PRIMA PAGINA- Pagina 585

La Fiat torna a Rivalta

Per i ricambi e la logistica

Mancava solo l’annuncio ufficiale da parte del Gruppo, arrivato proprio in queste ore. Lo stabilimento ex Fiat di Tetti Francesi diventerà uno dei principali centri di distribuzione del brand Mopar, specializzato nell’assistenza e ricambi per veicoli FCA

Il progetto – depositato in Comune a Rivalta la scorsa primavera – occuperà tutti gli spazi ancora a disposizione dell’area di Tetti e interesserà 340mila metri quadri di superficie, di cui 40mila di nuova costruzione. Il centro Mopar punta a realizzare a Rivalta un magazzino innovativo, improntato a criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

 

«Lo avevamo già detto a marzo e lo ribadiamo adesso: dal primo giorno del nostro insediamento in Comune – ha commentato il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero – abbiamo lavorato per dare nuova vita al principale polo industriale della città, che ha dato lavoro a migliaia e migliaia di lavoratori per oltre trent’anni». «Torna a vivere una nuova stagione anche il quartiere di Tetti Francesi che ha visto negli anni passare migliaia e migliaia di operai e impiegati provenienti da tutte le regioni italiane»

 

La definizione del progetto ha richiesto impegno e disponibilità da entrambe le parti, in un’attività che ha impegnato gli uffici del Comune per diverse settimane, in un confronto con i professionisti di FCA. Negli ultimi mesi sono così potuti iniziare i lavori di demolizione e di pulizia dell’area interessata. L’intera operazione avrà uno sviluppo completo nell’arco dei prossimi tre anni e la nuova struttura ospiterà il quartier generale di Mopar in Piemonte. Lo stabilimento di Rivalta iniziò l’attività a Tetti Francesi ormai cinquant’anni fa, nel 1967 e da allora dai suoi cancelli sono usciti alcuni tra i modelli più famosi di Fiat, come la 124 Spider, la Ritmo e la Bravo.

 

«Cresce la certezza che questa nuova iniziativa sarà in grado un grande contributo alla lotta alla disoccupazione, che rappresenta la vera angoscia di moltissimi rivaltesi» ha concluso il sindaco de Ruggiero.

(foto. il Torinese)

 

 

Piazza Baldissera, una task force per il traffico

In particolare ieri si è creato un gigantesco ingorgo

Per cercare di risolvere il caos del traffico in piazza Baldissera verrà creata una task force formata da esperti del Comune, del dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Politecnico e della Città Metropolitana. In particolare ieri si è creato un gigantesco ingorgo per ore e ore con migliaia di auto bloccate. L’assessora comunale Lapietra aveva deciso di bloccare l’accesso da corso Venezia, ma il varco è invece stato riaperto questa mattina, in uscita dalla rotonda, perché chiuso  aumentava la congestione del traffico. Rimane  bloccato l’accesso alla rotonda in arrivo da nord.

 

In arrivo il primo gelo del Generale Inverno

Sono imminenti le prime gelate notturne, a partire  dall’inizio della prossima settimana. Dopo il clima primaverile degli ultimi giorni, passati i giorni dell’estate di San Martino, da venerdì è previsto il ritorno delle nuvole e aria più fredda,con  quota neve a 1.200 metri e precipitazioni piovose sparse su fascia pedemontana alpina e prime pianure adiacenti”. Le temperature dovrebbero essere inferiori alla media del periodo.

