Magnifica Torino / il Duomo
La Camminata delle Cinque Chiese
Ritorna finalmente, dopo qualche anno di assenza, con la sua ottava edizione, la Camminata delle Cinque Chiese. Una passeggiata non competitiva con pranzo finale organizzata da APS Circolo di Pozzengo Monferrato e guidata da Cammini DiVini di Augusto Cavallo. Un’occasione eccezionale per conoscere la bellezza del nostro paese, fatta dimuna combinazione unica di natura, storia, spiritualità, arte e buona cucina. Il ritrovo è il 2 giugno presso il Circolo di Pozzengo APS a partire dalle ore 9 per le iscrizioni e partenza alle 9.30.
Il percorso è di quasi 9 km, con un dislivello di 250 metri. Il tracciato del sentiero è segnalatomi frecce di colore arancio e porterà il partecipante a visitare le chiese della frazione di Pozzengo, con pausa a metà percorso per un breve ristoro in prossimità della chiesa di San Bernardo. A seguire si proseguirà verso la Chiesa della Madonna del Carmine. Quindi si andrà in discesa, entrando in aperta campagna, per poi risalire verso il Santuario di San Gottardo per una seconda tappa. Si scenderà verso i coltivi di fondo valle e proseguendo verso uno stretto sentiero in salita che condurrà verso la Chiesa di San Bernardo, in frazione Osta. Da qui inizierà la discesa che, attraversando il centro di Pozzengo, condurrà alla chiesa di San Rocco e alla chiesa parrocchiale di San Bonogno, prima dell’ultimo breve tratto in discesa che riporterà al punto di partenza, chiudendo il giro ad anello.
Al termine del giro è previsto un pranzo presso il Circolo di Pozzengo, che proporrà un menù di prodotti locali. La quota di partecipazione è alla camminata è di 5 euro, pranzo 20 euro
Augusto: 339 4188277 – augusto.augusto.c@gmail.com
Mara Martellotta
Aumentano i casi di Hikikomori
La bellezza della semplicita’. Pochi semplici ingredienti che si uniscono e danno vita ad uno dei simboli della tradizione italiana nel mondo: la pizza
Una base croccante farcita con pomodoro, mozzarella, olive. Prepararla in casa e’ davvero semplice e veloce, non occorrono particolari capacita’, potete impastare la base nella planetaria o a mano, il risultato sara’comunque garantito. Profumata, calda, filante….impossibile resisterle!
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Ingredienti :
(dosi per tre teglie tonde da 28cm)
500gr. di farina 0
5 cucchiai di olio evo
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale fino
1 bustina di lievito secco tipo Mastro Fornaio
275ml di acqua tiepida
Salsa di pomodoro rustica q.b.
Mozzarella q.b.
Olive taggiasche q.b.
Filetti di acciuga (facoltativi, a piacere)
Basilico o origano
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Preparare l’impasto base. Impastare, nel mixer o a mano, per almeno dieci minuti, la farina precedentemente setacciata con la bustina di lievito secco, aggiungere lo zucchero, il sale, l’olio ed infine l’acqua tiepida. Quando si e’ ottenuta una palla morbida ed elastica, metterla sul piano di lavoro infarinato e riprendere ad impastare a pugno chiuso con forza, sbattendo ripetutamente l’impasto sul tavolo. Quando la pasta si presentera’ liscia ed inziera’ a formare delle piccole bolle, inciderla con quattro tagli a croce, metterla in una terrina infarinata, coprirla con un tovagliolo e riporla in forno o nel micronde (spenti) al riparo da correnti d’aria per almeno quattro ore. Terminata la lievitazione riprendere l’impasto, impastarlo nuovamente sino a sgonfiarlo, tagliare la pasta in tre parti, stenderla a mano o con il mattarello,sistemarla nelle teglie tonde foderate con carta forno, guarnire con passata di pomodoro, mozzarella a dadini, olive, filetti di acciughe o altro a piacere, irrorare con un filo di olio, salare. Infornare nel forno preriscaldato alla massima potenza e cuocere ciascuna pizza per circa 15/20 minuti. Servire calda.
