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Il mondo della musica dal vivo e della cultura fa rete per riqualificare la città

“IL MIO LAVORO È UN GIOCO, UN GIOCO MOLTO SERIO”

In occasione di Eurovision Song Contest, le rappresentanze di live club, circoli, festival, operatori del settore della musica dal vivo e del mondo della cultura del territorio si sono incontrati al Media Centre Casa Italia, per dare il via a un confronto e una co-progettazione condivisa sul territorio

Il mondo della musica dal vivo e della cultura a Torino fa rete, con l’obiettivo di diventare motore di riqualificazione e rigenerazione sociale e culturale. In vista di Eurovision Song Contest, nasce un dialogo aperto e condiviso con le istituzioni con la partecipazione dell’Assessora alla Cultura della Citta di Torino Rosanna Purchia insieme a Guido Cerrato di Camera di commercio di Torino con live club, circoli, imprese, cooperative, associazioni e festival del territorio che, attraverso la propria attività quotidiana, contribuiscono 365 giorni l’anno a rendere vivo il territorio.

Eurovision Song Contest mette infatti al centro del dibattito il settore della musica dal vivo e lo show business per l’internazionalità e l’attrattività turistica e la vivacità del nostro territorio. Un‘occasione unica, per attivare un nuovo percorso di riflessione e rinnovamento del settore, a partire dalle indagini emerse: si valuta che solo sulla città  di Torino in seguito alla pandemia si sia verificata una diminuzione dei concerti live del 40% rispetto ai numeri pre pandemia.

Fra i soggetti abilitati che realizzano studi in ambito culturale per consegnarli alle istituzioni, la Camera di commercio di Torino che ha presentato in occasione dell’incontro al Media Centre Casa Italia, un’analisi del settore musicale a Torino e in Piemonte sulla base delle realtà registrate al Registro Imprese camerale: a fine 2021 in Piemonte risultano registrate 1.298 imprese afferenti al settore musicale (il 6,6% del dato nazionale), di cui 715 (il 55%) tra Torino e provincia. Si tratta di un tessuto imprenditoriale particolarmente eterogeneo dove convergono le attività musicali in senso stretto, come la fabbricazione e il commercio degli strumenti o la registrazione sonora, e altre attività più generali, come la gestione della biglietteria degli eventi o la gestione dei teatri e delle sale da concerto.

Appare sempre più necessario ridurre le distanze tra istituzioni ed enti privati per decidere di considerare finalmente il valore aggiunto della cultura pari a quello economico, ed identificare l’impresa culturale quale modello dell’industria del futuro e come possibile volano di attrazione turistica della città.

L’obiettivo è quindi quello di costituire una piattaforma di confronto e di co-progettazione condivisa per confrontare esperienze, criticità, ma anche opportunità fra gli operatori del settore, che può nascere solamente da una visione condivisa, per ripartire proprio dai luoghi della cultura e dalla progettazione culturale, non solo come presidio sociale, ma anche e soprattutto come indotto economico e strumento di inserimento lavorativo in ambito culturale.

Con la citazione dell’artista surrealista Maurits CornelisEscher Il mio lavoro è un gioco, un gioco molto serio”,si vuole rappresentare la complessità e il valore artistico di un settore, quello della musica dal vivo e della cultura, che sale e scende scale da molti anni, senza mai trovare le chiavi di casa.

Sovrapposizioni e sedimenti normativi, dal locale al nazionale, sono l’eredità di decenni che portano infatti il settore alla dispersione di un potenziale che potrebbe essere invece il motore di modelli di riqualificazione e di rigenerazione sociale e culturale.

Oltre due anni di pandemia hanno contribuito a far riaffiorare le criticità già in essere da tempo immemore, ma soprattutto a far emergere uno scollamento, quello tra la cultura definita “istituzionale” e quella che gli operatori del settore amano invece definire “cultura diffusa”. Questa immensa crisi ha quindi generato danni non indifferenti al settore, ma ha anche contribuito ad un chiaro percorso di riflessione, identificazione e riavvicinamento ai temi del futuro e ad una grande solidarietà tra operatori e operatrici culturali, che si è trasformata in reti.

Da queste reti si intende ripartire, con un’operazione di visione che parte dalla grande consapevolezza che ci sia molto lavoro da fare e che richiede un’ampia dimensione di ascolto da parte delle Istituzioni. Deve svilupparsi un elemento prospettico di supporto alle competenze e di advocacy pubblico/privata per le nuove esperienze che esplorano l’innovazione e il futuro della produzione e diffusione culturale. La ricerca e la sperimentazione, in tal senso, sono motore per un orizzonte di prossimità sociale e impresa culturale.