 

(foto archivio – il Torinese)

DA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA 8 MILIARDI PER LE IMPRESE

PROGETTARE IL FUTURO:“PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA  PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE”

 

 

  • Focus su formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità
  • A regime il sistema qualitativo del rating di credito
  • Competitività e trasformazione digitale delle imprese

 

È stato presentato oggi a Lauriano (Torino), presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, l’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’. L’addendum “Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibile” valorizza gli aspetti già previsti dall’accordo in vigore e, dando ulteriore impulso alla collaborazione, promuove una nuova cultura d’impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale. La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’arco dei tre anni, dei quali 8 miliardi di euro destinati alle imprese del Piemonte, viene presentata all’interno dei luoghi deputati ad accogliere e fare proprie le finalità dell’accordo: le imprese. In Piemonte presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, dove ha introdotto i lavori il presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriale di Torino Giovanni Fracasso. Il responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Fabrizio Guelpa ha illustrato lo scenario macroeconomico, con focus in particolare sulla provincia di Torino. Sono seguiti gli interventi di Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo e di Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria. Alla tavola rotonda di chiusura, dedicata al rafforzamento del sistema produttivo locale, hanno partecipato Giuseppe Locati, direttore generale Lanzi, Paolo Musso, direttore commerciale regionale di Intesa Sanpaolo, Carlo Radicci, amministratore delegato del Caseificio Pugliese e Dante Valua, amministratore delegato Propagroup.

Per l’industria italiana – composta soprattutto da Pmi – diventa sempre più strategico rafforzarsi e adottare nuovi modelli di business. Per questo è determinante puntare con decisione sulla sostenibilità – economica, sociale ed ambientale – favorendo l’adozione di processi di sviluppo qualitativo che rendano le imprese capaci di adattarsi ai cambiamenti e di saperli governare.

 

Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria: “Le leve per aumentare la competitività delle imprese, sopratutto se parliamo di pmi, sono la cultura d’impresa, la contaminazione, la formazione e la sostenibilità intesa in ogni ambito. Mai come oggi le imprese, specie se piccole, devono cambiare pelle lavorando su questi temi. L’imprenditore che sceglie di contaminarsi con altre idee, che si informa e investe in formazione rende la propria azienda resiliente e più forte nel rispondere ai cambiamenti in atto. Proprio per questo nella collaborazione in corso con Intesa Sanpaolo, che abbiamo presentato oggi, abbiamo scelto di dedicare un’attenzione particolare a questi argomenti. La vera sfida è creare un capitale umano competente e specializzato, migliorare la governance affinché i passaggi generazionali siano efficaci e garantiscano la continuità aziendale, informare e formare le imprese rendendole capaci di aprirsi al mercato, di comunicare al meglio il proprio valore e di trovare soluzioni e opportunità di crescita attraverso la finanza innovativa”.

Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo: “L’Addendum all’accordo che presentiamo oggi nasce con l’intento di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono, semplificandone l’accesso al credito. In concreto, nella determinazione del rating, valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. I numeri, per quanto riguarda la nascita di nuove filiere, sono incoraggianti: in Piemonte sono stati firmati 66 accordi, per un giro di affari di oltre 6 miliardi di euro e 2.300 aziende coinvolte che danno impiego a 9.500 dipendenti. Continuiamo a presidiare il territorio con la forza di una grande banca attenta ai bisogni e alle esigenze delle realtà produttive locali”.

Giovanni Fracasso, presidente Piccola Industria Unione Industriale Torino: “L’incontro di oggi dimostra come le sinergie tra gli attori del tessuto economico siano vantaggiose per tutti e le ricadute portino benessere alla collettività. Se un’azienda ha una visione di sviluppo concreta per il futuro e viene supportata da validi partner con proposte concrete, i risultati saranno la crescita dell’impresa. Una crescita che però non sarà solo quantitativa ma anche qualitativa con incremento occupazionale, sviluppo della presenza sui mercati esteri e creazione di nuovi prodotti e servizi frutto di R&D innovativo. I casi della tavola rotonda di oggi lo hanno dimostrato. Le nostre PMI devono intraprendere questi percorsi virtuosi e il nostro ruolo è di supportarle nel migliore dei modi”.

 

L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle Pmi italiane è testimoniato anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese. La nuova struttura contribuisce ad arricchire le iniziative previste dall’addendum tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, focalizzato alla valorizzazione del capitale delle imprese attraverso:

  • 1) Ecosistemi di imprese e integrazione di business

Mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di migliorare i processi produttivi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi “Lean 4.0” che abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Le filiere possono rappresentare a tal fine un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte.

