LIFESTYLE- Pagina 473

Accordone o accordino? Sì dei sindacati ai 260 euro di Fiat

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FIAT FACCIATAI sindacati si sono trovati di fronte al classico dilemma di “prendere o lasciare”. Fiat, del resto, aveva già fatto sapere che, data la situazione di crisi generalizzata, non avrebbe potuto tirar fuori somme elevate

 

Habemus papam. Tra sindacati e Grande Fabbrica, la Fiat, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto specifico di primo livello. L’intesa è stata siglata da Fim, Ugl, Fismic, Uilm e associazione Quadri. L’ una tantum sarà di 260 euro. Un compromesso tra i 300 chiesti dai sindacati e i 200 proposti dall’azienda.  Sono 86 mila I lavoratori italiani coinvolti nell’accordo per il 2014, compresi i 30mila in cassa intergrazione. Fiat e sindacati definiranno, inoltre,  un accordo di rinnovo triennale.

 

Come ha dichiarato all’Ansa il segretario Fil Ferdinando Uliano, si è trattato di una “Trattativa difficile e sofferta”.  “L’erogazione dell’una tantum anche ai cassintegrati è un’ importante conquista di solidarietà”, dice Giovanni Serra, segretario dell’Associazione Quadri Fiat. Un’intesa che  “getta le basi per un accordo su base pluriennale. Ed è importante che ci sia stato un accordo unitario”. Così Antonio Spera, segretario metalmeccanici dell’Ugl. Un accordo che riguarda anche i cassintegrati: “E’ l’unica fabbrica al mondo dove avviene e la Fismic è pienamente soddisfatta di questo importante elemento di solidarietà”. Annuncia il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo.

 

I sindacati si sono trovati di fronte al classico dilemma di “prendere o lasciare”. Fiat, del resto, aveva già fatto sapere che, data la situazione di crisi generalizzata, non avrebbe potuto tirar fuori somme elevate. Con l’accordo che si dovrebbe raggiungere oggi, tutto sommato, l’esborso dalle casse aziendali sarà limitato.

 

Nel frattempo il Lingotto ha annunciato l’emissione di un bond della durata di 8 anni per il valore di 850 milioni di euro, mentre procede a ritmi serrati il percorso per la quotazione di Fca ala Borsa di New York.  E il primo di agosto nascerà ufficialmente Fiat Chrysler Automobiles. Muore Fiat, viva FCA.

 

(Foto: il Torinese)

 

   

Egizio aperto per ferie

Le iniziative sono in programma alle ore 10:30 al prezzo di 4,50 euro

 

EGIZIO22Le attività del Museo Egizio per il mese di luglio proseguono sabato 12 con la visita speciale Animali o dei?,Si tratta di una passeggiata nelle sale del Museo che rivelerà ai ragazzi e ai loro genitori  le caratteristiche di ogni divinità dell’antico Egitto.

 

Domenica 13  si prosegue con Una fame da oltretomba. Menù per il corpo e per lo spirito, un viaggio alla scoperta delle abitudini alimentari degli egizi per conoscere gli ingredienti presenti sulla “tavola” dei faraoni attraverso l’osservazione di oggetti, dei resti di alimenti conservati oppure semplicemente raffigurati sui reperti.

 

Entrambe le iniziative sono in programma alle ore 10:30 al prezzo di 4,50 €.

 

La Salute si impara ai Giardini reali

Kermesse di spettacoli e appuntamenti culturali nel mese di luglio al Polo cittadino di corso San Maurizio

 

salute Oggi più che in passato, per le condizioni ambientali e sociali cambiate, la Salute è quanto mai legata alla vita e al mondo che ci circonda. Stili di vita, alimentazione, inquinamento e tanti altri fattori determinano la salute di ciascuno di noi.

 

Per sensibilizzare i cittadini e i giovani in particolare, torna quest’anno  “La Salute in Comune”, la rassegna estiva promossa dal Polo cittadino della Salute (Corso San Maurizio,4 -Giardini Reali), Associazione Tedacà e Associazione Volonwrite, con il contributo di Farmacie Comunali Torino. 

