LIFESTYLE- Pagina 451

Tango delle fragole a San Mauro

TANGO

Una intera giornata popolare tra performances, ballo, teatrodanza, milonga per tutti, spettacoli, tango di strada, proiezione film e interazioni coreutiche con LCMM, le Frolere e altri figuranti nel centro storico

 

E’ documentato che gli abitanti di S. Mauro Torinese iniziarono a coltivare le fragole dal 1706 in seguito all’autorizzazione del Duca Amedeo II che in tal modo compensava la popolazione per i danni arrecati ai raccolti durante l’Assedio di Torino. Fino a quel momento infatti le fragole erano coltivate esclusivamente nei Giardini Reali di Stupinigi e Racconigi.   La Fragolina ispira la Sagra Sanmaurese sin dal 1933 e il Tango delle Fragole proposto da Etnotango Festival 9° Edizione, ideato ad Monica Mantelli, fanno tappa a San Mauro Torinese domenica 31 maggio, in concomitanza con la tradizionale Sagra delle Fragole e propone una intera giornata popolare tra performances, ballo, teatrodanza, milonga per tutti, spettacoli, tango di strada, proiezione film e interazioni coreutiche con LCMM, le Frolere e altri figuranti nel centro storico di San Mauro Torinese, in collaborazione con la ProLoco e altre realtà territoriali. L’evento del Festival si inserisce nel progetto di valorizzazione territoriale del complesso Abbaziale di Santa Maria della Pulcherada voluto dal Comune di San Mauro Torinese “I loce Pulcherada” che unisce spettacoli, mostre, visite, animazione e percorsi nell’ambito di manifestazioni e piattaforme culturali di territorio.

Massimo Iaretti

PROGRAMMA

 

Dalle ore 10 durante tutto il giorno Flash Mob Etnotango sul Ponte Vittorio Emanuele III (ponte Vecchio) intorno al Raduno Fiat 500 d’epoca e auto storiche” (esposizione in corso sino alle ore 19). Libere incursioni tanguere a cura di LCMM.

 

Alle ore 11 Tango Muto di Benvenuto per “I LIKE PULCHERADA” con inaugurazione mostra fotografica “I LIKE PULCHERADA” nell’abbazia della Pulcherada. Tra le immagini, scatti di momenti di Etnotango nel territorio. La mostra è con accesso libero (a parte durante le funzioni liturgiche) ed è gratuita.

 

Ore 12,30 – 14,00 Pranzo in Rosa a cura della ProLoco con mini “incursioni” di Etnotango nel Padiglione gastronomico della Proloco allestito in piazza Europa (menù a 15 Euro – prenotazioni: prolocosanmaurotorinese@gmail.com)

 

         Dalle ore 14,00 alle ore 17,00 in piazza dell’Abbazia (retro esterno della Pulcherada) per “I LOVE PULCHERADA”  Milonga Vieja TANGO DELLE FRAGOLE (Prima parte con repertorio tradizionale) Street tango per tutti con ETNOTANGO DJ e performance della LCMM.  Inoltre: Folklore popolare e storico con le “Frolere degli AMIS ED LA FROLA” – Visite guidate alla Chiesa e Affreschi a cura del gruppo parrocchiale LA pulchraRADA.

 

NB: per i ballerini/e munirsi di apposite scarpe anche per pietra e porfido.

 

         Dalle ore 17,30 alle ore 20,30 presso il Padiglione delle feste allestito in piazza Europa: Milonga Nueva TANGO DELLE FRAGOLE seconda parte (repertorio contemporaneo) Street Tango   per tutti con ETNOTANGO DJ e performance LCMM dal titolo “IANI DEL TANGO”.

NB: Per i ballerini: si segnala il pavimento in legno!

