rispettare. Tornando al nostro amato Sindaco si è fidato di chi non doveva fidarsi. Proprio vero che la Storia non insegna nulla.  Ogni volta che la sinistra riformista corre dietro alla sinistra sbrindellata toppa alla grande. Nel 1977 Enrico Berlinguer, oggi direi quasi venerato, definì gli antagonisti di allora piccoli untorelli. Purtroppo poco e’ cambiato tranne, cosa non trascurabile, partiti e uomini politici.
Ora c’è solo spazio per le piccole cose di pessimo gusto. Dove violenza si abbina al ridicolo per la sua totale inutilità. Purtroppo il nostro amato Sindaco Lo Russo ha toppato. Inutile girarci intorno. Ha dato credibilità a chi credibilità non aveva. Concretamente grande favore alla destra, ultimamente a corto di argomenti. Sbagliare è umano, non ammetterlo un po’ meno. Il clima continua ad essere brutto. Ed ovviamente non mi riferisco al clima atmosferico. Tra un po’ Natale e ci stiamo avvicinando ad un nuovo anno. Cerchiamo un po’ di serenità. Difficile ma almeno tentiamoci. Difficile ma non impossibile. E direi viva la famiglia. Viva la nostra famiglia sarà un modo, sicuramente parziale nel rispondere a queste brutture quotidiane.

PATRIZIO TOSETTO

Torino tra i vincitori del bando per il turismo accessibile

Torino rafforza ulteriormente la propria identità di destinazione turistica accessibile: il progetto “Gateway. Dalla Porta Romana al Castello. Palazzo Madama For All” – presentato dalla Città di Torino in qualità di ente capofila, in collaborazione con Fondazione Torino Musei – è tra i vincitori del bando della Regione Piemonte “Metti in Comune l’inclusione – interventi per un turismo accessibile in Piemonte”.

Il progetto ha l’obiettivo di rendere sempre più accessibili e inclusivi i percorsi museali di Palazzo Madama, uno dei simboli del patrimonio storico e culturale cittadino, e verrà implementato grazie al finanziamento regionale di 100mila euro.

Il bando regionale sostiene interventi finalizzati a favorire l’accessibilità ai siti turistici e museali, potenziando le attività di informazione e accoglienza dedicate alle persone con disabilità: un obiettivo pienamente coerente con il percorso intrapreso da Torino, insignita nel 2025 del titolo “European Capital of Smart Tourism” e città più inclusiva e accessibile d’Italia per l’”Inclusivity Index (ISITT)”.

Palazzo Madama è già oggi uno dei musei italiani più innovativi sul tema dell’accessibilità, grazie a laboratori dedicati, mappe tattili, disegni in rilievo, video sottotitolati e tradotti in LIS, materiali in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e percorsi pensati per persone con disabilità sensoriali, fisiche e cognitive.

Il progetto “Gateway” nasce per colmare alcune aree del museo ancora prive di supporti accessibili a persone cieche, ipovedenti, sorde, neurodivergenti, e andrà a valorizzare ulteriormente alcuni passaggi chiave della storia del Palazzo.

Il progetto si articolerà in tre principali ambiti di intervento. Saranno realizzati materiali di mediazione culturale accessibili e multilingue, tra cui QR Code con video in LiS in più lingue testi in Braille e ad alta leggibilità, disegni tattili in rilievo, schede in CAA, storie sociali per persone nello spettro dell’autismo, con un modello 3D tattile di Palazzo Madama che sarà posizionato nell’atrio del museo.

Saranno inoltre organizzate attività di formazione e disseminazione, rivolte ad operatori dei punti informativi, guide turistiche, volontari e studenti del settore, con corsi dedicati alla CAA, all’esplorazione tattile e alla comunicazione con persone sorde, per rafforzare le competenze sull’accoglienza inclusiva. Il progetto sarà completato da un’attività di comunicazione, con produzione e diffusione di contenuti video accessibili in LIS e in CAA sui canali social del Museo, anche in collaborazione con attivisti e blogger.

Elemento centrale del progetto sarà la co-progettazione, che coinvolgerà specialisti del mondo della disabilità e enti del terzo settore.

Nuovo volo diretto da Torino per Londra Luton

Wizz Air, una delle compagnie aree leader in Italia e scelta da più di 20 milioni di passeggeri nel paese quest’anno, continua ad espandersi da Torino: da oggi, infatti, sono ufficialmente aperte le vendite per il nuovo volo verso Londra Luton. La compagnia aerea e Sagat, la società di gestione dell’aeroporto di Torino, consolidano così la loro partnership, offrendo ai viaggiatori una rete di destinazioni sempre più ricca, accessibile e al più basso prezzo possibile.

