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Bloomberg: “Tav bocciata”. Toninelli: “Smentisco”

Secondo l’agenzia Bloomberg l’analisi costi-benefici per valutare la Tav boccerà il progetto, sostenendo che non è  sostenibile economicamente.  Mario Virano, direttore generale della Telt, la società incaricata di realizzare  la Torino-Lione invita alla prudenza su tali affermazioni che per ora non hanno riscontri. Aggiunge il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli: ” smentisco che sia stata completata l’analisi. Quando sarà portata a termine e sarà stata condivisa con gli interlocutori interessati verrà  pubblicata”.

E anche l’Iren se ne va…

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Ma Torino deve per forza far rima con declino?

di Ibis

E anche l’Iren se ne va …si potrebbe cantare, malinconicamente, parodiando una canzone di Adriano Celentano. La notizia è di fine novembre ma è stata ripresa in questi giorni da più organi di informazione: la Finanziaria Città di Torino Holding (FCT) ” ha completato con successo il collocamento di complessive n. 32.931.830 azioni ordinarie di Iren, pari al 2,5% del capitale sociale“, come dice un comunicato ufficiale. L’incasso è di 61 milioni di Euro. E’ la vendita di un ulteriore 2,5% dei titoli del colosso dell’energia da parte del comune di Torino per fare quadrare i conti della città. La giunta Appendino continua una pratica , poco virtuosa, iniziata nel 2011, quella di cedere i gioielli di famiglia, quindi in piena continuità con le giunte precedenti, tanto contestate. I comuni emiliani hanno mantenuto le loro partecipazioni, Genova è salita dal 16,3 al 18,8%, diventando il primo socio pubblico, ci ricorda Andrea Rossi ,in un preoccupato articolo sulla Stampa. E’ un altro segnale di un declino che sembra davvero inarrestabile , con la città che continua a perdere abitanti, posti di lavoro, reddito dei cittadini: oggi buona parte del Pil torinese è sostenuto da pensioni  percepite da chi ha potuto usufruire degli anni “belli” della Torino capitale industriale e sostiene figli e nipoti . Non vogliamo fare del pessimismo lanciando questi allarmi , ma guardare in faccia la realtà per far sì che dalle classi dirigenti ci sia un sussulto d’orgoglio e di responsabilità che oggi scorgiamo in pochi organismi economici e politici (uno fra tutti, la Fondazione CRT grazie all’attivismo di un torinese di adozione , ma cuneese di nascita e mentalità, il prof. Giovanni Quaglia).

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La vicenda Iren è significativa: perché nessun privato torinese o piemontese sembra si sia fatto avanti e sia stato sollecitato dal Comune a comprare la sua quota ( se proprio si doveva venderla), per salvaguardare la quota di ” torinesità” del gruppo . L’Iren è una azienda sana che dà utili, ha un piano di investimenti da mille miliardi nel Nord Ovest per i prossimi 5 anni , assumerà mille persone e garantirà fino a 300 milioni l’anno di utili ai suoi azionisti.  Con la vendita della quota, il comune rinuncerà nei prossimi anni a cospicui dividendi: possibile che non si potesse mantenere la proprietà presso consolidate e radicate famiglie della finanza o dell’industria di questo territorio?

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Ammonisce giustamente Andrea Rossi ; La natura della società non la rende indifferente al peso dei suoi azionisti: finché Torino era il comune più “presente” poteva influenzarne le scelte. Negli anni scorsi Iren è andata in soccorso del Comune più volte, acquistando Amiat e l’inceneritore, sostenendo tutto il comparto della cultura. Il comune di Torino dimostra ancora una volta la sua visione di corto respiro: è disponibile ha rinunciare a 2 miliardi e 900 milioni di investimenti sul territorio per la Tav , però, parole del sindaco, si candida agli ATP di Tennis : come se potessero sostituire un investimento strutturale. Insomma “panem et circenses” si sarebbe detto, sommando i giochi sportivi al cosiddetto reddito di cittadinanza tanto caro all’attuale maggioranza. Obbedienti ai voleri del partito ( 5 stelle) il sindaco e i rappresentanti piemontesi in parlamento del movimento , nulla dicono sulla “ecotassa” sulle auto (vero, sottosegretario Castelli?) : sono stati valutati i rischi per la produzione e l’occupazione? Quella che è ancora una grande area industriale (ma che sta perdendo i pezzi) non può vivere solo di cultura, turismo e food: tutti vedono il proliferare di ristoranti o luoghi dedicati al cibo. Quanto reggeranno in una città in crisi? E si può incentivare il turismo rinunciando ai grandi collegamenti veloci come il Tav e con un aeroporto (a proposito il comune non ha più nessuna partecipazione , venduta anche quella) di terza fascia? Caselle risulta al 14 esimo posto per numero di passeggeri, preceduto anche da Bari, Pisa , Cagliari e ha visto calare i passeggeri del 3% da gennaio a novembre 2018. L’unico fra i grandi e medi aeroporti italiani.