 

Ore 21,00 in piazza dell’Abbazia ”FRAGOLATA PER TUTTI” distribuita dalla PRO LOCO SANMAURESE e dal gruppo J’AMIS ED LA FROLA

 

Dalle ore 21,00 alle ore 24,00 in piazza dell’Abbazia: proiezione (sempre all’aperto) del film musicale “POEMA CIRCULAR” sul tango e il paesaggio su maxischermo con performance TANGO FRAGOLOSO a cura di LCMM e Etnotango Friends.

 

Nel mentre vi è il film, Tango libero per tutti ovvero Milonga Street anche sulla colonna musicale della pellicola a cura di ETNOTANGO. Presentano il film: Alessandro Avataneo (regista) e Monica Mantelli (Etnotango) e Etnotango DJ. Inoltre visite guidate alla Chiesa e Affreschi a cura del gruppo parrocchiale LA pulchraRADA 

NB: per i ballerini/e munirsi di apposite scarpe anche per pietra e porfido.

Scoprire un mito: Re Arduino

masino 2Visite animate al Castello domenica 31 maggio, dalle ore 10 alle 18

 

 

Nel millenario della morte di re Arduino, domenica 31 maggio 2015, dalle ore 10 alle 18, il Castello di Masino, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO) che custodisce le spoglie del primo sovrano d’Italia, ne celebra il mito con una giornata di rievocazione storica, con speciali visite guidate e, alle ore 17.30, la proiezione in anteprima di alcune sequenze della docu-fiction Arduino Sans Despartir di Andry Verga. Saranno proprio i personaggi in costume della docu-fiction ad animare la residenza millenaria della Famiglia Valperga, discendente del re Arduino, e guideranno visitatori grandi e piccini alla scoperta delle sale, delle torri e delle segrete del maniero, fino all’incontro con il re. L’allestimento di un campo tendato e di uno stand su armature e armi medievali consentirà, inoltre, di conoscere nei minimi dettagli come si sono evolute le tecniche della guerra a cavallo dall’anno Mille.

 

Per immedesimarsi ancora di più nell’atmosfera del Medioevo e nel vissuto quotidiano dell’epoca, alle ore 17,30 nel Salone degli Stemmi gli ospiti del Castello potranno incontrare il regista Andry Verga e gli attori della docu-fiction Arduino Sans Despartir. Un film che ripercorre con rigore storico-filologico – garantito dalla collaborazione con i gruppi storici del Patto Arduinico – le orme del marchese d’Ivrea e primo re d’Italia nel territorio del Canavese. Oltre all’incontro con il regista si parlerà della figura di Arduino con Franco G. Ferrero, autore della guida illustrata I luoghi di Re Arduino tra storia e leggenda, distribuita in allegato al film in dvd. La chiacchierata sarà arricchita dalla presenza del cast in costume, che creerà un suggestivo gioco di rimandi tra passato, realtà e finzione scenica.Nel corso della giornata, come ogni weekend fino a settembre, i bambini potranno partecipare alla Caccia al Tesoro, un percorso di visita libero tra i saloni, le carrozze, le torri, il parco, il giardino dei Cipressi e delle Rose e il grande labirinto.

 

Orario: dalle ore 10 alle 18 – visite guidate animate a partire dalle ore 14.00 ogni mezz’ora

 

Ingressi: Speciale biglietto Famiglia (2 adulti + fino a 4 ragazzi dai 4 ai 14 anni): 25 €; Bambini (0-3 anni): gratuito; Soci FAI e National Trust: gratuito con contributo di 5 € per visita animata; Ridotto studenti universitari e carta musei: 7 €; Intero adulti con visita animata: 10 €; Gettone parcheggio interno 2 € intera giornata.