Paperita Patty
Buonissima Summer Edition, edizione speciale
Dal 17 al 21 giugno Torino diventerà capitale internazionale della gastronomia mondiale, celebrando la migliore cucina in tutte le sue forme, con più di venticinque appuntamenti e cinquanta cuochi e chef provenienti dall’Italia e dal mondo.
La celebrazione della miglior cucina avverrà con una speciale edizione di ‘Buonissima’, l’evento gastronomico creato dai giornalisti enogastronomici Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, insieme allo chef Matteo Baronetto.
Diventato nel corso delle passate edizioni un punto di riferimento nazionale del settore, ‘Buonissima’ ha dato la possibilità a decine di migliaia di partecipanti di approfondire la conoscenza dei protagonisti della scena gastronomica internazionale. Da Massimo Bottura a Ferran Andria, da Alain Ducasse a Enrico Crippa, da Virgilio Marinez a René Redzepi. Nel corso degli anni sono stati tantissimi i grandi nomi della ristorazione mondiale che hanno partecipato alla kermesse torinese.
In attesa della nuova edizione che, come ogni anno, animerà di nuovi appetiti l’autunno torinese, ‘Buonissima’ lancia dunque una speciale Summer Edition, con un palinsesto unico di appuntamenti e cene, che proporranno al pubblico degli appassionati un programma di oltre venticinque eventi, con il coinvolgimento di più di cinquanta chef e cuochi provenienti dall’Italia e dal mondo, uniti nel celebrare la buona cucina in tutte le sue forme.
Un preludio, l’antipasto dell’edizione invernale di ‘Buonissima’, che si terrà dal 22 al 26 ottobre coinvolgendo oltre cento chef provenienti da tutto il mondo in un palinsesto di eventi che racconteranno il patrimonio gastronomico piemontese incrociandolo con quello internazionale.
Dal 17 al 21 giugno 2025, quindi, arriva la Buonissima Summer Edition e per l’occasione una serie di appuntamenti nuovi si mescoleranno a proposte già rodate, come il popolarissimo Degustando, la Standing Dinner che permette di assaggiare la cucina di chef di grandissimo livello in un contesto completamente nuovo e rappresentativo della città.
Cinque saranno, in particolare, i format proposti da questa Special Edition estiva di Buonissima, che coinvolgerà la città nell’atmosfera di festa enogastronomica portata dall’occasione unica della cerimonia di premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants, che ha scelto proprio Torino per la prima edizione italiana della sua storia.
La prima grande novità della Summer Edition è la speciale ‘Vertical Dinner’, che si terrà martedì 17 giugno (a partire dalle ore 18) presso Flashback Habitat, centro artistico indipendente situato nella scenografica e panoramica collina torinese, ricavato dalla riqualificazione dell’edificio che un tempo ospitava lo storico brefotrofio provinciale. Qui, in occasione dell’edizione estiva di ‘Buonissima, sette chef si avvicenderanno in una cena “verticale “, pensata per raccontare la migliore cucina regionale italiana seguendo il tema “Trattoria Italia”. Un percorso in ascesa dove ogni spazio ospiterà una portata diversa, creata da un protagonista della gastronomia nazionale, per un viaggio attraverso la più buona tradizione culinaria del Bel Paese.
Tra i partecipanti spiccano i nomi di Giuseppe Iannotti, Ugo Alciati, Paolo Gori, Luciano Monosilio, Giuseppe Rambaldi, Alessandro Mecca, Massimiliano Prete.
Il 18 giugno si terrà una grande festa della cucina internazionale con una particolare e unica edizione del format “Degustando”: protagonisti dieci chef internazionali che hanno portato in Italia la loro interpretazione gastronomica. Tra i protagonisti Matias Perdomo, Roy Caceres, Giulia Liu, Charles Pearce, José Alfredo Villa Lopez, Antonella Ricci & Vinod Sookar, Max Chiesa, Jessica Rosval e Caroline Caporossi, che porteranno a Torino il progetto Roots di Modena, un esempio che coinvolge l’imprenditoria al femminile e le donne immigrate.
