LIFESTYLE- Pagina 209

Stress o ansia?

Tutti noi sentiamo quotidianamente parlare di stress, di ansia, talvolta anche di attacchi di panico. Sono tutte risposte dell’individuo a situazioni percepite come potenzialmente minacciose, ma vanno distinte.

Occorre innanzitutto distinguere lo stress dall’ansia: l’ansia è una sensazione di disagio che nasce in un individuo anche senza un evento evidente. E’ il caso, per esempio, della c.d. ansia anticipatoria che si prova in previsione di eventi potenzialmente negativi ipotizzando che succeda un qualcosa, non sapendo, nel caso succeda, come sarà.
“E se non venissi confermato al lavoro?”, “Non mi risponde da due ore, sarà successo qualcosa?” e così via.
E’ evidente, quindi, come l’ansia dipenda unicamente dal carattere di un individuo e non sia riconducibile ad un evento specifico, accaduto o in corso. L’ansia è, quindi, una risposta soggettiva che dipende in parte dalla personalità e dalle modalità di reazione di un individuo e in parte da eventi reali o immaginati come possibili.
Discorso diverso merita, invece, lo stress.
Il termine stress fu coniato da Hans Selye nel 1936, prendendo a prestito il termine dallo stress dei metalli. Viene definito come “risposta aspecifica di un organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso”. Più concretamente, ogni qualvolta siamo sottoposti ad una richiesta (verbale, fisica, sportiva, emotiva) il nostro organismo mette in atto una serie di azioni e di reazioni per adempiere al compito e per non soccombere.
Lo stress, tuttavia, non ha necessariamente una connotazione negativa. Occorre, infatti, distinguere tra due tipi di stress molto diversi tra di loro, come diversi sono gli effetti che producono sull’organismo: uno stress positivo, o eustress, che permette all’organismo di affrontare le richieste attraverso la produzione di adrenalina, cortisolo ed altri ormoni, permettendo alla mente di focalizzarsi sull’obiettivo e rendendo il soggetto più reattivo ed uno negativo, o distress, che, attraverso il rilascio prolungato nel tempo dello stesso cortisolo e di altri ormoni, può generare malesseri di vario genere fino allo sviluppo di situazioni patologiche acute e/o croniche.
A distinguere il tipo di stress non è tanto l’evento che lo provoca quanto la percezione a livello soggettivo in base al proprio carattere, alla propria personalità, agli strumenti acquisiti nel corso della propria vita, alle esperienze, al luogo, alla durata nel tempo dell’evento stressogeno.
L’eustress può essere, per fare un esempio, quello legato ad una competizione sportiva dove l’organismo si attiva a livello endocrino cercando di arrivare al giusto livello di attivazione (o arousal), attraverso la produzione di ormoni dello stress, per ottenere la performance desiderata.
Il distress prolungato nel tempo, invece, sempre attraverso la produzione ormonale, può condurre allo sviluppo di malattie anche gravi.
La risposta dell’organismo allo stress avviene in tre fasi successive:
fase 1: allarme. L’individuo percepisce un problema da risolvere che può essere rappresentato da un carico di doveri, di impegni e attiva le risorse per compierli.
Fase 2: resistenza. L’individuo tende ad adattarsi al nuovo carico di lavoro, di richieste e stabilizza il tenore psicofisico.
Fase 3: esaurimento. E’ la fase più pericolosa, perché l’organismo soggetto a stress tende ad avere sempre minori difese e iniziano a manifestarsi sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.
La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie. Quello acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato; quello cronico, quando lo stimolo è di lunga durata.
I sintomi da stress possono essere suddivisi in quattro categorie: fisici (tra i quali cefalee, dispepsia, disturbi del sonno, disturbi della sfera sessuale e bruxismo), comportamentali (ad esempio aumento del consumo di alcolici e tabacco, fame compulsiva, attitudine alla prepotenza), emozionali (rabbia, infelicità senza motivo, tensione, solitudine), cognitivi (facilità a distrarsi, amnesie, mancanza di creatività, difficoltà a pensare razionalmente).
Ma come prevenire lo stress e curarne i sintomi? il modo migliore è rivolgersi ad uno psicologo o ad un psicoterapeuta ed insieme, attraverso l’utilizzo di tecniche e pratiche diverse, compiere il percorso idoneo a voi.
Il suggerimento che ci sentiamo di fornirvi è di non indugiare alla comparsa dei primi sintomi, perché gli effetti dello stress possono essere silenti per lungo termine e, alla loro comparsa, essere devastanti.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