Dare centralità a queste istanze è la chiave di volta per riportare linfa alla cultura e alla società del futuro.

Guido Cerrato, Camera di commercio di Torino ha commentato a margine dell’incontro: “A fine 2021 in Piemonte risultano registrate 1.298 imprese afferenti al settore musicale (il 6,6% del dato nazionale), di cui 715 (il 55%) tra Torino e provincia. Tuttavia, al di là di questi dati, quello che importa di più è il tema delle opportunità e delle potenzialità di questo settore, a partire dall’occasione che crea la tecnologia che sta aprendo nuovi mercati, ma anche la creazione di nuovi mestieri e nuove imprese, fino ad ora operanti in altri settori”.

Daniele Citriniti, La Musica Che Gira /Io sono la musica che ascolto dichiara: Dai dati emersi dalla ricerca “Io Sono La Musica Che Ascolto” che fa riferimento al periodo 2018/2019 e quindi pre-pandemia (report: https://www.iosonolamusicacheascolto.it/report/) il numerodi artisti e di esibizioni vedeva già a quei tempi una diminuzione dei luoghi, degli spazi, degli eventi culturali, oltrechè dei festival di musica dal vivo, con una presenza quasi inesistente di concerti nello spazio pubblico. Con il contraccolpo del periodo post-pandemico, secondo i dati i 200 circa spazi ed eventi dedicati alla musica dal vivo tracciati nel biennio 2018/2019 si sono ridotti al 2022 del 40% e solo 6 sono state le nuove aperture”

Salvatore Perri, Italian Music Festivals in occasione dell’incontro afferma: “Come realtà del territorio ci occupiamo di un festival unico ed originale, Apolide Festival, che prende forma in un luogo speciale tra i boschi nel cuore del Canavese. Il nostro lavoro, e quello di tutta la rete di Italian Music Festivals però non consiste solo nel proprorre programmazioni e concerti, ma soprattutto nella capacità di costruire comunità attive e partecipate, ma anche di promuovere un territorio, in grado quindi di produrre ricadute, di far girare economia e lavoro. Non vogliamo quindi costituire un ostacolo in termini di permessistica, ma anzi vogliamo costituire un aiuto per scoprire anche nuove realtà del settore”.

Alessandro Roggero, MuV – Consorzio Musica dal Vivo commenta: “Durante la pandemia abbiamo costituto il Consorzio Musica dal Vivo, un nuovo strumento per costruire una rete che potesse essere solida e che unisse tante anime a Torino, anche al fine di accelerare per essere riconosciuti giuridicamente. Uno strumento di relazione verso l’esterno, quindi, che unisce i live club della città, con un approccio propositivo. Circa l’80% degli artisti che ruoteranno nell’ambito dell’Eurovillage sono passati dai nostri palchi. Miriamo quindi a porci come un mezzo di coprogettazione delle politiche future della città, o per lo meno a costituire uno strumento che possa essere l’inizio di questo percorso”

Luca Bosonetto, di ARCI Torino afferma: “Anche Arci Torino è cambiata in pandemia, se pre-pandemia contavamo 140 associati adesso ne abbiamo 180, 60 di queste associazioni si occupano di attività nel settore della musica. Il numero dei presidi musicali è riuscito a non diminuire. Esistiamo in tutte le circoscrizioni e sappiamo fare rete: la prossimità è un valore che ARCI Torino potrebbe mettere a disposizione, insieme a una seconda ricchezza, quella della diversità delle sue realtà. Siamo a disposizione della Città, a partire dalla nostra visione, non proprietaria, democratica, ma che produce economie confrontabili a quelle delle imprese, mettendo quindi a valore questa prossimità in vista di un possibile tavolo di progettazione”

Arianna Bargiglione, Rete DOC – DOC Servizi – Filiale di Torino dichiara: “Il claim di questo incontro rappresenta l’anima della nostra cooperativa, ci occupiamo infatti tutti i giorni degli operatori sia in ambito spettacolo, che in ambito culturale. Durante la pandemia, abbiamo perso circa il 75% del fatturato generale del settore. Inoltre, circa un quinto dei tecnici dello spettacolo ha deciso di cambiare lavoro, dopo il periodo pandemico. Ci troviamo quindi in un periodo in cui la Città di Torino sta riesplodendo di eventi e noi non abbiamo più gli stessi lavoratori. Quello che dobbiamo fare è quindi diffondere la cultura del lavoro e cercare anche di diffondere maggio ottimismo e cercare di infondere più ottimismo per il settore

