Personaggio versatile e farmacista, è anche autore di un romanzo di successo da titolo “Il custode”
Alcuni tipi di musica come il jazz sono in grado di rendere speciale anche il cibo più semplice. Di recente uno studio condotto dall’Università dell ‘Arkansas ha individuato come, a seconda del tipo di musica ascoltata in sottofondo durante una cena, possa cambiare la percezione del gusto. D’altronde è ben noto il fatto che una melodia possa suscitare in ognuno di noi sensazioni diverse. Da questo studio è emerso come il Jazz renderebbe migliore il gusto del cioccolato.
A Torino il jazz rivivra’ nella veste rinnovata del suo storico tempio, il Jazz Club, in piazzale Valdo Fusi, a partire dalla serata inaugurale di venerdì 18 marzo intitolata “Fleurs de Musette”, dedicata al jazz e allo swing, con pezzi di musicisti straordinari come Koger, Renard & Scotto, Bernie & Pinkard, Edith Piaf, Charles Trenet e Fred Buscaglione.
Il binomio musica- cucina è una formula vincente che sta alla base del rinnovato Jazz Club con un’offerta gastronomica a km. zero, rinnovata a scadenza quindicinale. Chef del Jazz Club è Ernesto Chiabotto, torinese, un passato di studi scientifici in farmacia, dedicatosi nella vita professionale al marketing e alla vendita. Ha seguito corsi professionali di cucina e ama molto scrivere. Questa è, insieme alla cucina e al tango argentino, una delle grandi passioni della sua vita. Dopo una collaborazione giornalistica sportiva e alcuni racconti, raccolti nel 2010 in “Collezione (quasi) privata”, ha dato alle stampe nel maggio del 2015 il suo primo romanzo, dal titolo ” Il Custode”.
Per gli amanti di Torino e del fascino dell’ Antico Egitto questo è un romanzo da non perdere, con al centro, come protagonista, Attilio Hupper, professore e egittologo al Museo Egizio di Torino, un giorno contattato da un misterioso vecchietto che pare sapere tutto su di lui. Torino viene ritratta nel libro in tutta la sua magia e le trame della narrazione conducono il lettore, in modo coinvolgente, verso l’epilogo finale, scoprendo che si tratta di una grande storia d’amore.
Torino e la sua magia, quindi, emergono nel libro dello chef di quello che torna a essere il luogo cult degli amanti della musica jazz e swing, il Jazz Club, in una veste rinnovata rispetto a quella dell’epoca della sua fondazione a opera di Gianni Basso e di Fulvio Albano, che tuttora lo guida.
Il jazz e Torino, un amore che risale agli inizi del Novecento. Louis Armstrong venne, infatti, a suonare anche a Torino; Romano Mussolini, figlio del duce, fu un grande estimatore di jazz, e proprio a Torino nacque il primo hot club, la prima sede privilegiata in cui venne suonata musica jazz. Nei primi anni Cinquanta emerse poi la figura del torinese Fred Buscaglione, che divenne uno dei più celebri cantanti swing del Novecento. Oggi il Jazz Club di Torino vanta una fama notevole, pari a quella del Blue Note di Milano e di un paio di celebri locali romani di musica jazz.
Mara Martellotta

“Misuratevi la vita nel punto più stretto
Alla Mostra Regionale di San Giuseppe
Cittadella”, sponsor della pubblicazione che storicizza l’evento. Si tratta di un appuntamento che nel tempo ha visto quasi 300 artisti avvicendarsi negli allestimenti sempre particolari ed apprezzati dal pubblico, ed alcuni di loro scelti fra i giovani ora sono affermati a livello nazionale e di internazionale come Marco Mazzoni, Tamara Repetto, Corrado Bonomi, Marco Porta, Massimo Salvadori, Camillo Francia, Michelle Hold, Giugi Bassani, Giovanni Saldì, Max Ferrigno. Inoltre non è mancata nel corso del tempo la presenza di maestri quali Paolo Baratela, Mario Surbone, Giuseppe Campese, Enrico Colombotto Rosso, Gianpaolo Cavalli, Laura Rossi, Angelo Barile, Davide Minetti e tanti altri sempre nella filosofia di comunicare il piacere per il bello e la creatività nel contemporaneo.

Riapertura dello store in via Roma
Carissimi lettori, come detto nello scorso appuntamento faccio una breve parentesi e ci occupiamo delle aree cani. Negli ultimi anni si stanno tirando su numerose zone adibite ad i nostri amici a quattro zampe, frutto di una buona campagna di sensibilizzazione nei loro confronti in tutti i centri abitati col fine di una miglior tutela dell’ambiente, rispettare chi aimè non ha la nostra passione, e per il piacere del proprietario di poterli liberare e non aver paura che il cane prenda e vada per i fatti suoi. Idea sicuramente molto intelligente, posso dire di essere favorevole nella frequenza saltuaria anche di questi luoghi fino a quando abbiamo un cucciolo, cosi che possa fare diverse esperienze di socializzazione in libertà, esperienze con cani adulti, con altri cuccioli, di taglia grande, media o piccola, ed infine conspecifici attivi piuttosto che tranquilli, avrà modo di imparare a relazionarsi, capire quando e con chi poter interagire, ma soprattutto chi evitare.

La manifestazione raggiunge l’ambito traguardo di settanta edizioni, ma non dimostra il passare degli anni. “Abbiamo fatto un passo indietro nel tempo ma con gli occhi ben rivolti al presente e, soprattutto, al futuro – spiega Carlo Manazza, socio di Manazza Gefra, società di Cassolnovo (Pavia) specializzato negli allestimenti fieristici, che organizza da anni la Mostra, frutto di un bando del Comune di Casale Monferrato attraverso la società di Monferrato Eventi– la San Giuseppe è nata come Fiera dei fiori e, con la qualificata presenza di Coniolo Fiori abbiamo voluto stabilire un legame con un’eccellenza dell’offerta del territorio, senza dimenticare tutte le altre peculiarità che la Città di Casale Monferrato ed il Casalese hanno saputo sviluppare nel corso degli anni”.
Comics”, giunto all’undicesima edizione, momento riservato agli “Eroi di carta” nati dai disegnatori della Sergio Bonelli Editore, giunto all’undicesima edizione, anche quest’anno resa possibile dalla collaborazione tra l’art director della casa editrice milanese Luigi Corteggi “Cortez” e lo staff di Monferrato Eventi che quest’anno si sofferme su tre capisaldi dell’universo bonelliano: Tex Willer, Dylan Dog e Nathan Never. Il ricco calendario di momenti collaterali invece propone il ritorno della boxe in Mostra, dopo una breve pausa. L’Associazione Pugilistica Valenzana, sotto la regia di Adriano Gadoni allestirà una serata (sabato 12) in cui incroceranno i guantoni tutti i giovani atleti della provincia di Alessandria. Altro momento di sicuro interesse sarà il convegno su “Cicloturismo e sviluppo del territorio” (martedì 15) che parlerà delle possibilità di sviluppo di questa disciplina in Monferrato, nella cornice creata dalle splendide foto di Pier Giuseppe Bollo il “fotografo in bicicletta”. E non mancheranno momenti dedicati alla storia, alla canzone ed alla musica (tanti), al volontariato, al teatro, alla natura. Il tutto per condire un piatto che è, di per sé, alquanto ricco.
Un’area realizzata lungo il percorso espositivo e due momenti di incontro sabato 12 marzo e sabato 19 marzo con ospiti di livello