Alla scoperta della collina di Pinerolo

Dal 21 maggio 2022 e’ possibile andare alla scoperta della collina di Pinerolo, della sua storia e della sua tradizione agricola.
I tour esperienziali sono gratuiti e si svolgono con guide professioniste, sul percorso ScopriCollina. Prenotazione obbligatoria.
La visita guidata del 21 maggio 2022 sarà dedicata al tema del VINO 🍷 e sarà GRATUITA.
con contributi teatrali a cura dell’Associazione Teatrale Mellon, farà tappa in due aziende agricole della Collina di Pinerolo, con degustazione dei loro prodotti.
Ritrovo sul piazzale di San Maurizio e partenza alle ore 15.
Durata della visita guidata: 3 ore circa.
Informazioni e Prenotazioni:
UFFICIO DEL TURISMO DI PINEROLO
☎️0121.795589
📧 info.pinerolo@turismotorino.org

Andar per vini alla trentesima edizione di Cantine Aperte

Tradizionale appuntamento in Piemonte il 28 e 29 maggio

 

Torna Cantine Aperte in Piemonte e in tutta Italia grazie al Movimento Turismo del Vino, l’associazione di cantine italiane che promuove l’enoturismo. Quest’anno sarà un’edizione davvero speciale: nell’ultimo week end di maggio si festeggiano infatti i 30 anni di Cantine Aperte. Siamo stati i pionieri dell’accoglienza dei turisti in cantina!

Sarà un’occasione imperdibile per gli enoturisti alla ricerca di momenti da vivere all’aperto, in sicurezza e toccando con mano il lavoro in vigna ed in cantina attraverso il racconto dei produttori.
Le cantine socie di Movimento Turismo Vino sono pronte ad accogliervi con le degustazioni dei migliori vini piemontesi di fronte a splendidi panorami, percorsi trekking, picnic tra le vigne, pranzi tra i filari. Non c’è che l’imbarazzo della scelta fra cantine storiche e piccole realtà da scoprire fra le nostre meravigliose colline: basta consultare i partecipanti e le attività proposte e creare il proprio itinerario di visita!

E’ sempre necessaria la prenotazione.

PARTECIPANTI E PROGRAMMI
VAI ALLA MAPPA 
Per info:
piemonte@movimentoturismovino.it
www.mtvpiemonte.it
www.movimentoturismovino.itCantine Aperte è un marchio di proprietà del Movimento Turismo del Vino, registrato e protetto giuridicamente per contrastarne qualunque abuso/imitazione e garantire ai consumatori qualità e professionalità nell’accoglienza, tratti distintivi delle cantine MTV.

L’Associazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit ed annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.
www.movimentoturismovino.it

Il sapore del mare nel cuore di Torino

PAPO KITCHEN & FISH

Una bistronomie di pesce in via Monferrato, in Borgo Po, uno dei quartieri più chic di Torino, tra la Gran Madre, la collina e il fiume Po.

Un locale piccolo: tre salette, pochi tavoli, qualche posto al bacone davanti allo chef che sfiletta il pesce e un grazioso dehor affacciato proprio sulla via del passeggio.

Un menù di solo pesce, crostacei, ostriche e coquillages nel quale convivono ricette semplici e invenzioni gastronomiche. Percebes, Gamberi rossi di Mazara del Vallo, Chele di Granciporro, Fasolari, Lumache di mare, ricci e king krab sono solo alcuni dettagli del ricco menù.

Il pesce, che arriva fresco tutti i giorni, è il protagonista della carta – antipasti, primi, secondi e zuppe – ma si può scegliere anche fra quello esposto nel bancone, scegliendo se farlo preparare alla griglia, al sale o fritto.

L’ambiente è informale ma curato; ogni dettaglio parla di mare ed entrare da Papo Kitchen & Fish è un po’ come spostarsi in una località marittima. Anche i tavoli apparecchiati con tovagliette all’americana sia a pranzo sia a cena aiutano a creare l’atmosfera, sdrammatizzando il concetto di lusso.

I piatti sono accompagnati da una interessante carta dei vini, un’ampia selezione di etichette che comprende bianchi, rossi e rosati, con un occhio di riguardo per gli Champagne e le bollicine italiane.