Grande chef dialogano con storiche trattorie, il fine dining si mescola con le piole contemporanee e l’idea generale che sta dietro le Cene Pop Up è quella di raccontare tutti i volti del mangiar bene, attraverso il linguaggio universale della cucina.
Martedì 17 giugno si partirà con Le Antiche Sere della famiglia Rota, una delle trattorie più popolari della città, interprete della migliore tradizione torinese, che ospiterà le Calandre dei fratelli Alajmo, tre Stelle Michelin a Rubano, in provincia di Padova. Martedì 17 il Ristorante San Tommaso 10, guidato dallo chef Gabriele Eusebi, ospiterà lo chef Enrico Recanati, maestro della brace nel Ristorante Andreina a Loreto. Matteo Baronetto, già chef del ristorante del Cambio e coideatore di Buonissima, sarà ospite di Lao, il ristorante che ha saputo raccontare alla città la migliore cucina di Shangai e del resto della Cina, grazie al lavoro della sua titolare Tina Dai. Venerdì 20 giugno sarà la volta del ristorante “Opera-Ingegno e creatività “ dove lo chef Stefano Sforza ospiterà il collega Paolo Griffa. Quindi sarà la volta di Scatto, il ristorante fine dining delle Gallerie d’Italia, guidato a Torino da Costardi Bros, che aprirà la sua cucina a Dennis Panzeri de La Piola di Piazza Duomo ad Alba, indirizzo che, grazie alla volontà della famiglia Ceretto, ha saputo rinnovare come pochi altri la proposta di cucina piemontese tradizionale.
Dal 17 al 21 giugno prossimo a Buonissima saranno presenti Piolissima e Bistromania.
La prima rappresenta l’evento che celebra la più grande tradizione piemontese, quella legata alle piole, un termine intraducibile che definisce quelle osterie tipicamente torinesi, con un menu fatto di cose buone e semplici, accompagnate da piattini di antipasti, i più tipici dei quali sono le acciughe al verde, e da un bicchiere di Barbera.
La Bistromania rappresenta un altro format collaudato di ‘Buonissima’, la grande festa che celebra uno dei modelli più contemporanei della ristorazione nazionale e cittadina. I bistrot sono luoghi fatti di cucina buona e curata, che trae le sue origini dalla tradizione, ma che tenta di trasformarla in una chiave più moderna, accompagnandola ad una selezione enologica mai banale. La Summer Edition di Bistromania sarà ospitata venerdì 20 giugno, a partire dalle ore 20, presso lo Snodo, il ristorante delle OGR, con una grande festa di chiusura open air che prevede anche un after party, a partire dalle 23.30. In rappresentanza della bistronomia torinese saranno presenti, tra gli altri, il Contesto Alimentare, Gaudenzio Vino e Cucina, Locanda del Falco, Buatta Cucina Popolare, Luogo Divino, Bistrò del Nazionale del Vernante, Osteria Andirivieni, Osteria Contemporanea La Bottega d’Méntin, Paltò, Razzo, Salto dell’Acciuga, Scannabue, Silos, Smoking Wine Bar.
La manifestazione ‘Buonissima Summer Edition’, promossa dall’Associazione di Promozione Sociale EatBin, è realizzata con il patrocinio della Città di Torino e della Camera ei Commercio di Torino, e ideata dall’agenzia torinese di eventi e comunicazione To be Company, fondata nel 2009.
Mara Martellotta
Il profumo del mare nel piatto. Un piatto fresco e leggero dal gusto unico e saporito. L’insalata di polpo puo’ essere servita come antipasto o come secondo piatto accompagnato da pane abbrustolito leggermente strofinato con uno spicchio di aglio. Una ricetta semplicemente deliziosa.
