LIFESTYLE- Pagina 227

Webgarden, il blog per passeggiare nei giardini più esclusivi

C’è chi, agli arresti domiciliari per Covid, si è rintanato nella cuccia uscendo sul balcone solo per denunciare chi usciva a far la spesa; e ci sono gli spiriti liberi che hanno vissuto la reclusione con la disperata voglia di aria, di verde, di libertà.

Ma dal momento che passeggiare nei parchi era diventato un crimine nella realtà distorta del lìder minimo e dei suoi dittatorelli, ci si è dovuti accontentare dei vasi sul balcone.

Anna Chiusano, però, è andata oltre ed ha creato un blog (anna@webgarden.blog) con cui ha reso possibili meravigliose passeggiate nel verde e tra i fiori…

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Webgarden, il blog per passeggiare nei giardini più esclusivi

 

Dove mangiare le 10 migliori granite di Torino

Granite siciliane a Torino: ecco dove trovare le più buone.

Il Piemonte non è esattamente la prima regione che viene in mente per gustare delle granite siciliane, vero? Com’è ovvio la Sicilia resta in cima alla lista, ma anche Torino ha sviluppato un vero e proprio culto per le granite. Cosa c’è di meglio per concludere un pasto o per rinfrescarsi? L’ideale è poi abbinarla a una brioche, meglio ancora se con panna montata.

La lista dei posti dove gustare le migliori granite di Torino vi stupirà: vi consigliamo sia i luoghi più noti e più acclamati, che piccole chicche più “nascoste”. Non esitate a dirci quale preferite o a segnalarcene altre!

TORRE, le granite più famose della città

A detta di molti è in assoluto la migliore granita di Torino: certo, vista la fama, bisogna fare un po’ di fila prima di gustarne una! Ottime quelle alla mandorla e al pistacchio.
Torre Cremeria Bar, Corso Regio Parco 28A Torino

Il Siculo, granite morbide e cremose

Anche questa è una granita – insieme al gelato – molto famosa a Torino: il locale è molto piccolo, ma la granita è così buona che troverete la fila anche qui, con il numerino da prendere. Ottime mandorla e caffè, da provare quella all’anice.
Il Siculo, Via San Quintino 31H Torino

Gelateria Bio Senso, per una granita bio

In questa piccola gelateria bio in zona San Paolo si trovano gelati e granite molto molto buoni, adatti anche a chi è intollerante al lattosio o a vegani. Le granite sono ottime, cremose e gustose. Consigliamo menta e mandorla, ma se siete indecisi potete farvi consigliare dal proprietario.
Gelateria Bio Senso, via Vigone 58

Buon compleanno, Fiat 500!

4 Luglio 2020: una data che il Fiat 500 Club Internazionale con sede a Garlenda ha voluto ricordare per festeggiare il 63° Compleanno della famosa piccola utilitaria quel giornpo venne presentata al pubblico con una bellissima sfilata, con partenza dagli stabilimenti di Mirafiori, per le vie del centro di Torino (via Roma, piazza Castello).

La TG Events Television ha realizzato un programma per celebrare la ricorrenza, con una diretta su Canale Italia 84 condotta da Marco Dottore con la regìa di Massimo Fornasier andata in onda ieri sera alle 20 e in streaming sul sito www.500clubitalia.it.

Durante la trasmissione, realizzata presso il Museo della 500 in Garlenda (Savona), il conduttore Marco Dottore ha ripercorso tutte le tappe  della Fiat 500, dal giorno della sua produzione (fu disegnata dall’ing. Dante Giacosa) sino ai vari suoi utilizzi, quale  auto dei giovani innanzitutto, e l’auto di città e man mano elaborata anche in vari modelli a seconda delle fantasie di diversi famosi carrozzieri (es.. la Gamine di Vignale, lo spider di Allemano presentata nel ’60 al Salone di Ginevra creata in pochissime unità, introvabile).

 

Nel 1984 nacque quindi l’idea dl Club con i suoi Raduni Internazionali, fondato da Domenico Romano e cresciuto con sempre maggior successo sino ai tempi nostri. Nello studio televisivo, Marco Dottore ha ospitato il sindaco di Garlenda Silvia Pittoli, il Presidente del Club Stelio Yannoulis, il fondatore Domenico Romano,il Conservatore del Museo Ugo Elio Giacobbe e il direttore del Meeting Internazionale Sandro Scarpa.

