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Covid, il Piemonte punta anche sulle cure

“Dal 20 al 26 gennaio il Piemonte è al terzo posto per prescrizioni giornaliere e utilizzo dell’antivirale Molnupivarir, dopo Liguria e Lazio e al quarto posto per prescrizioni e utilizzo degli anticorpi monoclonali, dopo Veneto, Lazio e Marche. Potremmo essere decisamente più avanti, ma al momento usiamo tutte le scorte che ci vengono distribuite”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’aggiornamento in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, sulla situazione pandemica.

“Abbiamo chiesto all’Aifa una revisione delle modalità distributive che ci auguriamo avvenga a breve – ha aggiunto l’assessore – e nel frattempo continuiamo a implementarne l’uso che, insieme alle cure domiciliari, sta dando buoni risultati”.

L’assessore e i suoi consulenti hanno confermato che dagli ultimi dati sembra che il picco della pandemia sia superato e sia cominciata la fase discendente anche se il numero dei contagi rimane alto.
In attesa che vengano emanate nuove imminenti direttive governative per le scuole, rispondendo a Francesca Frediani (M4o) l’assessore ha dichiarato che “si farà parte diligente, con l’Assessorato all’Istruzione, affinché sia rispettata la circolare interministeriale che prevede anche per gli studenti portatori di handicap la didattica in presenza”.

Con Stecco (Lega) ha convenuto sulla possibilità di valutare e identificare, a seconda dei periodi, i principali soggetti vettori del contagio, rappresentati per lo più da chi ha frequenti contatti interpersonali come i lavoratori e gli studenti. Rispondendo a Marco Grimaldi (Luv) Icardi ha riferito che “i 960 posti letto, in parte pubblici e in parte privati, a disposizione della Regione e suddivisi su tutto il territorio regionale, sono da considerarsi ‘attivabili’ per erogare cure Covid”.

La Commissione ha poi iniziato l’esame delle quattro proposte di legge sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, presentate dai primi firmatari Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi) e Sara Zambaia (Lega). I commissari hanno convenuto di procedere all’esame del testo unificato dei quattro provvedimenti licenziati dal gruppo di lavoro presieduto dal vicepresidente Rossi, che verrà esaminato nelle prossime sedute per poi approdare in Aula.

In apertura dei lavori, su proposta di Daniele Valle (Pd) sonio stati auditi i rappresentanti del Comitato Famiglie 162 per un approfondimento sull’attività del Comitato e sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Il presidente del Comitato Claudio Gilardi e Clara Salvador hanno insistito sulla necessità che “anche in Piemonte, come in Sardegna, in Friuli Venezia Giulia e in Toscana, venga data piena attuazione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità attraverso l’attivazione di ‘progetti di vita’ personalizzati e coprogettati tra la persona con disabilità, la famiglia e i Servizi sociali, previa adeguata formazione degli operatori”.

Rispondendo a MaglianoGilardi ha affermato che “la delibera di Giunta 51-2019 prevede ‘progetti di vita’ indipendente per tutte le disabilità, ma mentre è relativamente facile ottenere assegni di cura per disabilità motoria, nei casi di disabilità sensoriale e intellettiva è tutto più complicato”.

“Abbiamo bisogno – ha risposto Salvador a Valle e Stecco – che i progetti di vita indipendente siano gestiti dai Servizi socioassistenziali anche nell’ottica del ‘dopo di noi’ e che si provveda a una riprogrammazione delle risorse economiche per dar loro continuità”.

Vaccini record in Piemonte: 1,3 milioni in un mese

Il presidente Cirio: “Raggiunto l’obiettivo di vaccinare in tempo chi  rischiava di restare senza Green pass”

“Ieri abbiamo raggiunto un altro obiettivo importante, quello di vaccinare entro il 31 gennaio tutti coloro che da oggi, con le nuove regole di durata del Green pass a 6 mesi, rischiavano di trovarsi senza certificazione verde valida – ha sottolineato il presidente Cirio -. In un mese, da quando il Governo ha annunciato le nuove disposizioni, il Piemonte ha somministrato 1,3 milioni di vaccini. Una cifra record, merito dello sforzo enorme di tutti i nostri operatori che non si sono fermati un giorno, festività comprese. Resta ora il nodo degli over50 che, pur avendo l’obbligo vaccinale, non hanno ancora manifestato la volontà di vaccinarsi, circa 153 mila persone in Piemonte. Tutti coloro che nelle scorse settimane hanno preaderito sono stati convocati in modo da essere in regola con la scadenza di metà febbraio, quando chi ha più di 50 anni per lavorare dovrà mostrare il Super Green pass”.

