LIFESTYLE- Pagina 176

Cannelloni primaverili con fave e piselli

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I cannelloni rappresentano un primo piatto classico, con l’arrivo della primavera il ripieno diventa piu’ leggero, profumato, ricco di vitamine

La primavera è alle porte. Sulle bancarelle dei mercati fanno capolino tante nuove verdure e legumi quali fave e piselli freschi, alimenti preziosi per la salute; come resistere alla tentazione di portarli in tavola protagonisti dei piatti piu’ fantasiosi? I cannelloni rappresentano un primo piatto classico, con l’arrivo della primavera il ripieno diventa piu’ leggero, profumato, ricco di vitamine per un piatto tutto sapore e delicatezza.

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Ingredienti per 15 cannelloni:

1 confezione di sfoglia fresca per lasagne “pronte in teglia” (15 sfoglie)

200gr. di ricotta fresca

200gr. di fave fresche

200gr.di piselli freschi

200gr. di broccoli

800ml di besciamella

100gr.di fontina Aosta

50gr. di parmigiano grattugiato

Burro, sale,pepe q.b.

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Cuocere a vapore i broccoli e i piselli, sbollentare le fave e privarle della pellicina, lasciar raffreddare. In una ciotola mescolare la ricotta con il sale, il pepe, un cucchiaio di parmigiano e la fontina tagliata a dadini; unire i broccoli sminuzzati, le fave e i piselli, aggiustare eventualmente di sale. Farcire Ie sfoglie con il ripieno, arrotolare e formare 15 cannelloni, sistemarli in una teglia per lasagne precedentemente imburrata, coprire con la besciamella e il rimanente parmigiano. Cuocere in forno a 180/200 gradi per circa 30’ fino a completa doratura.

 

Paperita Patty

 

Il gioiello diventa Sensual… con le creazioni firmate Barbara Lorenzo

Eleganza, anticonformismo, sensualità. I gioielli, da sempre, completano ed impreziosiscono il look femminile. A Torino, la creativa Barbara Lorenzo, dopo aver lanciato, in piena pandemia, il suo brand CreaTo, presenta ora le sue nuove ed ultimissime collezioni. La presentiamo nell’intervista che segue.

Come e quando nasce la passione per i gioielli?

Ho iniziato a creare gioielli nel 2005, nel corso degli anni ho sperimentato tantissime tecniche e utilizzato innumerevoli materiali.

Hai scelto come nome del brand CreaTo. Ce lo spieghi?

CreaTo, creatività, passione, originalità e innovazione a Torino. Questa è la mia città adottiva, io nasco a Firenze ma da bambina mi sono trasferita con la mia famiglia a Torino. La storia della moda italiana nasce proprio a Torino. Il capoluogo piemontese è, da sempre, simbolo di eleganza e raffinatezza. Proprio a Torino, il 3 marzo 1911, per la prima volta una donna italiana indossò un paio di pantaloni femminili. Un gesto nuovo ed originale, una vera e propria rivoluzione nel campo della moda italiana. Il fatto che sia successo a Torino non è casuale. Torino ha la mente aperta verso la novità, curiosa del mondo, non ha paura di cambiare pur rimanendo fedele alle proprie tradizioni, ciò che sto apprezzando grazie ad un compagno sabaudo.

Che tipo di gioielli ti piace creare?

Amo creare gioielli semplici e originali che possono essere indossati tutti i giorni, utilizzando materiali “non preziosi”.

A chi ti ispiri?

A Coco Chanel. Lei, con le sue inimitabili perle e il suo stile, mi ha ispirato e mi ispira. Le mode passano, lo stile resta.

Quali studi hai fatto?

Ho frequentato per 3 anni la scuola d’arte collegata all’istituto delle belle arti. Nella vita di tutti i giorni ho un lavoro che richiede grande responsabilità, ma poi trovo rifugio nel creare i miei gioielli, questo mi permette di esprimere la mia creatività e la mia sensibilità.

Qual è la tua idea circa i gioielli?

I gioielli non sono fatti per dare alle donne un ‘aura di ricchezza ma per renderle belle.