Oltre a quelli italiani, si sono collegati da tutto il mondo i delegati del Club internazionali delle varie nazioni. da quelle europee alle asiatiche (es.dal Giappone il delegato Shiro Itoh), a quelle nord e sudamericane, Australia. Hanno inviato un video augurale diversi personaggi del mondo dello spettacolo, trai quali Renzo Arbore e Tiberio Timperi, il calciatore Lorenzo De Silvestri, difensore del Torino.

Erano presenti anche alcuni fiduciari italiani e della Liguria: Piemonte, Firenze – Roma -Piacenza Versilia, Catania e la vicina Costa Azzura. Con i rapprentanti della Vla Bormida Lucia Fresia e di Savona Gianni Grisolia che è arrivato con una 500 supertecnologica, retroilluminata alla “starwars”.

Durante la trasmissione, Lorenzo Beccati (voce del Gabibbo) ha presentato il libro sulla 500 scritto a quattro mani da Francesca Caneri e Stefania Ponzone: “Un mito italiano”. Madrina dell’evento la giovane giornalista e conduttrice televisiva Renata Cantamessa (nota anche come “Fata Zucchina”, per le sue speciali ricette a base di zucca). Terminata la diretta, cena con tutti i presenti alla Trattoria del Borgo, c on taglio della speciale torta.

 

Dalla cupola della Basilica avrete una vista esclusiva in notturna su Torino

La Basilica di Superga ripropone dopo il lockdown le aperture serali della Cupola.

Ogni venerdì e sabato sera, si potrà effettuare la Salita alla Cupola della Basilica  in notturna (21,30-24,30), per vedere Torino dall’alto da una posizione unica.
In caso di maltempo, l’apertura non avviene. Per maggiori informazioni potete telefonare al numero 335/6037103 (per salire alla Cupola) o al numero 329/3430240 (il Dehors esterno)
Dal  29 Maggio 2020 al 31 Agosto 2020

Qual è il miglior gelato di Torino?

Il gelato va di moda anche sotto la Mole. Tante le proposte golose e di qualità: eccone alcune, ma segnalateci anche le vostre preferite! 

In corso Vittorio Emanuele ha aperto Lucco, elegante caffè e gelateria che propone un’ampia gamma di gusti.
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In via Berthollet all’angolo con via Madama Cristina, c’è  Mara dei boschi, gelateria che produce il gusto  tè matcha al cioccolato bianco, avocado e lime.
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Poi c’è il blasonato  Alberto Marchetti, «Maestro del gusto» in piazza Cln, corso Vittorio Emanuele e in via Po.
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Altrettanto famoso, sempre in piazza Cln, il gelataio Iginio Massari.
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Pochi passi più in là, in piazza San Carlo, nello store Biraghi, è possibile tornare al passato gustando lo storico gelato al latte.
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Non si può non citare Pepino, in piazza Carignano, che inventò il Pinguino.
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Da segnalare anche  Vanilla, in via Palazzo di Città che propone una gustosa granita oltre ai gelati.
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Più in periferia Dolce Mania, in via Guido Reni, vi farà assaggiare il gusto alla yogurt freddo.
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Il Gelato Amico in via Principi d’Acaja offre anche proposte vegane.
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Moou in via Porpora produce il gusto Arachimou:  crema con caramello e arachidi salate.
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Ma le botteghe del gusto dei gelatai torinesi sono ancora molte. Segnalateci il vostro gelato preferito!

Eataly, metti una sera a cena in terrazza

A cena con Magazzino 52 e con il pescatore Nando Fiorentini

Anche a luglio proseguono le serate all’aperto nella accogliente Terrazza di Sala dei Duecento, al primo piano di Eataly Lingotto, per godere dei piaceri della tavola in totale sicurezza. Appuntamenti speciali dedicati al buon mangiare ma anche al buon bere, con ospiti d’eccezione.