Misure antismog, cala la concentrazione di PM10. Da martedì 1 febbraio nessun blocco ai diesel Euro 5

In base ai dati previsionali di PM10 forniti oggi da Arpa Piemonte, da domani – martedì 1 febbraio – le misure di limitazione del traffico veicolare passeranno al livello bianco del semaforo antismog.

Torneranno pertanto in vigore le sole misure permanenti: fermi tutto il giorno (compresi i festivi) gli autoveicoli per il trasporto persone e merci Euro 0 e Euro 1 (tutte le alimentazioni: benzina, diesel, metano, gpl); il divieto è esteso agli Euro 2 per i motori a benzina e diesel. Circolazione vietata anche per ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1 (divieto dalle 0 alle 24 di tutti i giorni) e per i veicoli diesel Euro 3 e Euro 4, per il trasporto di persone o merci, per i quali lo stop è in vigore dal lunedì al venerdì con orario dalle 8 alle 19.

Con il livello bianco sono nuovamente attive le esenzioni ai blocchi per i veicoli dotati del dispositivo “Move-In”.

Il prossimo giorno di controllo sarà mercoledì 2 febbraio; eventuali variazioni del semaforo, con relative misure di limitazione del traffico, entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Il bollettino Covid di lunedì 31 gennaio

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COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 6.241 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.167 dopo test antigenico), pari al 9% di69.607 tamponi eseguiti, di cui 62.925 antigenici. Dei 6.241 nuovi casi gli asintomatici sono 5.339 (85,5%).

I casi sono così ripartiti: 4.921 screening, 1.050 contatti di caso, 270 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 877.892, così suddivisi su base provinciale: 71.634 Alessandria, 40.344 Asti, 33.524 Biella, 120.773 Cuneo, 67.760 Novara, 462.675 Torino, 31.068 Vercelli, 31.769 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.289 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.056 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono127 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.111 (+28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 138.003

I tamponi diagnostici finora processati sono 14.294.418 (+69.607 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.601

Sono 18, tra i quali 2 di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.601deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.659 Alessandria, 768 Asti, 479 Biella, 1.554 Cuneo, 1.018 Novara, 6.015 Torino, 580 Vercelli, 406 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 122 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

725.050 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 725.050 (+14.497rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 61.374 Alessandria, 35.101 Asti, 27.326 Biella, 102.450 Cuneo, 59.424 Novara, 378.155 Torino, 25.723 Vercelli, 27.457 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.698 extraregione e 5.342 in fase di definizione.

Aria di primavera: sole, temperature miti e pollini in anticipo

Una domenica primaverile, quella di ieri a Torino e in Piemonte, con temperature sui 16 gradi, alla quale seguiranno giorni altrettanto soleggiati ma ventilati

I pollini sono  in anticipo, nell’inverno che finora è stato segnato da pochissime precipitazioni tanto da ridurre la portata del Po al 50 per cento e dei fiumi in generale ancora peggio in tutto il Piemonte.

Alcune piante come i cipressi e i noccioli  hanno avviato una  ripresa vegetativa negli ultimi giorni di dicembre, processo accentuato nelle prime due settimane di gennaio, emettendo anticipatamente il loro polline. Un picco anomalo – spiega l’agenzia Arpa – è stato rilevato  il 15 gennaio a Novara con 591 pollini al metro cubo di Cupressaceae. Quello dei pollini in anticipo non è un evento unico: due altri precedenti si sono verificati  negli inverni 2006/2007 e 2011/2012 ma si tratta di fenomeni che, osserva Arpa  “avvengono in modo sempre più frequente e ravvicinato e con un quantitativo di polline rilasciato incrementato”.

Senza dimora: un nuovo temporaneo punto di accoglienza notturna in centro città

Sarà operativo da lunedì 31 gennaio un nuovo punto temporaneo di accoglienza notturna per persone senza dimora, costituito da quattro tende pneumatiche e predisposto dalla Città di Torino in collaborazione con la Caritas Diocesana di Torino e la Croce Rossa Italiana.

