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Il bollettino Covid di mercoledì 17 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2374 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 399 dopo test antigenico), pari al 9,0 % dei 26.452 tamponi eseguiti, di cui 13.937 antigenici. Dei 2374 nuovi casi, gli asintomatici sono 837 (35,2%).

I casi sono così ripartiti: 390 screening, 1339 contatti di caso, 645 con indagine in corso; per ambito: 37 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 172 scolastico, 2.165 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 283.697 così suddivisi su base provinciale: 23.645 Alessandria, 13.827 Asti, 9.201 Biella, 39.117 Cuneo, 21.966 Novara, 151.193 Torino, 10.636 Vercelli, 10.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.209 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono315 ( +16 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.281 (+ 112 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.798

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.392.436  (+26.452 rispetto a ieri), di cui 1.270.309 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.766

Sono 41 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.766 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.448 Alessandria, 612 Asti, 392 Biella, 1.167 Cuneo, 805 Novara, 4.485 Torino, 442 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

242.537 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 242.537 (+1723 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.800 Alessandria, 12.336 Asti,8.198 Biella, 32.974 Cuneo, 18.878 Novara, 128.183 Torino, 8.885 Vercelli, 9.251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.171 extraregione e 1.861 in fase di definizione.

Rumori molesti da movida, il Comune condannato a risarcire i residenti di San Salvario

Condanna in primo grado al Comune di Torino per  una causa civile: dovrà  risarcire 29 abitanti di  San Salvario per presunti danni subiti a causa dei rumori della movida. La denuncia era riferita  al periodo dal 2013 al 2018, dalla precedente all’attuale consiliatura di Palazzo Civico.

L’amministrazione civica sta ipotizzando  di fare appello. Per il Comune i  problemi collegati alla movida “non sono riconducibili esclusivamente alla mancata adozione di un Piano dell’inquinamento acustico, come affermato nella decisione del tribunale, ma hanno carattere ben più ampio, con aspetti di ordine pubblico e di tutela delle attività economiche del territorio”.

La Città di Torino ricorda di avere “adottato nel tempo ordinanze e regolamenti e anche stipulato accordi con associazioni di categoria del commercio”

Covid, martedì 16 marzo: la situazione in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2074 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 421dopo test antigenico), pari al 7,5 % dei 27.698 tamponi eseguiti, di cui 16.578 antigenici. Dei 2074 nuovi casi, gli asintomatici sono 776 (37,4%).

I casi sono così ripartiti: 364 screening, 1112 contatti di caso, 598 con indagine in corso; per ambito: 31 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 152 scolastico, 1.891 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 281.323 così suddivisi su base provinciale: 23.497 Alessandria, 13.732 Asti, 9.150 Biella, 38.679 Cuneo, 21.772 Novara, 149.921 Torino, 10.552 Vercelli, 10.508 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.307 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.205 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 299 ( +23 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.169 (+99 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.316

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.365.984 (+27.698 rispetto a ieri), di cui 1.262.807 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.725

Sono 43 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.725 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.444 Alessandria, 611 Asti, 392 Biella, 1.156 Cuneo, 804 Novara, 4.463 Torino, 440 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

240.814 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 240.814 (+1447 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.721 Alessandria, 12.285 Asti,8.179 Biella, 32.727 Cuneo, 18.744 Novara, 127.162 Torino, 8.804 Vercelli, 9.173 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.165 extraregione e 1.854 in fase di definizione.

Vaccino AstraZeneca sospeso: “Il Piemonte ha deciso per la massima sicurezza dei cittadini”

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE CIRIO E L’ASSESSORE ALLA SANITÀ ICARDI:

«La decisione di Aifa su AstraZeneca dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ha agito con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini»

«La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia»: lo sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Nelle scorse ore i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che ieri era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale.

«Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai – continuano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».