Martedì 7 luglio alle ore 20 sarà in cucina Dario Rista, lo chef di Magazzino 52, locale unico a Torino dove s’incontrano Vini & Pietanze. La cucina classica mediterranea è ispirata dalle proposte dei mercati locali e la selezione della Cantina conta circa 1000 etichette, con più di 100 champagne. Nato come “vineria e cucina” dalla collaborazione dei fratelli Diego e Dario Rista e Graziano Cipriano, fin da subito si contraddistingue per avere una marcia in più, tanto da essere segnalato dalla Guida dell’Espresso. Nel 2017 il magazine americano Wine Spectator lo indica come Enotavola torinese tra le migliori in cui concedersi un calice di vino. È allora chiaro che la serata a Eataly Lingotto sarà imperdibile: i piatti unici realizzati da chef Rista (alcuni esempi? Polpo al pimenton, humus di ceci, yogurt greco e cipolla rossa marinata, o ancora Mescafrancesca con vongole veraci, patate, peperoncino e prezzemolo…) saranno perfettamente abbinati agli Champagne biodinamici di André Heucq, grande interprete di Pinot Meunier nella Valée de la Marne. (€ 70 menu completo a persona).

Mercoledì 15 luglio arriva il mare direttamente in Terrazza, con il primo dei due appuntamenti con Nando Fiorentini, l’esperto selezionatore della Pescheria di Eataly nonché ex pescatore dell’Argentario. Sarà una cena a base di Crudo e Bollicine, accoppiata perfetta: il pesce sostenibile e del Mediterraneo sarà proposto in abbinamento alle migliori etichette selezionate dalla Cantina di Eataly (€ 70 menu completo a persona).

Il secondo appuntamento, mercoledì 22 luglio, sarà invece dedicato ad un classico, Paella e Sangria, riproposta però in una versione all’italiana: riso Vialone Nano, pesce solamente del Mediterraneo, zafferano sardo, peperoni di Carmagnola, piselli freschi. Le migliori materie prime, trattate con rispetto e consapevolezza, al servizio di una ricetta della tradizione. (€ 45 a persona)

Tutti gli appuntamenti sono su prenotazione su www.eataly.it

Un e-book gratuito per riprendere a viaggiare

“Viaggi, Estate, Covid”. L’idea è degli alpignanesi Andrea Dattoli e Tiziano Salerno

Ben 158 pagine di idee di viaggio. Una guida assolutamente gratuita per tornare a viaggiare, dopo la ferma doverosamente imposta dall’emergenza sanitaria. Tanti itinerari, fra Mediterraneo, Medio Oriente o siti Unesco italiani. Dai luoghi dove dormire sotto le stelle ai deserti dove ritrovare l’anima dopo la pandemia, dai posti più sconosciuti e selvaggi alle proposte fly and drive che evitano qualsiasi rischio, fino ai consigli mirati – prima di prendere un aereo, muoversi in treno, andare al ristorante – e al prontuario, con dalla A alla Z tutte le info per poter partire in sicurezza in quest’estate di rinascita: “Viaggi, Estate, Covid” è tutto questo, un e-book di grande interesse e utilità per quanti volessero, nei prossimi mesi, riprendere dimistichezza e confidenza con il verbo “viaggiare”.

L’idea è di Andrea Dattoli e Tiziano Salerno, 35enni, originari di Alpignano (oggi residenti fra la provincia torinese e Atene) e fondatori nel 2014 di “Arché Travel”, tour operator vincitore del Premio Turismo Cultura nel 2015, che ha sempre affiancato, all’impegno nella creazione e organizzazione di viaggi, la mission dell’informazione. Contenuti e pillole su paesi lontani, cucina e acquisti da fare, forniti attraverso articoli e il canale “Spotify”, che ora trovano forma in questa guida, scaricabile gratuitamente al link https://www.archetravel.com/guida-viaggi-estate-covid/. “Il viaggio – sostengono Dattoli e Salerno – inizia sempre prima del viaggio. Fermarsi ha insegnato agli italiani il valore di informarsi. Il viaggio è sempre stato ricerca personale: oggi diventa anche ricerca e riscoperta che si fa anche prima di preparare il bagaglio”.

La guida molto moderna ed unica, in quanto interattiva, si presenta come un manuale, da scaricare su pc o tablet, nel segno dell’ecosostenibilità. Ogni meta è dotata di “QR code” che permette di approfondire la destinazione con video, interviste Spotify, approfondimenti.

