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Avvisaglie di primavera ma c'è il rischio valanghe

Avvisaglie di primavera in Piemonte, con massime tra venerdì e sabato di quasi  20 gradi in pianura e collina. In montagna lo zero termico è a quota 3.000.  Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  informa che l condizioni sono favorevoli all’aumento del rischio di valanghe di neve bagnata. Venerdì a  Saliceto (Cuneo)  si è registrata una massima di 18.8 gradi, a Verolengo (Torino) 17.9, a Front Canavese 17. A Torino città il termometro è salito a 16.3. Il bel tempo con temperature al di sopra della norma dovrebbe durare almeno fino all’inizio di marzo, secondo le previsioni.

Il traffico di clandestini era gestito dall'ex Moi di Torino

L’operazione Mogadiscio, così è stata battezzata dalla polizia  che dopo tre anni di indagini ha smantellato un vero e proprio ‘tour operator’ del clandestino, con base all’ex Moi di Torino, che smistava  decine di stranieri in Europa dietro ingenti somme di denaro. Gli indagati sono somali in particolare, in tutto 25, 11 gli arrestati, 5 i ricercati. L’azione di polizia è stata condotta dalla Questura di Torino con i colleghi di Firenze e Gorizia e con il supporto di Europol e Eurojus. Prese il via tre anni fa, quando la polizia francese scoprì un passeur partito  dalle palazzine di via Giordano Bruno. Il traffico di clandestini, dal loro arrivo nel sud Italia agli spostamenti nel Nord Europa, era gestito utilizzando come centrale operativa  il villaggio olimpico occupato dal 2015 da profughi e famiglie di migranti. Commenta il ministro dell’Interno Salvini: “La centrale operativa era un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.
 
 
 

Il traffico di clandestini era gestito dall’ex Moi di Torino

L’operazione Mogadiscio, così è stata battezzata dalla polizia  che dopo tre anni di indagini ha smantellato un vero e proprio ‘tour operator’ del clandestino, con base all’ex Moi di Torino, che smistava  decine di stranieri in Europa dietro ingenti somme di denaro. Gli indagati sono somali in particolare, in tutto 25, 11 gli arrestati, 5 i ricercati. L’azione di polizia è stata condotta dalla Questura di Torino con i colleghi di Firenze e Gorizia e con il supporto di Europol e Eurojus. Prese il via tre anni fa, quando la polizia francese scoprì un passeur partito  dalle palazzine di via Giordano Bruno. Il traffico di clandestini, dal loro arrivo nel sud Italia agli spostamenti nel Nord Europa, era gestito utilizzando come centrale operativa  il villaggio olimpico occupato dal 2015 da profughi e famiglie di migranti. Commenta il ministro dell’Interno Salvini: “La centrale operativa era un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.

 

 

 

Il regalo della Regione: via il ticket sui farmaci

Dal 1° marzo 2019 tutti i piemontesi non dovranno più pagare il ticket sui farmaci: la Giunta regionale ha deciso nel corso della riunione del 15 febbraio di cancellare la quota fissa di compartecipazione farmaceutica a carico dei cittadini non esenti, attualmente 1.100.000, che prevede un costo di 1 o 2 euro per ogni confezione di medicinale. Dopo l’approvazione del provvedimento il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, non hanno mancato di commentare con soddisfazione che “il Piemonte diventa una delle prime Regioni italiane ad aver completamente abolito il ticket sui farmaci (oggi in Italia non lo si paga solo in Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna, ndr). Cancelliamo una tassa sulla salute: un vantaggio per i cittadini che non devono più sostenere un costo, ma anche una riduzione della burocrazia per gli stessi cittadini e per la pubblica amministrazione”. “Siamo nelle condizioni di effettuare questa operazione – ha puntualizzato Saitta – grazie ai risparmi consistenti ottenuti in questi cinque anni sulla farmaceutica, anche attraverso l’apertura al mercato delle gare di acquisto e l’introduzione della concorrenza, che ci hanno permesso di reinvestire risorse nel sistema sanitario regionale e nella cura dei pazienti”. L’assessore ha poi ricordato che “il ticket era stato pensato con l’obiettivo di controllare e calmierare la spesa farmaceutica. I dati degli ultimi anni dicono invece che non esiste alcuna correlazione fra le due cose: la spesa nelle singole Regioni è variata in modo indipendente dall’applicazione dei ticket.. Nei fatti era diventato soltanto una tassa”. Nel 2018, in virtù anche di una migliore gestione, la Regione Piemonte ha ridotto di 27,7 milioni di euro la spesa sulla farmaceutica convenzionata rispetto all’anno precedente. L’incidenza di questa spesa è stata pari al 6,56% del Fondo sanitario regionale, a fronte di una soglia massima fissata a livello ministeriale al 7,96%: un minor costo di circa 116 milioni rispetto al tetto di spesa programmato. Nel corso degli anni la Regione aveva già introdotto una serie di esenzioni in base al reddito e alle patologie, oltre ad aver eliminato la quota di compartecipazione sui farmaci non coperti da brevetto.