Torino ha il nuovo arcivescovo Si insedia monsignor Repole

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’ordinazione, in questo pomeriggio di sabato 7 maggio, sul sagrato della cattedrale di San Giovanni Battista. Ad anticiparla un breve benvenuto del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a nome di tutte le autorità civili della Città. A seguire, domenica 8, l’ingresso ufficiale nella diocesi di Susa, nella Cattedrale di San Giusto. Il motto che campeggia sullo stemma del nuovo Arcivescovo di Torino, tratto dalla lettera di Paolo ai Galati: “Cristo ha dato se stesso per me”

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Il futuro di Torino passa anche dalla transizione energetica

CITTÀ, POLITECNICO, UNIVERSITÀ E ESCP BUSINESS SCHOOL INSIEME

Firmato un Protocollo d’Intesa per delineare le strategie e supportare le politiche locali sulla decarbonizzazione 

Come tutti possiamo toccare con mano in questo periodo di crisi energetica, l’energia rappresenta oggi un bene essenziale per la sopravvivenza delle nostre economie e per la qualità della nostra vita. D’altra parte, non è più praticabile uno sviluppo energetico che prescinda dai criteri dettati dalla transizione ecologica. Dovrà necessariamente realizzarsi, quindi, una transizione energetica verso la decarbonizzazione, con il passaggio da un sistema basato sulle fonti fossili a uno fondato sulle fonti rinnovabili.

Per la Città di Torino si tratta di una sfida da cogliere, considerato che nel 2019 gas e prodotti petroliferi hanno rappresentato il 56.4% del consumo energetico finale dei settori municipale, terziario, residenziale, dell’illuminazione pubblica e dei trasporti in città, come testimonia il terzo rapporto di monitoraggio (2021) di TAPE – Turin Action Plan for Energy.

Il Protocollo d’Intesa presentato oggi all’Energy Center del Politecnico tra la Città di Torino – rappresentata dal Sindaco Stefano Lo Russo, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino, rappresentati rispettivamente dai Rettori Guido Saracco e Stefano Geuna ed ESCP Business School – il cui Presidente Francesco Profumo era collegato on line – vuole contribuire a una pianificazione energetica integrata e multi-dimensionale per Torino, che consenta il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

I soggetti firmatari convengono sulla necessità di fare sistema sulla frontiera della ricerca e del supporto al processo di decisione politica attraverso lo sviluppo di metodologie e strumenti innovativi e condivisi e collaborando, ciascuno nell’ambito della propria missione, per guidare il processo di transizione energetica urbano.

A tal fine verranno definite, attraverso una strategia condivisa coordinata dal Laboratorio Energy Security Transition EST@energycenter, le aree funzionali in cui è necessario operare e delineare le strutture, gli strumenti e le azioni per implementare e seguire operativamente questi obiettivi, unitamente all’indicazione dei costi operativi, per individuare un approccio inter-disciplinare che interagisca con le altre transizioni, ovvero quella digitale e informatica, la transizione socio-culturale e quella economico-produttiva.

L’ambizione è quella di creare un vero e proprio “modello Torino” di supporto science-based al processo di decisione politica per l’energia, sviluppando “tecnologie” (gestione dati, modellazione fruibile e interrogabile, cataloghi di azioni/policy) per la Città e riproducibili in altri contesti nazionali e internazionali.

Il processo mira a creare competenze condivise, costruire una visione comune, definire una strategia operativa e sviluppare strumenti di supporto, allo scopo di implementare azioni concrete e misurabili e di accompagnare la Città lungo le traiettorie delle transizioni, con riferimento a energia e sostenibilità.

Tra gli obiettivi specifici dell’accordo, quindi, ci saranno: l’acquisizione dei dati per mappare costantemente il sistema energetico della città; la creazione di modelli, alimentati dai dati in grado di offrire una stima scientifica e quantitativa dei possibili impatti di scelte alternative; lo sviluppo di strumenti integrati e innovativi (database, piattaforme web interattive, decision theatre) a supporto del decisore e la creazione di un processo partecipativo e un dialogo diretto e costruttivo tra Amministrazione e popolazione attorno ai temi dell’energia e della sostenibilità.

Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha commentato: “Il Politecnico ha aderito con entusiasmo alla chiamata della Città, perché il nostro sistema è estremamente complesso e per affrontarlo è necessario fare “massa critica”, mettere a sistema le nostre competenze a servizio dei decisori politici e fare in modo che le loro scelte siano indirizzate al meglio. I nostri Atenei a Torino collaborano da tempo sui temi della sostenibilità, per affrontare in modo sinergico le sfide del nostro tempo: lo abbiamo già fatto per il Governo italiano, e ora siamo più che disponibili a supportare la Città di Torino”.