 

  • 2) Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità

Finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese. Vengono quindi identificati fattori qualitativi legati al credito, come capacità innovativa, formazione e strategicità della catena fornitore-champion.

 

  • 3) Formazione

Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere a un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la valorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali.

 

  • 4) Passaggio generazionale

Previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento.

 

  • 5) Sostenibilità

Garantire una crescita sostenibile e duratura valorizzando strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione, in aggiunta alle opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza, intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc. Incentivati inoltre i benefici del welfare aziendale per le imprese, con effetti in termini di produttività, di benessere e qualità della vita dei collaboratori. Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.

 

 

 

Sì-No Tav, Appendino invita al dialogo

/

La sindaca invita al dialogo: “Manifestare? E’ legittimo, e ci sarà anche una manifestazione No-Tav. Ma non credo che la contrapposizione delle piazze e  la gara a chi porta più gente, sia il modo giusto per affrontare il problema”. Così l’Ansa riporta le parole della sindaca Chiara Appendino, pronunciate  a margine della festa della polizia municipale, sulla Torino-Lione. “Io rispetto i sì Tav, ma distinguiamo i piani: un sindaco deve lavorare per il bene della città e  questa è una questione nazionale e internazionale”. E, a proposito del diniego da parte delle promotrici Sì tav di incontrarla se non dopo aver visto il presidente Mattarella:  “Non sono rancorosa e la mia porta resta aperta. Perché se i sì del loro manifesto sono sette, magari su sei si può trovare l’intesa”

 

(foto: il Torinese)

Multe in aumento: 450 mila da gennaio ad oggi

Più di  452 mila le violazioni accertate dai civich torinesi nei primi 9 mesi dell’anno. Di queste 144.680 per “mala sosta” e 307.830 per cattivo comportamento alla guida. Il quadro emerge in occasione del 227esimo anniversario del corpo della Polizia Municipale di Torino. Nel 2017 si registrarono 73mila multe per violazioni alla guida e 97mila per sosta. Scendono gli incidenti: in tutto 3.539 contro 3.728 dei primi 9 mesi dello scorso anno. Circa 6mila nel 2018 i controlli per guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, con 253 sanzioni. La polizia giudiziaria  ha notificato 2144 notizie di reato con 48 arresti e  1.500 denunce. Infine sono stati  2.200 i servizi di prossimità, 2.778 i veicoli controllati nell’operazione Bus Sicuro, 874 controlli di parcheggiatori, e 23.693  pattugliamenti motorizzati.

(foto: il Torinese)

In arrivo 11 milioni di euro per le manutenzioni

Il consiglio comunale di Torino ha approvato all’unanimità, con 22 voti favorevoli su 22 consiglieri presenti, una variazione al Bilancio di Previsione 2018/2020  proposta dall’assessore al Bilancio Sergio Rolando. Si registrano  maggiori contributi dalla Regione Piemonte per i servizi sociali per € 550.000, destinati a interventi per fragilità sociali e persone con disabilità, e prevede l’accensione di nuovi mutui per quasi 11 milioni di euro (€ 10.824.227) per effettuare opere di manutenzione straordinaria e interventi volti alla sicurezza della pubblica incolumità e alla tutela del patrimonio comunale: edilizia scolastica, abbattimento di barriere architettoniche, alberate e aree verdi, ponti, sottopassi (tra cui il sottopasso Mina), edilizia sportiva e immobili comunali.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Antonio Fornari (M5S): Siamo contenti di votare questa delibera, che ci permette di dire sette sì: sì a 2 milioni di euro per gli edifici scolatici, sì a 1,5 milioni per una residenza temporanea di inclusione sociale, sì alla manutenzione del suolo pubblico e all’abbattimento di barriere architettoniche, sì al risanamento di ponti e sottopassi cittadini, sì a 750mila euro per impianti sportivi, sì alla messa in sicurezza di edifici scolastici, sì a interventi straordinari sul patrimonio verde! Mi auguro che chi ha detto sempre no, oggi voti sì in Consiglio! È una delibera fondamentale per la città ora, non tra 50 anni!