Quali materiali preferisci usare per le tue creazioni?

Pietre dure, laviche, alluminio, cordini di juta ed alcantara, il caucciù, la resina ed altri metalli. Presto realizzerò anche gioielli con materiali sostenibili e provenienti dall’economia circolare. Trovo molto stimolante sviluppare qualcosa che provenga da uno scarto e che possa dare vita a qualcosa di nuovo, semplice ma elegante.

Il gioiello è un accessorio anche da uomo?

Assolutamente sì.

Che cosa esprime nella donna e cosa comunica nell’uomo?

Nella donna sicuramente eleganza e femminilità. Invece l’uomo che indossa un gioiello, bracciale collana o anello che sia, è audace e sicuro di sé.

Vuoi parlarci delle ultime due collezioni – Arte e Sensual -?

La collezione Arte nasce dall’amore per artiste geniali quali Frida Khalo.
Sono quadrati in legno con la tecnica della foglia oro su cui è ritratta l’immagine di artisti e opere famose come: Fida Khalo,  Hayez, Van Gogh,  Klimt, Vermeer, Botticelli.

Invece la Sensual?

La collezione Sensual, riprende le body chain apparse per la prima volta nei primi anni 2000. L’uso della catena esiste da sempre nel mondo della moda, la borsa con la catena di Chanel era anticonformista. L’idea base è quella di un gioiello che vuole vestire e non adornare, costringere o coprire il corpo. Abbinate ai grandi trend del decennio, come la vita bassa e i top a farfalla, erano indossate da celebrities come Christina Aguilera, Beyonce, Shakira e Paris Hilton, soprattutto al mare sui costumi da bagno. Dal 2022 i bijoux per il corpo non sono più solo per la spiaggia. Ciò mi ha ispirato a creare un gioiello-accessorio in grado di rendere unico anche un semplice tubino nero. Nell’ultimo anno si è riscoperto il significato di questo elemento ritmico quale segnale di una femminilità forte e potente che vuole accompagnare una generazione di donne che ha fame di libertà ed autodeterminazione. Negli anni ‘70 le catene erano rock and roll, oggi sono sensuali, da qui il nome della mia collezione. Come sempre il gioiello spesso è un simbolo.

Per chi fosse interessato a conoscere le sue creazioni di Barbara Lorenzo, l’appuntamento è per giovedì 20 aprile tra le 17.00 e le 22.00, presso La Reserve in via Avogadro 10, a Torino.

Alessandro Sartore


Serata evento di Crida a Torino ispirata a Marella Agnelli

Crida Milano, il brand di Cristina Parodi e Daniela Palazzi, ispirato all’inconfondibile eleganza e artigianalità della moda Made in Italy, arriva a Torino il 17 aprile, dalle 17:00 alle 20:00 con una speciale serata-evento.

 

La cornice è la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nello spazio dedicato a linguaggi culturali contemporanei e alle principali tendenze artistiche, si terrà un esclusivo cocktail party di presentazione dell’attuale collezione Primavera-Estate 2023 del brand.

 

Riviera, questo il nome della proposta di stagione, riporta immediatamente alla mente l’Emilia-Romagna, la regione che ha ispirato la collezione estiva. L’arte dell’accoglienza, la simpatia, l’ottimismo e il buon cibo che caratterizzano questa terra si riflettono subito nella gamma vastissima di colori brillanti: rosa acceso, verde mela, giallo oro, bruciato ma anche azzurro e blu elettrico. Non manca il rosso del modello Maranello, un omaggio alla terra simbolo della velocità e dei motori.

 

Spazio poi anche le anticipazioni della prossima stagione, con i modelli della collezione autunno-inverno 2023-2024, dedicata proprio al capoluogo Piemontese ed ispirata ad una donna che in questa regione ha vissuto ed ha lasciato un’impronta di eleganza assolutamente unica: Marella Agnelli.