 

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO), tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Serata TJF al Museo Egizio

BRAXTONegizio jazz 3egizio jazzegizio jazz 2Protagonista della serata Anthony Braxton con il suo Sonic Genome

 

Grande successo di pubblico ieri sera, 28 maggio, al Museo Egizio. Alle 21,30 erano stati staccati ben 1.500 biglietti e il concerto inaugurale del TJF sarebbe terminato solo alle 2.00 ! I 70 musicisti della Sonic  Genome di Anthony Braxton hanno suonato seguendo un percorso itinerante fra i diversi piani del Museo, tra mummie e reperti egizi in una atmosfera davvero particolare e suggestiva, che ha coinvolto i numerosi visitatori incuriositi ed affascinati allo stesso tempo. Davvero originale l’iniziativa ,unica nel suo genere,che ha coniugato la passione e l’interesse per un passato millenario e quelli per un’avanguardia moderna e contemporanea.  Settanta musicisti dalle più diverse provenienze stilistiche danno vita a una performance musicale unica. Più che un concerto è la creazione di un ambiente musicale interattivo che coinvolge il pubblico,facendolo entrare nel cuore del fare creativo. Senza dubbio si tratta del più ambizioso esperimento del visionario compositore e sassofonista di Chicago  nel suo percorso d’investigazione artistica. L’evento è una Prima europea,esclusiva del TJF. Una produzione TJF e Fondazione Museo Egizio in collaborazione con AR.CO.TE Jazz Torino e Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. 

Mauro Reverberi

                                                 

Uno sportello per le imprenditrici invisibili

dora palloniL’incontro, organizzato da Confartigianato Piemonte, consiglio lascarisConfederazione nazionale Artigianato e piccola e media impresa (Cna) e Casartigiani, è stato occasione per far conoscere la campagna di sensibilizzazione che promuove uno sportello di ascolto 

 

Il ruolo di coadiuvanti, collaboratrici e socie di imprese tra opportunità e pericoli. Questo il tema del convegno, realizzato in collaborazione con la Consulta regionale femminile, tenutosi a Palazzo Lascaris giovedì 21 maggio. L’incontro, organizzato da Confartigianato Piemonte, Confederazione nazionale Artigianato e piccola e media impresa (Cna) e Casartigiani, è stato occasione per far conoscere la campagna di sensibilizzazione che promuove uno sportello di ascolto per conoscere concretamente opportunità e insidie che le “imprenditrici invisibili” incontrano quotidianamente. “In Italia – ha sottolineato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio e delegata alla Consulta – le donne imprenditrici superano il milione e mezzo e sono determinanti per lo sviluppo delle aziende. La nascita di uno sportello per dar voce anche a coloro che operano nel mondo del lavoro, senza la giusta visibilità, è di fondamentale importanza. Oggi è, inoltre, più che mai necessaria una equa distribuzione delle figure femminili sia nel Consigli di amministrazione privati sia in quelli pubblici”. “Le imprenditrici – ha evidenziato Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità – hanno colto la possibilità di lavorare in settori, come il turismo e l’agroalimentare, in cui il Piemonte sta cercando di essere sempre più all’avanguardia. Agire per eliminare le barriere sociali, potenziare i servizi di consulenza e promuovere la tutela delle donne nei processi di formazione e innovazione sono le basi su cui intendiamo lavorare per migliorare e rendere concreti questi obiettivi”. Il dibattito si è poi focalizzato, con gli interventi degli avvocati Patrizia Polliotto e Marinella Ferrari, rispettivamente presidenti di Unione consumatori e Casartigiani, sulle tutele giuridiche per le donne coadiuvanti e socie di imprese. All’iniziativa hanno inoltre partecipato Gianna Pentenero, assessore al Lavoro e  Daniela Biolatti, presidente di Confartigianato Donne Impresa.