Aeroporto di Torino, riparte e cresce il traffico passeggeri

Ad aprile 2022 il traffico passeggeri cresce del 10% sui dati dello stesso mese 2019

Riparte il traffico passeggeri dell’Aeroporto di Torino. Lo scalo registra ad aprile 2022 un totale di 350.984 passeggeri tra arrivi e partenze, segnando un incremento del +10% sui dati dello stesso mese 2019, anno pre-Covid. Questo risultato rappresenta il miglior risultato di sempre per quel che riguarda il mese di aprile dell’Aeroporto di Torino e pone le basi per una stagione estiva di ulteriore crescita.

Ad aprile 2022 le destinazioni nazionali che hanno trainato la crescita sono state Catania, Napoli e Bari, mentre sul fronte internazionale Barcellona, Madrid e Parigi.

È stato possibile raggiungere questi ottimi dati di traffico anche grazie al fatto che nel 2022 l’Aeroporto di Torino è raggiungibile da tante nazioni e città come non lo è mai stato, con tariffe low cost, che consentono ai passeggeri la migliore combinazione possibile tra prezzo e orario di volo, ampliando dunque il potenziale turistico del territorio.

Il traffico registrato nel mese di aprile 2022 ha beneficiato infatti di 13 collegamenti non operati nell’aprile 2019 da e per Agadir, Billund, Budapest, Copenhagen, Gran Canaria, Lanzarote, Londra Heathrow, Malaga, Palma di Maiorca, Parigi Beauvais, Parigi Orly, Tel Aviv e Trapani.

Si tratta di un segnale molto positivo per la ripartenza del settore turistico, sia outgoing dopo due anni di rallentamento dovuto alla pandemia, ma soprattutto incoming, con la possibilità per Torino e il Piemonte di attrarre nuovi turisti dall’estero durante tutto l’anno.

Il vettore che traina questa forte ripresa è Ryanair, che ha la sua base a Torino da novembre 2021 e che ha da poco avviato il nuovo volo per Breslavia (2 maggio), in Polonia. Nelle prossime settimane prenderanno poi il via i nuovi collegamenti per Zara (dal 3 giugno), meta balneare da cui poter raggiungere le isole della Croazia, e Praga (dal 5 giugno), capitale della Repubblica Ceca famosa per il suo patrimonio architettonico e culturale. In totale sono 36 le destinazioni (di cui 27 internazionali) servite dal vettore irlandese. Anche molte altre compagnie aeree concorreranno allo sviluppo del network con ulteriori novità: Wizz Air già propone dal 28 marzo Lamezia Terme, e presto si potrà volare anche a Skopje (dal 2 giugno) e a Cluj-Napoca (dal 3 agosto) mentre easyJet collega per la prima volta nella stagione estiva Torino con Londra Gatwick. Infine, saranno rafforzati i collegamenti con la Grecia con i nuovi voli di Volotea per Atene (dal 27 maggio), Santorini (dal 4 luglio), su cui opererà anche Blue Air (dal 23 giugno).

L’ampliato network voli, che ora comprende 62 destinazioni di cui 47 internazionali, rappresenta un’occasione di crescita per il territorio e per il successo dei grandi eventi in programma nei prossimi mesi, a partire dall’Eurovision Song Contest che si svolgerà a Torino nel mese di maggio.

Si stima che, per l’occasione, transiteranno all’Aeroporto di Torino nel periodo compreso tra il 10 e il 14 maggio 2022 (giorni della manifestazione canora) più di 40mila passeggeri e che i principali mercati di provenienza saranno l’Italia, la Spagna, la Germania, la Gran Bretagna e la Francia.

Concluso l’intervento di pulizia del Po a Torino

Con un complesso intervento di rimozione dei tronchi e del legname accumulatosi nel tratto in secca nei pressi della traversa Michelotti, si sono concluse oggi le operazioni di pulizia del Po che hanno interessato il fiume nel tratto compreso tra la passerella Turin Marathon e il ponte Vittorio Emanuele I.

I lavori sono stati avviati il 20 aprile con l’intervento di estirpazione della vegetazione acquatica realizzato con l’utilizzo di due motobarche fresatrici, che hanno rimosso le radici delle piante dal fiume. L’intervento non è stato del tutto risolutivo in quanto le condizioni presenti in questo periodo hanno fornito l’habitat naturale per una proliferazione abnorme della vegetazione acquatica. La portata del fiume, particolarmente ridotta a causa della carenza di pioggia degli ultimi mesi, ha inoltre favorito lo sviluppo della vegetazione con largo anticipo rispetto agli ultimi anni.