Il nuovo collegamento, operato tre volte a settimana (martedì, giovedì e sabato), prenderà il via durante la prossima stagione estiva, il 13 giugno 2026, andando ad arricchire i collegamenti tra il Nord Italia e la capitale inglese. I biglietti per la nuova rotta sono già disponibili su wizzair.com e tramite l’app ufficiale di WIZZ con tariffe a partire da 19,99€.
Da oggi, vivere l’energia di Londra è ancora più semplice per chi parte da Torino. Grazie al nuovo collegamento diretto operato da Wizz Air, la capitale britannica diventa una meta a portata di mano ed economicamente accessibile per tutti i viaggiatori in partenza dalla regione. Un servizio pensato per chi cerca comodità, efficienza e tariffe competitive per raggiungere una delle destinazioni più ambite al mondo.
Il lancio della rotta Torino-Londra Luton conferma l’importanza dello scalo piemontese nella strategia di crescita di Wizz Air in Italia e il consolidamento della presenza nel capoluogo piemontese della compagnia aerea. Questo annuncio segue infatti le numerose rotte lanciate negli ultimi mesi dalla compagnia per lo scalo torinese, per ultimi, i collegamenti verso Chisinau, Sofia e Budapest, a testimonianza di quanto il vettore creda nel potenziale di Torino e di quanto la partnership con Sagat sia propositiva e strutturata.

Con questa nuova espansione, Wizz Air continua a potenziare la connettività della regione, offrendo opzioni di viaggio sempre più diversificate e accessibili, rafforzando ancora di più l’importanza strategica di Torino Airport, un impegno confermato dai risultati operativi del 2025: solo quest’anno la compagnia ha operato oltre 2000 voli, trasportando più di 438 mila passeggeri. L’eccellenza operativa si riflette nei dati di affidabilità e di capacità operativa, con un tasso di completamento del 99,8% e un aumento della capacità durante questa Winter Season del 56,2%.

“Con il nuovo collegamento per Londra Luton, continuiamo a rafforzare la nostra presenza in Italia. Un Paese che consideriamo assolutamente prioritario per la nostra strategia globale e che è già il primo mercato, per la nostra compagnia, per passeggeri trasportati – ha commentato Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air –  la scelta di puntare nuovamente su Torino, dopo i lanci di Sofia e Budapest, dimostra quanto crediamo nelle potenzialità di questo territorio e nella risposta dei passeggeri piemontesi. Questa rotta non solo accorcia le distanze con una delle metropoli più dinamiche d’Europa, ma riafferma la nostra missione: offrire viaggi internazionali di qualità che siano alla portata di tutti, supportando la connettività e lo sviluppo economico locale”.

“Siamo molto felici di concludere l’anno annunciando questa importante novità – ha dichiarato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport – il nuovo volo da Torino a Londra Luton rafforza la collaborazione con Wizz Air. Il 2026 sarà ricco di novità, anche grazie a Wizz Air che ha recentemente inaugurato i voli per Budapest, Chisinau e Sofia”.

Mara Martellotta

Il Natale dei grandi piemontesi: tradizioni e riti domestici

Cavour e il suo Barolo, la Regina Margherita e le decorazioni, Cesare Pavese e il richiamo all’infanzia, momenti privati tra feste e celebrazioni.

Il Natale, per molti personaggi piemontesi del passato, era tutt’altro che una occasione formale. Dietro figure politiche, artistiche o culturali che associamo alla socialità e alla cerimonia, esistevano rituali intimi, abitudini semplici, talvolta piccole manie che raccontano un Piemonte familiare, domestico, profondamente legato alla sua terra. Da certi nomi altisonanti ci si immaginerebbe unicamente fasti e solennità, e forse per molti di questi personaggi era anche così, ma non mancavano momenti personali di ricercata normalità.

Camillo Benso di Cavour, gran regista dell’Unità d’Italia, sorprendeva per quanto amasse un Natale lontano dai salotti torinesi. Trascorreva le feste nel Castello di Leri, la tenuta agricola di famiglia, tra registri delle coltivazioni, visite ai braccianti e lunghe letture davanti al fuoco. La cena della Vigilia era spartana: brodo, bollito, poche verdure e un bicchiere di Barolo. In una lettera alla sorella racconta che quel giorno “la politica tace”, come se il Natale permettesse di spegnere il peso delle responsabilità pubbliche.

Ben diverso era il Natale vissuto da Margherita di Savoia, prima regina d’Italia, cresciuta nelle residenze reali piemontesi. Le feste a Racconigi o ad Aglié erano scandite da cerimonie di corte, ma Margherita aveva il suo piccolo rito privato che amava molto: decorare personalmente i salottini con rami di abete, mele rosse e nastri bianchi, una consuetudine che conserverà anche da regina. I doni non si scambiavano a Natale ma all’Epifania, secondo la tradizione sabauda della “Befana regale” e i regali erano spesso libri o piccoli oggetti di artigianato locale, non gioielli o oggetti preziosi.