 

Raffinatissima, mai troppo appariscente e soprattutto dotata di uno stile personale e riconoscibile, Marella Caracciolo di Castagneto è stata molto più della moglie dell’avvocato Agnelli. Cosmopolita, collezionista d’arte, designer e fotografa è stata l’incarnazione stessa di uno stile ancora attualissimo e contemporaneo che ha fortemente ispirato il brand.

 

Presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attuale presidente della fondazione e dello IEO-CCM, l’Istituto Europeo Oncologia-Centro Cardiologo Monzino, la serata diventa anche occasione per Crida Milano non solo di presentare le proprie collezioni, ma anche di vendere una selezione dei propri modelli a scopo benefico. Il 10% del ricavato sarà, infatti, devoluto all’IEO-CCM, per continuare a promuovere la ricerca su malattie che, proprio grazie ai ricercatori e al sostegno che ricevono, sono sempre più curabili.

Dolore e rinascita

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano
C’è un incanto che inebria nel morire all’IO, rinascere alla vera vita, assistere alla propria trasformazione.
Generalmente, questo avviene quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di un rinnovamento.
Voliamo sempre alto e facciamoci portare laddove potremo sempre altalenarci con la consapevolezza che tutto può rinfiorarsi…

La tecnica dell’acquerello si impara a Miradolo

Dal 15 al 30 aprile la Fondazione Cosso ospiterà uno scenario nel verde per sperimentare la  tecnica dell’acquarello

 

Dal 15 al 30 aprile prossimo il castello di Miradolo , in provincia di Torino, si trasformerà in uno scenario perfetto per sperimentare la tecnica dell’acquerello. La Fondazione Cosso proporrà, infatti,un corso di base ad acquerello di 4 incontri e un corso di secondo livello, en plein air, per imparare a osservare i fiori e le piante che si risvegliano in primavera, facendo scoprire i colori di questa stagione e della natura e sperimentando le tecniche di colore per creare un erbario grafico.

Gli incontri sono in programma il 15, 22, 29 e 30 aprile, dalle 10 alle 12, a cura di Elena Tortia.

Costo degli incontri a persona per 4 incontri: 40 euro

Castello di Miradolo, via Cordonata 2, San Secondo di Pinerolo.

Prenotazioni obbligatorie prenotazioni@fondazionecosso.it

Sabato 15 e domenica 16 aprile la Fondazione Cosso presenterà  la conclusione del progetto Ulisse  alla  scoperta della mostra “Christo e Jeanne- Claude Projects” oltre duecento studenti hanno progettato e organizzato quattordici passeggiate narrative,  di cui cinque dedicate specificamente alle famiglie, con bambini dai 5 ai dieci anni.

Prenotazione obbligatoria: 0121 502761

Prenotazioni@ fondazionecosso.it

 