 

Allestito nell’area pedonale di via della Basilica angolo piazza San Giovanni, ospiterà le persone che da alcune settimane trascorrono la notte all’aperto, dormendo sotto i portici del Palazzo dei lavori pubblici e nelle vie del centro cittadino.

Le strutture temporanee nell’area delle Porte Palatine permetteranno loro di passare le ore più fredde in una struttura riscaldata e sicura, che garantirà una maggior privacy e l’accompagnamento degli operatori di Croce Rossa Italiana e delle altre realtà del volontariato locale.

Nelle ultime settimane l’Amministrazione comunale ha attivato operazioni di pulizia dei portici e del lastricato per rendere lo spazio più vivibile. L’irrigidimento delle temperature ha spinto Palazzo civico ad attivare questo ulteriore presidio emergenziale per offrire un riparo anche nel centro cittadino.

“Un ulteriore sostegno a quanti vivono in una condizione di estrema marginalità e fragilità, per poterli indirizzare a strutture di prossimità (oltre 800 i posti nei dormitori della città) e verso i servizi sociali del territorio, anche allo scopo di iniziare percorsi che li portino alla conquista di una stabilità personale e, come obiettivo ultimo, al passaggio a soluzioni abitative autonome e durature” – sottolinea l’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli.

Per parte sua, “la Polizia municipale – aggiunge Gianna Pentenero, titolare della delega alla Sicurezza – continuerà l’importante e delicato lavoro svolto attraverso gli agenti del Nucleo di prossimità, impegnati quotidianamente a monitorare la situazione, garantire la sicurezza e a collaborare con i servizi sociali e i volontari per offrire assistenza a queste persone che vivono in condizioni di estrema marginalità”.

Covid, domenica 30 gennaio La situazione in Piemonte

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COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 6.244 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4.690 dopo test antigenico), pari al 10,7% di 58.480 tamponi eseguiti, di cui 50.268 antigenici. Dei 6.244 nuovi casi gli asintomatici sono 5.258 (84,2%).

I casi sono così ripartiti: 4.736 screening, 1.082 contatti di caso, 426 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 871.651, così suddivisi su base provinciale: 71.125 Alessandria, 40.059 Asti, 33.098 Biella, 120.027 Cuneo, 67.383 Novara, 459.407 Torino, 30.837 Vercelli, 31.534 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 13.927 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono12(+4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.083 (+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 146.307

I tamponi diagnostici finora processati sono 14.224.811 (+58.480 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.583

Sono 11, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.583 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.656 Alessandria, 768 Asti, 478 Biella, 1.553 Cuneo, 1.013 Novara, 6.008 Torino, 579 Vercelli, 406 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 122 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

710.553 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 710.553 (+8.578 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 60.272 Alessandria, 34.469 Asti, 26.620 Biella, 100.600 Cuneo, 58.396 Novara, 370.336 Torino, 25.219 Vercelli, 26.953 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.613 extraregione e 5.075 in fase di definizione.

Non piove e non nevica da 50 giorni, Po dimezzato

Nè pioggia nè neve da  cinquanta giorni sul Piemonte,  tanto che la portata del fiume Po è dimezzata mentre altri corsi d’acqua lamentano un deficit fino al 70%.

I dati sono di  Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale). Dall’8 dicembre sono mancati dai 45 ai 100 millimetri di pioggia previsti nel periodo, che ha registrato  un’anomalia termica di +0.9 gradi a dicembre e +1.5 a gennaio. Nel mese intero  la media di precipitazioni, comprese le nevicate sulle creste di confine portate dal vento, è di 4,6 mm: è il quarto dato più secco del mese, da 63 anni, dopo il 1989, il 1993 e il 2005. Nelle prossime settimane però non sono previste precipitazioni di rilievo e dopo il deficit pluviometrico di tutto il 2021,  del l 17%, tutti i bacini del nord della regione sono in situazione di siccità “moderata” che diventa “severa” in tutte le zone sud-occidentali, con lo stato più grave per Tanaro e Stura di Demonte. La carenza di  neve in montagna è del 50%  e diventa 60% in equivalente acqua. I fiumi Sesia, Pellice, Maira e Bormida hanno perso il 70% della portata. Il Po a Torino, con 31 metri cubi al secondo, si sta avvicinando al minimo storico, 29,5 mc/s del 2008 e a valle, a Isola S.Antonio (Alessandria) ha segnato il terzo valore più basso negli ultimi 25 anni, 171 metri cubi al secondo.