Cesare Pavese, invece, viveva il Natale come un ritorno alle sue Langhe. Tra Santo Stefano Belbo e Torino trascorreva le feste in un clima sospeso, fatto di passeggiate nel gelo e osservazione silenziosa della vita domestica degli altri. Nei suoi quaderni annota come la luce dei camini nelle case delle colline gli sembrasse “un richiamo all’infanzia che non torna”. Il suo rito? un bicchiere di vino caldo, la sera del 24, bevuto davanti alla finestra per “guardare la notte del mondo”.

A fare da contraltare a questi Natali introspettivi arriva di Edmondo De Amicis, autore di Cuore, nato a Oneglia ma torinese d’adozione e profondamente legato alla cultura piemontese. Amava un Natale conviviale: cene con amici e colleghi, letture ad alta voce e soprattutto l’usanza ottocentesca di scrivere un breve racconto o pensiero morale da regalare ai bambini della famiglia. Considerava il giorno di Natale “la festa dell’educazione sentimentale”: un momento per trasmettere ai più piccoli valori semplici come gratitudine e gentilezza.

Per Giulia di Barolo il Natale coincideva la continuità del dovere. Aristocratica colta, profondamente religiosa e insieme estranea ad ogni devozione spettacolare, viveva il periodo natalizio come un momento di lavoro silenzioso e organizzato. Nelle settimane che precedevano il 25 dicembre, la sua casa torinese non si trasformava in un salotto festivo, ma in un centro operativo: elenchi, pacchi, disposizioni minuziose. Giulia rifiutava la carità esibita. Non amava i gesti pubblici, le distribuzioni plateali, preferiva aiutare in modo discreto, mirato, spesso invisibile.

Silvio Pellico trascorreva il Natale in modo dimesso. Scriveva biglietti augurali a mano destinati agli amici più cari. La sera della vigilia si suonava il pianoforte in famiglia, senza pubblico. Era uso, per lui, conservare un piccolo quaderno dove annotava pensieri brevi, come una sorta di preghiere laiche.

Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”, non considerava il Natale come una serie di gesti da cerimoniale ma, al contrario profondamente familiare.
Amava cucinare in prima persona, soprattutto dolci semplici della tradizione contadina piemontese. I regali erano spesso oggetti utili: sciarpe, guanti, indumenti fatti adattare alle mani di ciascuno. La sera della vigilia, si raccontavano storie di paese per rievocare l’infanzia e il tempo passato.

Lidia Poet percepiva il periodo natalizio come un tempo sottratto al lavoro. Per dare a questo momento una veste alternativa, in linea con il suo carattere, amava scrivere biglietti ironici, rompendo la retorica degli auguri. In casa, nessuna ostentazione: una pianta verde al posto dell’albero, qualche candela, una cena rapida. Chiudere i fascicoli, almeno per un giorno era il suo modo di festeggiare, ma non troppo.

A Natale, la casa di Norberto Bobbio  era un tempo per misurare il mondo, per riflettere. Il pranzo natalizio era breve e familiare. Nessun rituale, nessuna ostentazione: solo il tempo di stare insieme, con discrezione. Poi Bobbio spesso si ritirava a meditare e riflettere sui temi a lui cari: la filosofia, la politica e i diritti, nel pomeriggio usciva per una breve passeggiata solitaria: osservava le finestre illuminate, i passanti, l’inverno che stringeva la città in un silenzio controllato, rientrava presto.

Il Natale rappresenta gioia, è il riassunto di una fiaba che in moltissimi vivono con lo spirito celebrativo della festa, ma questo periodo dell’anno è anche un momento di riflessione, si torna spesso alle origini, ci si muove per aiutare chi non ha troppo da festeggiare o semplicemente si entra in una bolla di leggerezza che ci trasporta in un mondo ideale. Questo vivere il periodo natalizio appartiene, oggi come ieri, a tutti, si è come sospesi in una atmosfera che interrompe la vita di sempre.