Dentro, accanto alle idee e agli itinerari più “tranquilli”, anche quelli più curiosi e suggestivi: dalla notte da passare nel cortile di Uzum Kilise, un monastero bizantino in Turchia, al viaggio a Creta da fare in auto, tra spiagge e siti archeologici o alla crociera in caicco nel Golfo di Gokova, visitando baie nascoste e non frequentate, vivendo la vita a bordo della barca in totale privacy con la famiglia o gli amici e un equipaggio esperto a disposizione. In Italia? Si può andare al Lago di Braies, nell’omonima valle delle Alpi Pusteresi o, per una vacanza molto wild, tra fitte foreste e vaste praterie, nel Parco Nazionale della Sila, assaporando il panorama e i profumi di faggeti e boschi considerati i più antichi d’Italia.

Tra le migliori spiagge italiane il libro consiglia Cala Goloritzè, in Sardegna, incastonata in una suggestiva baia ed immersa nella natura selvaggia, con un mare caraibico e fondali spettacolari. E’ perfetta post pandemia perché raggiungibile a piedi con un sentiero panoramico o in barca.

Il viaggio tocca poi i borghi italiani, con una tappa da non perdere in Basilicata, a Craco, vera e propria città fantasma. Il borgo fu infatti abbandonato nel 1963 a causa di una frana e oggi ha un aspetto spettrale, tanto da aver ispirato numerosi registi.

Il libro, scaricabile fino al 30 luglio, “vuole spingere a una nuova educazione del turismo; più viaggiatori, scopritori, che non turisti”, sottolineano i due autori.

g. m.

 

Nelle foto
– Veduta di Craco in Basilicata
– Prima di copertina
– Andrea Dattoli e Tiziano Salerno

Tamango, il famoso cocktail “allucinogeno” tutto torinese

Torino è sempre stata una città molto attenta ai piaceri della vita: si mangia e si beve bene e c’è una grande attenzione per le materie prime. E per quanto riguarda il bere, i torinesi si sono sempre lanciati in sperimentazioni, basti pensare al Vermouth, nato in un una bottega della città o all’amaro San Simone. Ma c’è un altro drink che si è rapidamente guadagnato la fama in Italia e non solo, basti pensare al servizio che la BBC gli ha dedicato nella sezione “travel” qualche anno fa: il Tamango.

Cos’è il Tamango

I più esperti della città e della sua cultura lo conosceranno di sicuro: il tamango è un cocktail leggendario di Torino, un infuso di un particolare tipo di erbe che, secondo le storie che circolano nella movida torinese, avrebbe anche proprietà allucinogene. È infatti conosciuta come la bevanda alcolica che provoca allucinazioni, e lo stesso articolo della BBC ne parla come della “risposta italiana all’assenzio”. 

Gli ingredienti “allucinogeni”? Sono africani

Il popolare drink è un mix di alcol e con un’infusione di piante e radici, che in diverse culture venivano mescolate nelle bevande per ravvivare matrimoni, funerali e altri eventi. Il colorito del Tamango, di un rosato tendente al fucsia, viene dalle foglie di Hibiscus, pianta che provocherebbe un senso di euforia. Naturalmente, l’effetto è soggettivo. Certo è che è un super alcolico e ha una gradazione altissima – tra i 70 e gli 80 gradi. In molti credono sia a base di tamarindo, mango e alcol puro, oltre a piante e radici africane. Ma a parte qualche indiscrezione, gli ingredienti del Tamango rimangono un mistero: e forse questo contribuisce ad accrescerne la popolarità.

Perché si chiama Tamango?

Il nome di questo affascinante drink non è casuale: il nome deriva da un personaggio nato dalla penna di Prosper Mérimée, uno scrittore, storico e archeologo francese del XIX secolo. Tamango è un guerriero senegalese dalla forza straordinaria, amante delle armi e dell’alcol. Che pur di non rinunciare all’alcol, arrivò persino a barattare sua moglie!

Finalmente… Go Wine!

Dal 29 giugno al 16 luglio un calendario di appuntamenti in sicurezza, IL PIACERE DEL REINCONTRO. I soci Go Wine si incontrano nelle varie delegazioni in Italia all’insegna della piacevolezza e della degustazione

Tema: i vitigni autoctoni, ripartendo dal racconto di tanti territori italiani e unendosi idealmente a tanti viticoltori

Riprendiamo da dove eravamo rimasti… Finalmente…Go Wine! – E’ il motivo che riunirà con una serie di eventi tutte le delegazioni Go Wine in Italia nel periodo dal 29 giugno al 16 luglio.