Alla luce della decisione assunta oggi dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto ieri in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi, dai responsabili dell’Emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

Energia e ambiente, il Piemonte punta sulle rinnovabili

“Entro aprile ho intenzione di convocare gli Stati generali della transizione energetica per fare il punto sulle numerose iniziative delle aziende che oggi investono sul settore e per illustrare le azioni che intendiamo mettere in campo”. Lo ha annunciato l’assessore regionale Matteo Marnati durante la discussione del bilancio di previsione 2021-2023 sui temi energia e ambiente in terza Commissione, presieduta da Claudio Leone

Promuovere la “green economy” in Piemonte, favorire lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, ridurre i consumi energetici per usi finali e potenziare le infrastrutture energetiche in chiave sostenibile sono infatti alcuni tra gli obiettivi strategici che l’assessorato intende perseguire anche attraverso il Piano energetico regionale che dovrà essere a breve affrontato dall’aula di Palazzo Lascaris.

In questa direzione fra le proposte regionali all’interno del Recovery fund è stato segnalato un investimento di 30 milioni di euro per la riqualificazione in chiave energetica di circa 200 edifici pubblici. Nell’ambito del programma interassessorile sulle fonti energetiche, che comprende progetti europei coerenti con la pianificazione energetica ambientale regionale e trasferimenti ad Arpa, a Città metropolitana e Province per accertamenti, ispezioni e monitoraggi degli impianti termici le risorse di competenza dell’assessorato sono di oltre 2,13 milioni di euro per il 2021 e di quasi 2,3 milioni annui per il 2022 e 2023. Previsto inoltre l’utilizzo di risorse (109mila euro nel 2021 e 200mila annui per il 2022 e 2023) per finanziare approfondimenti tecnico scientifici su fonti energetiche e sviluppo sostenibile da parte di Università, Politecnico e altri istituti di ricerca e per la diffusione dell’informazione sul tema. Marnati ha infine ricordato che il Piemonte con Torino si è candidato per ospitare il Centro italiano di alta tecnologia sull’idrogeno e per questo c’è la previsione di uno stanziamento complessivo di 150milioni di euro per la creazione di una “Hydrogen valley”, con la creazione di un’ampia filiera, se il progetto verrà approvato all’interno del Recovery fund.
Durante il dibattito sono poi intervenuti Monica Canalis (Pd) sui ristori alle Rsa del Piemonte che dovrebbero provenire dalle risorse previste dalla legge sulle derivazioni idroelettriche e Sean Sacco (M5s) sul superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e il possibile supporto regionale per facilitare l’accesso al credito.
Sempre in terza Commissione è poi intervenuto l’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, che ha sottolineato il pieno impegno per supportare il settore agricolo in un momento difficile, con un serrato confronto a livello nazionale in vista del nuovo Piano di sviluppo rurale. “L’ipotesi è ottenere per un biennio fra 360 e 452 milioni, cui dovremo però affiancare lo sforzo del cofinanziamento regionale”, ha spiegato l’assessore, che auspica di ottenere risorse aggiuntive da destinare al tema dei ristori per le alluvioni. Fra le priorità annunciate quella di garantire l’avvio dei bandi condizionati dal rispetto delle tempistiche stagionali.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione, l’assessore ha annunciato 600mila circa in meno per il 2021 collegati al maxiemendamento, con una riduzione che arriverà a 3 milioni per il 2022 e 2023, precisando però l’impegno a mantenere il più possibile i servizi senza toccare ad esempio gli indennizzi per incidenti stradali o le misure legate ad esigenze giornaliere come gli aggiornamenti per l’anagrafe agricola, il salariato agricolo e la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura.

Bollettino Covid di lunedì 15 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.742 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 158dopo test antigenico), pari al 12,3% dei 14.163tamponi eseguiti, di cui 7.156 antigenici. Dei 1.742 nuovi casi, gli asintomatici sono 649 (37,2%).