In vista di un’ulteriore riduzione della portata del fiume e dell’aumento delle temperature sono stati programmati due ulteriori interventi, che saranno effettuati nel mese di giugno e luglio, per eliminare i residui di vegetazione acquatica in modo da assicurazione condizioni ottimali di sicurezza della navigazione sportiva

Riparte la progettazione della tratta italiana della Torino-Lione

Riparte ufficialmente, dopo 5 anni di inerzia la progettazione della tratta italiana della TAV Torino-Lione. Esprimono soddisfazione il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  e l’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture per l’ordinanza firmata ieri dal commissario straordinario di governo per la Tratta italiana della Torino- Lione Calogero Mauceri, con la quale si autorizza RFI a sviluppare il progetto definitivo della nuova linea “Avigliana-Orbassano” e degli interventi di adeguamento dello scalo di Orbassano.

 

La nota della Regione: “L’attuale amministrazione regionale ha sostenuto fin dal suo insediamento la necessità del commissariamento dell’opera, grazie alla quale oggi si può finalmente ripartire con la progettazione in Italia nella piena consapevolezza, come sottolineano il governatore del Piemonte e il suo Assessore alle Infrastrutture, che la Tav sia un’infrastruttura indispensabile affinché il Piemonte possa cogliere le opportunità offerte dal traffico merci del nuovo collegamento ferroviario e Sito Interporto di Orbassano possa diventare il principale scalo logistico del Nord Ovest”.

Regione e settore socio-sanitario si incontrano per fronteggiare la crisi dell’assistenza agli anziani

Si è svolto presso l’assessorato alla Sanità un incontro fra le rappresentanze del settore socio-sanitario e l’assessore piemontese, Luigi Icardi, con l’intento di affrontare i punti di maggiore criticità relativi al settore dell’assistenza agli anziani.

L’incontro si è rilevato cortese e produttivo, e nel suo sviluppo l’assessore ha mostrato piena consapevolezza dell’importanza delle RSA quali insostituibili presidi nella presa in carico di un segmento particolarmente fragile della cittadinanza, quale è la popolazione anziana non autosufficiente, e condivisione in merito alle preoccupazioni dei datoriali in ordine alla sostenibilità, sia economica che gestionale, del settore nel suo complesso.

In particolare, la Regione ha confermato l’intento di riconoscere alle strutture l’incremento Istat delle tariffe, passo che verrà compiuto non appena verrà deliberato il bilancio di previsione. In secondo luogo, entrambe le parti sedute al tavolo hanno convenuto come sia fondamentale facilitare ulteriormente l’incontro fra gli anziani accolti nelle strutture e i loro famigliari, modificando le attuali regole nazionali sulle visite che sono troppo restrittive in rapporto alla situazione pandemica attuale. L’assessore sul tema ha preso impegno a farsi portavoce di tale istanza presso gli organismi competenti, al fine di poter ritornare ad un’effettiva riapertura delle RSA, auspicata da tutti gli attori.

L’assessore ha inoltre concordato in merito all’opportunità di rivedere le procedure UVG di inserimento degli anziani in RSA, con l’intento di semplificarle e renderle più efficienti. Infine, in relazione al tema della stabilizzazione del personale sanitario, le associazioni hanno dato la loro piena disponibilità ad assumere i lavoratori che non potranno essere oggetto di riconferma all’interno del Servizio sanitario regionale. Un punto di incontro di grande importanza, in grado di consentire da un lato il mantenimento dei livelli occupazionali, e dall’altro di risolvere la gravissima carenza di personale all’interno delle strutture socio-sanitarie.

I punti oggetto di discussione saranno formalizzati in un accordo, che verrà sottoscritto a stretto giro. Le associazioni firmatarie del presente comunicato si ritengono pienamente soddisfatte di quanto concordato in sede di incontro, e colgono l’occasione per ribadire come la strada del dialogo continuo sia l’unica in grado di portare a risultati tangibili e benefici nella cura della persona fragile.

Hanno partecipato:

AGCI SolidarietàGiuseppe D’Anna

AGeSPI Piemonte, Roberto Tribuno

ANSDIPPAndrea Manini

API Sanità, Michele Colaci

Confindustria PiemontePaolo Spolaore
Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, Maurizio Serpentino
Legacoopsociali Piemonte, Barbara Daniele

Eurovision, Torino si presenta al mondo

Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e VisitPiemonte, insieme per parlare di turismo ai giornalisti nazionali e internazionali

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere l’Eurovision Song Contest. Dal 10 al 14 maggio sono attesi artisti internazionali, giornalisti e turisti provenienti da ogni parte del mondo per uno degli eventi musicali più seguiti e acclamati, non solo in Europa. Martedì 10, giovedì 12 e sabato 14 sono i giorni delle semifinali e della finalissima al Pala Olimpico, sede ufficiale dell’evento. Il calendario di appuntamenti e spettacoli culturali e musicali collaterali che animeranno la città è ricchissimo.