Maria Grazia Grippo (PD): Questi sì non sono affatto compensativi rispetto a quello che abbiamo perduto e stiamo perdendo! Questa Amministrazione fa soltanto attività ordinaria, burocratica: c’è un deficit di visione! Il Movimento 5 stelle viaggia con i paraocchi e ci rinfaccia il nostro ruolo di minoranza: noi siamo sempre stati costruttivi e continueremo a fare proposte.

Damiano Carretto (M5S): Dopo due anni in apnea, passati a ingoiare rospi per ripianare i conti, ora possiamo investire sui bisogni reali e urgenti della città, lavorando per mettere a posto situazioni manutentive diventate urgenti, che non sono state curate puntualmente dalla precedenti Amministrazioni. Un buon amministratore, oltre ad avere progetti a lungo termine (fattibili, però), deve sapere gestire la Città.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino): I sette sì richiamati oggi dimostrano che non è stata capita la sollecitazione della piazza di sabato scorso: continuate a fare solo ordinaria manutenzione, dopo avere aumentato multe e oneri di urbanizzazione! Spendete 11 milioni di euro per la manutenzione, dopo aver rinunciato a fare programmi seri per attirare investimenti privati! Fate solo il minimo sindacale: per questo mi asterrò.

Stefano Lo Russo (PD): A Torino il M5S fa debito per finanziare le manutenzioni: non dovevano bastare le operazioni urbanistiche, come era stato annunciato? E a livello nazionale il M5S fa miliardi di euro di debiti per il reddito di cittadinanza, invece di finanziare infrastrutture e manutenzioni nelle città. Il problema a Torino oggi non sono le risorse, ma l’assenza di strategia! Non parteciperemo al voto, aspettando che l’assessore Rolando risponda ai nostri quesiti al riguardo in un’interpellanza generale.

Deborah Montalbano (Uscita di Sicurezza): Non voterò questa e le prossime delibere per protestare contro la circolare Salvini, che verrà attuata dalla Prefettura di Torino, mettendo 70 famiglie in mezzo a una strada, con sgomberi coatti, senza preavviso! Mi aspetto la Città prenda una pozione netta e chiara su questa circolare!

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Esprimo la solidarietà di Forza Italia alla consigliera Ferrero per le minacce ricevute. Sottolineo però le contraddizioni dei 5 stelle su reddito di cittadinanza, grandi opere, condoni e politica industriale. Si prospettano poi più tasse per gli Enti locali e meno investimenti pubblici. A Torino fate solo debiti, e farete pagare più tasse! Non si vede sviluppo: la gente non ne può più!

Fabio Versaci (M5S): Rivendico quanto il Governo sta facendo sulla manovra e sul reddito di cittadinanza: sono 9 miliardi di euro spesi bene. E il DEF prevede anche misure a favore degli Enti locali. Lasciate lavorare questo Governo di “barbari” e “ignoranti” e vedremo i risultati. Chi ha governato prima ha sfasciato il Paese! Lasciateci tempo e vedrete.

Eleonora Artesio (Torino in Comune): Non si possono rimproverare le minoranze per il mancato sostegno per opere di ordinaria manutenzione! Dovute peraltro a responsabilità dell’Amministrazione sulle opere. Non si può dire bravi se si riesce ad aprire gli asili o le anagrafi (non sempre, peraltro). È un atto ordinario, quotidiano, non di indirizzo o politico: per questo, non parteciperò al voto.

Antonino Iaria (M5S): Sfido chiunque a trovare i soldi per la manutenzione ordinaria in un piano di rientro dal debito: 11 milioni di euro sono un ottimo risultato, che rivendichiamo dal punto di vista politico!