I casi sono così ripartiti: 352 screening, 901 contatti di caso, 489 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 145 scolastico, 1.573 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 279.249 così suddivisi su base provinciale: 23.424 Alessandria, 13.661 Asti, 9.096 Biella, 38.159 Cuneo, 21.581 Novara, 148.876 Torino, 10.515 Vercelli, 10.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.297 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.163 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 276 ( +9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.070 (+184 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 26.854

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.338.286 (+14.163 rispetto a ieri), di cui 1.254.268 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.682

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.682 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.440 Alessandria, 609 Asti, 389 Biella, 1.148 Cuneo, 797 Novara, 4.451 Torino, 436 Vercelli, 326 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

239.367 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 239.367 (+1175 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.639 Alessandria, 12.240 Asti,8.116Biella, 32.492 Cuneo, 18.633 Novara, 126.372 Torino, 8.767 Vercelli, 9.115 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.149 extraregione e 1.844 in fase di definizione.

Ragazzina suicida a dodici anni Si indaga per istigazione

Un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti è stato aperto dalla procura di Ivrea  per la morte di una ragazzina 12enne impiccatasi ieri sera  a una mensola di casa con la cintura dell’accappatoio.

Il padre ha dato l’allarme ma arrivati i soccorsi lei  era già morta.

I carabinieri hanno sequestrato pc e cellulare della ragazza.

Verranno  analizzati in queste ore per scongiurare l’ipotesi che la causa  sia una sfida su Tik Tok di cui per ora non ci sono riscontri.

Addio a Gianduja, è morto Aldo Rocchietti March

 Aldo Rocchietti March, “Gianduja ed Turin”, uno dei personaggi storici che hanno interpretato la maschera torinese è morto ieri

I suoi  75 anni li avrebbe compiuti martedì. Residente a Mathi, era malato da diverso tempo.

Giacometta, Giulietta Miele, ha espresso il proprio cordoglio su Facebook.

Dopo la morte dello storico Andrea Flamini, che per decenni aveva vestito i panni di Gianduja, insieme avevano dato vita alle sfilate del carnevale torinese, l’ultima l’anno scorso.

Il bollettino Covid di domenica 14 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.530 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 137 dopo test antigenico), pari al 10% dei 15.288 tamponi eseguiti, di cui 6.875 antigenici. Dei 1.530 nuovi casi, gli asintomatici sono 574 (35,7%).

I casi sono così ripartiti: 176 screening, 868 contatti di caso, 486 con indagine in corso; per ambito: 25 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 144 scolastico, 1.361 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 277.507 così suddivisi su base provinciale: 23.323 Alessandria, 13.549 Asti, 9.079 Biella, 37.977 Cuneo, 21.453 Novara, 147.783 Torino, 10.475 Vercelli, 10.423 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.291 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.154 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 267( +16 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.886(+96 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 26.499

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.324.123(+1.530 rispetto a ieri), di cui 1.251.324 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.663

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.663 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.440 Alessandria, 609 Asti, 389 Biella, 1.142 Cuneo, 797 Novara, 4.439 Torino, 436 Vercelli, 325 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

238.192 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 238.192 (+552 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.575 Alessandria, 12.196 Asti, 8.091 Biella, 32.352 Cuneo, 18.550 Novara, 125.663 Torino, 8.731 Vercelli, 9.045 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.149 extraregione e 1.840 in fase di definizione.

Vaccinazioni: da lunedì le preadesioni per gli ultra 70enni e persone affette da gravi patologie

Lunedì 15 marzo inizieranno alcune nuove fasi del piano vaccinale della Regione Piemonte.

Chi ha un’età compresa tra 70 e 79 anni (tutti i nati nel 1951 compresi) potrà esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

La richiesta arriverà in modo automatico al medico di famiglia, che si accorderà con l’assistito per fissare la data della vaccinazione ed eseguirla con il vaccino AstraZeneca nel suo ambulatorio, oppure in un ambulatorio di medicina di gruppo o in uno messo a disposizione dall’azienda sanitaria del territorio.
In Piemonte la fascia 70-79 anni comprende 480.000 cittadini, 17.000 dei quali già vaccinati in quanto ospiti di una Rsa.

Sempre lunedì 15 marzo partirà la prenotazione delle vaccinazioni anche per le persone che si trovano in condizione di estrema vulnerabilità.

