LIFESTYLE- Pagina 474

Mastroianni torinese alla Mole

MASTROIANNIPer ricordare i 90 anni dalla nascita dell’attore

 

Inaugurazione il 5 novembre al Museo del Cinema alla Mole, con un ricordo di Archibugi e Tornatore. Sarà un ricco programma di iniziative, quello organizzato in città per onorare la figura di Marcello Mastroianni a 90 anni dalla nascita. Il celebre attore sarà ricordato attraverso retrospettive, mostre e un grande convegno internazionale. Spazio anche alla vita privata dell’artista, con foto inedite, pellicole superotto del Mastroianni privato, e “Una Giornata Particolare”  di Ettore Scola proiettata nella versione originale, che venne realizzata in una sola copia.
   

“Posso toccarti le tette?”

gilibremerI “provocatori sociali” in azione contro il tumore del seno

 

Nuova trovata dei “provocatori sociali” Marco Gili e Nicola Bremer. Alle ragazze che incontrano si rivolgono con la domanda imbarazzante: # Posso Toccarti le Tette? – NCMLF

 

Non si tratta di una iniziativa goliardica ma di un modo originale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione dei tumori al seno.

“Il veleno, l’anello e la Porta”

seance misteroQuesto 31 ottobre verrete travolti da un caleidoscopio del buio in un decamerone di oscuro, tra oracoli, mesmerismi, spettri, assassini, leggende e misteriose verità

 

Ormai so cosa aspettarmi dai ragazzi di Torino Sèance, per questo ho deciso senza esitazione di partecipare alla loro serata il 31 Ottobre. Ciò che invece non potevo prevedere, fu l’emozione quando la mia auto raggiunse il centro storico di Avigliana. Davvero la serata si sarebbe tenuta in uno di questi meravigliosi palazzi? Ed ecco: un portone aperto su un cortile, luci di case che ammiccavano nel freddo buio di quel venerdì sera. Altre persone passarono sotto quell’arco imponente. Dai loro discorsi eccitati, compresi che eravamo lì per lo stesso motivo e anche loro, come me,  si stavano chiedendo cosa il titolo misterioso di quella serata lasciasse sottendere. “Il veleno, l’anello e la Porta.”

 

Sull’ultima parola non mi pareva ci fossero tanti dubbi, poiché mi trovai di fronte a un portone istoriato antico, che si apriva su una serie di gradini che scendevano verso il basso, verso il buio… Non sapevo ancora quanto mi stessi sbagliando. E ovviamente, ecco che ad attendermi, proprio dove l’oscurità incominciava, c’era uno di loro.
La luce della candela guidava i miei passi sempre più a fondo nelle viscere della terra, finché la mia discesa si fermò in un’antica sala. Una fioca luce illuminava un cerchio di sedie e un tavolo su cui erano poggiate strane cose.

 

Mi sedetti con l’eccitazione di chi sta per saltare nel vuoto e solo allora vidi che già altri posti erano occupati. Nuovi compagni di viaggio verso le terre ormai note, ma mai prevedibili, dell’altro lato del Buio. Il suono argenteo di una campanella diede il via alla serata, e finalmente compresi cosa nascondessero “il veleno e l’anello”, ma non ero per nulla preparato a ciò che trovammo dietro la Porta che aprimmo quella sera.

 

Torino Séance e l’associazione Città di Rama www.cittadirama.it vi aspettano all’Ostello Conte Rosso in Piazza Conte Rosso ad Avigliana, venerdì 31 Ottobre. Ingresso solo su prenotazione.

