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Movida a Torino: c’è il nuovo regolamento acustico

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Dopo l’esame stamane nelle Commissioni Ambiente, Bilancio e Lavoro coordinate da Claudio Cerrato (Pd) la Sala Rossa ha approvato le modifiche al Regolamento 318 per la tutela dall’inquinamento acustico; “La revisione del Regolamento – ha sottolineato l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative sopraggiunte dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è di una maggiore tutela della cittadinanza attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una Valutazione di impatto acustico – Vpia – connessa al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Al proposito l’articolo 23 prevede che la redazione della Vpia sia redatta da un tecnico in acustica ambientale e debba essere predisposta anche dagli esercizi di somministrazione alimenti e bevande qualora siano usati impianti di diffusione sonora – congiuntamente allo svolgimento di manifestazioni con diffusioni di musica – o con uso di strumenti musicali oppure in spazi all’aperto con orario di esercizio oltre le ore 22; il nuovo Regolamento entra in vigore oggi ma nelle attività dove è prevista la chiusura dopo le ore 22 la Vpia potrà essere prodotta entro sei mesi.

Il provvedimento rientra nelle linee di azione della Giunta in tema di vita notturna; oltre alle modifiche al Regolamento 318 una seconda delibera comprende il quadro delle misure e una terza l’offerta di socialità in zone alternative a San Salvario, Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio. “Non escludo – ha concluso Foglietta – ulteriori modifiche al Regolamento 318 a seguito delle misure previste dalle delibere predisposte dagli assessorati al Commercio e della Polizia Municipale.”

Omicidio – suicidio nel Torinese, morti marito e moglie

I carabinieri hanno trovato i corpi senza vita di due coniugi in un appartamento di Vinovo dove la coppia di anziani, di 84 anni abitava. In base alla prima ricostruzione il marito avrebbe sparato alla moglie con una pistola che teneva in casa e poi si sarebbe tolto la vita. A dare l’allarme è stata la figlia, che abita al piano inferiore e che ha sentito una discussione e gli spari.

Tav, Chiorino: “Vigliacco chi attacca il cantiere e mette a rischio chi lavora e difende la sicurezza”

“La notte scorsa i No Tav hanno di nuovo assaltato il cantiere di Chiomonte: incappucciati che, col favore delle tenebre, hanno sferzato le loro bombe carta contro le Forze dell’Ordine nel vano tentativo di mettere a rischio il territorio e l’incolumità di chi vi lavora anche e soprattutto per garantirne la sua sicurezza: c’è una sola parola per definirli in maniera adeguata: vigliacchi! La mia piena solidarietà va a tutte le persone che, con spirito di servizio e abnegazione, lavorano nel cantiere di Chiomonte, anche vigilando e presidiandone la sicurezza”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino dopo aver appreso dell’ennesimo assalto al cantiere di Chiomonte l’altra sera.
(foto di repertorio)

Fanno il bagno nel Po vestite, stavano per annegare. Ragazza gravissima

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Hanno fatto il bagno vestite per i loro precetti religiosi rischiando di annegare nel Po. Due ragazze pachistane di 19 anni sono state soccorse dal 118 a Carmagnola e portate in ospedale. Una è ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva alle Molinette ed è pericolo di vita. Gli operatori dell’elisoccorso del 118 di Torino l’hanno rianimata con il massaggio cardiaco prima di trasportarla d’urgenza in ospedale. Prima dei soccorsi un passante si era tuffato eroicamente in acqua e aveva salvato le due giovani.

Movida, multe ai locali e sequestro di droga nel weekend

Nella notte tra sabato e domenica hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartiere San Salvario, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto e vie limitrofe.

Complessivamente l’attività ha portato:

ü all’identificazione di 62 persone;

ü al controllo di 6 esercizi pubblici;

ü all’emissione di sanzioni amministrative per 7946 euro;

ü al sequestro di oltre 61 grammi di stupefacente tra hashish e cocaina;

ü alla contestazione di un illecito amministrativo per possesso di sostanza stupefacente;

ü all’arresto di una persona indiziata di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio;

ü alla denuncia in stato di libertà di una persona indiziata di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nello specifico, nel quartiere San Salvario, una persona è stata arrestata per il possesso di 10 dosi di cocaina. Un’altra è stata denunciata in stato di libertà per il possesso di hashish e una terza è stata sanzionata amministrativamente per la modica quantità di stupefacente che aveva con sé. Altro stupefacente è stato sequestrato, a carico di ignoti sia in via Berthollet angolo via Saluzzo sia nei pressi dell’area pedonale di via Cesare Balbo.