 

(Daniela Roselli – www.cr.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Da Vinci, robot intelligente in sala operatoria

Adjusting Google GlassPermette di realizzare  interventi con una precisione straordinaria, limitando la perdita di sangue

 

Un robot con quattro braccia elettroniche, in grado di compiere movimenti millimetrici con una estrema precisione. Il robot si chiama come l’inventore più famoso, Da Vinci, il creatore dei primi modelli di automa della storia. E’ stato presentato dalla Clinica Santa Canterina da Siena a Torino. Questa “machina intelligente” permette di realizzare  interventi con una precisione straordinaria, limitando la perdita di sangue e riducendo al minimo il fabbisogno trasfusionale

Le note del jazz risuonano per la festa della Repubblica del 2 giugno

consiglio repubblicaUna maratona di musica dalle 16 a mezzanotte in piazza San Carlo per celebrare la libertà,  coincidente con la chiusura del Torino Jazz Festival

 

Il jazz e la festa della Repubblica. Un binomio vincente in quanto la musica jazz da sempre è stata espressione di valori di libertà,  tanto da essere poco amata dai regimi dittatoriali dell’ultimo secolo. Quest’anno il Concerto del 2 giugno, che celebrerà la Festa della Repubblica, sarà affidato alla competenza artistica del Jazz Festival e coincidera’ con la pagina di chiusura del Torino Jazz Festival. L’iniziativa,  promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, completa il percorso celebrativo avviato il 25 aprile scorso, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, in cui i principali luoghi torinesi della memoria legati alla guerra e alla Resistenza sono stati teatro di esibizioni musicali,  letture e preziose testimonianze.”Il jazz è pensiero, espressione di libertà e va vissuto prima ancora che suonato – ha spiegato Nino Boeti,  Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, con delega al Comitato Resistenza e Costituzione – e quale  espressione artistica e musicale è in grado di esprimere quel desiderio di libertà che animava settanta anni fa le azioni dei partigiani che riscattarono la dignità del Paese, calpestata dal fascismo”.

 

La maratona musicale del 2 giugno prenderà avvio dalle 16 fino a mezzanotte in piazza San Carlo, dove si esibirà il meglio del jazz internazionale e italiano, con una particolare attenzione rivolta ai giovani talenti.  Alle 16 si svolgerà la parata musicale della Girlesque Street Band, una Street band italiana formata di sole donne, 14 giovanissime musicista,  che strizzano l’occhio al Burlesque.  Suoneranno e ballerano proponendo il loro repertorio latin- funk.  Alle 16.30 sarà la volta del Trio Bobo, la ritmica di Elio e le Storie Tese, che incontrerà Alessio Menconi.  Il concerto, con composizioni e cover,  sarà un’occasione per riunire importanti talenti musicali provenienti tutta Italia.  Come ogni anno al Festival del Jazz,  si esibirà,  insieme ai docenti del Juillard Jazz Ensemble,  una selezione di studenti italiani e stranieri reduci dal Masterclass. Alle 17.30 il concerto avrà luogo in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e vedrà esibirsi Emanuele Cisi,  un sassofonista di respiro internazionale. Dopo il concerto, alle 18.30 del cantante e compositore italiano John Deleo, sarà la volta dell’esibizione, a partire dalle 19.45, di uno dei personaggi jazz più straordinari,  Francesco Bearzatti,  che celebrerà il genio di Thelonious Monk. Il concerto serale delle 21 vedrà protagonisti Nickj Nicolai e Stefano Di Battista con la Torino Jazz Orchestra ” Mille bolle blu”, capaci di far rivivere i più celebri successi degli anni ’60 e ’70. A chiusura della festa della Repubblica e della quarta edizione del Torino Jazz Festival, si esibirà sul palco in piazza San Carlo The Originale Blues Brothers Band, una grande protagonista di musica blues e soul. 

 

 

Mara Martellotta

Che bambini quei politici che incolpano gli altri dei propri fallimenti

RENZI LAVAGNACHIAMPA 222PORTA A PORTAZINGARETTI NICOLAbressoIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

 

 

La Corte costituzionale ha bocciato il provvedimento del governo Monti che bloccava la rivalutazione delle pensioni oltre i 1.300 euro lordi. Il Matteo nazionale, nel presentare la soluzione pensata dal governo – che restituisce solo 2 dei 18 miliardi non incassati dai pensionati – ha detto che in due settimane il suo governo aveva posto rimedio “agli errori degli altri”. Ma altri chi?