Nata 66 anni fa come gara canora internazionale sul modello del Festival di Sanremo, l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, organizzata dall’European Broadcasting Union (EBU) e dalla Rai, sarà trasmessa in chiaro in Eurovisione, mentre in Italia sarà possibile seguire le semifinali e la finalissima in diretta su Rai 1Rai 4 e sulla piattaforma TivùSat. Presentata da Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, vedrà gareggiare per la vittoria artisti provenienti da 40 Paesi diversi.

L’evento sarà anche l’occasione per accendere i riflettori sulle eccellenze turistico-culturali ed enogastronomiche di Torino e dell’intero Piemonte: dal ricco patrimonio di arte, storia e natura alla gastronomia di altissima qualità e tradizione vinicola, ai paesaggi straordinari che offrono una grande offerta di outdoor, sport e attività per il tempo libero e il relax. Per sfruttare l’occasione data dall’Eurovision, Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e VisitPiemonte, hanno lavorato insieme per riservare un’accoglienza speciale agli inviati di tutto il mondo, far conoscere loro il territorio e coinvolgerli nella comunicazione turistica.

LE INIZIATIVE ALL’EUROVILLAGE

In parallelo, al parco del Valentino di Torino è stato realizzato l’Eurovision Village, uno spazio di intrattenimento aperto dal 7 al 14 maggio con un programma fittissimo che prevede più di 40 ore di concerti con artisti internazionali, nazionali e del territorio piemontese che spazieranno dal rock all’hip-hop, dalla world music all’elettronica. Oltre alla musica, grazie a 200 testimonial e attivisti, ogni giorno si parlerà di tematiche strettamente attuali e che costituiranno momenti importanti di riflessione: in quest’area troveranno posto anche i maxischermi per assistere in diretta alle serate della gara musicale, i punti ristoro, gli stand degli sponsor e quelli istituzionali.

Nello spazio della Regione Piemonte, dove saranno presenti a rotazione le Agenzie Turistiche Locali del territorio, sarà possibile trovare materiali illustrativi, video promozionali e gadget.

L’Eurovision Village diventa anche lo spazio per parlare di musica, tecnologia e imprese, grazie agli incontri Music Talk organizzati dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con la Città di Torino: dai produttori di strumenti musicali tradizionali, alla cripto arte e NFT; dagli studi di registrazione alle library musicali di ultima generazione, l’ampio sistema dell’economia della musica sarà protagonista il 9, 10, 12 e 13 maggio.

GLI INCONTRI AL MEDIA CENTRE “CASA ITALIA”

Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino con VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia cureranno anche il Media Centre Casa Italia, allestito a Palazzo Madama dal 5 al 14 maggio: uno spazio di promozione di Torino e del Piemonte nel cuore della città, a disposizione di giornalisti italiani e internazionali accreditati all’Eurovision Song Contest: location attrezzata con postazioni di lavoro e dove è previsto un ricco calendario di attività tra interviste, incontri con musicisti e presentazioni del territorio.

In diversi momenti della giornata il programma “Piemonte Tasting Experience” proporrà degustazioni, aperitivi, “merende sinoire”, con il coinvolgimento delle Agenzie Turistiche Locali, dei Consorzi vitivinicoli e turistici, delle Enoteche regionali e dei Maestri del Gusto di Torino e provincia, i vini e i cocktail Torino DOC, i formaggi Torino Cheese. Un ricco calendario di proposte per far vivere ai giornalisti un’esperienza diretta delle migliori eccellenze del territorio.

LE DICHIARAZIONI

Il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo ha sottolineato la volontà di aprire sempre più la città al mondo. Un obiettivo da perseguire con azioni concrete, svolte insieme a tutte le istituzioni locali: un impegno finalizzato a massimizzare le positive ricadute per la città e per i cittadini. Eurovision Song Contest è il più grande appuntamento internazionale per la musica, seguito da milioni di spettatori, e avrà ricadute evidenti in termini di immagine, di sviluppo turistico e, più in generale, di benefici per l’intero sistema economico del territorio. Il primo cittadino ha inoltre ricordato che per Torino e il Piemonte, proprio i grandi eventi internazionali sono stati, lo sono oggi e lo saranno anche in futuro, uno straordinario volano di sviluppo.

É Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio insieme all’Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio a dare il primo benvenuto alle delegazioni e alle centinaia di giornalisti già in città e che arriveranno nei prossimi giorni, ricordando che i grandi eventi sono il motore del turismo e dell’economia e, oltre a portare nuovi visitatori, rappresentano una cassa di risonanza nazionale e internazionale di grande rilievo che la Regione è felice di supportare in sinergia con gli altri enti del territorio.