Nel corso dell’attività, sono stati controllati 6 esercizi pubblici, 4 nel quartiere San Salvario, uno in via Cesare Balbo e uno in via Matteo Pescatore. Un minimarket di via Nizza è stato sanzionato amministrativamente per 7146 euro per la vendita delle normative sulla vendita di alcolici, per la vendita in recipienti di vetro fuori orario e per l’assenza di personale di assistenza alla clientela. Per quest’ultima violazione è stato sanzionato per 160 euro anche un bar di via Belfiore. Altri due minimarket di via Berthollet e via Baretti sono stati sanzionati, ciascuno per 320 euro, per la violazione della normativa sulla vendita di alcolici e per l’assenza di personale di assistenza alla clientela.

La PlayStation entra in sala operatoria al Mauriziano per il trattamento dei calcoli

Al Mauriziano un rivoluzionario intervento con il nuovo robot ILY, eseguito in tempo reale utilizzando il noto controller della SONY
Nei giorni scorsi, in sala operatoria all’ospedale Mauriziano di Torino, un cinquantenne paziente cinese, affetto da calcolosi renale complessa, è stato operato dal dottor Roberto Migliari (Direttore della Urologia del Mauriziano) e dalla sua équipe, utilizzando il nuovo robot ILY, nato per la chirurgia endoscopica.
“Questo  nuovo robot” afferma il dottor Migliari “presenta un braccio multifunzione che guida con estrema precisione uno strumento endoscopico flessibile all’interno delle vie urinarie fino a localizzare il calcolo. Una volta raggiunto possiamo polverizzarlo con il nuovo potente super laser pulsato, già recentemente utilizzato per la chirurgia della prostata”.
Lo strumento flessibile utilizzato, che prima veniva comandato a mano, viene teleguidato dal noto “controller” della Playstation, che comunica con  il braccio robotico, permettendo all’endoscopio di muoversi con una precisione millimetrica mentre il chirurgo che lo aziona sta lontano dalle radiazioni x  (che vengono utilizzate per mostrare la strada da seguire).
“Un altro passo avanti verso il futuro con lo scopo di modernizzare sempre più la tecnologia utilizzata all’ospedale Mauriziano” dichiara il Direttore generale dottor Maurizio Dall’Acqua. Da oltre 40 anni il Mauriziano è un Centro di riferimento per la diagnostica metabolica e la terapia medica della calcolosi urinaria, grazie alle strette sinergie che esistono tra la Nefrologia (diretta dal dottor Corrado Vitale), importante Centro di riferimento nazionale per alcune forme di calcolosi rare, il Laboratorio Analisi (diretto dal dottor Domenico Cosseddu), fondamentale nelle individuazione delle sostanze di cui sono fatti i calcoli, e l’Urologia (diretta dal dottor Roberto Migliari), braccio armato della lotta alla calcolosi urinaria e che in questi ultimi anni è diventata Centro di riferimento a livello nazionale per la chirurgia mini-invasiva della litiasi urinaria.

Zona Porta Nuova: 268 persone controllate, chiuso ristorante per carenze igieniche

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Venerdì pomeriggio, personale del Commissariato “San Secondo”, del Compartimento Polizia Ferroviaria, del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte” insieme a militari all’Arma dei Carabinieri della Stazione “San Salvario”, a personale della Guardia di Finanza, a dipendenti della Polizia Municipale sezione Centro-Crocetta, a Ispettori A.S.L. S.I.A.N. hanno effettuato un servizio di controllo ad Alto Impatto nell’area della stazione ferroviaria di Porta Nuova e zone limitrofe. Al servizio hanno preso parte anche unità cinofile della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Complessivamente l’attività ha portato:

ü all’identificazione di 268 persone;

ü al controllo di 4 esercizi pubblici;

ü all’emissione di 5 sanzioni amministrative per carenze igieniche per 4250 euro;

ü al sequestro di 11 grammi di hashish;

ü alla contestazione di 5 illeciti amministrativi per possesso di sostanza stupefacente;

ü all’arresto di una persona indiziata di spaccio di sostanza stupefacente,

ü alla denuncia in stato di libertà di due persone indiziate di tentato furto in concorso e porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

Nello specifico, personale dell’Arma dei Carabinieri ha tratto in arresto, in via Morgari angolo via Madama Cristina, un uomo trovato in possesso di hashish ed eroina. Agenti della Polizia di Stato, invece, hanno denunciato in stato di libertà due persone che stavano tentando di rubare una bicicletta. Le segnalazioni del cane antidroga IRON, invece, hanno portato al sequestro di undici grammi di eroina e all’emissione di sanzioni per cinque persone trovate in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente, nelle aree interne ed esterne della stazione ferroviaria e di quelle della metropolitana.