 

Per i bambini e per i politici la colpa è sempre degli altri… E’ una costante, una legge naturale che vale per ogni colore politico. Si prenda il premier Matteo Renzi, che pure vorrebbe passare come un innovatore della prassi di governo. La Corte costituzionale ha bocciato il provvedimento del governo Monti che bloccava la rivalutazione delle pensioni oltre i 1.300 euro lordi. Il Matteo nazionale, nel presentare la soluzione pensata dal governo – che restituisce solo 2 dei 18 miliardi non incassati dai pensionati – ha detto che in due settimane il suo governo aveva posto rimedio “agli errori degli altri”. Ma altri chi? Il governo Monti era sostenuto dal Pd e aveva al suo interno fior di esponenti piddini… Questi altri sono più vicini di quanto il rampante inquilino di Palazzo Chigi voglia far credere.

 

Per soprammercato, sempre Renzi – parlando nel salotto vespiano – se l’è presa con alcune Regioni, e ha citato espressamente Lazio, Piemonte, Liguria, Abruzzo, che hanno alzato le aliquote Irpef mentre il governo riduce le tasse. Provocando la immediata e comprensibile reazione del presidente laziale Nicola Zingaretti. “Al Lazio il governo ha tagliato 725 milioni in due anni – afferma il fratello del commissario Montalbano – se ce li restituisce siamo pronti ad abbassare subito Irap e Irpef. E’ molto semplice far quadrare i conti del governo centrale con tagli agli enti locali, lo sanno fare tutti”.

 

E quale è stata invece la risposta del presidente dei presidenti Sergio Chiamparino? Anche lui, nonostante la sua esperienza, è scivolato sulla buccia di dare la colpa agli “altri”, dicendo che l’aumento dell’Irpef regionale è dovuto “agli innumerevoli buchi di bilancio che abbiamo ereditato”. Ma ereditato da chi? Una seria disamina storica dell’evolversi del debito regionale vede l’impennata mostruosa delle cifre nel quinquennio 2005-2010, quando in piazza Castello governava Mercedes Bresso, con una maggioranza Pd, con molti consiglieri di allora oggi assessori. La “colpa” di Cota, se così si può dire, nei tormentati quattro anni successivi, è stata quella di non avere il coraggio di “scalare la montagna” del debito, limitandosi a gestire la situazione di pre-fallimento alla meno peggio. E con in più tutta la difficoltà di far quadrare i conti dell’anno in corso, con i tagli dei trasferimenti statali e i bilanci sanitari perennemente in deficit.Insomma, continuando a rivangare le responsabilità si rischia di arrivare ad Adamo ed Eva, mentre il Comune di Torino ha scelto di seguire un’altra strada, più semplice e immediata.

 

Qualche giorno fa è stato annunciato che ben presto le strisce blu dei parcheggi a pagamento copriranno altri 14 mila posti, che si aggiungono ai 48mila già soggetti a tariffa. Il salasso per gli automobilisti è oggi attorno ai 30 milioni di euro, una cifra destinata a crescere un bel po’ con l’ampliamento delle zone a pagamento, tra cui – e la cosa ha creato non poche polemiche – quelle limitrofe agli ospedali. Ora, chi frequenta tali aree sa benissimo che un servizio di “smistamento” utile ed efficace lo svolgono i parcheggiatori abusivi, che aiutano a individuare i pochi posti liberi, in cambio di uno o due euro. Ora il Comune, con modalità più esose, pensa di sostituirsi a loro nell’incasso, ma per dirla ancora con il simpatico Zingaretti, a far quadrare così i conti del Comune son capaci tutti: basta piazzare un parchimetro, senza neppure fornire l’aiuto del parcheggiatore abusivo.