Tav, l’Europa chiede all’Italia di rispettare gli accordi

Il portavoce della commissaria ai trasporti dell’UE Violeta Bulc dopo l’incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull’analisi costi-benefici della Tav dice di non avere  commenti sul contenuto dell’analisi ma che “la Commissione è stata chiara con le autorità italiane: sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l’Italia voglia rispettare l’accordo di finanziamento”. Per la Commissione Ue la Torino – Lione è  ” un progetto importante per l’Italia, la Francia e l’Ue, un progetto transeuropeo necessario per unire le regioni. E’ un progetto di solidarietà e unione che  aumenta i mezzi di trasporto sostenibili”.

Tav, l'Europa chiede all'Italia di rispettare gli accordi

Il portavoce della commissaria ai trasporti dell’UE Violeta Bulc dopo l’incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull’analisi costi-benefici della Tav dice di non avere  commenti sul contenuto dell’analisi ma che “la Commissione è stata chiara con le autorità italiane: sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l’Italia voglia rispettare l’accordo di finanziamento”. Per la Commissione Ue la Torino – Lione è  ” un progetto importante per l’Italia, la Francia e l’Ue, un progetto transeuropeo necessario per unire le regioni. E’ un progetto di solidarietà e unione che  aumenta i mezzi di trasporto sostenibili”.

Atp Finals di tennis, politica e istituzioni in campo

La sindaca di Torino Chiara Appendino chiede che “Il Governo sciolga gli indugi e confermi le garanzie che si era impegnato a fornire  affinché questo obiettivo possa essere raggiunto insieme“. L’appello riguarda la candidatura di Torino alle Atp Finals di tennis, che la prima cittadina definisce come “un’opportunità unica che Torino, il Piemonte e tutto il nostro Paese non possono perdere”. Un evento che  ogni anno porta 250 mila spettatori nella città che lo ospita e viene seguito in oltre 180 paesi. “Faremo di tutto perché Torino ospiti il torneo ATP Finals di tennis. A tal proposito ho già presentato una proposta di legge volta ad autorizzare una spesa complessiva, per gli anni 2021-2025, di 78 mln al fine di garantire l’evento. 18 milioni per il 2021 e 15 per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025. Sono anche i grandi appuntamenti sportivi come questo a far migliorare i servizi e a portare indotto alla città, per questo l’auspicio è che con l’accordo di tutti i gruppi la pdl venga approvata in tempi rapidi. Dopo la grande occasione persa con le Olimpiadi, Torino non può lasciarsi scappare anche il torneo ATP Finals di tennis che, dopo i quattro appuntamenti del Grande Slam, rappresenta il torneo più importante dell’anno. Siamo quindi pronti a lavorare per portare i migliori tennisti a Torino e aumentare il respiro internazionale della città”. Così Riccardo Molinari capogruppo della Lega alla Camera e primo firmatario della proposta di legge.

Mercato dell’auto in calo. Fca perde 15 punti

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Nell”Europa dei 28 e dei Paesi Efta (Svizzera, Islanda e Norvegia) a gennaio 2019 sono state immatricolate 1.226.446 auto, ovvero il 4,6% in meno dello stesso mese del 2018. Lo rende noto l’Acea, associazione dei costruttori europei. Fca ha immatricolato 72.584 auto, pari a -14,9% in meno dello stesso periodo dell’anno prima . La quota cala dal 6,6% al 5,9% e il solo brand a  positivo è Lancia Chrysler con 6.612 immatricolazioni, con una crescita del 54,9%.

Mercato dell'auto in calo. Fca perde 15 punti

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Nell”Europa dei 28 e dei Paesi Efta (Svizzera, Islanda e Norvegia) a gennaio 2019 sono state immatricolate 1.226.446 auto, ovvero il 4,6% in meno dello stesso mese del 2018. Lo rende noto l’Acea, associazione dei costruttori europei. Fca ha immatricolato 72.584 auto, pari a -14,9% in meno dello stesso periodo dell’anno prima . La quota cala dal 6,6% al 5,9% e il solo brand a  positivo è Lancia Chrysler con 6.612 immatricolazioni, con una crescita del 54,9%.

Delitto Caccia, confermato l’ergastolo a Schirripa

E’ stata confermata dalla corte d’assise d’appello milanese la condanna all’ergastolo per Rocco Schirripa, il panettiere 65enne imputato per l’assassinio del procuratore di Torino Bruno Caccia (nella foto) , nel giugno 1983. E’ dunque stata accolta la richiesta del sostituto pg Galileo Proietto per l’uomo accusato di aver fatto parte del gruppo di fuoco uccise il magistrato torinese. La condanna in primo grado era del giugno del 2017. “Sono contenta che sia finita così, ma mi dispiace molto perché mi è sembrato che ci fosse una certa fretta di concludere. Non mi pare sia stato dato di nuovo abbastanza spazio a quello che stava intorno a questo imputato. Questa sentenza conferma la responsabilità di uno dei colpevoli, ora bisogna cercare gli altri”, ha detto all’Ansa  Paola Caccia, figlia del procuratore.