Elide Tisi (PD): Mi stupisce l’enfasi con cui è stato presentato questo atto! Le entrate per servizi sociali e disabilità sono dovute a contributi della Regione Piemonte, mentre altri investimenti sono finanziati dall’accensione di prestiti e riguardano manutenzioni indifferibili e urgenti, obbligatorie per l’Amministrazione e assolutamente ordinarie!

(foto: il Torinese)

Fico: “Giustissimo incontrare i Sì tav”

Per il presidente della Camera Roberto Fico ” è giustissimo incontrare i Si Tav. Noi quando  facevamo le manifestazioni No Tav  volevamo essere convocati da sindaco, governo e ministri. Anche i sì Tav hanno tutto il diritto di manifestare. Hanno fatto una grande manifestazione e va bene così. Il mio pensiero resta comunque  che la Tav è un’opera obsoleta, e non va assolutamente fatta”. Le dichiarazioni della terza carica dello Stato seguono quelle della sindaca Appendino, che ha scritto una lettera alle promotrici della manifestazione di sabato scorso in piazza castello, invitandole in Comune.

Il comitato per il Sì risponde ad Appendino: “Prima Mattarella”

Alle sette promotrici del Comitato “Sì, Torino va avanti”, che sabato ha organizzato il grande raduno in Piazza Castello, oggi è giunto l’ invito del Sindaco di Torino, Chiara Appendino, a incontrarla.

“Siamo disposti a dialogare con chiunque ce lo chieda e voglia ascoltarci – rispondono – ma la priorità rimane l’ incontro col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui porteremo le istanze dei 40 mila di Piazza Castello, espressione della Torino che non si rassegna, che vuole andare avanti, che vuole costruire un futuro di progresso e di benessere per la città e per il Piemonte. Gli porteremo anche le 40 mila adesioni raccolte attraverso il web, un appello fatto in modo fermo e gentile, perché siamo convinte che ciascuno può difendere le proprie idee rispettando le regole della convivenza civile”.  Per l’ incontro con il Presidente Mattarella  il Comitato ha fatto i primi passi. Al Capo dello Stato “Sì Torino va avanti” chiederà di farsi garante che qualsiasi decisione sulla Tav sia frutto di giudizi non di parte o espressione di pregiudizi ideologici,  che le valutazioni si basino su considerazioni di carattere tecnico, tenendo presente che c’ è già una grande mole di studi effettuati dai quali emerge chiaramente la validità dell’ opera. Il Comitato farà anche presente che la grande maggioranza degli italiani vuole la Tav, perchè giustamente la considera essenziale per non tagliare fuori il Paese dall’ Europa e dall’ Asia e pregiudicarne le possibilità di sviluppo e di lavoro. Dopo l’ incontro col Presidente della Repubblica, “Sì, Torino va avanti” chiederà colloqui con tutte le istituzioni torinesi e piemontesi per illustrare il Manifesto dei Sette Sì.  Sette Sì, a cominciare da quello per la Tav, perché Torino continui a essere una grande città della manifattura, delle imprese innovative, un polo di attrazione turistico e culturale. Una grande città del lavoro e della solidarietà, della ricerca, dell’ università, con un respiro europeo e internazionale.

 

(foto: il Torinese)

 

La sindaca scrive alle “madamin” e vola da Di Maio

Dopo la manifestazione di piazza Castello Chiara Appendino incontrerà  le organizzatrici dell’evento di sabato scorso , le sette signore torinesi del gruppo Sì, Torino va avanti. L’appuntamento si terrà venerdì. Ha scritto la sindaca nella lettera inviata loro: “Alla luce delle istanze emerse dalla manifestazione di sabato scorso e dei richiami all’operato dell’amministrazione comunale, desidero invitarvi ad un primo confronto il 16 novembre a Palazzo Civico”. Appendino è stata a Roma questa mattina per un incontro con il vicepremier Luigi Di Maio, durante il quale, immaginiamo, si sarà parlato soprattutto di Tav.

 

(foto: il Torinese)