Se il vino è piacere e convivialità, se il momento della degustazione sa unire alla conoscenza il tema dell’incontro con le persone, allora tutto questo è molto mancato nel lungo periodo del lockdown e nelle settimane ancora successive.

Ora, sempre con attenzione alle disposizioni di legge e alla sicurezza delle persone, Go Wine, associazione nazionale che promuove la cultura del vino e l’enoturismo, lancia un primo messaggio per riunire i suoi soci e farlo nelle varie sedi in Italia.

“Grazie alla disponibilità dei vari delegati, abbiamo coordinato un programma di incontri che toccherà tante sedi – dicono da Go Wine. In ciascuna sede si organizzeranno momenti di degustazione, seguendo le disposizioni previste: tavoli da 4 posti con il dovuto distanziamento, presenza di igienizzanti per le mani, le coppie che partecipano avranno un loro singolo tavolo. Con la possibilità di formare gruppi di amici a tavola, sempre con il distanziamento previsto”.

Una sorta di file rouge che legherà tutti i soci Go Wine con una speciale attenzione alla viticoltura italiana, colpita anch’essa dal Covid e che resta in assoluto uno dei migliori volti del made in Italy.
“Anche nei momenti di crisi e difficoltà – proseguono da Go Wine – emerge il valore che ha raggiunto la viticoltura in Italia. Grazie alla straordinaria capacità di tanti viticoltori di esprimere non solo vini di qualità, ma di saper raccontare attraverso un vino una terra, un luogo di cultura, un’emozione che genera quel rapporto di identità/tipicità che è alla base dell’enoturismo e che caratterizza molte iniziative dell’associazione Go Wine”.

Con questo intendimento il tema del calendario di incontri sarà legato ai vitigni autoctoni: in ogni sede la degustazione racconterà vini e storie di uomini e donne del vino. Invitando soci e ospiti a ideali percorsi, in attesa che gradualmente la ripresa delle normali attività possa riportarci a camminare l’Italia del vino.

Per informazioni:
Associazione Go Wine tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it – www.gowinet.it

 

 

 

 

 

Ecco il calendario degli appuntamenti:

Lunedì 29 giugno
Torino – Little (vin) Italy, enogiro d’Italia, prima tappa, enoteca Bicchierdivino

Mercoledì 1 luglio
Genova – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Tuna Food & Wine

Giovedì 2 luglio
Alba(Treiso)- La Ciau del Tornavento e i volti del nebbiolo – Rist. La Ciau del Tornavento

Venerdì 3 luglio
Savona – Degustazione di 5 vini autoctoni – sms Fornaci Giardino Serenella

Sabato 4 luglio
Livorno – Go Wine in cantina: la Tenuta del Buonamico e la doc Montecarlo

Domenica 5 luglio
Mugello – Go Wine in cantina: la Fattoria Santo Stefano e il Chianti

Martedì 7 luglio
Bologna – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Ristorante Acqua Pazza

Mercoledì 8 luglio: 3 appuntamenti!
Como – Degustazione di 6 vini autoctoni – Vittoria Cafe&Bistrot
Milano – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni– Enoteca Il Cinghiale Rosso
Reggio E./Parma: Vini che valgono il viaggio – Ristorante I Du Matt, Parma

Venerdì 10 luglio
L’Aquila – Degustazione di 6 vini autoctoni – Ristorante Voglia di Pizza

Sabato 12 luglio
Cagliari – Vini che valgono il viaggio – Brebus Bakery

Lunedì 13 luglio
Torino – Little (vin) Italy, enogiro d’Italia, seconda tappa, enoteca Bicchierdivino

Martedì 14 luglio
Roma – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Ristorante Ripa12 (Trastevere)

Giovedì 16 luglio
Salerno – Percorsi autoctoni: 3 vini 3 racconti – Hotel dei Principati, Baronissi

Una sorta di fil rouge legato al piacere del reincontro, dello stare insieme,
di riprendere le degustazioni come occasione di piacevolezza e conoscenza di tanti vini.

Per informazioni:
Associazione Go Wine tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it – www.gowinet.it