 

Per qualunque informazione o per prenotare, scrivere a domande@torinoseance.org

A Claviere la seconda guerra mondiale è finita solo nel 1974

yaltaIn quella data il paese venne finalmente ricongiunto interamente all’Italia. Nel 1947 una parte era passata alle autorità francesi dopo il Trattato di Pace

 

In Piemonte, per la precisione in Valsusa, la seconda guerra mondiale non è terminata nel 1945, bensì nel 1974. Non si tratta di qualche soldato che, isolato sui monti, non si è arreso agli Alleati, bensì di una questione di posizionamento del confine in quel di Claviere. Era una questione che ignoravo e che ho appreso, per la prima volta leggendo le note durante la visita ad una fortezza già savoiarda sul fronte francese delle Alpi.

 

Spintomi poi in auto sino a Claviere per avere delucidazioni, le informazioni richieste portarono però a nulla, nessuna delle persone interpellate, tutte abbastanza giovani ne sapeva qualcosa. Le risposte sono venute leggendo un bel libro di Gian Vittorio Avondo e Marco Comello “Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte” (Edizioni del Capricorno) nel quel viene rievocato quel che avvenne dopo la fine della seconda guerra mondiale sia in Val Roya che in Valsusa con l’arretramento del confine a favore dei cugini d’Oltralpe fino (e oltre) la firma del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947, entrato in vigore il 15 settembre dello scorso anno. In quella data entrarono in paese, senza alcun preavviso, autorità civili e militari francesi per il passaggio di consegne ed il paese rimase tagliato in due dalla nuova linea di confine. I due autori sottolineano che il 10 febbraio 1964 “La Valsusa (periodico diocesano, ndr) annuncia che i paese è finalmente riunito e il confine verrà arretrato per permettere a sedici caseggiati del nucleo centrale di Claviere di ritornare all’Italia”.

 

Passeranno, però, ancora alcuni anni prima che la parola fine cali sulla vicenda. Il 28 agosto 1971, sono ancora i due autori a citare La Valsusa per annunciare che “dopo 25 anni di laboriose trattative nove ettari di terreno e 500 metri di strada torneranno all’Italia”. Si è dunque, quasi alla fine, del lungo percorso: finalmente il 24 luglio 1973 la Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto che sancisce l’arretramento del confine di Claviere verso Monginevro e l’anno successivo, quarant’anni fa esatti, finalmente il villaggio e ricongiunto. A questo punto cala il sipario della storia e subentra l’oblio, anche se il non dimenticare il travaglio di questo pezzo di Piemonte (e di Italia, naturalmente) sarebbe sempre buona cosa.

Massimo Iaretti

I torinesi spendono di più ma solo per cibo e casa

Nel 2013 cresce la spesa delle famiglie sotto la Mole, registrando un +2,6% rispetto al 2012. Una tendenza che si conferma anche nel primo semestre del 2014

 

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Finalmente un’inversione di tendenza. E’ la prima volta dal 2009, che le famiglie torinesi hanno speso (nel 2013) più dell’anno prima. Non per spese “voluttuarie”, come per esempio il tempo libero, ma per acquisti irrinunciabili come alimentare, casa, trasporti e salute. Restano, infatti, ancora in calo le risorse per tempo libero, abbigliamento e ristorazione.

 

L’indagine della Camera di Commercio rende noto che prendendo come riferimento  2.178 euro mensili, un valore simile a quello di 10 anni fa, cresce nel 2013 la spesa delle famiglie sotto la Mole, registrando un +2,6% rispetto al 2012. Una tendenza che si conferma anche nel primo semestre del 2014. In aumento la quota destinata alle cosiddette spese irrinunciabili che arrivano al 56% della cifra disponibile.supermercato

 

Nel 2012 erano andati perduti quasi 100 euro di spesa mensile, mentre nel 2013 la spesa media delle famiglie torinesi recupera 55 euro, attestandosi appunto a 2.178 euro mensili. Nei primi mesi di quest’anno si conferma una lieve crescita che, con 2.146 euro si attesta a valori leggermente superiori allo stesso periodo del 2013 (+2,7%). L’aumento nel 2013 si concentra su comparti primari, come il consumo alimentare (+6,4%), l’abitazione (+5%),  le utenze domestiche (+12,8%).