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Ingredienti
1 Polpo di medie dimensioni
100 gr. di olive verdi o nere
100 gr. di sedano
½ cipolla rossa di Tropea
10 pomodori Pachino
20 capperi dissalati
Olio evo, succo limone, sale, pepe q.b.
2 foglie di basilico e prezzemolo, 1 foglia alloro
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Cuocere il polpo in pentola a pressione in acqua poco salata con l’aggiunta di una foglia di alloro per circa 15/20 minuti dall’inizio del fischio. Lasciar intiepidire. Lavare e pulire le verdure, affettarle e metterle in una ciotola con le olive, i capperi, il prezzemolo tritato e i pomodorini tagliati a meta’. Tagliare il polipo a tocchetti, condire con olio evo, poco sale, pepe macinato al momento e succo di limone, unire alle verdure, mescolare e lasciar insaporire. Servire accompagnato da fette di pane casereccio abbrustolito e strofinato con poco aglio.
Paperita Patty
Torneo di Maggio alla corte di Re Arduino
Gran finale al “Torneo di Maggio alla corte di Re Arduino 2025” a Cuorgnè, dopo una intensa tre giorni tutto ritmo, saporie tradizione. Città letteralmente gremita fra i Vicolungo del centro storico da una pletora di turisti anche stranieri accorsi a vedere le rievocazioni medievali in livrea storica che hanno completamente animato la città canavese e conquistato il cuore e l’emozione di cittadini, visitatori e passanti. Tra questi, a sorpresa, anche Maurizio Scandurra, giornalista saggista cattolico nonché noto opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, che si è intrattenuto piacevolmente con la gente e le autorità del luogo conversando e scherzando simpaticamente nel suo stile istrionico e coinvolgente. Raggiunto al telefono per l’occasione, questo il suo racconto a caldo: “È la mia prima volta a Cuorgnè, borgo incantato e incantevole al tempo stesso. Un luogo che merita attenzione e tempo per la ricchezza artistica e culturale che offre. Mi colpisce vivamente la grande partecipazione attiva di giovani e adulti, che hanno dato vita a spettacoli eccezionali intervallati da altrettanto ottime cucina e degustazioni. Splendido il ‘Teatro Comunale’ a metà tra un piccolo Carignano e una piccola Fenice per lo stupore che propone e trasuda. Grazie al Sindaco Giovanna Cresto, al Vice Sindaco Vanni Crisapulli, agli assessori tutti e alla squisita gentilezza che mi hanno riservato con la loro sincera accoglienza insieme alla loro comunità. Una giornata unica, con la promessa di tornare a trovare presto questo nuovi amici”, dichiara un entusiasta Maurizio Scandurra.
Sappiamo bene quanto le aspettative eccessive siano in grado di rovinarci l’esistenza. E come il sentimento e la cultura imperanti ci habbiano messo nella condizione di avere l’aspettativa di fondo che nella nostra vita tutto debba procedere in modo positivo.
Per cui tendenzialmente ogni situazione di difficoltà, di inciampo, appunto, viene vissuta in modo inadeguato, con fastidio, spesso drammatizzando la situazione, il che finisce inevitabilmente con il peggiorare in modo significativamente negativo l’impatto che su di noi hanno quelle occasioni.
“Benedette” aspettative… Dovremmo essere consapevoli che più elevate e intense esse sono, maggiore sarà il nostro livello di insoddisfazione e di disagio rispetto a quello che ci succede… Il vero piacere/dispiacere non nasce semplicemente da ciò che avviene, ma dal rapporto tra le nostre aspettative e ciò che avviene.
Per riuscire a utilizzare i nostri inciampi e farli diventare occasioni di crescita personale, è perciò necessario essere adattabili, avere capacità di recupero nelle varie situazioni negative e di difficoltà. E possedere la volontà di affrontare e superare le sfide e gli ostacoli che la vita ci propone.