È il torinese Giuliano Amato il nuovo presidente della Corte costituzionale

E’ stato eletto questa mattina all’unanimità e  resterà in carica fino al prossimo settembre.

Nominato giudice costituzionale nel 2013, è stato vicepresidente della Corte dal settembre 2020.
Costituzionalista e giurista di fama internazionale, Giuliano Amato è stato due volte primo ministro (nel 1992 e nel 2000) e ministro del Tesoro (nel 1987 e nel 1989) e una volta ministro dell’Interno (nel 2006) e per le Riforme istituzionali (nel 1998).

Stupinigi e il suo borgo, una nuova Venaria: maxi progetto del Piemonte candidato ai fondi del Pnrr

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Vittoria Poggio: «Pronti a raccogliere la sfida, progetto ambizioso ma abbiamo le forze per realizzarlo»

Il sindaco di Nichelino Tolardo e il consigliere regionale Sarno: «Orgogliosi di questa candidatura, Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio»

 

Il recupero del complesso di Stupinigi è ufficialmente uno dei progetti bandiera che la Regione Piemonte candiderà sui fondi del PNRR: lo ha definito la Giunta regionale, con una delibera che conferma la volontà di investire su questo grande piano di riqualificazione che, dopo quello che ha interessato la Reggia di Venaria, sarà il più grande per il sistema culturale e turistico piemontese.

Il progetto sarà quindi presentato a bando sulla misura 2.1 «Attrattività dei Borghi» finanziato dal Governo con i fondi del PNRR, con l’obiettivo di creare dei poli di interesse turistico-culturali capaci di stimolare anche il ripopolamento.

Le risorse a disposizione di ogni Regione sono 20 milioni, che in Piemonte saranno impiegati per il recupero dell’area della Palazzina di caccia, ma anche per creare una vera e propria cittadella adiacente con negozi, attività artigianali e commerciali.

L’investimento complessivo previsto è di 25 milioni di euro, 20 nell’ambito appunto del PNRR e altri 5 nell’ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, con l’obiettivo di non frammentare le energie di queste risorse, concentrandole in un grande intervento dalle ricadute storiche per l’intero territorio piemontese e italiano.

«Il Piemonte – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è pronto a raccogliere questa sfida, il progetto è ambizioso ma abbiamo le capacità e le forze per farlo crescere e per portarlo a compimento. Stupinigi non ha nulla da invidiare ai Castelli della Loira, diventerà una seconda Reggia di Venaria, un polo attrattivo non solo per le sue bellezze. E se Venaria ha principalmente una vocazione culturale e artistica, per il concentrico di Stupinigi immaginiamo una configurazione innovativa e particolare, storica e architettonica, ma allo stesso tempo rurale ed esperienziale. Il progetto di recupero, infatti, non coinvolgerà solo la Residenza reale, ma anche le sue cascine e le antiche botteghe».

«Siamo orgogliosi di questa candidatura – affermano entusiasti Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino e Diego Sarno consigliere regionale e già assessore alla cultura nichelinese -. Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio: in questi anni ci siamo impegnati, anche attraverso il Protocollo dei Sindaci, per valorizzare l’area dal punto di vista storico-artistico e come polo culturale e ambientale con eventi di interesse internazionale come Stupinigi Sonic Park. L’esito positivo del bando, grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte, permetterà a Stupinigi di continuare ad essere motivo di orgoglio del territorio, diventando sempre di più punto di riferimento culturale dell’intero Piemonte, e a noi di mantenere un impegno preso con il nostro territorio».

Il programma «Stupinigi 2030» ha tutti i requisiti richiesti dalle linee di indirizzo ministeriali su questa specifica misura: riconoscibilità storica della struttura, borgo a rischio abbandono, comune localizzato in una area protetta, comune localizzato in area di valore paesaggistico e l’interesse culturale (fa parte di un sito UNESCO di interesse internazionale e nazionale e appartiene a reti e itinerari riconosciuti).