Anche per il Presidente della Camera di commercio di Torino questa grande e irripetibile opportunità va colta prima di tutto per far conoscere al mondo le eccellenze torinesi: i Maestri del Gusto di Torino e provincia, i vini e i cocktail Torino DOC, i formaggi Torino Cheese si alterneranno

sul palcoscenico del Media Centre Casa Italia per presentarsi ai giornalisti nazionali e internazionali, mentre all’Eurovision Village del Valentino si parlerà dei mestieri e dell’economia della musica con gli appuntamenti Music Talk.

Sulla stessa linea anche il Presidente di Turismo Torino e Provincia, che sottolinea il lavoro di attivazione di ogni canale di accoglienza e promozione a disposizione, utile a massimizzare il beneficio turistico e mediatico a favore del tessuto economico territoriale.

A tal fine, in collaborazione con la Camera di commercio e le Associazioni di Categoria le vetrine del centro saranno animate con le fotografie de “Le Roi”, mentre toccherà a la “fanfara urbana” Bandakadabra portare musica con una verve comico teatrale nella giornata di venerdì 12 maggio. Non manca il Piatto Eurovision (monopiatto composto da 4 antipasti tipici e un calice di vino a €15) e l’Aperitivo Cocktail Eurovision (cocktail con tagliere salumi/formaggi a €10). In oltre 130 locali si troveranno le tovagliette “Sugo News” con raffigurata la mappa della città e con Display Your Eurovision i commercianti sono stati coinvolti affinché allestiscano la propria vetrina a tema musicale per essere inseriti in una gallery presente sui canali social di Turismo Torino e Provincia e di Camera di commercio di Torino.

A sottolineare il valore dell’evento è stato anche il Presidente del Cda di VisitPiemonte, per il quale le 40 delegazioni e i 500 giornalisti presenti in città rappresentano i veri ambasciatori della regione, grazie alle molte iniziative specifiche di promozione e accoglienza a loro rivolte.

TORINO E IL PIEMONTE, METE DA SCOPRIRE

Il Piemonte ha dunque accolto questa importante sfida: l’Eurovision Song Contest, con i suoi quasi 200 milioni di telespettatori e i 60 mila in presenza, sarà la vetrina per mettere in luce tutto il bello e il buono che l’intero territorio ha da offrire.

A questo scopo è online, a cura di Turismo Torino e Provincia, il social programme delegazioni –  che racchiude, da sabato 30 aprile a sabato 14 maggio per le 40 delegazioni dei 40 Paesi in gara, 20 esperienze suggestive a Torino e 6 imperdibili in Piemonte, declinate nei temi eccellenza, verde, insolito, contemporaneo, multisenso, paesaggi – e il social programme press, esctorinopress.com, che offre 6 proposte dalle Associazioni di Categoria GIA/Federagit e Maestri del Gusto, 12 musei, 2 degustazioni, 6 escursioni in regione, 5 escursioni in provincia da sabato 7 a sabato 14 maggio.

Dunque, un territorio tutto da scoprire. Prima di tutto il capoluogo: Torino, città d’arte sul fiume Po, che vanta una dinamica scena culturale, con oltre 50 musei, tra i quali il Museo Egizio, il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile, e i Musei Reali, oltre a Palazzo Madama, al MAO-Museo di Arte Orientale e alla GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Ricca anche la gamma di festival di richiamo internazionale, da Club To Club, tra gli appuntamenti di musica elettronica più innovativi dello scenario mondiale, al KappaFuturFestival e il Torino Jazz Festival, fino al Torino Film Festival, evento tributo della città che ha fatto la storia del cinema italiano fin dal 1896: un primato celebrato alla Mole Antonelliana, simbolo della città, che ospita il Museo Nazionale del Cinema, tempio multimediale dedicato alla settima arte.