MARA MARTELLOTTA

Pasquetta di tanti anni fa, tra cibo e giochi si gustava aria di libertà

Più che Pasqua festeggiavamo Pasquetta. Sono passati 60 anni. Quanti ricordi con quella voglia di evadere dalla città. Ciò che era importante non era sono il pic-nic sui prati. Era l’attesa dell’evento. Prima fra tutte la cucina. Non che io partecipassi. Troppo piccolo e poi era una questione di donne, almeno ai nostri tempi. Per il vino ci pensavano gli uomini, in particolare mio padre. Non che fosse un bevitore, aveva bocca buona e in quegli anni imbottigliava del vino. Una damigiana di 48 o 54 litri di dolcetto bastava per tutto l’anno. In fabbrica non c’erano le mense ed il baracchino la faceva da padrone. Niente vino a pranzo e in bicchiere a cena, ma doveva essere quello buono. Le comitive erano formate dai 3 – 4 nuclei familiari. Generalmente ci si muoveva con 3 auto stipate di persone e di “strumenti”  per fare il cosidetto pranzo al sacco. Mio padre ha avuto solo la patente A per le moto.
L’auto era degli zii paterni. 1100 grigio. Guidava zio Roberto e davanti mio padre. Dietro la Zia Teresina e mia madre ed attaccato al fininestrino destro il sottoscritto.
Mi piaceva vedere durante il viaggio fantasticando. Ho sempre avuto una fervente immaginazione. Mi chiedevo e tutto sommato mi chiedo ancora quali storie ci possono essere dietro i volti delle persone.
L’obbiettivo era un prato generalmente dalle parti di Viu’ nelle Valli di Lanzo con un fiume o più precisamente un rio. Allora l’acqua abbondava. Se poi c’era anche una fonte era l’ideale. Il rio serviva per rinfrescare le bottiglie di vino. La fonte per fare l’acqua Visci’ con le apposite bustine.
Acque minerali? Anni dopo ne conobbi l’esistenza. Non mi ricordo di grigliate. Tutto da casa. Dalle trote in campione agli zucchini. Allora non ero un mangione ma l’antipasto in scatola di Ghiotto era per me il massimo. Deliziosi gli zucchini in carpione della zia e poi di volta in volta si aggiungevano pietanze preparate da amici di famiglia. Chissà perché mi ricordo del pollo in gelatina. E mangiando si gustava aria di libertà. Per noi Gagnu il mangiare durava poco. Dopo mezz’ora lasciavamo i grandi per giocare. Uno dei giochi più gettonati era nascondino. Poi indiani e cowboy. Libertà e divertimento, una breve sosta per il dolce.
Sempre per allora , quasi quasi non esistevano le torte o merendine confezionate.
Pasticceria o più probabilmente fatte in casa.
Quasi vietate le bibite gassate e la Coca-Cola sostituita dal chinotto. Dopo questa breve pausa riprendevamo  a giocare con i grandi che giocavano a carte o discutevano quasi sempre di politica e quasi mai di calcio.
Si aspettava l’imbrunire. Auto caricate e si ritornava A Torino. Alla prima curva mi ero già addormentato. Sperando di divertirmi anche l’anno successivo.

PATRIZIO TOSETTO

Cantina Riboli scalda i motori con il raduno di auto storiche Rust&Dust

Il 16 aprile un aperitivo tra le vigne per gli appassionati di auto storiche

 

Cantina Riboli, giovane cantina vitivinicola piemontese, è lieta di ospitare il raduno Rust&Dust Monferrato Classic Car “Insieme per Luciana” presso la sua sede di Sessame, in provincia di Asti, il prossimo 16 aprile.

La manifestazione, giunta ormai alla sua 9ª edizione, è stata istituita in memoria di Luciana Gibelli, grande appassionata delle auto storiche e moglie del presidente del club, Walter Cazzola.

L’appuntamento è alle 9:00 in piazza a Bistagno. Successivamente, l’evento si sposterà verso la Cantina Riboli per un aperitivo tra le vigne, durante il quale i partecipanti potranno gustare i prodotti di eccellenza della zona e conoscere meglio il territorio circostante. La giornata poi proseguirà con altre interessanti tappe.

La collaborazione tra Cantina Riboli e il club Rust&Dust Monferrato Classic Car è frutto di una grande passione condivisa per le auto storiche e per la valorizzazione del territorio e della sua storia. Le auto d’epoca, infatti, rappresentano un patrimonio culturale inestimabile e sono una testimonianza del passato da preservare e valorizzare, proprio come la produzione vitivinicola, che da sempre è una delle eccellenze della zona.

“Siamo orgogliosi di ospitare il raduno Rust&Dust Monferrato Classic Car ‘Insieme per Luciana’ presso la nostra cantina”, dichiara Roberto Riboli. “La passione per le auto storiche e quella per il vino si incontrano e si fondono, rappresentando due dei tesori del nostro territorio. Siamo davvero felici di contribuire a questo evento e di accogliere i partecipanti tra le nostre splendide vigne per un aperitivo all’insegna della convivialità. Sarà una gioia condividere l’amore per queste passioni e per il nostro bellissimo territorio!”

“Il nostro club sta crescendo e vuole trasmettere ai più la passione per le auto storiche e il piacere di stare insieme”, ha dichiarato Marco Riboli (socio e consigliere Rust&Dust Monferrato Classic Car e fondatore di Cantina Riboli). “Se sei un appassionato di auto storiche come noi e sei della zona, non puoi assolutamente perderti il primo appuntamento della stagione!”