 

Scendono ancora invece le spese per beni e servizi non primari, come vacanze, spettacolo, cultura (-18%), arredamento (-11,8%), vestiario (-4,1%), voci  che erano già in calo negli anni precedenti. Un quadro tutto sommato positivo che fa sperare in un miglioramento della situazione economica.

 

(Foto: il Torinese)

Aiuto, l’edilizia vede nero

Il 43,7% delle imprese ridurrà l’occupazione e sono in calo gli investimenti

 

lavoro2Tempi cupi per l’edilizia. La quasi totalità, il 93,8%, delle imprese edili della nostra regione prevede una riduzione del fatturato o comunque non segnala variazioni. Solo per il 6,2% ci sarà un aumento. Invece il 43,7% ridurrà l’occupazione, e sono in calo gli investimenti. I dati emergono dall’indagine di Ance Piemonte sul secondo semestre. “La situazione continua a essere molto critica e nel 2014 non si potrà parlare di ripresa. Apprezziamo gli sforzi della politica ma sono solo piccoli passi non ancora sufficienti”, commenta all’Ansa il presidente Giuseppe Provvisiero.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

 

 

 

 

 

Ebola, tanta paura ma nessun malato a Torino

molinetteIn Piemonte sono stati seguiti tutti i protocolli previsti dalle circolari ministeriali, in linea con le raccomandazioni dell’Oms

 

I giornali e le tv certo non aiutano e gli articoli allarmanti sul virus Ebola – autentica emergenza in alcuni paesi africani – rischia di essere vissuta come tale anche qui da noi. Le prime vittime ci sono già state ma si è trattato di vittime della psicosi collettiva. Ieri momenti di panico  in una farmacia in centro aTorino. “Credo di avere l’Ebola, mi date una mascherina per favore?”, E’ stato un tedesco, accompagnato da un bimbo a fare la richiesta, che ha ovviamente fatto scattare l’allarme. Ha detto chei recentemente sono stati ad Amsterdam e hanno frequentato amici provenienti dall’Africa. La visita  eseguita in ospedale ha fortunatamente escluso il virus. Si trattava di indigestione. Un altro  caso si è verificato a Carmagnola: un agricoltore si è presentato in ospedale dicendo di avere il virus. Anche questo, però, era un falso allarme.
   

 

“L’assessorato regionale alla Sanità ha attivato dallo scorso agosto – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – tutte le procedure e le misure precauzionali per scongiurare la diffusione dell’Ebola. Sono stati seguiti tutti i protocolli previsti dalle circolari ministeriali, in linea con le raccomandazioni dell’Oms. Il sistema nazionale di controllo è concentrato sulle frontiere, in particolare aeree. Il Ministero ha attivato misure di sorveglianza negli aeroporti e nei confronti degli immigrati che giungono via mare. Il Piemonte non è interessato direttamente, perché i nostri aeroporti non hanno voli diretti e non sono dotati di strutture di isolamento. Eventuali emergenze in volo vengono dirottate su altri scali”.

 

“In Piemonte – aggiunge Saitta – ci sono soggetti originari dei Paesi colpiti e di fronte alla eventualità che persone rientrate da meno di tre settimane si rivolgano ai servizi di emergenza per affezioni aspecifiche, abbiamo previsto azioni rivolte a migliorare l’accuratezza delle diagnosi tramite una scheda di screening e la disponibilità di consulenze infettivologiche. Obiettivo, evitare false segnalazioni di sospetto e identificare i sospetti a basso rischio per indirizzarli verso ospedali con reparti di malattie infettive, in grado di garantire l’isolamento.