Agriflor seconda edizione E Susa si tuffa nel verde

Per il secondo anno consecutivo la cittadina piemontese tornerà a inebriarsi dei colori e dei profumi delle eccellenze floreali proposte dai migliori vivaisti piemontesi. L’appuntamento è Domenica 15 maggio, dalle 9 alle 19 in Via Palazzo di Città. L’ingresso è gratuito. Al via anche la seconda edizione di “Susa Fiorita” il concorso dei balconi segusini più floreali

Dopo il successo dello scorso anno, Susa accoglie nuovamente il mercatino di Agriflor, per vivere una giornata all’insegna di fiori, piante e bellezza e per assaporare alcuni dei migliori prodotti enogastronomici tipici del territorio.

Una selezione dei migliori vivaisti e piccoli produttori provenienti da tutto il Piemonte metterà infatti in mostra le proprie eccellenze floreali e agroalimentari, domenica 15 maggio, dalle 9 alle 19 nella centralissima Via Palazzo di Città,

Saranno variegate le bellezze “floreali” che si potranno ammirare e odorare girando per i banchi di Agriflor: dalle aromatiche ai bonsai, dalle rose alle piante carnivore fino a una grande varietà di coloratissime orchidee. Una particolare attenzione sarà naturalmente riservata a tutte le piante che possono essere coltivate in alta e bassa Valle, grazie anche alla presenza di alcuni vivaisti locali.

Insieme alla proposta florovivaistica, Agriflor ospiterà anche quest’anno alcuni produttori agroalimentari piemontesi con le eccellenze tipiche del nostro territorio: dai formaggi al miele, dai vini come il Baratuciat alle grappe di montagna e il genepy.

Nato da un’idea dell’Associazione Società Orticola del Piemonte, già organizzatrice di Flor a Torino e di numerosi eventi florovivaistici in tutta Italia, e l’Amministrazione Comunale di Susa, Agriflor Susa sarà la prima delle manifestazioni floreali previste in Valle: a metà luglio, infatti, è in programma la quinta edizione di Flor Bardonecchia, diventata negli anni un evento irrinunciabile per gli abitanti del territorio, i turisti e gli amanti delle piante e del verde.

Giorgio Montabone Vice Sindaco e Assessore al Turismo della Città di Susa“siamo molto soddisfatti che l’esperimento fatto lo scorso anno insieme agli organizzatori abbia avuto un grande successo che ha permesso di riproporre, con entusiasmo, la seconda edizione di questa bella iniziativa di qualità che inaugura una stagione estiva segusina che sarà ricchissima di eventi e manifestazioni.

Il Centro storico di Susa si trasformerà il 15 maggio in un vero e proprio giardino che accoglierà visitatori e turisti tra i colori della primavera. Un’occasione in più per visitare Susa e le sue bellezze”!

In occasione di Agriflor partirà anche il secondo Concorso “Susa Fiorita” organizzato dall’Associazione Pro Susa in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Sarà presente infatti uno stand della Pro Loco segusina al quale potersi iscrivere. Le abitazioni, i balconi e le composizioni più belle durante l’estate contribuiranno a rendere Susa ancor più bella e saranno dunque premiate!!!

La Festa delle Rose conquista Venaria

𝟭𝟴^ 𝗘𝗗𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗙𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗥𝗢𝗦𝗘 𝗘 𝟱^ 𝗘𝗗𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗙𝗥𝗔𝗚𝗥𝗔𝗡𝗭𝗜𝗔

Sabato 14 maggio 2022 – Ore 11:00

La Città di Venaria Reale e Fondazione Via Maestra inaugurano la manifestazione sotto l’arco fiorito,

allestito in via Mensa/piazza Vittorio Veneto.

Con la partecipazione di Bandakadabra

www.comune.venariareale.to.it

www.festadellerose.it

La telepatia

Telefoni, computer e Internet sono forse, al momento, sorta di protesi che ci permettono di trasmettere i pensieri a distanza, in attesa di risvegliare latenti facoltà telepatiche?