 

(foto grande di Mario Alesina)

 

Fico: “La Tav non serve più”

Il presidente della Camera Roberto Fico giudica positivamente sia le piazze Si Tav che quelle No Tav, ma – così l’ansa riporta le sue parole – “non è che da presidente della Camera ho cambiato idea da quella prima manifestazione nel 2005 con Grillo e Casaleggio”. Si riferisce alla posizione no-Tav “oggi più forte: i flussi progettati allora, – aggiunge Fico – come quello sul ferro, di 17 milioni originariamente, di 8 milioni negli anni ’90 e ora  siamo invece a 3 milioni di tonnellate, meno che nel 1994. La Torino-Lione sulla base di quei dati oggi non serve più, non è una priorità”.

Rinvio a giudizio per la banda dello spray

Dalla Procura di Torino è stato chiesto il rinvio a giudizio per i quattro giovani della banda dello spray al peperoncino accusati di aver provocato il panico durante la finale Champions proiettata su maxischermo in piazza San Carlo, il 3 giugno 2017. Il reato ipotizzato – confermato di recente dalla Cassazione –  è omicidio preterintenzionale.  Il 20 dicembre, nell’aula bunker delle Vallette, si terrà l’udienza preliminare per l’altro procedimento su piazza San Carlo, relativo alle  responsabilità amministrative. E’ indagata anche la sindaca Chiara Appendino. Probabilmente i due procedimenti saranno riuniti e in caso di rinvio a giudizio,  tutti gli imputati si dovranno presentare di fronte alla Corte d’Assise.

Smog alle stelle, torna il blocco del traffico

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Sono nuovamente sopra la soglia d’attenzione dei 50 mcg al mc le condizioni dell’aria a Torino. Il Comune conferma fino a giovedì 19 dicembre il blocco delle auto più inquinanti. Se il peggioramento dello smog proseguisse giovedì potrebbe tornare il livello arancione dei provvedimenti antismog, che blocca la  circolazione ai veicoli Euro 4 diesel dalle 8 alle 19. Al momento sino a giovedì non possono viaggiare i mezzi diesel fino ad Euro 3 e le auto di classe emissiva euro0  a benzina, gpl e metano. Il blocco resta in vigore per tutta la giornata in relazione ad automobili e ciclomotori euro0 e dalle ore 8 alle ore 19 per quelli ad alimentazione diesel euro 1, 2 e 3.

 

(foto: il Torinese)

Migranti, nuovo sgombero al Moi

Il quotidiano La Stampa annuncia che stamane all’alba sono iniziate le nuove operazioni di sgombero delle cantine dell’ex Moi in via Giordano Bruno dove vivono decine di immigrati in precarie condizioni di igiene tra masserizie accatastate e sporcizia. La polizia e i mezzi di soccorso eseguiranno tutte le operazioni, che prevedono il trasferimento dei migranti al centro temporaneo di via delle Magnolie per poi essere destinati ad alloggi provvisori, in diversi giorni.  Si segnala qualche attimo di tensione poi rientrata, da parte di alcuni “ospiti” che non volevano lasciare le cantine. Il lavoro più grande sarà quello della pulizia dei locali ingombri di mobili e oggetti vari.

Nevicate sul Piemonte anche in pianura

Fiocchi di neve in arrivo su tutta la regione sui monti e a quote basse. Sono previste deboli nevicate domenica mattina a partire dalle Alpi Nordoccidentali. L’Arpa-Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale segnala dal pomeriggio possibili  precipitazioni nevose su tutto il Piemonte, in particolare tra Astigiano e Alessandrino, sull’Appennino e sui rilievi sudoccidentali. Previsti venti deboli o localmente moderati.

 

(foto archivio IL TORINESE)

“Gay contro natura”: multata la dottoressa

Silvana De Mari, medico di 65 anni imputata per diffamazione contro  omosessuali e il movimento Lgbt per avere sostenuto che l’omosessualità è contro natura dovrà pagare una multa di 1.500 e una provvisionale di 2.500 euro a favore del  Coordinamento Torino Pride e a Rete Lenford. Lo ha deciso il tribunale di Torino.  “Quando dico che gli uomini che fanno sesso con altri uomini incontrano rischi maggiori di contrarre malattie e tumori, è documentato. Se non ci fossero questi dati questo sarebbe un sacrosanto processo”, ha detto all’Ansa la dottoressa. Per il coordinamento Torino Pride si tratta di una sentenza storica, il legale  della dottoressa,Mauro Ronco, annuncia però ricorso.

 

Delitto Rosboch, confermata la condanna a 30 anni

La Corte d’assise d’appello di Torino ha confermato la condanna a 30 anni di carcere nei confronti di Gabriele Defilippi, il ragazzo accusato e  processato per l’omicidio della sua professoressa di francese Gloria Rosboch. Roberto Obert, il complice del giovane, rispetto alla sentenza di primo grado  di 19 anni ha ottenuto una lieve riduzione. L’insegnante di Castellamonte fu assassinata nel gennaio del 2016 e il suo cadavere venne trovato in una discarica nei pressi di  Rivara.

Natale, la questura rafforza i controlli

I controlli per la sicurezza del territorio saranno rafforzati dalla Questura di Torino in vista delle festività natalizie, anche in considerazione  dell’attentato terroristico avvenuto a Strasburgo. Servizi di prevenzione e di vigilanza  riguarderanno soprattutto le istituzioni, le stazioni ferroviarie, i terminal degli autobus, l’aeroporto,  i centri commerciali, le chiese e i mercati. Verranno impiegate anche le Unità operative antiterrorismo (Uopi), il Reparto di prevenzione del crimine, le unità cinofile e tutte le specialità della Polizia.