In una città tanto dinamica, è altrettanto vivace la vita serale e notturna. Si parte con il rito tutto torinese dell’aperitivo: città del vermouth, del gelato artigianale, dei gianduiotti e dei grissini, a Torino la tradizione culinaria del Piemonte è da veri intenditori, a iniziare dai numerosi ristoranti stellati Michelin e fino alle trattorie tipiche. Al Quadrilatero Romano, Borgo Dora, Vanchiglia e San Salvario, ristoranti, enoteche, vinerie e dj set offrono un ampio ventaglio di appuntamenti. Ma l’elenco delle città d’arte e cultura del Piemonte è lungo e ricco di fascino: Alessandria, con i suoi edifici barocchi, le piazze scenografiche, i portici, le vie e le botteghe che le conferiscono un’impronta tipicamente piemontese, nel cuore di un territorio già vicino alla Liguria nell’arte, nei dialetti e in cucina; Asti, non solo città del Palio, la famosa rievocazione medievale che si svolge ogni anno nella prima metà di settembre, ma anche spettacolare con il suo invidiabile patrimonio artistico che spazia dal Romanico al Barocco, e le sue colline a vigneto Unesco del Monferrato Astigiano, appena fuori città; Biella, la “Manchester italiana”, entrata a far parte del circuito delle Città Creative Unesco nella categoria “Crafts & Folk Art” per l’artigianato e le arti popolari; Cuneo, nota per i suoi palazzi, la secentesca Cattedrale di Santa Maria del Bosco, la Chiesa di Santa Chiara, Palazzo Audifreddi, la chiesa intitolata al patrono di Milano, Sant’Ambrogio; Novara, adagiata tra i fiumi Sesia e Ticino, contornata da pianura e risaie, piacevolissima da scoprire passeggiando nel centro storico medievale, con la svettante cupola a mattoni della Basilica di San Gaudenzio, la più alta d’Europa con i suoi 121 metri; Verbania, definita “un giardino sul lago” perché rappresenta la destinazione più desiderata ai primi accenni di primavera e le ville signorili e parchi sono tra le sue maggiori attrazioni turistiche a partire dai Giardini Botanici di Villa Taranto, con 1.000 piante e circa 20.000 varietà e specie di interesse botanico; Vercelli, tappa obbligata per i pellegrini sulla via da Canterbury a Roma e ancora oggi snodo importante della Via Francigena, nonché capitale europea del riso e laboratorio economico-sociale.

FOTO GIULIANA PRESTIPINO

Stabilizzare il personale sanitario: insediato il tavolo tra Regione e sindacati

Si è insediato nella sede dell’assessorato alla sanità, il tavolo permanente tra Regione Piemonte e sindacati per la stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario.

Per la Regione erano presenti il presidente Cirio, l’assessore alla Sanità Icardi , il direttore regionale con i tecnici della Direzione mentre per i sindacati erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto: Cgil, Cisl, Uil, Fsi Usae, Fials, Nursing up.

Sono circa 5 mila le persone reclutate dal sistema sanitario piemontese per fronteggiare la pandemia da Covid 19.

Di questi, alla luce della normativa attuale che consente di assumere a tempo indeterminato solo le professioni sanitarie e socio-sanitarie che hanno maturato entro giugno di quest’anno 18 mesi di servizio (di cui almeno 6 nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022) 1.137 sono stabilizzabili e la Regione li assumerà tutti con proprie risorse a partire da luglio, via via che andranno in scadenza i loro attuali contratti.

Per tutti gli altri che non rientrano nelle categorie professionali stabilizzabili o non hanno maturato il periodo temporale necessario per legge, l’obiettivo comune è quello di trovare una strada normativa e finanziaria per garantire il più possibile la proroga dei loro contratti, con l’auspicio che a livello nazionale vengano aperte in futuro altre finestre di assunzione.

Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità hanno anche illustrato la situazione dal punto di vista finanziario.

Ad oggi il Piemonte è in attesa delle risorse (circa 360 milioni di euro) che il Governo centrale deve erogare per la copertura delle spese Covid, attraverso l’autorizzazione a stipulare un mutuo decennale oppure attraverso il riparto e l’assegnazione diretta.
Altre risorse, per un totale di 58 milioni, sono in arrivo da fonti di finanziamento statali (11 per il piano pandemico Panflu, 7 per le attività territoriali previste dalla legge 234/2021, mentre sugli altri 40 è in corso un’interlocuzione con il Governo).

La terza possibilità per dare copertura economica alle stabilizzazioni è che la Regione usi risorse proprie, con l’assestamento di bilancio previsto per il mese di luglio, utilizzando i canoni delle concessioni idroelettriche oppure attraverso un utilizzo dei Fondi Europei per lo Sviluppo e la Coesione, per il quale si è in attesa del via libera da parte del Governo.

Da parte della Regione e dei sindacati è emerso l’impegno di lavorare per un accordo in tempi rapidi.

La prossima riunione del tavolo è stata convocata per martedì 17 maggio, sempre in Assessorato.

Una maglietta e niente cibo per i volontari di Eurovision

A cura di Electomagazine.it

Lo stile non è acqua. E neppure champagne. Quei morti di fame dei volontari per Eurovision hanno cominciato a lamentarsi per il trattamento annunciato dall’organizzazione. “Cari volontari Vip lounge assistant”: eppure la mail che, generosamente, gli organizzatori hanno inviato ai plebei a cui è stato concesso il privilegio di lavorare gratis, era iniziata con toni gentili.

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Una maglietta e niente cibo per i volontari di Eurovision. Però possono andare in bagno (per ora..)