Se prestiamo attenzione a quanto succede nelle nostre vite, oltre i comuni impegni legati a quella che può essere definita “la vita elementare”, ovvero quella che ci costringe a svolgere mansioni quali il dover lavorare, fare la spesa, riordinare la casa, e così via, ci possiamo rendere conto che, talvolta, possono rendersi evidenti alcune manifestazioni che, a una osservazione superficiale, sembrerebbero impossibili a verificarsi. Dapprima non le accettiamo, le releghiamo nel campo delle coincidenze, ma se solo riuscissimo a focalizzare temporaneamente la nostra attenzione su queste potremmo scoprire un lato nascosto della nostra mente scoprendo che, forse, non è poi così sbagliato credere di poter inviare nella testa di qualcun altro un nostro pensiero. Seosserviamo una tale manifestazione, senza cadere nella trappola della critica, possiamo notare con relativa facilità e con un certo qual stupore, come tutti quanti noi ci si ritrovi a essere in qualche modo interconnessi. Qualunque parola noi si dica, qualsiasi movimento si faccia, rilascia una certa energia radiante, tale da essere avvertita da quanti si trovano attorno a noi; come nel caso di un’onda che si irradia in una soluzione liquida, si vengono a creare interferenze capaci di essere avvertite da quanti sono attorno a colui che irradia l’onda. Abbiamo tutti avuto modo di ascoltare frasi del tipo: “L’innamorata era radiosa”, la sua felicità si poteva cogliere sotto forma di luce, risplendente nei suoi occhi. Non si tratta di semplici modi di dire, ma ogniqualvolta ci si innamora, quando si provano intense emozioni, o si segue un percorso di crescita, si emette una energia particolare avvertibile non solo da noi, ma anche dalle persone che più ci sono vicine e oggi la Scienza conferma quanto era già stato percepito da studiosi di epoche remote, privi di quanto offre oggi la moderna tecnologia: siamo esseri in grado di comunicare e di emettere luce, una luce che può venire colta da chi ci è vicino e non solo. Èopinione sempre più diffusa fra gli studiosi che tale energia possa permettere una comunicazione “sottile” diretta fra le menti di persone particolarmente sensibili che potrebbero essere in grado di poter ricevere i pensieri di altre persone, inviati loro intenzionalmente. Si tratta di una vera e propria trasmissione del pensiero, conosciuta come “Telepatia”, ipotetica capacità di comunicare con la mente, cioè senza l’uso di altri sensi o strumenti, un vero e proprio dialogo tra cervello e cervello, senza l’utilizzo di altri strumenti. La telepatia, dal greco “tele” che significa “a distanza” e “pathos” tradotto come “affetto”, consiste nel riuscire a trasmettere informazioni a qualcuno attraverso la mente, ma attraverso un canale sconosciuto. È stata studiata con impegno crescente a cominciare dalla fine del 1800, quando i curiosi sentirono che troppe coincidenze dovevano nascondere qualcosa. Dopo tutto, a chi non è successo di pensare intensamente a una persona e di vedersela comparire “casualmente “davanti ai propri occhi? Mai pensato a un argomento e poi qualcuno ve ne ha parlato? Pure coincidenze che hanno portato i parapsicologi a studiare il fenomeno. Sovente si oppone notevole resistenza ad accettare l’esperienza, si cancella dalla memoria,attribuendo l’incontro ad una mera coincidenza, una semplice casualità, poiché il meccanismo che ha causato l’esperienza è stato, a lungo, ignorato dalla Scienza classica, positivista e giustamente inflessibile nell’accettare quanto non può essere dimostrato a livello sperimentale e riprodotto a piacere, con risultati positivi.