Rientrano in questa condizione coloro che sono affetti da una delle 13 patologie indicate dal piano nazionale: malattie respiratorie; malattie cardiocircolatorie; condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica; diabete e altre endocrinopatie severe quali il morbo di Addison; fibrosi cistica; pazienti sottoposti a dialisi; malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive; malattie epatiche; malattie cerebrovascolari; patologie onco-ematologiche ed emoglobinopatie; sindrome di Down; trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche, grave obesità.

In questo caso la propria adesione va espressa direttamente al proprio medico di famiglia. La vaccinazione verrà fatta presso uno dei punti vaccinali della propria Asl attraverso i vaccini Pfizer e Moderna. La comunicazione della data e del luogo della somministrazione verrà inviata dalla Regione via sms e/o posta elettronica.

Dalla prossima settimana inoltre si partirà anche con l’adesione alla vaccinazione dei caregiver, ovvero coloro che convivono con pazienti affetti da alcune specifiche patologie: sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni; grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; malattie autoimmuni con associata immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; genitori di pazienti onco-ematologici ed emoglobinopatie sotto i 16 anni di età; pazienti con trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche (in lista di attesa e sottoposti a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura) o trapiantati al di fuori di queste tempistiche che abbiano sviluppato complicazioni.

Il 16 marzo inizierà invece la vaccinazione degli oltre 6000 disabili presenti all’interno delle comunità residenziali e semiresidenziali del Piemonte.

Intanto prosegue la vaccinazione delle persone con più di 80 anni con i vaccini Pfizer e Moderna. Sono più di 130.000 gli over80 vaccinati in Piemonte (oltre 20.000 all’interno delle Rsa). Tutte le persone che hanno preaderito (in totale 306.000) verranno chiamate man mano che arriveranno i vaccini da Roma.

“Abbiamo somministrato l’87% delle dosi disponibili per il nostro territorio e siamo la prima, tra le grandi regioni d’Italia, per percentuale di popolazione già vaccinata – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Ma non basta. L’Italia deve andare più veloce e per farlo bisogna potenziare la dotazione di vaccini. Chiediamo al Governo di darcene di più”.

Intanto, è giunto dal Ministero della Salute un aggiornamento delle patologie, i cui malati sono da considerarsi “estremamente vulnerabili”.

«Credo – sottolinea l’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi – che sia molto corretto l’approccio che ha avuto questo governo di dare priorità alle categorie di persone che se dovessero contrarre il virus avrebbero un’alta probabilità di sviluppare forme severe di malattia con conseguenze gravi».

Qui di seguito l’elenco dettagliato. Per le patologie segnalate con asterisco è prevista la vaccinazione contestuale anche dei loro conviventi:

– fibrosi polmonare idiopatica;

 altre malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia;

– scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA);

 pazienti post shock cardiogeno;

 sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone;

 sclerosi multipla;

– distrofia muscolare;

 paralisi cerebrali infantili;

– pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive*;

– miastenia gravis;

 patologie neurologiche disimmuni;

 soggetti con diabete di tipo 1;

– soggetti con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze;

 soggetti con morbo di Addison;

– soggetti con panipopituitarismo;

– pazienti affetti da fibrosi cistica, da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base;

– pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico;

– pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza*;

 pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico*;

– pazienti con diagnosi di cirrosi epatica;

evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto;

– persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3;

– pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione;

pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure*;

pazienti affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi;

– tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite;

– pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido*;

– pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva*;

– pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva*;

pazienti obesi con BMI maggiore di 35;

pazienti con diagnosi di AIDS o con <200 CD4

Nel caso di minori che non possano essere immunizzati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età, saranno vaccinati i loro genitori o i relativi tutori/affidatari.

Il nuovo documento ministeriale, inoltre, stabilisce che, insieme agli “estremamente vulnerabili”, vengano vaccinati, con le stesse modalità, anche i disabili gravi, così come definiti dalla legge 104/1992, art. 3 (“Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”). Prevista l’immunizzazione anche di familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa, in forma gratuita o a contratto.