

Su queste montagne è stata scritta una pagina importante della Resistenza italiana. Nel giugno del 1944 la Val Grande e la Val Pogallo furono teatro di un tragico rastrellamento e di aspri scontri tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste
Per documentare e rappresentare i luoghi della Resistenza in Val Grande, l’Ente Parco Nazionale che gestisce l’area selvaggia più vasta d’Italia e l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce hanno realizzato una carta storico-escursionistica. Una vera e propria “mappa della memoria”, a supporto dell’ attività di studio e conoscenza storica del territorio e della sua fruizione escursionistica. La carta, in scala 1:30.000, realizzata in grande formato, con una duplice rappresentazione in fronte/retro, oltre ad offrire tutte le coordinate GPS, descrive i diversi episodi ed eventi (segnalati da apposite icone) e, ovviamente, la topografia dell’impervio territorio chiuso tra le montagne dell’Ossola, il bacino del Lago Maggiore e la Valle Cannobina. Su queste montagne è stata scritta una pagina importante della Resistenza italiana. Nel giugno del 1944 la Val Grande e la Val Pogallo furono teatro di un tragico rastrellamento e di aspri scontri tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste. A Pogallo una lapide ricorda 17 giovani partigiani, alcuni rimasti ignoti, uccisi il 18 giugno 1944. A Finero ne furono fucilati altri 15, cinque giorni dopo, il 23 giugno. E prima ancora i 42 di Fondotoce e i 17 di Baveno, catturati tra Val Grande e Cannobina. Il rastrellamento si svolse tra l’11 e il 30 giugno 1944. I tedeschi e i fascisti che attaccarono erano quattro-cinque mila, bene armati ed equipaggiati; i partigiani che si difesero erano dieci volte di meno, male armati, peggio equipaggiati e privi di viveri. Per le formazioni partigiane e per la popolazione civile furono venti terribili giorni di spietata caccia all’uomo, fucilazioni, incendi e saccheggi. Nella mappa vengono proposti vari itinerari attraverso i luoghi contrassegnati da lapidi, cippi e croci nel ricordo di quella esaltante e drammatica pagina della nostra storia. Un lavoro importante di ricerca storica ha consentito di ricostruire e proporre, in sintesi, una infinità di storie, eventi, accadimenti a chi oggi si avventuri nelle valli e sulle montagne del Parco della Val Grande. Così agli escursionisti viene offerta la possibilità di scoprire, accanto alle bellezze naturali di un’area dove wilderness significa armonia, equilibri naturali e silenzi incontrastati, anche dei luoghi densi di significato storico e civile. Sono state censite 79 lapidi, 71 monumenti, i luoghi degli eccidi del rastrellamento del giugno 1944 e della lotta partigiana (Finero,Trarego,Pogallo), i cippi che delimitano i confini della repubblica partigiana dell’Ossola e i luoghi dedicati alla memoria come la Casa della Resistenza di Fondotoce, il museo partigiano “Alfredo Di Dio” a Ornavasso e la sala storica del municipio di Domodossola, dove si sperimentò la democrazia durante l’occupazione nazifascista. La carta storico-escursionistica è in vendita presso la Casa della Resistenza di Fondotoce (Tel: 0323 58.68.02 -mail: info@casadellaresistenza.it).
Marco Travaglini
Carrie Bradshaw questa frase l’avrà ripetuta mille volte, mentre vagava con i sandali in mano per le vie di New York. Scalza, svogliata, stanca, non più lucida nè brillante come appena uscita di casa, a fine serata Carrie sperava solo di andare a morire nel suo letto, come una balena arenata dal trucco sfatto. E dire che era uscita di casa davvero brillante, nella sua giacca rosa e il rossetto lucido, con i capelli così voluminosi da svolazzare in aria come uno stendardo.


Uscirà nelle sale il prossimo 27 agosto ‘Mirafiori Lunapark’, il film prodotto da Mimmo Calopresti in collaborazione con Rai Cinema. La regia è di Stefano Di Polito, autore torinese nato proprio a Mirafiori. Il film a Torino sarà proiettato al Cinema Romano. Fanno parte del cast Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Il lungometraggio è stato interamente girato a Mirafiori e narra della strenua battaglia di tre dipendenti di una vecchia fabbrica ora andati in pensione, contro l’abbattimento dell’edificio dove hanno passato metà della loro vita.
Continuando con il nostro piccolo spazio dedicato alle vie che costituiscono la nostra città, oggi parleremo della marchesa Giulia Falletti di Barolo.
Terminano in questo fine settimana i festeggiamenti per la Madonna d’Aust a Mazzè, organizzati con la regia della pro loco. Venerdì alle ore 19 “Il mare approda in piazza” cena con specialità marinare nel cuore del Canavese. Alle ore 21.30, poi, tutti in pista con i Braida. Sabato, giorno di ferragosto c’è la Santa Messa solenne nella in onore dell’Assunta, alle 11, nella chiesa intitolata ai Santi Gevasio e Protasio, animata dal coro parrocchiale di Mazzè. Poi, accompagnata dalla banda La Fiorita ci sarà la processione per le vie del paese. Alla sera le danze sono al suono dell’orchestra spettacolo Daniel Mas. Infine domenica 16, ancora Santa Messa solenne alle 11 nella chiesa di San Rocco, animata dal coro La Genzianella e processione per le vie del rione. I festeggiamenti si chiudono in serata con la cena campagnola, dalle 19 e, dalle 21,30, un grandioso spettacolo con l’orchestra I Roeri.
Per tutto agosto nelle principali vie dei centri abitati, in teatri, chiese o sui prati in altura, sarà possibile apprezzare un’accurata offerta musicale che spazia dalla musica classica alla leggera, dai cori gospel alla musica jazz e busking, dalla musica tradizionale a quella interpretata dalle bande musicali. Il contesto è ideale per scoprire luoghi e tradizioni locali, godere di splendidi paesaggi e della natura, frequentare workshop tematici e degustare i prodotti locali. Organizzata da Unione Montana Alta Valle Susa e Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea con la partecipazione dei Comuni di: Bardonecchia, Cesana Torinese, Claviere, Meana di Susa e Gravere in località Colletto, Giaglione con la frazione di Santa Chiara, Oulx con le sue frazioni di Beaulard, Chateau Beaulard, Savoulx, Pragelato e la sua frazione di Rivet, Salbertrand, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx e Sestriere, la fitta rete di iniziative “Sentieri sonori” unisce percorsi consolidati e nuove proposte.