In realtà è possibile che non si disponga ancora della idonea tecnica capace di evidenziare un fenomeno che si verifica nella maggior parte dei casi inconsciamente e spontaneamente, in particolare nel corso di un forte spavento o di una intensaemozione; in simili condizioni pare venga a slatentizzarsi un blocco inconscio interiore che impedisce la realizzazione di una simile facoltà. Così succede che, nei confronti della telepatia, si provi l’identica diffidenza provata con la magia: o la si accetta, ola si nega. Nonostante i numerosi studi in ambito scientifico, non si è ancora in grado di dimostrare che esiste una particolare categoria di individui particolarmente dotati, capaci di far giungere il loro pensiero, o anche solo frammenti di questo a altre persone dotate di buona ricettività. E’ impossibile citare tutti i numerosi tentativi per provarne la reale esistenza eppure uno fra gli studi più recenti e interessanti, risalente al 2014, nella città indiana di Thiruvananthapuram un soggetto ha pensato un semplice “ciao” con l’intenzione di inviarlo direttamente al cervello di un’altra persona seduta in un laboratorio di Strasburgo, a circa 7.700 chilometri di distanza. Più tardi, ha provato a dire “ciao” con lo stesso risultato: per la prima volta, due cervelli si sono salutati direttamente e consapevolmente, grazie alle nuove tecnologie di interazione con il cervello umano. L’esperimento è stato reso possibile grazie all’utilizzo di particolari caschi indossati dai due sperimentatori lontani fra loro migliaia di chilometri; le tecnologie di accoppiamento mentale hanno permesso un collegamento diretto, senza fili e cosciente tra le due persone, anche se il leader dell’esperimento, il fisico Giulio Ruffini, spiega che “è solo un umile primo tentativo di comunicazione cervello-a-cervello”. Grazie ai caschi indossati i pensieri del soggetto in India sono stati interpretati come impulsi elettrici e codificati attraverso il computer; quindi, trasmessi successivamente in rete a un dispositivo che ha reinterpretato e codificato il segnale in impulsi, generando una scarica elettromagnetica sulla corteccia cerebrale del soggetto a Strasburgo e permettendogli di capire il messaggio.Fondamentalmente il pensiero viene tradotto in codice binario, composto da 1 e 0, che compongono la parola, in questo caso “ciao”, che corrisponderebbe alla seguente stringa numerica  01101000 01101111 01101100 0110000, ha raggiunto il ricevente che, grazie allo strumento posto sulla parte posteriore della testa,genera un campo elettrico capace di attivare i neuroni originando una sorta di riflesso uguale a quello causato dal colpo che l’ortopedico, con l’apposito strumento, utilizza per testare il riflesso rotuleo . Senza un riflesso, il codice è 0, se è generato è 1, e questo si ripete fino alla formazione della parola. Ci vogliono circa 30 secondi dal momento in cui il mittente invia il suo pensiero fino a quando il ricevitore lo percepisce. Un metodo indaginoso, non alla portata di tutti, ma che ha fornito una prima prova della possibilità di trasferire il pensiero a un’altra mente, tanto da rendere sempre più credibile la possibilità che, in un futuro non troppo lontano, sarà resa possibile la comunicazione mentale diretta fra due persone, vedendo concretizzarsi il sogno che da sempre accompagna l’umanità, come evidenziato dagli esperimenti del grande matematico Pitagora che, già nel 540 a.C.,sosteneva di poter trasmettere, grazie ad uno specchio particolare, informazioni scritte sulla luna, rendendo agevole la loro lettura potendo così la comunicazione a distanza, forse una forma velata per poter parlare di telepatia?  

È singolare che un altro studioso vissuto nel 1500, il mago Cornelio Agrippa affermi di poter trasmettere a grande distanza immagini e parole esponendole di notte ai raggi lunari e che, nel 1600, Athanasius Kircher riferisca di poter utilizzare uno specchio a tronco di cono, riuscendo a trasmettere informazioni con lo stesso metodo utilizzato da Pitagora. Tentativi di comunicare a distanza molto interessanti in epoche in cui non erano ancora nemmeno stati pensati i telefoni, i computer e Internet, oggi presenti e diffusi capillarmente nella nostra società, oggetti a cui non riusciamo più a rinunciare almeno per il momento, a meno di non cominciare ad immaginarli come supporto del nostro pensiero, una sorta di protesi a cui oggi ci appoggiamo e di cui, forse, in un prossimo futuro, potremo fare a meno, riuscendo a comunicare utilizzando solo le nostre facoltà mentali, al momento ancora addormentate.

Alessandro Rodolfo Neri

Oltre 5 mila piante di peonie in fiore: uno spettacolo

Dal 14 al 16 maggio i Vivai delle Commande aprono al pubblico per la spettacolare fioritura di oltre 5 mila piante di peonie

Mille nuove piante in più dall’ultima edizione

 

Dalle 10 alle 19, ingresso gratuito

Vivai delle Commande – Frazione Tuninetti di Carmagnola (Torino)

Torna per la XX edizione l’incredibile fioritura di peonie ai Vivai delle Commande di Carmagnola. Da vent’anni appuntamento fisso per gli amanti della “regina dei fiori”, “PEONIE IN FIORE” si terrà dal 14 al 16 maggio dalle ore 10 alle 19, con ingresso gratuito. La tenuta, gestita con professionalità e passione da Carlo Salvi Del Pero, si trasformerà in un grande caleidoscopio di colori. Si potranno ammirare oltre 5 mila piante di peonie, erbacee, arbustive ed intersezionali, mille esemplari in più rispetto all’ultima edizione, di oltre cento differenti specie. Le piante sono tutte acquistabili in vaso o ordinabili a radice nuda per l’autunno.