 

Laboratori pomeridiani per ragazzi e adulti, apericena letterari, spettacoli teatrali, contest musicali…  tutto a ingresso libero, nel pieno centro torinese.

 

  Il 15 luglio 2014 serata finale con premiazione del vincitore.

 

 

La violenza sulle donne lascia il segno sulle strade di Torino

Gessetti colorati e scritte contro la violenza per lasciare, sull’asfalto, un chiaro e diretto messaggio a chi molesta e a chi maltratta le donne. In piazza Castello, piazza San Carlo e soprattutto sulle strade del parco del Valentino

 

MURALES DONNEElie Wiesel, Premio Nobel per la pace nel 1986, una volta scrisse:” Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione, in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuto il carnefice, mai il torturato”.

 

E forse è proprio contro il silenzio e l’indifferenza di cui parla Wiesel che lo scorso weekend Hollaback, il movimento internazionale che si occupa di mettere fine alle molestie in strada, è sceso nelle piazze di Torino e, grazie all’aiuto delle ragazze del collettivo Altereva, ha “lasciato il segno” per le vie della città.

 

Gessetti colorati e scritte contro la violenza per lasciare, sull’asfalto, un chiaro e diretto messaggio a chi molesta e a chi maltratta le donne. In piazza Castello, piazza San Carlo e soprattutto sulle strade del parco del Valentino, sono comparse frasi come “camminare da sola non è un invito a molestarmi” oppure “il palpeggiamento sui mezzi pubblici è una molestia” e ancora “violenza è portare a credere che la molestia sia causata dal mio abbigliamento”.

 

Lo scopo di questa manifestazione che viaggia tra web e realtà (su twitter l’hashtag è #chalkwalk) , è quello di rivendicare la libertà delle donne di potersi muovere liberamente da sole in ogni parte della città, senza aver paura di poter subire violenza.

 

Una campagna all’apparenza silenziosa ma che racchiude in sé tutte le urla di protesta per un fenomeno, come quello della violenza di genere, che persino in un epoca che si professa avanzata e civilizzata come la nostra, sta raggiungendo dimensioni a dir poco barbariche.

 

La violenza contro il genere femminile è una piaga sociale che purtroppo non risparmia alcuna nazione. Ecco perché è di fondamentale importanza mantenere viva la memoria del problema istituendo eventi come questo di Hollaback che, ci auguriamo sia riuscito con la sua semplicità e delicatezza, a lasciare il segno oltre che sulle strade di Torino anche nelle coscienze dei cittadini.

 

Simona Pili Stella

 

Caucaso, crocevia di storia e geopolitica

Quella che appare una terra lontana e incognita è in realtà intrecciata alla nostra storia e ha attraversato la vita di vari piemontesi e uomini di Stato sabaudi

 

CENTRO STUDILunedì 14 luglio al Centro Studi Piemontesi si terrà  l’ultimo incontrprima della pausa estiva (la sede resterà comunque aperta e operativa fino al 31 luglio): una conferenza sulle complicate vicende storico politiche nell’area caucasica. Di passaggio a Torino, il socio del Centro Studi, Fabrizio Vielmini, terrà una conferenza – in lingua piemontese – su un tema internazionale di scottante attualità: Nel crocevia del Caucaso.

 

Quella che appare una terra lontana e incognita è in realtà intrecciata alla nostra storia e ha attraversato la vita di vari piemontesi e uomini di Stato sabaudi che si sono trovati protagonisti in questo scenario, oggi più che mai al centro del “grande gioco” tra le potenze mondiali per la ridefinizione degli  equilibri del XXI secolo.

 

L’incontro si terrà alle ore 18, nella sede della Ca dë Studi in via Revel 15. Un’occasione di informazione su un tema così poco trattato dai nostri media, e nel contempo una sfida per rimarcare come la lingua piemontese possa essere strumento per trattare ogni tema, in questo caso  quello della politica internazionale.