 

Dal 27 agosto è operativo il tavolo tecnico regionale per le emergenze infettive. I centri di riferimento per questa problematica sono gli ospedali Regina Margherita e Amedeo di Savoia a Torino, Novara, Vercelli, Cuneo, Alessandria, Asti e Casale Monferrato

Ironia e nonsense nel teatro musicale di Maio

Façade è un raffinato “circo sonoro” in cui i versi della poetessa inglese Edith Sitwell (nell’unica traduzione italiana curata dallo stesso Luigi Maio) danzano sulle note del compositore William Walton

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Dopo i successi londinesi, il Musicattore® Luigi Maio torna nell’amata Torino Giovedì 30 ottobre alle ore 21 al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4) per la rassegna In scena! 2014 del Fiarì Ensemble e presenta Façade – Open Air Entertainment.

 

Façade è un raffinato “circo sonoro” in cui i versi della poetessa inglese Edith Sitwell (nell’unica traduzione italiana curata dallo stesso Luigi Maio) danzano sulle note del compositore William Walton. Uno spettacolo che unisce la musica da camera e il nonsense della poetica sitwelliana alla mimica facciale e ai trasformismi vocali del Musicattore®. Una serata di magici e divertenti virtuosismi teatral musicali che sapranno divertire grandi e piccini.

 

Come nella favola di Alice nel Paese delle Meraviglie, è il nonsense la tinta costante di Façade, perfettamente restituita nella versione curata da Maio, approvata anche dalla William Walton Foundation. In un turbinio di scenari di ironico incanto si alterneranno una danza di marinai cadenzata dalle invettive della regina Vittoria, un Tango Pasodoble in cui Don Pasquito insegue la moglie fuggita con Joe, un elegante Valzer per ninfe e fatine e tantissime altre sorprese (programma completo in fondo al comunicato). Nello svolgersi dello spettacolo maliziose evocazioni dell’Arcadia si tingeranno alchemicamente di bagliori infernali al suono di un Fox Trot, di una Polka, di una Tarantella o di un Fugato canonico. L’alchimia riuscirà grazie tanto all’espressività vocale e fisica di Maio (Premio della Critica, Premio Petrolini e Testimonial UNICEF), quanto al sapiente gesto di Marilena Solavagione, il direttore del Fiarì Ensemble, e dei suoi musicisti: Alessandra Masoero al flauto, Gianluca Calonghi al clarinetto, Isabella Stabio al sassofono, Gianluigi Petrarulo alla tromba, Massimo Barrera al violoncello e Riccardo Balbinutti alle percussioni.

 

La poliedricità del Musicattore® Luigi Maio, novello “Pifferaio magico” di trascinante simpatia e carisma, permetterà ai visionari paesaggi poetico-sonori tratteggiati dalla scrittrice inglese di prendere vita: bizzarre onomatopee riprodurranno le pennellate della Sitwell – date con mano esperta da una miniaturista inglese attratta forse dal Futurismo italiano – che richiamano l’immaginario di Lewis Carroll, di Pamela Lyndon Travers (autrice di Mary Poppins, 1934), del reverendo Hampole e del gallese Arthur Machen, grande esponente del decadentismo londinese (la cui mistica visione del mondo ha ispirato fortemente i versi della Sitwell, come è emerso dalle ricerche dello stesso Maio).

 

Con la mia traduzione ho cercato di rispettare il più possibile non solo la metrica originaria, intervenendo direttamente sulla partitura, ma anche la musicalità delle assonanze del testo inglese – afferma Luigi Maio – Ciò in funzione di un adattamento che vuole evidenziare il waltoniano rapporto tra cultura anglosassone e mediterranea, tra Punch e Pulcinella, facendo ricorso alla lingua italiana e prestando attenzione al senso del “non senso” (perdonate il bisticcio!) emergente da questi “esercizi di tecnica trascendentale” come la grande poetessa ha definito i suoi quadri giocosi. Il programma si aprirà con The White People of Dreams, breve poema da camera che Maio ha composto ispirandosi alla novella The White People di Arthur Machen (storia di una fanciulla che, come le eroine sitwelliane, si intrattiene pericolosamente con ninfe, satiri, fate e pallidi demòni, divenendo un’Alice alquanto sinistra), omaggiando la memoria di Lady Susana Walton, che lo ha onorato della sua stima e amicizia.