Numerose le novità anche per gli appassionati delle Hosta, le piante erbacee perenni e rustiche da sempre coprotagoniste della manifestazione. Ai Vivai delle Commande sono coltivate oltre 50 varietà, da quelle con foglie piccolissime non più lunghe di 3 cm, ad altre con foglie che superano i 50 cm.

“Peonie in Fiore nasce dall’idea di mostrare al pubblico come coltiviamo le piante di peonia in pieno campo – dice Carlo Salvi Del Pero – con il fine di riprodurre e moltiplicare le migliori varietà di queste splendide piante, frutto del paziente e tenace lavoro di ibridatori di tutto il mondo. Tra queste segnaliamo una novità di ibrido intersezionale (che unisce le caratteristiche delle peonie erbacee e arbustive) ‘Sonoma Amethyst’, particolarmente adatta alla coltivazione in vaso e in giardino, dai grandi fiori semidoppi color lavanda, frutto della ricerca svolta in California da Irene Tolomeo, appassionata giardiniera e ibridatrice di peonie che ha creato decine di nuove varietà ormai vendute in tutto il mondo”.

Le piante più richieste sono sicuramente le peonie erbacee, per le dimensioni più contenute e la versatilità alle diverse condizioni di coltivazione: sono piante di grande adattabilità, non particolarmente difficili da coltivare, sopportano bene anche gli inverni più rigidi e vivono in quasi tutti i terreni, con preferenza per quelli non troppo leggeri ed alcalini.

Tra i numerosi espositori che fanno da corollario alla manifestazione, Fattipomodorituoi con oltre 150 varietà di piante di pomodoro in vaso per tutti i gusti e per tutti i palati, lo Zafferano di Pralormo, lo zafferano biologico che nasce alle porte del Roero, le erbe officinali del Vivaio Fratelli GramagliaL’Ancienne Maison du the con una scelta di the per un momento di gioia e armonia per il palato e la Val Cenasco Organic Farm con i suoi prodotti da agricoltura biologica.

Per gli appassionati del mondo agricolo, è tutto da scoprire il mini museo della meccanizzazione agricola di Felice Lupo e non mancheranno le attrezzature per il giardinaggio della Ferramenta Sandrone.

Nella perfetta ambientazione della tenuta Salvi Del Pero, spiccheranno i disegni, ritratti e illustrazioni realizzati a mano con matite colorate e grafite di Magali de Maistre, gli olii, acquerelli e litografie di Mariarosa Gaude e gli originali bijoux di fiori realizzati a mano da Moi di Margherita Gualco.

I laboratori per bambini e ragazzi saranno a cura della Scuola Steiner Wardorf ‘Associazione Crescendo’, mentre per una piacevole pausa golosa ci sarà il catering della Pasticceria Molineris.

Il posteggio è organizzato dall’Associazione Amici Paideia a cui si potranno destinare offerte per finanziare l’attività della Fondazione Paideia Onlus.

Per info e informazioni: www.peonie.it e i canali Facebook e Instagram Vivai delle Commande

Bersaglieri e due ruote. Avanti tutta!

A Cuneo, una settimana di corsa e a tutta birra fra il “Raduno Nazionale dei Bersaglieri” e il passaggio del “Giro d’Italia”