L’evento “Insieme per Luciana” è aperto a tutti, soci e non soci del club.

Per maggiori informazioni e per iscriversi, è possibile visitare il sito web del club www.rustanddust.it o scrivere all’indirizzo rust-dust@libero.it.

A Pasqua una gita nel Distretto dei Laghi

La magica atmosfera pasquale del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola
UN INIZIO PRIMAVERA NEL SEGNO DEGLI SPORT OUTDOOR

Trekking e bike per sportivi e famiglie

Stresa, 5 aprile 2023 – Il Lago Maggiore con le sue incantevoli Isole Borromee, le limpide acque del tranquillo Lago di Mergozzo, lo scenario fatato del Lago d’Orta con la suggestiva Isola di San Giulio, l’Ossola, area alpina di vivida bellezza in ogni stagione, attorno alla quale si dispongono sette fresche vallate a formare una foglia d’acero. Questo è il territorio del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, che in questo inizio di primavera si apre alle molteplici attività sportive all’insegna dell’outdoor.

Fra le destinazioni turistiche più belle al mondo, in vista della pausa pasquale e dei lunghi weekend di aprile sono numerose le esperienze e le avventure dedicate a tutti gli appassionati di outdoor.

Questo magnifico e variegato angolo del Nord del Piemonte offre sempre più percorsi trekking e bike adatti sia agli sportivi, alla ricerca di emozioni adrenaliniche, sia a coloro che amano godere di bei paesaggi e di una rigogliosa natura lungo dolci passeggiate, a piedi o in bicicletta, magari con pedalata assistita.

Fra le destinazioni turistiche più belle al mondo, in vista della pausa pasquale e dei lunghi weekend primaverili sono numerose le esperienze e le avventure dedicate a tutti gli appassionati di outdoor. Non solo sentieri panoramici e passeggiate nel relax della natura, ma anche la possibilità di escursioni slow-trek e bike, senza dimenticare le attività sull’acqua in canoa o kayak, circondati da incantevoli paesaggi naturali.

Fra i percorsi trekking immersi fra storia e natura, adatti anche ai più piccoli e alle loro famiglie, sono consigliate le Vie storiche di Montagna, strade di antichi commerci e strade militari dismesse, fra memorie di emigrazione e di scambi transfrontalieri, con tracce di fortificazioni e opere di difesa.

Per la primavera l’itinerario denominato “Linea Cadorna”, nello specifico il tratto che da Piancavallo porta al Monte Morissolo, è un’esperienza da non perdere. Si tratta di una dolce passeggiata ad anello fra gallerie e postazioni in grotta ancora oggi da esplorare e vicino alla frontiera svizzera, con panorama mozzafiato sull’Alto Lago Maggiore, alla scoperta dei resti dello storico sistema difensivo, costruito dal Generale Luigi Cadorna durante la Prima Guerra Mondiale.

E per gli appassionati di bici da strada l’Anello Azzurro del Lago D’Orta permette di scoprire il paesaggio con un itinerario adatto a tutti, che attraversa il complesso di San Filiberto con la più antica cappella della riviera occidentale sul Lago d’Orta, supera la Chiesa di San Pietro a Carcegna, raggiungendo i muri dipinti della” Via del Cinema”, nella frazione Legro di Orta, che presenta oltre sessanta murales dedicati ai film ambientati sul Lago d’Orta; termina poi alla Torre di Buccione, al confine fra i territori di Orta San Giulio e di Gozzano.

A piedi o in bici, la Ciclovia del Toce è un percorso che attraversa le migliori zone di produzione dei “Fiori Tipici del Lago Maggiore”. Da Ornavasso alla Riserva Naturale di Fondo Toce è possibile trovare azalee, rododendri e camelie che colorano il panorama di tonalità e sfumature diverse. E per chi cerca le vere tavolozze di colore, la Valle Vigezzo sul tratto Druogno – Re Pineta attraversa un altipiano a 800 metri di quota, che ripercorre ancora oggi leggende di spazzacamini e una tradizione artistica di grandi pennelli, che le conferiscono anche il nome di “Valle dei Pittori”.