Nel corso dell’attività, sono stati anche controllati 4 esercizi commerciali. Tra questi un ristorante di via Principe Tommaso è stato sanzionato per 2000 euro dagli Ispettori dell’ASL e 250 euro dalla Polizia Municipale. Venivano riscontrate condizioni igienico sanitarie pessime in diversi ambienti del locale, carenze tecniche e la mancata tracciabilità di alimenti. Ritenendo le condizioni oggettive di riscontrate ad alto rischio di contaminazione degli alimenti preparati per la somministrazione al pubblico, si decretava l’immediata sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni igieniche. Sempre per carenze igienico sanitarie, gli agenti ella Polizia di Stato hanno sanzionato per duemila euro un secondo esercizio comm1rciale.

Un’estate più sicura con il controllo del vicinato

Una realtà già presente in diversi comuni del Torinese e del Piemonte 

 

E’ tornata l’estate e, come ogni anno, porta con sé problematiche legate alla solitudine o all’abbandono. Questo succede nonostante non si sia più in presenza di fenomeni di ‘fuga dalla città’ come avveniva nei decenni passati. Le persone che rimangono, soprattutto se sono sole o anziane, gli alloggi lasciati liberi per i pochi giorni di riposo di chi va in ferie, senza dimenticare gli animali ‘facili doni facili abbandoni’ da parte di ‘proprietari’ incuranti delle sanzioni penali esistenti, sono potenziali di ricadute negative non sempre riconducibili ad episodi di criminalità o di microcriminalità. Certamente le Amministrazioni pubbliche con i loro interventi a carattere sociale possono fare molto ma non tutto. Una risposta, per essere efficace, deve avere alla base innanzitutto la collaborazione dei cittadini che vivono ed appartengono a questa o quella Comunità. Il Controllo del Vicinato, espressione della sicurezza partecipata non vuole essere, e non è, soltanto una deterrenza per i delinquenti che arrivando in questo o quel luogo avranno la percezione di non passare inosservati e quindi di avere meno possibilità di agire impuniti. IL CONTROLLO DEL VICINATO E’ anche e soprattutto coesione sociale, ovvero il prendersi cura degli altri, con gesti e comportamenti semplici quali il telefonare ad un anziano che vive solo per sapere come sta o se ha bisogno di qualcosa, l’avere il numero del vicino per avvertirlo se è partito l’allarme, controllare come sta l’animale d’affezione che vive con la persona in quel momento assente. In una piccola realtà cittadina o rurale sono sicuramente pratiche che sovente vengono messe in atto, meno frequentemente avviene invece nella grandi conurbazioni urbane. ACDV – Associazione Controllo del Vicinato, operante dal 2016 in tutta Italia è disponibile a fornire consigli e suggerimenti per istaurare delle reti di persone che prescindano unicamente dall’utilizzo di social come Facebook e Whattsapp, utilissimi certamente ma che non devono fare dimenticare che la coesione e la solidarietà passano soprattutto e dipendono dal contatto umano.

 

Uomo ucciso a coltellate in strada a Torino

È stato assassinato a coltellate nella notte a Torino. Verso le quattro  le volanti della polizia  sono giunte  in via Sansovino, all’angolo con corso Toscana. L’uomo di origini nordafricane era ormai morto. La Squadra mobile e la polizia scientifica stanno indagando anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire  all’aggressore. La vittima, senza documenti, potrebbe avere una trentina di anni. Il corpo presentava numerose ferite da arma da taglio.

Inchiesta sulle morti da smog a Torino e in Piemonte, chiuse le indagini

La consulenza che conferma  legami diretti tra lo smog e la crescita dei morti in Piemonte e a Torino avrebbe convinto gli inquirenti a chiudere le indagini della maxi inchiesta sull’ipotesi di inquinamento ambientale. Sono coinvolti gli amministratori  che hanno guidato la Regione e il Comune di Torino tra il giugno 2015 e il 2020. La chiusura indagini è stata notificata agli ex sindaci di Torino, Piero Fassino e Chiara Appendino, e all’ex governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. Chiamati in causa anche gli assessori all’Ambiente delle diverse giunte, Enzo Lavolta, Stefania Giannuzzi, Alberto Unia per il Comune e Alberto Valmaggia per la Regione.

La procura della Repubblica si è mossa da un esposto del comitato Torino Respira e dopo una richiesta di archiviazione per scadenza dei termini, cui proprio il comitato si era opposto, la giudice per le indagini preliminari aveva chiesto di continuare a indagare. Una svolta è stata fornita dalle perizie degli esperti della procura.