Da lunedì 16 a domenica 22 maggio

Cuneo

“Automezzi al passo e bersaglieri di corsa”. Sempre. Da quel 20 settembre del 1870, quando il generale La Marmora entrò a Roma, alle 9 del mattino, con i suoi soldati per la Breccia di Porta Pia. Oggi di corsa, i “cappelli piumati” (“vaira” portati alle ventitré) vanno solo più nelle Parate. Ma è sempre un bel vedere. Sarà così anche per il “69° Raduno Nazionale Bersaglieri” che, per la prima volta, sfileranno per le vie di Cuneo, città che ha dato i natali ed ha ospitato il “1° Reggimento Bersaglieri”. L’appuntamento è in programma da lunedì 16 a domenica 22 maggio. E sarà una settimana intensa che di più non si può, per la quale il capoluogo della “Granda” sta scaldando al massimo i motori. Tanto più se si pensa che a Cuneo, venerdì 20 maggio, arriverà anche la 13esima tappa (Sanremo – Cuneo) del “Giro d’Italia”. Fra Bersaglieri e Giro “in rosa” in città si calcola l’arrivo di almeno 100mila persone. Si pensi solo che delle 69 Fanfare ufficiali dei Bersaglieri in Italia, ben 55 saranno ospitate fra Cuneo, Torino e Asti. E tutto ruoterà intorno alla cuneese piazza Virginio, dove verrà allestito il “Villaggio del Bersagliere” con numerosi stand di prodotti locali e articoli “bersagliereschi”. Il programma è pieno zeppo di appuntamenti. Momenti clou (l’intero programma è visibile su www.autorivari.com), la cerimonia dell’alzabandiera, venerdì 20 maggio (alle 8,30) presso il “Monumento al Bersagliere” (ex Eliporto), mentre presso il “Monumento ai Caduti di Cuneo” nei “Giardini Fresia” si porgeranno gli onori ai Caduti delle due guerre mondiali e alle 10, il Comune di Cuneo ospiterà la presentazione del “Medagliere Nazionale” e della “Bandiera di Guerra” del “1° Reggimento Bersaglieri”.

Per l’arrivo della 13a tappa del “Giro d’Italia 2022”, i campioni saranno accolti dalla Fanfara dei fanti piumati e il vincitore della tappa sarà insignito del cappello da bersagliere. Alle ore 21, presso l’ex Foro Boario, andrà in scena il concerto “Penne e Piume in musica”, in cui le fanfare di bersaglieri e alpini di esibiranno collegialmente a dimostrazione del gemellaggio dei due corpi. Da menzionare anche alcuni appuntamenti previsti per il fine settimana. Sabato 21 maggio, dopo la Santa Messa (ore 10in Duomo presieduta dal vescovo Mons. Piero Delbosco, nel pomeriggio, dalle 16, nello Stadio Comunale “Fratelli Paschiero”, si terrà il Saggio Ginnico con dimostrazioni di addestramento e tecniche di combattimento, mentre alle 21, presso l’“ex Foro Boario”, andrà in scena il “Gran Galà di Fanfare” dal titolo La storia siamo noi, musicato dalla “Fanfara di Asti” e da altre quattro fanfare che giungeranno da Piazza Galimberti. A chiudere, con i bagliori e i suoni della grande festa, domenica 22 maggio, un’imponente colonna di migliaia di bersaglieri sfilerà da via Roma a corso Nizza attraversando piazza Galimberti al passo delle travolgenti note delle 55 Fanfare presenti. Il culmine si terrà in corso Dante dove è prevista la resa degli onori alle autorità, mentre il deflusso è previsto in piazza Europa. Verso le 12.30, il Comitato Organizzatore e il sindaco Federico Borgna consegneranno la “stecca”, strumento simbolico dei Raduni Nazionali dei Bersaglieri, al Sindaco di La Spezia, che ospiterà il “Raduno 2023”. L’evento si concluderà con il passaggio delle “Frecce Tricolori” che solcheranno per la prima volta il cielo della città di Cuneo. Per l’occasione, dalle importanti ricadute economiche sul territorio piemontese e ligure, è stato ancor più rafforzata l’intesa fra “Confcommercio Cuneo” e “Confcommercio Imperia”. Il “Raduno” dei “Fanti piumati” e il passaggio del “Giro d’Italia” hanno galvanizzato il mondo del Commercio e del Turismo locale. Dice Silvio Di Michele, presidente “Federalberghi Sanremo”:  “Stiamo lavorando per rafforzare sempre di più la collaborazione tra le nostre province, in particolare con la città di Sanremo, per far crescere il turismo dell’outdoor. La tappa del Giro d’Italia è idealmente un segno di questo legame che vogliamo nel tempo rendere sempre più stretto, ma sono tante altre le iniziative in cantiere che stiamo concretizzando a tutto vantaggio dell’economia di queste due aree che offrono opportunità turistiche eccezionali a livello mondiale”.

g. m.