Ghinotto

Dopo Renzi, Marchionne: arrivano gli 80 euro per i lavoratori Fca

marchionne manifesto

fiat fcaIl premio sarà riconosciuto anche ai dipendenti cassaintegrati, invece, per quanto riguarda il premio di efficienza sarà sufficiente avere lavorato un trimestre nell’anno per maturare una quota parte

 

Dopo Renzi, Marchionne. Nel mese di maggio Fca erogherà  la prima quota trimestrale della parte fissa del premio di redditività: si tratta di 77 euro per la prima area professionale, di 82,5 per la seconda, e di 101,25 per la terza. Viene spontaneo il paragone con i famosi 80 euro governativi. I lavoratori di Cnh Industrial e delle altre società del gruppo riceveranno la cifra a giugno. L’ azienda lo ha annunciato ai sindacati. Il premio sarà riconosciuto anche ai dipendenti cassaintegrati, invece, per quanto riguarda il premio di efficienza sarà sufficiente avere lavorato un trimestre nell’anno per maturare una quota parte. E, a proposito di Renzi, il premier ha annunciato che visiterà lo stabilimento di Melfi il 28 maggio. Ad accogliere il capo del governo dovrebbe esserci l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne in persona.

 

(Foto: il Torinese)
   

Il divorzio breve arriva anche sotto la Mole

MATRIMONIO OLD

Depositate le prime due domande

 

A Torino sono state depositate le prime due domande di divorzio breve. Un quarto del totale, poichè le domande giunte allo sportello ruoli civili sono state in tutto otto. Le hanno presentate i legali di coppie italiane separatesi nel 2013. “Ci attendiamo  – riporta l’Ansa dagli uffici della sezione divorzi del tribunale  – che gli effetti delle nuove norme possano avere ricadute tra un paio di settimane, quando entreranno a regime le domande presentate”.

“A Karma Capitalist” vince "Lavori in corto"

lavori in corto

“È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero…”

 

In un’affollata serata al Cinema Massimo di Torino, nell’ambito del festival “Lavori in corto”, il 24 maggio Sicurezza e Lavoro ha assegnato l’edizione 2015 del proprio Premio Cinematografico rivolto a registi under 35, quest’anno intitolato “Sognando un lavoro vero”, al filmato che ha saputo “meglio documentare la situazione e le speranze dei giovani alla ricerca di un’occupazione dignitosa, che permetta loro di realizzare il proprio progetto di vita”.A vincere l’assegno da 300 euro è stato il documentario “A Karma Capitalist” di Rosa Canosa (2015, durata: 6’ 46’’).

 

 “È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero e sfruttando le potenzialità del crowdfunding, della raccolta fondi dal basso, da tante persone – conoscenti e non – che riconoscono il valore del suo lavoro e credono nelle sue potenzialità”. Sicurezza e Lavoro ha assegnato anche una menzione speciale a “Non mi muovo. Nuove generazioni di imprenditori” di Laura Caviglia e Marco Cucciniello (2015, durata: 30’). Per la prima volta, è stato anche assegnato il “Premio FabLab Pavone” (il laboratorio aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino). Hanno vinto due tessere annuali per l’accesso al FabLab Pavone e 10 ore di utilizzo di una stampante 3d (materiali inclusi) Alessandra Turcato e Alessio De Marchi, registi del cortometraggio “What weee are. Weee cutter ants”.

 

 “Abbiamo scelto di premiare ‘A Karma Capitalist’ e ‘What weee are’ – dichiara Loredana Polito, responsabile del Centro San Liborio – Fablab Pavone – oltre che per il valore artistico, anche per la visione della società che vogliono rappresentare. Offrono uno sguardo sull’universo dei maker, sul mondo dei FabLab e degli artigiani digitali, che vanno incoraggiati e sostenuti. Come stiamo cercando di fare noi nel FabLab Pavone aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino. La condivisione dei saperi e delle idee è una delle strade da percorrere per rivitalizzare la nostra società e l’economia”.

Massimo Iaretti