Per i più sportivi e amanti dell’active, l’itinerario Vergante Sass del Pizz è una passeggiata zaino in spalla nel bosco, che regala l’emozione di raggiungere un suggestivo punto di vista “sospesi” al di sopra del Lago Maggiore.

Terra-acqua è il binomio dello slow trek Via delle Genti da Cannobio a Cannero, con ritorno in mini-crociera in battello. Il percorso Mergozzo – Montorfano permette, infine, di apprezzare il paesaggio con una passeggiata che dai vicoli medievali di Mergozzo portano al Lago di Mergozzo e, per i più dinamici, si può ancora proseguire lungo un’antica mulattiera, fino alla pregevole chiesa romanica di San Giovanni in Montorfano, gioiello edificato tra l’XI e il XII secolo e dedicato al Battista,  con vista sul Lago Maggiore.

Una vacanza nel Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola si trasforma in un’esperienza che lascia il segno tra natura, relax, benessere, tradizioni e buon cibo.

Sul sito distrettolaghi.it sono inoltre disponibili tutte le informazioni su itinerari, novità e percorsi aggiornato quotidianamente con gli eventi in programma.

Feste e spiritualità

Le festività, a differenza delle solennità civili, hanno sempre un’origine religiosa o legata a qualcosa di spirituale.

L’imminente festività di Pasqua, tuttavia, e ancor più il Natale pur legate al loro significato originale sono diventate occasioni per ritrovarsi tutti a pranzo o cena, per spendere la tredicesima in regali spesso inutili o non graditi diventando così la sagra del consumismo.

E’ evidente che l’aspetto religioso sia passato in ultimo piano, considerando anche il numero sempre minore di fedeli che si recano alla messa di mezzanotte a Natale o alle celebrazioni del venerdì santo e del giorno di Pasqua.

Se da un lato il marketing sfrenato, il packaging sempre più accattivante, i media che ci presentano tutti i prodotti possibili e immaginabili rendono la festa un’occasione ghiotta per le aziende produttrici e sono il canto della sirena per i clienti, dall’altro bisogna riconoscere che la sempre minore religiosità delle popolazioni (soprattutto in occidente) e la perdita di spiritualità hanno svuotato di ogni significato religioso tutte le nostre festività, a cominciare da quelle maggiori (Natale e Pasqua), passando per quelle di origine comunque biblica (Pentecoste, Ascensione) arrivando a quelle dogmatiche (Immacolata Concezione, Assunzione di Maria) al punto che ognuna di queste feste viene vista quasi esclusivamente come un’occasione per stare a casa da scuola o dal lavoro, per scambiarsi doni, per sedersi a tavola o per fare comunque baldoria con parenti ed amiciignorando, spesso, l’origine di tale festività.

La perdita di spiritualità è un fattore comune a moltissime civiltà nel nostro pianeta, alla quale corrisponde spesso una ricerca compulsiva di spiritualità alternative, nuove, fondate l’altro ieri con il risultato che quanti si affidano a tale ricerca rischianospesso di cadere vittime di raggiri o schiavi di una delle sette (nel senso di setta al plurale) che quotidianamente nascono qua e là.

Abbiamo avuto e tuttora abbiamo esempi nella cronaca di persone attratte dalla promessa di una rinascita, di un miglioramento del proprio stato emotivo che hanno visto, come unico cambiamento, il saldo del proprio conto bancario diventare negativo.

Noi viviamo in un’epoca in cui non vi sono più gli ideali del passato: chi abbia almeno la mia età ricorda l’impegno degli studenti nel 1968 o, limitatamente al nostro Paese, del sindacato al fianco dei lavoratori nel 1969 e, nello stesso periodo, contro la guerra in Vietnam al grido di “Make love not war”.