 

Fabrizio Vielmini. Monferrino, socio del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, piemontesista convinto, si è specializzato, dopo la fine dell’URSS, sulle relazioni  di politica estera  della Russia con i paesi ex-sovietici del Caucaso e dell’Asia Centrale. Per questo vive e lavora da anni  in varie parti del mondo, dove ha ricoperto incarichi per l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) e per l’Unione Europea. Dal 2008 è in Georgia per la Missione Europea d’Osservazione (EUMM). Autore di diverse pubblicazioni è ricercatore per l’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitiche e Scienze Ausiliarie, Roma) e collaboratore di Istituti e riviste specialistici’ come l’ISPI (Istituto Studi di Politica Internazionale) e  “Limes- Rivista Italiana di Geopolitica”.

 

Da Calsazio al Colosseo senza privati si muore

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Uncem  fornirà agli acquirenti un masterplan che indica possibili forme di recupero che non stridano con le tipicità dei luoghi

 

calsazio2Un centinaio di potenziali acquirenti ha già chiesto informazioni via web per il borgo canavesano di Calsazio, messo  in vendita da qualche giorno su Ebay (prezzo base 245 mila euro). Non solo dall’Italia ma anche da Australia e Stati Uniti. Quattordici, per un totale di cinquanta vani , gli edifici che compongono il villaggio. La borgata fa parte della rete dei Borghi alpini creata dall’Uncem, alla quale aderiscono 30 Comuni piemontesi.

 

I costi per mantenere strutture architettoniche tradizionali sono proibitivi. Certo non si tratta del Colosseo, ma pure in questo caso senza l’intervento di privati che sponsorizzino i restauri o acquistino i muri, tutto andrebbe in rovina.calszazio

 

Uncem  fornirà agli acquirenti un masterplan che indica possibili forme di recupero che non stridano con le tipicità dei luoghi. Oltre alla borgata alle pendici del Gran Paradiso, sbarca sul web anche Lunella, villaggio a 1.300 della Valle di Viu’,  sulle Alpi Graie.

 

DOMANDA E RISPOSTA 

Qual è il ritratto di Uncem?

 

Un vero e proprio “sindacato” delle montagne che intende garantire lo sviluppo delle Terre Alte. È questa la mission dell’Uncem Piemonte – Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani – e delle 22 Comunità montane. Dal 2008 sono “Agenzie di sviluppo del territorio” che promuovono e valorizzano le filiere legate alle energie rinnovabili e alla green economy, il turismo e l’agricoltura di montagna e gestiscono i servizi associati tra i Comuni che le compongono. L’Uncem è da ben mezzo secolo, dicevamo, il “sindacato del territorio montano”. La delegazione piemontese -riunisce 22 Comunità montane e 553 Comuni montani: la metà del Piemonte, per un milione di abitanti.

 

L’Uncem regionale rappresenta gli enti del territorio presso gli organi competenti per l’esame dei provvedimenti di interesse montano; promuove il coordinamento delle attività delle Comunità montane e degli enti al fine di potenziarne le capacità di intervento collegandosi alle linee di programmazione europea, nazionale e regionale; promuove inoltre studi e ricerche per una migliore conoscenza della realtà montana. La rivista PieMonti (bimestrale) presenta le iniziative, le sfide e i progetti dell’Uncem Piemonte. Ogni due mesi, interviste, inchieste, appuntamenti, presentazioni di incontri e attività, raccontano il lavoro delle Comunità montane per lo sviluppo delle Terre Alte. L’Uncem Piemonte è presente su tutti i principali social network: su Facebook sono più di mille i fans della pagina Uncem Piemonte.

 

Attivi su Facebook anche i gruppi A scuola di montagna! e Amici della montagna. Il sito internet della delegazione piemontese è collegato con Twitter, su cui sono presenti le notizie alla pagina UncemPiemonte, e con YouTube, il più grande portale video della rete.  Le foto più belle dell’Uncem di convegni, progetti, conferenze stampa, seminari da oggi sono anche sulla galleria fotografica Flickr. Netlog e Bebo sono gli ultimi due social network su cui è nata la pagina dell’Uncem piemontese.