 Maria La Barbera

Le mille cartoline di Henry Cole e il “Canto di Natale” di Dickens

I cartoncini di Natale, con frasi d’augurio e belle immagini, vennero pensati e prodotti ( almeno quelli “ufficiali”..) nel 1843 quando l’uomo d’affari inglese, Sir Henry Cole, che lavorava alle poste britanniche, commissionò al disegnatore e amico John Callcott Horsley la realizzazione di mille cartoline natalizie da inviare ai propri amici
 Preoccupato di non aver tempo per scrivere le annuali lettere per le feste di fine anno, Cole gli chiese di disegnargli un cartoncino che contenesse messaggi familiari e caritatevoli. Forse non se ne resero conto sul momento che stavano contribuendo alla creazione del Natale moderno con albero, regali, Babbo Natale, i buoni sentimenti e quei biglietti d’auguri, prodotti d’invenzione anglosassone, dove il principale interprete fu uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento, Charles Dickens. In “Canto di Natale”, suo malgrado, lo scrittore inglese inven­tò gran parte della mitologia che ancora oggi costituisce la tradizione natalizia: il pranzo, la famiglia, le vacanze, la neve, i regali, la beneficenza, i canti, i dolci e addirittura il vin brulé. Quel libro – che narra la fantastica storia dell’avarissimo Scrooge, diventato generoso in seguito alla visita di tre spettri proprio durante la notte di Natale – venne pubblicato il 18 dicembre 1843. Venduto in seimila copie nella prima settimana fu,per l’epoca, un vero bestseller. Con quella storia Dickens declinò i “nuovi valori” che la festività intendeva rappresentare. Non solo la fami­glia ma anche lo spirito di carità che biasima l’ingiustizia sociale e la povertà, descrivendo di par suo quell’Inghilterra rurale destinata a fare da sfondo alle cartoline di auguri con i paesaggi innevati.Tutto questo accadeva nello stesso anno che vide il trentenne Wagner rappresentare il suo primo lavoro, un potente melodramma intitolato “l’Olandese volante”, mentre Giuseppe Verdi mandava in scena alla Scala di Milano i Lombardi alla prima crociata. Il successo fu strepitoso, soprattutto per il celebre “coro dei lombardi”, adottato come canto patriottico in chiave manifestamente anti-austriaca. Il 1843 fu anche l’anno dell’inaugurazione del primo stabilimento balneare riminese mentre a Milano nasceva la prima stazione ferroviaria sul modello di quelle inglesi: quella di Porta Tosa, capolinea della  ferrovia Milano-Venezia. La rivoluzione industriale muoveva i primi passi in Italia, partendo dal Piemonte e dagli opifici tessili nel Biellese e nel Verbano. A settembre usciva il primo numero del magazine “The Economist” mentre si accendevano qua e là movimenti di protesta sociale e d’indipendenza, anticipatori di quella “primavera dei popoli” che cinque anni più tardi, nel fatidico 1848, sconvolse l’Europa con i suoi moti rivoluzionari. L’ Inghilterra s’incamminava nell’età  vittoriana ( la Regina Vittoria, sul trono da sei anni, ne compiva  ventiquattro), epoca di splendore politico, culturale e di cambiamenti sociali. Insomma, un anno importante il 1843. Tornando ai biglietti d’auguri, Horsley scelse di disegnare una famiglia, composta da elementi di varie generazioni e intenta a festeggiare il Natale con un brindisi a base di punch (suscitando non poche polemiche e rimostranze), recante la scritta a lettere maiuscole “A Merry Christmas and a Happy New Year to You” (ovvero l’augurio di “Un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo”). Le cartoline, ognuna delle quali misurava 8,5 per 14,5 centimetri, furono  litografate presso la  londinese Jobbins of Warwick Court  e colorate da un pittore professionista, un certo Mason. Lo stesso Cole, futuro fondatore e direttore del primo museo del design, le acquistò per uno scellino l’una, firmandole “Felix Suddenly”, cioè “improvvisamente felice”. La nascita degli auguri natalizi coincise o quasi con quella del francobollo, tant’è che il britannico “penny black” ,con il profilo della Regina Vittoria,fu il primo esempio di carta-valore ad essere destinata all’affrancatura della corrispondenza. Ma questa è un’altra storia.

Marco Travaglini

 

“Nel cuore della notte alla GAM”, attività per famiglie

 

Domenica 28 dicembre alle ore 10.30

Alla Fondazione Torino Musei, domenica 28 dicembre alle 10.30, si terrà la visita alla mostra “Notti. Cinque secoli di stelle, sogni e pleniluni”, che si trasforma in un viaggio speciale tra arte, scienza e pura immaginazione. Il percorso consente di esplorare come il buio, le stelle, la luce abbiano affascinato gli artisti per secoli, passando dai cieli osservati da Galileo fino alle intense visioni romantiche. Dai sogni più misteriosi fino alle opere contemporanee. È una narrazione suggestiva che svela la bellezza della notte, fatta di bagliori, riflessi, lune e luci che irrompono nell’oscurità. Dopo l’immersione nella mostra, l’esperienza prosegue nell’educational are, dove grandi e piccoli saranno protagonisti di un lavoro creativo dedicato alla luce notturna. Ogni bambino, con la sua famiglia, realizzerà una piccola creazione luminosa da portare a casa come un ricordo unico. Questa è un’occasione irripetibile per giocare insieme e condividere. L’età consigliata è dai 3 ai 5 anni. Il costo a partecipante è di 10 euro, il costo aggiuntivo per gli adulti è rappresentato dal costo del biglietto ridotto, gratuito per i possessori della carta Torino Musei.

Mara Martellotta