Ora che non vi è più interesse per la politica, e le recenti tornate elettorali lo hanno dimostrato, né per la religione in senso tradizionale o per l’attività sindacale, il genere umano si predispone alla ricerca ed alla scoperta di fedi alternative, di forme di spiritualità in grado di rispondere alle classiche domande “Chi siamo”, “Dove andiamo” o “Cosa c’è dopo la morte”.

La globalizzazione e la possibilità di scoprire ed avvicinarsi a culture e consuetudini diverse dalla propria ha portato ognuno di noi a confrontarsi con tendenze e tradizioni spesso antitetiche che hanno, in alcune persone, generato grande confusione e senso di smarrimento; questo unito a vicende che hanno allontanato dalla fede si ripercuote sul risultato della ricerca e sulla soddisfazione finale.

Per la legge della domanda e dell’offerta, quando qualcuno domanda qualcosa vi è sempre qualcuno disposto ad offrirgliela; alcune tematiche, in particolare, sembrano richiamare i più disonesti a offrire servizi e rimedi che si rivelano, troppo spesso, vere e proprie truffe, riduzioni in schiavitù, circonvenzioni dei soggetti più deboli.

Io ritengo che ognuno debba trovare in sé stesso ciò che cerca, sviluppando un senso critico, rivolgendosi a chi per esperienza, fama (e non millantato credito) sia in grado di sostenerci in questa nostra ricerca. Soprattutto, però, dobbiamo avere ben chiaro cosa ci manchi e che cosa possa aiutarci a ritrovare la serenità o il benessere oppure salteremo ogni tot tempo da questo a quel guru, da questa pratica a quel rito aumentando ogni giorno di più il nostro scontento e la nostra frustrazione.

Sergio Motta

Petit Baladin è arrivato a Eataly Torino Lingotto

Il gastro-pub del birrificio agricolo di Piozzo 

Da martedì 21 marzo, festeggiando l’arrivo della primavera, è aperto ufficialmente Petit Baladin negli spazi di Eataly Lingotto Torino. Le grandi birre artigianali e agricole di Baladin saranno proposte in abbinamento ai golosi piatti pop della cucina e arricchiti da una formula del tutto inedita, con anche un calendario di attività didattiche, in collaborazione con Eataly.

Petit Baladin apre al piano terra di Eataly Lingotto. D’impatto è l’ampio bancone sovrastato da un messaggio inequivocabile: “dalla Terra al Bicchiere”, la filosofia che guida da sempre il birrificio di Teo Musso. La sala interna è caratterizzata da colori che ricordano gli elementi della terra e ogni parete racconta di Baladin, della birra artigianale e della sua filiera agricola italiana. La cucina è a vista e lancia un altro importante concetto: la volontà di abbinare a ottima birra dell’altrettanto ottimo cibo. Il ricco menù di hamburger (anche vegetariani), si arricchisce di sfizioserie come le “fatate Baladin”, gli straccetti di pollo o i falafel. Presente in carta lo stinco di maiale alla birra Brune e per concludere i dolci birrari: birramisù e zabajone alla Super servito con biscotti artigianali. Per i più piccoli, un menù dedicato. Ad accompagnare il cibo, una selezione di 6 birre alla spina, oltre a una ricca carta che offre tutta la gamma prodotta nel birrificio agricolo di Piozzo. A completare l’offerta delle bevande, non mancano le bibite Baladin, gli spirits, i beer cocktail e i gin tonic miscelati al momento con il Gin Baladin e le toniche naturali prodotte da Baladin.

La proposta didattica di Petit Baladin vedrà alternarsi incontri con Mastri Birrai ed esperti, che daranno vita ad una ricca e variegata offerta formativa pensata per i tanti appassionati ma anche per i curiosi che vogliono avvicinarsi al mondo della birra artigianale. Le attività si svolgeranno in collaborazione con Eataly.

Calendario didattico a breve disponibile.

Petit Baladin

c/o Eataly Torino Lingotto – via Ermanno Fenoglietti 14, 10126 Torino

petit.baladin.eataly@gmail.com

Orari

martedì-venerdì 12-15 // 19-23

sabato-domenica 12-15 // 15-19 (solo mescita) // 19-23