 

 

 

 

 

 

“Io sono il mio grido”

Esposte opere di venti artiste  di varia provenienza e differente linguaggio artistico

 

DONNE VIOLENZAArtiste contro la violenza sulle donne a cura di Laura Oddo, Liliana Paganini, Francesca Taormina.

 

Proveniente dalla Sala delle Capriate di Palazzo Sant’Elia di Palermo,  dove è stata presentata, con grande successo, nel Marzo del 2014, a cura  della Fondazione Sant’Elia, della Provincia di Palermo e con il  patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, la collettiva “Io sono il mio  grido”  approda ora nelle Sale della Pinacoteca Albertina di Torino, per l’alto  valore simbolico e sociale del tema trattato, con opere di venti artiste  di varia provenienza e differente linguaggio artistico. 

 

Mostra presso la Pinacoteca Albertina dal 4 Luglio al 30 Agosto.

 

(Fonte: www.irma-torino.it)

Saldi: flop in periferia, meglio nei centri commerciali

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saldisssIn centro città (in particolare via Roma, via Lagrange, via Garibaldi, piazza San Carlo e via Po) gli affari non sono andati malissimo per gli esercenti, anche se il giro è stato quasi lo stesso dei giorni normali. Forse i torinesi sono abituati alle promozioni continue

 

Sarà anche stato il tempo incerto di sabato e domenica, ma i primi giorni della stagione estiva dei saldi non sono andati granchè bene. Di gente se n’è vista tanta, confermano i commercianti. Purtroppo, però, la quantità di ingressi nei negozi non ha corrisposto agli acquisti effettuati.

 

Le indagini pre-saldi da parte di Ascom e Confesercenti prevedevano una spesa media per famiglia di circa 200 euro e un incremento del 10% negli acquisti da parte dei torinesi. Al momento tali previsioni sono state smentite.

 

In centro città (in particolare via Roma, via Lagrange, via Garibaldi, piazza San Carlo e via Po) gli affari non sono andati malissimo per gli esercenti, anche se il giro è stato quasi lo stesso dei giorni normali. Forse i torinesi sono abituati alle promozioni continue durante l’anno che i commercianti sono costretti ad effettuare a causa della crisi e , alla fine, i saldi non rappresentano più una novità.

 

Presi d’assalto i centri commerciali: le Gru di Grugliasco, l’8 Gallery del Lingotto, la Rinascente e – fuori porta – Mondo Vicino di Mondovì. Qui le cose sono andate decisamente meglio, dato il pienone assoluto che ha dato riscontri in proporzione al numero delle persone.

 

Decisamente negativo, invece, il bilancio nelle zone periferiche della metropoli. Anche in vie commerciali come via Nizza o via Fabrizi i saldi hanno fatto registrare un flop di presenze e  – soprattutto – di affari. Il periodo delle vendite promozionali è ancora lungo, fino a fine agosto. Ai negozianti non resta che sperare.

Mente e corpo in salute

Nel mese di luglio è in programma il seminario “Mente e corpo in salute in adolescenza. Esperienze e comunicazione di buone pratiche”

 

joggingProseguono a Torino gli incontri e gli appuntamenti aperti al pubblico inseriti nel progetto europeo per l’adolescenza “Be healthy: mente e corpo in salute”, finalizzato a promuovere il benessere psicofisico attraverso l’attività fisica, con un’attenzione particolare alla prevenzione della depressione, nuovo allarme di salute del prossimo decennio. Testimonial delle iniziative il campione olimpico di marcia Maurizio Damilano.