Tutto ciò può essere sintetizzato in una parola che negli ultimi tempi è stata forse usata troppo e a sproposito: resilienza. Possiamo definire questa qualità come la capacità di affrontare, resistere e riorganizzare in maniera positiva la nostra vita dopo aver subìto eventi particolarmente negativi e traumatici.
E uscendo dall’esperienza rinforzati e migliorati, se non addirittura trasformati. Talvolta gli eventi negativi, anche se naturalmente non desiderati ed evitati, possono addirittura diventare la condizione necessaria e indispensabile per i nostri positivi cambiamenti.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.
(Terza e ultima parte)
Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.




Dormire? Sì, tra un po’
La procrastinazione del sonno, quando addormentarsi diventa un problema.
Un film, una serie, il cellulare con tutti i suoi contenuti, la posta, la chat ed è già mezzanotte passata. Si sa benissimo che è ora di andare a dormire, ma si rimanda anche a causa di pensieri intrusivi conditi da tanta immaginazione. Si chiama procrastinazione del sonno e non è solo una cattiva abitudine, ma un fenomeno psicologico sempre più attenzionato, con ripercussioni concrete sulla salute mentale e fisica. Il termine tecnico è “bedtime procrastination”, introdotto per la prima volta nel 2014 dalla ricercatrice olandese Floor Kroese. Si tratta della tendenza a rimandare l’ora di andare a dormire senza un motivo valido, cioè senza che fattori come lavoro, figli o emergenze impongano di restare svegli. È una scelta volontaria, ma spesso vissuta con frustrazione: si è consapevoli che sarebbe meglio dormire, ma si sceglie di non farlo rivendicando un po’ di tempo per sé, anche a discapito del riposo. Alla radice di questo comportamento ci sono diverse ragioni che si intrecciano tra loro quali lo stress e il sovraccarico mentale, la scarsa autoregolazione tipica di chi fatica a gestire impulsi e decisioni nel breve termine e tende a procrastinare più facilmente, la tecnologia e iperstimolazione causati da un utilizzo frequente di smartphone, serie TV, social network pensati per intrattenere sempre più a lungo col fine di creare così una reale dipendenza. Un altro motivo che causa il ritardo nell’andare a letto è l’ansia, per evitare il momento del silenzio, in cui pensieri e preoccupazioni si accatastano nella nostra mente, si tende a rimandare il più possibile. Rinunciare al sonno non è una consuetudine da prendere alla leggera, anche una moderata deprivazione può creare problemi di umore, di concentrazione e avere conseguenze sul metabolismo e sul sistema immunitario. I disturbi che vengono causati da questo rinviare ad andare tra le “braccia di Morfeo” sono seri e da non sottovalutare. L’ affaticamento cronico cosi come l’aumento della depressione sono alcuni dei rischi che si corrono, così come il peggioramento delle performance cognitive e la maggiore vulnerabilità rispetto a malattie cardiovascolari. Inoltre, chi dorme poco tende a procrastinare anche in altri ambiti, alimentando un circolo vizioso difficile da spezzare.
Come si può rompere questa spirale che rende esausti e condiziona la quotidianità? Come prima cosa è necessario dare vita ad una routine rilassante a fine giornata che rallenti i ritmi, è opportuno spegnere tutti gli schemi almeno 1 ora prima di andare a dormire e creare una motivazione convincente per andare a letto a riposare. Inoltre quei momenti dedicati a noi stessi durante la notte dovrebbero essere inseriti, al contrario, nel corso della giornata; la sera ci si può dedicare, invece, alla redazione di un diario o alla mindfulness unita alla respirazione consapevole.
Insomma rimandare l’addormentamento può essere considerato un desiderio recondito di chi rivendica i propri spazi e il proprio tempo, ma che spesso finisce per colpire piuttosto che favorire Non si tratta solo di imparare a dormire di più e all’ora prevista, ma di riconquistare un rapporto sano con il proprio tempo, le proprie scelte e il proprio benessere. Dormire non è perdere tempo, è uno spazio salutare a cui non rinunciare mai.
Maria La Barbera