 

E questa sarà l’occasione per celebrare il centenario de “Gli Angeli di Mons”, novella bellico-sovrannaturale di Arthur Machen che narra come le truppe britanniche, durante l’attacco contro i tedeschi del 26 Agosto 1914 presso la città belga di Mons, vennero soccorse da un esercito di… spettri! Maio, appassionato conoscitore dell’opera macheniana, sostiene che la novella abbia ispirato alcune scene del disneyano “Pomi d’ottone e manici di scopa”, fiaba cinematografica aderente a quel mondo fiabesco anglosassone la cui magia, similmente a quella di Alice in Wonderland, permea le stesse atmosfere di Façade.

 

Il rapporto tra Inghilterra e Italia riscoperto dal Musicattore® attraverso Façade è sancito dalla fortunatissima tournée che ha svolto in terra britannica in veste di Ambasciatore della Cultura Italiana presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra (in collaborazione con l’Istituto stesso e con la Fondazione “Antonio Mazzotta”): dopo i successi alla Scala di Milano e al Petruzzelli di Bari, infatti, Maio è volato nella capitale del Regno, dove ha portato in scena A Little Magic Flute e L’Ospite di Dracula (in occasione del centenario della novella postuma di Bram Stoker), rappresentando l’eccellenza della cultura italiana.

 

“FAÇADE – Open Air Entertainment”
di William Walton –Testo di Edith Sitwell – Versione Italiana di Luigi Maio

Giovedì 30 ottobre 2014, ore 21
Teatro Vittoria (Torino)

 

Risposta alla crisi editoriale, nasce “La Voce del Tempo”

VOCE POPOLOIl 27 ottobre in rete il sito Internet  LaVocedelTempo.it. Dal 1 gennaio 2015 le due storiche testate «La Voce del Popolo» e «il nostro tempo»saranno proposte in un unico fascicolo

 

Nell’ambito del piano di rilancio sostenibile avviato nel 2012, «La Voce del Popolo» e «il nostro tempo» presentano due importanti novità editoriali come prima risposta dei media cattolici alla crisi dell’editoria.

 

Il 27 ottobre 2014 www.lavocedeltempo.it sarà in rete il sito internet d’informazione giornalistica, diretto da Luca Rolandi e curato dalle redazioni dei settimanali.

 

Debutterà, invece il 1 gennaio 2015 la nuova edizione cartacea, unitaria, delle tue testate «La Voce del Popolo» e «il nostro tempo».  I giornali si presenteranno abbinati sul fronte e sul retro in uno stesso fascicolo; pubblicazione doppia in formato tabloid di 40 pagine a disposizione in abbonamento cartaceo, nelle parrocchie, nei punti vendita tradizionali (librerie e santuari) ed in edicola.

 

Il progetto editoriale integrato sarà presentato in un incontro con i media dai direttori delle due testate Paolo Girola «il nostro tempo», Luca Rolandi «La Voce del Popolo» e Alessandro Battaglino, amministratore della Prelum, società editrice dei giornali cattolici.

 

 

Andar per Langa sul bus dei tartufi

langheI mezzi arrivano e partono da Alba: due le linee e 12 i Comuni attraversati per chi è in possesso di un biglietto della durata di 24 ore, gratis per i bimbi

 

Ora che sono diventate patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, le Langhe hanno il loro  bus turistico. Si tratta del servizio Sightseeing Tour che inizia a funzionare proprio sabato, nel primo  giorno della 84a Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. Il bus sarà operativo ogni weekend e  nei giorni festivi fino al 30 novembre, a cura di Bus Company-Ati Trasporti Interurbani spa, dell’Ente Turismo e del  Consorzio Monferrato Roero. I mezzi arrivano e partono da Alba: due le linee e 12 i Comuni attraversati per chi è in possesso di un biglietto della durata di 24 ore, gratis per i bimbi.