 

Dall’8 al 10 luglio è in programma il seminario “Mente e corpo in salute in adolescenza. Esperienze e comunicazione di buone pratiche”, aperto agli  operatori della sanità e delle scuole (sede della Regione Piemonte di corso Regina Margherita 174, presso la polisportiva CH4 Sporting Club, in via Trofarello 10), dall’8 al 14 luglio si terrà il laboratorio transnazionale a cui parteciperanno 30 giovani di cinque Paesi europei che si cimenteranno nella produzione di un video sul tema “mente e corpo in salute”. Infine, l’8 luglio alle ore 17.30 “Abbatti la mole di stress!”, salita dei 650 scalini della Mole Antonelliana.

 

(Fonte: Regione Piemonte- Foto: il Torinese)

 

Quando la divisa si mette in mostra

 Le radici della Benemerita ebbero inizio con l’ emanazione, da parte di Vittorio Emanuele I di Savoia, delle Regie Patenti. Il documento tracciava l’identità del Corpo Reale come “una forza militare in servizio di polizia con una duplice missione: la difesa della Patria e la sicurezza dei suoi cittadini” conferendogli da quel preciso momento, il ruolo da protagonista nella società italiana

 

arma diviseSicuramente a tutti noi almeno una volta nella vita, sarà capitato di sentire o di usare l’espressione :”il fascino della divisa”; quale bambino fin da piccolo non si è mai appassionato a quell ‘ uomo in uniforme che nelle pagine di storia e di tradizione veniva sempre descritto come un eroe. Fabrizio Bava, Roberto di Tanno e Vincenzo Ponza hanno fatto di questa passione un vero a proprio capo”lavoro” di ricerca,  allestendo, grazie all’importante collaborazione del Consiglio Regionale del Piemonte, una mostra dedicata all ‘ Arma dei Carabinieri.

 

Dal 16 maggio fino al 14 luglio, gli spazi dell’ Assemblea subalpina ospiteranno un  ricco percorso espositivo che vedrà come protagonista l’intera storia dei Carabinieri Reali d’Italia, dalle Regie Patenti del 13 luglio 1814 (atto di nascita dell’Arma), fino a proseguire con una serie di reperti storici di straordinaria bellezza. Uniformi, bandiere, elmi, medaglie, ma anche foto e documenti, conducono il visitatore lungo un sentiero pervaso di gloriose gesta ma anche di semplice quotidianità, permettendo di immergersi completamente in quel clima di valori, tradizioni e patriottismo che hanno contribuito a costituire la storia del nostro Paese.arma coloniale

 

Le radici dell’Arma, come già accennato prima, ebbero inizio con l’ emanazione, da parte di Vittorio Emanuele I di Savoia, delle Regie Patenti. Tale documento tracciava l’identità del Corpo Reale come “ una forza militare in servizio di polizia con una duplice missione: la difesa della Patria e la sicurezza dei suoi cittadini”, conferendogli da quel preciso momento, il ruolo da protagonista in tutti quegli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo fino alla nascita della Repubblica Italiana.arma medaglie

 

Secondo le dichiarazioni rilasciate dai tre collezionisti (Bava, di Tanno e Ponza), la mostra sarebbe stata allestita in modo da far percepire al visitatore “quattro aree” differenti: la prima riguardante appunto le origini del Corpo, la seconda lo squadrone Corazzieri, la terza l’impiego all’estero e, la quarta, una ricostruzione storica di un ufficio anni ’20. Tutti gli oggetti esposti sono autentici cimeli storici dell’epoca, catalogati e contestualizzati in modo che chi osserva possa rivivere gli ideali, le emozioni e gli eroismi del passato.arma stazione

 

In conclusione, indossati i panni del visitatore, non si può che ringraziare questi infaticabili collezionisti ed il Consiglio Regionale del Piemonte che, in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ci hanno guidati attraverso l’anima del nostro passato avvolgendoci nella maestosità dalla nostra Storia.

 

Simona Pili Stella

 

 

 

 

I Carabinieri Reali nella storia d’Italia
Galleria Belvedere di Palazzo Lascaris, Torino

16 maggio  – 14 luglio